Σαράντα πέντε πετεινοὶ
πούλησαν τὰ φτερά τους,
πούλησαν τὰ φτερά τους.
Ὢχ ὤχ!
Καὶ μαδημένοι γύρισαν
πίσω στὴν κυρά τους.
Τζάμπα τζάμπα τὸν μαλώνω,
Καὶ μετὰ τὸ μετανιώνω,
Τζάμπα τζάμπα τὸν μαλώνω,
Καὶ μετὰ τὸ μετανιώνω.
Ὢχ ὤχ!
Πήγανε γιὰ μαλλὶ
Καὶ βγῆκαν κουρεμένοι.
Τζάμπα τζάμπα τὸν μαλώνω,
Καὶ μετὰ τὸ μετανιώνω,
Τζάμπα τζάμπα τὸν μαλώνω,
Καὶ μετὰ τὸ μετανιώνω.
Ὢχ ὤχ!
Λέπρα πανούκλα κ' εὐλογιά
Γι' ὅσ' ἤθελε τὸν πόλεμο
Γι' ὅσ' ἤθελε τὸν πόλεμο
Ὢχ ὤχ!
Λέπρα πανούκλα κ' εὐλογιά
Γι' ὅσ' ἤθελε τὸν πόλεμο
Γι' ὅσ' ἤθελε τὸν πόλεμο
Τζάμπα τζάμπα τὸν μαλώνω,
Καὶ μετὰ τὸ μετανιώνω,
Τζάμπα τζάμπα τὸν μαλώνω,
Καὶ μετὰ τὸ μετανιώνω.
Τζάμπα τζάμπα τὸν μαλώνω,
Καὶ μετὰ τὸ μετανιώνω,
Τζάμπα τζάμπα τὸν μαλώνω,
Καὶ μετὰ τὸ μετανιώνω.
Contributed by Riccardo Venturi - 2005/4/17 - 15:35
Oh oh!
Quarantacinque galletti
hanno impegnato le loro penne
e spennacchiati ritornano
alla loro padrona.
Presto presto, lo investo,
e dopo mi tiro indietro!
Oh oh!
Andarono per tosare
e furono tosati.
Presto presto, lo investo,
e dopo mi tiro indietro!
Lebbra, peste e vaiolo
a chi ha voluto la guerra!
Presto presto, lo investo,
e dopo mi tiro indietro!
Oh oh!
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" - 2017/5/17 - 11:18
(di Riccardo Venturi, 17-5-2017 11:28 e 23:31)
Oh oh!
Quarantacinque galletti
si son venduti le penne,
si son venduti le penne.
Oh oh!
E spennati son tornati
indietro dalla loro padrona.
Inutile leticarci,
Sennò dopo ci ripenso.
Inutile leticarci
Sennò dopo ci ripenso.
Oh oh!
Sono andati per la lana
E son rimasti tosati. [2]
Inutile leticarci,
Sennò dopo ci ripenso.
Inutile leticarci
Sennò dopo ci ripenso.
Oh oh!
Lebbra, peste e vaiolo
Per chi voleva la guerra
Per chi voleva la guerra
Oh oh!
Lebbra, peste e vaiolo
Per chi voleva la guerra
Per chi voleva la guerra
Inutile leticarci,
Sennò dopo ci ripenso.
Inutile leticarci
Sennò dopo ci ripenso.
Inutile leticarci,
Sennò dopo ci ripenso.
Inutile leticarci
Sennò dopo ci ripenso.
giuseppina dilillo
p.s.: sto cercando da tempo il testo greco di questa canzone, sto chiedendo a tutti, non ultimo un poeta, Manolis Fourtounis, che è stato partigiano, che ha subito l'onta dell'esilio e altro ancora per il suo credo politico che ha sempre rifiutato di rinnegare! ma i "45 galletti" non gli ricordano niente! continuo...
