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Ballata delle rovine

Ballata delle rovine
2005

Canzone scritta dopo i fatti dell'11 settembre 2001, una ballata rarefatta dai toni cupi, dimessi e pessimistici che assume valenza universale nel descrivere l'eterno ripetersi della guerra nella Storia e il dolore delle sue vittime innocenti.
Questa è la ballata delle rovine
(continua)
inviata da Andrea Marconi 10/10/2018 - 07:43
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Ho visto gente lavorare

Ho visto gente lavorare
Album: Che aria tira (2013)

Testi: Salvatore De Siena
Musica: Salvatore De Siena, Amerigo Sirianni, Mimmo Crudo

Prende spunto dalla tragedia della fabbrica ThyssenKrupp di Torino per denunciare la strage di lavoratori sui luoghi di lavoro.
Ho visto gente che andava sempre a lavorar
(continua)
9/10/2018 - 21:23
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Soldiers Dilemma

Soldiers Dilemma
Hollies Sing Hollies (1969)

Soldiers Dilemma (Written by Allan Clarke)
Please answer my question
(continua)
inviata da Rob 9/10/2018 - 21:16
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Até quando esperar

Até quando esperar
[1985]
Scritta da Philippe Seabra, André X e Gutje
Canzone che apre "O Concreto Já Rachou", l'album d'esordio di questa punk rock band da Brasilia
Não é nossa culpa nascemos já com uma bênção
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/10/2018 - 13:06
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The Revolution Kind

The Revolution Kind
1965
The Revolution Kind/Georgia and John Quetzal

Un canzone scritta da Sonny Bono nel primo periodo della sua carriera, quello più "politico" influenzato da Bob Dylan, prima dell'incontro sentimentale e artistico con Cher.
La canzone verrà poi tradotta in italiano e interpretata dai Nomadi con il titolo "Come potete giudicar".
I'm glad I'm here just like you
(continua)
inviata da Dq82 9/10/2018 - 09:42

Sulle ali del vento

Sulle ali del vento
Goyatlay fu uno dei più grandi capi nativi americani, appartenente alla tribù degli Apache. Guadagnatosi il soprannome di “Geronimo” dai messicani, che nel massacro di Kasyeh del 1851 sterminarono sua moglie, sua madre e i suoi tre figli, per oltre venticinque anni combattè contro l'esercito degli Stati Uniti d'America per contrastarne l'espansione ad ovest. Le forze di Geronimo divennero l'ultimo grande gruppo di nativi che si rifiutò di riconoscere come padrone il governo degli Stati Uniti nel West, combattendo fino ad essere costretti alla resa il 4 settembre 1886 a Skeleton Canyon, Arizona.
Spesso al tramonto io amo venire
(continua)
inviata da Andrea Marconi 9/10/2018 - 06:52
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Belfast 1981

Belfast 1981
Il 22 maggio 1981 la giovane Carol Ann Kelly, dodicenne residente nel quartiere di Twinbrook a Belfast, Irlanda del Nord, fu uccisa a sangue freddo mentre rincasava dopo essere uscita per comprare del latte. Passando nei pressi di Cherry Park fu avvicinata da quattro jeep dell'esercito britannico, dalle quali, in assenza di alcuna avvisaglia di ostilità, partì un colpo. La giovane fu colpita in testa da un proiettile di plastica e morì tre giorni dopo per le lesioni riportate. Per l'omicidio non ci fu alcuna inchiesta e nessun responsabile fu mai perseguito.

Fonte: David Beresford, giornalista britannico del "Guardian", in un articolo intitolato "Plastic Bullets Inflame Hatred", pubblicato sul Manchester Guardian Weekly il 23 agosto 1981
Non ci sono scontri questa sera a Twinbrook,
(continua)
inviata da Andrea Marconi 9/10/2018 - 01:17
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Marcha da Quarta-Feira de Cinzas

Marcha da Quarta-Feira de Cinzas
[1963]
Parole di Vinicius De Moraes
Musica di Carlos Lyra
Nell'album di Carlos Lyra intitolato "Depois do Carnaval"
Resa un successo nell'interpretazione di Nara Leão nel 1964
Interpretata dall'autore con Toquinho nel famoso disco O Poeta e o Violão del 1975

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Una canzone premonitrice, composta poco prima dell'avvento della dittatura militare che avrebbe funestato il Brasile fino alla metà degli anni 80...
Acabou nosso carnaval
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/10/2018 - 22:11
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Terra

Terra
Muito / Dentro da Estrela Azulada (1978)

Prima di essere mandato in esilio a Londra, nel 1969, Caetano Veloso passò tre mesi in galera. È in questa occasione che scrisse "Terra" una canzone che sarebbe stata pubblicata solo anni dopo.

Mentre era nella sua cella, Veloso ebbe modo - non si sa come - di vedere le prime fotografie del nostro pianeta visto dallo spazio, e scrive una canzone di amore alla Terra, che per la prima volta si lascia vedere tutta intera, "anche se non completamente nuda ma coperta di nuvole".
Quando eu me encontrava preso, na cela de uma cadeia
(continua)
8/10/2018 - 21:59
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Aquele abraço

Aquele abraço
[1969]
Parole e musica di Gilberto Gil
Singolo pubblicato nel 1969, poi inserito nell'album "Gilberto Gil" dello stesso anno.

Una canzone epocale, composta da Gilberto Gil nella sua strada per l'esilio, dopo diverse settimane trascorse, insieme all'amico Caetano Veloso, in una prigione di Rio de Janeiro, arrestati dagli sgherri della dittatura che ha ammorbato il Brasile tra il 1964 ed il 1985 e alla quale si ispira Jair Messias Bolsonaro, colui che sembra avviato a diventare il nuovo presidente del gigante latinoamericano.

