Oh brothers though we're strangers and your land and mine are far apart,
and though your name lies awkwardly and strange upon my tongue.
As the needle's drawn towards the pole,
so I am drawn both heart and soul,
to sing of your great struggle in the fields of Vietnam.
Your barefoot farmers would not wear the yoke and chains of slavery -
for four long bitter years they fought the armies of Japan;
your flesh opposed their armoured might
you harried them by day and night -
and you drove them from the jungles and the fields of Vietnam.
Before you could draw peaceful breath more death was raining from the skies,
the French came, and for nine more years your land they overran;
but the enemy could not subdue.
They broke at Dien Bien Phu -
and their dead lay all around them in the fields of Vietnam.
The French had scarcely left your shores when more invading armies came,
equipped with all the latest tools men use to kill a man;
"We've come to show you," was their cry,
"all the ways a man can die -
and we'll make a bloody desert of the fields of Vietnam."
The skies by day were dark with planes, with hungry flames the nights were red,
the stench of death lay on the air with reek of spent napalm;
death bloomed in every paddy field,
and still your people would not yield -
to American invaders in the fields of Vietnam.
For thirteen years the U.S. Army's sown your soil with blood and tears,
impartially they deal out death to women, child and man,
and still no victory - instead
they count their own dishonoured dead,
and contempt's their only harvest in the fields of Vietnam.
O, brothers, where did you find the strength to fight so long for freedom's cause?
A quarter-century has passed since first your fight began;
long have you fought, and valiantly,
and as long as men love liberty -
they will sing of your great struggle the fields of Vietnam.
and though your name lies awkwardly and strange upon my tongue.
As the needle's drawn towards the pole,
so I am drawn both heart and soul,
to sing of your great struggle in the fields of Vietnam.
Your barefoot farmers would not wear the yoke and chains of slavery -
for four long bitter years they fought the armies of Japan;
your flesh opposed their armoured might
you harried them by day and night -
and you drove them from the jungles and the fields of Vietnam.
Before you could draw peaceful breath more death was raining from the skies,
the French came, and for nine more years your land they overran;
but the enemy could not subdue.
They broke at Dien Bien Phu -
and their dead lay all around them in the fields of Vietnam.
The French had scarcely left your shores when more invading armies came,
equipped with all the latest tools men use to kill a man;
"We've come to show you," was their cry,
"all the ways a man can die -
and we'll make a bloody desert of the fields of Vietnam."
The skies by day were dark with planes, with hungry flames the nights were red,
the stench of death lay on the air with reek of spent napalm;
death bloomed in every paddy field,
and still your people would not yield -
to American invaders in the fields of Vietnam.
For thirteen years the U.S. Army's sown your soil with blood and tears,
impartially they deal out death to women, child and man,
and still no victory - instead
they count their own dishonoured dead,
and contempt's their only harvest in the fields of Vietnam.
O, brothers, where did you find the strength to fight so long for freedom's cause?
A quarter-century has passed since first your fight began;
long have you fought, and valiantly,
and as long as men love liberty -
they will sing of your great struggle the fields of Vietnam.
envoyé par Riccardo Venturi - 20/11/2005 - 01:43
Langue: italien
Versione italiana di Riccardo Venturi
23 novembre 2005
23 novembre 2005
I CAMPI DEL VIETNAM
Fratelli, anche se siamo stranieri e la vostra terra e la mia sono lontane,
anche se il vostro nome mi suona difficile e bizzarro alla lingua,
proprio come l’ago della bussola è attratto dal polo,
così io sono attratto, con l’anima e col cuore,
a cantare della vostra grande lotta nei campi del Vietnam.
I vostri contadini scalzi non volevano portare il giogo e le catene della schiavitù,
per quattro lunghi anni amari combatterono le armate giapponesi ;
la vostra nuda carne si oppose alla loro potenza corazzata,
e voi non davate loro tregua, notte e giorno,
e li cacciaste via dalle foreste e dai campi del Vietnam.
