La versione cantata da Francesco Guccini in Canzoni da Osteria [2023]
Η εκδοχή που τραγουδάει ο Φραντσέσκο Γκουτσίνι στα Canzoni da osteria (Τραγούδια της ταβέρνας) [2023]
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"C’era poi l’osteria di Gandolfi dove si trovava con l’amica e collaboratrice dei primi album Deborah Kooperman e con l’amico Alexandros Devetzoglou un cui brano sul violento colpo di stato dei colonnelli greci del 21 aprile 1967 chiude l’album. «La cantava in greco e in italiano, così l'ho cantata anch'io, col titolo di 21 aprile” racconta il Maestro, che propone il brano proprio nella versione bilingue." - Avvenire: "Guccini, il Maestrone, fa scuola all'osteria", Massimo Iondini, 11 novembre 2023.
Nel cantare la canzone del suo vecchio amico pireota Alex Devezoglu (che ha, peraltro, un bel cognome turco!), il Maestrone ha fatto qualche modifica rispetto all’originale: ha modificato... (continua)
21 Aprile (continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 22/11/2023 - 11:25
21. Απριλίου 1967 - La canzone originale greca di Alex Devezoglu [26-7-1967]
Direttamente dal blog di Alex Devezoglu, ecco la versione originale greca della canzone. Risale al 26 luglio 1967, vale a dire a pochi mesi dopo il colpo di stato dei Colonnelli del 21 aprile. Le prime tre strofe sono trasmigrate (con qualche lieve modifica) nella canzone incisa in italiano nel 1971 (il testo italiano è autonomo), mentre le ultime tre sono rimaste in quella in greco (della quale non esistono incisioni conosciute, almeno a prima vista). [RV]
21. ΑΠΡΙΛΊΟΥ 1967 (continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 22/11/2023 - 12:24
I miei antenati provengono da SMIRNA dell’ Asia Minore ,cacciati dai Turchi nel famigerato anno del 1922 , da dove più di un milione e mezzo di Greci , e tantissimi altri dispersi , che hanno abitato queste terre , da più di cinque millenni , sono stati espatriati costretti a trasferirsi nella Grecia attuale !
Siamo a migliaia oggi nella Grecia continentale che Non abbiamo voluto cambiare ,i sopranomi dati dai turchi ai nostri cognomi , perché non si cancellassero le memorie delle nostre terre di provenienza ormai perdute !
Vi Ringrazio di cuore della attenta pubblicazione di alcune delle mie canzoni !
E sono a vs/ disposizione !
Cordialmente Alexandros Devetzoglou
Grazie ad Alex per averci lasciato questo messaggio. Nel nostro piccolo siamo felici di aver contribuito a rimettere in circolazione queste sue belle canzoni!
In base a tutti gli interventi presenti su questa pagina (tra i quali, quello di Alex Devezoglu stesso), ho modificato leggermente l’introduzione e ho aggiunto qualche dato. Mi scuso ovviamente con tutti per non avere risposto a suo tempo durante la mia “latitanza” dal sito. Per Alex Devezoglu, se legge: la mia considerazione sul tuo cognome era ovviamente scherzosa e affettuosa, senza ombra di sarcasmo. Conosco bene la storia dell’esodo greco da Smirne e dall’Asia Minore nel 1922, e so ugualmente bene che migliaia di persone, ancora oggi, in Grecia recano cognomi in -όγλου oppure -ογλού, che peraltro sono patronimici (oğlu significa “suo figlio” in turco, forma possessiva di oğul); e sono tutti talmente antichi da aver mantenuto in greco la pronuncia col -γ- che era quella del turco antico (in turco moderno non si pronuncia più, si dice oolù). Qui in Italia abbiamo persino un comico genovese... (continua)
Caro Riccardo Venturi, ho solo voluto rendere chiaro, col mio appunto ! Colla Tua aggiunta hai confermato di essere preciso e preparato !
Un Cordiale Saluto
Alex.
Caro Alex, ti ringrazio per le tue parole e, soprattutto, per le tue canzoni. A tale riguardo, ne ho inserita un’altra per la quale chiedo un po’ il tuo aiuto per chiarirne il contesto e la storia. Saluti cari!
