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A Hard Rain's A-Gonna Fall

Bob Dylan
Langue: anglais


Bob Dylan

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bd
[1962]
Riparo.
Riparo.

Testo e musica di Bob Dylan
Words and music by Bob Dylan
Dall'album / From the LP "The Freewhelin' Bob Dylan" (1963)


Una delle più celebri canzoni contro la guerra, non solo di Bob Dylan ma in assoluto.

Scritta al tempo della crisi dei missili a Cuba nell'ottobre del 1962, secondo molti si riferisce al fall-out atomico, la caduta come pioggia delle scorie radioattive in seguito all'esplosione di una atomica. Probabilmente, però, come sottolineato dallo stesso Dylan in più di un'occasione, la canzone trascende questa semplice interpretazione pur confermandola, per assurgere ad un significato più universale e ricco di sottintesi biblici e cabalistici (come l'uso di numerazioni inusitate tipiche della Bibbia: "Ho inciampato sul fianco di dodici montagne nebbiose, ho camminato e strisciato su sei strade tortuose, ho camminato nel mezzo di sette tristi foreste, sono stato di fronte a dodici oceani morti...").
È sicuramente una delle canzoni di Dylan maggiormente influenzate dalle visioni apocalittiche e cataclismatiche di molte parti del Vecchio Testamento.

Ecco di seguito alcuni stralci riguardanti questo brano tratti da Jokerman di Clinton Heylin.

"Dylan scriveva anche canzoni che parlavano di argomenti di vasto interesse. In settembre, nell'imminenza della crisi dei missili a Cuba e mentre nelle coffee house si intrecciavano fitte conversazioni preoccupate, egli scrisse una canzone che descriveva un mondo impazzito pieno di anime tormentate, un mondo dove "nero è il colore e nessuno il numero". Secondo alcuni Dylan scrisse A hard rain's a-gonna fall dapprima sotto forma di poesia e solo in un secondo tempo pensò di metterla in musica. Può essere, ma in ogni caso il fatto che essa fosse liberamente ispirata a Lord Randal una canzone per bambini (VEDI NOTA) fa pensare che avesse avuto sempre in mente una canzone soprattutto se si prende in considerazione l'ultima frase che recita "conosco la mia canzone prima ancora di cominciare a cantarla"


PETE SEEGER: "Organizzammo una serata hootenanny alla Carnegie Hall... Penso che fosse il 1961 o il 1962... Tanto per cambiare finimmo per ritrovarci con troppi artisti in programma così dovetti andare da loro e dire "ascoltate gente potrete eseguire al massimo tre canzoni perchè non possiamo farvi suonare per più di dieci minuti ciascuno" allora Bob alzò una mano e disse "e io come faccio? Una delle mie canzoni dura dieci minuti..."

Inevitabilmente la greve pioggia della quale parlava Dylan nella propria canzone venne interpretata come una metafora del fall-out, la pioggia di scorie radioattive che fa seguito ad un' esplosione nucleare sebbene egli si sforzasse al massimo di sottolineare il fatto che la canzone aveva un significato più ampio nel quale era sì inclusa la crisi cubana ma anche altre cose. In sostanza la canzone aveva più a che fare con l'Apocalisse biblica che con i bombardamenti.

BOB DYLAN: "Scrissi quella canzone ai tempi della crisi dei missili a Cuba. Mi trovavo in Bleecher Street di notte assieme ad altra gente e ci chiedevamo preoccupati se la fine del mondo fosse prossima. Avremmo mai visto l'alba del giorno seguente? Era una canzone di disperazione... Cosa potevamo fare? Come potevamo controllare le persone che erano in procinto di annientarci? Le parole mi vennero fuori in fretta, molto in fretta...Era una canzone di terrore; frase dopo frase dopo frase cercando di catturare il feeling procuratomi dalla sensazione del nulla"

(da Maggie's Farm - il sito italiano su Bob Dylan)

Francis James Child (1825-1896).
Francis James Child (1825-1896).


NOTA Lord Randal non è una canzone per bambini ma una Child Ballad. Il nome di Child Ballads significa Ballate Child (dal nome dello studioso autore della loro catalogazione e studio, Francis James Child), e non "Ballate per bambini" come molti credono: gli argomenti usuali delle ballate tradizionali ne fanno, anzi, tutt'altro che delle canzoni per l'infanzia.



Importante: Sui rapporti e sulla derivazione certa della struttura metrica e dell'attacco di ogni strofa di questa canzone da un'antica ballata popolare scozzese di origine forse italiana, "Lord Randal" (Child #12), si veda la voce "Lord Randal" su wikipedia italiana (in gran parte ripresa da Fatti e Fattacci), alla quale sono riportati sia il testo che la traduzione della ballata, sia un'introduzione che spiega per sommi capi la sua origine, e la sua diffusione in Scozia e in America. La cosa è saltata fuori in una discussione via mail con Dario Cangelli, frequentatore della mailing list "Brigata Lolli".


È dopo aver ascoltato "A Hard Rain's A-Gonna Fall" che il cantautore canadese Leonard Cohen ha deciso di scrivere canzoni.

«"A Hard Rain's A-Gonna Fall" represents to Dylan a maturation of his feelings on this subject since the earlier and almost as powerful "Let Me Die In My Footsteps" which is not included here but which was released as a single record by Columbia. Unlike most of his song-writing contemporaries among city singers, Dylan doesn't simply make a polemical point in his compositions. As in this sing about the psychopathology of peace-through-balance-of-terror, Dylan's images are multiply (and sometimes horrifyingly) evocative. As a result, by transmuting his fierce convictions into what can only be called art, Dylan reaches basic emotions which few political statements or extrapolations of statistics have so ar been able to touch. Whether a song or a singer can hen convert others is something else again.

"Hard Rain," adds Dylan, "is a desperate kind of song." It was written during the Cuban missile crisis of October 1962 when those who allowed themselves to think of the impossible results of the Kennedy-Khrushchev confrontation were chilled by the imminence of oblivion. "Every line in it," says Dylan, "is actually the start of a whole song. But when I wrote it, I thought I wouldn't have enough time alive to write all those songs so I put all I could into this one."»
(from the liner notes of the original LP)
«A hard rain's a-gonna fall rappresenta per Dylan una maturazione dei suoi sentimenti circa la materia che già era presente nella precedente Let me die in my footsteps che non è inclusa in questo disco, ma è stata pubblicata su singolo dalla Columbia. A differenza di molti cantautori contemporanei Dylan non si limita a fare un punto polemico nelle sue composizioni. Come in questa canzone sulla psicopatologia della pace-attraverso-l'equilibrio-del-terrore, le immagini di Dylan sono evocative in maniera molteplice ed a volte orribile. Alla fine trasmutando le sue feroci condanne in ciò che può essere solo definito arte, Dylan raggiunge emozioni che pochi discorsi politici o estrapolazioni di statistiche sono stati sinora capaci di toccare.

"Hard rain" aggiunge Dylan "è un tipo di canzone disperata".
Fu scritta durante la crisi dei missili a Cuba nell'ottobre del 1962 quando quelli che osavano ancora pensare ai possibili risultati dello scontro Kennedy/Khrushchev tremavano nell'imminenza della fine.
"Ogni verso di questa canzone" dice Dylan "è in realtà l'inizio di una canzone intera. Ma quando l'ho scritta pensavo che non ci sarebbe restato tempo sufficiente da vivere per scrivere tutte quelle canzoni così le ho messe tutte in una»
(dalle note dell'album originale)


INDICE RAPIDO DELLE VERSIONI DISPONIBILI [11 lingue sinora]
QUICK INDEX OF VERSIONS AVAILABLE [11 languages up to now]

Italiano - Francese 1 - Francese 2 - Spagnolo - Spagnolo (LLegará la tormenta) - Catalano - Portoghese - Tedesco 1 - Tedesco 2 - Ebraico - Ebraico 2 - Coreano - Polacco - Gaelico

Italian - French 1 - French 2 - Spanish - Spanish (LLegará la tormenta) - Catalan - Portuguese - German 1 - German 2 - Hebrew - Hebrew 2 - Korean - Polish - Irish
Oh, where have you been, my blue-eyed son?
Oh, where have you been, my darling young one?
I've stumbled on the side of twelve misty mountains,
I've walked and I've crawled on six crooked highways,
I've stepped in the middle of seven sad forests,
I've been out in front of a dozen dead oceans,
I've been ten thousand miles in the mouth of a graveyard,
And it's a hard, and it's a hard, it's a hard, and it's a hard,
And it's a hard rain's a-gonna fall.

Oh, what did you see, my blue-eyed son?
Oh, what did you see, my darling young one?
I saw a newborn baby with wild wolves all around it
I saw a highway of diamonds with nobody on it,
I saw a black branch with blood that kept drippin',
I saw a room full of men with their hammers a-bleedin',
I saw a white ladder all covered with water,
I saw ten thousand talkers whose tongues were all broken,
I saw guns and sharp swords in the hands of young children,
And it's a hard, and it's a hard, it's a hard, it's a hard,
And it's a hard rain's a-gonna fall.

And what did you hear, my blue-eyed son?
And what did you hear, my darling young one?
I heard the sound of a thunder, it roared out a warnin',
Heard the roar of a wave that could drown the whole world,
Heard one hundred drummers whose hands were a-blazin',
Heard ten thousand whisperin' and nobody listenin',
Heard one person starve, I heard many people laughin',
Heard the song of a poet who died in the gutter,
Heard the sound of a clown who cried in the alley,
And it's a hard, and it's a hard, it's a hard, it's a hard,
And it's a hard rain's a-gonna fall.

Oh, who did you meet, my blue-eyed son?
Who did you meet, my darling young one?
I met a young child beside a dead pony,
I met a white man who walked a black dog,
I met a young woman whose body was burning,
I met a young girl, she gave me a rainbow,
I met one man who was wounded in love,
I met another man who was wounded with hatred,
And it's a hard, it's a hard, it's a hard, it's a hard,
It's a hard rain's a-gonna fall.

