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L’Ultimo Testimone

Yo Yo Mundi
Langue: italien


Yo Yo Mundi

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(R)Esistenza
(Tristano)
Stalingrado
(Stormy Six)
Viva la Quinta Brigada!
(Christy Moore)


Testo e musica Paolo Enrico Archetti Maestri, tratta dal mini cd La Banda Tom e altre Storie Partigiane dall'album Resistenza

Canzone di lotta e di speranza, canzone di pace e libertà. Nelle note ho scoperto che è anche ispirata al volume "Lettere dei Condannati a Morte".
Una lettera accorata . l'ultima - di un uomo che aspetta la morte e prima che il suo destino si compia vuole passare il testimone a quelli che verranno.

«Ispirata anche dal volume "Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana, 8 settembre 1943, 25 aprile 1945"(Einaudi), è una vera e propria cavalcata sonora che trasmette continue emozioni grazie all'incedere ritmico del brano, caratterizzato da una miscela di suoni acustici e caldi loop elettronici e da un testo partecipe, vibrante e commovente. »
(dal sito ufficiale)


Yo Yo Mundi: Resistenza
Resistenza
15 gennaio 1945: 13 partigiani della Brigata Tom di Casale Monferrato vengono trucidati. 15 gennaio 2005, a sessant’anni di distanza, gli “Yo Yo Mundi” sul palco del teatro settecentesco di Casale danno vita, assieme ad altri musicisti ed alle voci di Fabrizio Pagella e di Giuseppe Cederna, attraverso un recital-concerto, proprio a quella storia,
13 partigiani, 13 musicisti sul palco, strane coincidenze!
“Resistenza”, un doppio cd, preziosa testimonianza audio e video di come per gli “Yo yo mundi” la musica sia sempre stata e debba continuare ad essere, veicolo di cultura, di memorie, di ricordi, di storie e di poesia.
“Grazie, ora e per sempre, a tutti gli uomini e le donne che hanno vissuto quegli anni di lotta e speranza e che hanno lottato – anche a costo della vita – per liberare l’Italia dal fascismo e dai nazisti. Grazie a tutti quelli che continuano a lottare per gli stessi ideali contro i nuovi fascismi” . Così si legge nelle prime pagine del curatissimo booklet, mentre dal lettore cd iniziano a diffondersi le prime note del concerto, che si apre con un frammento della poesia “Partigia” di Primo Levi.
Una di seguito all’altra, le tracce del cd si lasciano ascoltare senza alcun bisogno di commenti, perché ogni parola potrebbe sembrare superflua e irrimediabilmente fuori luogo.
La musica degli Yo Yo Mundi viaggia in bilico tra la canzone d’autore e le atmosfere legate alla musica popolare ed acustica fatta di fisarmoniche, chitarre, violini e percussioni. Tra i brani più belli del cd, vanno sicuramente segnalati “Eurialo e Niso” una ballata scritta da Massimo Bubola, “Brigata Partigiana Alphaville”, e “L’ultimo testimone”. Da segnalare inoltre “A Stalingrado no!” frammento, inserito nel concerto, tratto da un vecchio vinile “Lettere da Stalingrado” con la voce di Arnoldo Foà, ed infine una nuova versione, quasi rock di “Bella ciao”.

La nostra guerra non è mai finitaAl Golgota - Eurialo e Niso (Gang) – Non c'è nessun "dopoguerra" - Le storie di ieri (Francesco De Gregori) – Ma l'amore si fa ripensareBrigata partigiana Alphaville (Lalli) – The Partisan (Leonard Cohen) – TrediciMa a Stalingrado no! - Stalingrado (Stormy Six) - L’Ultimo Testimone - Festa d'aprile (Franco Antonicelli) – Bella CiaoViva l'Italia (Francesco De Gregori)

Ho scritto a mia madre,
mi pregava affinché scendessi a patti con i miei nemici,
tuo fratello vedrai ti aiuterà,
tu vuoi solo salvarmi io questo lo so e mi fa tenerezza,
ma nella nostra famiglia c’è un filo che si spezza,
però io penso che un giorno,
in un tempo non molto lontano,
in qualche parte del tuo sentire di madre,
magari con un fiore rosso in mano,
scoprirai quello che adesso fatico a farti capire:
meglio un figlio morto partigiano gappista
che uno ancora vivo traditore e fascista.

Ecco ti scrivo dal buio profondo con l’inchiostro della notte in cui mi nascondo,
ecco ti scrivo dal buio profondo con l’inchiostro di questa notte che sto vivendo.

