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פּאַרטיזאַנער־ליד: שטיל, די נאַכט איז אױסגעשטערנט

Hirsh Glik / הירש גליק
Language: Yiddish


Hirsh Glik / הירש גליק

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Related Songs

מישע צעררײַסט היטלערס דײַטשלאַנד
(Taybl Birman / טײַבל בירמאַן)
?װער קלאַפּט עס
(Anonymous)
ייִד, דו פּאַרטיזאַנער
(Shmerke Katsherginski [Shmerke Kaczerginski] / שמערקע קאַטשערגינסקי)


Partizaner-lid: Shtil, di nakht iz oysgesternt
[1942]
Testo di Hirsh Glik
Musica: tradizionale russa
Lyrics by Hirsh Glik
Music: Russian folk melody


Hirsh Glik.
Hirsh Glik.


"Recorded for the Jewish Historical Commission, Munich, 1946. Performed by Betty Segal, accompanied by Akiva Daykhes on the accordion. The song appears in Lider Fun di Getos un Lagern (1948: words – p. 345, melody p. 428), in Mir Zaynen Do (1983, p. 88) with English translation, and in Min Hametzar (1987, p. 96) entitled, “A Song for the Woman Partisan” (p. 178). The song tells of the first attack of the Vilna partisans, the FPO, on a German army convoy. A young woman partisan, Vitke Kempner, and the partisan Itzik Matskevich threw a grenade on the convoy, damaging it. The song describes the woman partisan in her coat and hat, her beautiful face and her heroism. According to the song, she managed to stop the convoy with a small pistol. She then came back to the forest filled with delight by her small victory, and that of the Jews of the ghetto, over the wicked enemy." - Heartstrings - Music of the Holocaust / Yad Vashem of Jerusalem


Una canzone scritta dall’autore di זאָג ניט קײנמאָל, “Non dire mai”, celeberrimo inno della resistenza ebraica. Hirsh Glick partecipò all’insurrezione del ghetto di Vilnius nel 1942. Catturato, fu deportato in un campo di concentramento in Estonia da cui scappò nell’estate del 1944.
Poi non si seppe più nulla di lui. Probabilmente fu ucciso dai nazisti.

Varsavia, maggio 1943. Partigiane ebree catturate dai nazisti, a destra Malka Zdrojewicz, poi sopravvissuta al campo di sterminio di Majdanek. (La foto fa parte di quelle inviate da Jürgen Stroop, responsabile dell’annientamento del ghetto di Varsavia, nei suoi rapporti a Heinrich Himmler)
Varsavia, maggio 1943. Partigiane ebree catturate dai nazisti, a destra Malka Zdrojewicz, poi sopravvissuta al campo di sterminio di Majdanek. (La foto fa parte di quelle inviate da Jürgen Stroop, responsabile dell’annientamento del ghetto di Varsavia, nei suoi rapporti a Heinrich Himmler)