Prima di poter respirare in pace, ancor più morte piovve dai cieli,
vennero i francesi, e per nove anni ancora infestarono il vostro paese ;
ma non poterono sottomettere il nemico.
Subirono una disfatta a Dien Bien Phu,
e i loro morti giacquero tutti attorno, nei campi del Vietnam.
Non appena i francesi ebbero lasciato i vostri lidi, vennero altri eserciti invasori
armati di tutti i più moderni strumenti che gli uomini usano per uccidere ;
« Siamo venuti per mostrarvi », urlarono,
« Tutti i modi in cui un uomo può morire –
e faremo un maledetto deserto dei campi del Vietnam. »
Di giorno, i cieli nereggiavano di aerei, le notti rosseggiavano di fiamme avide,
l’aria puzzava di morte con il fetore del napalm consumato ;
la morte fioriva in ogni risaia,
eppure il vostro popolo ancora non cedeva
agli Americani che avevano invaso i campi del Vietnam.
Per tredici anni l’esercito americano seminò sangue e lacrime nel vostro suolo
distribuendo la morte equamente tra uomini, donne e bambini,
ma ancora nessuna vittoria ; invece
contano i loro morti disonorati
e solo disprezzo è quel che hanno raccolto nei campi del Vietnam.
Fratelli, dove avete trovato la forza per combattere così a lungo per la libertà ?
Un quarto di secolo è passato da quando la vostra battaglia è cominciata ;
avete combattuto a lungo, e valorosamente,
e fin quando gli uomini ameranno la libertà
canteranno la vostra grande lotta nei campi del Vietnam.
Fratelli, anche se siamo stranieri e la vostra terra e la mia sono lontane,
anche se il vostro nome mi suona difficile e bizzarro alla lingua,
proprio come l’ago della bussola è attratto dal polo,
così io sono attratto, con l’anima e col cuore,
a cantare della vostra grande lotta nei campi del Vietnam.
I vostri contadini scalzi non volevano portare il giogo e le catene della schiavitù,
per quattro lunghi anni amari combatterono le armate giapponesi ;
la vostra nuda carne si oppose alla loro potenza corazzata,
e voi non davate loro tregua, notte e giorno,
e li cacciaste via dalle foreste e dai campi del Vietnam.
Prima di poter respirare in pace, ancor più morte piovve dai cieli,
vennero i francesi, e per nove anni ancora infestarono il vostro paese ;
ma non poterono sottomettere il nemico.
Subirono una disfatta a Dien Bien Phu,
e i loro morti giacquero tutti attorno, nei campi del Vietnam.
Non appena i francesi ebbero lasciato i vostri lidi, vennero altri eserciti invasori
armati di tutti i più moderni strumenti che gli uomini usano per uccidere ;
« Siamo venuti per mostrarvi », urlarono,
« Tutti i modi in cui un uomo può morire –
e faremo un maledetto deserto dei campi del Vietnam. »
Di giorno, i cieli nereggiavano di aerei, le notti rosseggiavano di fiamme avide,
l’aria puzzava di morte con il fetore del napalm consumato ;
la morte fioriva in ogni risaia,
eppure il vostro popolo ancora non cedeva
agli Americani che avevano invaso i campi del Vietnam.
Per tredici anni l’esercito americano seminò sangue e lacrime nel vostro suolo
distribuendo la morte equamente tra uomini, donne e bambini,
ma ancora nessuna vittoria ; invece
contano i loro morti disonorati
e solo disprezzo è quel che hanno raccolto nei campi del Vietnam.
Fratelli, dove avete trovato la forza per combattere così a lungo per la libertà ?
Un quarto di secolo è passato da quando la vostra battaglia è cominciata ;
avete combattuto a lungo, e valorosamente,
e fin quando gli uomini ameranno la libertà
canteranno la vostra grande lotta nei campi del Vietnam.
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Testo e musica di Ewan McColl
interpretata da Mick Moloney
http://www.mudcat.org