You souls of Boston, bow your heads,
Our two most noble sons are dead.
Sacco and Vanzetti both have died,
And drifted out with the Boston tide.
'Twas on the outskirts of this town,
Some bandits shot two pay clerks down,
On old Pearl Street in South Braintree,
And they grabbed that money and rolled away.
Sacco and Vanzetti got arrested then,
On a trolley car by the plain clothed men,
Carried down to Brockton jail,
And laid away in a lonesome cell.
The folks in Plymouth town did say
Vanzetti sold fish in Suassos Lane.
His fish cart was thirty-two miles away
From old Pearl Street this fatal day.
Sacco's family hugged and kissed their dad,
Said, "Take this family picture to the passport man."
He was in that office, forty odd miles away
From old Pearl Street this fatal day.
One lady by the name of Eva Splaine
Saw the robbers jump in their car and drive away.
For a second and a half she seen this speeding car,
She swore Sacco was the bandit man.
It was twenty, or thirty, or fifty more,
Said Sacco was not in the robber's car.
Judge Webster Thayer stuck by Eva Splaine,
Said Sacco was the guilty man.
Mrs. Sacco was heavy then with child,
She walked to Sacco's cell and cried.
The Morelli gang just down the corridor
signed confessions they killed the payroll guards.
"We seen Mrs. Sacco pregnant there,
We heard her cry and tear her hair.
We had to ease our guilty hearts
And admit we killed the payroll guards."
Judge Webster Thayer could not allow
The Morelli gang's confession to stop him now.
Sacco and Vanzetti are union men,
And that verdict, guilty, must come in.
The bullet expert took the stand,
Said the bullets from the bodies of the two dead men
Could not have been fired from Sacco's gun
Nor from Vanzetti's gun have come.
It was sixty-three days this trial did last;
Seven dark years come a-cripplin' past,
Locked down in that mean old Charlestown jail,
Then by an electric spark were killed.
Old Boston City was a dark old town,
That summer's night in August the switch went down,
People they cried and marched and sung,
Every tongue this world around.
Our two most noble sons are dead.
Sacco and Vanzetti both have died,
And drifted out with the Boston tide.
'Twas on the outskirts of this town,
Some bandits shot two pay clerks down,
On old Pearl Street in South Braintree,
And they grabbed that money and rolled away.
Sacco and Vanzetti got arrested then,
On a trolley car by the plain clothed men,
Carried down to Brockton jail,
And laid away in a lonesome cell.
The folks in Plymouth town did say
Vanzetti sold fish in Suassos Lane.
His fish cart was thirty-two miles away
From old Pearl Street this fatal day.
Sacco's family hugged and kissed their dad,
Said, "Take this family picture to the passport man."
He was in that office, forty odd miles away
From old Pearl Street this fatal day.
One lady by the name of Eva Splaine
Saw the robbers jump in their car and drive away.
For a second and a half she seen this speeding car,
She swore Sacco was the bandit man.
It was twenty, or thirty, or fifty more,
Said Sacco was not in the robber's car.
Judge Webster Thayer stuck by Eva Splaine,
Said Sacco was the guilty man.
Mrs. Sacco was heavy then with child,
She walked to Sacco's cell and cried.
The Morelli gang just down the corridor
signed confessions they killed the payroll guards.
"We seen Mrs. Sacco pregnant there,
We heard her cry and tear her hair.
We had to ease our guilty hearts
And admit we killed the payroll guards."
Judge Webster Thayer could not allow
The Morelli gang's confession to stop him now.
Sacco and Vanzetti are union men,
And that verdict, guilty, must come in.
The bullet expert took the stand,
Said the bullets from the bodies of the two dead men
Could not have been fired from Sacco's gun
Nor from Vanzetti's gun have come.
It was sixty-three days this trial did last;
Seven dark years come a-cripplin' past,
Locked down in that mean old Charlestown jail,
Then by an electric spark were killed.
