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Histoire de l'ouvrier

Daniele Sepe


Daniele Sepe

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Operai dell'Alcoa di Porto Vesme (parecchio incazzati)
Operai dell'Alcoa di Porto Vesme (parecchio incazzati)


La canzone è del 2010, e quindi vi trovano spazio vicende del periodo (e in particolare la lotta degli operai dell'ALCOA di Porto Vesme, in Sardegna). Nel frattempo l'opera di smantellamento non solo dello smantellabile, ma anche dell'oltre-smantellabile, è proseguita con fervore fino ad arrivare al “governo Renzi”. Il resto, naturalmente, vale tuttora; il dialogo tra padre e figlio proposto nel brano iniziale di Fessbuk è assolutamente e eternamente attuale. Ci sarebbero naturalmente anche da dire parecchie cose su quel che non pochi ouvriers hanno portato avanti, anzi portato indietro; occorrerebbe raccontare degli accordi con Marchionne, per esempio. Ma valga comunque questa pagina come occasione di promemoria generazionale. La pagina è stata oggi totalmente rifatta rispetto a quella originaria, con l'inserimento delle parti originarie in napoletano e della [[|traduzione italiana proveniente dal libretto dell'album]]. [RV, 6/4/2014]
Il padre

Uah, i che iuorn' e comm' m'abbrucia 'o front', vien' ccà, assiettete che mommò te cont',
amm' alluccat', stevene mal'aparat', ce hamm' chiavat' mazzate à cecata,
nu pat' vicino a n'atu pat', nu frat', nu pass' che move n'atu pass' cu 'a pressa,
int''a ressa 'a massa operaia, compagni mmiez'' e uardie che portano uaje,
for' 'ambasciat' americana 'o burdell', 'o curteo, hann' sucutat' ch'e manganiell' 'o bbell',
facevan' a chi coglio coglio int' 'o parapiglia, 'ngopp' 'o destin' e duimila famiglie,
figlio, me sient' 'e sti tiemp' l'operaio nu' vale nient', è na vita 'e stient',
a 'sti ssament' amm' 'itt' senza paur', ''mariuol', so' turnat' e minatur' “.

Il figlio

Ma papà, alla tua età i tempi cambiano, questo non si fa,
le nuove idee possono elaborare modelli nuovi di sicurezza sociale,
viaggiare, globalizzare, democraticamente partecipare,
fuori dai recinti dobbiamo guardare
portare alla ribalta, non ribaltare!


Il padre

Uagliò ma m'he capit', aspett' jamme do cap', 'nterr' si carut' e t'è asciut' 'a uerra 'ncap'!
Roma hamm' lasciat' c' 'o traghett' p' 'a Sardegna, tutt' a se chiagner' a fatica ch' 'e 'iastemm',
aier' 'e minier', oggi l'alluminio, ce vottan' for' e p' 'e famiglie è nu sterminio,
a Porto Vesme diman' a mmatina occupamm' 'o stabiliment' oilloc' 'o trattament',
st'impero 'e fetient' camp' 'ngopp' 'a precarietà, passannese 'e responsabilità 'a ccà e 'a llà,
“sentit' mo l'ata pavà l'elettricità” e 'a multinazionale f' 'o ricatt' e nun ce sta,
'o guvern' fa bla-bla, nient' se move, Papi int' 'a l'alcova e nuje for' a l'Alcoa,
tenimm' pur' o cappellaio a corte, accuort', nu Cappellacci a' corte 'e chi t'è m....

Il figlio

E dai papà, per carità! Brutalità non è la modalità.
La nuova sinistra è il futuro politico, fa un discorso e un percorso autocritico
non ideologico, non demagogico, cambiare con i tempi è fisiologico
no manganelli, nuovi modelli, si fa politica ad alti livelli.


Il padre

Sii 'nzallanut', over' nun'hai idea, 'a scala mobile pe ttè è chell' 'e l'Ikea,
'o settanta, 'e cientocinquant'ore, je mo t'arronz' e me ce vo nu quart' d'ora,
'o surore, 'o statut' de faticatur', te lev' e sord' da mesata e te faje 'ncul',
'a manifestazione, 'a militanza, sii tropp' strunz'!

