Communist aulabi (Communist Is Coming)
anonyme
Damra wals – you better watch out
Saurakiri – very bad
They are ruining the Lord’s name
Communist are coming in
Their name is sandinists
Bad rules they are bringign
They are oppressing the Miskito
They are killing the Miskito
They are killing the Sumo
They have very good rifles
They didn’t bring food
The Miskito are hungry and are dying
Nicaragua is ruined from the time they came in
No medicine just guns
For a long time a bad law will be there
Listen get up we don’t want communist in the Miskito land
Get rid of them, they come to Nicaragua
Don’t let them go to Honduras we don’t want them in Honduras
Just to kill, should be aware that this is all they bring
Is to kill.
Saurakiri – very bad
They are ruining the Lord’s name
Communist are coming in
Their name is sandinists
Bad rules they are bringign
They are oppressing the Miskito
They are killing the Miskito
They are killing the Sumo
They have very good rifles
They didn’t bring food
The Miskito are hungry and are dying
Nicaragua is ruined from the time they came in
No medicine just guns
For a long time a bad law will be there
Listen get up we don’t want communist in the Miskito land
Get rid of them, they come to Nicaragua
Don’t let them go to Honduras we don’t want them in Honduras
Just to kill, should be aware that this is all they bring
Is to kill.
envoyé par Alessandro - 28/1/2010 - 11:08
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In “Music of the Miskito Indians of Honduras and Nicaragua”
Produced and recorded by David Blair Stiffler, Folkways Records.
Si tratta di una canzone raccolta dalla voce di un nativo miskito, tale Guiermo Kiyat.
Racconta una pagina di storia sanguinosa …
Durante l’epoca coloniale, la costa atlantica del Nicaragua ed Honduras fu in gran parte soggetta al controllo dei britannici che vi costituirono un protettorato stringendo accordi di collaborazione, in funzione anti-spagnola, con i nativi miskito. Quando, sul finire del 1700, la Gran Bretagna rinunciò al controllo della regione, i miskito si scontrarono subito, e con successo, coi subentranti spagnoli e continuarono a mantenere il controllo sulle proprie terre, un’autonomia dichiarata e non riconosciuta che si accompagnò nei secoli successivi ad una loro sempre forte ostilità verso ogni governo centrale, che veniva percepito né più né meno come l’antico dominatore coloniale spagnolo. Nel 1979 anche i sandinisti furono alquanto miopi nell’affrontare il rapporto con i miskito: la dottrina statale socialista dei rivoluzionari (di lingua spagnola) si scontrò quasi subito con l’autonomismo degli indigeni (che parlano soprattutto un creolo, un pidgin basato sull’inglese)… Questi, alleatisi con le altre etnie dei Sumu e dei Rama, formarono il MISURASATA, un’organizzazione di guerriglia anti-sandinista che, naturalmente, si alleò con la Contra finanziata dal governo statunitense. Un gran casino, insomma, che generò un bagno di sangue sia per il Nicaragua libero sia per i miskito, che per via della loro attitudine indomita e “contro-rivoluzionaria” subirono stermini e deportazioni di massa per mano dei comunisti.
In questo brano appare con chiarezza come la rivoluzione sandinista, un evento epocale giustamente salutato da molti in tutto il mondo con entusiasmo, sia stato molto diversamento percepito da una porzione della popolazione nicaraguense. Forse, già nel sanguinoso scontro avvenuto negli anni 80 tra sandinisti e miskito, si potevano intravedere i germi della degenerazione di quella rivoluzione, la “Revoluciòn Perdida” per dirla con Ernesto Cardenal, che pure ne fu un protagonista…