giuseppina dilillo - 2010/9/21 - 09:41
Mi sono accorto, senz'altro con colpevole ritardo, che le informazioni riportate da Comandini non potevano provenire che da una fonte: il disco Atene in piazza del 1968, che per ventura possiedo. Non avevo mai pensato a trascriverne le note, che gettano comunque qualche luce su questa misteriosa canzone partigiana:
"Venne l'8 settembre 1943. Dopo pochi giorni si videro passare per le vie della città [Atene, ndr] colonne di italiani prigionieri, i greci gettavano sigarette e pane. In un teatro all'aperto in via Patissia un trio cantava delle mandinates kritikes (stornelli molto vivaci dell'isola di Creta). Alcuni riguardavano gli avvenimenti militari di quei giorni, come questo:
[segue la traduzione italiana della canzone, ndr]
I quarantacinque galletti erano naturalmente i quarantacinque milioni di italiani, con riferimento allo slogan mussoliniano del 'numero è potenza'. Ma molti dei nostri soldati avevano rifiutato di farsi disarmare dai tedeschi, e senza lasciarsi ingannare dalle promesse scelsero la via della lotta per la libertà. Interi reparti, come la Divisione Pinerolo, andarono in montagna a raggiungere i partigiani; a Cefalonia la Divisione Acqui si batté eroicamente contro i nazisti. E pur nel sarcasmo e nell'ira, il canto popolare ha conservato una maledizione più alta, non contro 'il nemico', ma contro il flagello della guerra e chi lo ha scatenato."
L'autore del commento è Paolo Castagnino Saetta, curatore del disco (Dischi del Sole DS 51, 1968]. Come avverte una nota nel disco, "Paolo Castagnino Saetta fu in Grecia con le truppe italiane; appena gli fu possibile, si mise in contatto con la Resistenza, e dopo l'8 settembre partecipò attivamente alla lotta di liberazione a fianco dei partigiani ellenici, come tanti valorosi ufficiali e soldati italiani. Così imparò a conoscere e ad amare le canzoni della Resistenza greca."
Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" - 2017/5/16 - 13:23
Lorenzo - 2017/5/16 - 22:17
Lorenzo - 2017/5/16 - 23:02
Riccardo Venturi, famoso ladro di Dischi del Sole - 2017/5/17 - 00:23
Riccardo Venturi - 2017/5/17 - 11:37
Lorenzo - 2017/5/17 - 12:41
Riccardo Venturi - 2017/5/17 - 14:05
Lorenzo - 2017/5/17 - 21:34
Riccardo Venturi - 2017/5/17 - 23:37
Lorenzo - 2017/5/18 - 22:52
Riccardo Venturi - 2017/5/19 - 01:24
Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.
Dal disco "Atene in Piazza 1940-1965"
I Dischi del Sole DS 51 SP [1968]
Interpretata da Paolo Castagnino "Saetta" & Gruppo Celso di Genova
Si tratta di un anonimo canto della resistenza greca durante la seconda guerra mondiale. Purtroppo non ci è stato ancora possibile reperire il testo originale (a parte il titolo), e quindi inseriamo per ora soltanto la traduzione italiana ripresa da "La musica dell'altra Italia". (RV - 17.4.2005)
Il volume della registrazione è, purtroppo e finora, molto basso. La trascrizione all'ascolto che ho fatto ha, per ora, una lacuna consistente nel primo verso del ritornello: non ci ho capito niente dal video, e aspetto una migliore versione. Il resto del testo è completo. Singolare, ma non troppo, che per essere venuti a capo dell'annoso e impenetrabile “mistero” di questo canto (per la cui storia e spiegazione si veda qui, con la nota proveniente dal disco stesso) ci sia stato bisogno di un apparecchio antidiluviano, ora che siamo nell'epoca digitale (non si sa se pure purpurea). Ad ogni modo, inseriamo provvisoriamente qui il testo con la lacuna, contando di colmarla al più presto.
Come già specificato nella nota del disco, si tratterebbe di una μαντινάδα cretese e non è escluso che si tratti della parodia di qualche canto, intonato dal trio in via Patissia ad Atene e sentito da Paolo Castagnino Saetta nel 1943. In Grecia esiste, tra l'altro, un proverbio abbastanza noto che recita: “Σαράντα πέντε πετεινοί, ενός κοκόρου γνώση” (“Quarantacinque galletti hanno il giudizio di un gallo [solo]”).
La registrazione dal disco ha permesso non solo di colmare una lacuna più che decennale, ma anche di mettere a disposizione (sia pure con una provvisoria piccola lacuna) un testo rarissimo. La traduzione italiana proveniente dal disco, che finora è stata l'unica testimonianza di questo canto, viene quindi spostata e viene inserita anche una traduzione letterale (ovviamente, per ora, con la lacuna presente nel testo).
Se nel frattempo, ovviamente, eventuali amici greci o filelleni volessero colmare la lacuna e/o migliorare il testo, sono i benvenuti. [RV 17.5.2017]
Aggiornamento 17.5.2017 23:33. Con l' inserimento dell'mp3, sempre realizzato da Lorenzo Masetti e scaricabile da "Libere Canzoni", viene completata la trascrizione ed aggiornata anche la traduzione. [RV]