Old Boston City was a dark old town,
That summer's night in August the switch went down,
People they cried and marched and sung,
Every tongue this world around.
envoyé par Adriana e Riccardo - 6/1/2006 - 14:44
Langue: italien
Traduzione italiana di Riccardo Venturi
12 settembre 2014
12 settembre 2014
VOI GENTE DI BOSTON
Voi gente di Boston, chinate il capo,
i nostri due più nobili figli sono morti.
Sacco e Vanzetti sono morti entrambi,
portati via dalla marea di Boston.
Fu nei sobborghi di questa città,
dei banditi uccisero due portavalori
nella vecchia via della Perla a South Braintree,
poi afferrarono il denaro e scapparono in auto.
Allora Sacco e Vanzetti furono arrestati
su un filobus da poliziotti in borghese,
e poi portati alla prigione di Brockton
e messi dentro una cella solitaria.
La gente della città di Plymouth disse
che Vanzetti vendeva pesce nel vicolo Suasso.
Il suo barroccio era a 32 miglia di distanza
dalla vecchia via della Perla, quel giorno fatale.
La famiglia di Sacco abbracciò e baciò il babbo
e disse: “Porta questa foto di famiglia all'addetto ai passaporti.”
Era in quell'ufficio, a quaranta miglia o giù di lì
dalla vecchia via della Perla, quel giorno fatale.
Una donna di nome Eva Splaine
vide i rapinatori saltare in macchina e andare via.
Per un secondo e mezzo vide quell'auto che filava via
e giurò che il bandito era Sacco.
Furono ancora in venti, o in trenta, o in cinquanta
a dire che Sacco non era sull'auto dei rapinatori.
Ma il giudice Webster Thayer si attaccò a Eva Splaine
e disse che Sacco era colpevole.
La signora Sacco, a quel tempo, era incinta di parecchi mesi,
andò alla cella di Sacco, pianse e urlò.
Quelli della banda di Morelli, giusto in fondo al corridoio
firmarono delle confessioni di aver ammazzato i portavalori.
“Abbiamo visto, là, la signora Sacco incinta,
l'abbiamo sentita gridare e strapparsi i capelli.
Dovevamo alleggerire i nostri cuori colpevoli
e ammettere di avere ucciso i portavalori.”
Il giudice Webster Thayer non poteva permettere
che la banda di Morelli, confessando, ora lo fermasse.
Sacco e Vanzetti sono sindacalisti
e quindi ci deve essere un verdetto di colpevolezza.
Il perito balistico prese la parola in aula
e disse che i proiettili trovati nei corpi dei due uccisi
non potevano essere stati sparati dalla pistola di Sacco
e neppure da quella di Vanzetti.
Il processo durò sessantatré giorno;
sette oscuri anni passano rovinosi,
rinchiusi in quella brutta prigione della vecchia Charleston
e poi furono ammazzati sulla sedia elettrica.
La vecchia Boston cadde nelle tenebre
quella notte d'estate, in Agosto, quando abbassarono la leva.
La gente allora pianse, marciò e cantò
in ogni lingua di questo mondo.
Voi gente di Boston, chinate il capo,
i nostri due più nobili figli sono morti.
Sacco e Vanzetti sono morti entrambi,
portati via dalla marea di Boston.
Fu nei sobborghi di questa città,
dei banditi uccisero due portavalori
nella vecchia via della Perla a South Braintree,
poi afferrarono il denaro e scapparono in auto.
Allora Sacco e Vanzetti furono arrestati
su un filobus da poliziotti in borghese,
e poi portati alla prigione di Brockton
e messi dentro una cella solitaria.
La gente della città di Plymouth disse
che Vanzetti vendeva pesce nel vicolo Suasso.
Il suo barroccio era a 32 miglia di distanza
dalla vecchia via della Perla, quel giorno fatale.
La famiglia di Sacco abbracciò e baciò il babbo
e disse: “Porta questa foto di famiglia all'addetto ai passaporti.”