Ho scritto al mio amore,
non mi vedrai tornare,
ho scritto al suo seno non avrà miei figli da allattare,
ho scritto alle sue labbra che non avranno i miei baci da colorare,
ho scritto ai suoi occhi che non riesco già più a ricordare
restituiti in tutta la loro luminosa bellezza
quando la benda bianca sui miei m’insegnerà una nuova carezza,
prima che questa notte eterna tanto violenta, quanto materna,
dopo questi spari mi separi da lei.

Ecco ti scrivo dal buio profondo con l’inchiostro della notte in cui mi nascondo,
ecco ti scrivo dal buio profondo con l’inchiostro della notte di questo tempo tremendo.

Quando l’ultimo di noi non ci sarà più,
quando chi ha vissuto quegli anni di lotta e speranza socchiuderà gli occhi sul mondo.
Quando anche l’ultimo sorriso si sarà spento.
In quel momento preciso, ricorderai queste mie parole e ne farai una canzone:
una canzone da cantare,
da cantare per sognare,

per sognare ancora insieme.
Una storia di coraggio e di paura...
di morte, di memoria, di furturo e di cultura.
Una storia di desiderio e di poesia...
una storia tua adesso che non è più mia.

Una meravigliosa storia di uno strano tipo d’amore...
di cui tu sarai per sempre l’ultimo testimone.

Ecco vi scrivo dal buio profondo con l’inchiostro della notte in cui mi nascondo,
ecco vi scrivo dal buio profondo con l’inchiostro della notte in cui mi nascondo.

envoyé par Lupita Hernandez - 28/5/2005 - 13:54



Langue: français

Version française – LE DERNIER TÉMOIN – Marco Valdo M.I. – 2010
Chanson italienne – L'ultimo testimone – Yo Yo Mundi
Texte et musique : Paolo Enrico Archetti Maestri

Chanson de lutte et d'espérance, chanson de paix et de liberté. Inspirée du livre « Lettres des condamnés à mort de la Résistance italienne, 8 avril 1943 – 25 avril 1945 (Einaudi).
LE DERNIER TÉMOIN

J'ai écrit à ma mère
Elle me suppliait de pactiser avec mes ennemis
Tu verras, ton frère t'aidera
Tu veux seulement me sauver, je le sais et cela me fait chaud au cœur
Mais dans notre famille, il y a un fil qui s'est cassé
Pourtant, je pense qu'un jour,
Dans un temps pas très lointain
Quelque part dans ton intuition de mère,
Peut-être avec une fleur rouge à la main,
Tu découvriras ce qu'à présent tu as du mal à comprendre.
Vaut mieux un fils mort partisan gappiste
Qu'un fils vivant traître et fasciste.

Je t'écris du noir profond avec l'encre de la nuit où je me cache
Je t'écris du noir profond avec l'encre de cette nuit où je vis encore.

J'ai écrit à mon amour
Tu ne me reverras plus,
J'ai écrit à son sein qui n'aura pas mes fils à nourrir,
J'ai écrit à ses lèvres que mes baisers ne coloreront plus,
J'ai écrit à ses yeux que je n'arrive déjà plus à me figurer,
Resplendissant de toute leur lumineuse beauté
Quand le bandeau blanc sur mes yeux m'enseignera une nouvelle caresse
Avant que cette nuit éternelle aussi violente que maternelle
Après les tirs, me séparera d'elle.

Je t'écris du noir profond avec l'encre de la nuit où je me cache
Je t'écris du noir profond avec l'encre de la nuit de ce temps d'épouvante

Quand le dernier de nous n'y sera plus
Quand celui qui a vécu ces années de lutte et d'espérance fermera les yeux sur le monde
Quand le dernier sourire sera éteint
À ce moment précis, je rappellerai ces mots et j'en ferai une chanson.
Une chanson à chanter
À chanter pour rêver.
Pour rêver encore ensemble.
Une histoire de courage et de peur...
De mort, de mémoire, de futur et de culture.
Une histoire de poésie et de désir...
Une histoire à présent tienne que tu n'es plus à moi.
Une merveilleuse histoire d'une étrange sorte d'amour
Dont tu seras pour toujours l'ultime témoin.

Je vous écris du noir profond avec l'encre de cette nuit où je vis encore.
Je vous écris du noir profond avec l'encre de la nuit où je me cache

envoyé par Marco Valdo M.I. - 15/12/2010 - 22:16




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