Oh, what'll you do now, my blue-eyed son?
Oh, what'll you do now, my darling young one?
I'm a-goin' back out 'fore the rain starts a-fallin',
I'll walk to the depths of the deepest black forest,
Where the people are many and their hands are all empty,
Where the pellets of poison are flooding their waters,
Where the home in the valley meets the damp dirty prison,
Where the executioner's face is always well hidden,
Where hunger is ugly, where souls are forgotten,
Where black is the color, where none is the number,
And I'll tell it and think it and speak it and breathe it,
And reflect it from the mountain so all souls can see it,
Then I'll stand on the ocean until I start sinkin',
But I'll know my song well before I start singin',
And it's a hard, it's a hard, it's a hard, it's a hard,
It's a hard rain's a-gonna fall.



Langue: italien

Versione italiana di Riccardo Venturi
UNA DURA PIOGGIA CADRÀ

E dove sei stato, figlio mio dagli occhi azzurri?
Dove sei stato, mio caro ragazzo?
Ho inciampato sul fianco di dodici montagne brumose,
Ho camminato strisciato su sei strade tortuose
Sono andato dentro a sette cupe foreste,
Sono stato davanti a una dozzina di oceani morti,
Mi sono addentrato per diecimila miglia in una tomba,
E una dura, una dura, una dura, una dura,
Una dura pioggia cadrà.

E che cosa hai visto, figlio mio dagli occhi azzurri?
Che cosa hai visto, mio caro ragazzo?
Ho visto un neonato circondato dai lupi,
Ho visto un'autostrada di diamanti, ma non c'era nessuno,
Ho visto un ramo nero che stillava sangue,
Ho visto una stanza piena d'uomini coi loro martelli sanguinanti,
Ho visto una scala bianca tutta coperta d'acqua,
Ho visto diecimila bocche che parlavano con le lingue spezzate,
Ho visto pistole e lame aguzze in mano a dei bambini,
E una dura, una dura, una dura, una dura,
Una dura pioggia cadrà.

E che cosa hai udito, figlio mio dagli occhi azzurri?
Che cosa hai udito, mio caro ragazzo?
Ho udito il rombo d'un tuono che ruggiva un allarme,
Il boato d'un'ondata che avrebbe sommerso il mondo intero,
Ho udito cento tamburini con le mani in fiamme,
Ho udito cento che sussurravano e nessuno che ascoltava,
Ho udito una persona morire di fame, e molti che ridevano,
Ho udito il canto di un poeta che moriva nelle fogne,
Ho udito il rumore di un clown che piangeva nel vicolo,
E una dura, una dura, una dura, una dura,
Una dura pioggia cadrà.

E chi hai incontrato, figlio mio dagli occhi azzurri?
Chi hai incontrato, mio caro ragazzo?
Ho incontrato un bambino accanto a un cavallino morto,
Un uomo bianco che portava a spasso un cane nero,
Ho incontrato una ragazza col corpo che bruciava,
Ho incontrato una bambina che mi ha dato un arcobaleno,
Ho incontrato un uomo ferito in amore,
Ho incontrato un altro uomo ferito d'odio,
E una dura, una dura, una dura, una dura
Una dura pioggia cadrà.

E che farai adesso, figlio mio dagli occhi azzurri,
Che farai adesso, mio caro ragazzo?
Me ne tornerò indietro prima che cominci a piovere,
Andrò nel profondo della più buia foresta,
Dove c'è tanta gente con le mani vuote,
Dove le pillole di veleno straripan le loro acque,
Dove la casa nella valle è come una sporca e umida prigione,
Dove il volto del boia è sempre ben nascosto,
Dove la fame è brutta, dove le anime sono dimenticate,
Dove nero è il colore, dove zero è il numero,
E lo dirò, e lo penserò, e lo affermerò, lo respirerò,
E lo rifletterò da una montagna, così che tutti lo vedano,
Poi starò sull'oceano finché non comincerò a affondare,
Ma conosco bene la mia canzone prima di cominciare a cantare,
E una dura, una dura, una dura, una dura,
Una dura pioggia cadrà.



Langue: italien

Versione italiana cantabile di Giuanin Ferr
video
UNA DURA PIOGGIA CADRÀ

Ma dove sei stato, figlio mio occhi azzurri ?
ma dove sei stato, mio caro giovane figlio ?

ho inciampato su 12 monti nebbiosi,
camminato e strisciato su 6 strade tortuose,
ho vagato in 7 foreste tristi
son stato davanti a 12 oceani morti,
poi 10.000 miglia in bocca a un cimitero

e una dura, una dura, una dura, una dura... una dura pioggia ora cadrà

e cos'hai visto, figlio mio occhi azzurri ?
e cos'hai visto, mio caro giovane figlio ?

un neonato attorniato da lupi selvaggi,
un'autostrada di diamanti del tutto deserta,
un ramo nero che perdeva sangue,
una stanza piena d'uomini con martelli sanguinanti,
poi una scala bianca ma coperta d'acqua,
e 10.000 oratori con le lingue spezzate,
pistole e spade taglienti in mano a bambini

e una dura, una dura, una dura, una dura... una dura pioggia ora cadrà


e cos'hai sentito, figlio mio occhi azzurri ?
e cos'hai sentito, mio caro giovane figlio ?

il suono d'un tuono, ruggiva un all'erta,
il rombo di un'onda, poteva sommergere il mondo,
100 percussionisti con mani sfolgoranti,
10.000 tipi bisbiglianti e nessuno li ascoltava,
un morente di fame mentre molti ridevano
poi il canto d'un poeta che morì su una grondaia
e i lamenti d'un clown piangente in un vìcolo

e una dura, una dura, una dura, una dura... una dura pioggia ora cadrà


chi hai incontrato, figlio mio occhi azzurri ?
chi hai incontrato, mio caro giovane figlio ?

ho incontrato un bimbo accanto a un pony morto,
poi un uomo bianco a spasso con un cane nero,
una giovane donna con il corpo in fiamme,
poi una ragazza m'ha dato un arcobaleno,
ho incontrato un uomo ferito dall'amore,
poi un altro uomo, ferito dall'odio

e una dura, una dura, una dura, una dura... una dura pioggia ora cadrà

e ora che farai, figlio mio occhi azzurri ?
ora cosa farai, mio caro giovane figlio ?

di nuovo uscirò, prima che piova,
andrò al centro della più immensa foresta,
dove c'è tanta gente, tutta a mani vuote,
e scorie velenose contaminano l'acqua,
nella valle una casa, una prigione sporca e fredda,
il boia nasconde sempre bene il suo volto,
la fame è tremenda, le anime scordate,
il colore è il nero, il numero è lo zero,
ci penserò, racconterò e lo respirerò,
dal monte lo rifletterò, ogni anima vedrà,
camminerò sull'oceano finché affonderò,
conoscerò la mia canzone, già prima di cantarla

e una dura, una dura, una dura, una dura... una dura pioggia ora cadrà

18/10/2013 - 21:40




Langue: français

Versione francese di Riccardo Venturi
Version française de Riccardo Venturi

(2004)
UNE FORTE PLUIE VA TOMBER

Oh, où es-tu allé, mon fils aux yeux bleus ?
Oh, où es-tu allé mon petit chéri ?
J'ai trébuché sur le flanc de douze montagnes embrumées
J'ai marché et rampé sur six grandes routes tordues
J'ai piétiné au milieu de sept tristes forêts
J'ai été au dehors devant une douzaine d'océans morts
J'ai fait seize mille kilomètres dans la gueule d'un cimetière
Et c'est une forte, et c'est une forte, c'est une forte, et c'est une forte,
C'est une forte pluie qui va tomber

Oh, qu'as-tu vu, mon fils aux yeux bleus ?
Oh, qu'as-tu vu, mon petit chéri ?
J'ai vu un nouveau-né avec des loups sauvages tout autour de lui
J'ai vu une grande route en diamants avec personne dessus
J'ai vu une branche noire avec du sang continuant à couler goutte à goutte
J'ai vu une salle pleine d'hommes avec leurs marteaux ensanglantés
J'ai vu une échelle blanche toute couverte d'eau
J'ai vu dix mille bavards dont les langues étaient toutes brisées
J'ai vu des fusils et des épées acérées dans les mains de jeunes enfants
Et c'est une forte, et c'est une forte, c'est une forte, et c'est une forte,
C'est une forte pluie qui va tomber

Et qu'as-tu entendu, mon fils aux yeux bleus ?
Et qu'as-tu entendu, mon petit chéri ?
J'ai entendu le bruit du tonnerre, il a hurlé un avertissement
J'ai entendu le rugissement d'une vague qui pourrait noyer la terre entière
J'ai entendu cent joueurs de tambour dont les mains s'embrasaient
J'ai entendu dix mille personnes chuchoter et personne n'écoutait
J'ai entendu une personne mourir de faim, j'ai entendu beaucoup de gens rire
J'ai entendu la chanson d'un poète qui mourut dans les égouts
J'ai entendu le bruit que faisait un clown pleurant dans la ruelle
Et c'est une forte, et c'est une forte, c'est une forte, et c'est une forte,
C'est une forte pluie qui va tomber

Oh, qui as-tu rencontré, mon fils aux yeux bleus ?
Qui as-tu rencontré, mon petit chéri ?
J'ai rencontré un jeune enfant à côté d'un poney mort
J'ai rencontré un homme blanc qui promenait un chien noir
J'ai rencontré une jeune femme dont le corps brûlait
J'ai rencontré une jeune fille, elle m'a donné un arc-en ciel
J'ai rencontré un homme blessé par l'amour
J'ai rencontré un autre homme froissé par la haine
Et c'est une forte, et c'est une forte, c'est une forte, et c'est une forte,
C'est une forte pluie qui va tomber

