Chacun de vous est concerné [incl. Canzone del maggio di Fabrizio De André]
Dominique GrangeNe vous a guère touché,
Même s’il n’y a pas eu,
De manif’ dans votre rue.
Même si votre voiture
n’a pas été incendiée,
Même si vous vous en foutez,
Chacun de vous est concerné.
Même si vous avez feint,
De croire qu’il ne se passait rien,
Quand dans le pays entier,
Des usines s’arrêtaient
Même si vous n’avez rien fait,
Pour aider ceux qui luttaient,
Même si vous vous en foutez,
Chacun de vous est concerné.
Même si vous avez fermé,
Votre porte à notre nez,
Une nuit où nous avions,
Les CRS aux talons,
Si vous nous avez laissés,
Matraqués sur le palier,
Même si vous vous en foutez,
Chacun de vous est concerné.
Même si dans votre ville
Tout est resté bien tranquille,
Sans pavés, sans barricades,
Sans blessés et sans grenades.
Même si vous avez gobé,
Ce que disait la télé,
Même si vous vous en foutez,
Chacun de vous est concerné.
Même si vous croyez maintenant,
Que tout est bien comme avant,
Parce que vous avez voté,
L’ordre et la sécurité
Même si vous ne voulez pas,
Que bientôt on remette ça,
Même si vous vous en foutez,
Chacun de vous est concerné.
envoyé par Riccardo Venturi - 24/2/2006 - 22:07
Literal Italian translation of French original
Traduction littérale en italien de l'original français
Ranskankielisen alkuperäiskappaleen kirjaimellinen italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi, 27-3-2015
Due parole del traduttore. Potrà apparire strano, ma nessuno finora si era preoccupato di scrivere una traduzione letterale dell'originale francese di Dominique Grange. Anche perché, da una semplice traduzione letterale, appare ancor di più l'eccezionale bravura di De André, che resta aderentissima al testo francese ma in maniera del tutto naturale e, soprattutto, catturandone alla perfezione lo spirito. Rimediamo oggi. [RV]
Anche se il mese di maggio
non vi ha affatto toccati,
anche se non ci sono state
manifestazioni nella vostra strada
anche se la vostra macchina
non è stata incendiata,
anche se voi ve ne fregate
ognuno di voi è coinvolto.
Anche se avete fatto finta
di credere che non succedeva niente
quando nel paese intero
si fermavano delle fabbriche,
anche se non avete fatto niente
per aiutare chi lottava,
anche se voi ve ne fregate
ognuno di voi è coinvolto.
Anche se ci avete chiuso
la porta sul naso
una notte che avevamo
i celerini alle calcagna,
anche se ci avete lasciati
manganellare sul pianerottolo,
anche se voi ve ne fregate
ognuno di voi è coinvolto.
Anche se nella vostra città
tutto è rimasto bello tranquillo,
senza sanpietrini, senza barricate,
senza feriti, senza granate,
anche se avete ingoiato
quel che diceva la televisione,
anche se voi ve ne fregate
ognuno di voi è coinvolto.
Anche se credete ora
che tutto sia come prima
perché avete votato
l'ordine e la sicurezza,
anche se non volete
che presto si ricominci,
anche se voi ve ne fregate
ognuno di voi è coinvolto.
Literal English translation of French original
Traduction littérale en anglais de l'original français
Ranskankielisen alkuperäiskappaleen kirjaimellinen englanninkielinen käännös:
Riccardo Venturi, 4-11-2020 08:35
Even if the month of May
Hasn't touched you at all,
Even if there weren't
Demonstrations in your street,
Even if your car
Wasn't touched by flames,
Even if you don't care
Each of you is involved in.
Even if you pretended to believe
That nothing was happening,
When factories stopped
In the whole country,
Even if you haven't done anything
To help those who were fighting,
Even if you don't care
Each of you is involved in.
Even if you shut
Your doors on our noses
One night we had
The cops at our heels,
Even if you let us
Be beaten on the landing,
Even if you don't care
Each of you is involved in.
Even if everything remained
Still and quiet in your towns,
Without cobblestones and barricades,
Without casualties, without grenades,
Even if you have swallowed
All what the TV said,
Even if you don't care
Each of you is involved in.
Even if you believe now
That everything is as before
Because you voted
For order and safety,
Even if you don't want
That everything starts again soon,
Even if you don't care
Each of you is involved in.
Deutsche Übersetzung des französischen Originals
German translation of French original
Traduction allemande de l'original français
Ranskankielisen alkuperäiskappaleen saksankielinen käännös:
Riccardo Venturi, 8-11-2020 09:12
Selbst wenn der Monat Mai
Euch überhaupt nicht berührt hat,
Selbst wenn es keine Demonstrationen
In euren Strassen gegeben hat,
Selbst wenn eure Autos
In Brand nicht gesetzt wurden,
Selbst wenn es euch egal ist,
Ist jeder von euch involviert.
Selbst wenn ihr zu glauben vorgegeben
Habt, dass absolut nichts passierte
Als Fabriken im ganzen Land
Eine nach der anderen stoppten,
Selbst wenn ihr nichts getan habt
Um zu helfen denen, die kämpften,
Selbst wenn es euch egal ist,
Ist jeder von euch involviert.
Selbst wenn ihr die Tür
Auf unsrer Nase zugeschlagen habt,
Eine Nacht, als die Bullen
Uns auf den Fersen blieben,
Selbst wenn ihr gelassen habt
Uns auf der Landung mit Knüppeln verhauen,
Selbst wenn es euch egal ist,
Ist jeder von euch involviert.
Selbst wenn alles in eurer Stadt
Ruhig und friedlich geblieben ist,
Ohne Kopfsteinpflaster, ohne Barrikaden,
Ohne Verwundete, ohne Granaten,
Selbst wenn ihr alles geschluckt habt
Was das Fernsehen sagte,
Selbst wenn es euch egal ist,
Ist jeder von euch involviert.
Selbst wenn ihr jetzt glaubt,
Dass alles so wie vorher ist,
Weil ihr gewählt habt
Für Ordnung und Sicherheit,
Selbst wenn ihr nicht wollt,
Dass man bald wieder anfängt,
Selbst wenn es euch egal ist,
Ist jeder von euch involviert.
Canzone del Maggio: Fabrizio De André's first Italian version
Canzone del Maggio: La première version italienne de Fabrizio De André
Canzone del Maggio: Fabrizio De Andrén ensimmäinen italiankielinen versio
La prima versione, mai incisa da De André, è senz'altro più aderente al testo originale, ad eccezione dei due versi finali di ogni strofa. L'aderenza al testo francese per i due versi in questione fu poi ripristinata nella versione ufficiale, quella incisa in "Storia di un impiegato": una decisione che ha senz'altro contribuito alla fortuna e all'importanza di tale canzone in Italia ("Per quanto voi vi crediate assolti / siete per sempre coinvolti" è tuttora uno slogan iconico, a cinquant'anni di distanza). Non è chiaro il motivo per cui, nella prima versione, De André (e Bentivoglio) avessero voluto mutare tali versi: forse per la tendenza "poetica" di De André che, è noto, avrebbe voluto fare di "Storia di un impiegato" un album dove gli eventi del Maggio fossero stati raccontati con un afflato diverso da quello, decisamente politico, che poi l'album ebbe anche per la componente marxista di Bentivoglio. [RV, 18 maggio 2018]
Anche se il nostro maggio
ha fatto a meno del vostro coraggio
se la paura di guardare
vi ha fatto guardare in terra
se avete deciso in fretta
che non era la vostra guerra
voi non avete fermato il vento
gli avete fatto perdere tempo.
