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Στην Αμφιάλη

Nikos Gatsos / Νίκος Γκάτσος
Langue: grec moderne


Nikos Gatsos / Νίκος Γκάτσος

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Stin Amfiáli
Στίχοι: Νίκος Γκάτσος
Μουσική: Σταύρος Ξαρχάκος
Πρώτη εκτέλεση: Τάκης Μπίνης
Από τη ταινία Ρεμπέτικο του Κώστα Φέρρη- 1983

Testo di Nikos Gatsos
Musica di Stavros Xarchakos
Prima esecuzione di Takis Binis
Dal film "Rebetico" di Kostas Ferris, 1983

Atene, 1937.
Atene, 1937.

Si tratta di una delle canzoni del film "Rebetico" del 1983. Xarchakos è magico nella imitazione dei colori e dei suoni della musica che girava allora nei bassifondi e che veniva dalla Micrasìa (Asia Minore); e Gatsos con le parole gli va dietro da dio. Parla di Mihalis, uno spacciatore un po' maldestro di "mavraki" (la "negretta" cioè di erba da fumare) e forse di qualcos'altro, che viene fregato (come qui si dice: gli tagliano il filo dell'aquilone) da altri balordi, fino a che non se lo pigliano "le belve" e lo sbattono dentro, e addio. I quartieri di Atene citati, Amfiali e Trumba non erano dei più distinti.
Μια βραδιά στην Αμφιάλη του τη φέραν του Μιχάλη
του τη φέραν του Μιχάλη μια βραδιά στην Αμφιάλη.

Πως πουλούσε με το δράμι κουλουράκια με σουσάμι
Κουλουράκια με σουσάμι τα πουλούσε με το δράμι.

Ένα κι ένα κάνουν δύο πέστε του Μιχάλη αντίο
Δύο κι ένα κάνουν τρία τον γραπώσαν τα θηρία.

Άλλη μια βραδιά στην Τρούμπα αμολύσανε καλούμπα
Αμολύσανε καλούμπα άλλη μια βραδιά στην Τρούμπα

Πούλαγε ζεστή τουλούμπα κι έτσι έπεσε στη λούμπα
Έτσι έπεσε στη λούμπα γιατί πούλαγε τουλούμπα

Ένα κι ένα κάνουν δύο πέστε του Μιχάλη αντίο
Δύο κι ένα κάνουν τρία τον γραπώσαν τα θηρία.

Ποιος του φταίει του Μιχάλη το ξερό του το κεφάλι
Το ξερό του το κεφάλι να ποιος φταίει του Μιχάλη.

Είχε κρύψει στο συρτάρι φούντες-φούντες το χορτάρι
Φούντες φούντες το χορτάρι είχε κρύψει στο συρτάρι.

Ένα κι ένα κάνουν δύο πέστε του Μιχάλη αντίο
Δύο κι ένα κάνουν τρία τον γραπώσαν τα θηρία.

Θα του στείλουμε λουκούμια τώρα που 'γινε σαν μούμια
Τώρα που 'γινε σαν μούμια θα του στείλουμε λουκούμια

Να τα τρώει στο κελί του να χτυπάει την κεφαλή του
Να χτυπάει την κεφαλή του στο μακρόστενο κελί του

Ένα κι ένα κάνουν δύο πέστε του Μιχάλη αντίο
Δύο κι ένα κάνουν τρία τον γραπώσαν τα θηρία.

Μια βραδιά στην Αμφιάλη του τη φέραν του Μιχάλη
του τη φέραν του Μιχάλη μια βραδιά στην Αμφιάλη.

Άλλη μια βραδιά στην Τρούμπα αμολύσανε καλούμπα
Αμολύσανε καλούμπα κι έτσι έπεσε στην λούμπα

Ένα κι ένα κάνουν δύο πέστε μας κι εμάς αντίο
Δύο κι ένα κάνουν τρία και τελειώνει η ιστορία

envoyé par Gian Piero Testa - 21/4/2010 - 19:12




Langue: italien

Gian Piero Testa.
Gian Piero Testa.

