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Cease Fire!

Alan Stivell
Langue: irlandais


Alan Stivell

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(Alan Stivell)


[1995]
Testo gaelico irlandese di Theo Dorgan
Musica di Alan Stivell
Dall'album "Brian Boru"

Irish lyrics by Theo Dorgan
Music by Alan Stivell
From the album "Brian Boru"

astivbrian

Malgrado il titolo in inglese, il testo è in gaelico. E il titolo, "Cessate il fuoco!", dice già molto o tutto: un invito a cessare il fuoco, a smettere di ammazzarsi in Irlanda del Nord, specialmente dopo il sanguinoso e terribile 1994 che sembrò far riprecipitare l'Ulster negli anni peggiori. Un invito che, dopo dieci anni, speriamo sia stato definitivamente accettato e consolidato.
Nilím, in ifréann
is ní bheidh ar neamh
Ni thiocfàidh me s-àn
go deo na ndeor
Ach siochàin a Bheith ann
adeir an mor-shlúa

Paidir na marbh
caoinéadh na mbeo
Ni thiocfàimid slàn
go deo na ndeor
Ach siochain a Bheith ann
adeir an mor-shlúa

Feicím mo shíolra
sínte ar chré
'S a dtiocfàidh o'n ìasacht
geag le gheag
Dorchadas fairsing
gan cóinnle na naomh
Ach siochàin a Bheith ann
adeir an mor-shlúa

envoyé par Riccardo Venturi - 5/8/2005 - 12:18




Langue: anglais

Versione inglese di Theo Dorgan

Il 25 aprile in Italia è un giorno perfetto per condividere questa canzone e oggi è fatalità proprio il giorno in cui il suo autore Theo Dorgan per amicizia me n'ha donato una sua traduzione dal gaelico all'inglese, immediatamente la giro a tutti voi e specialmente al grande Riccardo Venturi.
Flavio Poltronieri
CEASE FIRE!

I'm not in hell
and I won't be in heaven
I won't be safe or well
forever
until there is peace:
so says the crowd.

Prayer of the dead
lament of the living
won't be safe or well
forever
until there is peace:
so says the crowd.

I see my people
stretched on the clay
with incoming foreigners
limby laid with limb
Widespread darkness
without candles of saints
says the great crowd.

envoyé par Flavio Poltronieri - 25/4/2014 - 20:02




Langue: français

Versione francese parziale (manca l'ultima strofa), da:
http://perso.wanadoo.fr/siteas/ceasefi...
[CESSEZ LE FEU!]

Nous ne sommes pas en enfer,
ni ne sommes pas au ciel
Nous ne serons tranquilles,
jamais plus les larmes,
Que lorsque la paix sera
Chant de noce de l'île de Lewis

Prière des morts,
lamentation des vivants.
Nous ne serons tranquilles,
jamais plus les larmes,
Que lorsque la paix sera
Chant de noce de l'île de Lewis

envoyé par Riccardo Venturi - 5/8/2005 - 12:22


Buon Stivell a tutti : )

7/11/2015 - 01:23


Stivell ha appena pubblicato un nuovo disco dal titolo Amzer, un modo bretone per indicare il passare del tempo...

Flavio Poltronieri - 7/11/2015 - 09:28


...ma che nostalgia ragazzi!...nel video d'epoca qui sopra avete riconosciuto il barbuto e capellone Dan Ar Bras (da moltissimi anni non ha più neanche un pelo) alla chitarra solista e soprattutto Gabriel Yacoub alla ritmica...i Malicorne non erano ancora nati e, grazie a Bruno Coquatrix, gli straccioni stavano per entrare all’Olympia de Paris, lo storico teatro sito nel 9º arrondissement, al N. 28 del boulevard des Capucines.....eh Riccardo!

Flavio Poltronieri - 7/11/2015 - 09:46


Nel ringraziarti per le dediche, Flavio, mi sono ritrovato qualche....interrogativo per il video, dato che non riuscivo lì per lì a capire a cosa ti riferivi; non mi ero accorto che se ne stava in un commento a parte nel box delle approvazioni :-)) Poi finalmente me ne sono accorto, l'ho accorpato al tuo messaggio e mi sono visto e ascoltato tutta la Suite Irlandaise con quel gruppaccio di giovani capelloni (Dan Ar Bras fa veramente impressione :-PP). Ma quanto avranno avuto nel video? 20, 22 anni...? Certo che però sono davvero uno specialista a non accorgermi delle cose...la traduzione di Cease Fire l'avevi messa il 25 aprile 2014, bah! Perdonami davvero perché sono talmente distratto da cercare per venti minuti una matita posata sul tavolo o l'accendino...non lo faccio per scortesia, ma perché veramente ho una testa a modo mio, Flavio. Comunque, accidenti se c'è la nostalgia, è proprio il Boulevard du temps qui passe. A proposito di Dan Ar Bras, involontariamente una volta mi fece quasi tirare una ciabattata al televisore. C'erano, dopo un qualche Sanremo, un duo di ragazzotte, tali "Paola e Chiara", che avevano partecipato e che per far vedere che non erano poi così sceme come sembravano, dicevano di "ascoltare la musica celtica" (wow) e che particolarmente piacevano loro "i Dan Ar Bras". Ero già lì con la ciabatta pronta se continuavano. Vabbè, a questo punto una dedica te la faccio io, con qualcosa che Dan-il-Grande intitolò in francese allo stesso modo in cui il suo amico Stivell ne aveva intitolata un'altra in bretone (Trema 'n inis, insomma...)

Riccardo Venturi - 7/11/2015 - 11:34


Grazie mille Riccardo, quell'Lp dove è contenuta l'ho preso direttamente da lui qui a Verona, era venuto tutto solo a fare un concerto perlopiù acustico e aveva fatto sentire per la prima volta anche quel suo brano dedicato alle balene (Les Lamentations De La Mer) che apparirà in seguito su Musique Pour Les Silences À Venir (bel titolo, davvero). Ricordo che ero contento di questa scelta perchè non mi piaceva molto quella sua deriva sempre più rock, dopo uno splendido inizio con Douar Nevez, addirittura un brano dei Beatles (....) ad aprire il terzo disco! Poi ad un certo punto è addirittura entrato a far parte della formazione ufficiale dei Fairport Convention in una fase della loro carriera decisamente in picchiata. Comunque dagli anni 90 in poi a parte le diverse versioni de l'Héritage des Celtes, non ha più combinato niente di buono, a mio parere, direi che assieme ai capelli ha perso anche altro e così si spiegherebbe anche il motivo per cui piaceva alle sorelline italiane che stavano dentro il tuo televisore

Flavio Poltronieri - 7/11/2015 - 13:16


Il duo di sorelline è presente sul nostro sito con un paio di brani, tra l'altro in uno dei loro dischi, il secondo (Giornata storia del 1998) suona anche quello che forse è il miglior uillean piper italiano che è Massimo Giuntini (ex Casa del vento, Modena City Ramblers, Wiskey Trail, Ductia...) in Soldati.

dq82 - 7/11/2015 - 16:02




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