E se vi siete detti
non sta succedendo niente,
le fabbriche riapriranno,
arresteranno qualche studente
convinti che fosse un gioco
a cui avremmo giocato poco
voi siete stato lo strumento
per farci perdere un sacco di tempo.
Se avete lasciato fare
ai professionisti dei manganelli
per liberarvi di noi canaglie
di noi teppisti di noi ribelli
lasciandoci in buonafede
sanguinare sui marciapiede
anche se ora ve ne fregate,
voi quella notte voi c'eravate.
E se nei vostri quartieri
tutto è rimasto come ieri,
se sono rimasti a posto
perfino i sassi nei vostri viali
se avete preso per buone
le "verità" dei vostri giornali
non vi è rimasto nessun argomento
per farci ancora perdere tempo.
Lo conosciamo bene
il vostro finto progresso
il vostro comandamento
"Ama il consumo come te stesso"
e se voi lo avete osservato
fino ad assolvere chi ci ha sparato
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
voi non potete fermare il vento
gli fate solo perdere tempo.
envoyé par Riccardo Venturi - 24/2/2006 - 22:13
Canzone del Maggio: Fabrizio De André's standard version from the album “Storia di un impiegato” (Story of a White Collar)
Canzone del Maggio: La version standard de Fabrizio De André, tirée de l'album “Storia di un impiegato” (Histoire d'un fonctionnaire)
Canzone del Maggio: Fabrizio De Andrén vakioversio albumista “Storia di un impiegato” (Virkamiehen tarina)
Adattamento del testo di Fabrizio De André e Giuseppe Bentivoglio
Adaptation of lyrics into Italian: Fabrizio De André - Giuseppe Bentivoglio
Adaptation des paroles en langue italienne: Fabrizio De André - Giuseppe Bentivoglio
Sanojen italiankielinen mukattaminen: Fabrizio De André - Giuseppe Bentivoglio
Nuova musica di Fabrizio De André e Nicola Piovani
New music: Fabrizio De André and Nicola Piovani
Nouvelle musique: Fabrizio De André et Nicola Piovani
Uusi sävel: Fabrizio De André ja Nicola Piovani
Ora che, da una ventina d'anni quasi, la questione della derivazione e della traduzione da Chacun de vous est concerné di Dominique Grange è stata sviscerata in ogni salsa (compresi saggi universitari), grazie a pochi sconosciuti (tra i quali, già, anche il sottoscritto) che da un paio di antiquati spazi telematici degli albori internettari si dedicavano a questi ozi (nel senso, naturalmente, dell'otium latino), ci ritroviamo, nel famoso “cinquantenario” del '68 e dintorni, di nuovo a parlarne un po'. Della canzone, ovviamente. Sostituendo l'ingenuo commentino del 2006, anzi rendendolo un po' meno ingenuo e più “mirato”, diciamo così. Quando Dominique Grange “regalò” la canzone a Fabrizio De André e Roberto Danè, lo fece nel pieno spirito sia di quel periodo, sia suo personale: una canzone non era una “proprietà”, ma uno strumento di lotta e di idee. Ai due italiani, venuti chissà come in possesso di una copia del disco di Dominique Grange dove Chacun de vous est concerné era contenuta, quel disco diffuso in modo militante a tre franchi (una miseria anche nel '68), è possibile che tutto questo sembrasse fantascienza. Erano arrivati con l'intento di “contattare dei discografici” e richiedere i “diritti d'autore”, e si trovavano davanti al niente. Grazie a Roberto Danè e a Wolinski (sì, quel Wolinski di “Charlie Hebdo”, rimasto vittima degli attentati “islamisti” del 7 gennaio 2015), riescono a scovare una ragazza di 28 anni che ne è l'autrice, coetanea di De André, scoprendo che è ricercata dalla polizia, la quale “regala” la canzone, dicendo che è di tutti e che su di essa non ha e non vuole nessun “diritto”. Ho come l'idea che De André, imbevuto dell'anarchismo individualista e atemporale di un Brassens, abbia sgranato gli occhi; nessuna fonte, nessun ricordo lo dice, ma ne sono pressoché convinto. Ne fece una “prima versione”, poi una seconda, assieme a Bentivoglio, per quell'album che poi dichiarò di “odiare” e addirittura di voler bruciare; era diventato tutto l'opposto del brassensianesimo e di certo anarchismo, nonostante le riflessioni introspettive e psicologiche della figura dell'impiegato. Un bagno nel collettivo, nel reale, nel tempo. E si capisce anche perché De André abbia preso a “odiare” quell'album, forse più di Giuseppe Bentivoglio che suo. Fu anche per questo che la collaborazione con Bentivoglio, con il quale aveva scritto parte di Tutti morimmo a stento e di Non al denaro, non all'amore né al cielo, si interruppe lì; e di Giuseppe Bentivoglio resta poco o niente, tranne questo e qualche collaborazione con Fiorenzo Carpi. La parabola dell'impiegato, con il suo passaggio, la sua presa di coscienza collettiva nella prigionia, è qualcosa che, almeno all'epoca, era piuttosto estranea a De André, che poi avrà un ultimo sussulto brassensiano, traducendo nel 1974 Mourir pour des idées, ma inserendovi un riferimento tutto suo all'esecuzione capitale per garrota dell'anarchico catalano Salvador Puig Antich. Segno che, comunque, da qualcosa del tempo, da qualcosa di quegli anni era stato toccato. Come sempre, però, le canzoni restano, quasi sempre al di là del loro autore, o traduttore, o adattatore. Resta qui anche l' “Introduzione”, il “lottavano così come si gioca”, che in realtà dovrebbe essere un breve “cappello” separato dalla “Canzone del maggio”, ma che oramai ne fa parte integrante; ed il sospetto che l' “Introduzione” sia dovuta interamente a Bentivoglio è a mio parere fondato. Oramai persino Dominique Grange, quando le capita di cantare Chacun de vous est concerné, la fa precedere dall'introduzione in italiano. Ed anche questo significa qualcosa. [Riccardo Venturi, 18 maggio 2018]
i cuccioli del maggio era normale
loro avevano il tempo anche per la galera
ad aspettarli fuori rimaneva
la stessa rabbia la stessa primavera...
Anche se il nostro maggio
ha fatto a meno del vostro coraggio
se la paura di guardare
vi ha fatto chinare il mento
se il fuoco ha risparmiato
le vostre Millecento
anche se voi vi credete assolti
siete lo stesso coinvolti.
E se vi siete detti
non sta succedendo niente,
le fabbriche riapriranno,
arresteranno qualche studente
convinti che fosse un gioco
a cui avremmo giocato poco
provate pure a credervi assolti
siete lo stesso coinvolti.
Anche se avete chiuso
le vostre porte sul nostro muso
la notte che le pantere
ci mordevano il sedere
lasciandoci in buonafede
massacrare sui marciapiedi
anche se ora ve ne fregate,
voi quella notte voi c'eravate.
E se nei vostri quartieri
tutto è rimasto come ieri,
senza le barricate
senza feriti, senza granate,
se avete preso per buone
le "verità" della televisione
anche se allora vi siete assolti
siete lo stesso coinvolti.
