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På mäster Olofs tid

På mäster Olofs tid
[1986]
Lyrics and music / Text och musik
Testo e musica / Paroles et musique /
Sanat ja sävel: Björn Afzelius
Album : Tankar vid 50

Olof Palme, the Prime Minister of Sweden was assassinated in 1986. This song was written by Björn Afzelius in his honor.

It is on his "Tankar vid 50" album. [Ceil Herman]
På mäster Olofs tid
(continua)
inviata da Ceil Herman 13/10/2018 - 19:56
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Ljuset

Ljuset
Album: Björn Afzelius & Mikael Wiehe (1986)

English translation by Ceil Herman

Björn Afzelius wrote the following about his beautiful song in his 95 Sånger (95 Songs) book:

""Jäg är världens ljus," sade Jesus. En sång med religiösa övertoner som också används mycket i kyrkor. Ibland lyser det igenom att jag kommer från Jönköping län. Texter skrevs efter mordet på Olof Palme."

"I am the light of the world," said Jesus. A song with religious overtones which is also used a great deal in churches. Sometimes it shines through that I come from Jönköping county. The lyrics were written after the murder of Olof Palme."
Jag ser hur ljusen brinner ut,
(continua)
inviata da Ceil Herman 13/10/2018 - 19:53
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Natten

Natten
Prime Minister Olof Palme lead the Social Democratic party in Sweden from 1969 until his assassination (February 28, 1986). He was killed on Sveavägen, one of the main streets in Stockholm. The you tube video shows powerful images from that tragic event.

The lyrics of "Natten" were written by Mikael Wiehe and the music is by Björn Afzelius. The song is on the album Björn Afzelius & Mikael Wiehe (1986)

On Mikael Wiehe's website he commented in "Sångerna," 2002":

"Många skrev sånger om mordet på Olof Palme. Här är en."
(Many wrote songs about the murder of Olof Palme. Here is one.)


My husband and I were on sabbatical in Stockholm when this terrible event took place. Several nights before the murder, we had been to the same movie theatre to see "The Mozart Brothers" film by Suzanne Osten. The feeling in Stockholm that next day when we all read the huge headlines, was similar to when President Kennedy was assassinated in 1963.
Så hann då döden upp dej
(continua)
inviata da Ceil Herman 13/10/2018 - 19:10
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Es saß ein klein wild Vögelein

anonimo
Es saß ein klein wild Vögelein
Una canzone popolare dei sassoni di Transilvania che risulta una versione abbreviata della canzone seicentesca precedente intitolata "Nachtigall als Warnerin"

anonimo

traditional

Il testo da Lieder Archiv
Es saß ein klein wild Vögelein
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 13/10/2018 - 12:41
Percorsi: Liberi uccelli
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Samma vindar, samma dofter

Samma vindar, samma dofter
[1971]
Ted Ström / Lorne de Wolfe
Album: Hon kom över mon
Vindarna doftar en svunnen tid,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/10/2018 - 11:45

La Main d’Hilbert

La Main d’Hilbert
La Main d’Hilbert

Chanson française – La Main d'Hilbert – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 97
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – IV, IV)


Dialogue Maïeutique

Cette fois aussi, Marco Valdo M.I. mon ami, il te faudra expliquer ce titre tant il est étrange et réfrigérant. Quoi ! Que veut dire cette « main d’Hilbert » ? Serait-elle séparée de son corps ? Ah, il me souvient que le dit Hilbert est porté disparu, tenu pour mort et même, on connaît son assassin.

Ah, Lucien l’âne mon ami, tu as bien résumé la situation. Hilbert est mort assassiné par Joos Damman, son ami, celui qui se fait passer pour Hans auprès de Katheline. Sans doute, ce meurtre avait pour objet une sordide question d’argent... (continua)
Nelle dit à sa mère, « Ce matin,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 12/10/2018 - 22:22
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Aerie (Gang of Eagles)

Aerie (Gang of Eagles)
(1972)
Parole e musica di Grace Slick
dall'album Long John Silver

Il mio contributo al nuovissimo percorso sui Liberi Uccelli è questa cavalcata psichedelica dei Jefferson Airplane uscita dalla penna e dalla voce straordinaria di Grace Slick.

Aerie è il nido dell'aquila, qui presa a simbolo di libertà assoluta, senza legge, senza padrone, mentre gli umani non possono volare e non possono stare senza un fucile a portata di mano.

La canzone era anche la sigla di Perdido en el siglo, un mitico programma di Controradio Firenze condotto, non a caso, da Aquila DJ. Nonostante il titolo manuchaesco la programmazione musicale era incentrata sul rock anni '60 e '70 e sulla psichedelia. Non so che fine ha fatto Aquila, mi piacerebbe incontrarlo alla FLOG con l'immancabile birrino in mano, ad ascoltare un bel blues e brindare insieme alla libertà.
How he knows where he's going
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 12/10/2018 - 22:15
Percorsi: Liberi uccelli
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Zé do Caroço

Zé do Caroço
[1978]
Parole e musica di Leci Brandão
Nel suo album "Leci Brandão" pubblicato nel 1985

José Mendes da Silva è vissuto in una favela di Rio de Janeiro, o Morro do Pau da Bandeira. Credo di mestiere abbia fatto il vigile urbano, ma andò in pensione molto presto per via del suo stato di salute. Soffriva infatti di una malattia che gli causava grossi lividi sul corpo, tanto da meritarsi il suo soprannome, Zé do Caroço, dove caroço sta per livido, botta.
Ma per tutta la vita – è morto nel 2000 - Zé do Caroço le botte le prese soprattutto dalla polizia, perchè lui dalla sua casa del Morro do Pau da Bandeira conduceva una personale ed originale battaglia contro la dittatura e per svegliare la coscienza della sua gente, addormentata dalla repressione e dalle telenovelas. Così, proprio negli orari in cui la tv trasmetteva gli sceneggiati più seguiti, Zé do Caroço, si attaccava ad un microfono... (continua)
Lelelelê Lelelelelelelelelê
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/10/2018 - 17:39
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Fågel Fenix

Fågel Fenix
[1984]
Testo e musica / Text och musik
Lyrics and music / Paroles et musique
Sanat ja sävel: Mikael Wiehe
Album: Afzelius

In Greek mythology, a phoenix is a long-lived bird that symbolizes renewal.

The lyrics and music of "Fågel Fenix" are by Mikael Wiehe.

