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Nunzia, la staffetta

Nunzia, la staffetta
2018
Sentieri Partigiani. Tra Marche e Memoria

Si parte con “Nunzia, la staffetta”, la storia di Nunzia Cavarischia (a cui l’album è dedicato e donna che i Sambene hanno incontrato personalmente per farsi raccontare le sue gesta e quelle dei partigiani), staffetta partigiana che a soli 15 anni portava lettere ed armi ai compagni partigiani ed in seguito si unì insieme a Nenè Acciaio alla “201 volante”, una delle formazioni più attive in zona marchigiana; da qui nacque il mito di “Stella rossa”. Ad introdurre il brano iniziale è proprio la voce di Nunzia che canta le parole di Livio Cicalè e Giuseppe Biagiotti, partigiani che anch’essi presero parte in seguito al gruppo sopra citato del comandante Nenè Acciaio e che morirono a soli 19 anni per mano dei fascisti. Nel brano da segnalare anche una citazione del maestro Francesco Guccini (“Come tutti gli eroi era giovane e bella”). La tessitura... (continua)
C'è una casetta alpina dove siamo noi partigiani
(continua)
inviata da Dq82 3/7/2018 - 10:33
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Venceremos

Venceremos
[1970]
Musica / Music / Musique / Música: Sergio Ortega
Testo / Lyrics / Paroles / Letra: Claudio Iturra

Sergio Ortega e Víctor Jara - EP Venceremos - 1970
Inti-Illimani - Canto al programa - 1970, Viva Chile! - 1973
Quilapayún - Vivir como el - 1971



"[...] Ora, Sergio Ortega Alvarado, nato ad Antofagasta il 2 febbraio 1938 e morto a Parigi il 15 settembre 2003, non era un membro degli Inti-Illimani, i cui componenti originari erano in media una decina di anni più giovani. Si trattava invece di un compositore che aveva fatto studi classici al Conservatorio Nazionale dell’Università del Cile. Cultore di etnomusicologia, era diventato famoso per aver collaborato con Pablo Neruda, molti dei cui versi aveva messo in musica, specie per rappresentazioni teatrali (in particolare l’opera Fulgor y muerte de Joaquín Murieta). Notoriamente legato al Partito Comunista del Cile (Pcch), era sceso... (continua)
Desde el hondo crisol de la patria
(continua)
inviata da Juha Rämö 3/7/2018 - 09:40

Le Vautour triste

Le Vautour triste
Le Vautour triste

Chanson française – Le Vautour triste– Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 62
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – III, XXIV)


Dialogue Maïeutique

Il te souviendra, dit Marco Valdo M.I., qu’au début de cette épopée, il y avait la confrontation entre Till et Philippe. Elle traçait de façon indélébile le portrait mental et moral de ces deux personnages emblématiques : Till toujours rit ; Philippe toujours est maussade. Till fait des niches et zwanze ; Philippe se confit en dévotions. Ainsi en allait-il dès leurs enfances si dissemblables.

Je me souviens, dit Lucien l’âne, de ces garçons que le destin avait marqué et déjà alors les opposait avec une grande netteté. Déjà, Till... (continua)
Le roi Philippe en Castille,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/7/2018 - 18:30
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El pueblo unido

El pueblo unido
[2015]
Makazaria / Miller / Gutternigg
Album: Peace, Love & Russian Roll



Un altro, l'ennesimo “offspring” di El pueblo unido jamás será vencido che è stato tolto dalla relativa pagina sottoposta a totale rifacimento e ampliamento. Stavolta tocca ai Russkaja, band “Russian Turbo Polka Metal” austriaca che qui puebleggia in spagnolo, ma anche con una strofa in russo, dal sapore decisamente "lennoniano" e che addirittura traduciamo:

Immagina per un momento un pianeta pacifico
Su cui non ci sono guerre, non c'è inimicizia e nessun male
Ovunque i bambini si divertono in ogni casa,
Lascia che la gente chiami Terra questo pianeta!


