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Bounaneuit 1945

Franco Pasquet, detto “Minor”
Langue: occitan


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[1945]
Canzone dedicata a Riccardo Gatto, comandante di un distaccamento della 5ª Divisione Alpina “Giustizia e Libertà”, catturato dai nazi-fascisti in Val Angrogna (Pellice) il 4 febbraio del 1945 e fucilato a Pinerolo il 6 marzo.
Musica di Jean Louis Sappè, maestro elementare ad Angrogna, in Val Pellice, per 30 anni, consigliere comunale, sindaco, fondatore e animatore di un importante gruppo teatrale locale, il Gruppo Teatro Angrogna.
Testo in occitano con traduzione italiana trovati qui

“Di anni 29. Nato il 7 novembre 1915 a Pinerolo (TO) e residente ad Abbadia Alpina (Pinerolo, TO). Allo scoppio della seconda guerra mondiale è chiamato alle armi ed arruolato come sottufficiale degli Alpini. Dopo l’armistizio ed il conseguente sbandamento dell’esercito, entra a far parte delle formazioni partigiane della sua zona e, nel maggio del 1944, diventa comandante di un distaccamento della 5ª Divisione Alpina GL (Giustizia e Libertà) Sergio Toja. Catturato il 4 febbraio 1945 nel corso di un rastrellamento condotto da truppe germaniche e Brigate Nere in Valle Angrogna [precisamente il frazione Buonanotte di Angrogna, da cui il titolo della canzone, ndr], Riccardo Gatto è imprigionato a Pinerolo. Il 3 marzo sette soldati tedeschi muoiono a causa di un attentato partigiano nei pressi di San Germano Chisone. Per rappresaglia, nei giorni successivi i nazisti prelevano molti partigiani detenuti a Pinerolo e li giustiziano in varie zone del paese. Il 6 marzo, contro il muro della stazione ferroviaria, viene fucilato Riccardo Gatto, assieme a Renato Peyrot e Guido Ricca. Dopo la liberazione, alla memoria di Riccardo Gatto è stata conferita la medaglia d’argento al valor militare.” (scheda a cura di Igor Pizzorusso da www.italia-liberazione.it)

Pinerolo, marzo 1945. Ultima lettera di Riccardo Gatto alla famiglia, da “Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza, 1943 – 1945”:

“Cari genitori,
è giunta la mia ora, sono stato condannato questa sera alla pena capitale. Fra poche ore avremo finito la nostra tribolata odissea. Sono stato condannato perché sono partigiano. Muoio col cuore sicuro di aver fatto il mio dovere lealmente.
Coraggio a tutti quanti ed in special modo a voi, cara mamma e caro babbo; ho seguito la mia idea e, sebbene questo sia un duro colpo per voi tutti bisogna armarsi di coraggio e superare...
Serbatelo per mio ricordo
Riccardo”
A ses oure d'la matin
lou souléi s'èra 'pena 'lvà
li tedesc e li fasista
i coumanso a sparà.

I n'an pià lì a Bounaneuit,
nhun e pa' rusì a scapà
e nost coumandant Riccardo
a Pinareùl i l'an pourtà.

O Riccardo, Gatto Riccardo,
coumandant, nost frel e souldà
li fasista i t'an masà
për 'Justìsia e Libertà'.

envoyé par Bartleby - 3/11/2010 - 11:01




Langue: italien

Traduzione italiana
BUONANOTTE 1945

Alle sei di mattina,
il sole s'era appena levato,
i tedeschi e i fascisti
incominciano a sparar.

Ci han presi lì a Buonanotte,
nessuno è riuscito a scappare
e il nostro comandante Riccardo
l'hanno condotto a Pinerolo.

O Riccardo, Riccardo Gatto,
comandante, fratello nostro e soldato
i fascisti ti hanno ammazzato
per 'Giustizia e Libertà'.

envoyé par Bartleby - 3/11/2010 - 11:02




Langue: italien

Versione in italiano più lunga, da “Canti della Resistenza italiana”, a cura di Anton Virgilio Savona e Michele Luciano Straniero, Biblioteca Universale Rizzoli, 1985.

Canto delle formazioni “Giustizia e Libertà” (collegate al Partito d'Azione) della Val Pellice (TO), dedicato alla memoria del partigiano Riccardo Gatto. La 5a divisione alpina GL “Sergio Toja” (partigiano caduto in azione a Bibiana il 24 gennaio 1944) operava tra le valli Pellice, Germanasca e Angrogna e nel Pinerolese. Tra i comandanti, Riccardo Vanzetti (“Renato”, milanese, ingegnere e tenente in aeronautica) e Paolo Favout (“Paoluccio”, di Bricherasio, caporal maggiore di fanteria).
ADDIO RICCARDO

Era il quattro di febbraio,
rastrellamenti incominciavano a far
anche dalla Valle Angrogna
ci toccava a noi scappar.

Alle sei, alle sei e mezzo,
quando l'alba incominciava a spuntar,
i tedeschi a Buonanotte
incominciavano a sparar.

Maledetta sia quella notte
che noi tutti andammo là,
se non fosse di quella notte
tutti vivi sarebbero stà.

Era di marzo il diciassette,
quando il sole incomincia a calar,
una raffica di mitraglia
la sua vita veniva a stroncar.

O Riccardo, o Gatto Riccardo,
comandante, fratello e soldà,
fieramente sei caduto
per Giustizia e Libertà.

Da eroe tu sei caduto
come era tua volontà,
ma il destino ti è stato avverso
da un'abietta crudeltà.

Dio consoli la sua mamma
i fratelli e parenti che ha,
la sua morte e già vendicata
dalla nostra volontà.

envoyé par Bernart Bartleby - 27/12/2014 - 15:22




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