“The Wall” è qui il muro che nel 1940 i tedeschi occupanti eressero nella città vecchia di Varsavia, nel quartiere Nalewki, per rinchiedervi dentro 450.000 ebrei polacchi. All’inizio l’obiettivo dei nazisti era forse quello di avere un serbatoio di manodopera schiavistica, la cui organizzazione – come l’intera vita del ghetto, d’altronde – era delegata al locale Judenrat, il consiglio ebraico. Ma nell’estate del 1942, quando iniziarono l’evacuazione del ghetto, le loro vere intenzioni furono chiare. Tra il 22 luglio ed il 12 settembre, 300.000 abitanti del ghetto furono deportati, ufficialmente per essere reinsediati in non meglio precisati territori dell’Est, in realtà avviati ai campi di sterminio, soprattutto a Treblinka. All’interno del ghetto si creò una spaccatura tra lo Judenrat, gli anziani ed i partiti politici, da una parte, incerti sul da farsi e immobilisti, e le organizzazioni giovanili di sinistra, dall’altra, convinte della strategia sterminazionista dei carnefici e decise ad opporsi con ogni mezzo. Alla fine i giovani decisero di fare per proprio conto e fondarono la “Żydowska Organizacja Bojowa” (Żob), l’Organizzazione ebraica di combattimento, cercando di procurarsi quante più armi possibile dai gruppi di resistenza polacchi che, purtroppo, si mostrarono un po’ restii a distrarre risorse per destinarle ad un pugno di ebrei male in arnese e per giunta di sinistra. In ogni caso, alla fine del 1942, la Żob cominciò a colpire collaborazionisti e poliziotti ebraici e quando, all’inizio del 1943, i nazisti cominciarono una seconda ondata di deportazioni, l’Organizzazione, cui nel frattempo si erano aggiunti anche molti “anziani” soprattutto comunisti, diede inizio alla rivolta. I combattimenti durarono dal Pesach, la Pasqua ebraica del 19 aprile, fino al 16 maggio 1943 quando il generale tedesco Jürgen Stroop, comandante la “bonifica”, comunicò a Himmler che la rivolta era stata domata e che il ghetto di Varsavia era stato completamente raso al suolo.

la fine del ghetto
la fine del ghetto


Nel 1952 Jürgen Stroop, dopo essere stato processato da un tribunale polacco, fu impiccato al centro di quello che era stato il ghetto di Varsavia. Magra consolazione


“Glik, in this song, commemorated the dead of two Vilno partisans - Itsik Matskevitsch and Vitke Kempner, who, in 1942, launched the first attack of the partisans of the Vilno ghetto, against the German army, blowing up an ammunition column on the outskirts of the city.”

Glik, in questa canzone, ricorda al morte di due partigiani di Vilnius - Itsik Matskevitsch and Vitke Kempner – che nel 1942 lanciarono il primo attacco dei partigiani del ghetto di Vilnius contro l’esercito tedesco, facendo saltare in aria una colonna carica di munizioni nei sobborghi della città.

Quindi, una canzone sulla resistenza nel ghetto di Vilnius, prima della fallita rivolta del settembre 1943 – per cui rimando a איציק װיטענבערג - che comunque fu ispirata a quella di Varsavia.
שטיל, די נאַכט איז אױסגעשטערנט*
און דער פֿראָסט ער האָט דעברףנד**
צי געדענקסטו װי איך האָב דיך געלערנט,
צו האַלטן אַ שפּײַער אין די הענט.

אַ מױד, אַ פּעלצל און אַ בערעט,
און האַלט אין האַנט פֿעזט אַ נאַגאַן.
אַ מױד מיט אַ זאַמענעטעם פנים,
היט אָף דעם שׂונא'ס קאַראַװאַן.

געצילט, געשאָסן און געטראָפֿן,
האָט ער קלײנינקער פיזטױל.
אַן אױטאָ אַ פֿולינקן מיט װאָפֿן
פֿאַרהאַלטן האָט זי מיט אײן קױל.

פֿאַרטאָד פֿון װאַלד אַרױסגעקראָכן,
מיט שנײ־גירלאַנדן אױפֿ די האָר,
געמוטיקט פֿון קלײנינקן נצחון,
פֿאַר אונדזער נײַעם, פֿרײַען דאַר

* var. אַרױסגעגאַנגען
** var. האָט שטאַרק געברענט

Contributed by Bartleby + CCG/AWS Staff - 2011/1/31 - 10:14




Language: Yiddish

Il testo originale yiddish in alfabeto ebraico in un'immagine che testimonia un diverso standard ortografico, diverso dalle norme YIVO in vigore adesso (in pratica, le vecchie norme non distinguono i diversi valori della aleph, indi per cui con א si indicano sia la "a" - אַ - e la "o" - אָ -, e del doppio yod, per cui con ײ si indicano sia il dittongo "ey" (come YIVO), sia "ay", notato adesso ײַ . Nelle vecchie norme, non si distingue neanche פֿ , e si usano spesso lettere col daghèsh.
Glick-Silent-TheStarryNight yiddish1Glick-Silent-TheStarryNight yiddish2

2011/2/1 - 18:19




Language: Yiddish

La trascrizione in caratteri latini rifatta collazionando i testi originali e inserendo le varianti.
PARTIZANER-LID
SHTIL, DI NAKHT IZ OYSGESHTERNT

Shtil, di nacht iz oysgeshternt*,
Un der frost er hot gebrent. **
Tsi gedenkstu vi ikh hob dikh gelernt,
Tsu haltn a shpayer in di hent.