Ne abbiamo approfittato anche per rimettere un pochino a posto l'ortografia spagnola dei Russkaja, forse più a loro agio, appunto, con la lingua russa. El pueblo unido non sarà mai vensido, però non avrà mai nemmeno gli accenti al loro posto. [RV]
Soy un soñador con la bandera en mi mano
(continua)
inviata da DQ82 + RV 2/7/2018 - 11:14
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Estampida

Estampida
[2002]
Album: Que corra la voz

Ancora un "offspring" di El pueblo unido jamás será vencido che è stato opportunamente spostato in una pagina autonoma (dall'album Que corra la voz del 2002). Interessante la "variatio" dell'universale slogan dei Quilapayún e di Sergio Ortega: qui si ha anche El pueblo vencido jamás estuve unido ("Il popolo vinto non fu mai unito"). [RV]
Agazapado entre las sombras busca el momento ideal
(continua)
inviata da DQ82 + RV 2/7/2018 - 00:07
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Pueblo unido

Pueblo unido
[2008]
Album: Radio Retaliation

Si tratta di una “rielaborazione”, su una base musicale totalmente differente, che i Thievery Corporation hanno composto come dedica alle lotte del villaggio messicano di Jolnachó, nello stato di Morelos, ispirandosi in parte a El pueblo unido jamás será vencido. Jolnachó è una delle località dove l'esercito messicano (quello che non riesce minimamente a contrastare i narcotrafficanti, quando non vi è direttamente colluso) ha impiantato una base militare per contrastare le attività dell'EZLN, fin dal 2002. Con la partecipazione dell'EZLN, gli abitanti di Jolnachó sono riusciti, nel 2010, a cacciare via e a far chiudere la base; la quale, va da sé, è stata però reinstallata a San Felipe, a pochi chilometri di distanza. Il brano dei Thievery Corporation viene opportunamente spostato in una pagina autonoma; uno dei numerosi "offsprings" di El pueblo unido jamás... (continua)
Y el pueblo unido
(continua)
inviata da DQ82 + RV 1/7/2018 - 23:46
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No Peace

No Peace
(1978)
No peace, oh no
(continua)
1/7/2018 - 21:52
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Tribal War

Tribal War
Album Voice of Jamaica

A massive conscious reggae hit condemning the fighting between African tribes on the mother continent, fighting for control of the land and natural resources some of the more prominent tribal wars of the time included the crisis in Rwanda when the Hutu controlled government massacred roughly 750'000 of their Tutsi Rwandan brothers and sisters in just over 3 months. The United Nations came under heavy criticism for their slow response to the genocide in which the use of rape as a weapon caused a spike in HIV infection rates. This and other similar murder of Africans by Africans is what inspired this collaboration on this, Buju’s first international album release.

genius.com
[Intro - Brian & Tony Gold with Buju Banton]
(continua)
1/7/2018 - 21:25
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Il vento della memoria

Il vento della memoria
2018
Sentieri Partigiani. Tra Marche e Memoria

Il penultimo brano è una canzone corale “Il vento della memoria”, che attualizza la Resistenza mettendo sullo stesso piano tre avvenimenti importanti della storia d’Italia: la fucilazione di 59 uomini a Capolapiaggia (frazione del comune di Camerino) il 24 giugno 1944, la strage di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969 e quella di Piazza Loggia del 28 maggio 1974. Se le stragi degli anni ’70 sono conosciute ai più , merita un’attenzione particolare invece la fucilazione di 59 uomini a Capolapiaggia, dove morì, tra gli altri, la vedetta del Battaglione Alessandro Sabbatini, a cui vennero cavati gli occhi prima della fucilazione. L’importanza del testo qui si rivela fondamentale per attualizzare la Resistenza e ricordare che nonostante quello che vogliono farci credere, i venti del fascismo non sono ancora sopiti, anzi…E’ una canzone corale con... (continua)
Soffia e fischia il vento della memoria
(continua)
inviata da Dq82 1/7/2018 - 17:54
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Se penso a te

Se penso a te
[2018]
Parole e musica di Luca Barbarossa
Nell'album "Roma è de tutti"
So' tutti uguali i giorni qui ar Coeli
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/7/2018 - 13:18
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Sound of a War

Sound of a War
(2018)
Album: Large

“Da un punto di vista armonico e ritmico, Sound Of A War è molto semplice e potente, il che la rende forse la canzone più “Mellow Mood” del nuovo album. Il modo in cui è stata prodotta e la sua sonorità però sono un buon esempio del sound generale dell’intero disco. Per quanto riguarda il testo, purtroppo la guerra continua ad essere un argomento di attualità che tocca tutti noi. Esplorando l’impatto sociale delle fake news divulgate dai mass media abbiamo voluto essere diretti ed onesti: “Gwaan like you sad but you only pretend. Inna reality you don’t give a damn” (“Fate solo finta di essere tristi. In realtà non ve ne frega niente”).