E se credete ora
che tutto sia come prima
perché avete votato ancora
la sicurezza, la disciplina,
convinti di allontanare
la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti,
siete per sempre coinvolti.
envoyé par Riccardo Venturi - 24/2/2006 - 22:18
Casa del Vento's version
La version de Casa del Vento
Casa del Venton versio
Partly based upon the unreleased first version. From the album Al di là degli alberi [2004]
Anche se il nostro Maggio
Ha fatto a meno del vostro coraggio
Se la paura di guardare
Vi ha fatto chinare il mento
Se il fuoco ha risparmiato
Le vostre Millecento
Anche se voi vi credete assolti
Siete lo stesso coinvolti.
E se vi siete detti
Non sta succedendo niente
Le fabbriche riapriranno
Arresteranno qualche studente
Convinti che fosse un gioco
A cui avremmo giocato poco
Provate pure a credervi assolti
Siete lo stesso coinvolti.
Se avete lasciato fare
Ai professionisti dei manganelli
Per liberarvi di noi canaglie
Di noi teppisti, di noi ribelli
Lasciandoci in buona fede
Sanguinare sui marciapiedi
Anche se ora ve ne fregate
Voi quella notte c'eravate.
E se nei vostri quartieri
Tutto è rimasto come ieri
Senza le barricate
Senza feriti, senza granate
Se avete prese per buone
Le verità della televisione
Anche se allora vi siete assolti
Siete lo stesso coinvolti.
E se credete ora
Che tutto sia come prima
Perché avete votato ancora
La sicurezza, la disciplina
Convinti di allontanare
La paura di cambiare
Verremo ancora alle vostre porte
E grideremo ancora più forte.
Anche se il nostro Maggio
Ha fatto a meno del vostro coraggio
Se la paura di guardare
Vi ha fatto chinare il mento
Se il fuoco ha risparmiato
Le vostre Millecento
Anche se voi vi credete assolti
Siete lo stesso coinvolti.
envoyé par DonQuijote82 - 28/9/2011 - 18:39
Da Canti Randagi (1995)
Milanese language version by Barabàn
From Canti Randagi (1995)
La version de Barabàn en langue milanaise
D'après l'album Canti Randagi (1995)
Barabànin milanonkielinen version
Albumista Canti Randagi (1995)
i raspuscìn del magg, l’era nurmal
luri tegnìven al temp anca per la galera
e a spetài fœura ga rimaneva
la stessa rabbia e la stessa primavera…
Anca s’el nòster magg
l’a faa a men del vòster curagg,
se la pagüra de guardaa
i œcc v’a faa sbassaa,
s’el fœugh l’a risparmiaa
i voster milecènt
anca se pensì de vèss assolt
sì anca viàlter coinvolt.
Anca se pensaa
che gh’è propi success niènt,
i fàbric dervaràn,
aresteràn on quaj stüdènt,
cõnvint che l’era on giœugh
de quèj che düren poc,
pensì pür de vèss assolt,
ma sì anca viàlter coinvolt.
E anca se saraa
i portõn di vòster caa
la nott che i bulee
che s’cepaven al dedree
e si staa lì a vedee
pestàgh sül marciapee
anca se adess ve ne frega niènt,
viàlter sèri lì presènt.
E se int i vòster straad
propi niènt gh’è cambiaa
anca on sciopero nanca on strisciõn
nanca on ferii mezz ‘i i cojõn
e se i ciapaa per vèr
i ball de la televisiõn
se pensì ammoo de vèss assolt
sì per semper coinvolt.
E se votaa ammoo
perché tütt fia come prima
la bissa di miràcol,
manganell e disciplina,
convint de casciaa via
l’aria del cambiaa
vegnarèm ammoo a i vòster port
e vusarèm ammoo püsee fort,
vegnarèm ammoo a i vòster port
e vusarèm ammoo püsee fort!
envoyé par Riccardo Venturi - 28/3/2006 - 22:45
Dall'album Terre di passo [2002]
Barabàn's bilingual version (Italian and Milanese)
From the album Terre di passo [2002]
La version bilingue (italien et milanais) de Barabàn
Tirée de l'album Terre di passo [2002]
Barabànin kaksikielinen (italian- ja milanonkielinen) versio
Albumista Terre di passo [2002]
Nota. Nella parte in italiano vengono riprese due strofe della prima versione della canzone. Impossibile non cogliere qui un riferimento ai fatti di Genova del luglio 2001; l'album è del 2002.
i raspuscìn del magg, l’era nurmal
luri tegnìven al temp anca per la galera
e a spetài fœura ga rimaneva
la stessa rabbia e la stessa primavera…
Anca s’el nòster magg
l’a faa a men del vòster curagg,
se la pagüra de guardaa
i œcc v’a faa sbassaa,
s’el fœugh l’a risparmiaa
i voster milecènt
anca se pensì de vèss assolt
sì anca viàlter coinvolt.
Anca se pensaa
che gh’è propi success niènt,
i fàbric dervaràn,
aresteràn on quaj stüdènt,
cõnvint che l’era on giœugh
de quèj che düren poc,
pensì pür de vèss assolt,
ma sì anca viàlter coinvolt.
E anca se saraa
i portõn di vòster caa
la nott che i bulee
che s’cepaven al dedree
e si staa lì a vedee
pestàgh sül marciapee
anca se adess ve ne frega niènt,
viàlter sèri lì presènt.
E se int i vòster straad
propi niènt gh’è cambiaa
anca on sciopero nanca on strisciõn
nanca on ferii mezz ‘i i cojõn
e se i ciapaa per vèr
i ball de la televisiõn
se pensì ammoo de vèss assolt
sì per semper coinvolt.
Se avete lasciato fare
ai professionisti dei manganelli
per liberarvi di noi canaglie
di noi teppisti di noi ribelli
lasciandoci in buonafede
sanguinare sui marciapiede
anche se ora ve ne fregate,
voi quella notte voi c'eravate.
Lo conosciamo bene
il vostro finto progresso
il vostro comandamento
"Ama il consumo come te stesso"
e se voi lo avete osservato
fino ad assolvere chi ci ha sparato
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
E se votaa ammoo
perché tütt fia come prima
la bissa di miràcol,
manganell e disciplina,
convint de casciaa via
l’aria del cambiaa
vegnarèm ammoo a i vòster port
e vusarèm ammoo püsee fort,
vegnarèm ammoo a i vòster port
picarèm ammoo a i vòster port
e vusarèm ammoo püsee fort!
envoyé par Dq82 - 8/4/2020 - 17:45
--> Fabrizio De André in English
Even if our May
did without your courage,
if the fear of looking
made you bow down your chin,
if the fire spared
your Fiat 1100’s,
even if you believe yourselves absolved,
you are, all the same, involved.
And if it was said to you all,
"Nothing is happening,
the factories will reopen,
they’ll arrest some students,"
convinced, you all are, it was a game
that we’ll have played little,
just try to believe yourselves absolved.
You are, all the same, involved.
Even if you had closed
your doors in our face
the night that the “panthers”
were biting our bottoms,
leaving us in good faith
to massacre on the sidewalks,
even if now you don’t give a damn,
all of you, that night, you all were there.
And if in your neighborhoods
everything remained as it was yesterday,
without the barricades,
without injuries, without grenades,
if you all had taken at face value
the “truths” of the television,
even if in that moment you were absolved,
you are, all the same, involved.
And if you all believe now
that everything is as before,
why have you still voted
the security, the discipline,
convinced of warding off
the fear of change?
We’ll still come to your doors
and we will shout even louder still.