A moyd, a peltsl un a beret,
Un halt in hant fest a nagan.
A moyd mit a sametenem ponim,
Hit op dem soyne's karavan.

Getsilt, geshosn un getrofn
Hot ir kleyninker pistoyl.
An oyto a fulinkn vit vofn
Farhaltn hot zi mit eyn koyl.

Fartog fun vald aroysgekrochn,
Mit shney-girlandn af di hor,
Gemutigt fun kleyninken ntsochn,
Far undzer nayem, frayen dor.

* var. aroysgegangen
** var. hot shtark gebrent

Contributed by Riccardo Venturi - 2013/4/24 - 04:24




Language: Italian

La versione italiana di Riccardo Venturi
(17 aprile 2005)

Condotta a suo tempo sulla versione tedesca di Andreas Pancur, che conteneva un errore ortografico ("Feine" per "Feinde"); a causa di quel misterioso "Feine" ("fini"?) avevo tradotto "autocolonna dei signori" al posto di "autocolonna dei nemici").
CANZONE PARTIGIANA
CALMA NOTTE STELLATA

Tranquilla, la notte è stellata
e il gelo ha morso forte.
E tu pensi ancora, come ti ho insegnato
a tenere in mano una pistola.

Una ragazza, una pelliccia, un berretto
e tiene una pistola, ferma, in mano.
Una ragazza dal viso dolce
ferma l'autocolonna dei nemici.

Mirato, sparato e colpito
la la sua piccola pistola.
Un'auto piena di armi
ha fermato con una pistola.

Il giorno dopo, sgattaiolata dal bosco
con ghirlande di neve sui capelli
è orgogliosa di una piccola vittoria
per la nostra nuova, libera generazione.

2013/4/24 - 04:35




Language: English

Traduzione inglese da Smithsonian Folkways
SILENT, THE STARRY NIGHT

Silent, the starry night,
And the frost was sharp and crisp.
Do you remember when I taught you
How to use an automatic pistol?

A girl in a short coat and and a beret,
Holding her pistol firmly in her hand,
A girl with a face as soft as velvet,
Watching for the enemy’s caravan.

She aimed and shot and found her mark,
with hen little pistol.
A truck loaded with ammunition,
She stopped in its tracks with one shot.

At dawn we crept out of the woods,
with snow garlands clinging to her heir,
Encouraged with our little victory,
For our new, free generation.

Contributed by Bartleby - 2011/1/31 - 10:15




Language: English

Differente traduzione inglese trovata su Deathcamps
SILENCE, THE NIGHT IS ALL BE-STARRED

Silence, the night is all be-starred
And the frost burned strong.
Do you remember when I taught you
To hold a machine-gun in your hands.

A lass, a fur jacket and a beret,
Holding a pistol tight in her hand,
A lass with a velvet face
Watches over the enemy's caravan.

Aimed, fired and - hit,
With her dear little pistol,
She stopped a car - a nice one full of arms -
With one bullet.

At daybreak, she crawled out of the woods
With snow garlands on her hair,
Encouraged by the precious little victory
For our new, free generation.