Album: Afzelius; sång & gitarr (1984)

Mikael Wiehe wrote the following notes about his song:
"Jag tillägnade i många år den här sången det av Somoza-regimen förödda Nicaragua där sandinisterna segrat." (Kommentar från "Sångerna" 2002)

"I dedicated this song for many years to the Somoza regime devastation in Nicaragua where the Sandinista party won "(Comments from "The Songs", 2002) [Ceil Herman]

Höj dej på vida vingar
(continua)
inviata da Ceil Herman 12/10/2018 - 16:25
Percorsi: Liberi uccelli

Set Da People Free

Set Da People Free
2005
The Thomas Sankara cd

Voce di Eugenio Finardi
Sankara: “Ogni volta che un paese africano acquista un’arma è contro un africano, non è contro un europeo, non è contro un asiatico, è contro un africano”.
(continua)
inviata da Dq82 12/10/2018 - 11:32
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Lettera da Berlino Est

Lettera da Berlino Est
TESTO: Stefano D'Orazio
MUSICA: Roby Facchinetti

Dall'album "Tropico del nord", 1983.

La ritengo l'emblema di cosa significhi lavorare in una band. Dei problemi, delle contraddizioni che riserva. Chiunque abbia avuto un gruppo musicale, sa.

È chiaramente un brano apologetico dell'Occidente a stelle e strisce, contro la grigia, afona e retrograda parte orientale, qui la RDT. L'io narrante è un giovane al suo fine settimana, con tanta voglia di "mare e vele", di avventure, "di poter gridare", delle discoteche e delle "cento bocche che respirano su e giù" della luccicante parte di là.

Ma non è che tutto questo sia scritto in ottica critica.
Nessuno sdoppiamento tra l'autore e l'io narrante. Il senso del brano non è "Poveri ragazzi del blocco sovietico, che si credono chissà cosa ci sia qui, mentre non abbiamo che catene colorate... Gente: aggiustate il vostro socialismo, non trasognate... (continua)
Sabato sera normale a Berlino Est.
(continua)
inviata da Salvo Lo Galbo 12/10/2018 - 06:59
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When Will They Shoot?

When Will They Shoot?
[1992]
Scritta da Bobcat, D.J. Pooh e Ice Cube
Nell'album "Predator"
Testo trovato su Genius

Nel 1992 a presentarsi alle primarie del Partito Repubblicano per le elezioni presidenziali vi fu anche tal David Duke, un feroce suprematista, antisemita, negazionista e razzista che negli anni 70 è stato anche Glande Maestro del Ku Klux Klan... Il 1992 è stato anche l'anno del pestaggio del tassista nero Rodney King da parte di un gruppo di poliziotti bianchi, la cui assoluzione, nonostante le inequivocabili prove video della brutalità, portò alla sanguinosa rivolta di Los Angeles...

Qui Ice Cube esprime la sua opinione su quell'America e ce n'è per tutti, anche per il sistema militare: "Per noi lo Zio Sam è soltanto Hitler senza i forni"...
[Sample]
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/10/2018 - 22:38
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Million Man March

Million Man March
(2011)
Featuring Mai Khalil
Produced by Big G
Album Soundtrack to the Struggle

Se anche Lowkey dovesse essere ucciso un milione di persone sono pronti a portare avanti le sue idee. Un lungo pezzo che tocca tanti temi dalle guerre esportate dagli USA alla Palestina all'assassinio di Jean Charles de Menezes.
You might take my life
(continua)
11/10/2018 - 22:30
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Can't Truss It

Can't Truss It
[1990]
Scritta da Carlton Ridenhour, Stuart Robertz, Gary "G-Wiz" Rinaldo e Cerwin "C-Dawg" Depper.
Nell'album "Apocalypse 91… The Enemy Strikes Black", pubblicato nel 1991
Testo trovato su Genius

Il sistema di sfruttamento capitalistico non è tanto diverso da quello schiavistico, è una sua evoluzione. E in America quelli che hanno sempre pagato un caro prezzo, sotto entrambi i sistemi, sono i neri. Si parla sempre dell'Olocausto ebraico ma nessuno parla mai dell'Olocausto dei neri in America... così diceva Carlton Ridenhour, in arte Chuck D, in un'intervista dell'epoca...
Here come the drums, music
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/10/2018 - 22:08
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In the Night

In the Night
[1985]
Scritta da Neil Tennant e Chris Lowe
Un singolo poi incluso in moltissime raccolte e remixes

Neil Tennant, laureato in Storia, ha avuto sempre un grande interesse per i fondamenti del totalitarismo. Questa canzone è dedicata ai cosiddetti "Zazous", i giovani swingers francesi che, come gli omologhi tedeschi della Swingjugend, negli anni dell'ultima guerra furono perseguitati dai regimi, perchè la loro condotta anarcoide, gaudente e scanzonata non si addiceva all'ordine costituito, e bollati dalla Resistenza come codardi menefreghisti, quando non come collaborazionisti, per la loro attitudine apolitica benchè antiautoritaria.

Si veda l'ampia pagina dedicata agli Zazous su Y a des Zazous di Andrex (1944)
Zazou, what you gonna do?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/10/2018 - 21:36
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Coffin for Head of State

Coffin for Head of State
[1978]
Parole e musica di Fela Anikulapo Kuti
Singolo pubblicato nel 1981
Il brano (complessivamente di oltre 17 minuti) consta di una prima parte strumentale e di una seconda che contiene il testo.

La copertina di questo celebre brano mostra immagini di una manifestazione di protesta avvenuta nel 1979 a Lagos, Nigeria, davanti alla caserma militare di Dodan, al tempo residenza del dittatore di turno, il generale Olusegun Obasanjo (più recentemente, tra il 1999 ed il 2007, presidente democraticamente eletto).

I manifestanti portano una bara che simbolicamente raffigura il feretro della madre di Fela Kuti, Funmilayo Ransome-Kuti – classe 1900, insegnante ed attivista per i diritti delle donne – che solo l'anno prima era stata uccisa dai soldati del regime nel corso di un violentissimo raid contro la Kalakuta Republic, il compound del clan Ransome-Kuti, come ritorsione contro le continue... (continua)
Amen, Amen, Amen...
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/10/2018 - 21:10
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Juanita

Juanita
[1975]
Testo e musica / Lyrics and music / Text och musik / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Björn Afzelius
Album: Fri information

Juanita was first recorded on the "Fri Information" Album with the Hoola Bandoola Band (1975)
This Comment about Juanita from Hoola Bandoola Band - Collection 1971 - 1976 (2004) is as follows:

