Noi noi noi
non abbiamo mai dimenticato
il calore e la pace
di una famiglia.
Noi noi noi
non abbiamo più nessun amore
né una casa da difendere
dai mali del mondo.
Noi non abbiamo paura della bomba
noi non abbiamo paura della bomba
atomica, atomica, atomica
atomica, atomica, atomica!
Noi non abbiamo paura della bomba
noi non abbiamo paura della bomba
atomica, atomica, atomica
atomica, atomica, atomica!
Noi noi noi
con gli sguardi verso il cielo
aspettiamo un giorno nuovo che
oscuri il passato.
Noi noi noi
noi vogliamo che venga presto
questo giorno che ci porterà
paura per noi.
Noi non abbiamo paura della bomba
noi non abbiamo paura della bomba
atomica, atomica, atomica
atomica, atomica, atomica!
non abbiamo mai dimenticato
il calore e la pace
di una famiglia.
Noi noi noi
non abbiamo più nessun amore
né una casa da difendere
dai mali del mondo.
Noi non abbiamo paura della bomba
noi non abbiamo paura della bomba
atomica, atomica, atomica
atomica, atomica, atomica!
Noi non abbiamo paura della bomba
noi non abbiamo paura della bomba
atomica, atomica, atomica
atomica, atomica, atomica!
Noi noi noi
con gli sguardi verso il cielo
aspettiamo un giorno nuovo che
oscuri il passato.
Noi noi noi
noi vogliamo che venga presto
questo giorno che ci porterà
paura per noi.
Noi non abbiamo paura della bomba
noi non abbiamo paura della bomba
atomica, atomica, atomica
atomica, atomica, atomica!
OPPENHEIMER
L'osservatore nella fisica quantistica è componente fondamentale dell'esperimento e non mi dilungo lasciandovi, se avete la curiosità di approfondire l'argomento con la lettura del seguente link : http://www.coscienzaquantica.com/losse...
La visione del film Oppenheimer in una sala gremita di giovani armati di bidoni di pop corn e di cellulari, da consultare nei momenti in cui la comprensione nelle 3 ore di film risulta difficile, può condizionarne il giudizio.
Il mio primo giudizio quindi è: disturbante.
Mi riprometto quindi di rivedere il film una volta che sarà passata la bulimia che spinge a consumare beni e servizi animati dalla sola logica contemporanea di "esisto perchè ci sono qui ed ora ".
L'occasione sarà il riproporlo nel cineforum in cui da 30 anni abbiamo cercato di fare un lavoro di educazione al linguaggio cinematografico popcorn free.
Dal punto di vista filmico condivido le recensioni fatte da Mauro Gervasini su questo sito, da Roberto Manassero su cineforum.it o da Pietro Masciullo su Sentieri selvaggi, ho apprezzato quindi la regia, la fotografia, il montaggio, il casting, le interpretazioni attoriali, la musica, la sceneggiatura e quindi da appassionato di cinema sottoscrivo le 4 o 5 stelle di giudizio attribuite quasi all'unanimità da tutta la critica.
Da attivista impegnato sulle questioni della pace e dei diritti umani, il mio apprezzamento va invece all'articolo che, Francesco Vignarca, coordinatore nazionale della "Rete disarmo", ha pubblicato su Il manifesto ponendo l'attenzione su quello che manca nel film di Nolan.
ecco il link: https://www.vignarca.net/2023/08/oppen...
Come Francesco credo che la tragedia umana di uno scienziato non basta da sola a far riflettere sulla drammatica attualità del disarmo nucleare. La scelta di Nolan di lasciare fuori campo perchè "oscene" le immagini delle vittime dei circa 2.000 esperimenti nucleari fin qui effettuati e dell'uso delle 2 bombe sganciate in Giappone dagli USA, priva lo spettatore di una componente necessaria che motivi l'impegno civile.
"La realtà percepita" da questo esperimento cinematografico ha sicuramente la potenza dei Kilotoni espolsi ad Hiroshima e Nagasaki, ma non quella di Megatoni contenuti nelle 4.500 testate nucleari attive e pronte all'uso immediato che sono nei depositi delle potenze nucleari su questo pianeta e delle altre migliaia attivabili in pochi giorni.
(L'india con i suo 1 milardo e 300 milioni di abitanti, due giorni fa ha allunato una sua sonda spaziale sul nostro poetico satellite ma non ha firmato il Trattato di non proliferazione nucleare il TNP)
Ci serviranno altri film, per ora dobbiamo affidarci alla speranza che qualche riflessione scaturisca nelle menti dei milioni di spettatori passivi che stanno riempendo le sale. Confido che siano stimolati dai loro coetanei più sensibili.