“Alcuni mesi dopo la mia liberazione, venni a Rio per trattare con l’esercito le condizioni per la mia partenza dal Brasile. Quando rientrai a Salvador, incontrai Mariah, madre di Gal Costa; è lì che ho avuto l’ispirazione per Aquele abraço. Potevo lasciare il Brasile, finalmente, e avevo il bisogno di dire bye bye, di sintetizzare il momento che stavo vivendo, e... (continua)
O Rio de Janeiro continua lindo
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/10/2018 - 20:48

La prejere di un disperât

La prejere di un disperât
1919
Invocazione
Testo e musica di Arturo Zardini
O Signôr plen di bontât
(continua)
inviata da Dq82 8/10/2018 - 13:21
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L'emigrant

1911
Testo e musica di Arturo Zardini
Un dolôr dal cûr mi ven
(continua)
inviata da Dq82 8/10/2018 - 13:05
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Folkens kamp är folkens hopp

Folkens kamp är folkens hopp
Musica e testo / Music and lyrics / Musique et paroles / Musik och text / Sävel ja sanat: Bertil Goldberg

The song was first released on the 1976 album Äntligen en ny dag! (Finally A New Day!) by the Swedish rock band Nynningen (The Humming).
Also performed by Björn Afzelius and Mikael Wiehe on their 1994 album Svensk rock mot apartheid (Swedish Rock Against Apartheid)
Bortom horisonten, utanför ditt synsfält
(continua)
inviata da Juha Rämö 8/10/2018 - 10:56
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Bassa velocità

Bassa velocità
Treno della vergogna è la locuzione popolare con cui s'intende il convoglio ferroviario che nel 1947 trasportò ad Ancona chi proveniva dal quarto convoglio marittimo di Pola, carico di esuli italiani che al termine della seconda guerra mondiale furono costretti ad abbandonare i loro paesi, le loro abitazioni e le loro proprietà in Istria, Quarnaro e Dalmazia nel contesto storico generale ricordato come l'esodo istriano. Fu anche offensivamente definito, da una parte dei ferrovieri di allora, treno dei fascisti, a testimonianza della disinformazione e del contesto estremamente politicizzato e ideologizzato in cui tale vicenda si consumò. La domenica del 16 febbraio 1947 da Pola partirono per mare diversi convogli di esuli italiani con i loro ultimi beni e, solitamente, un tricolore.La sera successiva partirono stipati in un treno merci, sistemati tra la paglia all'interno dei vagoni, alla... (continua)
Soffia il treno a vapore,
(continua)
inviata da Andrea Marconi 8/10/2018 - 09:15

Hans le Blême

Hans le Blême
Hans le Blême

Chanson française – Hans le Blême – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 95
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – IV, III)


Dialogue Maïeutique

Durant que Till et Lamme s’en vont sur les mers combattre l’Espagnol, comme tu vas l’apprendre ici même Lucien l’âne mon ami, la vie se poursuit au village dont ils sont partis et naturellement, Sous le Manteau de la Guerre, continue l’histoire de Nelle et de Katheline, sa mère. Nelle, à présent, est une jeune femme et Katheline s’enfonce plus encore en sa folie, conséquence de ses supplices (Katheline suppliciée). Voilà où nous en sommes en cette fin d’hiver.

Je vois ça d’ici, dit Lucien l’âne, la plaine maritime, ses polders, ses digues,... (continua)
Neiges et glaces sur le monde,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 7/10/2018 - 19:01
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Snölejoninna

Snölejoninna
[2016]
Parole e musica / Text och musik
Lyrics and music / Paroles et musique
Sanat ja sävel : Sofia Jannok
Album: ORDA - This Is my Land

Sofia Jannok, nata nel 1982 a Gällivare, scrive e canta in sami, in svedese e in inglese, non di rado mischiando (come in questa canzone) le tre lingue. Dal suo più recente album, ORDA - This Is my Land (2016).

Sofia Jannok, born 1982 in Gällivare, writes and sings in Sami, Swedish and English, sometimes mixing the three languages as in this song from her latest album, ORDA - This Is my Land (2016) [RV]

Decolonisation in Europe: Sámi musician Sofia Jannok points to life beyond colonialism, by Rut Blomqvist, originally published by Uneven Earth
Jag finns visst, jag är feminist, miljöaktivist och pacifist
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/10/2018 - 17:25
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Katabum

Katabum
2018
Dalla colonna sonora del film "La profezia dell'armadillo" di Emanuele Scaringi ispirato all'omonimo fumetto di Zerocalcare




'Katabum', nuovo brano dei Veeblefetzer, è un grido di protesta contro la deriva inumana dei conflitti internazionali e la vendita di armi.
Don't try to sell your shiny star
(continua)
6/10/2018 - 18:12
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Maltamé

Maltamé
2018
Temuto come grido atteso come canto

Maltamé è scritta nella parlata degli ebrei di Venezia. In questa lingua che la violenza dei carnefici ha quasi definitivamente cancellato, ho voluto narrare il momento della deportazione dall’isola di San Servolo.

Maltamé è dedicata a Shaul Bassi: senza il suo sprone, non l’avrei mai scritta.

Parole: Volo Milano-Chicago 7 marzo 2018; Volo Nashville-Saint Louis 17 marzo 2018 ; Volo Saint Louis-Seattle 17 marzo 2018; Volo Portland-Oakland 20 marzo 2018; Venezia, Palazzo Cosulich 3 aprile 2018
Musica: Oakland 21 marzo 2018 – San Servolo (Venezia) 7 aprile 2018

“È uno "sconfinamento" in una dimensione sacrale, sacrale nel significato originario del termine di separazione dal mondano, di oltrepassamento a ciò che è Altro. Una sacralità che però è stradaiola, sanguigna, sa di urina e vomito. Il testo, alle orecchie di chi non mastica la lingua, ha... (continua)
Digo parole de mascòn(1)
(continua)
inviata da Dq82 + Michele Gazich 6/10/2018 - 16:39
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San Sebastiano