Il reggae è sempre stato una musica militante con un chiaro messaggio, e questa canzone dice che non ci tiriamo indietro.”
People you take it too easy
(continua)
1/7/2018 - 13:09
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Luca Barbarossa: Tutti fenomeni

Luca Barbarossa: Tutti fenomeni
[2018]
Parole e musica di Luca Barbarossa
Nell'album "Roma è de tutti"
Tutti boni a parla', tutti fenomeni
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/7/2018 - 13:05
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Madur (Morte Accidentale Di Un Romano)

Madur (Morte Accidentale Di Un Romano)
[2018]
Parole e musica di Luca Barbarossa, feat. Alessandro Mannarino
Nell'album "Roma è de tutti"
Ieri nella metro m'hanno circondato
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/7/2018 - 12:55
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Un altro me

Un altro me
[2012]

Album : Un altro me
Un altro me, ed altri guai, 
(continua)
inviata da Dq82 1/7/2018 - 02:06
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Eraclio Cappanini

Eraclio Cappanini
2018
Sentieri Partigiani. Tra Marche e Memoria

Il terzo brano “Eraclio Cappannini” è dedicato al capo partigiano, prima facente parte della V Brigata Garibaldi e poi capo di stato maggiore impegnato nei combattimenti contro i nazi fascisti a Serra San Quirico e zone limitrofe; fu catturato ad Arcevia e giustiziato il 5 maggio del 1944 insieme ad altri partigiani. La particolarità da cui prende spunto il brano è la lettera alla famiglia che Eraclio riuscì a scrivere prima di morire sul retro di una busta dell’Istituto Nazionale Fascista della Previdenza Sociale di Ancona e che fu ritrovata sul luogo dell’esecuzione e consegnata ai genitori e conservata ora dal Comune di Jesi. La struttura musicale qui è molto semplice con la fisarmonica di Storti ed il violino di Gazich padroni della scena e con le voci del trio Sonaglia-Sforza-Vivani a narrare la storia di Cappannini, mentre la voce recitante... (continua)
Sono il giovane Cappannini Eraclio prigioniero dei tedeschi. Chi trova il presente è pregato di farlo avere alla mia famiglia, sfollata da Jesi a Serradeiconti presso il contadino Garbini.
(continua)
inviata da Dq82 30/6/2018 - 18:14
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Bella ciao No Muos

Bella ciao No Muos
Testo di Roberta Pasin

Ispirata espressamente dalla resistenza No Muos ovvero i blocchi del presidio e le azioni di protesta nei pressi della base da parte degli attivisti
Una mattina mi son svegliato
(continua)
inviata da adriana 30/6/2018 - 07:50

La Joyeuse Entrée

La Joyeuse Entrée
La Joyeuse Entrée

Chanson française – La Joyeuse Entrée – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 61
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – III, XXIII)


Dialogue Maïeutique

Ce jour-là, dit Marco Valdo M.I., Till qui vient de se marier avec Tanneke…

De se marier pour la frime, dit Lucien l’âne en riant et en agitant ses oreilles luisantes.

En effet, reprend Marco Valdo M.I., rapport à la promesse faite à Nelle, aux nécessités de la Légende et aux regards d’aigle que lui lance Hans le véritable fiancé de Tanneke. Donc, Till s’en va en voyage de noces à Maestricht. Pour cela, il emmène tout le cortège sur quatre chariots – deux ânes et quatre chevaux – à travers les champs et les prés de Hesbaye.... (continua)
Par deux ânes et six chevaux tirés,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 29/6/2018 - 22:39
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The Walls Came Down

The Walls Came Down
1983
Modern Romans

Michael Been said this about "The Walls Came Down":

"There was a great deal happening politically - Grenada, Lebanon, or the government saying the Russians are evil and the Russian government probably saying the same about us. That kind of thinking inspired me to write the last lines of 'Walls Came Down'."

The song reminds the imagery of the Isrealites led by Joshua during their siege of Jericho. On the seventh day of the siege the priests blew their trumpets made of ram horns and the people shouted and Jericho's wall fell allowing Isreal to destroy the city.
Well they blew the horns
(continua)
inviata da Dq82 29/6/2018 - 22:35
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Verità per Giulio

Verità per Giulio
“Verità per Giulio”
per non dimenticare
(Testo e musica di Francesco Camattini)

Dall'intervista all'autore a Repubblica Parma (28.06.2018)


Perché una canzone su Giulio Regeni ora ?