Hoola Bandoola Band började som en ganska (av mig) toppstyrd orkester – en fortsättning på alla de pop- och jazzband som vi alla tidigare hade spelat i. Så småningom blev vi - påverkade av tidens ideal och idéer - en ganska demokratiskt fungerande grupp där "alla" helst skulle kunna "allt". En av följderna var att Björn Afzelius började skriva musik. Juanita var en av de första av hans sånger som bandet spelade. Sången blev (och är fortfarande) en bautahit i Danmark. Tyvärr fick Hoola Bandoola Band aldrig någon konkret nytta av det eftersom vi upplöste oss innan... (continua)
Juanita, hon var vacker som en gryning,
(continua)
inviata da Ceil Herman 11/10/2018 - 16:52
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Heksen

Heksen
Scritta da Eivør Pálsdóttir e Niels Skousen
Skrevet af Eivør Pálsdóttir og Niels Skousen
Written by Eivør Pálsdóttir and Niels Skousen
Composée par Eivør Pálsdóttir et Niels Skousen
Säveltäjät: Eivør Pálsdóttir ja Niels Skousen

Eivør Pálsdóttir è nata a Syðrugøta, nell'isola Eysturoy delle Fær Øer (Føroyar), il 21 luglio 1983. Con la sua voce fa quello che vuole, canta di essere stregata (Tróllabundin) stregando senz'altro chi la ascolta, indifferentemente in feroese, in islandese, in danese e in inglese, vive a Copenaghen e nel 2004 è stata nominata “Feroese dell'anno”. In realtà, pur vivendo in Danimarca, canta poco in danese; lo ha fatto per un testo scritto assieme al cantautore, musicista, drammaturgo e poeta danese Niels Skousen (nato a Colonia, in Germania, nel 1944) per raccontare la brutta, bruttissima storia di Maren Spliid.


Maren Spliid (o Splid, o Splids) è stata, probabilmente,... (continua)
1641,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/10/2018 - 23:41
Percorsi: Streghe
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Född fri

Född fri
[1997]
Testo e musica / Text och musik
Lyrics and music / Paroles et musique
Sanat ja sävel : Björn Afzelius
Album: Tankar vid 50

Se sulla tomba di Björn Afzelius si trovano incisi i versi della Canzone alla Libertà, nella versione svedese che lui stesso fece di una canzone del cubano Silvio Rodríguez, non è un caso: la Libertà è il tema centrale di tutta l'opera del grande cantautore svedese. Cosí mi è venuto in mente di inserire anche questa lunga ballata, che si iscrive a pieno titolo in un “filone” che ha attraversato la canzone d'autore pressoché in tutte le lingue: quello degli uccelli come simbolo estremo di Libertà, rappresentato dal loro libero volo nel cielo. Si tratta, naturalmente, di un simbolo e di una metafora antichi quanto il mondo: ingabbiare un uccello è un attentato alla libertà naturale di ogni essere vivente (“Uccello in gabbia, non canta per amor, canta per rabbia”,... (continua)
Jag hittade fågeln, vid brunnen på gården,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/10/2018 - 23:01
Percorsi: Liberi uccelli

Nelle accuse

Nelle accuse
Nelle accuse

Chanson française – Nelle accuse – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 96
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – IV, III)


Dialogue Maïeutique

Mon ami Lucien l’âne, voici une chanson qui raconte un moment effroyable et proprement tragique, une péripétie aussi tragique que celles des grandes tragédies grecques que tu dois bien connaître.

Oh, Marco Valdo M.I., mon ami, tu ne crois pas si bien dire. Et ça m’intéresse tout particulièrement, car la grande tragédie grecque, je la connais et depuis tellement longtemps. En fait, depuis sa création. Les tragédies grecques, je les ai vues jouées aux Dionysies, il y a maintenant environ deux millénaires et demi. L’histoire épouvantable des... (continua)
« Messire, demande le Bailli, connaissez-vous cette femme ? »
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/10/2018 - 21:45
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Sarajevo

Sarajevo
[2002]
Composta da / Composed by /
Composée par / Säveltäjä : Max Richter
Album: Memoryhouse


MEMORYHOUSE



Memoryhouse is the 2002 debut album by neo-classical composer Max Richter. Originally released in 2002 under the Late Junction label, the album was reissued by FatCat Records in 2009 and 2014 with alternative album artwork.

Memoryhouse received largely positive reviews from contemporary music critics. Pitchfork Media gave the album a very positive review in a retrospective review for the 2014 reissue on FatCat, stating:

Memoryhouse has become a landmark of the amorphous scene that would eventually earn the tags "post-classical" or "indie classical." Memoryhouse remains audacious but careful, intimate but vivid, innovative but reverent. In 2002, Richter’s ability to weave subtle electronics against the grand BBC Philharmonic Orchestra helped suggest new possibilities and locate... (continua)
(strumentale)
inviata da Andrea Marconi 10/10/2018 - 21:43
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La ballata della Coppa Davis

La ballata della Coppa Davis
[1976]
Testo di Clai Calleri
Musica di Domenico Modugno

Flavio Poltronieri ha citato questa canzone e, visto che non c'era, tentiamo di inserirla.
La Coppa Davis in questione è quella del 1976, l'Italia doveva andare in Cile, il Cile di Pinochet, a giocare la finale. Ci fu un movimento d'opinione molto forte che chiedeva di non andare per non dare risalto alla giunta militare. Poi la finale si giocò e fu vinta da Panatta e Bertolucci in maglietta rossa.

In rete si trovano solo stralci della canzone tratti da articoli del 2016 e che presentano l'uscita di due libri: «Sei chiodi storti» di Dario Cresto-Dina e «1976, storia di un trionfo» di Lucio Biancatelli e Alessandro Nizogorocew entrambe usciti nel 40° anniversario.


La canzone fu cantata alla radio, dove Modugno teneva un programma dove "commentava" l'attualità (fonte:
domenicomodugno.it). Dovremmo essere riusciti a recuperare... (continua)
La sorte della Coppa è controversa
(continua)
inviata da Dq82 10/10/2018 - 09:08
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Ballata delle rovine

Ballata delle rovine
2005

Canzone scritta dopo i fatti dell'11 settembre 2001, una ballata rarefatta dai toni cupi, dimessi e pessimistici che assume valenza universale nel descrivere l'eterno ripetersi della guerra nella Storia e il dolore delle sue vittime innocenti.
Questa è la ballata delle rovine
(continua)
inviata da Andrea Marconi 10/10/2018 - 07:43
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Ho visto gente lavorare

Ho visto gente lavorare
Album: Che aria tira (2013)

Testi: Salvatore De Siena
Musica: Salvatore De Siena, Amerigo Sirianni, Mimmo Crudo