Contributed by Bartleby - 2011/1/31 - 10:47




Language: English

Literal translation: Jordan K. (not very singable)

"I owe you guys a lot of translations to songs as I'm probably one of only a few users of this site who knows Yiddish, I'm going to send you a lot more once I have winter break from school in December, anyway I felt it was a real shame that there was no English translation to this so I'm posting one. I'm going to combine my own translation of this song with another from a book, not for singing quality but for meaning (IE only the original is really singable anyway since it works in meter and has the translation). Also, the translation of Zog nit keymol is terrible (it's the normal English translation you find, it's "never say you walk the last (meaning your last) road" not "never say there is only death for you". I can't read Italian but I can see from my knowledge of Spanish that the Italian translation got this right and the English didn't. Oh well. Also, a few parts of your Yiddish text (not the transliteration which is fine) are off in this song, (IE a d and g reversed etc), I'll send you the corrections at a later time."

Proveniente ancora dalla vecchia pagina del 17 aprile 2005. L'amico Jordan K, "uno dei pochi utenti di questo sit che conosce lo yiddish" si era accorto perfettamente delle inesattezze contenute nella pagina (ed anche in quella originaria di "Zog nit keynmol"); purtroppo non si è più rivisto. [RV]
[STILL THE NIGHT IS STARRY]

Still (silent) the night is starry
And the frost burns strong
Do you remember how I taught you
to hold a gun?

A girl, in fur coat and beret
holds a pistol resting in her hands
a girl with a velvety face
spies (guards against) the enemies caravan.

Aimed, pulled trigger, and struck
did her small pistol
An auto filled with weapons
Was taken out by her shot.

At dawn, she crawls out of the forest
With snow in garlands on her hair
Encouraged by the small victory
For our new, free generation.

Contributed by Jordan K - 2013/4/24 - 04:39




Language: German

La versione tedesca di Andreas Pancur.
Deutsche Übersetzung von Andreas Pancur.

Proveniente dalla vecchia pagina dedicata alla canzone ed inserita originariamente il 17 aprile 2005. Da notare che un errore ortografico ("Feine" al posto di "Feinde", ndr) aveva provocato un errore anche nella traduzione italiana, che è stato ovviamente corretto; all'epoca non conoscevo a sufficienza lo yiddish e avevo tradotto dalla versione tedesca. [RV]
STILL DIE NACHT IST VOLLER STERNE

Still, die Nacht ist voller Sterne,
und der Frost hat stark gebrannt.
Gedenkst Du noch, wie ich Dir gelernt hatte,
eine Pistole in der Hand zu halten.

Ein Mädchen, ein Pelz und ein Barett,
und hält in der Hand fest eine Pistole,
ein Mädchen mit einem samtenen Gesicht,
hält auf die Karawane der Feinde.

Gezielt, geschossen und getroffen,
hat ihre kleine Pistole.
Ein Auto gefüllt mit Waffen,
aufgehalten hat sie es mit einer Kugel.

Am nächsten Tag aus dem Wald gekrochen,
mit Schneegirlanden auf den Haaren,
ermutigt von einem kleinen Sieg,
für unsere neue, freie Generation.

Contributed by Riccardo Venturi - 2013/4/24 - 04:29


Commento inviato da Danielle il 14.9.2006. Riprodotto dalla vecchia pagina del 17 aprile 2005.

I'm sorry, I don't speak Italian, but I love this song -Shtil die Nacht - and had no idea there was an Italian version of it. I grew up singing only the Yiddish version. I was hoping you could send me the English version. I know there is one, but I can't remember the words. Thank you so much,
Danielle
dani@danipress.com

(Sono spiacente, non parlo italiano, ma amo questa canzone - Shtil die Nacht - e non avevo idea che ne esistesse una traduzione italiana. Sono cresciuta cantando solo la versione Yiddish. Speravo che possiate mandarmi la versione inglese. So che ne esiste una, ma non mi ricordo le parole. Grazie mille,

Danielle)

Hi Danielle. The italian version is just a word for word translation. We will look for the English version and let you know
(Lorenzo)

Danielle - 14.9.2006 - 2013/4/24 - 04:43


Commento inviato da Leybl Botwinik il 10.10.2011 alla vecchia pagina del 17 aprile 2005. Anche Leybl si era accorto di errori sia nel testo che nella traduzione; purtroppo neppure lui si è più visto.

