Estava eu na minha terra
Disseram-me vais para a guerra
Disseram-me vais para a guerra
Toma lá uma espingarda
e um bilhete p’rò navio
e uma medalha num fio
e uma velha, velha farda.
Após dias de caminho
estava já muito magrinho.
estava já muito magrinho.
Esfomeado como um rato
olhei bem, só vi palmeiras,
macacos e bananeiras:
entendi, estava no mato.
O furriel e o sargento
chamavam-me fedorento
chamavam-me fedorento
porque me queria lavar.
E o alferes e o capitão
diziam que era calão
se me viam descansar.
Estava tão farto da guerra
E ao lembrar a minha terra
E ao lembrar a minha terra
fui um dia passear.
Numa palhota sozinha
estava uma preta girinha
que ao ver-me pôs-se a chorar.
E fiquei com tanta pena
dessa mocinha morena
dessa mocinha morena
que fugimos para o mato.
Somos um casal feliz
e já temos um petiz
que por sinal é mulato.
Disseram-me vais para a guerra
Disseram-me vais para a guerra
Toma lá uma espingarda
e um bilhete p’rò navio
e uma medalha num fio
e uma velha, velha farda.
Após dias de caminho
estava já muito magrinho.
estava já muito magrinho.
Esfomeado como um rato
olhei bem, só vi palmeiras,
macacos e bananeiras:
entendi, estava no mato.
O furriel e o sargento
chamavam-me fedorento
chamavam-me fedorento
porque me queria lavar.
E o alferes e o capitão
diziam que era calão
se me viam descansar.
Estava tão farto da guerra
E ao lembrar a minha terra
E ao lembrar a minha terra
fui um dia passear.
Numa palhota sozinha
estava uma preta girinha
que ao ver-me pôs-se a chorar.
E fiquei com tanta pena
dessa mocinha morena
dessa mocinha morena
que fugimos para o mato.
Somos um casal feliz
e já temos um petiz
que por sinal é mulato.
Contributed by José Colaço Barreiros - 2004/11/17 - 17:47
Language: Italian
Versione italiana di Riccardo Venturi (2004)
FADO DEL DISERTORE
Stavo nella mia terra,
mi dissero: vai alla guerra
mi dissero: vai alla guerra
su, prendi lì un fucile
e un biglietto per la nave
e una medaglietta con un filo
e una vecchia, vecchia divisa
Dopo giorni di cammino
già ero assai magrolino,
già ero assai magrolino.
Affamato come un topo
guardai bene, vidi solo palme,
scimmie e banani:
compresi, ero nella savana.
Il furiere e il sergente
mi chiamavano fetente,
mi chiamavano fetente
perché mi volevo lavare.
Il sottotenente e il capitano
dicevano che ero un fannullone
se mi vedevano riposare.
Ero tanto stanco della guerra
e ricordandomi della mia terra
e ricordandomi della mia terra
un giorno me ne andai a spasso.
In una capanna solitaria
ci stava una negretta carina
che vedendomi si mise a piangere.
E rimasi tanto colpito
da quella ragazzina bruna
da quella ragazzina bruna
che ce ne siam fuggiti nella savana.
E ora siamo sposati e felici,
già abbiamo un mocciosetto
che, per esser chiari, è mulatto.
Stavo nella mia terra,
mi dissero: vai alla guerra
mi dissero: vai alla guerra
su, prendi lì un fucile
e un biglietto per la nave
e una medaglietta con un filo
e una vecchia, vecchia divisa
Dopo giorni di cammino
già ero assai magrolino,
già ero assai magrolino.
Affamato come un topo
guardai bene, vidi solo palme,
scimmie e banani:
compresi, ero nella savana.
Il furiere e il sergente
mi chiamavano fetente,
mi chiamavano fetente
perché mi volevo lavare.
Il sottotenente e il capitano
dicevano che ero un fannullone
se mi vedevano riposare.
Ero tanto stanco della guerra
e ricordandomi della mia terra
e ricordandomi della mia terra
un giorno me ne andai a spasso.
In una capanna solitaria
ci stava una negretta carina
che vedendomi si mise a piangere.
E rimasi tanto colpito
da quella ragazzina bruna
da quella ragazzina bruna
che ce ne siam fuggiti nella savana.
E ora siamo sposati e felici,
già abbiamo un mocciosetto
che, per esser chiari, è mulatto.
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Sull'aria de "O cavalo baio"
pt.wikipedia
Il "Cancioneiro do Niassa" è una raccolta di fados e canzoni incentrare sulla vita dei militari portoghesi di stanza nella regione del Niassa, in Mozambico, durante la guerra coloniale alla fine degli anni '60. In maggior parte si tratta di adattamenti dei testi di canzoni in voga all'epoca, che ritraggono una visione umoristica e sarcastica della stessa guerra. I testi furono elaborati principalmente dagli stessi militari, e furono effettuate alcune registrazioni private che circolarono rapidamente in modo clandestino tra i militari delle altre zone di guerra.