Era in quell'ufficio, a quaranta miglia o giù di lì
dalla vecchia via della Perla, quel giorno fatale.
Una donna di nome Eva Splaine
vide i rapinatori saltare in macchina e andare via.
Per un secondo e mezzo vide quell'auto che filava via
e giurò che il bandito era Sacco.
Furono ancora in venti, o in trenta, o in cinquanta
a dire che Sacco non era sull'auto dei rapinatori.
Ma il giudice Webster Thayer si attaccò a Eva Splaine
e disse che Sacco era colpevole.
La signora Sacco, a quel tempo, era incinta di parecchi mesi,
andò alla cella di Sacco, pianse e urlò.
Quelli della banda di Morelli, giusto in fondo al corridoio
firmarono delle confessioni di aver ammazzato i portavalori.
“Abbiamo visto, là, la signora Sacco incinta,
l'abbiamo sentita gridare e strapparsi i capelli.
Dovevamo alleggerire i nostri cuori colpevoli
e ammettere di avere ucciso i portavalori.”
Il giudice Webster Thayer non poteva permettere
che la banda di Morelli, confessando, ora lo fermasse.
Sacco e Vanzetti sono sindacalisti
e quindi ci deve essere un verdetto di colpevolezza.
Il perito balistico prese la parola in aula
e disse che i proiettili trovati nei corpi dei due uccisi
non potevano essere stati sparati dalla pistola di Sacco
e neppure da quella di Vanzetti.
Il processo durò sessantatré giorno;
sette oscuri anni passano rovinosi,
rinchiusi in quella brutta prigione della vecchia Charleston
e poi furono ammazzati sulla sedia elettrica.
La vecchia Boston cadde nelle tenebre
quella notte d'estate, in Agosto, quando abbassarono la leva.
La gente allora pianse, marciò e cantò
in ogni lingua di questo mondo.
In ogni lingua di questo mondo
Termina oggi, con la traduzione di quest'ultima ballata, la ristrutturazione generale delle “Ballads of Sacco and Vanzetti” di Woody Guthrie. Le undici ballate, più la dodicesima, (Sacco's Letter To His Son), musicata e cantata nel 1951 da Pete Seeger, erano già state inserite nel sito nel 2006; ma, a parte la ballata di Seeger, non erano mai state tradotte in italiano. La ristrutturazione ha comportato naturalmente anche la loro traduzione integrale, che ha richiesto quasi un mese di lavoro.
E' assai probabile che la “molla” per tutto questo sia stata, a partire dallo scorso 21 agosto, la prima proiezione in Italia del filmato girato clandestinamente il 28 agosto 1927 a Boston, in occasione dei funerali di Sacco e Vanzetti; filmato creduto a lungo perso, e che è stato proiettato all'Istituto De Martino di Sesto Fiorentino alla presenza di Luigi Botta, uno dei massimi studiosi mondiali della figura dei due anarchici italiani. E' stato proprio parlando con Luigi Botta, costantemente alla ricerca di canzoni su Sacco e Vanzetti, che gli è stato fatto presente questo sito e ciò che contiene; la ristrutturazione e la traduzione integrale delle “Ballads” è una promessa che gli ho fatto personalmente, e che oggi giunge a compimento.
Si tratta, con tutta probabilità, della prima traduzione integrale delle “Ballads” di Guthrie che sia mai stata eseguita, e non solo in italiano. Sicuramente la prima disponibile liberamente in rete. A modo suo, deve essere intesa anche come un complemento necessario al filmato dei funerali di Sacco e Vanzetti. Filmato che, dopo la prima proiezione pubblica mondiale al De Martino, è stato in seguito proiettato, il 25 agosto sul muro della casa natale di Bartolomeo Vanzetti a Villafalletto (CN) e, due giorni prima, il 23 agosto (anniversario dell'esecuzione), a Torremaggiore, paese natale di Nicola Sacco, con un corposo intervento di Luigi Botta. Intervento che qui viene riprodotto integralmente nelle sue cinque parti:
Come si può vedere, nella 4a parte è presente il filmato integrale dei funerali, "The March of Sorrow". Filmato che non è mai stato, va sottolineato, ancora mai proiettato pubblicamente negli Stati Uniti.