Prende spunto dalla tragedia della fabbrica ThyssenKrupp di Torino per denunciare la strage di lavoratori sui luoghi di lavoro.
Ho visto gente che andava sempre a lavorar
(continua)
9/10/2018 - 21:23
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Soldiers Dilemma

Soldiers Dilemma
Hollies Sing Hollies (1969)

Soldiers Dilemma (Written by Allan Clarke)
Please answer my question
(continua)
inviata da Rob 9/10/2018 - 21:16
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Até quando esperar

Até quando esperar
[1985]
Scritta da Philippe Seabra, André X e Gutje
Canzone che apre "O Concreto Já Rachou", l'album d'esordio di questa punk rock band da Brasilia
Não é nossa culpa nascemos já com uma bênção
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/10/2018 - 13:06
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The Revolution Kind

The Revolution Kind
1965
The Revolution Kind/Georgia and John Quetzal

Un canzone scritta da Sonny Bono nel primo periodo della sua carriera, quello più "politico" influenzato da Bob Dylan, prima dell'incontro sentimentale e artistico con Cher.
La canzone verrà poi tradotta in italiano e interpretata dai Nomadi con il titolo "Come potete giudicar".
I'm glad I'm here just like you
(continua)
inviata da Dq82 9/10/2018 - 09:42

Sulle ali del vento

Sulle ali del vento
Goyatlay fu uno dei più grandi capi nativi americani, appartenente alla tribù degli Apache. Guadagnatosi il soprannome di “Geronimo” dai messicani, che nel massacro di Kasyeh del 1851 sterminarono sua moglie, sua madre e i suoi tre figli, per oltre venticinque anni combattè contro l'esercito degli Stati Uniti d'America per contrastarne l'espansione ad ovest. Le forze di Geronimo divennero l'ultimo grande gruppo di nativi che si rifiutò di riconoscere come padrone il governo degli Stati Uniti nel West, combattendo fino ad essere costretti alla resa il 4 settembre 1886 a Skeleton Canyon, Arizona.
Spesso al tramonto io amo venire
(continua)
inviata da Andrea Marconi 9/10/2018 - 06:52
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Belfast 1981

Belfast 1981
Il 22 maggio 1981 la giovane Carol Ann Kelly, dodicenne residente nel quartiere di Twinbrook a Belfast, Irlanda del Nord, fu uccisa a sangue freddo mentre rincasava dopo essere uscita per comprare del latte. Passando nei pressi di Cherry Park fu avvicinata da quattro jeep dell'esercito britannico, dalle quali, in assenza di alcuna avvisaglia di ostilità, partì un colpo. La giovane fu colpita in testa da un proiettile di plastica e morì tre giorni dopo per le lesioni riportate. Per l'omicidio non ci fu alcuna inchiesta e nessun responsabile fu mai perseguito.

Fonte: David Beresford, giornalista britannico del "Guardian", in un articolo intitolato "Plastic Bullets Inflame Hatred", pubblicato sul Manchester Guardian Weekly il 23 agosto 1981
Non ci sono scontri questa sera a Twinbrook,
(continua)
inviata da Andrea Marconi 9/10/2018 - 01:17
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Marcha da Quarta-Feira de Cinzas

Marcha da Quarta-Feira de Cinzas
[1963]
Parole di Vinicius De Moraes
Musica di Carlos Lyra
Nell'album di Carlos Lyra intitolato "Depois do Carnaval"
Resa un successo nell'interpretazione di Nara Leão nel 1964
Interpretata dall'autore con Toquinho nel famoso disco O Poeta e o Violão del 1975

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Una canzone premonitrice, composta poco prima dell'avvento della dittatura militare che avrebbe funestato il Brasile fino alla metà degli anni 80...
Acabou nosso carnaval
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/10/2018 - 22:11
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Terra

Terra
Muito / Dentro da Estrela Azulada (1978)

Prima di essere mandato in esilio a Londra, nel 1969, Caetano Veloso passò tre mesi in galera. È in questa occasione che scrisse "Terra" una canzone che sarebbe stata pubblicata solo anni dopo.

Mentre era nella sua cella, Veloso ebbe modo - non si sa come - di vedere le prime fotografie del nostro pianeta visto dallo spazio, e scrive una canzone di amore alla Terra, che per la prima volta si lascia vedere tutta intera, "anche se non completamente nuda ma coperta di nuvole".
Quando eu me encontrava preso, na cela de uma cadeia
(continua)
8/10/2018 - 21:59
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Aquele abraço

Aquele abraço
[1969]
Parole e musica di Gilberto Gil
Singolo pubblicato nel 1969, poi inserito nell'album "Gilberto Gil" dello stesso anno.

Una canzone epocale, composta da Gilberto Gil nella sua strada per l'esilio, dopo diverse settimane trascorse, insieme all'amico Caetano Veloso, in una prigione di Rio de Janeiro, arrestati dagli sgherri della dittatura che ha ammorbato il Brasile tra il 1964 ed il 1985 e alla quale si ispira Jair Messias Bolsonaro, colui che sembra avviato a diventare il nuovo presidente del gigante latinoamericano.

“Alcuni mesi dopo la mia liberazione, venni a Rio per trattare con l’esercito le condizioni per la mia partenza dal Brasile. Quando rientrai a Salvador, incontrai Mariah, madre di Gal Costa; è lì che ho avuto l’ispirazione per Aquele abraço. Potevo lasciare il Brasile, finalmente, e avevo il bisogno di dire bye bye, di sintetizzare il momento che stavo vivendo, e... (continua)
O Rio de Janeiro continua lindo
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/10/2018 - 20:48

La prejere di un disperât

La prejere di un disperât
1919
Invocazione
Testo e musica di Arturo Zardini
O Signôr plen di bontât
(continua)
inviata da Dq82 8/10/2018 - 13:21
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L'emigrant

1911
Testo e musica di Arturo Zardini
Un dolôr dal cûr mi ven
(continua)
inviata da Dq82 8/10/2018 - 13:05
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Folkens kamp är folkens hopp

Folkens kamp är folkens hopp
Musica e testo / Music and lyrics / Musique et paroles / Musik och text / Sävel ja sanat: Bertil Goldberg

The song was first released on the 1976 album Äntligen en ny dag! (Finally A New Day!) by the Swedish rock band Nynningen (The Humming).
Also performed by Björn Afzelius and Mikael Wiehe on their 1994 album Svensk rock mot apartheid (Swedish Rock Against Apartheid)
Bortom horisonten, utanför ditt synsfält
(continua)
inviata da Juha Rämö 8/10/2018 - 10:56
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Bassa velocità