"La dignità nella sofferenza dei genitori di Giulio Regeni, la loro tenacia nella ricerca della verità mi hanno commosso e fatto riflettere (e con me, credo, tutto il Paese). Le ferite di Giulio sono, in parte, anche le ferite di tutti quei cittadini e quelle cittadine che credono nel bene comune, nello Stato e nella possibilità di un presente e di un futuro migliore. La vicenda di questo 'figlio' (perché Giulio è anche questo) e il dolore di una madre hanno colpito tutta l’Italia da Nord a Sud: per questo ho scritto una canzone sul dolore di una madre. Purtroppo questo dolore è un elemento 'universale' che riunisce tutte le donne che hanno pianto o piangono un figlio. Ho scritto una canzone anche per tenere... (continua)
Ora cammino più lenta con il mio fardello
(continua)
inviata da Rita Giuffredi 29/6/2018 - 15:51
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Jesus

Jesus
[1981]
Parole e musica di Bettina Wegner
Lato B di No Woman, No Cry, particolare versione dell’omonima di Bob Marley
Nell’album “Traurig bin ich sowieso”
Testo trovato su LyricWiki
Was würde sein, wenn es Jesus wirklich gibt
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/6/2018 - 14:51
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Soft Parachutes

Soft Parachutes
[1979-80]
Parole e musica di Paul Simon.
Nel suo album “One-Trick Pony” del 1980, che è anche il titolo di un film da lui scritto e interpretato, diretto da Robert M. Young.
Soft parachutes, Fourth of July
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/6/2018 - 10:50
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Keep the Customer Satisfied

Keep the Customer Satisfied
[1969]
Parole e musica di Paul Simon
Nell’album “Bridge over Troubled Water”

Il racconto di cosa accadeva quando l’autore di He Was My Brother e 7 O'Clock News/Silent Night ed il suo sodale Art Garfunkel tenevano concerti in alcuni Stati, dove venivano insultati ed oltraggiati da “patrioti” e “veri americani” e persino intimiditi dalla polizia, tutta gente di “sani principi” e “timorata di Dio” che però sapeva usare solo parole d’odio… E dire che Simon & Garfunkel non facevano altro cercare di soddisfare i loro tanti fans...
Gee, but it’s great to be back home
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/6/2018 - 15:14
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One People, One Struggle

One People, One Struggle
[2003]
Justin Sane / Chris Head / Chris #2 / Pat Thetic
Album: The Terror State

La canzone era stata finora presente nel sito nella pagina dedicata a El pueblo unido jamás será vencido, come suo “offspring”: una delle non poche canzoni ispirate (spesso con il solo slogan seminale) all'inno planetario dei Quilapayún e di Sergio Ortega. Ma è una canzone autonoma, e come tale è stata riportata in una pagina apposita. Proviene dall'album The Terror State. [CCG/AWS Staff]
The people, united, will never be defeated.
(continua)
inviata da Dq82 + CCG/AWS Staff 28/6/2018 - 09:52
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Offshore Detention

Offshore Detention
Offshore Detention
© 2018 Tony Smith

Australia's policy on asylum seekers and refugees has been condemned by experts in the law, medicine, psychiatry, economics, politics and ethics. It is possible that our inhumanity could one day make us liable to criminal prosecution and to pay compensation to its victims. I thought I had best record this song before the dozen is outdated. [Tony Smith]
Australia plays a deadly game
(continua)
inviata da Tony Smith 28/6/2018 - 04:46
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Je cherche une guerre

Je cherche une guerre
[1966]
Paroles et musique: Jean-Claude Massoulier (?)
Testo e musica: Jean-Claude Massoulier (?)
Lyrics and music: Jean-Claude Massoulier (?)
Album: "Q-Disc" Les Robots, Je cherche une guerre, Quand on s'en va chez les Anglais, Quand je mourirai)

Canzone satirica contro la guerra del 1966, reperita sul “Tubo” dal webmaster del sito, Lorenzo Masetti. Il testo è totalmente irreperibile in rete, e quindi ci siamo dovuti ingegnare per trascriverlo all'ascolto. In realtà Massoulier pronuncia in modo piuttosto chiaro, ma alcuni punti della canzone sono coperti, nella registrazione, dalla musica da marcetta militare. Si tratta di un comune problema quando occorre trascrivere un testo all'ascolto, che si presenta non di rado anche per canzoni in italiano. Il testo qui proposto presenta quindi delle lacune (fortunatamente non molte), segnalate tra [parentesi quadre]. Chiunque si sentisse in... (continua)
Je cherche une guerre à faire...!
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 27/6/2018 - 20:35

Le Mariage de Till

Le Mariage de Till
Le Mariage de Till

Chanson française – Le Mariage de Till – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 60
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – III, XXIII)

Dialogue Maïeutique

Ben ça alors, Till va se marier, dit Lucien l’âne. Comme ça subitement, sans fiançailles et sans ban, voilà qui est surprenant.

