Un'altra canzone, scritta stasera, che deve (forse) trovare la sua musica. Chissà. E' figlia di una bizzarra serata, quella tra il 24 e il 25 marzo 2006.
[parlato]
"Cristo", come tutti sanno, vuol dire "unto". E’ l’aggettivo verbale del verbo greco χρίω, che vuol dire "ungere", e traduce esattamente l’ebraico "Messia". "Unto", poi, è anche una preposizione: vuol dire "a, verso" in inglese arcaico.
[cantato]
Ci ho un miraggio questa sera,
è la mia fata morgana,
è un miraggio che mi dura oramai indefesso, stravolto e maestoso
da circa una settimana.
Vedo un òmo che cammina
sopra le acque d’un mare,
ed è un mare talmente salato che in confronto il Mar Morto sembra
acqua fresca da sorseggiare.
Dice "Pace". Dice "No"
ai signori e alle signore
di cinquemila guerre, di undicimila patrie, di centosettemila
militi del terrore
E non cammina ieràtico,
ma inciampa ad ogni passo
sputando bestemmie e incazzandosi nero pronunciando all’aria
parole più pese d’un masso.
Ci avrebbe anche un bell’aspetto,
non fosse per mille frustate
che in parte gli hanno già ammannito e che in parte ancora
gli devono essere date.
E’ nato disturbatore.
Arrivano coi torpedoni.
arrivano coi carrarmati coi FAL coi machete e gli puntano
addosso i cannoni.
Beve vinaccio da un fiasco,
lo sputa nel mare ed un’acciuga
esce fuori dal suo pallone e beve quel bizzarro lìquido
dormendosi nel bagnasciuga
E poi ci sono bandiere,
con stelle con lune con croci,
i tiri s’incrociano ràpidi ed il sangue si mèscola insudiciato
morendo le voci
Morendo le voci
s’ignorano idiote già a terra
si sfaldano si decompongono inerti ed innalzano muri armati
alla putrida guerra
Ma quello cammina e cammina,
nessuno lo fermerà più.
Lo adorano e lui non adora, lo esistono e lui non esiste,
quell’unto Gesù.
"Cristo", come tutti sanno, vuol dire "unto". E’ l’aggettivo verbale del verbo greco χρίω, che vuol dire "ungere", e traduce esattamente l’ebraico "Messia". "Unto", poi, è anche una preposizione: vuol dire "a, verso" in inglese arcaico.
[cantato]
Ci ho un miraggio questa sera,
è la mia fata morgana,
è un miraggio che mi dura oramai indefesso, stravolto e maestoso
da circa una settimana.
Vedo un òmo che cammina
sopra le acque d’un mare,
ed è un mare talmente salato che in confronto il Mar Morto sembra
acqua fresca da sorseggiare.
Dice "Pace". Dice "No"
ai signori e alle signore
di cinquemila guerre, di undicimila patrie, di centosettemila
militi del terrore
E non cammina ieràtico,
ma inciampa ad ogni passo
sputando bestemmie e incazzandosi nero pronunciando all’aria
parole più pese d’un masso.
Ci avrebbe anche un bell’aspetto,
non fosse per mille frustate
che in parte gli hanno già ammannito e che in parte ancora
gli devono essere date.
E’ nato disturbatore.
Arrivano coi torpedoni.
arrivano coi carrarmati coi FAL coi machete e gli puntano
addosso i cannoni.
Beve vinaccio da un fiasco,
lo sputa nel mare ed un’acciuga
esce fuori dal suo pallone e beve quel bizzarro lìquido
dormendosi nel bagnasciuga
E poi ci sono bandiere,
con stelle con lune con croci,
i tiri s’incrociano ràpidi ed il sangue si mèscola insudiciato
morendo le voci
Morendo le voci
s’ignorano idiote già a terra
si sfaldano si decompongono inerti ed innalzano muri armati
alla putrida guerra
Ma quello cammina e cammina,
nessuno lo fermerà più.
Lo adorano e lui non adora, lo esistono e lui non esiste,
quell’unto Gesù.
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