Versione italiana di Gian Piero Testa

Un po' di tempo fa, quando mi ero messo in testa di tradurre tutte le canzoni di Gatsos (impresa progredita oltre i due terzi; ma dopo l'incontro con AWS ora batte un po' la fiacca), al margine di questa canzone avevo annotato: impossibile, troppi giochi di parole, allusioni e argot. Ritrovatamela tra le mani più di recente, ho ritentato, e mi sembra di esserci abbastanza riuscito. Ho dovuto trovare le rime, perché senza rime non funzionava proprio, e anche discostarmi qua e là dalla lettera, spero non dal senso. Per ragioni di rima, i poliziotti, "le belve", mi si sono trasformati in "lupi"...ma va bene lo stesso. E chiedo perdono per diverse altre infedeltà di questo tipo. Se non sbaglio, la metrica (distici di decapantasillabi con rime interne) è quella delle "mantinades". I lukumia sono quei piccoli cubi di gelatina di frutta spolverati di zucchero a velo, presenti in tutta l'area levantina. Famosi quelli di Patrasso. (GPT)
AD AMFIALI

Una sera qui ad Amfiàli gliela fecero a Michàlis
gliela fecero a Michàlis una sera qui ad Amfiàli.

Ché vendea col bilancino ciambelline col cumino
Ciambelline col cumino le vendea col bilancino.

Uno schiocco di due dita e Michàlis cambiò vita
In un amen, tempi cupi, se lo bevvero quei lupi.

Pure a Trumba una sera gli toccò una sfiga nera
L'aquilone scappò in cielo, gli rimase in mano il filo.

Sfogliatelle dava lì ma quel colpo gli fallì
Ma quel colpo gli fallì con le sfoglie andò così.

Uno schiocco di due dita e Michàlis cambiò vita
In un amen, tempi cupi, se lo bevvero quei lupi.

A Michàlis chi avrà dato quel cervello prosciugato
Quel cervello prosciugato a Michàlis chi avrà dato.

Stelo a stelo in una cuccia nascondeva la sua erbuccia
Nascondeva la sua erbuccia stelo a stelo in una cuccia.

Uno schiocco di due dita e Michàlis cambiò vita
In un amen, tempi cupi, se lo bevvero quei lupi.

Gli mandiamo due lukumia lo vedessi è già una mummia
Lo vedessi è già una mummia gli mandiamo due lukumia.

Se li mangi lì allo scuro e che dia la testa al muro
Se li mangi senza fretta nella cella lunga e stretta.

Uno schiocco di due dita e Michàlis cambiò vita
In un amen, tempi cupi, se lo bevvero quei lupi.

Una sera qui ad Amfiàli gliela fecero a Michàlis
gliela fecero a Michàlis una sera qui ad Amfiàli.

Pure a Trumba una sera gli toccò una sfiga nera
L'aquilone scappò in cielo, gli rimase in mano il filo.

Uno schiocco di due dita e la storia è qui finita
E la storia è qui finita con lo schiocco di due dita.

envoyé par Gian Piero Testa - 22/4/2010 - 16:45




Langue: italien

Gian Piero Testa.
Gian Piero Testa.

Versione italiana (letterale) di Gian Piero Testa

Traduzione letterale. Ho ammesso che mi sono sentito costretto a fare una traduzione un po' libera. Ma in AWS in fatto di traduzioni si è galantuomini: ecco quella letterale; e chi vuole può valutare i discostamenti. Non ho ripetuto le coppie di ritornello. (GPT)
AD AMFIALI

Una sera ad Amfiali gliela fecero a Michàlis
gliela fecero a Michàlis una sera ad Amfiali

Siccome vendeva col bilancino ciambelline al sesamo
Ciambelline al sesamo le vendeva col bilancino.

Uno e uno fanno due dite a Michalis addio
Due e uno fanno tre lo uncinarono le belve.

Un'altra sera a Trumba mollarono un aquilone
Mollarono un aquilone un'altra sera a Trumba

Vendeva tulumba calda* e così cadde nella trappola**
Così cadde in trappola perché vendeva tulumba

Chi è in debito verso Michalis della sua testa secca
Della sua testa secca chi è che è in debito con Michalis.

Aveva nascosto nel cassetto rametto a rametto l'erba
Rametto a rametto l'erba l'aveva nascosta nel cassetto.

Gli manderemo dei lukumia ora che è diventato come una mummia
Ora che è diventato come una mummia gli manderemo dei lukumia

Che li mangi nella sua cella , che si picchi la testa
Che si picchi la testa nella sua cella lunga e stretta

Uno più uno fanno due date l'addio anche a noi
Due più uno fanno tre e la storia finisce.
* Dolce decorato come a coste di velluto, termine turco

** "lumba": termine albanese

envoyé par Gian Piero Testa - 22/4/2010 - 23:53




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