Ἀσπίδι μεν Σαίων τις ἀγάλλεται [Fr. West 5, Tarditi 8]
Archiloco / Ἀρχίλοχοςἔντος ἀμώμητον, κάλλιπον οὐκ ἔθέλων:
αὐτον δ' ἔξεσάωσα. τί μοι μέλει ἀσπὶς ἔκείνη;
ἔρρέτω: ἔξαῦτις κτήσομαι οὐ κακίω.
Contributed by DonQuijote82 - 2011/8/24 - 11:02
...Del mio scudo qualcuno fra i Sai ora si gloria.
Presso un cespuglio fui costretto a lasciarlo, arma irreprensibile.
Ho salvato me stesso. E allora, cosa mi importa di quello scudo?
Alla malora! Presto me ne procurerò uno non peggiore.
Contributed by DonQuijote82 - 2011/8/24 - 11:07
the fine armour, threw I against my will.
But I saved myself. What is to me that shield?
Let it go. Soon I'll get no worse.
Contributed by DonQuijote82 - 2012/3/21 - 12:08
Unwillingly near a bush, for it was perfectly good,
But at least I got myself safely out. Why should I care for that shield?
Let it go. Some other time I'll find another no worse.
Contributed by DQ82 - 2012/3/21 - 12:16
que abandoné a pesar mío junto a un florecido arbusto.
Pero salvé la vida. ¿Qué me interesa ese escudo?
Peor para él. Uno mejor me consigo.
Contributed by DQ82 - 2012/3/21 - 12:17
Arme excellente, que j'abandonnai près d'un buisson, bien malgré moi.
Mais j'ai sauvé ma vie. Que m'importe mon vieux bouclier !
Tant pis pour lui ! J'en achèterai un autre, tout aussi bon
Contributed by DQ82 - 2012/3/21 - 12:18
o kusursuz silahı fundalıklarda istemeyerek bıraktım.
Ben ölümden kurtuldum ya! O kalkandan bana ne,
öyle bir tanesini edinirim ki, ondan hiç aşağı kalmaz
Contributed by DQ82 - 2012/3/21 - 12:25
Motvillig bak en busk, for det var brukbart nok,
Dog, jeg fikk meg selv trygt avsted. Hvilket gjøremål har jeg med dét skjoldet?
La det gå. En annen gang vil jeg finne ett som ikke er verre.
Contributed by dq82 - 2012/3/21 - 12:27
Diciamo che più che altro è contro la mentalità eroica che fa riferimento alla tradizione omerica.
Un detto spartano diceva "o con lo scudo o sopra lo scudo", che in parole povere significa: che uno deve andare in guerra e tornare, o andare in guerra e morire. Meglio una "morte eroica" che un ritorno da vigliacchi senza aver combattuto. La vita è in secondo piano.
Un esempio emblematico di questo concetto è riscontrabile nell'episodio dell'Iliade in cui Ettore e Andromaca si incontrano sulle mura di Ilio: lei lo supplica di non combattere, lui si dice costretto a partire, perchè ha "troppo rossore dei Teucri (Troiani), e delle Troiane lungo peplo" per scegliere di non combattere e salvarsi (e salvare di conseguenza la moglie Andromaca e il figlio Astianatte, che una volta perduta la guerra furono la prima mandata come schiava presso Pirro Neottolemo - il figlio di Achille - e il secondo ucciso, da Pirro stesso). Era la società della vergogna, una società che a quanto pare già allora non convinceva più.
arma perfetta, che abbandonai presso un cespuglio, pur non volendolo
Ma ho salvato me stesso; che mi importa di quello scudo?
Al diavolo! Me ne comprerò uno altrettanto buono.
Contributed by Eleonora - 2014/1/25 - 21:24
È stato il mio ginnasio di provincia
i lirici del Pontani trafugati
perché ho gettato lo scudo, son fuggito
al G8 di Genova – di plexiglas
c’era scritto el durito, se ne fregia
uno degli sbirri, a casa sua
14 luglio 2014
L.L. - 2014/7/15 - 10:05
Волей-неволей пришлось бросить его мне в кустах.
Сам я кончины зато избежал. И пускай пропадает
Щит мой! Не хуже ничуть новый могу я добыть
Contributed by dq82 - 2016/9/1 - 21:59
Którą pod krzakiem musiałem wbrew mej woli porzucić,
Sam za to cało wyszedłem. A cóż mi tam po niej?
Pal ją licho! Nie gorszą tarczę znów zdobędę.
Contributed by Krzysiek Wrona - 2016/9/2 - 11:46
pensaan juureen, vastoin tahtoani, sillä se oli aivan hyvä kilpi.