Bassa velocità
Treno della vergogna è la locuzione popolare con cui s'intende il convoglio ferroviario che nel 1947 trasportò ad Ancona chi proveniva dal quarto convoglio marittimo di Pola, carico di esuli italiani che al termine della seconda guerra mondiale furono costretti ad abbandonare i loro paesi, le loro abitazioni e le loro proprietà in Istria, Quarnaro e Dalmazia nel contesto storico generale ricordato come l'esodo istriano. Fu anche offensivamente definito, da una parte dei ferrovieri di allora, treno dei fascisti, a testimonianza della disinformazione e del contesto estremamente politicizzato e ideologizzato in cui tale vicenda si consumò. La domenica del 16 febbraio 1947 da Pola partirono per mare diversi convogli di esuli italiani con i loro ultimi beni e, solitamente, un tricolore.La sera successiva partirono stipati in un treno merci, sistemati tra la paglia all'interno dei vagoni, alla... (continua)
Soffia il treno a vapore,
(continua)
inviata da Andrea Marconi 8/10/2018 - 09:15

Hans le Blême

Hans le Blême
Hans le Blême

Chanson française – Hans le Blême – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 95
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – IV, III)


Dialogue Maïeutique

Durant que Till et Lamme s’en vont sur les mers combattre l’Espagnol, comme tu vas l’apprendre ici même Lucien l’âne mon ami, la vie se poursuit au village dont ils sont partis et naturellement, Sous le Manteau de la Guerre, continue l’histoire de Nelle et de Katheline, sa mère. Nelle, à présent, est une jeune femme et Katheline s’enfonce plus encore en sa folie, conséquence de ses supplices (Katheline suppliciée). Voilà où nous en sommes en cette fin d’hiver.

Je vois ça d’ici, dit Lucien l’âne, la plaine maritime, ses polders, ses digues,... (continua)
Neiges et glaces sur le monde,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 7/10/2018 - 19:01
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Snölejoninna

Snölejoninna
[2016]
Parole e musica / Text och musik
Lyrics and music / Paroles et musique
Sanat ja sävel : Sofia Jannok
Album: ORDA - This Is my Land

Sofia Jannok, nata nel 1982 a Gällivare, scrive e canta in sami, in svedese e in inglese, non di rado mischiando (come in questa canzone) le tre lingue. Dal suo più recente album, ORDA - This Is my Land (2016).

Sofia Jannok, born 1982 in Gällivare, writes and sings in Sami, Swedish and English, sometimes mixing the three languages as in this song from her latest album, ORDA - This Is my Land (2016) [RV]

Decolonisation in Europe: Sámi musician Sofia Jannok points to life beyond colonialism, by Rut Blomqvist, originally published by Uneven Earth
Jag finns visst, jag är feminist, miljöaktivist och pacifist
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/10/2018 - 17:25
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Katabum

Katabum
2018
Dalla colonna sonora del film "La profezia dell'armadillo" di Emanuele Scaringi ispirato all'omonimo fumetto di Zerocalcare




'Katabum', nuovo brano dei Veeblefetzer, è un grido di protesta contro la deriva inumana dei conflitti internazionali e la vendita di armi.
Don't try to sell your shiny star
(continua)
6/10/2018 - 18:12
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Maltamé

Maltamé
2018
Temuto come grido atteso come canto

Maltamé è scritta nella parlata degli ebrei di Venezia. In questa lingua che la violenza dei carnefici ha quasi definitivamente cancellato, ho voluto narrare il momento della deportazione dall’isola di San Servolo.

Maltamé è dedicata a Shaul Bassi: senza il suo sprone, non l’avrei mai scritta.

Parole: Volo Milano-Chicago 7 marzo 2018; Volo Nashville-Saint Louis 17 marzo 2018 ; Volo Saint Louis-Seattle 17 marzo 2018; Volo Portland-Oakland 20 marzo 2018; Venezia, Palazzo Cosulich 3 aprile 2018
Musica: Oakland 21 marzo 2018 – San Servolo (Venezia) 7 aprile 2018

“È uno "sconfinamento" in una dimensione sacrale, sacrale nel significato originario del termine di separazione dal mondano, di oltrepassamento a ciò che è Altro. Una sacralità che però è stradaiola, sanguigna, sa di urina e vomito. Il testo, alle orecchie di chi non mastica la lingua, ha... (continua)
Digo parole de mascòn(1)
(continua)
inviata da Dq82 + Michele Gazich 6/10/2018 - 16:39
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San Sebastiano

San Sebastiano
2018
Temuto come grido atteso come canto

Dopo Non al denaro non all’amore né al cielo, che la genialità di Fabrizio De André portò all’attenzione del pubblico italiano, questo lavoro si può definire, a buon titolo, l’autentica ‘Spoon River’ italiana. Si parla di morti, questo è chiaro, ma i personaggi coinvolti non sono “morti e basta”. Loro sono morti due volte: la prima volta perché malati ed internati in un manicomio; la seconda volta perché ‘gli ospiti’, i reclusi, di origine ebraica, furono deportati ed uccisi. Tutti i personaggi raccontati nell’album hanno vissuto, o meglio, abitato, nell’isoletta di San Servolo, pittoresca oasi di terra della laguna veneta. Abitavano in una struttura molto antica, adibita a monastero per circa mille anni, ma che nel 1715 venne adibita ad ospedale militare e dopo neanche dieci anni venne trasformata in ‘manicomio’. E con questa destinazione è rimasta,... (continua)
Legato al letto San Sebastiano
(continua)
inviata da Dq82 6/10/2018 - 16:28
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Anna, te scrivo

Anna, te scrivo
2018
Temuto come grido atteso come canto

Voce e fisarmonica Gualtiero Bertelli

Dopo Non al denaro non all’amore né al cielo, che la genialità di Fabrizio De André portò all’attenzione del pubblico italiano, questo lavoro si può definire, a buon titolo, l’autentica ‘Spoon River’ italiana. Si parla di morti, questo è chiaro, ma i personaggi coinvolti non sono “morti e basta”. Loro sono morti due volte: la prima volta perché malati ed internati in un manicomio; la seconda volta perché ‘gli ospiti’, i reclusi, di origine ebraica, furono deportati ed uccisi. Tutti i personaggi raccontati nell’album hanno vissuto, o meglio, abitato, nell’isoletta di San Servolo, pittoresca oasi di terra della laguna veneta. Abitavano in una struttura molto antica, adibita a monastero per circa mille anni, ma che nel 1715 venne adibita ad ospedale militare e dopo neanche dieci anni venne trasformata in ‘manicomio’.... (continua)
Anna, te scrivo da l'isola
(continua)
inviata da Dq82 6/10/2018 - 16:23
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Euridice