As for you, you believe yourselves absolved;
you’re all, forever, involved,
As for you, you believe yourselves absolved;
you’re all, forever, involved.
envoyé par Riccardo Venturi - 13/2/2016 - 07:18
English translation of the first, unreleased version
Traduction anglaise de la première version inédite
Ensimmäisen julkaisemattoman version englanninkielinen käännös --> Lyricstranslate
Even though our May
had to make do without your courage;
though your fear of looking
made you look down;
though you quickly decided
that it wasn’t your war;
you didn’t stop the wind:
you just wasted its time.
And if you told yourself
«nothing’s happening:
factories will open again,
they’ll arrest some students»,
being convinced that it was a game
we would play for a short time;
you were the instrument
to make us waste a lot of time.
If you handed it to
the professionals of billy clubs,
to get rid of us scoundrels,
of us punks, of us rebels;
letting us — in good faith —
bleed on the sidewalks;
even though you don’t give it a thing now,
you, you were there that night.
And if, in your neighborhoods,
everything has stayed the same as yesterday;
if even the stones of your driveways
have remained in place;
if you have bought into
the truths of your newspapers;
you have no argument left
to make us waste time any longer.
We know your progress very well,
your commandment
‟love your consumption as yourself”;
and if you’ve abided by it
all the way to absolving those who shot on us,
we’ll come to your doorsteps again,
and we’ll shout out even louder:
You can’t stop the wind:
you can only waste its time.
You can’t stop the wind:
you can only waste its time.
You can’t stop the wind…
This version is closer to the original than the one included in the album Storia di un impiegato {Story of an office worker}.
envoyé par Riccardo Venturi in isolamento - 8/11/2020 - 07:39
Che succede ?
Sono solo studenti...
Cosi dicevano."
Même si notre mai
S'est passé de votre courage
Si la peur de regarder
vous a fait baisser le menton
Si le feu a épargné
Vos Onze Cents
Même si vous vous croyez dégagés
Vous êtes tout de même concernés.
Et si vous vous êtes dit,
Il ne se passe rien,
Les usines rouvriront,
On arrêtera l'un ou l'autre étudiant,
convaincus que c'était un jeu
auquel nous aurions joué un peu;
vous tentez de vous croire dégagés,
Vous êtes quand même concernés.
Même si vous avez fermé
Vos portes à notre nez
la nuit où les panthères [1]
Nous mordaient le derrière
En nous laissant de bonne foi
Massacrer sur les trottoirs
Même si maintenant vous vous en foutez
Vous cette nuit-là, vous y étiez.
Et si dans vos quartiers,
tout est resté comme hier,
sans nos barricades,
sans blessés, sans grenades,
Si vous avez accepté comptant
les « vérités » de la télévision
Même si alors vous vous êtes dégagés
Vous êtes quand même concernés.
Et même si vous croyez à présent
que tout est comme avant
car vous avez encore voté
Pour la discipline, pour la sécurité
Convaincus d'éloigner
Votre peur du changement
Nous irons frapper à vos portes
et nous crierons encore plus fort
Que même si vous vous êtes dégagés,
Vous êtes pour toujours concernés,
Que même si vous vous êtes dégagés,
Vous êtes pour toujours concernés.
envoyé par Marco Valdo M.I. - 6/11/2008 - 10:56
Interpret der Originalfassung: Fabrizio De Andrè
Das frei auf einem Song des Pariser Mai - Chacun de vous est concerné (1968) der Liedermacherin Dominique Grange – basierende „Mailied“ ist Teil des Konzeptalbums „Storia di un impiegato“ („Geschichte eines Angestellten”, 1973), in dem Fabrizio De Andrè die Entwicklung eines Individuums von seiner ursprünglich apolitischen Haltung über die Bewusstseinsfindung bis hin zur Teilnahme an gewalttätigen Aktionen und der darauffolgenden Inhaftierung nachzeichnet. Anhand eines Widerstandsliedes evoziert der Protagonist/Erzähler Erinnerungen an die Studentenbewegung und ihre Revolten im Namen eines Freiheitsideals, das sich als illusorisch erweisen sollte. Mit seinem durch betonte Gitarren- und Harmonika-Arpeggios gekennzeichneten Arrangement ging „La Canzone di maggio” weltweit als Klassiker in die Songbücher der Protestbewegungen ein.
canzoneitaliana.it
Auch wenn unser Mai
auf euren Mut verzichten muss
wenn die Angst vorm Hinschauen
euch das Kinn neigen lässt
wenn das Feuer euer Auto
ausgespart hat
auch wenn ihr euch unschuldig glaubt
seid ihr doch beteiligt.
Und wenn euch gesagt wurde
es geschieht nichts,
sie werden die Fabriken wieder öffnen,
ein paar Studenten verhaften
überzeugt es sei ein Spiel
dass wir nur selten gespielt haben
versucht nur euch für unschuldig zu halten
ihr seid doch beteiligt.
Auch wenn ihr eure Tore geschlossen habt
in unserem Gesicht
die Nacht in der die Bullen
uns in den Hintern beißen
lassen wir uns in Treu und Glauben
am Gehsteig niedermetzeln
auch wenn es euch jetzt nicht kümmert,
ihr, in jener Nacht, ihr ward da.
Und wenn in euren Vierteln
alles so geblieben ist wie vorher,
ohne die Barrikaden
ohne Verletzte, ohne Granaten,
wenn ihr sie geglaubt habt
die „Wahrheiten“ des Fernsehens
auch wenn ihr euch damals freigesprochen habt
seid ihr doch beteiligt.
Und wenn ihr nun glaubt,
dass alles wie früher wäre
weil ihr wieder gewählt habt,
die Sicherheit, die Disziplin,
überzeugt davon die Angst vor der Veränderung
vertrieben zu haben
werden wir wieder an eure Tore kommen
und noch lauter schreien
denn wenn ihr euch auch unschuldig glaubt
seid ihr doch immer beteiligt,
denn wenn ihr euch auch unschuldig glaubt
seid ihr doch immer beteiligt.
envoyé par Riccardo Venturi in isolamento - 6/11/2020 - 14:56
Michi & Herbert Killian
Auch wenn unser Mai
Ohne euren Mut auskommen musste
Wenn die Angst hinzuschauen
Euch das Kinn senken liess
Auch wenn das Feuer eure Elfhunderter verschont hat *)
Auch wenn ihr euch freigesprochen glaubt
Seid ihr trotz allem mitbeteiligt.
Und wenn ihr euch eingeredet habt,
Dass nichts geschieht,
Die Fabriken werden wieder öffnen,
Sie werden ein paar Studenten einsperren,
Überzeugt es wäre ein Spiel
Das wir nur kurz gespielt hätten
Versucht ruhig euch freigesprochen zu fühlen
Ihr seid trotz allem beteiligt.
Auch wenn ihr verschlossen habt
Eure Türen vor unserer Schnauze
In der Nacht als die Panther
Uns in den Hintern gebissen haben
Und ihr uns gutgläubig
Auf dem Bürgersteig massakrieren ließet
Auch wenn es euch jetzt scheißegal ist
Ihr wart in dieser Nacht dabei.
Und wenn in euren Vierteln
Alles so geblieben ist wie gestern,
Ohne Barrikaden
Ohne Verletzte, ohne Granaten,
Wenn ihr für gut befunden habt
Die ‚Wahrheit‘ des Fernsehens
Auch wenn ihr euch damals freigesprochen habt
Seid ihr trotz allem beteiligt.