San Sebastiano
2018
Temuto come grido atteso come canto

Dopo Non al denaro non all’amore né al cielo, che la genialità di Fabrizio De André portò all’attenzione del pubblico italiano, questo lavoro si può definire, a buon titolo, l’autentica ‘Spoon River’ italiana. Si parla di morti, questo è chiaro, ma i personaggi coinvolti non sono “morti e basta”. Loro sono morti due volte: la prima volta perché malati ed internati in un manicomio; la seconda volta perché ‘gli ospiti’, i reclusi, di origine ebraica, furono deportati ed uccisi. Tutti i personaggi raccontati nell’album hanno vissuto, o meglio, abitato, nell’isoletta di San Servolo, pittoresca oasi di terra della laguna veneta. Abitavano in una struttura molto antica, adibita a monastero per circa mille anni, ma che nel 1715 venne adibita ad ospedale militare e dopo neanche dieci anni venne trasformata in ‘manicomio’. E con questa destinazione è rimasta,... (continua)
Legato al letto San Sebastiano
(continua)
inviata da Dq82 6/10/2018 - 16:28
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Anna, te scrivo

Anna, te scrivo
2018
Temuto come grido atteso come canto

Voce e fisarmonica Gualtiero Bertelli

Dopo Non al denaro non all’amore né al cielo, che la genialità di Fabrizio De André portò all’attenzione del pubblico italiano, questo lavoro si può definire, a buon titolo, l’autentica ‘Spoon River’ italiana. Si parla di morti, questo è chiaro, ma i personaggi coinvolti non sono “morti e basta”. Loro sono morti due volte: la prima volta perché malati ed internati in un manicomio; la seconda volta perché ‘gli ospiti’, i reclusi, di origine ebraica, furono deportati ed uccisi. Tutti i personaggi raccontati nell’album hanno vissuto, o meglio, abitato, nell’isoletta di San Servolo, pittoresca oasi di terra della laguna veneta. Abitavano in una struttura molto antica, adibita a monastero per circa mille anni, ma che nel 1715 venne adibita ad ospedale militare e dopo neanche dieci anni venne trasformata in ‘manicomio’.... (continua)
Anna, te scrivo da l'isola
(continua)
inviata da Dq82 6/10/2018 - 16:23
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Euridice

Euridice
2018
Temuto come grido atteso come canto

Dopo Non al denaro non all’amore né al cielo, che la genialità di Fabrizio De André portò all’attenzione del pubblico italiano, questo lavoro si può definire, a buon titolo, l’autentica ‘Spoon River’ italiana. Si parla di morti, questo è chiaro, ma i personaggi coinvolti non sono “morti e basta”. Loro sono morti due volte: la prima volta perché malati ed internati in un manicomio; la seconda volta perché ‘gli ospiti’, i reclusi, di origine ebraica, furono deportati ed uccisi. Tutti i personaggi raccontati nell’album hanno vissuto, o meglio, abitato, nell’isoletta di San Servolo, pittoresca oasi di terra della laguna veneta. Abitavano in una struttura molto antica, adibita a monastero per circa mille anni, ma che nel 1715 venne adibita ad ospedale militare e dopo neanche dieci anni venne trasformata in ‘manicomio’. E con questa destinazione è rimasta,... (continua)
I miei fratelli morivano
(continua)
inviata da Dq82 6/10/2018 - 16:13
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Mentre il mare danza

Mentre il mare danza
2018
Temuto come grido atteso come canto

Dopo Non al denaro non all’amore né al cielo, che la genialità di Fabrizio De André portò all’attenzione del pubblico italiano, questo lavoro si può definire, a buon titolo, l’autentica ‘Spoon River’ italiana. Si parla di morti, questo è chiaro, ma i personaggi coinvolti non sono “morti e basta”. Loro sono morti due volte: la prima volta perché malati ed internati in un manicomio; la seconda volta perché ‘gli ospiti’, i reclusi, di origine ebraica, furono deportati ed uccisi. Tutti i personaggi raccontati nell’album hanno vissuto, o meglio, abitato, nell’isoletta di San Servolo, pittoresca oasi di terra della laguna veneta. Abitavano in una struttura molto antica, adibita a monastero per circa mille anni, ma che nel 1715 venne adibita ad ospedale militare e dopo neanche dieci anni venne trasformata in ‘manicomio’. E con questa destinazione è rimasta,... (continua)
Odore di morte, odore di merda, disinfettante
(continua)
inviata da Dq82 6/10/2018 - 16:07
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È tempo

È tempo
(2018)

E’ intitolata “È tempo”. La canteremo camminando assieme il prossimo 7 ottobre, lungo la strada che da Perugia conduce ad Assisi. L’hanno scritta gli studenti di cinque scuole del Friuli Venezia Giulia dopo aver cercato di rispondere a quattro domande cruciali dei nostri giorni: Cosa sta succedendo nel mondo? Cosa sta succedendo nelle nostre città? Cosa sta succedendo alla Terra in cui viviamo? E a noi, cosa ci sta succedendo?

L’inno della Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità 2018 “E’ tempo” è stata scritta attraverso cinque laboratori animati dalla cantautrice Erica Boschiero e coordinati da Flavio Lotti e Randa Harb del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani. Un ringraziamento particolare va a tutte le insegnanti che hanno curato la formazione degli studenti con grande cura e passione. La musica e l’arrangiamento sono di Edu Hebling.... (continua)
La fame, l'ingiustizia
(continua)
6/10/2018 - 12:26
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Art of Doubt

Art of Doubt
(2018)
Title track del nuovo album dei Metric

Canzone sull'arte del dubbio e sul come il dubbio serva a salvarci dalle menzogne dei politici che spacciano la guerra come autodifesa.


Another big word that has recently become pretty important to you is the word “doubt”. I mean, you’ve dedicated an entire album to it: your new record “Art Of Doubt”. Is doubting a human property that is more positive or more negative?

More positive. I would say it’s the origin of science and the arts and poetry and everything we know—because we’ve questioned: What’s in the sky? What is the world made of? Doubt and questioning are the heart. That’s where all the good stuff happens.

[...]