Euridice
2018
Temuto come grido atteso come canto

Dopo Non al denaro non all’amore né al cielo, che la genialità di Fabrizio De André portò all’attenzione del pubblico italiano, questo lavoro si può definire, a buon titolo, l’autentica ‘Spoon River’ italiana. Si parla di morti, questo è chiaro, ma i personaggi coinvolti non sono “morti e basta”. Loro sono morti due volte: la prima volta perché malati ed internati in un manicomio; la seconda volta perché ‘gli ospiti’, i reclusi, di origine ebraica, furono deportati ed uccisi. Tutti i personaggi raccontati nell’album hanno vissuto, o meglio, abitato, nell’isoletta di San Servolo, pittoresca oasi di terra della laguna veneta. Abitavano in una struttura molto antica, adibita a monastero per circa mille anni, ma che nel 1715 venne adibita ad ospedale militare e dopo neanche dieci anni venne trasformata in ‘manicomio’. E con questa destinazione è rimasta,... (continua)
I miei fratelli morivano
(continua)
inviata da Dq82 6/10/2018 - 16:13
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Mentre il mare danza

Mentre il mare danza
2018
Temuto come grido atteso come canto

Dopo Non al denaro non all’amore né al cielo, che la genialità di Fabrizio De André portò all’attenzione del pubblico italiano, questo lavoro si può definire, a buon titolo, l’autentica ‘Spoon River’ italiana. Si parla di morti, questo è chiaro, ma i personaggi coinvolti non sono “morti e basta”. Loro sono morti due volte: la prima volta perché malati ed internati in un manicomio; la seconda volta perché ‘gli ospiti’, i reclusi, di origine ebraica, furono deportati ed uccisi. Tutti i personaggi raccontati nell’album hanno vissuto, o meglio, abitato, nell’isoletta di San Servolo, pittoresca oasi di terra della laguna veneta. Abitavano in una struttura molto antica, adibita a monastero per circa mille anni, ma che nel 1715 venne adibita ad ospedale militare e dopo neanche dieci anni venne trasformata in ‘manicomio’. E con questa destinazione è rimasta,... (continua)
Odore di morte, odore di merda, disinfettante
(continua)
inviata da Dq82 6/10/2018 - 16:07
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È tempo

È tempo
(2018)

E’ intitolata “È tempo”. La canteremo camminando assieme il prossimo 7 ottobre, lungo la strada che da Perugia conduce ad Assisi. L’hanno scritta gli studenti di cinque scuole del Friuli Venezia Giulia dopo aver cercato di rispondere a quattro domande cruciali dei nostri giorni: Cosa sta succedendo nel mondo? Cosa sta succedendo nelle nostre città? Cosa sta succedendo alla Terra in cui viviamo? E a noi, cosa ci sta succedendo?

L’inno della Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità 2018 “E’ tempo” è stata scritta attraverso cinque laboratori animati dalla cantautrice Erica Boschiero e coordinati da Flavio Lotti e Randa Harb del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani. Un ringraziamento particolare va a tutte le insegnanti che hanno curato la formazione degli studenti con grande cura e passione. La musica e l’arrangiamento sono di Edu Hebling.... (continua)
La fame, l'ingiustizia
(continua)
6/10/2018 - 12:26
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Art of Doubt

Art of Doubt
(2018)
Title track del nuovo album dei Metric

Canzone sull'arte del dubbio e sul come il dubbio serva a salvarci dalle menzogne dei politici che spacciano la guerra come autodifesa.


Another big word that has recently become pretty important to you is the word “doubt”. I mean, you’ve dedicated an entire album to it: your new record “Art Of Doubt”. Is doubting a human property that is more positive or more negative?

More positive. I would say it’s the origin of science and the arts and poetry and everything we know—because we’ve questioned: What’s in the sky? What is the world made of? Doubt and questioning are the heart. That’s where all the good stuff happens.

[...]

You know, views are shifting all around the world and politicians are exploiting fear. So, in fact, it’s the opposite of doubt. It’s that they’re like exploiting a sort of arrogance or a sense of entitlement in people as... (continua)
Where do failed imposters go?
(continua)
6/10/2018 - 00:03
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Sacar la voz

Sacar la voz
Album: La Bala (2012)
feat. Jorge Drexler

Respirare e tirare fuori la voce per protestare, per denunciare tutte le ingiustizie. Per capire a cosa si riferisce, guardate il video!
Respirar para sacar la voz
(continua)
5/10/2018 - 21:54
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A prayer to you

A prayer to you
2015
A prayer to you

Un'altra canzone dedicata all'attività di Denis Mekwege. I proventi dell'album sono stati devoluti all'ospedale di Panzi in Congo, dove il dottor Mukwege cura le donne vittime di violenza sessuale.
Where to begin 
(continua)
inviata da Dq82 5/10/2018 - 20:24
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L'homme qui répare les femmes

L'homme qui répare les femmes
2017
Prose Élite

(feat. Noraa, Keblack)

Altra canzone dedicata a Denis Mukwege, "l'uomo che ripara le donne" vittime di violenza sessuale, violenza che durante la guerra del Congo è diventata una vera e propria arma.
E di donne violentate come arma durante la guerra se ne ha notizia dal "ratto delle Sabine" in poi...
E se talvolta la Nobelstiftelsen, la Fondazione Nobel, che assegna i premi ogni anno, ha preso delle grandi cantonate (si pensi a Kissinger o ad Obama), in questo caso non può che trovarci d'accordo
L'homme qui répare les femmes
(continua)
inviata da Dq82 5/10/2018 - 19:18
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Little bird

Little bird
2018

Una canzone cantata dai sopravvissuti del Global Survivor Network, un'organizzazione internazionale che coinvolge le vittime del terrorismo in tutto il mondo.
Ho trovato la canzone attraverso la Mukwege Foundation: la fondazione del Premio Nobel per la Pace 2018 (appena premiato) Denis Mukwege, un ginecologo congolese che si è occupato delle vittime di stupro nel suo paese, sia come medico, sia come voce di denuncia.