Und wenn ihr nun glaubt
Alles sei so wie früher
Weil ihr erneut gewählt habt
Die Sicherheit, die Disziplin,
überzeugt damit
Die Angst vor Veränderung zu beseitigen
Wir werden wieder vor eure Türen kommen
Und wir werden noch lauter schreien
Dafür: wie sehr ihr euch auch freigesprochen fühlt
Seid ihr doch für immer beteiligt
Seid ihr doch für immer beteiligt.
envoyé par Juha Rämö - 10/1/2023 - 15:24
Jaime González Capitel - Trobar la Letra - Un blog sobre traducción musical y versiones a capela
Pues sí, mañana va a hacer ya cuatro meses desde el 15M. Debería postear mañana, pero resulta que tengo mudanza, así que no estoy nada seguro de que vaya a encontrar el momento para escribir, especialmente porque aún no tengo contratado internet en el piso nuevo. En cualquier caso, parece mentira que hayan pasado cuatro meses desde aquella tarde dominical que fue el 15 de mayo. En realidad, da la impresión de que haga mucho más o mucho menos tiempo. Pero cuatro meses es una relación de distancia extraña con aquel milagro social y juvenil que nos hizo sentirnos vivos DE VERDAD después de tantos años de somnolencia política. Quizás si no hubiera habido JMJ, elecciones, crisis de la deuda… y otras cosas que la realidad nos va arrojando a la cara como si estuviéramos conduciendo a 250 con un descapotable sin parabrisas, quizás entonces cuatro meses nos parecería un lapso normal.
En esta ocasión os presento una traducción musical, cantable, de una de las canciones que más he escuchado en estos meses. Escrita a los cinco años de la primavera de mayo del ’68, Fabrizio de André, el que sin duda ha sido el mejor cantautor italiano, reivindicaba la continuidad de la lucha social y condenaba la complicidad de las élites, pero también de las clases medias y acomodadas.
Al traducir la letra, el pasado mes de julio, no pude evitar adaptarla a la situación que vivimos actualmente. En especial, parecía perfectamente natural y justificado incluir a las nuevas dinámicas de asociación surgidas a raíz de la acampada de Sol. Insuflarles vida en el seno de esta canción, que en la izquierda italiana es, desde hace casi cuatro décadas, todo un himno.
Por desgracia no he encontrado ningún vídeo en directo de la Canzone del Maggio, os dejo con esta grabación con imagen de fondo.
A modo de nota, quiero hacer algo de justicia a la historia: la Canzone del Maggio es, en realidad, la traducción de LA canción estudiantil francesa de ese mismo mayo del 68. En ese primer himno, sin embargo, la música era otra (si abrís el vídeo de ese enlace tenéis que esperar al segundo cuarenta).
Vale lo stesso, ci siam trovati.
En mayo comenzó un viaje
Alimentado sin vuestro coraje
Si por el miedo a mirarnos
Bajáis todos la vista
Si las asambleas de barrio
No os dan ninguna pista
Aunque creáis que no os afecta
También estáis en la reyerta
Y si os decíais felices
Que no está pasando nada
El paro bajará
Y detendrán a un par de chorizos
Creéis que este es un juego
Del que nos cansaremos luego
Aunque creáis que sois inocentes
Sois como el resto de las gentes
Aunque hayáis dejado
Las puertas bien cerradas
La tarde en que las panteras
Nos molían las caderas
Con la conciencia tranquila
Miráis desde la barrera
Aunque ahora nos llaméis primos
Aquel día todos os vimos
Y si en vuestras pantallas
Todo sigue como estaba
Sin las acampadas
Sin heridos y sin balas
Si habéis dado por fieles
Las verdades de la tele
Aunque creáis que no os afecta
También estáis en la reyerta.
Y si creéis ahora
Que se va a parar la ruina
Porque votáis sin demora
A la seguridad y la disciplina
Creéis que renegar
Servirá para no cambiar
Seguiremos en las plazas
Y gritaremos a todas las razas
Aunque creáis que no os afecta
Siempre estaréis en la reyerta
Aunque creáis que no os afecta
Siempre estaréis en la reyerta
envoyé par Riccardo Venturi in isolamento - 6/11/2020 - 15:18
Jorge Stolfi, Universidade de Campinas, São Paulo, Brasil.
il vostro finto progresso,
il vostro comandamento:
"ama il consumo come te stesso"
e se voi lo avete osservato
fino ad assolvere chi ci ha sparato,
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte:
"Voi non potete fermare il vento,
gli fate solo perdere tempo;
voi non potete fermare il vento
gli fate solo perdere tempo."
Lutavam como se brinca
os filhotes do maio, era normal.
Eles tinham tempo
até para a cadeia;
a esperá-los fora ficava
a mesma raiva,
a mesma primavera.
Ainda que o nosso maio
tenha dispensado sua coragem,
se o medo de olhar
lhes fez olhar para o chão,
se decidiram depressa
que não era sua guerra,
vocês não fizeram parar o vento;
lhe fizeram perder tempo.
E se vocês se disseram,
"Não está acontecendo nada,
a fábricas reabrirão,
prenderão alguns estudantes";
convencidos quer era uma brincadeira
na qual teríamos brincado pouco,
vocês foram o instrumento
para nos fazer perder um monte de tempo.
Se vocês deixaram agir
os profissionais dos cassetetes
para se livrarem de nós canalhas,
de nós marginais, de nós rebeldes,
deixando-nos, de sã consciência,
sangrar nas calçadas,
ainda que agora vocês não se importem,
naquela noite vocês estavam lá.
E se nos seus bairros
tudo ficou como ontem,
e ficaram nos seus lugares
até as pedras nas suas vielas,
se vocês deram crédito
às "verdades" dos seus jornais,
não lhes restou nenhum argumento
para nos fazer ainda perder tempo.
O conhecemos muito bem
esse seu progresso fingido,
o seu comandamento:
"ame o consumo com a você mesmo";
e se vocês o respeitaram
até o ponto de absolver quem em nós atirou,
viremos outre vez às suas portas
e gritaremos ainda mais alto:
"Vocês não podem parar o vento,
só lhe fazem perder tempo;
vocês não podem parar o vento,
só lhe fazem perder tempo."
envoyé par Bernart Bartleby - 6/10/2015 - 15:16
in Cançons d'amor i anarquia [2004]
Bilingual version (Italian and Catalan) performed by Olden (Davide Sellari) and Joan Isaac
in Cançons d'amor i anarquia (Songs of Love and Anarchy) [2004]
Version bilingue (italien et catalan) interprétée par Olden (Davide Sellari) et Joan Isaac
dans Cançons d'amor i anarquia (Chansons d'amour et d'anarchie) [2004]
Kaksikielisen (italian- ja kataloniankielisen) version laulavat Olden (Davide Sellari) ja Joan Isaac
albumista Cançons d'amor i anarquia (Rakkauden i anarkian lauluja) [2004]
Anche se il nostro maggio
ha fatto a meno del vostro coraggio
se la paura di guardare
vi ha fatto chinare il mento
se il fuoco ha risparmiato
le vostre Millecento
anche se voi vi credete assolti
siete lo stesso coinvolti.
digui “aqui no ha passat res”
quan l’ obrer, quan l’ estudiant
s’ ho jugaven tot lluitant,
per molt que, amagats al llit,
no moguéssiu ni un sol dit,
per molt que us cregueu salvats,
tots hi esteu involucrats.