Il figlio

Polemiche a parte, noi giovani democratrici di sinistra
parteciperemo in maniera massiccia per vivificare democraticamente le prossime elezioni,
portando alla ribalta le espressioni, i volti e le personalità
che possono incarnare il vero spirito del giovane democratico italiano,
che vive per e nella società contemporanea...


Il padre

Ma vir' nu poc' a cchist', e 'o donghe pure a magnà!
'a laurea in scienze politiche a che t'è servut', nuttat' a fa' l'alternativo,
'a matina se sceta 'e ll'unnece, se ce stess' mammeta,
ma saje che te dico, ma scinn' a faticà, v' arrubbà!

Un bullone, un culo, un culo e un bullone
Un bullone, un culo, un culo e un bullone

envoyé par adriana - 3/1/2011 - 19:07




Langue: italien

Il testo interamente in italiano
Ripreso da questo video YouTube
(Probabilmente opera di Luciano Granieri)



Le parti del Figlio, che sono in corretto e democratico italiano anche nel testo originale, sono state mantenute così come sono. [RV]
HISTOIRE DE L'OUVRIER
STORIA DELL'OPERAIO

Il padre

Ah! Che giornata! Sono distrutto! Figlio vieni qui siediti, che te la racconto.
Abbiamo gridato la nostra rabbia, ci siamo dati botte da orbi
un padre al fianco di un altro padre, un passo che muove un altro passo velocemente,
nella ressa la massa operaia, compagni tra celerini portatori di guai,
davanti all'ambasciata americana il casino, ci hanno caricato senza ritegno
manganellate indiscriminate sul destino di duemila famiglie
Figlio, mi senti?! E' un tempo in cui l'operaio non vale niente, è una vita di stenti.
A questi merdacce abbiamo detto senza paura: Ladri! Son tornati i minatori!

Il figlio

Ma papà, alla tua età i tempi cambiano, questo non si fa,
le nuove idee possono elaborare modelli nuovi di sicurezza sociale,
viaggiare, globalizzare, democraticamente partecipare,
fuori dai recinti dobbiamo guardare
portare alla ribalta, non ribaltare!


Il padre

Ragazzo, non hai capito. Ricominciamo da capo, avrai battuto la testa e sconcludi!
Abbiamo lasciato Roma col traghetto per la Sardegna tra le bestemmie per il lavoro perso.
Ieri in miniera oggi l'alluminio, ci cacciano via e per le nostre famiglie è uno sterminio.
Domattina a Porto Vesme occuperemo lo stabilimento, e questo è il trattamento che ci riservano.
Questo impero di fetenti vive sulla precarietà rimpallandosi le responsabilità,
"Adesso la pagate l'elettricità" e la multinazionale ricatta e non ci sta,
il governo fa solo chiacchiere, è tutto immobile, Papi nell'alcova e noi fuori dall'Alcoa
adesso abbiamo anche il cappellaio a corte, attento! Capellacci a corte 'e chi t'è m.....

Il figlio

E dai papà, per carità! Brutalità non è la modalità.
La nuova sinistra è il futuro politico, fa un discorso e un percorso autocritico
non ideologico, non demagogico, cambiare con i tempi è fisiologico
no manganelli, nuovi modelli, si fa politica ad alti livelli.


Il padre

Sei un rincoglionito! Non capisci un cazzo! La scala mobile per te è quella dell'Ikea,
Gli anni '70, le 150 ore, per sbrigartela con te mi ci vuole un quarto d'ora!
Il sudore, lo Statuto dei Lavoratori! Ti levano il salario e devi andare in culo!
La manifestazione! La militanza! Sei proprio un idiota!!

Il figlio

Polemiche a parte, noi giovani democratrici di sinistra
parteciperemo in maniera massiccia per vivificare democraticamente le prossime elezioni,
portando alla ribalta le espressioni, i volti e le personalità
che possono incarnare il vero spirito del giovane democratico italiano,
che vive per e nella società contemporanea...