You know, views are shifting all around the world and politicians are exploiting fear. So, in fact, it’s the opposite of doubt. It’s that they’re like exploiting a sort of arrogance or a sense of entitlement in people as... (continua)
Where do failed imposters go?
(continua)
6/10/2018 - 00:03
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Sacar la voz

Sacar la voz
Album: La Bala (2012)
feat. Jorge Drexler

Respirare e tirare fuori la voce per protestare, per denunciare tutte le ingiustizie. Per capire a cosa si riferisce, guardate il video!
Respirar para sacar la voz
(continua)
5/10/2018 - 21:54
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A prayer to you

A prayer to you
2015
A prayer to you

Un'altra canzone dedicata all'attività di Denis Mekwege. I proventi dell'album sono stati devoluti all'ospedale di Panzi in Congo, dove il dottor Mukwege cura le donne vittime di violenza sessuale.
Where to begin 
(continua)
inviata da Dq82 5/10/2018 - 20:24
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L'homme qui répare les femmes

L'homme qui répare les femmes
2017
Prose Élite

(feat. Noraa, Keblack)

Altra canzone dedicata a Denis Mukwege, "l'uomo che ripara le donne" vittime di violenza sessuale, violenza che durante la guerra del Congo è diventata una vera e propria arma.
E di donne violentate come arma durante la guerra se ne ha notizia dal "ratto delle Sabine" in poi...
E se talvolta la Nobelstiftelsen, la Fondazione Nobel, che assegna i premi ogni anno, ha preso delle grandi cantonate (si pensi a Kissinger o ad Obama), in questo caso non può che trovarci d'accordo
L'homme qui répare les femmes
(continua)
inviata da Dq82 5/10/2018 - 19:18
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Little bird

Little bird
2018

Una canzone cantata dai sopravvissuti del Global Survivor Network, un'organizzazione internazionale che coinvolge le vittime del terrorismo in tutto il mondo.
Ho trovato la canzone attraverso la Mukwege Foundation: la fondazione del Premio Nobel per la Pace 2018 (appena premiato) Denis Mukwege, un ginecologo congolese che si è occupato delle vittime di stupro nel suo paese, sia come medico, sia come voce di denuncia.




Lo chiamano "l'uomo che ripara le donne". Dal 1998 ha curato quarantamila vittime di atroci stupri, nel suo Paese, la Repubblica democratica del Congo. Mukwege è un ginecologo che da sedici anni raccoglie donne distrutte, violate dalla follia della guerra che ufficialmente è terminata nel 2002, ma che prosegue come lotta efferata tra l'esercito regolare e gruppi armati che cercano di controllare ricchezze immense, nelle miniere d'oro, diamanti e rame del Paese.... (continua)
No place to call my home
(continua)
inviata da Dq82 5/10/2018 - 18:59
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Wheels on Fire

Wheels on Fire
Album: Between Two Shores (2018)

Non so a chi si riferisca esattamente Glen Hansard in questa canzone dal suo nuovissimo album. A me ha fatto pensare a Donald Trump, ma potrebbe essere uno qualsiasi dei potenti che vogliono decidere delle nostre vite. Ma non ce la faranno: We Shall Overcome!
Well you say, you won
(continua)
inviata da Lorenzo 4/10/2018 - 23:31
Percorsi: Donald Trump
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Macht Frei

Macht Frei
[2017]
Canzone da "Dish-Is-Nein", uscito nel gennaio di quest'anno, album che segna sostanzialmente il ritorno del mitico martello dei Disciplinatha, cui si aggiungono pezzi degli Ianva e degli Skinny Puppy.
Testo trovato su dish-is-nein.bandcamp.com
Femen strike
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/10/2018 - 22:06

O fucile, vecchio mio compagno

anonimo
O fucile, vecchio mio compagno
[1943-44]
Conosciuta anche il titolo di "Compagno fucile", è sull'aria di una canzone popolare russa. Si ritiene sia nata tra le formazioni partigiane emiliane del Reggino, dove infatti operavano parecchi soldati dell'Armata Rossa. Il testo, in diverse lezioni, si trova nei "Canti della Resistenza italiana" (1960) e ne " Il canzoniere ribelle dell’Emilia Romagna" (1967).

Incisa da Sandra Mantovani nell'album "Canti Comunisti Italiani", I Dischi del Sole, 1962, a cura di Roberto Leydi.

Non so, forse qualche d'uno si scandalizzerà perchè questa non è certo una canzone contro la guerra... Però, come diceva il subcomandante Marcos chiapaneco (chissà che fine avrà fatto... chi se li ricorda i neozapatisti messicani?!?...), "è sempre necessaria la tenerezza ma, con tanti figli di puttana che girano qui intorno, a volte può diventare necessaria anche una certa dose di piombo."

LA TERNURA

Es... (continua)
O fucile, vecchio mio compagno
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/10/2018 - 21:45
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Странная cказка

Странная cказка
Strannaja skazka
Кино - Виктор Цой
(Kino - Viktor Tsoj - Strange Story)

La canzone si riferisce alla Guerra in Afganistan
acccordi e testo in questa pagina
Снова новый начинается день,
(continua)
inviata da Donatella Leoni 4/10/2018 - 21:43

Battez Tambours !

Battez Tambours !
Battez Tambours !

Chanson française – Battez Tambours ! – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 94
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – IV, II)


Dialogue Maïeutique

« Battez Tambours ! », brrr, quel impératif sinistre, ça sent la guerre à plein nez, la guerre militaire ou la guerre civile, mais bien sanglante, se récrie Lucien l’âne.

Évidemment, réplique Marco Valdo M.I., c’est sinistre, ça sent la guerre à plein nez, la guerre militaire ou la guerre civile, mais bien sanglante. Il n’y a là rien d’étonnant quand il s’agit de la Légende de Till qui raconte allégoriquement une partie de la Guerre de Quatre-vingts Ans et celle beaucoup plus longue qui se mène aujourd’hui encore partout dans le... (continua)
Aux premiers soleils de mai, les vagues enchantent
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 4/10/2018 - 13:45
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Time Immemorial

Time Immemorial
2014 - Album: Muna

Non sono sicuro che la canzone sia da interpretarsi letteralmente, ma la inserisco lo stesso, chi ne sa di più può commentare.
Wounded soldier, rest a while.
(continua)
inviata da Lorenzo 3/10/2018 - 23:43
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Eugenia e Hajar

Eugenia e Hajar
(2017)
Trascrizione di M R

Una canzone dal fascino particolare, che vede anche gli interventi vocali di Eugenia (figlia tredicenne del cantautore, nata a Parigi, cullata a Napoli e cresciuta a Tangeri, in Marocco) e della sua amica del cuore Hajar, come elementi fondamentali che catturano e meglio rappresentano il contenuto, come sempre essenziale per Eugenio Bennato.

