Dur comme un sapin
Le croûton que tu chiques
De tes dents de chien
Soldat de la République
Marchant au combat
Armé d’un as de pique
Rêvant au matelas
De la fille publique
Le malheureux a l’oeil amer
Le carnassier la dent rapace
Le boulanger la tête lasse
Et le soleil un goût de fer
Le malheureux a l’oeil amer
Le carnassier la dent rapace
Le boulanger la tête lasse
Et le soleil un goût de fer
Sabots pleins de foin
Le coeur en cartouchière
Le fusil chargé
Porté crosse derrière
Le cuir mal rasé
La paupière de verre
Sur les égorgés
Les rayés de la terre
Le marin meurt de la mer
Le maçon par l’échaufaudage
Le voyageur de son voyage
Et le printemps pour l’univers
Le marin meurt de la mer
Le maçon par l’échaufaudage
Le voyageur de son voyage
Et le printemps pour l’univers
Tu t’en vas.
Dur comme un sapin
Le croûton que tu chiques
De tes dents de chien
Soldat de la République
Marchant au combat
Armé d’un as de pique
Rêvant au matelas
De la fille publique
Le malheureux a l’oeil amer
Le carnassier la dent rapace
Le boulanger la tête lasse
Et le soleil un goût de fer
Le malheureux a l’oeil amer
Le carnassier la dent rapace
Le boulanger la tête lasse
Et le soleil un goût de fer.
Le croûton que tu chiques
De tes dents de chien
Soldat de la République
Marchant au combat
Armé d’un as de pique
Rêvant au matelas
De la fille publique
Le malheureux a l’oeil amer
Le carnassier la dent rapace
Le boulanger la tête lasse
Et le soleil un goût de fer
Le malheureux a l’oeil amer
Le carnassier la dent rapace
Le boulanger la tête lasse
Et le soleil un goût de fer
Sabots pleins de foin
Le coeur en cartouchière
Le fusil chargé
Porté crosse derrière
Le cuir mal rasé
La paupière de verre
Sur les égorgés
Les rayés de la terre
Le marin meurt de la mer
Le maçon par l’échaufaudage
Le voyageur de son voyage
Et le printemps pour l’univers
Le marin meurt de la mer
Le maçon par l’échaufaudage
Le voyageur de son voyage
Et le printemps pour l’univers
Tu t’en vas.
Dur comme un sapin
Le croûton que tu chiques
De tes dents de chien
Soldat de la République
Marchant au combat
Armé d’un as de pique
Rêvant au matelas
De la fille publique
Le malheureux a l’oeil amer
Le carnassier la dent rapace
Le boulanger la tête lasse
Et le soleil un goût de fer
Le malheureux a l’oeil amer
Le carnassier la dent rapace
Le boulanger la tête lasse
Et le soleil un goût de fer.
Contributed by Riccardo Venturi - 2005/12/1 - 14:56
Language: Italian
Traduzione di Riccardo Venturi
13 settembre 2013
13 settembre 2013
SOLDATO DELLA REPUBBLICA
Duro come un macigno
il pezzo di pane che biascichi
coi tuoi denti di cane
soldato della Repubblica
Marciando alla battaglia
armato d'un asso di picche
sognando il materasso
della ragazza pubblica
Il disgraziato ha sguardo amaro
il carnivoro il dente rapace
il fornaio ha il capo stanco
ed il sole sa di ferro
Il disgraziato ha sguardo amaro
il carnivoro il dente rapace
il fornaio ha il capo stanco
ed il sole sa di ferro
Scarponi pieni di fieno
il cuore in cartucciera
il fucile caricato
a tracolla sulla schiena
Capelli rasati male
palpebra di vetro
sopra gli sgozzati
i cancellati dalla terra
Il marinaio muore di mare
il muratore d'impalcatura
il viaggiatore di viaggio
la primavera per l'universo
Il marinaio muore di mare
il muratore d'impalcatura
il viaggiatore di viaggio
la primavera per l'universo
E te ne vai.
Duro come un macigno
il pezzo di pane che biascichi
coi tuoi denti di cane
soldato della Repubblica
Marciando alla battaglia
armato d'un asso di picche
sognando il materasso
della ragazza pubblica
Il disgraziato ha sguardo amaro
il carnivoro il dente rapace
il fornaio ha il capo stanco
ed il sole sa di ferro
Il disgraziato ha sguardo amaro
il carnivoro il dente rapace
il fornaio ha il capo stanco
ed il sole sa di ferro.