Oh, et que vas-tu faire maintenant, mon fils aux yeux bleus ?
Oh, et que vas-tu faire maintenant, mon petit chéri ?
Je retourne dehors avant que la pluie ne se mette à tomber
Je m'enfoncerai au plus profond de la plus profonde forêt noire
Où les gens sont nombreux et leurs mains sont toutes vides
Où les pilules de poison inondent leurs eaux
Où la maison dans la vallée rencontre la prison humide et sale
Où le visage du bourreau est toujours bien caché
Où la faim est horrible, où les âmes sont oubliées
Où noire est la couleur, où zéro est le nombre
Et je le dirai et le penserai et l'exprimerai et le respirerai
Et je le reflèterai de la montagne afin que toutes les âmes puisse le voir
Puis je me mettrai debout sur l'océan jusqu'à que je commence à couler
Mais je connaîtrai bien ma chanson avant de commencer à chanter
Et c'est une forte, et c'est une forte, c'est une forte, et c'est une forte,
C'est une forte pluie qui va tomber



Langue: français

Versione francese di P.Mercy, da questa pagina

Une chanson de son album le plus engagé, le plus "Protest-songs". Vision d'apocalypse en une série d'images grotesques sur fond de guerre. La réponse du "fils aux yeux bleus" est devenue une réponse à la guerre nucléaire, la "pluie dure" symbolise les tapis de bombes ou les retombées radioactives. Les vers dépeignent les ruines de la guerre. Bien que le titre soit de l'argot moderne, la diction fait penser à Lorca et à Rimbaud. C'est "Hard rain" qui donna au poète canadien Léonard Cohen l'idée d'écrire des chansons. Une date dans l'écriture de la chanson d'actualité fondée sur le folklore. Ici éclot la fusion entre la poésie, le folk, le rock, et la chanson"engagée".
UNE PLUIE DURE VA TOMBER

Où as-tu été, mon fils aux yeux bleus?
Où as-tu été, mon cher petit?
J'ai trébuché sur le bord de douze montagnes brumeuses,
J'ai marché et rampé sur six chemins tordus,
J'ai pénétré au cœur de sept forêts tristes,
J'ai été à la rencontre d'une douzaine d'océans morts,
J'ai marché dix mille miles dans la bouche d'un cimetière,
Et c'est une dure, et c'est une dure, c'est une dure, c'est une dure,
Et c'est une pluie dure qui va tomber.

Qu'as-tu vu, mon fils au yeux bleus?
Qu'as-tu vu, mon cher petit?
J'ai vu un nouveau né entouré de loups du désert,
J'ai vu un chemin de diamants avec personne dessus,
J'ai vu une branche noire dégoulinante de sang,
J'ai vu une pièce pleine d'hommes avec leurs marteaux qui saignaient,
J'ai vu une échelle blanche toute couverte d'eau,
J'ai vus dix mille bavards dont la langue était cassée,
J'ai vu des fusils et des épées effilées dans les mains de jeunes enfants,
Et c'est une dure, et c'est une dure, c'est une dure, c'est une dure,
Et c'est une pluie dure qui va tomber.

Qu'as-tu entendu, mon fils aux yeux bleus?
Qu'as-tu entendu, mon cher petit?
J'ai entendu le son du tonnerre, rugir un avertissement,
Entendu le hurlement d'une vague qui pourrait noyer le monde entier,
Entendu cent batteurs dont les mains étaient en flamme,
Entendu dix mille chuchotements que personne n'écoutait,
Entendu une personne affamée, et entendu beaucoup de gens rire,
Entendu la chanson d'un poète qui mourait dans le caniveau,
Entendu le cri d'un clown qui pleurait dans la rue,
Et c'est une dure, et c'est une dure, c'est une dure, c'est une dure,
Et c'est une pluie dure qui va tomber.

Qui as-tu rencontré, mon fils aux yeux bleus
Qui as-tu rencontré, mon cher petit?
J'ai rencontré un jeune enfant aux côtés d'un poney mort,
J'ai rencontré un homme blanc qui promenait un chien noir,
J'ai rencontré une femme dont le corps brûlait,
J'ai rencontré une jeune fille qui m'a donné un arc-en-ciel,
J'ai rencontré un homme qui était blessé par l'amour,
J'ai rencontré un autre homme qui était blessé par la haine,
Et c'est une dure, c'est une dure, c'est une dure, c'est une dure,
C'est une pluie dure qui va tomber.

Que vas-tu faire, mon fils aux yeux bleus?
Que vas-tu faire, mon cher petit?
Je vais sortir avant que la pluie ne commence à tomber,
Je vais marcher au plus épais de la plus noire et épaisse forêt,
Où les gens sont nombreux et ont les mains vides,
Où les boulettes de poison ont envahi leurs eaux,
Où la maison dans la vallée ressemble à la prison sale et humide,
Où le visage du bourreau est toujours bien caché,
Où le désir est laid, où les âmes sont oubliées,
Où noire est la couleur, où zéro est le nombre,
Et je le dirai et je le penserai et je le raconterai et je le soufflerai,
Et je le projetterai de la montagne pour que chacun puisse le voir,
Et puis, je resterai sur l'océan jusqu'à ce que je commence à sombrer,
Mais je connaîtrai bien ma chanson avant de commencer à chanter.
Et c'est une dure, c'est une dure, c'est une dure, c'est une dure,
C'est une pluie dure qui va tomber.

15/3/2005 - 03:01




Langue: espagnol

Versione spagnola, da Traducecanciones
UNA FUERTE LLUVIA VA A CAER

¿Oh, donde has estado, hijo mío de ojos azules?
¿Oh, donde has estado, mi querido muchacho?
He tropezado sobre la ladera de doce montañas brumosas,
He caminado y me he arrastrado sobre seis sinuosas autopistas,
He caminado en medio de siete tristes bosques,
He estado fuera enfrente de una docena océanos muertos,
Me he adentrado diez mil de millas en la boca de un cementerio,
Y es dura, y es dura, es dura, y es dura,
Y es una dura lluvia la que va a caer.

¿Oh, qué viste, hijo mío de ojos azules?
¿Oh, qué viste, mi querido muchacho?
Vi a un recién nacido completamente rodeado de lobos salvajes,
Vi una autopista de diamantes con nadie sobre ella,
Vi una ensangrentada rama negra que permanecía goteando,
Vi una sala llena de hombres con sus martillos ensangrentados,
Vi una escalera blanca toda cubierta de agua,
Vi diez mil de oradores cuyas lenguas estaban todas rotas,
Vi armas y afiladas espadas en manos de niños pequeños,
Y es dura, y es dura, es dura, y es dura,
Y es una dura lluvia la que va a caer.

¿Y qué oíste, hijo mío de ojos azules?
¿Y qué oíste, mi querido muchacho?
Oí el sonido de un trueno, rugió fuera como advertencia,
Oí el bramido de una ola que podría ahogar el mundo entero,
Oí cien tamborileros cuyas manos estaban ardiendo
Oí diez mil susurros y a nadie escuchándolos
Oí una de persona hambrienta, oí mucha gente riendo
Oí la canción de un poeta que murió en la cuneta
Oí el sonido de un payaso que lloraba en el callejón,
Y es dura, y es dura, es dura, y es dura,
Y es una dura lluvia la que va a caer.

¿Oh, a quien encontraste, hijo mío de ojos azules?
¿A quien encontraste, mi querido muchacho?
Encontré a un niño pequeño al lado de un pony muerto,
Encontré a un hombre blanco que paseaba un perro negro,
Encontré una mujer joven cuyo cuerpo estaba ardiendo
Encontré una muchacha, ella me dio un arco iris,
Encontré un de hombre que estaba herido de amor,
Encontré otro hombre que estaba herido de odio,
Y es dura, y es dura, es dura, y es dura,
Y es una dura lluvia la que va a caer.

¿Oh, que vas a hacer ahora, hijo mío de ojos azules?
¿Oh, que harás ahora, mi querido muchacho?
Regresaré antes de que la lluvia empiece a caer
Caminaré a las profundidades del más profundo bosque tenebroso
Donde la gente es mucha y sus manos están todas vacías,
Donde las bolitas de veneno inundan sus aguas,
Donde el hogar en el valle se encuentra en la prisión sucia y húmeda,
Donde cara del verdugo está siempre bien oculta,
Donde hambre es repugnante, donde las almas están olvidadas,
Donde negro es el color, donde ninguno es el número,
Y lo contaré y lo pensaré y lo hablaré y lo respiraré,
Y lo reflejaré desde la montaña para que todas las almas pueden verlo,
Entonces permaneceré sobre el océano hasta que comience a hundirme,
Pero conoceré mi canción bien antes de que comience a cantar,
Y es dura, y es dura, es dura, y es dura,
Y es una dura lluvia la que va a caer.

envoyé par Riccardo Venturi




Langue: espagnol

LLegará la tormenta, una bella versione spagnola cantata dal duo Amaral, cover di Bob Dylan e inno ufficiale dell'Expo 08 di Saragozza (dedicato interamente all'acqua).

Si può scaricare dal sito ufficiale dell'Expo 08

L’Esposizione Internazionale di Saragozza intende diffondere i principi con cui costruire il nuovo rapporto delle persone con l’acqua, celebrando i progressi e le innovazioni per la sostenibilità con una grande festa in cui il divertimento sensoriale, la soddisfazione intellettuale, l’ambiente accogliente e l’allegria servano da veicolo per l’incontro, convertendolo in un’esperienza indimenticabile per il visitatore ed una eredità di speranza per la comunità umana.

Questi principi sono alla base anche della scelta dell’inno ufficiale dell’Expo: “Llegará la tormenta“, “Arriverà la tempesta“.
Si tratta di una versione di “A Hard rain’s a-gonna fall”, un brano composto da Bob Dylan nel 1963: l’autore lo ha ceduto all’Expo a sostegno del suo messaggio di sensibilizzazione sulla gestione delle risorse idriche nel mondo. I testi, che fanno riferimento alla morte delle foreste e degli oceani, la proliferazione di armi, la fame e la mancanza di comprensione tra gli uomini, restano attuali ancora oggi, a distanza di quattro decenni. Questa presa di posizione contro il degrado ambientale ha uno sfondo di speranza: abbiamo ancora tempo per decidere se questo è il mondo che vogliamo.

