As I roved out on a bright May morning
To view the meadows and flowers gay
Whom should I spy but my own true lover
As she sat under yon willow tree
I took off my hat and I did salute her
I did salute her most courageously
When she turned around well the tears fell from her
Sayin' "False young man, you have deluded me
A diamond ring I owned I gave you
A diamond ring to wear on your right hand
But the vows you made, love, you went and broke them
And married the lassie that had the land"
"If I'd married the lassie that had the land, my love
It's that I'll rue till the day I die
When misfortune falls sure no man can shun it
I was blindfolded I'll ne'er deny"
Now at nights when I go to my bed of slumber
The thoughts of my true love run in my mind
When I turned around to embrace my darling
Instead of gold sure it's brass I find
And I wish the Queen would call home her army
From the West Indies, Amerikay and Spain
And every man to his wedded woman
In hopes that you and I will meet again.
To view the meadows and flowers gay
Whom should I spy but my own true lover
As she sat under yon willow tree
I took off my hat and I did salute her
I did salute her most courageously
When she turned around well the tears fell from her
Sayin' "False young man, you have deluded me
A diamond ring I owned I gave you
A diamond ring to wear on your right hand
But the vows you made, love, you went and broke them
And married the lassie that had the land"
"If I'd married the lassie that had the land, my love
It's that I'll rue till the day I die
When misfortune falls sure no man can shun it
I was blindfolded I'll ne'er deny"
Now at nights when I go to my bed of slumber
The thoughts of my true love run in my mind
When I turned around to embrace my darling
Instead of gold sure it's brass I find
And I wish the Queen would call home her army
From the West Indies, Amerikay and Spain
And every man to his wedded woman
In hopes that you and I will meet again.
Langue: italien
Versione italiana di Riccardo Venturi
19 marzo 2007
19 marzo 2007
VAGABONDANDO
Vagabondando una bella mattina di maggio
per vedere i prati e i fiori gioiosi
chi vidi, se non la mia innamorata
a sedere sotto quell'albero di salice?
Mi levai il cappello e la salutai,
la salutai con grande ardimento;
lei si voltò, e le lacrime le colavan dal viso
e disse: "Giovanotto bugiardo, mi hai ingannata.
Ti ho dato un anello col diamante che possedevo,
un anello col diamante da metterti alla mano destra;
ma le promesse fatte, amore mio, non le hai rispettate
e hai sposato la proprietaria terriera."
"Se ho sposato la proprietaria terriera, amore mio,
me ne pentirò fino alla fine dei miei giorni;
quando cade la sventura, nessuno può evitarla,
io ne fui accecato, non lo negherò mai.
Ora, la notte, quando vado al mio letto da incubo
il pensiero del mio amore mi scorre nella mente,
e quando mi son voltato per abbracciare la mia sposa
invece dell'oro, quel che trovo è ottone.
Vorrei che la regina richiamasse il suo esercito
dalle Indie Occidentali, dall'America e dalla Spagna
e che ogni uomo tornasse dalla sua sposa
sperando che io e te ci rincontreremo."
Vagabondando una bella mattina di maggio
per vedere i prati e i fiori gioiosi
chi vidi, se non la mia innamorata
a sedere sotto quell'albero di salice?
Mi levai il cappello e la salutai,
la salutai con grande ardimento;
lei si voltò, e le lacrime le colavan dal viso
e disse: "Giovanotto bugiardo, mi hai ingannata.
Ti ho dato un anello col diamante che possedevo,
un anello col diamante da metterti alla mano destra;
ma le promesse fatte, amore mio, non le hai rispettate
e hai sposato la proprietaria terriera."
"Se ho sposato la proprietaria terriera, amore mio,
me ne pentirò fino alla fine dei miei giorni;
quando cade la sventura, nessuno può evitarla,
io ne fui accecato, non lo negherò mai.
Ora, la notte, quando vado al mio letto da incubo
il pensiero del mio amore mi scorre nella mente,
e quando mi son voltato per abbracciare la mia sposa
invece dell'oro, quel che trovo è ottone.
Vorrei che la regina richiamasse il suo esercito
dalle Indie Occidentali, dall'America e dalla Spagna
e che ogni uomo tornasse dalla sua sposa
sperando che io e te ci rincontreremo."
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La storia della canzone si riferisce alla tremenda Grande Carestia Irlandese (1845-49). Le cause scatenanti la carestia furono molteplici, in parte la politica economica britannica, le condizioni dell'agricoltura irlandese, il brusco incremento demografico avvenuto nei decenni precedenti la carestia ma soprattutto la sfortunata apparizione di una patologia delle patate causata da un fungo, la peronospora, che raggiunse il paese nell'autunno del 1845 distruggendo un terzo circa del raccolto della stagione e l'intero raccolto del 1846, una recrudescenza dell'infezione distrusse in seguito gran parte del raccolto del 1848. Il ripetersi di raccolti scarsi o addirittura nulli fece sì che la carestia durò più a lungo e con maggiore intensità delle precedenti, il paese non era infatti nuovo a raccolti danneggiati da infestanti o da avverse condizioni climatiche, non vi erano però precedenti di simile portata.
Gli effetti della carestia perdurarono fino al 1851, nei cinque anni di carestia vi fu oltre un milione di morti e circa due milioni di irlandesi emigrarono in Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada e Australia
Il protagonista della canzone è costretto, per sopravvivere, a lasciare la donna che amava e sposare una proprietaria terriera, almeno per sopravvivere. Solo che quando la sera si gira ad abbracciare l'amata "invece di oro tova ottone". L'ultima strofa individua nelle guerre la causa ultima della carestia, sperando che la Regina si decidesse a richiamare a casa l'esercito!