Lo chiamano "l'uomo che ripara le donne". Dal 1998 ha curato quarantamila vittime di atroci stupri, nel suo Paese, la Repubblica democratica del Congo. Mukwege è un ginecologo che da sedici anni raccoglie donne distrutte, violate dalla follia della guerra che ufficialmente è terminata nel 2002, ma che prosegue come lotta efferata tra l'esercito regolare e gruppi armati che cercano di controllare ricchezze immense, nelle miniere d'oro, diamanti e rame del Paese.... (continua)
No place to call my home
(continua)
inviata da Dq82 5/10/2018 - 18:59
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Wheels on Fire

Wheels on Fire
Album: Between Two Shores (2018)

Non so a chi si riferisca esattamente Glen Hansard in questa canzone dal suo nuovissimo album. A me ha fatto pensare a Donald Trump, ma potrebbe essere uno qualsiasi dei potenti che vogliono decidere delle nostre vite. Ma non ce la faranno: We Shall Overcome!
Well you say, you won
(continua)
inviata da Lorenzo 4/10/2018 - 23:31
Percorsi: Donald Trump
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Macht Frei

Macht Frei
[2017]
Canzone da "Dish-Is-Nein", uscito nel gennaio di quest'anno, album che segna sostanzialmente il ritorno del mitico martello dei Disciplinatha, cui si aggiungono pezzi degli Ianva e degli Skinny Puppy.
Testo trovato su dish-is-nein.bandcamp.com
Femen strike
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/10/2018 - 22:06

O fucile, vecchio mio compagno

anonimo
O fucile, vecchio mio compagno
[1943-44]
Conosciuta anche il titolo di "Compagno fucile", è sull'aria di una canzone popolare russa. Si ritiene sia nata tra le formazioni partigiane emiliane del Reggino, dove infatti operavano parecchi soldati dell'Armata Rossa. Il testo, in diverse lezioni, si trova nei "Canti della Resistenza italiana" (1960) e ne " Il canzoniere ribelle dell’Emilia Romagna" (1967).

Incisa da Sandra Mantovani nell'album "Canti Comunisti Italiani", I Dischi del Sole, 1962, a cura di Roberto Leydi.

Non so, forse qualche d'uno si scandalizzerà perchè questa non è certo una canzone contro la guerra... Però, come diceva il subcomandante Marcos chiapaneco (chissà che fine avrà fatto... chi se li ricorda i neozapatisti messicani?!?...), "è sempre necessaria la tenerezza ma, con tanti figli di puttana che girano qui intorno, a volte può diventare necessaria anche una certa dose di piombo."

LA TERNURA

Es... (continua)
O fucile, vecchio mio compagno
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/10/2018 - 21:45
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Странная cказка

Странная cказка
Strannaja skazka
Кино - Виктор Цой
(Kino - Viktor Tsoj - Strange Story)

La canzone si riferisce alla Guerra in Afganistan
acccordi e testo in questa pagina
Снова новый начинается день,
(continua)
inviata da Donatella Leoni 4/10/2018 - 21:43

Battez Tambours !

Battez Tambours !
Battez Tambours !

Chanson française – Battez Tambours ! – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 94
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – IV, II)


Dialogue Maïeutique

« Battez Tambours ! », brrr, quel impératif sinistre, ça sent la guerre à plein nez, la guerre militaire ou la guerre civile, mais bien sanglante, se récrie Lucien l’âne.

Évidemment, réplique Marco Valdo M.I., c’est sinistre, ça sent la guerre à plein nez, la guerre militaire ou la guerre civile, mais bien sanglante. Il n’y a là rien d’étonnant quand il s’agit de la Légende de Till qui raconte allégoriquement une partie de la Guerre de Quatre-vingts Ans et celle beaucoup plus longue qui se mène aujourd’hui encore partout dans le... (continua)
Aux premiers soleils de mai, les vagues enchantent
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 4/10/2018 - 13:45
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Time Immemorial

Time Immemorial
2014 - Album: Muna

Non sono sicuro che la canzone sia da interpretarsi letteralmente, ma la inserisco lo stesso, chi ne sa di più può commentare.
Wounded soldier, rest a while.
(continua)
inviata da Lorenzo 3/10/2018 - 23:43
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Eugenia e Hajar

Eugenia e Hajar
(2017)
Trascrizione di M R

Una canzone dal fascino particolare, che vede anche gli interventi vocali di Eugenia (figlia tredicenne del cantautore, nata a Parigi, cullata a Napoli e cresciuta a Tangeri, in Marocco) e della sua amica del cuore Hajar, come elementi fondamentali che catturano e meglio rappresentano il contenuto, come sempre essenziale per Eugenio Bennato.

Un testo che coglie l’attualità raccontando della voglia di vivere, comunicare, abbattere le barriere geografiche e culturali, insieme ai pregiudizi del mondo adulto. Nessuno potrebbe farlo meglio di due adolescenti come la figlia di Eugenio e della sua amica dal Marocco, protagoniste anche nel videoclip, girato tra Napoli e Tangeri e diretto da Loredana Antonelli.
Cette chanson et cette musique
(continua)
3/10/2018 - 14:26
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Capitano (fangu, rifardu e Ganu senza onuri)

Capitano (fangu, rifardu e Ganu senza onuri)
(2018)


Questa non è una canzone, è un'invettiva alla catanese, schitta e amara, senza mezzi termini, perché con quelli che si vogliono prendere il Paese i mezzi termini non servono a niente.

Grazie a Riccardo Gullotta per la trascrizione e le note linguistiche

«Fango, rifardo e gano senza onore. Te lo voglio dire in modo schietto». Non usa allusioni né tanto meno giri di parole il cantautore catanese Cesare Basile che ha scritto una canzone dedicata al ministro degli Interni Matteo Salvini e che da ieri è possibile trovare su Youtube.

Le parole, la musica e anche la faccia dell'attrice nel video sono cariche di pathos e di serietà, sì, perché non c'è più niente da ridere adesso, è arrivato il momento di schierarsi: con o contro Salvini. E lo fa senza mezzi termini Basile.

"Capitano" si intitola, già perché il popolo dei seguaci del leader del carroccio lo chiama così sui social.

«Schitta... (continua)
Fangu, rifardu [1]
(continua)
2/10/2018 - 23:02
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A Riace

A Riace
(2018)


Sentite io vi devo dire una cosa a cui tengo molto, sta accadendo una cosa che dobbiamo seguire assolutamente, Mimmo Lucano sindaco di Riace sta facendo sciopero della fame, lo sapete perché?
Lui ha fatto un esperienza, la più bella del mondo osannata da tutti, lui ha fatto un accoglienza di migranti da anni e ha salvato il suo paese e ha salvato i migranti. Loro hanno ricostruito le case e il paese ora e’ nuovo e son tutti contenti, e che facciamo noi? gli tagliamo i fondi, lui ha fatto attività culturali di tutti i tipi, è un'esperienza simbolo che gira per il mondo, tranne che in Italia e che facciamo gli tagliamo i fondi….

