Ciao mi chiamo Ali e vengo dal Mali,
la mia pelle è tutta scura e faccio ancora un po' paura.
Più di vent'anni fa io son salito qua
mentre l'anno 2000 non ci stava, ma adesso è qua.
Cercavo lavoro perchè non mangiavo,
un calcio nel culo invece prendevo
ogni qualvolta che mi avvicinavo a te
per lavarti il vetro oppure per proporti un accendino,
Mi dicevi tu: "Ritornatene giù,
lavoro qui non c'è nè, ci mancavi soltanto te",
ma nel frattempo tu invecchiavi
e figli pochi ne partorivi.
Così nel 2000 tu come un santo dicesti a me:
"Caro fratello nero, devi mangiare anche te,
tu mi devi perdonare, io ti voglio aiutare,
voglio farti lavorare, tutto quanto regolare".
Nel 2000 più non c'è l'uomo bianco giovane,
mi son chiesto: "Ma chi è che dà la pensione a te?"
Così ho indagato e ho scoperto che sono me
che pago la tua pension lavorando come un coglion.
Ecco perchè tu m'hai aiutato
ma io non bago, tu m'hai fregato.
No così io non ci sto, in Africa tornerò,
voglio vedere se tu mangi senza di me...
la mia pelle è tutta scura e faccio ancora un po' paura.
Più di vent'anni fa io son salito qua
mentre l'anno 2000 non ci stava, ma adesso è qua.
Cercavo lavoro perchè non mangiavo,
un calcio nel culo invece prendevo
ogni qualvolta che mi avvicinavo a te
per lavarti il vetro oppure per proporti un accendino,
Mi dicevi tu: "Ritornatene giù,
lavoro qui non c'è nè, ci mancavi soltanto te",
ma nel frattempo tu invecchiavi
e figli pochi ne partorivi.
Così nel 2000 tu come un santo dicesti a me:
"Caro fratello nero, devi mangiare anche te,
tu mi devi perdonare, io ti voglio aiutare,
voglio farti lavorare, tutto quanto regolare".
Nel 2000 più non c'è l'uomo bianco giovane,
mi son chiesto: "Ma chi è che dà la pensione a te?"
Così ho indagato e ho scoperto che sono me
che pago la tua pension lavorando come un coglion.
Ecco perchè tu m'hai aiutato
ma io non bago, tu m'hai fregato.
No così io non ci sto, in Africa tornerò,
voglio vedere se tu mangi senza di me...
Contributed by Bartleby - 2011/4/13 - 14:15
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Album “Qualcuno ci spieghi il jazz” (1996)
Testo e Musica di Vince Ricotta.