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Carraro sindaco

Banda Bassotti
Langue: italien


Banda Bassotti

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1992
Figli della stessa rabbia

Banda-bassotti-Figli-Della-Stessa-Rabbia


Sicuramente questo e' il disco piu' famoso dell'etichetta Gridalo Forte. Figli della Stessa Rabbia è stato, e continua ad essere un inno. Tutto il disco nei concerti e' stato cantato a squarciagola da migliaia di persone. Brani come "Cararo Sindaco", "Barboni", "Giunti Tubi Palanche Ska", o la versione solo vocale della title track, sono ormai nel DNA di una generazione di giovani in Italia e in tutta Europa. La grafica e' come sempre di Cristiano Rea e rispecchia al meglio la band. Nel retro della copertina il testo di Bella Ciao, che dopo poco verra' incisa nel MLP omonimo.





Franco Carraro è il protagonista del testo di una canzone della band ska romana Banda Bassotti nella canzone Cararo sindaco (contenuta nel primo disco del gruppo: Figli della stessa rabbia), il cui testo viene utilizzato come critica contro l'ex presidente della FIGC per il modo in cui gestisce la città di Roma:

« Che bravo sindaco. Quanta civiltà! Con i manganelli amministra la città »

Il testo critica Carraro anche per il possesso di numerose case donate anche ai suoi "buoi":
« Carraro sindaco, non temere, non temere! Noi non vogliamo rubarti da mangiare. Vogliamo una casa per abitare con la luce e l'acqua come ce l'avete voi, cioè come ce l'hanno i segretari tuoi, i guardiaspalle tuoi, i poliziotti tuoi, i tuoi buoi »
Che bravo sindaco
Quanta civiltà
Con i manganelli
Amministra la città

Cararo sindaco
Quante case avrà
Noi nemmeno una
E se l'annamo a occupa'
E così diccì Piesseì
Bocca a bocca
Notte e dì Pescecani di città
Le ganasse arrotate
Ruminare sempre più
Filigrana e banconote
So' la dieta Dei potenti

Cararo sindaco
Non temere, non temere
Cararo sindaco
Non temere, non temere
Noi non vogliamo
Rubarti da mangiare
Vogliamo una casa
Per abitare
Con la luce e l'acqua
Come ce l'avete voi
Cioè come ce l'hanno
I segretari tuoi
I guardiaspalle tuoi
I poliziotti tuoi i TUOI BUOI

Cararo sindaco
Ma che ce sta a fa
Da Milano viene
A rompe proprio qua
Perché non provvede
D'annassene a fa D'annassene a fa
D'annassene affanculo
Vaffanculo Pezzo de merda

envoyé par DonQuijote82 - 6/11/2010 - 14:55




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