Numi voi siete spietati
noi chiamammo libertà;
ma i prieghi sono andati
dove manca la pietà.
Re di Alpi Tiberino
contro noi tutti s'armò;
vince, vince l'assassino
e più d'uno al ciel mandò.
S'odon voci dalle tombe
di Boyer, Chantel, Junod
e dan fiato a mille trombe
li due Bruti, Azari, Arò.
Di marmotte in mille pezzi
vada il trono di un tal Re;
la corona si disprezzi
e si franga sotto i piè.
Chi sarà che a questi accenti
non andrà con gran valor
e tra fuochi e tra tormenti
e tra pene e tra dolor?
Van dicendo: noi siam morti
sol per man di crudeltà
vendicate i nostri torti
figli voi di Libertà!
noi chiamammo libertà;
ma i prieghi sono andati
dove manca la pietà.
Re di Alpi Tiberino
contro noi tutti s'armò;
vince, vince l'assassino
e più d'uno al ciel mandò.
S'odon voci dalle tombe
di Boyer, Chantel, Junod
e dan fiato a mille trombe
li due Bruti, Azari, Arò.
Di marmotte in mille pezzi
vada il trono di un tal Re;
la corona si disprezzi
e si franga sotto i piè.
Chi sarà che a questi accenti
non andrà con gran valor
e tra fuochi e tra tormenti
e tra pene e tra dolor?
Van dicendo: noi siam morti
sol per man di crudeltà
vendicate i nostri torti
figli voi di Libertà!
envoyé par Riccardo Venturi - 1/8/2005 - 15:07
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La quarta strofa fa riferimento al soprannome di "marmotte" attribuito dai francesi ai piemontesi per la loro sudditanza nei confronti del re, chiamato a sua volta "re delle marmotte".
(Da "La musica dell'altra Italia")