Giovanna Marini


Così scriveva un mese fa Giovanna Marini. Ora lo Stato fa molto peggio che tagliare i fondi, il sindaco Domenico Lucano è stato arrestato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Nell'Italia di oggi chi pratica accoglienza e solidarietà... (continua)
In Calabria è un paese che sa sperare bene,
(continua)
inviata da Lorenzo 2/10/2018 - 22:29
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Iron Sky

Iron Sky
Album: Caustic Love (2014)

Sample from the final speech from "The Great Dictator"

Penso ad esempio alle persone che in nome di Dio compiono atrocità, donne uccise per il modo in cui si vestono, uomini impiccati perché ritenuti gay, in nome della religione. La fede è importante ma amare il prossimo forse lo è di più. Il senso di Iron Sky è cercare di credere in chi ti rappresenta, nella politica. Penso infatti a come la gente non sia libera di potersi esprimere, ancora oggi. Ci vorrebbe forse una rivolta. Penso alla Gran Bretagna dove le persone votano credendo in alcuni ideali e non ottengono nulla, questa non è democrazia, è dittatura!.

Paolo Nutini
We are proud individuals
(continua)
2/10/2018 - 22:02

Le Verger de Liberté

Le Verger de Liberté
Le Verger de Liberté

Chanson française – Le Verger de Liberté – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 93
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – IV, I)


Dialogue Maïeutique

Un verger de liberté ?, décidément Marco Valdo M.I. mon ami, tu en inventes de ces titres. Qui donc aurait l’idée de faire pousser la liberté dans des arbres.

À la vérité, Lucien l’âne mon ami, l’idée de ce verger de liberté n’est pas de moi, on la trouve déjà dans la Légende et on peut supposer que la Légende ne fait que rapporter ce qui est « légendaire » ; en l’occurrence, ce beau nom qui fut attribué, par les Gueux, lors de sa libération, à la ville de Brielle sur l’île de Voorn, qui e situe à l’embouchure de la Meuse et... (continua)
La flotte de Hollande et de Zélande
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/10/2018 - 21:57
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War

War
Album The New Danger (2004)

Sample from the final speech from "The Great Dictator"
War is a global economic phenomenon
(continua)
2/10/2018 - 21:55
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Feminista

Feminista
Album: Co-incidence : Vol.1
Comment tu veux que je me retrouves
(continua)
2/10/2018 - 21:46
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Αυτόν τον κόσμο τον καλό (Ράβε ξήλωνε)

Αυτόν τον κόσμο τον καλό (Ράβε ξήλωνε)
Aftón ton kósmo ton kaló (Ráve xílone)
[1972]
Στίχοι: Βασίλης Ανδρεόπουλος
Μουσική: Σταύρος Ξαρχάκος
Πρώτη εκτέλεση: Νίκος Ξυλούρης
1972, Διόνυσε καλοκαίρι μας ('Αλμπουμ: 1973)
1974, Συλλογή
(1983, Αξέχαστες επιτυχίες)

Versi di Vasilis Andreopoulos
Musica di Stavros Xarchakos
Primo interprete: Nikos Xylouris
1972, Διόνυσε καλοκαίρι μας (Album: 1973)
1974, Συλλογή
(1983, Αξέχαστες επιτυχίες)

Dallo spettacolo del 1972 Διόνυσε καλοκαίρι μας (“O Dioniso, nostra estate”), con versi di Vasilis Andreopoulos e musica, beh, di Stavros Xarchakos; ne fu tratto un album nel 1973. Primo interprete ne fu Nikos Xylouris, al quale attribuisco la canzone perché da troppo tempo mi mancava di vedere lo Psaronikos su questo sito. 1972, 1973, date amare per la Grecia e non solo; ed ecco spuntare questa canzone smaccatamente ottimista, speranzosa, quasi allegra in mezzo ai Papadopoulos e agli... (continua)
Αυτόν τον κόσμο τον καλό
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2/10/2018 - 17:02
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Nothing

Nothing
Musica / Music / Musique / Sävel: trad.
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Tuli Kupferberg
Monday, nothing
(continua)
inviata da Juha Rämö 2/10/2018 - 14:02

I Salvini fanno "oh"

I Salvini fanno
[2 ottobre 2018]
Sull'aria dei BaNbini fanno "oh"

Forse non lo sapevate, ma il “sovranismo” ha un nuovo e riconosciuto cantore: sí, proprio lui, Giuseppe Povia, in arte “Povia” e basta, quello dei bambini che fanno “oh” e che voleva avere il becco. La trasformazione pare essere avvenuta silenziosamente negli ultimi anni tra sagre, feste, iniziative "no moschea" assieme a Magdi Cristiano Allam, raduni leghisti e di estrema destra, cattolicesimo oltranzista, famiglie tradizionali e quant'altro; e così, arrivato il momento opportuno, èccoti il Povia che, addirittura, compone e canta inni anti-immigrazione e allo sforo del DEF al 3% , addirittura di uno 0,6% superiore al 2,4% che ha fatto esultare Gigino di Maio dal balconcino di palazzino Chigino. Ovviamente, non voglio insegnare l'arte sovranista al Povia; però mi son permesso di offrirgli questa piccola rielaborazione del suo immortale successo adattata ai nuovi tempi e alla sua nuova sensibilità. Buon sovranismo a tutti! (AT-XII)
Quando i Salvini fanno “oh” c'è un cannoncino,
(continua)
2/10/2018 - 08:37
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Women of the World

Women of the World
1983
Women of the world
Ivor Cutler e Linda Hirst

1983
Privilege

Il brano è stato reinterpretato da Jim O´Rourke nel suo album Eureka (1999); dagli Yacht nel 2008.
Women of the World take over
(continua)
inviata da Dq82 1/10/2018 - 20:45
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It's Enough

It's Enough
(2018)
Album: Raise Vibration

Nel primo singolo dal suo nuovo album il buon Lenny Kravitz se la prende giustamente con il razzismo poliziesco e lancia un appello alla pace nel Medio Oriente. Poi però scivola sulle scie chimiche come un grillino qualsiasi e questo un po' ci dispiace.
45 caliber in the face
(continua)
1/10/2018 - 19:02
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Pacto de Estado

Pacto de Estado
2017
Arde la kalle

feat. Pulpul de Ska-p
Como el Sol de enero
(continua)
inviata da Dq82 1/10/2018 - 18:55
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Kara o Kruz

Kara o Kruz
2013
Otra vuelta de tuerka
Mientras media humanidad está llorando de hambre,
(continua)
inviata da Dq82 1/10/2018 - 18:51




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