Anche se avete chiuso
le vostre porte sul nostro muso
la notte che le pantere
ci mordevano il sedere
lasciamoci in buonafede
massacrare sui marciapiedi
anche se ora ve ne fregate,
voi quella notte voi c’ eravate.
sembli tot normalitzat,
sense trets ni barricades,
sense nafres ni granades.
Per molt que hàgiu digerit
el que la tele ha parit,
per molt que us cregueu salvats,
tots hi esteu involucrats.
E se credete ora
che tutto sia come prima
perché avete votato ancora
la sicurezza, la disciplina
convinti di allontanare
la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti,
siete per sempre coinvolti
tots hi esteu involucrats,
per quanto voi vi credete assolti,
siete per sempre coinvolti,
per molt que us cregueu salvats,
tots hi esteu involucrats.
Storia di un impiegato
Rivisitazione occitana dell'album di Fabrizio De André
Chaton de mai era normal
Lor avien lo temp decò per la galera
A lhi atender de fora arrestava
L’istesa rabia, l’istesa trista prima...
Anque se noste maig
a fait a men del voste couratge,
se la paour de guerdiar
vous a fait guerdiar en tero,
s’el fuech a resparmiat
les vostes miloucentz,
anque se vous creietz poulitz
vous seitz l’istès baïnetz.
E se vous vous seitz ditz
que la capito pas ren,
les fabriques estouarbarén,
aresteràn quarque studentz,
counvintz qu’era un juech
qu’avarem pas juegat gaire,
pruvatz pur a creire’s poulitz,
ma seitz l’istès baïnetz.
Anque se nous avetz sarat
les portes al moure,
la nuech que les panteres
nous mourdien lou dareire,
nous leissant en bouna fede
massacrar sur les marchapés
anque se vous ve ne fregatz,
vous aquella nuech èretz la-val.
E se dins els vostes quartiers
tout ès rencat coumo hier,
sense les barricades,
sense feritz, sense granates
s’avetz pres per boun
la veritat de la televisioun,
anque se vous sentetz poulits
vous seitz l’istès baïnetz.
E se vous creietz que tout
ès ren coumo dron
perqu’avetz voutat
la sicuressa, l’aoutoritat,
counvintz de mandar via
la paour de chanviar,
venirem encara a vostes portes
e crierem encara plu fort
anque se vous sentetz poulits
vous seitz l’istès baïnetz,
vous seitz l’istès baïnetz.
envoyé par DonQuijote82 - 13/2/2016 - 07:25
Christos Alexandridis(L. Trans.)
Αν και ο δικός μας Μάης
τα κατάφερε και χωρίς το δικό σας θάρρος,
εάν ο φόβος του να κοιτάτε
σας έκανε να σκύψετε το κεφάλι,
εάν η φωτιά δεν άγγιξε
τα αυτοκίνητά σας,
και εάν ακόμη θεωρείτε τους εαυτούς σας αθώους,
είστε το ίδιο μπλεγμένοι.
Και εάν λέτε στον εαυτό σας:
«δεν συμβαίνει τίποτα,
τα εργοστάσια θα ξανανοίξουν,
θα συλλάβουν μερικούς φοιτητές»,
πεπεισμένοι ότι δεν ήταν παρά ένα παιχνίδι
που παίξαμε για λίγο,
πιστέψτε, εάν θέλετε, ότι είστε αθώοι,
είστε ωστόσο κι εσείς μπλεγμένοι.
Και αν ακόμη μας κλείσατε
κατά πρόσωπο τις πόρτες σας
την ώρα που μας κυνηγούσαν
τα περιπολικά,
αφήνοντάς μας, καλόπιστα,
να μας σφάξουν στο πεζοδρόμιο,
έστω και αν τώρα κάνετε τον αδιάφορο,
εκείνη τη νύχτα ήσασταν κι εσείς εκεί.
Και εάν στις συνοικίες σας
όλα παρέμειναν όπως ήταν χθες,
χωρίς οδοφράγματα
χωρίς τραυματίες, χωρίς σφαίρες,
εάν έχετε πιστέψει
τις «αλήθειες» της τηλεόρασης,
και εάν ακόμη θεωρήσατε τότε τους εαυτούς σας αθώους,
είσαστε το ίδιο μπλεγμένοι.
Και εάν πιστεύετε τώρα
ότι όλα είναι όπως πριν,
επειδή ψηφίσατε πάλι
τη σιγουριά, την πειθαρχία,
πεπεισμένοι ότι απομακρύνατε
το φόβο της αλλαγής,
θα ξανάρθουμε στις πόρτες σας
και θα φωνάξουμε πιο δυνατά ότι
όσο και εάν θεωρείτε τους εαυτούς σας αθώους
είσαστε για πάντα μπλεγμένοι,
όσο και εάν θεωρείτε τους εαυτούς σας αθώους
είσαστε για πάντα μπλεγμένοι
envoyé par Riccardo Venturi in isolamento - 6/11/2020 - 19:10
MajorCampos (L. Trans.)
Bez obzira što je i ovaj maj
prošao bez vaše odvažnosti
i ako je strah da vidite
učinio da pognete vaše glave
i ako je vatra poštedila
vaše stojadine
i ako vjerujete da nema veze s vama
vi ste svejedno u tome.
I ako ste si rekli
ne događa se ništa,
tvornice će se ponovo otvoriti,
uhapsiti će nekog studenta
vjerujući da je to samo igra
koju ćemo igrati samo malo
pokušajte vjerovati da nema veze s vama
vi ste svejedno u tome.
I ako ste zatvorili
vaša vrata pred naša lica
noć kad su specijalci
grizli naše guze
dozvolivši u dobroj namjeri
da nas masakriraju na pločnicima,
i ako vas sad za to baš briga
vas te noći, vas je ipak bilo.
I ako u vašim četvrtima
sve je ostalo kao jučer
bez barikada
bez ranjenika, bez granata,
ako ste povjerovali
"istini" televizije
i ako ste onda pomislili da nema veze s vama
vi ste svejedno u tome.
I ako vjerujete sada
da je sve kao prije
jer ste glasali još jednom
sigurnost, poslušnost,
uvjereni da ste udaljili
strah od promjene
doći ćemo ponovo na vaša vrata
i vikati ćemo još glasnije
i ako vjerujete da nema veze s vama
za uvijek ste u tome,
i ako vjerujete da nema veze s vama
za uvijek ste u tome.
envoyé par Riccardo Venturi in isolamento - 6/11/2020 - 21:48
Vaikka toukokuumme
jäi rohkeuttanne vaille
vaikka pelko katsoa totuutta silmiin
sai teidät painamaan päänne
vaikka tuli
säästikin teidän autonne
olette kuitenkin osallisia
Ja vaikka uskottelitte itsellenne
ettei mitään tapahdu
että tehtaiden portit avautuvat jälleen
että ne panevat pari opiskelijaa telkien taakse
vakuuttuneina, että se oli leikkiä
että me vain vähän leikimme
vaikka kuinka tunnette itsenne viattomiksi
olette kuitenkin osallisia
Ja vaikka suljitte
ovenne nenämme edestä
sinä yönä, kun pantteri
iski kyntensä selkäämme
annoitte hyväuskoisina
veremme virrata jalkakäytäville
vaikka se on nyt teille yhdentekevää
olitte mukana sinä yönä
Ja vaikka teidän kaupunginosissanne
kaikki on kuten ennenkin
ilman barrikadeja,
loukkaantuneita, granaatteja
vaikka piditte oikeana
television totuutta
vaikka silloin vakuutitte syyttömyyttänne
olette kuitenkin osallisia
Ja vaikka nyt kuvittelette
että kaikki on ennallaan
koska olette jälleen valinneet
turvallisuuden ja kurin
varmoina, että
näin karkotatte muutoksen pelon
me palaamme ovillenne
ja huutomme on äänekkäämpi kuin koskaan
ja vaikka kuinka vakuutatte viattomuuttanne
olette osallisia - nyt ja aina
envoyé par CCG/AWS Staff - 27/3/2015 - 17:40
Gerçi Mayısımız sonuca ulaştı,
cesaretiniz olmadan;
gerçi olanlara bakma korkusu,
başınızı öne eğdirdi;
gerçi yangından kurtuldu
Fiat Millecento’larınız;
ama siz aklandığınızı sansanız bile,
gene de bulaştınız bu işe.