Quaranta anni dopo, il gruppo Amaral recupera lo spirito di questo inno per l’Esposizione Internazionale di Saragozza: sotto il titolo di “Arriverà la tempesta”, Eva Amaral e Juan Aguirre ci danno un’occasione in più per riflettere sull’ambiente e sull’acqua, e su quanto ciascuno può fare nell’ambio della sensibilizzazione ad uno sviluppo sostenibile.
(dal blog di Alberto)

LLegará la tormenta

Me han dicho que has vuelto por fin a tu casa
¿Qué has visto en tu viaje por tierras lejanas?

Caí entre la bruma de doce montañas
Vagando por seis autopistas cortadas
En medio de siete bosques callados
Perdido en las costas de negros océanos
Subí a diez mil millas hasta un camposanto

Y llegará, llegará, llegará,
llegará la tormenta
Que anuncia el cielo

Me han dicho que has vuelto por fin a tu casa
¿Qué oíste en tu viaje por tierras lejanas?

El ruido de un trueno preludio del miedo
La última ola al final de los tiempos
Tambores sonando en la linea de fuego
Y tantos susurros que no escucha nadie
Oí carcajadas y llantos de hambre
La triste canción del poeta en la calle
La voz de un payaso cubierto de sangre

Y llegará, llegará, llegará,
llegará la tormenta
Que anuncia el cielo

Me han dicho que has vuelto por fin a tu casa
¿Y qué harás ahora que el viaje se acaba?

Volver antes de la lluvia de estrellas
A lo más profundo de lo desconocido
Donde hay multitudes sin nada en las manos
Allí donde el sol ha secado los ríos
Donde eres esclavo o un pobre fugitivo
Que ha visto los ojos de un hombre sin rostro
Donde todas las almas han sido olvidadas
Donde negro es el color y el número no existe
Gritaré hasta que quede grabado en el viento
Y mi voz se refleje desde ésta montaña
Aunque tenga que andar encima de las aguas
Hasta que ésta llamada sea escuchada

Y llegará, llegará, llegará,
llegará la tormenta
Que anuncia el cielo (2x)

envoyé par Mario Ferrero - 6/6/2008 - 20:49




Langue: italien

Versione italiana di Alberto di "LLegará la tormenta", l'adattamento degli Amaral
tratta dal blog Boebi Interretis Situs
ARRIVERÀ LA TEMPESTA

Mi han detto che sei finalmente tornato a casa
Cos’hai visto nel tuo viaggio per terre lontane?

Caddi fra la bruma di dodici montagne
Vagando per sei autostrade tagliate
Nel mezzo di sette boschi silenti
Perso nelle coste di neri oceani
Salii a diecimila miglia fino un camposanto

Ed arriverà, arriverà, arriverà,
Arriverà la tempesta
Che annuncia il cielo

Mi han detto che sei finalmente tornato a casa
Cos’hai sentito nel tuo viaggio per terre lontane?

Il rumore di un tuono preludio del timore
L’ultima onda alla fine dei tempi
Tamburi che suonano sulla linea di fuoco
E tanti sussurri che non ascolta nessuno
Sentii risate e pianti di fame
La triste canzone del poeta sulla strada
La voce di un pagliaccio coperto di sangue

Ed arriverà, arriverà, arriverà,
Arriverà la tempesta
Che annuncia il cielo

Mi han detto che sei finalmente tornato a casa
Che cosa farai ora che il viaggio è finito?

Tornare prima della pioggia di stelle
Al più profondo di quanto vi è di sconosciuto
Dove vi sono moltitudini senza nulla nelle mani
Là dove il sole ha seccato i fiumi
Dove sei schiavo od un povero fuggitivo
Che ha visto gli occhi di un uomo senza volto
Dove tutte le anime sono state dimenticate
Dove nero è il colore ed il numero non esiste
Griderò fino a che resterà inciso nel vento
E la mia voce si rifletterà da questa montagna
Anche se dovessi camminare al di sopra delle acque
Fino a che questa chiamata sia ascoltata

Ed arriverà, arriverà, arriverà,
Arriverà la tempesta
Che annuncia il cielo.

3/4/2009 - 23:59




Langue: italien

Versione italiana di Carlo Demara

Ascoltabile da nikink.tumblr.com e youtube
Dove sei stato amore mio,
dove sei stato figlio dagli occhi blu.
Ho inciampato nel fianco di mille montagne.
Ho camminato e strisciato su sei strade contorte.
Ho camminato nel buio di tristi foreste.
Sono stato davanti ad oceani di morte.
Nei cimiteri ho sfiorato le labbra alla sorte
E vedrai anche qui una dura pioggia cadere

Che cosa hai visto bambino mio,
che cosa hai visto figlio dagli occhi blu.
Ho visto un neonato circondato dai lupi.
Ho visto strade diamante ma nessuno a seguirle.
Ho visto un albero nero gocciolare di sangue.
Stanze piene di uomini con in mano le spranghe.
Ho visto sette scale bianche affondare nel mare
ed ho visto parlare con vani sospiri.
Ho visto spade e fucili in mano ai bambini.
E vedrai anche qui una dura pioggia cadere

E che cosa hai sentito amore mio,
che cosa hai sentito figlio dagli occhi blu.
Ho sentito il fragore avvertire il silenzio.
Ho sentito un fragore da sommergere il mondo.
Ho sentito i soldati e le loro mani in fiamme
ed ho sentito sussurrare e nessuno ascoltare.
Ho sentito di un uomo ferito nel cuore
ed un altro che vendeva all’odio il suo nome.
E vedrai anche qui una dura pioggia cadere

Che cosa farai dolce amore mio,
che cosa farai figlio dagli occhi blu.
Tornerò quando la pioggia comincia a cadere.
Camminerò dentro al cuore di selve oscure,
dove tanta è la gente e vuote le mani,
dove la polvere al veleno contamina i mari,
dove la casa nel bosco è una fredda prigione,
dove la faccia del boia è nascosta bene,
dove brutta è la fame e le anime perse,
dove nero è il colore e il numero è zero.
Lo dirò pensando forte, più forte, respirando.
Rifletterò dalle montagne, cosi tutti vedranno.
Starò in piedi sull’oceano finche i piedi potranno
ma saprò bene la canzone per alzare il mio canto.
E vedrai anche qui una dura pioggia cadere

envoyé par kida - 30/6/2009 - 16:04




Langue: catalan

Versione catalana da Bards del segle XX
UNA PLUJA TORRENCIAL CAURÀ

Oh, on has estat, fill meu d'ulls blaus?
Oh, on has estat, el meu jove benvolgut?
He ensopegat amb el vessant de dotze boiroses muntanyes,
he caminat i m'he arrossegat per sis autopistes corbades,
he caminat pel mig de set boscos ombrívols,
he estat fora davant d'una dotzena d'oceans morts,
m'he endinsat deu mil milles a l'interior d'un cementiri,
i és dura, i és forta, és persistent, i és torrencial,
i és torrencial la pluja que aviat caurà.

Oh, què has vist, fill meu d'ulls blau?
Oh, què has vist, el meu jove benvolgut?
Vaig veure llops salvatges entorn d'un nounat,
vaig veure una autopista de diamants sense ningú en ella,
vaig veure una branca negra amb sang encara llefiscosa,
vaig veure una habitació plena d'homes amb martells sagnants,
vaig veure una escala blanca tota coberta d'aigua,
vaig veure deu mil oradors amb les llengües trencades,
vaig veure pistoles i afilades espases a les mans de nens,
i és dura, i és forta, és persistent, i és torrencial,
i és torrencial la pluja que aviat caurà.

I què has sentit, fill meu d'ulls blau?
I què has sentit, el meu jove benvolgut?
Vaig escoltar el so d'un tro, que va rugir sense avís,
vaig escoltar el bram d'una onada que podia anegar el món sencer,
vaig escoltar cent tamborilers les mans del quals cremaven,
vaig escoltar deu mil murmuris i ningú escoltant-los,
vaig escoltar a una persona famolenca, vaig escoltar a molta gent rient,
vaig escoltar la cançó d'un poeta que moria a la cuneta,
vaig escoltar el so d'un pallasso que plorava en un carreró,
i és dura, i és forta, és persistent, i és torrencial,
i és torrencial la pluja que aviat caurà.

Oh, a qui vas trobar, fill meu d'ulls blau?
I a qui vas trobar, el meu jove benvolgut?
Vaig trobar un nen petit al costat d'un pony mort,
vaig trobar un home blanc que passejava un gos negre,
vaig trobar una dona jove el cos de la qual estava cremant,
vaig trobar a una noia que em va donar un arc de Sant Martí,
vaig trobar a un home que estava ferit d'amor,
vaig trobar altre home que estava ferit d'odi;
i és dura, i és forta, és persistent, i és torrencial,
i és torrencial la pluja que aviat caurà.

I ara què faràs, fill meu d'ulls blau?
I ara què faràs, el meu jove benvolgut?
Retornaré abans que la pluja comenci a caure,
caminaré cap a l'abisme del més profund bosc negre,
on la gent és molta i totes les seves mans estan buides,
on les càpsules de verí aneguen les seves aigües,
on la llar en la vall té l'aparená d'na humida ibruta presó,
i la cara del botxí està sempre ben amagada,
on la fam amenaça, on les ànimes estan oblidades,
on el negre és el color, on el no-res és el nombre,
i ho contaré, ho diré, ho pensaré i ho respiraré,
i ho mostraré des de la muntanya per tal que totes les ànimes puguin veure-ho,
després m'asseuré damunt l'oceà fins que comenci a enfonsar-me,
però m'aprendré bé la meva cançó abans de començar a cantar-la,
i és dura, i és forta, és persistent, i és torrencial,
i és torrencial la pluja que aviat caurà.

