Ahora que tú vienes
entrando por la puerta
y miras hacia el cielo
pensando que despiertas,
te digo que nosotros
nacimos asimismo:
la tierra es una sombra,
el mundo era un abismo.
Jamás llegó la paz,
dominó la codicia,
el mundo giró siempre
en torno a la injusticia.
Los hombres se mataron
bajo sus cielos grises,
con sangre construyeron
imperios y países.
Y todo fue de engaños
traiciones y violencias,
el odio hundiendo siempre
su garra en la inocencia.
A la deriva fuimos
en medio del naufragio
huyendo en la marea
de este amargo contagio.
Te digo antes de tiempo,
te lo dirá tu madre,
que el mundo donde llegas
no lo hicieron tus padres.
Si por mí hubiera sido
te hubiera dado soles,
países sin desgracias.
llenos de girasoles.
Te hubiera dado un árbol
de amor sobre un sembrado,
un lago de esperanzas,
un tiempo sin pasado.
Yo no inventé el dolor
y en dolor te han parido,
ni tengo las razones
de todo lo que ha sido.
Pero un día cualquiera
yo vi detrás del velo
sobre la oscura tierra
la claridad del cielo:
un par de estrellas puras,
la paz de dos luceros,
los ojos de tu madre
y el amor verdadero.
Por eso no te olvides
cuando estés triste y sola
que el amor es marea
que vuelve con sus olas
y si el mundo es a veces
poder de esclavitud
más fuerte fue el amor
de donde vienes tú.
entrando por la puerta
y miras hacia el cielo
pensando que despiertas,
te digo que nosotros
nacimos asimismo:
la tierra es una sombra,
el mundo era un abismo.
Jamás llegó la paz,
dominó la codicia,
el mundo giró siempre
en torno a la injusticia.
Los hombres se mataron
bajo sus cielos grises,
con sangre construyeron
imperios y países.
Y todo fue de engaños
traiciones y violencias,
el odio hundiendo siempre
su garra en la inocencia.
A la deriva fuimos
en medio del naufragio
huyendo en la marea
de este amargo contagio.
Te digo antes de tiempo,
te lo dirá tu madre,
que el mundo donde llegas
no lo hicieron tus padres.
Si por mí hubiera sido
te hubiera dado soles,
países sin desgracias.
llenos de girasoles.
Te hubiera dado un árbol
de amor sobre un sembrado,
un lago de esperanzas,
un tiempo sin pasado.
Yo no inventé el dolor
y en dolor te han parido,
ni tengo las razones
de todo lo que ha sido.
Pero un día cualquiera
yo vi detrás del velo
sobre la oscura tierra
la claridad del cielo:
un par de estrellas puras,
la paz de dos luceros,
los ojos de tu madre
y el amor verdadero.
Por eso no te olvides
cuando estés triste y sola
que el amor es marea
que vuelve con sus olas
y si el mundo es a veces
poder de esclavitud
más fuerte fue el amor
de donde vienes tú.
envoyé par Riccardo Venturi - 6/6/2005 - 21:13
Langue: italien
Versione italiana di Riccardo Venturi
6 giugno 2005
Esta traducción es para Manuela.
(RV)
6 giugno 2005
Esta traducción es para Manuela.
(RV)
MESSAGGIO PER MANUELITA
Adesso che vieni
entrando dalla porta
e guardi verso il cielo
pensando d'essere sveglia,
io ti dico che noi
siamo nati allo stesso modo:
la terra è un'ombra,
il mondo era un abisso.
La pace non è mai giunta,
ha dominato la cupidigia,
il mondo ha girato sempre
attorno all'ingiustizia.
Gli uomini si sono ammazzati
sotto i loro cieli grigi,
col sangue han costruito
imperi e paesi.
E tutto è stato inganni,
tradimenti e violenze
con l'odio che sempre ha infilato
i suoi artigli nell'innocenza.
Siamo andati alla deriva
nel mezzo del naufragio
fuggendo nella marea
da questo amaro contagio.
E te lo dico in anticipo,
e te lo dirà tua madre
che il mondo dove arrivi
non lo hanno fatto i tuoi genitori.
Se fosse stato per me
io ti avrei dato soli,
paesi senza sventure
e pieni di girasoli.
Ti avrei dato un albero
d'amore in un campo arato,
un lago di speranze
un tempo senza passato.
Non ho inventato il dolore
e nel dolore ti han partorito,
e non è colpa mia
di tutto quel che è stato.
Però un giorno qualunque
ho visto dietro al velo
sopra la scura terra
la limpidezza del cielo:
un paio di stelle pure,
la pace di due astri,
gli occhi di tua madre
e l'amore, quello vero.
Per questo non ti scordare
quando sarai triste e sola
che l'amore è una marea
che torna con le sue ondate,
e se il mondo è a volte
in preda alla schiavitù
più forte è stato l'amore
da dove provieni tu.
Adesso che vieni
entrando dalla porta
e guardi verso il cielo
pensando d'essere sveglia,
io ti dico che noi
siamo nati allo stesso modo:
la terra è un'ombra,
il mondo era un abisso.
La pace non è mai giunta,
ha dominato la cupidigia,
il mondo ha girato sempre
attorno all'ingiustizia.
Gli uomini si sono ammazzati
sotto i loro cieli grigi,
col sangue han costruito
imperi e paesi.
E tutto è stato inganni,
tradimenti e violenze
con l'odio che sempre ha infilato
i suoi artigli nell'innocenza.
Siamo andati alla deriva
nel mezzo del naufragio
fuggendo nella marea
da questo amaro contagio.
E te lo dico in anticipo,
e te lo dirà tua madre
che il mondo dove arrivi
non lo hanno fatto i tuoi genitori.
Se fosse stato per me
io ti avrei dato soli,
paesi senza sventure
e pieni di girasoli.
Ti avrei dato un albero
d'amore in un campo arato,
un lago di speranze
un tempo senza passato.
Non ho inventato il dolore
e nel dolore ti han partorito,
e non è colpa mia
di tutto quel che è stato.
Però un giorno qualunque
ho visto dietro al velo
sopra la scura terra
la limpidezza del cielo:
un paio di stelle pure,
la pace di due astri,
gli occhi di tua madre
e l'amore, quello vero.
Per questo non ti scordare
quando sarai triste e sola
che l'amore è una marea
che torna con le sue ondate,
e se il mondo è a volte
in preda alla schiavitù
più forte è stato l'amore
da dove provieni tu.
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