Un testo che coglie l’attualità raccontando della voglia di vivere, comunicare, abbattere le barriere geografiche e culturali, insieme ai pregiudizi del mondo adulto. Nessuno potrebbe farlo meglio di due adolescenti come la figlia di Eugenio e della sua amica dal Marocco, protagoniste anche nel videoclip, girato tra Napoli e Tangeri e diretto da Loredana Antonelli.
Cette chanson et cette musique
(continua)
3/10/2018 - 14:26
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Capitano (fangu, rifardu e Ganu senza onuri)

Capitano (fangu, rifardu e Ganu senza onuri)
(2018)


Questa non è una canzone, è un'invettiva alla catanese, schitta e amara, senza mezzi termini, perché con quelli che si vogliono prendere il Paese i mezzi termini non servono a niente.

Grazie a Riccardo Gullotta per la trascrizione e le note linguistiche

«Fango, rifardo e gano senza onore. Te lo voglio dire in modo schietto». Non usa allusioni né tanto meno giri di parole il cantautore catanese Cesare Basile che ha scritto una canzone dedicata al ministro degli Interni Matteo Salvini e che da ieri è possibile trovare su Youtube.

Le parole, la musica e anche la faccia dell'attrice nel video sono cariche di pathos e di serietà, sì, perché non c'è più niente da ridere adesso, è arrivato il momento di schierarsi: con o contro Salvini. E lo fa senza mezzi termini Basile.

"Capitano" si intitola, già perché il popolo dei seguaci del leader del carroccio lo chiama così sui social.

«Schitta... (continua)
Fangu, rifardu [1]
(continua)
2/10/2018 - 23:02
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A Riace

A Riace
(2018)


Sentite io vi devo dire una cosa a cui tengo molto, sta accadendo una cosa che dobbiamo seguire assolutamente, Mimmo Lucano sindaco di Riace sta facendo sciopero della fame, lo sapete perché?
Lui ha fatto un esperienza, la più bella del mondo osannata da tutti, lui ha fatto un accoglienza di migranti da anni e ha salvato il suo paese e ha salvato i migranti. Loro hanno ricostruito le case e il paese ora e’ nuovo e son tutti contenti, e che facciamo noi? gli tagliamo i fondi, lui ha fatto attività culturali di tutti i tipi, è un'esperienza simbolo che gira per il mondo, tranne che in Italia e che facciamo gli tagliamo i fondi….

Giovanna Marini


Così scriveva un mese fa Giovanna Marini. Ora lo Stato fa molto peggio che tagliare i fondi, il sindaco Domenico Lucano è stato arrestato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Nell'Italia di oggi chi pratica accoglienza e solidarietà... (continua)
In Calabria è un paese che sa sperare bene,
(continua)
inviata da Lorenzo 2/10/2018 - 22:29
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Iron Sky

Iron Sky
Album: Caustic Love (2014)

Sample from the final speech from "The Great Dictator"

Penso ad esempio alle persone che in nome di Dio compiono atrocità, donne uccise per il modo in cui si vestono, uomini impiccati perché ritenuti gay, in nome della religione. La fede è importante ma amare il prossimo forse lo è di più. Il senso di Iron Sky è cercare di credere in chi ti rappresenta, nella politica. Penso infatti a come la gente non sia libera di potersi esprimere, ancora oggi. Ci vorrebbe forse una rivolta. Penso alla Gran Bretagna dove le persone votano credendo in alcuni ideali e non ottengono nulla, questa non è democrazia, è dittatura!.

Paolo Nutini
We are proud individuals
(continua)
2/10/2018 - 22:02

Le Verger de Liberté

Le Verger de Liberté
Le Verger de Liberté

Chanson française – Le Verger de Liberté – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 93
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – IV, I)


Dialogue Maïeutique

Un verger de liberté ?, décidément Marco Valdo M.I. mon ami, tu en inventes de ces titres. Qui donc aurait l’idée de faire pousser la liberté dans des arbres.

À la vérité, Lucien l’âne mon ami, l’idée de ce verger de liberté n’est pas de moi, on la trouve déjà dans la Légende et on peut supposer que la Légende ne fait que rapporter ce qui est « légendaire » ; en l’occurrence, ce beau nom qui fut attribué, par les Gueux, lors de sa libération, à la ville de Brielle sur l’île de Voorn, qui e situe à l’embouchure de la Meuse et... (continua)
La flotte de Hollande et de Zélande
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/10/2018 - 21:57
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War

War
Album The New Danger (2004)

Sample from the final speech from "The Great Dictator"
War is a global economic phenomenon
(continua)
2/10/2018 - 21:55
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Feminista

Feminista
Album: Co-incidence : Vol.1
Comment tu veux que je me retrouves
(continua)
2/10/2018 - 21:46
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Αυτόν τον κόσμο τον καλό (Ράβε ξήλωνε)

Αυτόν τον κόσμο τον καλό (Ράβε ξήλωνε)
Aftón ton kósmo ton kaló (Ráve xílone)
[1972]
Στίχοι: Βασίλης Ανδρεόπουλος
Μουσική: Σταύρος Ξαρχάκος
Πρώτη εκτέλεση: Νίκος Ξυλούρης
1972, Διόνυσε καλοκαίρι μας ('Αλμπουμ: 1973)
1974, Συλλογή
(1983, Αξέχαστες επιτυχίες)

Versi di Vasilis Andreopoulos
Musica di Stavros Xarchakos
Primo interprete: Nikos Xylouris
1972, Διόνυσε καλοκαίρι μας (Album: 1973)
1974, Συλλογή
(1983, Αξέχαστες επιτυχίες)