2/9/2005 - 21:49




Langue: portugais

Versione portoghese, da questa pagina
UMA FORTE CHUVA QUE VAI CAIR

Oh, onde você esteve meu filho de olhos azuis?
Oh, onde você esteve, meu jovem querido?
Tropecei ao lado de doze montanhas nebulosas
Eu andei e engatinhei em seis estradas tortuosas

Eu pisei no meio de sete florestas tristonhas
Entrei e saí da frente de uma dúzia de oceanos mortos
Estive dez mil milhas
Na boca de uma sepultura
E é uma forte, é uma forte
É uma forte, e é uma forte
E é uma forte chuva que vai cair

Oh, o que você viu, meu filho de olhos azuis?
Oh, o que você viu, meu jovem querido?
Eu vi um bebê recém nascido
Com lobos selvagens lhe rondando
Eu vi uma estrada de diamantes sem ninguém sobre ela
Eu vi um galho negro com sangue que pingava
Eu vi um quarto cheio de homens
Com seus martelos sangrando
Eu vi uma escada branca toda coberta de água
Eu vi dez mil oradores
Cujas línguas estavam dilaceradas
Eu vi armas e espadas afiadas
Nas mãos de crianças pequenas
E é uma forte, é uma forte, é uma forte, é uma forte
E é uma forte chuva que vai cair

E o que foi que você ouviu meu filho de olhos azuis?
E o que foi que você ouviu meu jovem querido?
Eu ouvi o som do trovão
E seu estrondo era um aviso
Ouvi o ronco de uma onda
Que poderia afogar o mundo inteiro
Ouvi mil bateristas
Cujas mãos estavam em brasa
Ouvi dez mil sussurrando e ninguém estava ouvindo
Ouvi uma pessoa morrer de fome
Ouvi muitos rindo
Ouvi a canção de um poeta que morreu na sarjeta
Ouvi o som de um palhaço que chorava no beco
E é uma forte, é uma forte
É uma forte, e é uma forte
E é uma forte chuva que vai cair

Oh, quem você encontrou meu filho de olhos azuis?
Quem foi que você encontrou meu jovem querido?
Eu encontrei uma criança jovem ao lado de um potro morto
Encontrei um homem branco
Que passeava com um cachorro preto
Encontrei uma jovem mulher cujo corpo estava queimando
Eu encontrei uma jovem menina, ela me deu um arco-íris
Eu encontrei um homem que estava ferido no amor
Eu encontrei um outro homem que estava ferido em ódio
E é uma forte, é uma forte
É uma forte, e é uma forte
E é uma forte chuva que vai cair

Oh, o que farás agora, meu filho de olhos azuis?
Oh, o que farás agora, meu jovem querido?
Vou voltar lá pra fora antes que a chuva comece a cair
Vou andar até as profundezas da mais negra floresta
Onde o povo é tamanho
E suas mãos são vazias

Onde as cápsulas de veneno estão afogando suas águas
Onde o lar no vale
Encontra a prisão úmida e suja
Onde o rosto do executor está sempre bem escondido
Onde a fome é feia, onde as almas são esquecidas
Onde preto é a cor, onde nada é o número
E eu posso contá-lo e pensa-lo e dize-lo e respira-lo
E refleti-lo das montanhas
Para que todas as almas possam vê-lo
Então ficarei em pé sobre o oceano até começar a afundar
Mas eu conhecerei minha canção bem
Antes de começar a canta-la
E é uma forte, é uma forte, é uma forte, e é uma forte
E é uma forte chuva que vai cair

envoyé par Riccardo Venturi




Langue: allemand

Versione tedesca, dal sito Lyrix.at
BLAUAUGENKIND

Und wo warst du mein blauaugen Kind
Und wo warst du mein kleiner Liebling?
Ich ging unzählige Pfade zu Riesen und Zwergen
Ich näherte mich langsam zwölf nebligen Bergen
Ich durchstreifte mein Herz und sieben dunkle Wälder
Ich war an der Küste von einem dutzend toter Meere
Ich ging tausend Meilen am Friedhof der Ehre
Und es ist stark, so stark, so stark
ein starker Regen durch den wir bald gehen

Und was sahst du mein blauäugiges Kind
Und was sahst du mein kleiner Liebling
Ich sah ein neugeborenes Kind von wilden Wölfen umgeben
Ich sah den Weg voller Blumen keiner wollte ihn gehen
Ich sah Legionen von Fremden mit blutenden Wunden
Ich sah eine handvoll Männer mit Hämmern in Händen
Ich sah die Himmelsleiter in Tränen versinken
Ich sah zehntausend Redner mit verknoteten Zungen
Ich sah Kinder die hielten Waffen in Händen
Und es ist stark, so stark, so stark
ein starker Regen durch den wir bald gehen

Und was hörtest du mein blauäugiges Kind
Und was hörtest du mein kleiner Liebling?
Ich hörte das Rollen des Donners warnend klingen
Hörte eine Welle die könnte die Welt verschlingen
Hörte hundert Trommler mit wunden Fingern
Hörte zehntausend flüstern woher kommt das Wimmern?
Hörte die Menschen lachen während so viele hungern
Hörte das Lied eines Dichters der ging vor die Hunde
Und einen Clown hörte ich weinen in der Gasse unten
Und es ist stark, so stark, so stark
ein starker Regen durch den wir bald gehen

Und wen trafst du mein blauäugiges Kind
Und wen trafst du mein kleiner Liebling?
Ich traf ein kleines Kind neben einem toten Hund
Ich traf einen weißen Mann mit einem schwarzen Rind
Ich traf eine Frau und ihr Körper der brannte
Ich traf einen Mann der die Liebe verkannte
Ich traf ein Mädchen die einen Regenbogen verschenkte
Ich traf eine andere die im Haß sich erhängte
Und es ist stark, es ist stark, es ist stark
Es ist ein starker Regen in dem wir gehen werden

He und was machst du nun mein blauäugiges Kind
He und was machst du nun mein kleiner Liebling?
Ich durchstreife die Wälder bevor der Regen beginnt
Gehe zu den vielen Menschen deren Hände leer sind
Denen man Ladungen Müll in die Gewässer kippt
Und denen man sagt: selig ist nur wer gibt
Wo das Traumhaus am Hügel ein kaltes Gefängnis ist
Wo fremd sein und Hunger ein böses Verhängnis ist
Wo das Haupt des Henkers eine Kapuze trägt
Und wo man kleine Kinder zur Kirchtüre legt
Und ich werde davon reden, es denken, atmen und sagen
Und der Wind wird die Botschaft in die Welt hinaus tragen
Und ich überschreite die Gräben bis ich versinke
Und ich kenne mein Lied bevor ich es singe
Und es ist stark, es ist stark, es ist stark
ein starker Regen in dem wir gehen

envoyé par Riccardo Venturi - 10/3/2005 - 23:51




Langue: allemand

Ulteriore versione tedesca, sempre dal medesimo sito Lyrix.at:
EIN SCHWERER REGEN WIRD FALLEN

Wo warst du denn, mein blauäugiger Junge ?
Wo bist du gewesen, mein Kleiner ?
Ich bin an den Hängen von zwölf vernebelten Gebirgen herumgeirrt.
Ich wanderte und kroch auf sechs kaputten Autobahnen herum.
Ich schritt quer durch sieben traurige Wälder.
Ich stand vor einem Dutzend toter Meere.
Ich war 1000 Meilen im Rachen eines Friedhofs.
Und ein schwerer, schwerer Regen wird fallen.

Was hast du denn gesehen, mein blauäugiger
Junge ? Was hast du gesehen, mein Kleiner ?
Ich sah ein neugeborenes Kind inmitten von
Wölfen, eine Autobahn von Diamanten und kein Mensch in der Nähe.
Ich sah einen schwarzen Zweig mit tropfendem
Blut daran, einen Raum voller Männer mit blutigen Hämmern.
Ich sah eine weiße Leiter, völlig mit Wasser
bedeckt, 10000 Redner mit gebrochenen Zungen.
Ich sah Gewehre und scharfe Schwerter in den Händen kleiner Kinder.
Und ein schwerer, schwerer Regen wird niedergehen.

Und was hast du gehört, mein blauäugiger
Junge ? Was hörtest du, mein Kleiner ?
Ich hörte den Klang des Donners, er schrie eine Warnung hinaus.
Hörte das Brüllen einer Woge, die die ganze Welt ertränken könnte.
Hörte hunderte Trommler, deren Hände blitzten.
Hörte 10000 flüstern, und niemand hörte zu.
Hörte einen Menschen verhungern, und viele Leute lachten.
Hörte das Lied eines Dichters, der in der Gosse starb.
Hörte einen Clown, der auf der Straße weinte.
Und ein schwerer, schwerer Regen wird niedergehen.

Was hast du vorgefunden, mein blauäugiger
Junge ? Wen trafst du an, mein Kleiner ?
Ich traf ein kleines Kind bei einem toten Pony,
einen weißen Mann, der einen schwarzen Hund ausführte.
Ich traf eine junge Frau, deren Körper brannte,
ein junges Mädchen, das mir einen Regenbogen gab.
Ich traf einen Mann, der durch die Liebe verwundet war.
Ich traf einen anderen, der durch den Haß verwundet war.
Und ein schwerer, schwerer Regen wird niedergehen.