Il filmato, naturalmente, è completamente muto (con delle didascalie). Eppure, riesce a parlare davvero "Ogni lingua del mondo", come recita il verso finale dell'ultima ballata scritta da Woody Guthrie su Sacco e Vanzetti (quella di questa pagina). E in tutte le lingue del mondo sono state scritte canzoni sul pescivendolo di Villafalletto e sul calzolaio di Torremaggiore. Un sito come questo, che tutte le lingue del mondo le ha in sé, non poteva certamente tirarsi indietro e dare il proprio contributo a una vicenda che, ancora oggi, a novant'anni di distanza, non ha cessato di essere attuale e terribilmente indicativa.
Termina oggi, con la traduzione di quest'ultima ballata, la ristrutturazione generale delle “Ballads of Sacco and Vanzetti” di Woody Guthrie. Le undici ballate, più la dodicesima, (Sacco's Letter To His Son), musicata e cantata nel 1951 da Pete Seeger, erano già state inserite nel sito nel 2006; ma, a parte la ballata di Seeger, non erano mai state tradotte in italiano. La ristrutturazione ha comportato naturalmente anche la loro traduzione integrale, che ha richiesto quasi un mese di lavoro.
E' assai probabile che la “molla” per tutto questo sia stata, a partire dallo scorso 21 agosto, la prima proiezione in Italia del filmato girato clandestinamente il 28 agosto 1927 a Boston, in occasione dei funerali di Sacco e Vanzetti; filmato creduto a lungo perso, e che è stato proiettato all'Istituto De Martino di Sesto Fiorentino alla presenza di Luigi Botta, uno dei massimi studiosi mondiali della figura dei due anarchici italiani. E' stato proprio parlando con Luigi Botta, costantemente alla ricerca di canzoni su Sacco e Vanzetti, che gli è stato fatto presente questo sito e ciò che contiene; la ristrutturazione e la traduzione integrale delle “Ballads” è una promessa che gli ho fatto personalmente, e che oggi giunge a compimento.
Si tratta, con tutta probabilità, della prima traduzione integrale delle “Ballads” di Guthrie che sia mai stata eseguita, e non solo in italiano. Sicuramente la prima disponibile liberamente in rete. A modo suo, deve essere intesa anche come un complemento necessario al filmato dei funerali di Sacco e Vanzetti. Filmato che, dopo la prima proiezione pubblica mondiale al De Martino, è stato in seguito proiettato, il 25 agosto sul muro della casa natale di Bartolomeo Vanzetti a Villafalletto (CN) e, due giorni prima, il 23 agosto (anniversario dell'esecuzione), a Torremaggiore, paese natale di Nicola Sacco, con un corposo intervento di Luigi Botta. Intervento che qui viene riprodotto integralmente nelle sue cinque parti:
Come si può vedere, nella 4a parte è presente il filmato integrale dei funerali, "The March of Sorrow". Filmato che non è mai stato, va sottolineato, ancora mai proiettato pubblicamente negli Stati Uniti.
Il filmato, naturalmente, è completamente muto (con delle didascalie). Eppure, riesce a parlare davvero "Ogni lingua del mondo", come recita il verso finale dell'ultima ballata scritta da Woody Guthrie su Sacco e Vanzetti (quella di questa pagina). E in tutte le lingue del mondo sono state scritte canzoni sul pescivendolo di Villafalletto e sul calzolaio di Torremaggiore. Un sito come questo, che tutte le lingue del mondo le ha in sé, non poteva certamente tirarsi indietro e dare il proprio contributo a una vicenda che, ancora oggi, a novant'anni di distanza, non ha cessato di essere attuale e terribilmente indicativa.