Dallo spettacolo del 1972 Διόνυσε καλοκαίρι μας (“O Dioniso, nostra estate”), con versi di Vasilis Andreopoulos e musica, beh, di Stavros Xarchakos; ne fu tratto un album nel 1973. Primo interprete ne fu Nikos Xylouris, al quale attribuisco la canzone perché da troppo tempo mi mancava di vedere lo Psaronikos su questo sito. 1972, 1973, date amare per la Grecia e non solo; ed ecco spuntare questa canzone smaccatamente ottimista, speranzosa, quasi allegra in mezzo ai Papadopoulos e agli... (continua)
Αυτόν τον κόσμο τον καλό
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2/10/2018 - 17:02
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Nothing

Nothing
Musica / Music / Musique / Sävel: trad.
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Tuli Kupferberg
Monday, nothing
(continua)
inviata da Juha Rämö 2/10/2018 - 14:02

I Salvini fanno "oh"

I Salvini fanno
[2 ottobre 2018]
Sull'aria dei BaNbini fanno "oh"

Forse non lo sapevate, ma il “sovranismo” ha un nuovo e riconosciuto cantore: sí, proprio lui, Giuseppe Povia, in arte “Povia” e basta, quello dei bambini che fanno “oh” e che voleva avere il becco. La trasformazione pare essere avvenuta silenziosamente negli ultimi anni tra sagre, feste, iniziative "no moschea" assieme a Magdi Cristiano Allam, raduni leghisti e di estrema destra, cattolicesimo oltranzista, famiglie tradizionali e quant'altro; e così, arrivato il momento opportuno, èccoti il Povia che, addirittura, compone e canta inni anti-immigrazione e allo sforo del DEF al 3% , addirittura di uno 0,6% superiore al 2,4% che ha fatto esultare Gigino di Maio dal balconcino di palazzino Chigino. Ovviamente, non voglio insegnare l'arte sovranista al Povia; però mi son permesso di offrirgli questa piccola rielaborazione del suo immortale successo adattata ai nuovi tempi e alla sua nuova sensibilità. Buon sovranismo a tutti! (AT-XII)
Quando i Salvini fanno “oh” c'è un cannoncino,
(continua)
2/10/2018 - 08:37
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Women of the World

Women of the World
1983
Women of the world
Ivor Cutler e Linda Hirst

1983
Privilege

Il brano è stato reinterpretato da Jim O´Rourke nel suo album Eureka (1999); dagli Yacht nel 2008.
Women of the World take over
(continua)
inviata da Dq82 1/10/2018 - 20:45
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It's Enough

It's Enough
(2018)
Album: Raise Vibration

Nel primo singolo dal suo nuovo album il buon Lenny Kravitz se la prende giustamente con il razzismo poliziesco e lancia un appello alla pace nel Medio Oriente. Poi però scivola sulle scie chimiche come un grillino qualsiasi e questo un po' ci dispiace.
45 caliber in the face
(continua)
1/10/2018 - 19:02
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Pacto de Estado

Pacto de Estado
2017
Arde la kalle

feat. Pulpul de Ska-p
Como el Sol de enero
(continua)
inviata da Dq82 1/10/2018 - 18:55
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Kara o Kruz

Kara o Kruz
2013
Otra vuelta de tuerka
Mientras media humanidad está llorando de hambre,
(continua)
inviata da Dq82 1/10/2018 - 18:51
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Children Of War

Children Of War
Children are the human future we have to tke care of them above all !!!
Heads Blowing up
(continua)
inviata da Jaider Mejía 1/10/2018 - 17:04
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Who Really Are the Monsters?

Who Really Are the Monsters?
Album: "Raise Vibration" (2018)
Who really are the monsters?
(continua)
1/10/2018 - 00:13
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Cruz, Oro y Sangre

Cruz, Oro y Sangre
(2018)
Game over

Canzone contro i crimini colonialisti contro i popoli nativi del continente americano che vengono celebrati il 12 ottobre nel cosiddetto Día de la Hispanidad.
Un día de otoño gris se consumó la maldición
(continua)
30/9/2018 - 23:44
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Sidawa

Sidawa
(2016)

"Sidawa" è dedicato a Thomas Sankara, rivoluzionario leader africano del Burkina Faso, ucciso il 15 ottobre 1987 in un colpo di stato. È un brano molto duro e arrabbiato, probabilmehte il più energico di "R.E.S.".

Ondarock
Liberare uno schiavo che di esserlo non sa ancora
(continua)
inviata da Anonimo888 30/9/2018 - 23:36
Percorsi: Thomas Sankara
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Całujcie się

Całujcie się
[2018]
Parole e musica di Justyna "Sienia" Sieniuć
Il testo trascritto da YT all'orecchio
inedito
Mężczyźni z kobietami
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 30/9/2018 - 23:14
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Bestiario

Bestiario
(2007)
dall'album "Ballata del dopocena"

testo e note dal sito ufficiale
Tutta la notte sentii gli applausi dall' Odeons Platz *
(continua)
30/9/2018 - 22:47
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LiBerté

LiBerté
(2018)

Testo di Loredana Bertè e Fabio Ilacqua
Musica di Fabio Ilacqua

Un ritorno alla grande per la più rock delle signore della musica italiana, con un potente inno libertario, un grido di indipendenza e ode alla diversità, alla disobbedienza, alla diserzione, all'utopia e all'individualismo.


«LiBertè — spiega Loredana — è l’essere fedeli al proprio io anche a costo di essere tacciati di follia, perché il pensare con la propria testa può liberarti dalla camicia di forza imposta dalle regole sociali. È un inno alla libertà di essere sé stessi. Senza compromessi. Perché quando si è se stessi si è unici».
Io non sto fra libri e le bandiere
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 30/9/2018 - 22:09

Um uns die Fremde

Um uns die Fremde
[1934]
Versi di Max Herrmann (1886-1941), poeta tedesco nativo di Neiße, in Silesia. Nel 1917 aggiunse al suo cognome quello della città natale, in omaggio ai genitori entrambi scomparsi nel corso della Grande Guerra.
È la poesia che dà il titolo alla raccolta pubblicata nel 1936 in Svizzera, durante l'esilio causato dall'avvento del nazismo.
Musica di Ulrich Türk, nel disco di Lutz Görner ‎intitolato "Texte Und Lieder Verbrannter Dichter", pubblicato nel 1983.