Und was wirst du nun tun, mein blauäugiger
Junge ? Was wirst du nun tun, mein Kleiner ?
Ich werde wieder weggehen, bevor der Regen zu fallen beginnt,
zurück in die Tiefen der finsteren Wälder,
wo es viele Menschen gibt, deren Hände alle leer sind,
wo Giftkügelchen ihnen das Wasser verderben,
wo das Zuhause im Tal einem feuchten,
schmutzigen Gefängnis gleichkommt,
wo das Gesicht des Henkers immer wohlverhüllt ist,
wo der Hunger gemein und die Seelen vergessen sind,
wo Schwarz die Farbe ist und das Nichts die einzige Zahl.
Und ich sage es und denke es und spreche und atme es und verkünde es vom Berge,
so daß alle Seelen es sehen können.
Dann werde ich auf dem Ozean stehen,
bis ich beginne zu sinken.
Aber ich werde mein Lied genau kennen, bevor ich es singe.
Und ein schwerer, schwerer Regen wird niedergehen.

envoyé par Riccardo Venturi - 10/3/2005 - 23:53




Langue: néerlandais

Versione neerlandese di Ernst Jansz (2010)

ZWARE REGEN

Waar ben je geweest mijn goudblond kind
Waar ben je geweest mijn blauwoog mijn prins
Ik dwaalde op de flanken van twaalf verre bergen
Ik zwalkte en zwierf op zes kromme wegen
Drong door in het hart van drie droevige jungles
Ik stond aan het eind van een dozijn dode zeeën
Liep tienduizend mijl in de muil van een kerkhof
En er gaat zwaar, er gaat zwaar, er gaat zwaar, er gaat zwaar,
Er gaat zware regen vallen

Wat heb je gezien mijn goudblond kind
O wat heb je gezien mijn blauwoog mijn prins
Ik zag een kind, pasgeboren, in een kring wilde wolven
Ik zag een snelweg van parels door mensen verlaten
Ik zag een loodzwarte boom met bloed dat bleef stromen
Ik zag een kamer vol mannen met bloedende hamers
Ik zag een trap in het wit verdwenen in water
Ik zag tienduizend sprekers met stomheid geslagen
Zag geweren en zwaarden in handen van kinderen
En er gaat zwaar, er gaat zwaar, er gaat zwaar, er gaat zwaar,
Er gaat zware regen vallen

Wat heb je gehoord mijn goudblond kind
O wat heb je gehoord mijn blauwoog mijn prins
Ik hoorde de donder een waarschuwing brullen
Het gebrul van een golf die het land zou verslinden
Hoorde honderden drummers met handen vol blaren
Hoorde tien duizend fluisteren en niemand luisteren
Hoorde één mens creperen en veel mensen lachen
Hoorde het lied van de dichter die stierf in de straten
Hoorde het geluid van een huilende clown in de regen
En er gaat zwaar, er gaat zwaar, er gaat zwaar, er gaat zwaar,
Er gaat zware regen vallen

Wie heb je ontmoet mijn goudblond kind
O wie heb je ontmoet mijn blauwoog mijn prins
Ik trof een klein kind naast een stervende pony
Een gitzwarte hond aan een blanke mans hand
Een vrouw, haar lichaam zo jong nog, in vlammen
Ik ontmoette een meisje zij gaf mij een regenboog
Ik ontmoette een man die verteerd werd door liefde
En een andere man die verteerd werd door haat
En er gaat zwaar, er gaat zwaar, er gaat zwaar, er gaat zwaar,
Er gaat zware regen vallen

Wat ga je nu doen mijn goudblond kind
O wat ga je nu doen mijn blauwoog mijn prins
Ik keer weer terug voor de regen gaat vallen
Keer terug in de schoot van de diepdonkere wouden
Waar veel mensen leven en leeg zijn hun handen
Waar builen vol gif in de wateren stromen
Waar dromen bezwijken in vochtige kerkers
En het gezicht van de beul is zorgvuldig verborgen
En honger is lelijk en zielen zijn vergeten
En waar zwart de kleur is en nul is het nummer
En ik zeg het en denk en snik het en spel het
Van de hoogste top tot ver over de velden
En ik loop op het water voordat ik zal zinken
En ik ken mijn lied wel voordat ik zal zingen
Er gaat zwaar, er gaat zwaar, er gaat zwaar, er gaat zwaar,
Er gaat zware regen vallen

envoyé par Dq82 - 2/11/2017 - 18:59




Langue: hébreu

Versione ebraica di Yoram Aharon, da Hebrew Dylan
גשם כבד על הארץ ייפול

אוו, איפה היית בן כחול-עין תמים?
אוו, איפה היית, חמודי שלי, צעיר בימים?
כשלתי במדרונות שנים-עשר הרים ערפיליים?
הלכתי וזחלתי על ששה כבישים ראשיים מתעקלים,
צעדתי בתוך שבעה יערות שבעצב טבעו,
הייתי לחופם של תריסר אוקיאנוסים שגוועו,
הייתי עשרת אלפים מילין בלוע של בית-קברות,
והוא כבד, הוא כבד, הוא כבד, הוא כבד,
גשם כבד על הארץ ייפול.

אוו, מה ראית, בן כחול-עין תמים?
אוו, מה ראית, חמודי שלי, צעיר בימים?
ראיתי תינוק שזה עתה נולד מוקף זאבי ערבות,
ראיתי דרך רחבה מלאת יהלומים אך עליה אין כל עקבות,
ראיתי איבר שחור שדם ממנו נוטף,
ראיתי חדר מלא גברים עם פטישים מדממים על הכתף,
ראיתי סולם לבן כולו שקוע במים,
ראיתי עשרת אלפים דוברים שלשונותיהם מפורקים,
ראיתי רובים וחרבות חדות בידי ילדים צעירים ורכים,
והוא כבד, הוא כבד, הוא כבד, הוא כבד,
גשם כבד על הארץ ייפול.

ומה שמעת, בן כחול-עין תמים?
מה שמעת, חמודי שלי, צעיר בימים?
שמעתי את קול הרעם , בקול נפץ אזהרה מביע,
שמעתי את רעם הגל שאת כל העולם עלול להטביע,
שמעתי מאה מתופפים שידיהם ניצוצות מעלות,
שמעתי עשרת אלפים לוחשים נופלים על אוזניים ערלות,
שמעתי אדם אחד גווע ברעב, שמעתי מקהלות אנשים צוהלות,
שמעתי שיר של משורר שמת במשכנות העוני,
שמעתי את קול הליצן שבכה בסמטה,
והוא כבד, הוא כבד, הוא כבד, הוא כבד,
גשם כבד על הארץ ייפול.

ואת מי פגשת , בן כחול-עין תמים?
את מי פגשת, חמודי שלי צעיר בימים?
פגשתי ילד צעיר ליד פוני מת,
פגשתי אדם לבן מוליך כלב שחור,
פגשתי אישה צעירה שגופה בער,
פגשתי נערה צעירה, היא נתנה לי את הקשת בשמיים,
פגשתי איש צעיר, הוא היה פצוע מאהבה,
פגשתי איש אחר, הוא היה פצוע משנאה,
והוא כבד, הוא כבד, הוא כבד, הוא כבד,
גשם כבד על הארץ ייפול.

אוו, ומה תעשה עכשיו, בן כחול-עין תמים?
אוו, מה תעשה עכשיו, חמודי שלי צעיר בימים?
אני הולך עכשיו חזרה לפני שהגשם יתחיל ליפול,
אלך אל המקום העמוק ביותר בעמוק שביערות השחורים,
מקום שם האנשים רבים אך ידיהם ריקות,
שם גלולות ברעל מציפות להם את המים,
שם הבית בעמק לבית-הסוהר מלוכלך ומחניק להדמות מנסה,
שם את פניי התליין תמיד שק מכסה,
שם הרעב כבד, שם הנשמות נשכחות,
שם שחור הוא הצבע, שם האין הוא המספר,
ואני אספר את זה ואחשוב על זה ואדבר על זה ואנשום אותו במלוא הריאות,
ואקרין את השתקפותו מן ההרים כדי שכל הנשמות יוכלו אותו לראות,
אז אעמוד על האוקיאנוס עד שאתחיל לשקוע למצולות,
אבל אדע היטב את שירי לפני שאתחיל לזמרו בקולות,
והוא כבד, הוא כבד, הוא כבד, הוא כבד

גשם כבד על הארץ ייפול.

envoyé par Riccardo Venturi - 17/3/2005 - 02:01




Langue: hébreu

Versione ebraica di Aviv Geffen dall'album Yomam Masa (2000)

גשם כבד עומד ליפול

גשם כבד עומד ליפול
איפה היית ילדי תכול העין,
איפה היית ילדי הקטן?
טיפסתי על ראש ההרים ועברתי,
הלכתי בכביש הראשי וזחלתי.
בתוך יערות עמוקים הסתתרתי.
יצאתי אל חוף האוקיאנוס שמת לי.
נכנסתי לקבר שתמיד מחכה לי.

עוד מעט, עוד מעט, עוד מעט, עוד מעט
גשם כבד עומד ליפול.

ומה שם ראית ילדי תכול העין?
כן מה שם ראית ילדי הקטן?
ראיתי שועל וזאב מחכה לו.
ראיתי שביל זהב שאין איש הולך בו.
ענף שחר שזורם עם המים,
איש עם פטיש שפוצע ידיים
ראיתי חלום שהולך על קביים,
איש בלי לשון מדבר ללא הרף
וילד ישן עם רובה ועם חרב.

עוד מעט, עוד מעט, עוד מעט,
עוד מעט, עוד מעט, עוד מעט
גשם כבד עומד ליפול.

ומה תעשה עכשיו ילדי תכול העין?
כן מה תעשה עכשיו ילדי הקטן?
עכשיו אני יורד כי הגשם בשער,
עכשיו אני הולך עמוק אל תוך היער
איפה שיש אנשים בלי ידיים,
והחרא עולה שם ומציף את המים
ויונים מתות מכוסות עלי זית,
ופנים של תליין מסתכלות מכל בית
שם הכל מכוער ולנפש אין ערך,
הצבע שחור והאפס הוא מלך
אני רוצה לספר ולנשום
ולחשוב את זה ולהביא את זה הנה
שכולם יוכלו לראות את זה
ולעמוד לבדי מול הים בו טבעתי,
ולהכיר את השיר שידעתי ושרתי.