Duro come un macigno
il pezzo di pane che biascichi
coi tuoi denti di cane
soldato della Repubblica
Marciando alla battaglia
armato d'un asso di picche
sognando il materasso
della ragazza pubblica
Il disgraziato ha sguardo amaro
il carnivoro il dente rapace
il fornaio ha il capo stanco
ed il sole sa di ferro
Il disgraziato ha sguardo amaro
il carnivoro il dente rapace
il fornaio ha il capo stanco
ed il sole sa di ferro
Scarponi pieni di fieno
il cuore in cartucciera
il fucile caricato
a tracolla sulla schiena
Capelli rasati male
palpebra di vetro
sopra gli sgozzati
i cancellati dalla terra
Il marinaio muore di mare
il muratore d'impalcatura
il viaggiatore di viaggio
la primavera per l'universo
Il marinaio muore di mare
il muratore d'impalcatura
il viaggiatore di viaggio
la primavera per l'universo
E te ne vai.
Duro come un macigno
il pezzo di pane che biascichi
coi tuoi denti di cane
soldato della Repubblica
Marciando alla battaglia
armato d'un asso di picche
sognando il materasso
della ragazza pubblica
Il disgraziato ha sguardo amaro
il carnivoro il dente rapace
il fornaio ha il capo stanco
ed il sole sa di ferro
Il disgraziato ha sguardo amaro
il carnivoro il dente rapace
il fornaio ha il capo stanco
ed il sole sa di ferro.
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Testo di Étienne Roda-Gil
Musica di Gabriel Yacoub
Paroles: Étienne Roda-Gil
Musique: Gabriel Yacoub
Lyrics by Étienne Roda-Gil
Music by Gabriel Yacoub
Album: Balançoire en feu
Nel 1981 i Malicorne di Gabriel Yacoub sono in crisi profonda al loro interno, e in via di separazione. Il gruppo ha alle spalle album interi dove le canzoni tradizionali francesi più antiche sono state legate al più raffinato rock psichedelico e progressive; un'operazione particolare che ha consentito di raggiungere sia delle autentiche vette musicali, sia la riproposizione di una tradizione vista come fonte inesauribile di modernità e di sperimentazione. Nel loro periodo di crisi seguito al “periodo d'oro” degli anni '70, i Malicorne decidono di rompere con quella che oramai viene avvertita come un'operazione in via di esaurimento, e pubblicano un album interamente formato da brani originali: è Balançoire en feu, dalla stupefacente copertina.
L'album Balançoire en feu, dapprima, sconcerta i fan e il pubblico dei Malicorne. Le musiche scritte da Gabriel Yacoub (che interpreta tutte le canzoni) e dal bassista Olivier Zdrzalik-Kowalski sono come sempre raffinatissime e molto belle, ma ai testi di Roda-Gil si fa fatica ad abituarsi. Solo col tempo, l'album diverrà un vero e proprio classico dei Malicorne, nonché uno dei migliori album di rock psichedelico prodotto in Europa.
Le tematiche antimilitariste non sono certamente nuove per i Malicorne, che dal repertorio delle canzoni tradizionali francesi hanno spesso scelto quelle (come la famosissima Le prince d'Orange) dove più chiaramente la « musa popolare » si è espressa contro la guerra ; con Roda-Gil si proiettano invece nella canzone antimilitarista contemporanea, e con un testo folgorante. « Esteve », quello delle « canzoni mai disarmate », ancora una volta presenta un'arma in suo testo, il fucile portato a tracolla sulla schiena dal soldato che marcia alla guerra. Chiaramente, nei suoi testi Roda-Gil è un espressionista che potrebbe dirsi di scuola tedesca : una serie di immagini che « fabbricano » la storia lasciandola alla libera immaginazione del fruitore. Un procedimento che è alla base di tutto l'album (si veda la cocente e terribile Chantier d'été) e che qui appare in tutta la sua evidenza, a partire dalla crosta di pane durissima che il soldato biascica marciando coi suoi « denti di cane » e « armato di un asso di picche » (a significare che, per lui, tutto è oramai appeso esclusivamente alla sorte, come in un gioco di carte). E così via in una sarabanda di parole il cui solo suono evoca il progredire verso l'appuntamento di morte, col « sole che sa di ferro ». Compaiono gli sgozzati, verso la fine, coloro che sono stati cancellati dalla terra ; chiudono la canzone una serie di morti per lavoro (il marinaio in mare, il muratore cadendo dall'impalcatura), indicando così che, in fondo, anche quello di dare e ricevere la morte in guerra altro non è che uno sporco mestiere come un altro.
Immagini come pennellate e, sullo sfondo, la musica qui dura e dissonante di Yacoub che termina con un rullo di tamburi e il soldato che se ne va mentre riprendono le prime strofe : avanti un altro...[RV]
- Balançoire en feu
- Paysans sans peur
- Chantier d'été
- Soldat de la République