Mutta pääsinpä ainakin turvaan. Miksi siis piittaisin kilvestä?
Menköön. Joskus vielä löydän uuden, joka ei ole sen huonompi.
Contributed by Juha Rämö - 2016/9/4 - 11:43
La cattiva erba (1970)
Autori: Archiloco di Paros, Beppe Chierici, Daisy Lumini
La Cattiva Erba (Contro la guerra e le armi) è un album del 1970 di Beppe Chierici e Daisy Lumini che raccoglie 15 canzoni in italiano frutto di traduzioni e reinterpretazioni di poesie e canzoni che vanno da Archiloco e Lao Tsu ad Antoine attraverso più di 2500 anni di storia. Credo che il titolo piacesse particolarmente a Beppe Chierici, visto che lo ha riutilizzato recentemente per un album su Brassens.
Il tema della guerra, della sua inutilità, del dolore delle madri o delle mogli che attendono il ritorno è ricorrente, essendo alcuni brani molto antichi, non possiamo però attenderci invettive contro la guerra.
Il disco è purtroppo introvabile, se non fosse stato per Flavio Poltronieri che ce ne ha fornito una copia, con tanto di fruscii del vinile inclusi nei brani, perchè in vinile uscì l'LP nel 1970, non saremmo mai riusciti a trovarlo. L'edizione era assai scarna, quindi priva dei testi che abbiamo dovuto pertanto sbobinare all'ascolto. Per quanto riguarda invece i testi originali, alcuni erano già presenti, altri li abbiamo trovati e inseriti.
Adesso l'album è interamente ascoltabile
Perchè quei cannoni? (Antoine) - Nenia (dalla guerra dei trent'anni) - Eravamo tre compagni - Compianto popolare - Il soldato morto in terra straniera - Alla guerra chi ci va - Il soldato dormiente (Rimbaud) - La guerra è truccata (Boris Vian) - Contro la guerra e le armi (Lao Tsu) - Lo scudo perduto (Archiloco) - Non avremo mai la pace, fratello? (Oliver De Magny) - Il condannato a morte - Testamento (Lermontov) - Il malcontento del soldato - Torna da in guerra un soldato
Contento un tracio di certo si prese lo scudo
che lasciai dietro un avello
Lo persi di vista: era un sì bell'arnese
Ma io... salvai la pelle in quel macello
Vada al diavolo lo scudo
d'altronde non escludo di poterne comprare uno migliore
Migliore di quello che preferii abbandonare
Contributed by dq82 - 2017/3/26 - 00:44
c’è chi si farà bello
del mio fucile, quello
che in fuga buttai giù.
Li lascio esser felici
di poco io che, più scaltro,
fucile ne ho già un altro.
Vite non ne avrei più.
Contributed by Salvo Lo Galbo - 2017/4/23 - 23:18
da Osservazione rilassamento e assenza di giudizio (2014)
brano ascoltabile
Il secondo chakra, di colore arancione, funge da collegamento tra corpo e stati emotivi. Ad esso è associata la pulsione sessuale, e quindi il desiderio di vita. Il testo è un adattamento di un brano del poeta greco Archiloco, il quale sosteneva provocatoriamente che rimanere vivo fosse molto più importante che mantenere il proprio onore (nell’antica Grecia tornare da una battaglia senza scudo era l’onta peggiore per un soldato).
In mano il nemico ha il mio scudo.
Pesava troppo per me correndo a gambe levate.
In mano il nemico ha il mio scudo.
Non sono un cadavere, ne acquisterò uno migliore.
Contributed by Dq82 - 2018/1/24 - 14:10
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Su Archiloco poeta di Ares soldato delle Muse si trova un interessante approfondimento sul motivo archilocheo della guerra, c'è anche il frammento in greco (che speriamo di aver convertito correttamente).
E inoltre c'è da ricordare che della poesia greca, da Omero in poi ci sono arrivate solo le parole, ma esisteva anche la musica e quindi potremmo inserirle a tutti gli effetti tra le canzoni.
Da wikipedia:
Archiloco fu un grande innovatore anche nel campo della musica: a lui secondo la tradizione si deve l'invenzione della parakataloghè, il recitativo musicale tipico della poesia giambica dove la voce narrante era cioè accompagnata da uno strumento a corda o a fiato, senza arrivare al canto spiegato vero e proprio. A tutt'oggi, però, non è ancora chiaro in cosa quest'ultimo si differenziasse dal recitativo dell'epica.
(DonQuijote82)
Questo frammento è catalogato come Fr. 5 di West