For the following texts:

ferma l'autocolonna dei signori.

Mirato, sparato e colpito
la la sua piccola pistola.

- 1) Why "Signori" in the Italian?
It should be the equivalent of "Enemy":
= nemico, avversario

- 2) duplicate "la". should be "con la sua ..."

========================

Note that the Yiddish text is full of mistakes in spelling - and thus, also the transliteration. I was researching this song, and found the same corrupt version on other sites. I'll send you an update as soons as I prepare it.

Leybl Botwinik - 10.10.2011 - 2013/4/24 - 04:47


Un'altra pagina completamente da rifare: prima di tutto nessuno (io compreso...) si era accorto finora che era un doppione, in quanto la canzone era già presente dal 17 aprile 2005. Nella pagina in questione (che verrà integrata nella presente coi relativi commenti) era presente una mia "ritrascrizione" in caratteri ebraici che avevo fatto molti anni fa, quando ancora non mi ero impratichito bene dell'alfabeto ebraico-yiddish; qui è stata del tutto rifatta, ma coi criteri ortografici YIVO (l'immagine del testo yiddish a suo tempo inserita qui da Bartleby/Alessandro è stata però mantenuta, in quanto testimone di un diverso standard ortografico). Il limite delle "ritrascrizioni" è sempre il solito: essendo basate su trascrizioni latine sbagliate e basate su criteri non uniformi, si portano dietro gli errori di queste ultime. La canzone, inoltre, presenta l'ulteriore confusione di essere nota sia come "Partizaner-lid" (Canzone partigiana, così la chiama lo Yad Vashem in "Heartstrings - Music of the Holocaust") sia "Shtil, di nakht iz oysgesternt" (dal primo verso); esistono inoltre lievi varianti testuali. Un'ulteriore complicazione è data dal fatto che, spesso, viene chiamata "Partizaner-Lid" anche "Zog nit keynmol". Bartleby/Alessandro, inoltre, si era basato su una versione reperita da un dato disco, e qui ne approfitto per l'ennesima raccomandazione: quella di risalire sempre prima alla fonte qualora una canzone venga presa da dischi di spettacoli o roba tipo Smithsonian, Folkways eccetera. Insomma, un bellissimo "arrosto made in CCG" dei più tipici, cui si tenta ora di rimediare prima che l'anima del povero Hirsh Glik, scomparso nel nulla a soli 24 anni, ci venga a tormentare...

Riccardo Venturi - 2013/4/24 - 04:03


A partire da questo momento la vecchia pagina שטיל, די נאַכט איז אױסגעשטערנט del 17 aprile 2005 è stata eliminata dal sito e tutto il suo contenuto ancora fruibile integrato in questa pagina, compresi i commenti riportati con la data originale di pubblicazione.

Riccardo Venturi - 2013/4/24 - 04:54


Jewish partisans anthem in the Jewish partisans memorial in Giv'ataym, Israel
Jewish partisans anthem in the Jewish partisans memorial in Giv'ataym, Israel

dq82 - 2014/9/3 - 13:33




Language: Italian

Traducanzone di Andrea Buriani

NOTTE QUIETA E STELLATA (Andrea Buriani)

Notte quieta e stellata,
morde il gelo, forte assai.
Pensi a come ti ho insegnato
a regger l’arma che userai.

Berretto e pelliccia la ragazza,
pistola in mano, è quasi donna.
Quel dolce viso di ragazza
ferma dei nemici la colonna.
Quel dolce viso di ragazza
ferma dei nemici la colonna.

Ha mirato, sparato ed è fuggita,
con la sua piccola pistola,
quell’auto d’armi era imbottita,
fanciulla, ti batte il cuore in gola………..

Dal bosco è uscita il giorno dopo,
neve a ghirlanda sui capelli,
negli occhi il bagliore del suo orgoglio,
or partigiana, d’esser tra quelli.
negli occhi il bagliore del suo orgoglio,
or partigiana, d’esser tra quelli.

2024/5/6 - 19:14




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