Il sedici settembre,
nessuno l’aspettava
la cartolina rosa,
ci tocca di partir
Ci tocca di partire
con la tristezza in cuore
lasciando la morosa
con gli altri a far l’amor
Da Udin siam partiti
da Bari siam passati
Durazzo siam sbarcati
in Grecia destinati
Motorizzati a piè
la penna sul cappello
lo zaino affardellato
l’Alpino è sempre quello
Ma pur verrà quel dì
che canterem così
finita questa naja
a casa divertì
finita questa naja
a casa divertì.............
nessuno l’aspettava
la cartolina rosa,
ci tocca di partir
Ci tocca di partire
con la tristezza in cuore
lasciando la morosa
con gli altri a far l’amor
Da Udin siam partiti
da Bari siam passati
Durazzo siam sbarcati
in Grecia destinati
Motorizzati a piè
la penna sul cappello
lo zaino affardellato
l’Alpino è sempre quello
Ma pur verrà quel dì
che canterem così
finita questa naja
a casa divertì
finita questa naja
a casa divertì.............
Contributed by Riccardo Venturi - 2005/8/7 - 00:36
Language: Italian
Riporto qui il testo della canzone trovato su youtube, ci sono parecchie differenze, ma penso che sia una variante della solita canzone
MOTORIZZATI A PIÈ
Da Udin siam partiti
da Bari siam passati
Durazzo siamo scesi
in Grecia destinati
Ci tocca di partire
con la tristezza in cuore
lasciando la morosa
con gli altri a far l'amor
La Grecia terminata
a Udin siam tornati
e tosto per la Russia
noi siamo destinati
E partiremo ancora
con la tristezza in cuore
lasciando la morosa
con gli altri a far l'amor
Motorizzati a piè
la piuma sul cappello
lo zaino affardellato
l'alpin l'è sempre quello
Da Udin siam partiti
da Bari siam passati
Durazzo siamo scesi
in Grecia destinati
Ci tocca di partire
con la tristezza in cuore
lasciando la morosa
con gli altri a far l'amor
La Grecia terminata
a Udin siam tornati
e tosto per la Russia
noi siamo destinati
E partiremo ancora
con la tristezza in cuore
lasciando la morosa
con gli altri a far l'amor
Motorizzati a piè
la piuma sul cappello
lo zaino affardellato
l'alpin l'è sempre quello
Contributed by Silva - 2007/10/3 - 15:32
Ci sono 2 canzoni simili, mix da cui deriva il primo testo inserito in questo post. In realtà le canzoni sono: "Da udin siam partiti". E l'altra si chiama "Motorizati a piè". Ripeto 2 canzoni simili ma distinte.
Credo che il testo originale sia il secondo, risalente al 1940 ed alla campagna di Grecia, subito seguita da quella di Russia. In entrambe gli alpini morirono come mosche. Su qualche sito militare si specifica che la canzone sarebbe nata all'interno della brigata alpina Julia
In Grecia gli italiani invasori (che nel 1928 avevano addirittura siglato un trattato di amicizia con i greci… Non vi ricorda qualche evento più recente?) furono inchiodati dalla controffensiva ellenica e se non fosse stato per l’intervento dei nazisti la disfatta sarebbe stata clamorosa. Tra morti, feriti, dispersi e congelati, gli italiani ebbero un numero enormemente superiore di perdite rispetto ai greci. In Russia andò assai peggio: di 230.000 soldati impegnati in quel corpo di spedizione (noto con le sigle di CSIR e ARMIR) circa la metà ci lasciarono la pelle o rimasero gravemente feriti e altri 60.000 furono lasciati a crepare nei campi di prigionia sovietici, senza che nemmeno i comunisti di Togliatti, che sedevano nel Komintern di Stalin, muovessero un dito… Avrebbero potuto muoverlo senza essere spediti anche loro in qualche gulag? Chi lo sa. Resta il fatto che non fecero nulla, anzi, Togliatti stesso cinicamente scrisse: “[…] Se un buon numero di prigionieri morirà in conseguenza delle dure condizioni di fatto, non ci trovo assolutamente niente da dire. […] Il fatto che per migliaia e migliaia di famiglie la guerra di Mussolini e soprattutto la spedizione contro la Russia, si concludano con una tragedia, con un lutto personale, è il migliore, è il più efficace degli antidoti […]”.
Come al solito, era la povera gente a morire come cani mentre gli ideologhi, neri o rossi che fossero, discutevano e pianificavano i destini del mondo…
In Grecia gli italiani invasori (che nel 1928 avevano addirittura siglato un trattato di amicizia con i greci… Non vi ricorda qualche evento più recente?) furono inchiodati dalla controffensiva ellenica e se non fosse stato per l’intervento dei nazisti la disfatta sarebbe stata clamorosa. Tra morti, feriti, dispersi e congelati, gli italiani ebbero un numero enormemente superiore di perdite rispetto ai greci. In Russia andò assai peggio: di 230.000 soldati impegnati in quel corpo di spedizione (noto con le sigle di CSIR e ARMIR) circa la metà ci lasciarono la pelle o rimasero gravemente feriti e altri 60.000 furono lasciati a crepare nei campi di prigionia sovietici, senza che nemmeno i comunisti di Togliatti, che sedevano nel Komintern di Stalin, muovessero un dito… Avrebbero potuto muoverlo senza essere spediti anche loro in qualche gulag? Chi lo sa. Resta il fatto che non fecero nulla, anzi, Togliatti stesso cinicamente scrisse: “[…] Se un buon numero di prigionieri morirà in conseguenza delle dure condizioni di fatto, non ci trovo assolutamente niente da dire. […] Il fatto che per migliaia e migliaia di famiglie la guerra di Mussolini e soprattutto la spedizione contro la Russia, si concludano con una tragedia, con un lutto personale, è il migliore, è il più efficace degli antidoti […]”.
Come al solito, era la povera gente a morire come cani mentre gli ideologhi, neri o rossi che fossero, discutevano e pianificavano i destini del mondo…
Bartleby - 2011/6/23 - 09:28
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(Dal sito ufficiale del Gruppo Pane e Guerra, del cui repertorio fa parte)