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Senza nome

Nomadi
Langue: italien


Nomadi

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Dall'album Allo specchio (2009)
allospecchio



Dedicata al maresciallo Giovanni Pezzulo ucciso nel febbraio 2008 in Afghanistan in uno scontro a fuoco.

Giovanni Pezzulo
Giovanni Pezzulo


Trovo un po' discutibile e retorica questa canzone, e di una retorica un po' fascistoide se vogliamo. Ma viene dai Nomadi, che di canzoni sulla pace ne hanno fatte tante e anche molto belle. Si potrebbe obiettare che erano i Nomadi di una volta, e non quelli di oggi. Io la inserisco, poi fatene voi quello che credete.
Un giro al freddo come sempre la notte
Che non ci siano guai
Un libro i guanti la cintura il cappotto
Che non si sa mai
Come son belle la montagne la notte

Quando fa freddo sai
Quando ci sono due milioni di stelle
Quando ti vedo dentro ad una di quelle
Quando il pensiero scalda per non gelare
Quando mi sveglio dentro a un letto che non c’è

E sono qui per fare anch’io qualcosa per il mondo
E quante volte ho visto facce che han toccato il fondo
Fra la polvere e la fame resto qui
Ovunque sono e resto qui
E quante gente ho salutato gente senza nome
E quanta strada ho calpestato per capire come
Come il mondo sia caduto fino a qui

Un giro al freddo come sempre la notte
Tutto tranquillo sai
La gente guarda e ti ringrazia più volte
Ma non dorme mai
Portiamo cibo coperte speranze
E qualche sogno in più
Tenendo il cuore dentro un blindato
Io sorridevo ma qualcuno ha mirato
E poi un’ombra di nascosto ha sparato
Nel silenzio del rumore resto qui

E non ho mai preteso di salvare il mondo
Perché il mio cuore mi diceva che era giusto in fondo
Provare a cambiare adesso qui
Comunque sono e resto qui
E non capisco quello sparo colpo senza nome
Anche se in tutto sai c’è sempre un ragione
Tra la polvere e la fame resto qui
Per te che sulla foto ci hanno scritto il nome
Si per te che non hai più una lacrima

envoyé par Donquijote82 - 16/8/2009 - 12:45


Non posso che essere d'accordo con Donquijote82. Rimango veramente sbalordito leggendo Beppe Carletti dichiarare che Pezzulo "era andato in Afghanistan per portare la pace, per fare il suo lavoro e per il bene della sua famiglia".

Penso allora che sia dovere di un sito che si definisce antimilitarista precisare un paio di cose.

I militari italiani in Afghanistan stanno partecipando a vere e proprie azioni di guerra ed in guerra si uccide e si viene uccisi. Quindi per prima cosa, se veramente abbiamo a cuore la pace, cerchiamo di batterci per il ritiro delle truppe dall'Afghanistan e da tutte le zone di guerra dove sono attualmente impiegate. A prescindere che vi siano state mandate da governi di centrodestra o di centrosinistra e quasi sempre con l'appoggio unanime di tutto il parlamento compresa in alcuni casi la cosiddetta "sinistra radicale".

Vogliamo senz'altro credere che il maresciallo appartenesse ad un reparto che "interviene soprattutto o in attività a supporto della popolazione" come scrive il Corriere della Sera e che fosse impegnato a ricostruire scuole e ad aiutare i bambini afghani.

Purtroppo però quando si porta una divisa si rischia di essere accomunati ai propri commilitoni (nel caso specifico italiani, inglesi e americani). Dei militari italiani, che portavano la stessa divisa del maresciallo Pezzulo, qualche mese fa hanno sparato ad una macchina uccidendo una bambina di dodici anni. Anche questi militari erano lì a portare la pace e per il bene delle loro famiglie?

Lorenzo - 16/8/2009 - 18:07


Solo persone prive di cuore possono scrivere certe cose. Ridurre tutto a politica è arido come i poveri cuori di chi è ammalato di idealismo, che quando eccede diventa come una malattia, facendo vedere le cose attraverso un vetro distorto. Senza nome è una bellissima dolce e cruda canzone, adattabile a chiunque. Pensate a questo, e non fatevi seghe mentali. Un plauso al redattore che, pur nel suo rispettabile idealismo, ha espresso i suoi dubbi in modo condivisibile.

Enrico - 25/2/2012 - 22:38


Via dopo essermi già preso una volta di vigliacco, mi prendo anche di "privo di cuore". Che ci volete fare, la penso così. Vigliacca è solo la guerra.

Lorenzo - 26/2/2012 - 14:25


Lorenzetto webmastro! Ma che cazzo sta a di' sto coglione (chiamasi Enrico) ?
Pure senza cuore e segaiolo (mentale!) ti ha fatto diventare ?!?!?!!!

Manu' - 26/2/2012 - 22:11


Che ce voi fà Manu'... così va la vita. Meno male che ci sei te che hai sempre una buona parola per tutti!

Lorenzo - 26/2/2012 - 23:28


Per me è una canzone bellissima anche perché il maresciallo e stato un mio superiore nell'esercito ma più che superiore un grande amico lo dico col cuore ciao GIO

22/10/2017 - 02:54


finchè ci saranno parole di odio come le tue ....non ci sarà mai la pace ciao Giovanni e sempre nomadi

30/4/2018 - 18:26


Bravo Enrico, sono d'accordo con te. Una canzone bellissima e davvero commovente. Io la sento e la risento, e ogni volta mi evoca emozioni diverse. Prendiamo il senso del messaggio, senza seghe mentali e traduzioni in politichese.

7/7/2019 - 19:20


Che dire io amo i nomadi e mi sento di dire che non c'è da fare distinzione tra sinistra destra..come leggevo in qualche commento..ma soprattutto perché l'hanno fatta i nomadi ..i più di tutti contro la guerra è da ascoltare ..ma chiusa parentesi..a volte è troppo facile criticare seduti davanti a una birra..solo pensare di andare in quei posti x fare qualcosa anche poco ma qualcosa non è da tutti le idee restano tali se non si prova a metterle in atto e ripeto criticare a volte basterebbe solo guardare vicino a noi potremmo anche noi un po' più vigliacchi ..fare qualcosa anche qui...e non ho mai preteso di cambiare il mondo ma ..il mio cuore mi detto in fondo che........

Stefano.. - 14/12/2021 - 00:04




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