Non so se Max Herrmann-Neiße fosse ebreo, certamente era un intellettuale molto noto nella Berlino degli anni 20, poeta espressionista ed importante autore di cabaret e anche vicino ai circoli socialisti ed anarchici. Inoltre Max Herrmann-Neiße era affetto da iposomia, un corpo deforme in cui si agitava uno spirito geniale e libero che artisti come George Grosz e Otto Dix, suoi amici nel movimento espressionista, vollero ritrarre. Nel 1933 fu quindi costretto all'esilio, ma continuò senza sosta a scrivere fino alla morte sopravvenuta a Londra nel 1941.
Wenn uns der Schlaf verläßt, sehn wir als Mauer
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/9/2018 - 21:40

Les Bœufs qu’on abat

Les Bœufs qu’on abat
Les Bœufs qu’on abat

Chanson française – Les Bœufs qu’on abat – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 92
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – IV, I)

Dialogue Maïeutique

Ça alors ! dit Lucien l’âne, on dirait du Malraux. J’ai comme le vague souvenir d’un livre qui fit fureur un temps dans certains cénacles de France.

Certes, répond Marco Valdo M.I., c’est le titre d’un livre où l’écrivain André Malraux fait parler « le Général » à la retraite, mais c’est surtout une citation de Victor Hugo, dont je lis le passage, tiré du Tombeau de Théophile Gautier :

« Tout penche et ce grand siècle, avec tous ses rayons
Entre en cette ombre immense où pâles nous fuyons.
Oh ! Quel farouche bruit font... (continua)
Till dit : « La mort vient comme un voleur ?,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 30/9/2018 - 21:21
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Piero Ciampi: Sobborghi

[1971]
Parole / Lyrics / Paroles / Sanat: Piero Ciampi
Musica / Music / Musique / Sävel: Gianni Marchetti
Album: Piero Ciampi



Per il mio cosiddetto compleanno, che in realtà è caduto tre giorni fa, il 25 settembre, sono solito farmi degli “autoregali”; però, quest'anno, l' “autoregalo” me lo faccio tre giorni dopo, il 28 settembre, del tutto apposta perché oggi sarebbe stato anche il compleanno di Piero Ciampi. Con quel famoso e solito “avrebbe compiuto”, perché Piero Ciampi era nato il ventotto di settembre del 1934 e oggi “avrebbe compiuto” ottantaquattro anni. Invece si è fermato a quarantasei. Immaginarmi e immaginarsi un Piero ultraottantenne è esercizio arduo, in attesa della sua Resurrezione che avevo preconizzato in un lungo racconto di molti anni fa, scritto durante una specie di esilio elvetico e pubblicato pure un 28 settembre. Così, ecco questo “autoregalo” che non si sa... (continua)
Passeggiando per Corso Vercelli
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/9/2018 - 19:48
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Lobotomia

Lobotomia
[1974]
Musica / Music / Musique / Saevel: Demetrio Stratos
Album: Caution Radiation Area

Questo pezzo degli Area, da Caution Radiation del 1974, è difficile da ascoltare.
E Demetrio Stratos è difficile da capire. Oggi.

…ognuno portava un’esperienza particolare… uno diverso dall’altro… si è cercato di fare una musica stile totale… Io vengo dalla Grecia, uno ha avuto esperienze di musica elettronica a Londra, due vengono dal jazz, uno dalla musica contemporanea… e cerchiamo di fondere… di avere un connubio tra dodecafonia e rock, fra rock e musica balcanica, …e frutto di questa esperienza nasce un gruppo che si chiama Area…

Il contenuto politico secondo me c’è anche senza che io dica: ” Noi facciamo un pezzo per i compagni palestinesi…
In radio non ci hanno mai trasmessi… chiaramente, tutti avevano dei blocchi morali, si scandalizzavano perché abbiamo fatto un pezzo che si chiamava Settembre... (continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/9/2018 - 11:28
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Cinquanta Metri

Cinquanta Metri
Sono esattamente tre anni che mi sono laureato all'Università di Firenze. I servizi informatici ti avvisano che la tua casella di posta verrà cancellata. Mi metto di lena ad archiviare le mail.
Colgo l'opportunità per fare un po' d'ordine tra i documenti dell'università. Fra libri piratati e manifesti mai stampati, trovo questa chicca.
Un appunto di blocco note: l'emblema delle cose pensate e mai fatte. A quei tempi pensavo di fare una pièce teatrale sulla questione aeroporto, poi una canzone, poi no. Non era poi una cosa proprio fuori dal mondo, chi frequenta questo sito lo sa.

La trama è semplice.

Nonostante l'evidenza, i rilievi, la scienza.
Nonostante i ricorsi, i blocchi, le occupazioni, le barricate.
Nonostante le cassandre... l'aeroporto viene fatto.
Viene fatto a cinquanta metri dall'università.
L'università rimane dov'è, ma non vuol dire che è immobile.
Tremano le fondamenta... (continua)
Quante orecchie per sentire,
(continua)
inviata da [ΔR-PLU] 27/9/2018 - 23:04

Le Navire dans la Glace

Le Navire dans la Glace
Le Navire dans la Glace

Chanson française – Le Navire dan la Glace – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 91
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – IV, I)


Dialogue Maïeutique


Mais, enfin ! dit Lucien l’âne, voici encore un titre énigmatique. Oh, ce n’est pas que je te les reproche, ni même que je n’aime pas ça – bien au contraire, mais souvent je ne les comprends pas ou, comme dans le cas de celui-ci, je leur trouve plusieurs sens et c’est déroutant. Ce « navire dans la glace » est un titre assez ambigu, il faut bien le reconnaître. Un navire dans la glace ? Qu’est-ce que ça peut bien signifier ? Est-ce un navire qui se reflète dans un miroir ? Ou bien, est-ce un bateau pris dans la glace ?... (continua)
Sur les bateaux pêcheurs,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/9/2018 - 21:29
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No War