Riccardo Venturi - 12/9/2014 - 12:18
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Testo e musica di Woody Guthrie
Lyrics and music by Woody Guthrie
Questa canzone, assieme ad altre, fu commissionata a Woody Guthrie tra il 1945 e il 1947 da Moses Asch
2. I Just Want To Sing Your Name
3. Old Judge Thayer
4. Red Wine
5. Root Hog And Die
6. Suassos Lane
7. Two Good Men
8. Vanzetti's Letter
9. Vanzetti's Rock
10. We Welcome To Heaven
11. You Souls Of Boston
12. Sacco's Letter To His Son (Pete Seeger)
Ballads of Sacco and Vanzetti è una raccolta di ballate folk scritte e interpretate dal cantautore americano Woody Guthrie, ispirate alla vicenda di Sacco e Vanzetti. Le ballate furono commissionate da Moses Asch nel 1945, e registrate tra il 1946 e il 1947. Guthrie non completò mai il progetto, e si ritenne insoddisfatto dal lavoro, sebbene suo figlio Arlo Guthrie, a sua volta cantautore professionista, giudicò le ballate del ciclo "Sacco e Vanzetti", tra le migliori mai composte da suo padre. Una canzone inedita, "Sacco's Letter To His Son", fu registrata da Pete Seeger per il progetto.
Ballads of Sacco & Vanzetti is a set of ballad songs, written and performed by Woody Guthrie, related to the trial, conviction and execution of Sacco and Vanzetti. The series was commissioned by Moe Asch in 1945 and recorded in 1946 and 1947. Guthrie never completed the project and was unsatisfied by the result. The project was released later in its abandoned form by Asch. An unreleased track, "Sacco's Letter To His Son" was recorded by Pete Seeger for the project.
Moses Asch was the founder/head of Folkways Records, which made available the music of Leadbelly, Woody Guthrie and Pete Seeger. Without this music, what would Dylan have been? Tom Piazza, writing in the April 1995 issue of The Atlantic Monthly, gives a history of Folkway Records and of Moses Asch:
"Born in Poland in 1905, Asch arrived in the United States when he was ten years old. He spent a few years in German in the early 1920s, studying electronics, but by the time he found himself back in New York, in 1926, his interest in American folk music had been stirred by his discovery, in a bookstall on a Paris quay, of John Lomax's book Cowboy Songs and Other Frontier Ballads.
"While building radio equipment and arranging sound systems for clients ranging from Yiddish theaters to burlesque houses on the Lower East Side, Asch came up with the idea of creating a record label to document the music that the larger commercial labels tended to leave alone.
"His idea was nourished not only by a love for the music itself but also by a brand of leftist populism in which folk expression was a voice for the disenfranchised. By taste and political conviction, Asch was attracted to the raw and the otherwise unheard.
"In the early 1940s he started two record companies, Asch and Disc. Both failed. Before folding them Asch recorded his most important artists -- the singer and songwriter Woody Guthrie and great twelve-string guitarist and singer Leadbelly.
"In 1947 Asch started Folkways, and this time it worked. Until his death, in 1986, Asch was Folkways' president, chief financial officer, talent scout, audio engineer, and sometimes shipping clerk."
"In 1987, the Smithsonian bought out Folkways, agreeing to keep all 2,200 Folkways albums in print. By writing or calling Smithsonian/Folkways (414 Hungerford Drive, Suite 444, Rockville, MD 20850; 301-443-2314 or fax 301-443-1819) one can order any Folkways title and receive a high-quality cassette, along with the original descriptive notes, for about $11. A free copy of the The Whole Folkways Catalogue, which lists every title, should be ordered first.
"It is," concludes Piazza in The Atlantic Monthly, "the definitive guide to Asch's bold, eccentric, priceless legacy."
It was an indirect impact on Dylan, but very major.
radiohazak.com