Il padre

Ma tu guarda st'imbecille!! (E io che lo mantengo...)
La laurea in scienza politiche a cosa ti è servita?!
Intere notti a fare il fighetto alternativo,
la mattina sveglia alle undici... (Se fosse qui tua madre..)
Ma sai cosa ti dico? Vai a cercarti un lavoro o vai a rubare!!

Un bullone un culo
Un culo un bullone
Un bullone un culo
Un culo un bullone
...
(Ripetere...per tutta la vita...)

envoyé par Riccardo Venturi - 6/4/2014 - 21:15




Langue: italien

Il testo interamente in italiano
Ma ripreso dal libretto dell'album.
Probabilmente opera di Daniele Sepe stesso.

Daniele Sepe al sax.
Daniele Sepe al sax.
HISTOIRE DE L'OUVRIER
STORIA DELL'OPERAIO

Il padre

Uah, che giorno e come mi brucia la fronte, vieni qua, siediti che adesso ti racconto,
abbiamo urlato, erano male intenzionati, ci siamo picchiati alla rinfusa,
un padre vicino a un altro padre, un fratello, un passo che muove un altro passo di fretta,
nella ressa la massa operaia, compagni tra la polizia che porta guai,
fuori l'ambasciata americana il caos, il corteo è stato inseguito coi manganelli,
il bello è che, nel parapiglia, colpivano dove capitava, sul destino di duemila famiglie.
Figlio, mi ascolti, di questi tempi l'operaio non vale niente, è una vita di stenti,
a questi uomini spregevoli abbiamo detto senza paura, “ladri, sono tornati i minatori”

Il figlio

Ma papà, alla tua età i tempi cambiano, questo non si fa,
le nuove idee possono elaborare modelli nuovi di sicurezza sociale,
viaggiare, globalizzare, democraticamente partecipare,
fuori dai recinti dobbiamo guardare
portare alla ribalta, non ribaltare!


Il padre

Ragazzo ma mi hai capito, aspetta ricominciamo, a terra sei caduto e ti si è formata la guerra in testa!
Roma abbiamo lasciato con il traghetto per la Sardegna, tutti a piangersi il lavoro con le bestemmie,
ieri le miniere, oggi l'alluminio, ci buttano fuori e per le famiglie è uno sterminio,
a Porto Vesme domani mattina occupiamo lo stabilimento, ecco il trattamento,
quest'impero di furfanti vive sulla precarietà, passandosi le responsabilità da qua e da là,
“sentite, adesso dovete pagarla l'elettricità”, e la multinazionale fa il ricatto e non ci sta,
il governo fa bla-bla, niente si muove, Papi nell'alcova e noi fuori dall'Alcoa,
teniamo pure il cappellaio a corte, attento, un Cappellacci alla corte di chi ti è m....

Il figlio

E dai papà, per carità! Brutalità non è la modalità.
La nuova sinistra è il futuro politico, fa un discorso e un percorso autocritico
non ideologico, non demagogico, cambiare con i tempi è fisiologico
no manganelli, nuovi modelli, si fa politica ad alti livelli.


Il padre

Ti sei rimbecillito, davvero non hai idea, per te la scala mobile è solo quella dell'Ikea,
il '70, le 150 ore, io ora con te me la sbrigo e mi ci vuole un quarto d'ora,
il sudore, lo Statuto dei Lavoratori, ti tolgo i soldi della paghetta e ti fai in culo,
le manifestazioni, la militanza, sei troppo stronzo!

Il figlio

Polemiche a parte, noi giovani democratrici di sinistra
parteciperemo in maniera massiccia per vivificare democraticamente le prossime elezioni,
portando alla ribalta le espressioni, i volti e le personalità
che possono incarnare il vero spirito del giovane democratico italiano,
che vive per e nella società contemporanea...


Il padre

Ma vedi un po' questo, e gli do anche da mangiare!
La laurea in scienze politiche a cosa ti è servita, nottate a fare l' “alternativo”,
la mattina si sveglia alle undici, se ci fosse tua madre...
Ma sai che ti dico, vai a lavorare, vai a rubare.