No War
2017
Guerra tra poveri

Suggerisco questo brano per la partecipazione del concorso Sanremo giovani.
SIAMO TUTTI INTRAPPOLATI IN UNA RETE...
(continua)
inviata da Veronica Micciarelli 27/9/2018 - 09:58
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Federicoaldrovandi

Federicoaldrovandi
2011
Mono

Era l'alba del 25 settembre 2005. Sono passati già 13 anni.
Morde la notte - gomma e ferro gelidi
(continua)
inviata da Dq82 25/9/2018 - 19:37
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Mare Nostrum (Don't Leave Shore)

2016
Written by Allan J Begg, performed by Elvers

Written whilst on holiday in Cyprus in spring 2015 just after the UK announced that they were withdrawing naval support for an Italian-led search and rescue operation in the Mediterranean called Mare Nostrum ("Our Sea'). The reasoning was that the likelihood of rescue was deemed a "pull-factor" for refugees and migrants to set sail. The inference being that if we let enough drown they'll soon get the message and decide to stay on shore. I suppose it seemed like a good idea at the time.

Of course desperate people fleeing genocide, brutal civil wars and extreme poverty will take pretty short odds if there's a chance of reaching safety or comfort and the people taking their money to send them out to sea in leaking wrecks don't care where the passengers end up.

Shortly thereafter a boat carrying almost a thousand refugees sank whilst being... (continua)
Oh the end here it comes
(continua)
inviata da Dq82 25/9/2018 - 17:29
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Gente di colore

Gente di colore
2017
"Il Nuovo Cantacronache n°2"
Testo Beppe Chierici da un testo di Léopold Sédar Senghor
Musica Giuseppe Mereu
Ero nero nascendo
(continua)
inviata da Dq82 25/9/2018 - 15:27
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Donna stuprata

Donna stuprata
2017
Nuovo Cantacronache Volume Uno (Materiali Musicali/Irma Group)

Nato nel 1957 a Torino con lo scopo di valorizzare il mondo della canzone popolare attraverso l’impegno sociale, il Cantacronache ha raccontato l’Italia del dopoguerra, attraverso le voci di Fausto Amodei, Michele Straniero, Sergio Liberovici, Emilio Jona, Margot Galante Garrone, con uno spirito critico ed anticonformista, consegnando alla memoria collettiva fatti e momenti della storia sociale e politica, ed avvalendosi della collaborazione di scrittori come Italo Calvino, Mario Pogliotti, Franco Fortini, Umberto Eco e Gianni Rodari. A distanza di sessant’anni, e con la supervisione dell’indomita Margot Galante Garrone, il Cantacronache torna in vita, grazie alla collaborazione nata tra il comitato editoriale de “Il Cenacolo di Ares”, Materiali Musicali e Irma Records, per un progetto che vedrà succedersi ben cinque album... (continua)
O donna stuprata, raddrizza la testa
(continua)
inviata da Dq82 25/9/2018 - 15:11
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Solcare il mare

Solcare il mare
2017
Nuovo Cantacronache Volume Uno (Materiali Musicali/Irma Group)

Nato nel 1957 a Torino con lo scopo di valorizzare il mondo della canzone popolare attraverso l’impegno sociale, il Cantacronache ha raccontato l’Italia del dopoguerra, attraverso le voci di Fausto Amodei, Michele Straniero, Sergio Liberovici, Emilio Jona, Margot Galante Garrone, con uno spirito critico ed anticonformista, consegnando alla memoria collettiva fatti e momenti della storia sociale e politica, ed avvalendosi della collaborazione di scrittori come Italo Calvino, Mario Pogliotti, Franco Fortini, Umberto Eco e Gianni Rodari. A distanza di sessant’anni, e con la supervisione dell’indomita Margot Galante Garrone, il Cantacronache torna in vita, grazie alla collaborazione nata tra il comitato editoriale de “Il Cenacolo di Ares”, Materiali Musicali e Irma Records, per un progetto che vedrà succedersi ben cinque album... (continua)
Vorrei solcare il mare
(continua)
inviata da Dq82 25/9/2018 - 15:05

La Fin du Poissonnier

La Fin du Poissonnier
Chanson française – La fin du Poissonnier – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 90
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – III, XLIV)

Dialogue Maïeutique

Ah, enfin ! dit Lucien l’âne, voici venue la fin de ce poissonnier délateur qui joue au garou dans les dunes. Comme Till avait bien eu tort de lui laisser la vie sauve quand il le tenait si bien Au bord du canal. Combien de malheurs et de victimes auraient été épargnés.

Tu y vas fort, Lucien l’âne mon ami. Là, tu mets en cause la justice et même, tu sembles justifier le meurtre justicier.

Halte-là, Marco Valdo M.I. mon ami. J’ai vécu assez longuement pour voir qu’il y a des exceptions à toute règle. Certes, il n’est pas bon, disent les bonnes... (continua)
Au matin du lendemain,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 24/9/2018 - 19:55
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Bonya

Bonya
(2018)
Album: Fenfo

Bonya significa rispetto. Respect - R.E.S.P.E.C.T. Mettiamo da parte le nostre differenze per un mondo di solidarietà e di pace.

Come spesso succede le parole in bambara sono per ora irreperibili e dobbiamo accontentarci della traduzione inglese da Sacks & Co.
...
23/9/2018 - 21:45
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Sexcrime

Sexcrime
(1984)

dalla colonna sonora di 1984, film basato sul libro di George Orwell.

Sexcrime (Sessoreato) in Newspeak (neolingua) indica qualsiasi pratica sessuale con scopo diverso dal procreare. Nel mondo distopico di 1984 il sexcrime è illegale. Il sexcrime è contrapposto al goodsex (buonsesso). Per buonsesso si intende la procreazione, che è un vero e proprio dovere delle coppie sposate: va praticato senza coinvolgimento emotivo, e il suo unico scopo è fornire nuovi membri al Partito.
Sexcrime, crime
(continua)
23/9/2018 - 21:16




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