Birbirinize şöyle deseniz de:
“Bir şey olduğu yok,
fabrikalar yeniden açılır,
birkaç öğrenciyi tutuklarlar”,
emin olarak, bunun bir oyun olduğundan
-pek de oynayacağımız bir oyun değil-
aklandığınıza inanmayı deneyin denemesine,
ama gene de bulaştınız bu işe.
Kapamış olsanız da
kapılarınızı suratımıza
hani şu polis arabaları
ensemizde bittiği akşam,
vicdan azabı duymadan terk ederek bizi
kaldırımlarda katledilmeye
şimdi umurunuzda olmasa bile,
siz, o gece, oradaydınız siz.
Ve mahallelerinizde
her şey eskisi gibiyse,
barikatlar yok,
yaralılar, el bombaları yok,
geçerli saydıysanız
televizyondaki “gerçekler”i,
o zaman aklanmış olsanız bile,
gene de bulaştınız bu işe.
Ve şimdi inanıyorsanız
her şeyin eskisi gibi olduğuna,
nedeni, oyunuzu gene güvenlikten,
disiplinden yana kullanmanız
-uzaklaştırdığınızdan emin olarak
değişim korkusunu-
gene geleceğiz kapılarınıza
ve daha yüksek sesle bağıracağız
siz her ne kadar inansanız da aklandığınıza
sonsuza dek bulaştınız bu işe
siz her ne kadar inansanız da aklandığınıza
sonsuza dek bulaştınız bu işe.
envoyé par Riccardo Venturi in isolamento - 8/11/2020 - 07:31
İlk yayınlanmamış versiyonun türkçe çevirisi
Turkish translation of the first, unreleased version
Traduction turque de la première version inédite
Ensimmäisen julkaisemattoman version turkinkielinen käännös --> Lyricstranslate
Gerçi Mayısımız sonuca ulaştı,
cesaretiniz olmadan;
gerçi olanlara bakma korkusu,
yere eğdirdi başınızı;
gerçi pek çabuk karar verdiniz
sizin savaşınız olmadığına;
rüzgarı durdurmadınız siz,
vakit kaybettirdiniz ona.
Birbirinize şöyle deseniz de:
“Bir şey olduğu yok,
fabrikalar yeniden açılır,
birkaç öğrenciyi tutuklarlar”,
emin olarak, bunun bir oyun olduğundan
-pek de oynayacağımız bir oyun değil-
aleti oldunuz
bir sürü vakit kaybetmemizin.
İşlerini görmeye
bıraktıysanız jopçuları,
kurtulmak için biz ayak takımından,
biz serserilerden, biz isyancılardan,
vicdan azabı duymadan terk ederek bizi
kaldırımlarda kanımızı akıtmaya;
şimdi umurunuzda olmasa bile,
siz, o gece, oradaydınız siz.
Ve mahallelerinizde
her şey eskisi gibiyse,
yerli yerinde kaldıysa
yollarınızdaki taşlar bile;
geçerli saydıysanız
gazetelerinizdeki “gerçekler”i,
başka savınız kalmamış demektir
bize daha fazla vakit kaybettirecek.
İyi biliyoruz
sizin düzmece ilerlemenizi,
“canın gibi sev tüketimi”
buyruğunuzu;
ve bu buyruğa uyduysanız
bize ateş edenleri aklayacak kadar,
gene geleceğiz kapılarınıza
ve daha yüksek sesle bağıracağız.
Siz rüzgarı durduramazsınız,
ancak vakit kaybettirirsiniz ona.
Siz rüzgarı durduramazsınız,
ancak vakit kaybettirirsiniz ona.
Siz rüzgarı durduramazsınız…
envoyé par Riccardo Venturi in isolamento - 8/11/2020 - 07:44
Ankaŭ se nia ribelo
tute ne estis en via la celo,
se la timo pro la vido
klinigis vian vizaĝon,
se la fajro ne atingis
eĉ vian posedaĵon,
ankaŭ se vi vin taksas kvitaj
vi estas tamen envolvitaj.
Eĉ se nenio okazas
laŭ viaj burĝaj sentoj,
fabrikoj refunkcios,
kaptitoj: du tri studentoj.
Vi taksis ĝin amuzo
de kio estos malgranda uzo;
klopodu nun vin pensi kvitaj:
vi estas jam envolvitaj.
Ankaŭ se vi ekfermis
viajn pordojn je nia veno,
kiam nokte nin postkuris
la polico je marŝa veno,
ne tuŝis vin la akro
de tiu fimasakro.
Ankaŭ se vin ne tuŝis tio
vi estis tie, laŭ nia opinio.
Ankaŭ se ĉe via pordo
ne plu regas la malordo,
nek estas la ĥaoso
de nia ribela etoso,
eĉ se vi plene fidas
je tio kion vi televidas,
ankaŭ se vi vin verdiktis kvitaj
vi estas tamen envolvitaj.
Se vi havas opinion
ke ŝanĝis ni nenion,
ĉar vi balotis nove
por la ordo kaj malprove
ĉar elektis vi forpelon
de ĉia ŝanĝo, de ĉia ribelo,
ni venos ree al via pordo,
kaj ni fajfados pri via ordo:
kvankam vi vin kredas kvitaj
vi estas tamen envolvitaj.
envoyé par Nicola Ruggiero & Riccardo Venturi - 30/8/2007 - 12:28
Almeno così dalle versioni che si riescono ad ascoltare su youtube..
Non so, se c'è un motivo per cui qui e su altri siti è accreditato "voi non potete fermare il TEMPO", sarei curioso di saperlo, sennò è da correggere..
giorgio - 13/9/2011 - 23:13
Lorenzo - 13/9/2011 - 23:16
DonQuijote82 - 28/9/2011 - 18:46
CCG/AWS Staff - 27/3/2015 - 18:17
l'originale francese di Dominique Grange
la lumbard dei Barabàn e l'italiana di Faber.
