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Amici come prima: Berlusconi e Gheddafi

Elio e le Storie Tese
Langue: italien


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(15 marzo 2011)

parodia di una canzone di Paola e Chiara
dedicata all'amicizia virile tra Berlusconi e Gheddafi
con citazioni di "Norwegian Wood" dei Beatles e di "Libiamo ne' lieti calici" da "La Traviata" di Giuseppe Verdi.

è stato molto bello baciarti sull'anello non fare l'offeso con me
è stato molto bello baciarti sull'anello non fare l'offeso con me
Scusa
non voglio biasimarti come gli USA
ma so che ti manco ed è come se tu
fossi qui

Tu parli
non riesco a capirti ma tu parli
mi chiedi di aiutarti e non è facile dirti
di sì

Mandi in pezzi il mio cuore e pretendi di
di potertela cavare così
Amici come prima
mi costa una fortuna
riuscire a far pace con te

è stato molto bello
baciarti sull'anello
non fare l'offeso con me
con me

è tardi
adesso che il tuo popolo bombardi
mi sa che molti amici te li perdi
Muammar
sai com'è

Ti lascio montare la tenda in giardino da me
la riempio di quelle bernarde che piacciono a te

Amici come prima
mi costa una fortuna
quel traffico in mare che c'è
tra barche e motoscafi
carissimo Gheddafi
arrivano tutti da me
da me

Libia
Libia amaro calice
Tripoli suol d'amor
sei per me

20/3/2011 - 14:35


GLI AMICI DI GHEDDAFI

gheddafi-e-gli-amici

23/3/2011 - 09:09


I Princìpi generali del trattato di amicizia tra Italia e Libia firmato a Bengasi il 30 agosto 2008 dalla Repubblica Italiana, nella persona dell'onorevole Presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi, e dalla Grande Giamariria Araba Libica Popolare Socialista, nella persona del leader della Rivoluzione, Muammar El Gheddafi.

Come prima, più di prima t’amerò
Come prima, più di prima t’amerò




La Repubblica Italiana e la Grande Giamahiria Araba Libica Popolare Socialista, qui di seguito denominati “le Parti", CONSAPEVOLI DEI PROFONDI LEGAMI DI AMICIZIA TRA I RISPETTIVI POPOLI e del comune patrimonio storico e culturale;

DECISE AD OPERARE PER IL RAFFORZAMENTO DELLA PACE, DELLA SICUREZZA E DELLA STABILITÀ, in particolare nella regione del Mediterraneo;

impegnate, rispettivamente, nell'ambito dell'Unione Europea e dell'Unione Africana nella costruzione di forme di cooperazione ed integrazione, in grado di FAVORIRE L'AFFERMAZIONE DELLA PACE, la crescita economica e sociale e la tutela dell'ambiente [blablablablabla….]

ritenendo di chiudere definitivamente il doloroso "capitolo del passato", [blablablablabla….] e sottolineando la FERMA VOLONTÀ DI COSTRUIRE UNA NUOVA FASE DELLE RELAZIONI BILATERALI, BASATA SUL RISPETTO RECIPROCO, LA PARI DIGNITÀ, LA PIENA COLLABORAZIONE E SU UN RAPPORTO PIENAMENTE PARITARIO E BILANCIATO;

hanno convenuto quanto segue:

Capo I
PRINCIPI GENERALI

Articolo 1

RISPETTO DELLA LEGALITÀ INTERNAZIONALE
Le Parti, nel sottolineare la comune visione della centralità delle Nazioni Unite nel sistema di relazioni internazionali, si impegnano ad adempiere in buona fede agli obblighi da esse sottoscritti, sia quelli derivanti dai principi e dalle norme del diritto Internazionale universalmente riconosciuti, sia quelli inerenti al rispetto dell'Ordinamento Internazionale.

Articolo 2
UGUAGLIANZA SOVRANA
Le Parti rispettano reciprocamente la loro uguaglianza sovrana, nonché tutti i diritti ad essa inerenti compreso, in particolare, il diritto alla libertà ed all'indipendenza politica. Esse rispettano altresì il diritto di ciascuna delle Parti di scegliere e sviluppare liberamente il proprio sistema politico, sociale, economico e culturale.