Un bullone, un culo, un culo e un bullone
un bullone, un culo, un culo e un bullone...

envoyé par Riccardo Venturi - 6/4/2014 - 21:36




Langue: français

Version française – HISTOIRE DE L'OUVRIER – Marco Valdo M.I. – 2011
Chanson italienne – Histoire de l'ouvrier - Daniele Sepe – 2010

Les ouvriers de l'Alcoa de Porto Vesme (très fachés)
Les ouvriers de l'Alcoa de Porto Vesme (très fachés)
HISTOIRE DE L'OUVRIER

Le père

Ah ! Quelle journée ! Je suis cassé !
Nous avons crié notre rage
Nous avons tapé comme des sourds
Un père à côté d'un autre père
Un pas qui avance un pas qui court
Dans la cohue de la masse ouvrière
Les camarades au milieu des flics porteurs d'ennuis
Le bordel devant l'ambassade zétazunienne
Ils ont chargé comme des bêtes
Matraquages à l'aveugle
Sur le destin de deux mille familles
Mon fils, tu comprends ?
C'est un temps où l'ouvrier ne vaut plus rien
C'est une vie de misère
À ces merdeux, nous avons dit sans peur
Voleurs ! Les mineurs sont de retour.

Le fils

Mais Papa, à ton âge
Les temps ont changé, ça ne se fait plus !
Les nouvelles idées peuvent élaborer de nouveaux modèles de sécurité sociale.
Voyager, globaliser, participer démocratiquement,
Nous devons regarder au-delà des barrières
Porter sur la scène, pas renverser !

Le père

Mon garçon tu n'as rien compris.
Reprenons depuis le début.
Tu as tout emmêlé et tu galères !
Nous avons laissé Rome avec la malle pour la Sardaigne
Et les malédictions pour le travail perdu.
Hier le charbon, aujourd’hui l’aluminium
Ils nous chassent et pour nos familles, c'est un massacre.
Demain à Porto Vesme, nous occuperons l'usine
Et voilà le traitement qu'ils nous réservent.
Cet Empire de salauds vit sur notre précarité
En rejetant leurs responsabilités !
« Maintenant, on paye l'électricité »
Et la multinationale fait chanter et il n'est pas là
le gouvernement, il bavarde
Il est complètement amorphe.
Papy dans l’alcôve et nous, dehors d'Alcoa.
Maintenant nous avons aussi le chapelier de cour
Attention ! Vilains chapeaux
'A corte 'e chi t'è m.....

Le fils

Papa, je t'en prie !
La brutalité n'est pas la modalité.
La nouvelle gauche est le futur politique.
Elle fait un discours et un parcours autocritiques
Pas idéologiques, pas démagogiques.
Changer avec le temps est physiologique
Pas de matraques, de nouveau modèles,
On fait de la politique de haut niveau.

Le père

Tu es un double crétin !
Tu ne piges absolument rien !
Pour toi, l'échelle mobile est celle d'Ikea
Les années 70, les 150 heures, la sueur,
Le Statut des Travailleurs !!
Ils te prennent ton salaire et tu peux te le foutre au cul !
La manifestation ! La militance !
Tu es vraiment un idiot !

Le fils

Polémiques à part, nous les jeunes démocrates de gauche
Nous participerons de manière massive pour vivifier
Démocratiquement les prochaines élections,
En supportant les expressions, les visages et les personnalités
Qui peuvent incarner le véritable esprit du jeune démocrate italien,
Qui vit pour et dans la société contemporaine...

Le père

Mais regarde-moi cet imbécile !
(Et moi qui l’entretiens..)
Son diplôme en sciences politiques à quoi il sert ?
Des nuits entières à faire le mariole alternatif,
Le matin réveil à onze heures..
(Si ta mère était ici...)
Mais tu sais ce que je te dis, moi ?
Va te chercher un boulot ou va voler !

Un boulon, un cul
Un cul, un boulon
Un boulon, un cul
Un cul, un boulon

(Répéter... pendant toute la vie...)

envoyé par Marco Valdo M.I. - 30/1/2011 - 20:54




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