Valentino Stacciarini - 13/4/2015 - 18:10
In un'intervista Roberto Danè racconta la curiosa storia di questo brano, trovato quasi per caso tra il numeroso materiale di propaganda politica che gli autori leggevano per cercare ispirazione al disco:
"C'era una ragazza che cantava questa canzone. Un inno del maggio parigino, anzi l'inno più famoso di quei giorni. Ce ne innamorammo subito e pensammo a una traduzione. Telefonai a Parigi, contattai amici discografici per avere la sub edizione di quel brano e poterlo così tradurre in Italia. Be', era strano, non si riusciva a stabilire un contatto preciso"
Tramite conoscenze nell'ambiente di estrema sinistra Danè riesce a trovare un contatto:
"Wolinski, che mi consegna con fare sospetto a una persona di sua fiducia. [...] Questa persona mi fa salire su un'auto malmessa [...] che a fatica riesce a muoversi [...] Bene, alla fine di un lungo giro che non finisce più, mi portano al quarto piano di una casa di periferia; e in quella stanza lontano da tutto e da tutti, vuota, incontro una ragazza, la ragazza della canzone, quella che cercavo. Era ricercata. Io non lo sapevo, l'ho scoperto lì; e ho scoperto anche che lei non voleva avere diritti su quella canzone. Mi disse 'Ve la regalo, è una canzone di tutti'."
Nella sua prima stesura de Andrè si era limitato a tradurre testualmente il brano, e solo successivamente vene introdotta la strofa:
"Per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti" oscurando l'originale: "Voi non avete fermato il vento gli fate solo perdere tempo"…..
Il brano è inserito nell'album di Monti "Françalien" (Freecom/Believe, 2022), in occasione dell'uscita del libro "Gli anni d'oro della canzone francese, 1940-1970" (Gremese, Roma 2022), di Giangilberto Monti e Vito Vita. Il video è stato girato al Circolo dei Lavoratori di Iseo, per loro gentile concessione.
Dq82 - 12/2/2023 - 18:34
[1968]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Dominique Grange
Album autoprodotto / Self-produced album / Album autogéré / Oma tuotanto:
La pègre / Grève illimitée / Chacun de vous est concerné / A bas l'Etat policier (Abalétapolicié)
Dopo il maggio, e passata l'estate del 1968 con la “normalizzazione” gollista, Dominique Grange si iscrive all'Università di Vincennes, “gioiellino” del ministro Edgar Faure e destinata a ghettizzare la contestazione lontano dall'ambiente urbano e delle periferie popolari: la “culla della contestazione” viene spostata in fondo alla foresta di Vincennes, ma anche molti docenti sono di sinistra, libertari, antiautoritari e impregnati delle idee del Maggio. Dominique Grange vi si iscrive e, come racconta lei stessa nel volume di Larry Portis, La Canaille! - Histoire sociale de la chanson française nella lunga intervista concessa il 6 aprile 2003 a Christiane Passevant (Éditions CGT, 2005, pp. 209-220), vi entra senza sapere bene cosa fare, perché era un luogo di libera espressione e di riflessione sugli eventi appena vissuti e sugli scopi da perseguire. In novembre, assieme a dei compagni, Dominique Grange autoproduce il suo primo disco, contenente quattro canzoni fondamentali per la storia del '68: questa, La pègre, Grève illimitée, Chacun de vous est concerné e A bas l'Etat policier (Abalétapolicié).
“All'epoca”, ricorda Dominique, in tutti i settori di attività si trovavano persone che avevano preso parte allo slancio creativo del Maggio, grafici per i manifesti, cineasti, tecnici del suono, tecnici audiovisivi... Abbiamo quindi trovato uno studio, e dei musicisti sono venuti a suonare gratuitamente. In maggio, nel cortile della Sorbona, avevo conosciuto un bassista membro della Federazione Anarchica; abbiamo registrato le quattro canzoni e abbiamo deciso di far uscire il 45 giri in autogestione. La copertina fu realizzata in serigrafia, e non mi ricordo nemmeno più chi la aveva disegnata...ma non aveva nessuna importanza, nessuno firmava niente! Il disco costava 3 franchi, a completo profitto dei comitati d'azione, delle librerie militanti, dei gruppi di sinistra o anarchici che lo diffondevano dappertutto, compreso in provincia. Avevamo eliminato ogni intermediario, e nessuno lucrava sul disco. Non ho mai guadagnato un soldo da queste canzoni, e ne sono fiera. Non mi sono mai lasciata intrappolare dallo showbiz per tutta la mia vita, e sono uscita da questo sistema schifoso del profitto. Queste canzoni sono state offerte così, a chi voleva cantarle o diffonderle; anche Évariste aveva appena realizzato un disco autoprodotto del genere, con Je suis tombé par terre e La faute a Nanterre. Furono i primi due dischi autoprodotti; in ogni caso, abbiamo finito per registrare le canzoni alla SACEM [la SIAE francese, ndt] per proteggerle, ma molto più tardi. Ho firmato A bas l'Etat policier (Abalétapolicié) con uno pseudonimo (“Jacques Bériac”, ndt), ma ne sono l'autrice completa: ero stata avvertita che, con una canzone del genere, sarei andata in galera” (cosa che poi è avvenuta effettivamente, ma grazie a Les Nouveaux Partisans, ndt).
Nella logica del maggio '68, praticare l'autogestione e non preoccuparsi certo dei “diritti d'autore” era una logica norma: il rifiuto del sistema era totale. Il disco ebbe parecchio successo nei circuiti militanti e fu ripubblicato parecchie volte, vendendo migliaia di esemplari. Le richieste erano però troppe, e non fu possibile soddisfarle: ben presto il disco divenne introvabile. Per colmo d'ironia, un esemplare originale è attualmente prezioso e costosissimo sul mercato del collezionismo discografico. Nel 1969, Dominique Grange viene chiamata da Wolinski a recitare nello spettacolo teatrale Je ne veux pas mourir idiot, dove interpreta praticamente se stessa (la “studentessa di maggio”, termine creato da Hermine Karagheuz, la compagna di Roger Blin). Nello spettacolo, Dominique Grange canta le sue canzoni, assieme a Évariste che pure vi ha una parte. I due si mettono a vendere e diffondere i dischi all'uscita dal teatro, sempre al prezzo di 3 franchi. [Riccardo Venturi, 17 maggio 2018]
"Da un canto del maggio francese"...
Così, laconicamente, Fabrizio De André etichettava questa canzone nella Storia di un impiegato, senza ulteriori specifiche. Per anni e anni molti si sono scervellati per andare a ritrovare questo “canto del maggio francese” che ha dovuto attendere le prime ricerche di un newsgroup italiano, it.fan.musica.de-andre, e di una mailing list, “Fabrizio”, per trovarlo. Era il 1999, l'anno stesso della morte di De André. Curiosamente, ma non troppo, il newsgroup e la mailing list in questione sono stati tra gli iniziatori storici di questo sito.
Il canto, Chacun de vous est concerné, era stato scritto, come tanti altri, da Dominique Grange. Come racconta Roberto Danè, l'anno dopo fu la stessa Dominique a “farne dono” a De André affinché lo traducesse e adattasse per il suo disco che tanta parte ebbe sulle coscienze della generazione del '68 italiano. De André lo fece senz'altro, non soltanto adattandolo perfettamente in italiano ma anche scrivendo una nuova musica. Gli adattamenti furono in realtà due: il primo, maggiormente aderente al testo originale francese (e, forse, preferibile) e il secondo, quello “ufficiale” inciso nel disco.
Naturalmente, abbiamo voluto strutturare questa pagina a partire dalla canzone francese originale (della quale diamo, per la prima volta, anche una traduzione letterale). Dominique Grange, comunque, ha avuto sempre presente che la grande popolarità di questa canzone è dovuta principalmente alla versione italiana di De André. Lo si vede anche nel video, dove Dominique rivolge un omaggio a De André facendo precedere la sua canzone dall'introduzione della “Canzone del maggio”. [Riccardo Venturi, 27.3.2015]