עוד מעט, עוד מעט, עוד מעט, עוד מעט
גשם כבד עומד ליפול.

envoyé par dq82 - 20/10/2016 - 13:26




Langue: coréen

La versione coreana proveniente da questo blog
Korean version from this blog
한국 번역 이 blog에서
에 해당하는 글1 개

어디에 있었니 내 파란 눈의 아들아?
어디에 있었니 내 사랑스런 어린 아들아?
나는 안개 낀 12개의 산비탈을 비틀거리고 다녔어요
가로지른 6개의 고속도로를 걷고 기어다녔어요
7개의 슬픈 숲속으로 들어갔지요
12개의 죽음의 바다 바로 앞에서 정신을 잃었어요
묘지의 입구로부터 만 마일이나 들어 갔어요

무엇을 보았니, 내 파란눈의 아들아?
무엇을 보았니, 내 사랑스런 어린 아들아?
온통 야생늑대들에 둘러쌓인 갓난 아기를 보았어요
아무도 없는 다이아몬드로 된 도로를 보았어요
끊임없이 피가 떨어지는 검은 나뭇가지를 보았어요
망치를 쥔 피 흘리는 남자들로 가득한 방을 보았어요
물에 잠긴 하얀 사다리를 보았어요
망가진 혀를 가진 만 명의 사람들을 보았어요
어린 아이 손에 들린 총과 예리한 칼을 보았어요

무엇을 들었니, 내 푸른 눈의 아들아?
무엇을 들었니, 내 사랑하는 아들아?
경고하며 소리지르는 천둥소릴 들었어요
온 세상을 삼킬듯한 파도 소릴 들었어요
불타는 손을 가진 백 명 북치는 이들의 북소릴 들었어요
듣는 사람없는, 만 가지 소근댐을 들었어요
한 사람이 굶어죽어가는 소리 들었소, 많은 사람의 웃음 소릴 들었어요
빈민가에서 죽은 시인의 노래를 들었어요
날카로운 비명으로 울부짖는 광대의 소릴 들었어요

누구를 만났니, 내 푸른 눈의 아들아?
누구를 만났니, 내 사랑하는 어린 아들아?
죽은 조랑말 곁에 있는 어린 아일 만났어요
검은 개를 산보시키는 백인 남자를 만났어요
불타는 몸을 지닌 젊은 여자를 만났어요
내게 무지개를 준 어린 소녀를 만났어요
사랑에 상처입은 한 남자를 만났어요
증오에 상처입은 또 다른 남자를 만났어요

무엇을 할거니, 내 푸른 눈을 가진 아들아?
무엇을 할거니, 내 사랑하는 어린 아들아?
비가 쏟아지기 전에 다시 밖으로 갈래요
가장 어두운 숲으로 가 그 어둠의 끝까지 걸어 갈래요
모든 것을 빼앗긴 많은 이들이 있는 곳
그들이 마실 물 속에 독이 넘치는 곳,
골짜기에 있는 집은 습기차고 더러운 감옥과 만나는 곳
처형자의 얼굴이 언제나 잘 감춰진 감옥
굶주림이 추하고, 영혼은 잊혀진 곳
검은 색이 유일한 색이고, 사람이라고는 아무도 없는 곳
나는 그 곳을 말하고 생각하고 이야기하고 숨쉴 거예요
모든 사람이 그 곳을 볼 수 있도록 산 위에 비출거예요
물 밑으로 가라앉을 때까지 바다 위에 서 있을 거예요
그러나 내 노래를 부르기 이전에 그 노래를 잘 알고 있을 거예요

envoyé par Riccardo Venturi - 5/10/2007 - 03:23




Langue: suédois

Versione svedese di Roland von Malmborg
Swedish version by Roland von Malmborg
VAR HAR DU VARIT MIN BLÅÖGDE SON

Var har du varit min blåögde son?
Var har du varit, var kommer du ifrån?
Jag har trevat utefter tolv dimmiga bergskrön.
Jag har snubblat och snavat i sju mörka skogar.
Över tio raviner av vapen och ben.
Genom blommiga dalar – där vandrade inga.
På tretton vägar av guld – dom var kalla.
Utefter sju stränder till döda oceaner.
Och tusentals mil in i gapande gravfält.

Det blir en svår, svår, svår, svår.
Det blir en svår flod, den som komma skall.

Var har du sett min blåögde son?
Var har du sett, där du kommer ifrån?
Jag såg ett skri som var stelnat av fasa.
Såg folk runt en tårta – dom prata om inget.
Såg barn som letade mat ibland sopor.
Såg en vit planka flyta med avtryck av händer.
Såg en far som dödade barn till en annan,
han trodde att han försvara sina egna.
Såg en som sålde sitt barnbarn för en njutning för stunden.

Det blir en svår, svår, svår, svår.
Det blir en svår flod, den som komma skall.

Vad har du hört min blåögde son?
Vad har du hört, där du kommer ifrån?
Ett tordönsmuller som dundra ut en varning.
Ett dån från en våg som kan dränka en värld.
Hörde gråten från den som tvangs vända vid gränser
och föräldralösa barn som aldrig fick chansen.
Hörde tjutet av vargar kring ett barn som var nyfött.
Hört en som ropade sanning tills pannan blev blodig.

Det blir en svår, svår, svår, svår.
Det blir en svår flod, den som komma skall.

Vem har du mött min blåögde son?
Vem har du mött, där du kommer ifrån?
Jag mötte en flicka, hon gav mig en blomma.
Jag mötte en människa som vare sårad av hat.
Jag mötte en man som var sårad i kärlek.
Jag har mött två bröder med magarna tomma,
mött den tredje brodern – han hade inget hjärta.
Mött barn kring sin katt som grannarna dödat.
Möt blinda som dansade ut mot en avgrund
Mött dem som tänkte i pengar, men inte med hjärtat.
Mött leende mänskor med blod under skorna.
Jag mötte en kvinna vars kropp stod i lågor.

Det blir en svår, svår, svår, svår.
Det blir en svår flod, den som komma skall.

Vad ska du göra nu min blåögde son?
Vad ska du göra nu, där du kommer ifrån?
Jag skall rusa ut tillbaka, innan regnen börjar falla.
Jag skall vandra till djupet av den mörkaste skogen.
Där mina syskon är många, men händerna tomma.
Där droppar av gift har blandats med vattnet.
Där hungern är skriande, själarna glömda.
Där mördarna aldrig utpekas offentligt.
Där färgen är mörk och siffran oändlig.
Där hemmen står byggda mot fängelsemurar.
Och jag ska säga och ropa ut och tänka och andas det.
Och jag skall stå på strande tills jag sjunker.
Och jag kan min sång väl, långt innan jag börjat.

Det blir en svår, svår, svår, svår.
Det blir en svår flod, den som komma skall.

envoyé par Riccardo Venturi - 4/1/2006 - 09:25




Langue: polonais

Versione polacca di Marek Zgaiński
Interpretata da Sylwester Szweda
Dal Sito ufficiale dell'autore
Polish version by Marek Zgaiński
Performed by Sylwester Szweda
From author's official website


La versione è cantabile e può essere scaricata liberamente da questa pagina
CIĘŻKI DESZCZ

Powiedz, gdzieś był synu mój? Błękitnooki, drogi mój?
Przeszedłem przez góry, gdzie mgła ścina szczyty,
Przeszedłem przez drogę tłumem ludzi zakrytą,
Przeszedłem przez lasy z których wyjścia nie było,
Nad brzegiem oceanu przez wieczność brodziłem
I w sercu cmentarza wyryłem swe imię.
Tylko ciężki, ciężki, ciężki, ciężki, ciężki deszcz może zstąpić na ziemię.

Powiedz, coś widział synu mój? Błękitnooki, drogi mój?
Widziałem niemowlęta otoczone przez ściany,
Diamenty na drodze rozrzucone garściami,
Widziałem kruka, krwią plamił powietrze
I ludzi z nienawiścią wpatrujących się w przestrzeń,
Drabinę archaniołów zatopioną w wodzie,
Widziałem tłum mówców zamkniętych w portrety
I małe dzieci uzbrojone w bagnety.
Tylko ciężki, ciężki, ciężki, ciężki, ciężki deszcz może zstąpić na ziemię.

Powiedz, coś słyszał synu mój? Błękitnooki, drogi mój?
Słyszałem głos burzy, który był ostrzeżeniem
I szum wody wezbranej, by zatopić ziemię,
Słyszałem dźwięk werbla w zapalczywej dłoni,
Na szept tysięcy nikt ucha nie skłonił,
Ktoś umierał z głodu, a inni się śmiali,
Słyszałem jak kuglarz zapłakał nad nami
I pieśń poety tonącą w rynsztoku.
Tylko ciężki, ciężki, ciężki, ciężki, ciężki deszcz może zstąpić na ziemię.

Powiedz kogoś spotkał synu mój? Błękitnooki drogi mój?
Spotkałem dziecko przytulone do padliny
I białego człowieka, który sprzedał swoje imię,
Spotkałem kobietę ,jej ciało płonęło
I dziewczynę z włosami rozwianymi nadzieją,
Spotkałem człowieka chorego z miłości,
Chorego z nienawiści i chorego z zazdrości.
Tylko ciężki, ciężki, ciężki, ciężki, ciężki deszcz może zstąpić na ziemię.

Co teraz zrobisz, synu mój? Co teraz zrobisz, drogi mój?
Odejdę stąd zanim nadciągną deszcze
Do ludzi, którym wszystko przeciekło przez ręce,
Do lasu, gdzie drzewa zakrywają słońce,
Gdzie kropla trucizny zatruła ich rzeki,
A domy w dolinie otoczą zasieki,
Gdzie kat swoją twarz ukrywa pod maską,
Gdzie dusze stracone, gdzie głód bywa straszny,
Gdzie czerń jest kolorem, gdzie nie ma nic więcej
I myślę, i mówię, przeklinam i szepcę,
I w słońca refleksach odbija się wszystko,
Pochłania mnie morze, lecz zanim utonę,
Wiem, wiem to, co za chwilę powiem.
Tylko ciężki, ciężki, ciężki, ciężki, ciężki deszcz może zstąpić na ziemię.

envoyé par CCG/AWS Staff - 3/4/2009 - 23:42


c'è qualcuno che ha il riassunto in inglese di questa ballata?grazie
(silvia)

Scusa Silvia ma non capiamo esattamente di cosa tu abbia bisogno. "Riassunto in inglese"?... La ballata originaria è già in inglese, ed è appunto il testo originale che puoi leggere in questa pagina, di Bob Dylan. Vi è anche un'introduzione piuttosto dettagliata che puoi utilizzare come più ti piace, noi qui siamo contrari per principio al copyright :-)...insomma mi sembra che ci sia già tutto quello che ti serve! O comunque sii più chiara... [Saluti, RV]

2/5/2006 - 15:37




Langue: finnois

Traduzione / Translation / Traduction / Suomennos: Juha Rämö
MUSTA SADE ON LANKEAVA

Oi, missä olet ollut, poikani sinisilmä?
Oi, missä olet ollut, rakkaani pellavapää?
Kahdentoista sumuisen vuoren juurella olen kompuroinut,
kuutta mutkaista valtatietä vaeltanut,
seitsemän synkän metsän keskellä taivaltanut,
ollut kymmenen kuolleen valtameren äärellä,
kulkenut sata peninkulmaa kalmiston porteille.
Ja musta, niin musta, niin musta,
niin musta sade on lankeava.

