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Siam del popolo gli arditi

Leoncarlo Settimelli
Langue: italien


Leoncarlo Settimelli

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[1973]
Album “Gli anarchici 1864-1969”
La canzone si trova anche in un LP intitolato “Siam del popolo gli arditi” a cura del Comune di Scandicci

gli-anarchici

Leoncarlo Settimelli scrisse questa canzone per uno degli spettacoli del Canzonere Internazionale ispirandosi ad alcuni frammenti di un canto degli Arditi del Popolo (quelli qui sotto riportati in corsivo e tra parentesi). E la dedica non poteva non essere al padre Donato Settimelli che degli Arditi del Popolo di Lastra a Signa fu membro e responsabile. Questa una sua testimonianza: “Ci si illudeva forse, era un’illusione, ma insomma questo entusiasmo io credo sia stato necessario, e sarebbe stato necessario in tutta la gioventù dell’epoca... insomma a molta gioventù dell’epoca, per impedire al fascismo di venire. Perché se nelle Signe cadde tardi il comunismo, insomma, l’azione operaia, lì, eccetera, fu proprio per questo entusiasmo che c’era. [...] Era venuta da allora la divisione a Livorno. [...] questo era il partito e quindi... questo entusiasmo, capisci?[...] E quindi anche lì io fui incaricato di trasformare le “squadre d’azione” in “Arditi del Popolo”. [...] La “piccola Russia”, infatti i fascisti venivano a scorrazzare a Signa, a Lastra, fino al Ponte, più in là non venivan mai, al Porto non venivan mai.”
[Rintuzziamo la violenza
del fascismo mercenario
tutti uniti sul calvario
dell'umana redenzione.

Questa eterna giovinezza
si rinnova nella fede
per un popolo che chiede
uguaglianza e libertà.]


Siam del popolo gli arditi
contadini ed operai
non c'è sbirro non c'è fascio
che ci possa piegar mai.

E con le camicie nere
un sol fascio noi faremo
sulla piazza del paese
un bel fuoco accenderemo.

[Mussolini traditore
parla di rivoluzione
però ammazza i proletari
col pugnale del padrone.]


Siam del popolo gli arditi
contadini ed operai
non c'è sbirro non c'è fascio
che ci possa piegar mai.

E con le camicie nere
un sol fascio noi faremo
sulla piazza del paese
un bel fuoco accenderemo.

Ci dissero: “Ma cosa potremo fare
con gente dalla mente tanto confusa.
E che non avrà letto probabilmente
neppure il terzo libro del Capitale?”

Neppure il terzo libro del Capitale.

Siam del popolo gli arditi
contadini ed operai
non c'è sbirro non c'è fascio
che ci possa piegar mai.

E con le camicie nere
un sol fascio noi faremo
sulla piazza del paese
un bel fuoco accenderemo.

Portammo il silenzio nelle galere
perché chi stava fuori si preparasse.
E in mezzo alla tempesta ricostruisse
un fronte proletario contro il fascismo.

Un fronte proletario contro il fascismo.

Siam del popolo gli arditi
contadini ed operai
non c'è sbirro non c'è fascio
che ci possa piegar mai.

E con le camicie nere
un sol fascio noi faremo
sulla piazza del paese
un bel fuoco accenderemo.

Ci siamo ritrovati sulle montagne
e questa volta nostra fu la vittoria.
Ecco quello che mostra la nostra storia
se noi siamo divisi vince il padrone.

Se noi siamo divisi vince il padrone.

envoyé par The Lone Ranger - 18/6/2010 - 11:48




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