Articolo 3
NON RICORSO ALLA MINACCIA O ALL'IMPIEGO DELLA FORZA
LE PARTI SI IMPEGNANO A NON RICORRERE ALLA MINACCIA O ALL'IMPIEGO DELLA FORZA CONTRO L'INTEGRITÀ TERRITORIALE O L'INDIPENDENZA POLITICA DELL'ALTRA PARTE o a qualunque altra forma incompatibile con la Carta delle Nazioni Unite.


Articolo 4
NON INGERENZA NEGLI AFFARI INTERNI
1. Le Parti si astengono da qualunque forma di ingerenza diretta o indiretta negli affari interni o esterni che rientrino nella giurisdizione dell'altra Parte, attenendosi allo SPIRITO DI BUON VICINATO.
2. NEL RISPETTO DEI PRINCIPI DELLA LEGALITÀ INTERNAZIONALE, L'ITALIA NON USERÀ, NE PERMETTERÀ L'USO DEI PROPRI TERRITORI IN QUALSIASI ATTO OSTILE CONTRO LA LIBIA E LA LIBIA NON USERÀ, NÉ PERMETTERÀ, L'USO DEI PROPRI TERRITORI IN QUALSIASI ATTO OSTILE CONTRO L'ITALIA.

Articolo 5
SOLUZIONE PACIFICA DELLE CONTROVERSIE
In uno spirito conforme alle motivazioni che hanno portato alla stipula del presente Trattato di Amicizia, Partenariato e Cooperazione, LE PARTI DEFINISCONO IN MODO PACIFICO LE CONTROVERSIE CHE POTREBBERO INSORGERE TRA DI LORO, FAVORENDO L'ADOZIONE DI SOLUZIONI GIUSTE ED EQUE, IN MODO DA NON PREGIUDICARE LA PACE E LA SICUREZZA REGIONALE ED INTERNAZIONALE.

Articolo 6
Rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali
Le Parti, di comune accordo, agiscono conformemente alle rispettive legislazioni, agli obiettivi e ai principi della Carta delle Nazioni Unite e della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo.

Articolo 7
Dialogo e comprensione tra culture e civiltà
Le Parti adottano tutte le iniziative che consentano di disporre di uno spazio culturale comune, ispirandosi ai loro legami storici ed umani. Le iniziative suddette si ispirano ai PRINCIPI DELLA TOLLERANZA, DELLA COESISTENZA E DEL RISPETTO RECIPROCO, della valorizzazione e dell'arricchimento del patrimonio comune materiale e immateriale nel contesto bilaterale e regionale.

[blablablablabla….]

Bartleby - 23/3/2011 - 10:07


Sic transit gloria mundi

sic transit gloria mundi

20/10/2011 - 22:00


È finita... Ma dall'inizio della guerra ben 26.000 attacchi NATO, passati praticamente sotto silenzio ! Tutti per la "democrazia", naturalmente..

Alberto - 21/10/2011 - 06:01


Secondo voi si tratta di una saldatura tra ribelli libici e "indignados" oppure è semplicemente la solita vecchia Al Quaeda?

pb-111017-libya-da.photoblog900

Bartleby - 21/10/2011 - 08:16


Gli hanno fatto un vero macello e non se ne parla. E dire che quando lui lanciò nell'86 due "scud" che non fecero neanche il solletico a Lampedusa non si parlò d'altro per mesi !

Andrea - 21/10/2011 - 14:35


Ce le ricordiamo le volte che la Nato disse: non è nostro obiettivo eliminare Gheddafi? Adesso che di riffa o di raffa è stato eliminato, la Nato dice: beh, allora ritiriamoci. Ci sono o ci fanno, i signori della Nato? E le trecento amazzoni del Raìs, non se le può prendere , lui tanto umano che aiuta tutti, il Berlusconi all'Olgettina? L'amico ormai se la spassa con le Urì e non è bello lasciarle andare a male, tutte quelle amazzoni.

Gian Piero Testa - 21/10/2011 - 23:53


Verso una nuova guerra dell’Italia in #Libia? Ricordiamo cosa abbiamo fatto in quel paese.

Uno dei quindici cartelli “ritoccati” nottetempo in via Libia, Bologna. Foto di Michele Lapini.
Uno dei quindici cartelli “ritoccati” nottetempo in via Libia, Bologna. Foto di Michele Lapini.


articolo da Giap

CCG Staff - 21/1/2016 - 15:52




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