ALEX (Alex Devetzoglou) - Album completo (1971) ALEX (Alex Devetzoglou) - Full album (!971)
ALEX (Αλέξανδρος Δεβετζόγλου) - Ολοκληρωμένο άλμπουμ (1971)
Chanson portugaise — Ronda das mafarricas — José “Zeca” Afonso — 1971
« Ronda das mafarricas » a été écrite et enregistrée par José Afonso, pendant son exil en France au temps de la dictature des colonels en Grèce (1967 — 1974). José Afonso est sans doute l’auteur moderne le plus célèbre du Portugal ; sa chanson « Grândola, vila morena » a servi de signal radio pour donner le coup d’envoi de la révolution des œillets (1974). Grândola vila morena est une des chansons les plus célèbres de l’histoire et certainement la plus célèbre de toutes celles du Portugal.
Le texte de « Ronda das mafarricas » (La Ronde des sorcières) raconte en fait l’histoire des quatre cents colonels grecs qui ont effectué le coup d’État fasciste à Athènes en avril 1967.
In a Finnish leftwing songbook from 1971, this song is titled Cimean laulu (CIMEA song) where CIMEA apparently refers to an international organization for children, for which Theodorakis and Kostis Kosteas wrote a song in 1968.
In youtube one can find "Peace for kids CIMEA" which is a simple midi rendering of the same melody as in Ei kuule kaupunki.
Audio link to the song performed by Arja Saijonmaa and The Mikis Theodorakis Orchestra on their 1972 album Arja Saijonmaa & Mikis Theodorakis:
SUOJAISEN POUKAMAN HIEKALLA (continua)
inviata da Juha Rämö 23/6/2020 - 11:15
ΠΕΘΑΝΕ Ο ΜΙΚΗΣ : ΑΘΑΝΑΤΟΣ !
E' MORTO MIKIS: IMMORTALE !
Δεν ξέρω γιατί. Όταν πεθαίνει ένας μεγάλος, δημοσιεύονται μόνο φωτογραφίες ηλικιωμένου. Εγώ θέλω να βάλω εδώ τη φωτογραφία ενός νεαρού. Ὅν οἱ θεοὶ φιλοῦσιν ἀποθνῄσκει νεός, αν και είναι ένας νεαρός ενενήντα έξι χρονώ. [PB]
Non so perché. Quando muore un grande, si pubblicano solo fotografie di un vecchio. Io, qui, voglio mettere la foto di un giovane. Muor giovane colui che agli dèi è caro, anche se è un giovane di novantasei anni. [RV]
E' pur vero che non ho mai perso l'occasione per disseminare questo sito con immagini di Galenzana, la recondita spiaggia dove ho passato l'infanzia e l'adolescenza, e dove ho persino ambientato un mio rifacimento della Supplique di Brassens. Ma, proprio oggi, non ne posso fare a meno. Sarà anche, chissà, perché le tre spiaggette, ancor più recondite e inaccessibili, che la precedono, recano il nome di Salandro, forse di origine ellenica. Forse avrei fatto meglio a scriverci anch'io, sulla sabbia, un' άρνηση, e a restarmene lì. Scorro questa pagina e vedo nomi, in primo luogo quello di Gian Piero Testa...e tutti i ricordi vanno, da quelli più belli a quelli più brutti. Nomi, persone, errori che hanno, tutti, una loro musica, delle loro parole. A Mikis Theodorakis con un bicchiere di vino dell'Elba; ma quello vero, quel bianco terrificante di quattordici gradi che... (continua)
@Riccardo Venturi
Sono lieto del tuo pensiero e ringrazio. Da tempo pensavo ad un’occasione per bere in compagnia del vino. Prendo nota che è più gradito tostu ( non è l’equivalente del toscano peso, ma dovrebbe rendere l’idea). In autunno, dopo avere ricaricato le batterie, vedrò di fare un salto a Firenze quando avrai un paio d’ore libere, se sarai dello stesso avviso.
Saluti cari
[1971]
Στίχοι / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Αλέξης Αλεξόπουλος / Alexis Alexopoulos
Μουσική / Musica / Music/ Musique / Sävel: Γιάννης Σπανός / Yannis Spanos
Ερμηνεία / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat: Αφροδίτη Μάνου & Γιάννης Φέρτης / Afrodite Manou e Giannis Fertis
'Αλμπουμ / Album: Εκείνο το καλοκαίρι / Ekeino to Kalokairi / That summer
Non é soltanto una canzoncina romantica. Certo è una spiaggia diversa da quella figurata in Aρνισι / Arnisi. Tuttavia, ha ereditato da un orizzonte mitologico remoto la suggestione delle favole, quelle serie, che propongono di reinterpretare il mondo (non di offrire fughe e oppiacei attraverso aggregati di pixel). Anch’esse possono concorrere da antidoto contro le guerre e i nostri démoni.
