Il dodici dicembre a mattina
Brutta sorpresa la nostra famiglia
Piange la mamma, la sposa e la figlia
Che più nessuno gli porta i denar.
Settecento famiglie affamate
Abbandonate nel cuor dell’inverno
Questo regalo ci ha fatto il governo
I bisognosi ha voluto colpir.
Tutti uniti, uniti sul posto
Con la speranza riprender lavoro
Noi vinceremo con questo decoro
La Cgil ci ha detto così.
Non ci piega la Terni e il governo
Con la minestra e un tozzo di pane
Sopporteremo la vita da cane
Finchè un giorno riavremo il lavor.
Il sette giugno andremo a votare
Le settecento famiglie affamate
Le urne tutte saranno affollate
Per condannare chi ha tolto il lavor.
Hanno ammazzato Luigi Trastulli
Lavoratore giovane e forte
Nel fior degli anni ha trovato la morte
Ma non è morto il grande ideal.
Maria Margotti e Giuditta Lovato
Furono uccisi dai stessi assassini
I seguaci del fu Mussolini
Di chi lavora non hanno pietà.
Finchè avremo una stilla di sangue
Non cederemo il passo in avanti
Fermiamo il piede di questi birbanti
Che ci hanno dato miseria e dolor.
Il socialismo è la nostra speranza
Di chi lavora è questa la storia
Non è lontano la grande vittoria
Lavoratori avanti così.
Brutta sorpresa la nostra famiglia
Piange la mamma, la sposa e la figlia
Che più nessuno gli porta i denar.
Settecento famiglie affamate
Abbandonate nel cuor dell’inverno
Questo regalo ci ha fatto il governo
I bisognosi ha voluto colpir.
Tutti uniti, uniti sul posto
Con la speranza riprender lavoro
Noi vinceremo con questo decoro
La Cgil ci ha detto così.
Non ci piega la Terni e il governo
Con la minestra e un tozzo di pane
Sopporteremo la vita da cane
Finchè un giorno riavremo il lavor.
Il sette giugno andremo a votare
Le settecento famiglie affamate
Le urne tutte saranno affollate
Per condannare chi ha tolto il lavor.
Hanno ammazzato Luigi Trastulli
Lavoratore giovane e forte
Nel fior degli anni ha trovato la morte
Ma non è morto il grande ideal.
Maria Margotti e Giuditta Lovato
Furono uccisi dai stessi assassini
I seguaci del fu Mussolini
Di chi lavora non hanno pietà.
Finchè avremo una stilla di sangue
Non cederemo il passo in avanti
Fermiamo il piede di questi birbanti
Che ci hanno dato miseria e dolor.
Il socialismo è la nostra speranza
Di chi lavora è questa la storia
Non è lontano la grande vittoria
Lavoratori avanti così.
envoyé par DonQuijote82 - 13/5/2011 - 12:04
Canzone composta dall'esecutore (Dante Bartolini) in occasione dei primi settecento licenziamenti alle Acciaierie Terni nel 1952. Nel testo sono presenti alcuni riferimenti all'uccisione dell'operaio ternano Luigi Trastulli, avvenuta durante una manifestazione nel 1949, e sono ricordati i nomi della mondina Maria Margotti e di Giuditta Lovato, uccise dalla celere durante manifestazioni di piazza nel 1949.
(dalla scheda del canto sul sito del Circolo Gianni Bosio)
(dalla scheda del canto sul sito del Circolo Gianni Bosio)
Bernart Bartleby - 21/8/2014 - 10:55
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La canzone, presente nell'album "La Valnerina Ternana" dei Dischi del Sole, racconta dei licenziamenti di massa avvenuti nel 1953 alle Acciaierie di Terni.
Nella memoria e nella canzone, tali eventi si intrecciano con la morte del giovane operaio Luigi Trastulli, ucciso dalla Polizia il 17 marzo 1949 nel corso di una manifestazione contro l'adesione dell'Italia alla Nato.
www.ildeposito.org