Per la pianura splende il sole dell'estate,
ma l'aria in ciel non è più pura,
le nostre mani son legate.
Degli Unni l'orda, scalpita e si sente urlare,
due travi in croce ed una corda,
ferme ci stanno ad aspettare.
Grande Signore che lunghe spade ci donasti,
i tuoi cosacchi son lontani,
qui solo i corvi son rimasti.
Sul Don è inverno, la testa della Russia in un canestro,
meglio fuggir da questo inferno,
l'alba ci attende sul capestro.
L'aquila è stanca di volteggiar nel cielo rosso,
cavalca ancor l'armata bianca,
deve saltar l'ultimo fosso.
È già mattino una goccia va le forche a bagnare,
ma io lo so che non è brina,
ma che è una lacrima di Zar.
ma l'aria in ciel non è più pura,
le nostre mani son legate.
Degli Unni l'orda, scalpita e si sente urlare,
due travi in croce ed una corda,
ferme ci stanno ad aspettare.
Grande Signore che lunghe spade ci donasti,
i tuoi cosacchi son lontani,
qui solo i corvi son rimasti.
Sul Don è inverno, la testa della Russia in un canestro,
meglio fuggir da questo inferno,
l'alba ci attende sul capestro.
L'aquila è stanca di volteggiar nel cielo rosso,
cavalca ancor l'armata bianca,
deve saltar l'ultimo fosso.
È già mattino una goccia va le forche a bagnare,
ma io lo so che non è brina,
ma che è una lacrima di Zar.
envoyé par Io non sto con Oriana - 1/8/2011 - 09:58
Era la canzone della Xll compagnia leopardi, paracadutisti.
L'ho cantata per un'anno intero tutti i giorni.
Bellissima!
L'ho cantata per un'anno intero tutti i giorni.
Bellissima!
Deda - 9/1/2012 - 11:03
STATE VERAMENTE MALE. ADESSO C'E' PURE QUALCUNO CHE RIMPIANGE LO ZAR. PURTROPPO A FURIA DI ATTEGGIARSI A TRADIZIONALISTI, CERTE PERSONE PARTONO DA EVOLA PER POI ARRIVARE, COME APPUNTO TOSCA, A DIFENDERE LO ZAR E PURE IL PAPA. LO SLOGAN SEMMAI DOVREBBE ESSERE: CREARE 10, 100, 1000 CALVARI.
QUANTO A PINO TOSCA IL SUO LIBRO "IL CAMMINO DELLA TRADIZIONE" E' UNA AUTENTICA PUTTANATA CLERICALE CHE NON MERITA LA MINIMA ATTENZIONE. VIVA LA GLORIOSA RIVOLUZIONE DI OTTOBRE. CREARE 10, 100, 1.000 EKATERINBURG. I RE VANNO SOPPRESSI PROPRIO IN QUANTO RE.
FILIPPO GHIRA
QUANTO A PINO TOSCA IL SUO LIBRO "IL CAMMINO DELLA TRADIZIONE" E' UNA AUTENTICA PUTTANATA CLERICALE CHE NON MERITA LA MINIMA ATTENZIONE. VIVA LA GLORIOSA RIVOLUZIONE DI OTTOBRE. CREARE 10, 100, 1.000 EKATERINBURG. I RE VANNO SOPPRESSI PROPRIO IN QUANTO RE.
FILIPPO GHIRA
Franco .... Sono anche io della XII Leopardi... 2/96 Gessa...
samuele.gessa@virgilio.it .... Fatevi sentire
samuele.gessa@virgilio.it .... Fatevi sentire
Sono stato nei Parà Alpini a Bolzano I°89.
La cantavamo anche noi, bellissima e piena di nostalgia come quella che provavamo tutti noi per la lontanaza dai nostri cari e niente più.Ancora c'è genta invasata di ideologia comunista o fascista?... le propagande hanno lavato cervelli per quante generazioni ancora? Sveglia!Io mi sento RE di me stesso e solo di me stesso.Mi chiamo Renzo. RE ENZO!
La cantavamo anche noi, bellissima e piena di nostalgia come quella che provavamo tutti noi per la lontanaza dai nostri cari e niente più.Ancora c'è genta invasata di ideologia comunista o fascista?... le propagande hanno lavato cervelli per quante generazioni ancora? Sveglia!Io mi sento RE di me stesso e solo di me stesso.Mi chiamo Renzo. RE ENZO!
Re Enzo - 21/10/2014 - 10:42
Non metto in dubbio che sia una bella can la musica è bella (è già stato ricordato che il motivo è simile ad una canzone popolare russa dal titolo 2 Polyuschko Polje”, il testo è chiaramente “nostalgico “ed è datato (zar, cosacchi …. Ecc. andavano bene negli anni ’70-80 ai tempi di Francesco Mancinelli scrisse il testo in italiano) Mi meraviglio che ufficialmente nell’ Esercito Italiano si canti una canzone che pur essendo bella non appartiene alla nostra cultura. Mi meraviglio ancor di più che, sempre nell’Esercito Italiano, si evita di cantare “Il Canto degli Arditi” nelle sue versioni ufficiale ovviamente un canto italianissimo (“Se non ci conoscete … “) solo perché circolano versioni “rivisitate “visto da destra” e “visto da sinistra”
claudio - 18/10/2015 - 15:49
Fausto Amodei pubblicò attorno al 1972 una riedizione del "Canto degli Arditi" reperibile in questa sede; più che di una versione "vista da sinistra" si trattava di una parodia ben oltre i limiti della presa in giro.
Io non sto con Oriana - 18/10/2015 - 19:18
Batteria Stinger Livorno, l'ho cantata tutti i giorni e avevo i brividi, ad intonare era un soldato di leva che di cognome faceva NASPONI, oggi dopo oltre 20 anni ancora mi rimbomba la sua vice.
P.S. A pensare che sono attualmente in servizio.
P.S. A pensare che sono attualmente in servizio.
Domenico - 23/7/2021 - 01:30
1987/88 la cantavamo anche nella compagnia Mortai Mo.Me. Vampiri paracadutisti al 5°Btg. El Alamein di Siena. Anche oggi, sentila l'orda, già scalpita e si sente urlare...
Roberto - 18/4/2022 - 07:34
La cosa più interessante di questa pagina è scoprire cosa si canta e cantava nei corpi dell'esercito della Repubblica Italiana.
CCG Staff - 18/4/2022 - 10:30
Se la cantavate in xii leopardi soete del vexchio millennio,sicuramente era prima del 99 perche poì c'ero io e la canzone della compagnai era bagnando il basco,poi sono passato in xix e cantavamo con la morte a paro x 13 anni,
La XII credo sia stata una delle prime a riprendere questo canto come canzone di compagnia, quando c'ero io si cantava solo questa e l'inno della Nembo, non era intesa come nostalgia dello zar come ho letto sopra, ma era un riconoscimento all'armata che si oppose fino alla fine all'armata Rossa, che ovviamente è tutto ciò che per noi non dovrebbe esistere
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Alle variazioni del titolo si accompagnano anche variazioni del testo: il "Grande Signore" della terza strofa diventa spesso "Grande Atamano" rendendo più chiaro il riferimento all'ambiente cosacco.
Un altro uso piuttosto comune nelle produzioni musicali che fanno capo all'estrema destra è il riutilizzo di linee melodiche note o tradizionali; in questo caso l'aria di "Polyuschko Polje".