Madonuta, a mi a no mi impuarta di nuia romài.
Vecia e sola ch’i soi, in pont di muàrt,
nuja a mi resta pí di spetá al mont.
Ma ben par chistu tu ti às
di scoltà di pí
la me preiera.
Salva il nustri país,
salvilu
E ten lontana la muàrt
dai puors fantàs,
ch’e àn tant da vivi
enciamò,
e gioldi, e ciantà, e
lavorà, e balà,
e amà e preati.
Amen.
Vecia e sola ch’i soi, in pont di muàrt,
nuja a mi resta pí di spetá al mont.
Ma ben par chistu tu ti às
di scoltà di pí
la me preiera.
Salva il nustri país,
salvilu
E ten lontana la muàrt
dai puors fantàs,
ch’e àn tant da vivi
enciamò,
e gioldi, e ciantà, e
lavorà, e balà,
e amà e preati.
Amen.
Langue: italien
Versione italiana
MADONNINA
Madonnina, a me non importa di niente oramai.
Vecchia e sola che sono in punto di morte,
niente mi resta più d’aspettare al mondo.
Ma ben per questo tu devi
ascoltare dippiù
la mia preghiera.
Salva il nostro paese,
salvalo
E tieni lontana la morte
dai poveri giovani,
che tanto ancora hanno da vivere
ancora
e godere, e cantare, e
lavorare, e ballare.
E amare e pregarti.
Amen.
Madonnina, a me non importa di niente oramai.
Vecchia e sola che sono in punto di morte,
niente mi resta più d’aspettare al mondo.
Ma ben per questo tu devi
ascoltare dippiù
la mia preghiera.
Salva il nostro paese,
salvalo
E tieni lontana la morte
dai poveri giovani,
che tanto ancora hanno da vivere
ancora
e godere, e cantare, e
lavorare, e ballare.
E amare e pregarti.
Amen.
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[da I Turcs tal Friúl, 1976]
Musica di Giovanna Marini
dalla "Cantata per Pier Paolo Pasolini"
Recentemente reinterpretata da Giovanna Marini insieme al gruppo 'Zuf de Žur nel loro album "Partigiani!".
La canzone diventa, scrive Alessandro Portelli nella presentazione al disco, “simbolo e precedente dell’invasione tedesca contro cui si ribellarono i partigiani friulani mezzo millenio dopo”.