Concludo questo contributo aggiungendo un suggerimento per tutti coloro che non sono scienziati o studenti di fisica ma che hanno un approccio più filosofico e umanistico ai problemi del mondo contemporaneo . Si tratta del libro di Mario Agostinelli: Il mondo al tempo dei quanti, a questo link trovate anche una bella videointervista che sicuramente stimolerà la vostra curiosità.
https://www.marioagostinelli.it/il-mon...
Se vi piace la musica a questo link di Antiwarsongs trovate 167 canzoni dedicate alla questione nucleare. https://www.antiwarsongs.org/categoria...;lang=it
I Giganti nel brano “La bomba atomica” ironicamente cantavano “Noi non abbiamo paura della bomba”
buona lettura e buona visione Paolo Rizzi
L'osservatore nella fisica quantistica è componente fondamentale dell'esperimento e non mi dilungo lasciandovi, se avete la curiosità di approfondire l'argomento con la lettura del seguente link : http://www.coscienzaquantica.com/losse...
La visione del film Oppenheimer in una sala gremita di giovani armati di bidoni di pop corn e di cellulari, da consultare nei momenti in cui la comprensione nelle 3 ore di film risulta difficile, può condizionarne il giudizio.
Il mio primo giudizio quindi è: disturbante.
Mi riprometto quindi di rivedere il film una volta che sarà passata la bulimia che spinge a consumare beni e servizi animati dalla sola logica contemporanea di "esisto perchè ci sono qui ed ora ".
L'occasione sarà il riproporlo nel cineforum in cui da 30 anni abbiamo cercato di fare un lavoro di educazione al linguaggio cinematografico popcorn free.
Dal punto di vista filmico condivido le recensioni fatte da Mauro Gervasini su questo sito, da Roberto Manassero su cineforum.it o da Pietro Masciullo su Sentieri selvaggi, ho apprezzato quindi la regia, la fotografia, il montaggio, il casting, le interpretazioni attoriali, la musica, la sceneggiatura e quindi da appassionato di cinema sottoscrivo le 4 o 5 stelle di giudizio attribuite quasi all'unanimità da tutta la critica.
Da attivista impegnato sulle questioni della pace e dei diritti umani, il mio apprezzamento va invece all'articolo che, Francesco Vignarca, coordinatore nazionale della "Rete disarmo", ha pubblicato su Il manifesto ponendo l'attenzione su quello che manca nel film di Nolan.
ecco il link: https://www.vignarca.net/2023/08/oppen...
Come Francesco credo che la tragedia umana di uno scienziato non basta da sola a far riflettere sulla drammatica attualità del disarmo nucleare. La scelta di Nolan di lasciare fuori campo perchè "oscene" le immagini delle vittime dei circa 2.000 esperimenti nucleari fin qui effettuati e dell'uso delle 2 bombe sganciate in Giappone dagli USA, priva lo spettatore di una componente necessaria che motivi l'impegno civile.
"La realtà percepita" da questo esperimento cinematografico ha sicuramente la potenza dei Kilotoni espolsi ad Hiroshima e Nagasaki, ma non quella di Megatoni contenuti nelle 4.500 testate nucleari attive e pronte all'uso immediato che sono nei depositi delle potenze nucleari su questo pianeta e delle altre migliaia attivabili in pochi giorni.
(L'india con i suo 1 milardo e 300 milioni di abitanti, due giorni fa ha allunato una sua sonda spaziale sul nostro poetico satellite ma non ha firmato il Trattato di non proliferazione nucleare il TNP)
Ci serviranno altri film, per ora dobbiamo affidarci alla speranza che qualche riflessione scaturisca nelle menti dei milioni di spettatori passivi che stanno riempendo le sale. Confido che siano stimolati dai loro coetanei più sensibili.
Concludo questo contributo aggiungendo un suggerimento per tutti coloro che non sono scienziati o studenti di fisica ma che hanno un approccio più filosofico e umanistico ai problemi del mondo contemporaneo . Si tratta del libro di Mario Agostinelli: Il mondo al tempo dei quanti, a questo link trovate anche una bella videointervista che sicuramente stimolerà la vostra curiosità.
https://www.marioagostinelli.it/il-mon...
Se vi piace la musica a questo link di Antiwarsongs trovate 167 canzoni dedicate alla questione nucleare. https://www.antiwarsongs.org/categoria...;lang=it
I Giganti nel brano “La bomba atomica” ironicamente cantavano “Noi non abbiamo paura della bomba”
buona lettura e buona visione Paolo Rizzi
Paolo Rizzi - 2023/8/26 - 11:14
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Abula - A. Amadesi
Il retro della notissima Tema dei Giganti introduceva con ironia temi meno comunemente trattati nelle canzoni italiane degli anni '60.
Musica e Memoria)