[Riccardo Gullotta]
d’après la traduction italienne de Riccardo Venturi
d’une chanson grecque – Άουσβιτς – Auschwitz de Ménélas Lountemis / Menélaos Loudémis – MENELAS LOUNTEMIS
1ʳᵉ version : 1947
2ᵉ version : 1973 (?)
Comme le savent tous ceux qui ont contribué à la section hellénique de ce site, ou qui l’ont simplement un peu « parcourue » ou l’ont utilisée, la Grèce est, avec la France, le pays qui met le plus ses poètes en musique. Ainsi, si Στίχοι, la « Bible » de la chanson en grec et le seul site au monde qui, avec près de 64 000 textes, peut faire pâlir ce site des Chansons contre la Guerre, présente ce poème de Ménélas Lountemis comme αμηλοποίητη « pas mis en musique », on peut jurer deux choses. La première, c’est qu’il n’a vraiment jamais été mis en musique par quiconque, un des rares faut-il le dire ; et la seconde, c’est que cela semble être une sorte d’invitation, un rappel à le faire. Qui sait,... (continua)
Merci de tout mon cœur pour tes traductions. Tu sais que je n'interviens presque jamais sur tes traductions (et même sur celles des autres), mais il y a un tout petit point que j'ai été obligé à changer. C'est le dernier vers de la “Seconde version”. C'est très important, parce que les deux versions montrent une différence fondamentale: la première, écrite dans un camp de concentration lorsque la guerre civile était encore en cours, se termine par “nous avons vaincu” en grec ancien, νενικήκαμεν, repris du célèbre annonce de victoire de Phidippidès et exprimant l'espoir ou la certitude de la victoire. La seconde, écrite après une séquence de défaites historiques et pendant une dictature, se termine par un verbe passif: νικηθήκαμε signifie “nous avons été vaincus”. Le grec, c'est une langue très synthétique. Et c'est aussi une différence très importante entre les deux versions, due à trente ans d'histoire. Merci encore!
J’accueille toujours avec intérêt et même, surtout, satisfaction ces rectifications et je les reçois et les accepte avec gratitude ; et pas seulement, car elles prouvent qu’il y a au moins quelqu’un qui a lu. Cependant, j’ai bien vu cette différence, et j’ai hésité longuement à la transcrire ; tellement que je me suis embrouillé entre les deux versions et que j’ai finalement omis de l’insérer. Bref, elle m’a échappé. Cela dit, me découvrir (spécialement pour ces textes venus du grec) un correcteur aussi talentueux, c’est une grande joie. Ça me rappelle un temps lointain, où j’exerçais la fonction simple et si exigeante de journaliste dans un quotidien, à toujours écrire de nouveaux textes sur des petits feuillets qu’on m’enlevait au fur et à mesure (de sorte que je ne pouvais pas me relire) pour les porter (ces feuillets) à l’ouvrier qui composait… Le tout passait ensuite... (continua)
Η εκδοχή που τραγουδάει ο Φραντσέσκο Γκουτσίνι στα Canzoni da osteria (Τραγούδια της ταβέρνας) [2023]
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"C’era poi l’osteria di Gandolfi dove si trovava con l’amica e collaboratrice dei primi album Deborah Kooperman e con l’amico Alexandros Devetzoglou un cui brano sul violento colpo di stato dei colonnelli greci del 21 aprile 1967 chiude l’album. «La cantava in greco e in italiano, così l'ho cantata anch'io, col titolo di 21 aprile” racconta il Maestro, che propone il brano proprio nella versione bilingue." - Avvenire: "Guccini, il Maestrone, fa scuola all'osteria", Massimo Iondini, 11 novembre 2023.
Nel cantare la canzone del suo vecchio amico pireota Alex Devezoglu (che ha, peraltro, un bel cognome turco!), il Maestrone ha fatto qualche modifica rispetto all’originale: ha modificato... (continua)