In questa domenica d'aprile
una metà del mondo si sveglia,
un fratellino corre ridendo
lungo una via di Hanoi
fiancheggiata dai rifugi.
Una compagna vigila
nel porto di Haifong
scrutando l'orizzonte
essa rivede il volto di sua madre
sulle sponde del Mekong.
In questa domenica d'aprile
una metà del mondo dorme
su di un popolo intero
continua la notte
negli Stati Uniti.
In una brezza di fiori e dolcezza
duecento bombardieri giganti
hanno gettato il loro carico
di morte e di dolore
di crimini e di pianti.
Da Haifong in fiamme
a Saigon che si libera
s'alza il pugno vittorioso
di tutto un popolo
unito dalla collera.
Sorella mia amica mia,
tu che sei al paese
in questo mattino d'aprile
hai sentito il tuono.
Dei duecento bombardieri
bombardieri giganti
che hanno lacerato
l'azzurro di primavera.
Ma nelle risaie
nelle città, alla macchia
gli uomini del tuo paese
han seminato una
grande primavera.
Benché corazzata di bombardieri giganti
la volta del firmamento
non può più arrestarla.
Ogni mattino mille milioni di mani
tendono un arco di solidarietà.
Di là dalle terre, di là dai mari,
per salutare il sol che nasce
nel tuo paese
e che si chiama vittoria
si chiama speranza.
una metà del mondo si sveglia,
un fratellino corre ridendo
lungo una via di Hanoi
fiancheggiata dai rifugi.
Una compagna vigila
nel porto di Haifong
scrutando l'orizzonte
essa rivede il volto di sua madre
sulle sponde del Mekong.
In questa domenica d'aprile
una metà del mondo dorme
su di un popolo intero
continua la notte
negli Stati Uniti.
In una brezza di fiori e dolcezza
duecento bombardieri giganti
hanno gettato il loro carico
di morte e di dolore
di crimini e di pianti.
Da Haifong in fiamme
a Saigon che si libera
s'alza il pugno vittorioso
di tutto un popolo
unito dalla collera.
Sorella mia amica mia,
tu che sei al paese
in questo mattino d'aprile
hai sentito il tuono.
Dei duecento bombardieri
bombardieri giganti
che hanno lacerato
l'azzurro di primavera.
Ma nelle risaie
nelle città, alla macchia
gli uomini del tuo paese
han seminato una
grande primavera.
Benché corazzata di bombardieri giganti
la volta del firmamento
non può più arrestarla.
Ogni mattino mille milioni di mani
tendono un arco di solidarietà.
Di là dalle terre, di là dai mari,
per salutare il sol che nasce
nel tuo paese
e che si chiama vittoria
si chiama speranza.
envoyé par Riccardo Venturi - 31/7/2005 - 23:46
Ad eseguire la canzone nel disco collettivo "Generazione Vietnam" non era il Canzoniere delle Lame ma Il Contemporaneo di Modena, che probabilmente ne è anche l'autore...
The Lone Ranger - 29/7/2010 - 12:27
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Testo ripreso da "La musica dell'altra Italia".
Testo di Anonimo Vietnamita