Oi, mitä olet nähnyt matkoillasi, poikani sinisilmä?
Oi, mitä olet nähnyt, rakkaani pellavapää?
Olen nähnyt vastasyntyneen, jota susilauma piiritti,
timantein päällystetyn valtatien, jota kukaan ei kulkenut,
mustuneen puunoksan, josta veripisarat tippuivat,
huoneen täynnä miehiä, joiden astalot vuosivat verta,
valkoiset tikkaat, joita vesi huuhtoi,
kymmenentuhatta ihmistä, jotka puhuivat särkynein kielin,
aseita ja teräviä miekkoja, joita pienet lapset kantoivat.
Ja musta, niin musta, niin musta,
niin musta sade on lankeava.

Ja mitä olet kuullut matkoillasi, poikani sinisilmä?
Mitä olet kuullut, rakkaani pellavapää?
Olen kuullut ukkosen jylyn kantavan vaaran enteitä,
aaltojen pauhun, joka voisi hukuttaa koko maailman,
sataa rummunsoittajaa, joiden kädet olivat tulessa,
kymmentätuhatta kuiskaajaa, joita kukaan ei kunnellut.
Olen kuullut ihmisen näkevän nälkää ja toisten nauravan,
katuojaan kuolleen runoilijan laulun,
kujalla itkevän ilveilijän äänen.
Ja musta, niin musta, niin musta,
niin musta sade on lankeava.

Ja keitä olet kohdannut matkoillasi, poikani sinisilmä?
Keitä olet tavannut, rakkaani pellavapää?
Kohtasin lapsen vierellään kuollut poni,
valkoisen miehen, joka talutti mustaa koiraa,
nuoren naisen, jonka vartaloa liekit nuolivat,
nuoren tytön, joka antoi minulle sateenkaaren,
miehen, joka oli rakkauden haavoittama,
toisen, joka oli vihan haavoittama.
Ja musta, niin musta, niin musta,
niin musta sade on lankeava.

Ja mitä nyt aiot, poikani sinisilmä?
Mitä aiot, rakkaani pellavapää?
Aion mennä takaisin ulos ennen kuin sade alkaa,
kulkea synkimmän mustan metsän syvyyksiin,
missä ihmisiä on paljon ja kaikki ovat tyhjin käsin,
missä myrkyn siemenet hukuttavat heidän vetensä,
missä laakson koti kohtaa kostean vankisellin saastan,
missä pyövelin kasvot ovat aina visusti kätketyt,
missä nälällä on rumat kasvot, missä sielua ei ole,
missä väri on musta ja numero ei yhtään.
Ja kerron sen ja ajattelen sitä ja puhun siitä ja hengitän sitä
ja julistan sitä vuoren laelta niin että jokainen sielu sen näkee.
Sitten seison vetten päällä kunnes alan upota.
Mutta lauluni tunnen jo ennen kuin alan sitä laulaa.
Ja musta, niin musta, niin musta,
niin musta sade on lankeava.

envoyé par Juha Rämö - 21/10/2016 - 14:26




Langue: irlandais

Irish transcreation by Gabriel Rosenstock
IS DIAN-DEOIR ATÁ I NDÁN


Ó cá rabhais uainn, ’mhic na súl glé
Is cá rabhais uainn ó bhánú an lae?
Do thiteas ar thaobh dosaen sliabh faoin gceo
Mé ag siúl is ag lámhacán ar mhórbhealaí cama
Do sheasas i gceartlár na seacht bhforaois uaigneach
Mé ansiúd os comhair na n-aigéan gan anam
Bhíos deich míle slí is mé i mbéal na huaighe
Agus is dian, uch is dian, uch is dian agus is dian
Uch is dian-deoir atá i ndán.

Ó, cad ba léir duit , ’mhic na súl glé,
Is cad ba léir duit ó bhánú an lae?
Chonac leanbh nuabheirthe is faolchúnna ’na thimpeall
Chonac mórbhealach diamant ’s gan éinne ag siúl air
Chonac an chraobh dorcha ’is fuil á síordhoirteadh
Chonac seomra is fir ann is fuil lena gcasúir
Chonac an bándréimire ’bhí clúdaithe faoi uisce,
Chonac deich míle duine is a dteanga bhí briste
Chonac gunnaí is claimhte i lámha na leanaí
Agus is dian, uch is dian, uch is dian agus is dian
Uch is dian-deoir atá i ndán.

Is cad a chualaís, ’mhic na súl glé,
Is cad a chualaís ó bhánú an lae?
Chuala glór ard na toirní, bhí rabhadh sa bhúireach
Chuala liú ón tonn tuile a bháfadh an chruinne
Chuala céad drumadóir is a dhá lámh trí thine
Chuala deich míle cogar is gan éinne ag éisteacht
Chuala duine ’bhí stiúgtha, chuala scata ag gáire
Chuala amhrán an fhile a cailleadh sa chlaodach,
Chuala fuaim ón áilteoir is é ag caoineadh sa chaolsráid
Agus is dian, uch is dian, uch is dian agus is dian
Uch is dian-deoir atá i ndán.

Ó cé casadh ort, ’mhic na súl glé
Is cé casadh ort ó bhánú an lae?
Páiste beag óg agus pónaí ’bhí marbh,
Madra ’bhí dubh is ba gheal é a úinéir
Bean is a colainn go léir ar bharr lasrach
Cailín beag álainn a thug bogha síne dom,
Fear óg dathúil is é leonta ag a chumann
Fear eile fós is b’é an fuath a ghoin é
Agus is dian, uch is dian, uch is dian agus is dian
Uch is dian-deoir atá i ndán.

Cad a dhéanfair anois, ’mhic na súl glé
Cad a dhéanfair anois ó bhánú an lae?
Táim chun siúl liom amach sula dtitfidh an bháisteach
Táim chun siúl go dtí croí na bhforaoisí is duibhe
Áit a gcónaíonn na mílte ach is folamh atá siad
Áit a snámhann an nimh ar fud a gcuid uiscí
Is an baile sa ghleann ag iompú ina phríosún
Áit nach bhfeictear go deo ann aghaidh an mharfóra
An t-ocras urghránna ann, an t-anam dearúdta,
Dubh is ea dath ann, neamhní sea uimhir
Inseoidh mé, smaoineoidh mé, neosfad le m’anáil é
Soilseoidh sé ón sliabh chun go bhfeicfidh an domhan é
Agus seasfad sa tuile go dtí go suncálfad
Beidh na hamhráin go léir ann sula dtosnód á gcanadh
Agus is dian, uch is dian, uch is dian agus is dian
Uch is dian-deoir atá i ndán.

envoyé par Gabriel Rosenstock - 27/7/2018 - 17:11


I watched this song in the "concert for Bangladesh" it's an amazing song.

Fahim Iqbal - 29/5/2007 - 11:33


fantastica canzone...la mia versione preferita è quella del concerto per il bangladesh del 71 con George Harrison!

silvia - 22/2/2009 - 11:08


Tra l'altro questa splendida canzone nella versione di Edie Brickell fa parte del film "Born on the Fourth of July" ("Nato il 4 luglio")

DonQuijote82 - 4/7/2011 - 18:20


Alla traduzione italiana manca un verso nella seconda strofa: ”I saw a room full of men with their hammers a-bleedin',” “Ho visto una stanza piena d'uomini coi loro martelli sanguinanti,”
Sandro
(gialloporpora@zoho.com)

Grazie! L'abbiamo integrata [CCG Staff]

10/10/2012 - 13:14


la adoro. come molte altre di dylan.
ogni volta che cerco un testo di una canzone che mi interessa, spunta il vostro sito. grandi!

ferro sorano - 8/1/2013 - 20:11


i miei occhi sono grigi e vanno sul verde...

krzyś - 7/8/2015 - 00:44


Patti Smith canta "A Hard Rain's A-Gonna Fall", si emoziona e sbaglia le parole alla cerimonia per il Nobel a Dylan.



I chose A Hard Rain because it is one of his most beautiful songs. It combines his Rimbaudian mastery of language with a deep understanding of the causes of suffering and ultimately human resilience.

Ho scelto A Hard Rain perché è una delle sue canzoni più belle. Combina la sua maestria di linguaggio alla Rimbaud con una profonda comprensione delle motivazioni che stanno dietro la sofferenza e la resilienza umana

CCG Staff - 10/12/2016 - 19:52


Patti Smith on singing at Bob Dylan's nobel prize ceremony

By Patti Smith on The New Yorker

[...] Unaccustomed to such an overwhelming case of nerves, I was unable to continue. I hadn’t forgotten the words that were now a part of me. I was simply unable to draw them out.

This strange phenomenon did not diminish or pass but stayed cruelly with me. I was obliged to stop and ask pardon and then attempt again while in this state and sang with all my being, yet still stumbling. It was not lost on me that the narrative of the song begins with the words “I stumbled alongside of twelve misty mountains,” and ends with the line “And I’ll know my song well before I start singing.” As I took my seat, I felt the humiliating sting of failure, but also the strange realization that I had somehow entered and truly lived the world of the lyrics.

[...]

CCG Staff - 14/12/2016 - 22:53


Un bel video con testo e traduzione

A Hard Rain's A-Gonna Fall

Corrado - 30/12/2020 - 11:40


23/2/2023 - 15:21




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