Je te l’accorde, dit Marco Valdo M.I. ; c’est un événement assez inattendu, une péripétie soudaine et déroutante, mais c’est ainsi. Il y a urgence. En fait, Till se marie et en même temps, il ne se marie pas. D’abord, comme tout le monde le sait, il est promis – quoi qu’il arrive – à Nelle ; ainsi le veut la Légende et elle n’en démordra pas. Till est lié à Nelle par la légende, c’est son destin et... (continua)
« Où devez-vous aller, gueux clandestins ? »
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/6/2018 - 17:03
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Brown Sugar

Brown Sugar
[1971]
Scritta da Mick Jagger e Keith Richards
Nell’album “Sticky Fingers”

Per il percorso mai istituito ma esistente di fatto delle “CCG/AWS dimenticate”…

“Brown Sugar” è una canzone che certamente parla (anche) della violenza sessuale dei padroni bianchi sulle schiave nere, pratica in voga per secoli nelle piantagioni nel sud degli USA…
Gold Coast slave ship bound for cotton fields
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/6/2018 - 16:16
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Andre, die das Land so sehr nicht liebten

Andre, die das Land so sehr nicht liebten
Versi di Theodor Kramer (1897-1958), uno dei più importanti poeti austriaci del 900.
Nella raccolta “Wien 1938. Die Grünen Kader Gedichte" (1946)

Musica di Erich Schmeckenbecher, membro del duo folk Zupfgeigenhansel
La poesia che dà il titolo al loro disco del 1985

Theodor Kramer fu soldato durante la prima guerra mondiale, da cui uscì vivo ma gravemente invalido. Dopo l’Anschluss, la sua famiglia fu perseguitata perchè ebrea (la madre poi morì nel 1943 internata a Theresienstadt) ma nel 1939 Theodor Kramer riuscì a fuggire in Inghilterra, dove per due anni visse in un campo come “straniero di nazionalità nemica”. Solo dopo la guerra ebbe la cittadinanza britannica e visse a Guildford facendo il bibliotecario. Gravemente malato, nel 1957 ritornò a Vienna dove morì l’anno seguente.
Andre, die das Land so sehr nicht liebten
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/6/2018 - 13:21
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Wien, Fronleichnam 1939

Wien, Fronleichnam 1939
Versi di Theodor Kramer (1897-1958), uno dei più importanti poeti austriaci del 900.
Nella raccolta “Wien 1938. Die Grünen Kader Gedichte" (1946)

Musica di Thomas Friz ed Erich Schmeckenbecher, i due artisti tedeschi che formavano il gruppo folk Zupfgeigenhansel, nel loro disco “Andre, die das Land so sehr nicht liebten” (titolo di un’altra poesia di Kramer) del 1985

Theodor Kramer fu soldato durante la prima guerra mondiale, da cui uscì vivo ma gravemente invalido. Dopo l’Anschluss, la sua famiglia fu perseguitata perchè ebrea (la madre poi morì nel 1943 internata a Theresienstadt) ma nel 1939 Theodor Kramer riuscì a fuggire in Inghilterra, dove per due anni visse in un campo come “straniero di nazionalità nemica”. Solo dopo la guerra ebbe la cittadinanza britannica e visse a Guildford facendo il bibliotecario. Gravemente malato, nel 1957 ritornò a Vienna dove morì l’anno seguente.

Questa “Vienna, Corpus Domini 1939” è una delle ultime poesie scritte da Theodor Kramer prima di fuggire dall’Austria...
Wenige waren es, die Stellung nahmen
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/6/2018 - 12:46
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Woher soll das Brot für heute kommen

Woher soll das Brot für heute kommen
Versi di Theodor Kramer (1897-1958), uno dei più importanti poeti austriaci del 900.
Nelle raccolte “Gedichte aus der Diktatur” (1945) e “Wien 1938. Die Grünen Kader Gedichte" (1946)

Musica di Thomas Friz ed Erich Schmeckenbecher, i due artisti tedeschi che formavano il gruppo folk Zupfgeigenhansel, nel loro disco “Miteinander” del 1982

Theodor Kramer fu soldato durante la prima guerra mondiale, da cui uscì vivo ma gravemente invalido. Dopo l’Anschluss, la sua famiglia fu perseguitata perchè ebrea (la madre poi morì nel 1943 internata a Theresienstadt) ma nel 1939 Theodor Kramer riuscì a fuggire in Inghilterra, dove per due anni visse in un campo come “straniero di nazionalità nemica”. Solo dopo la guerra ebbe la cittadinanza britannica e visse a Guildford facendo il bibliotecario. Gravemente malato, nel 1957 ritornò a Vienna dove morì l’anno seguente.
Woher soll das Brot für heute kommen
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/6/2018 - 11:18

Chanson contre la milice bourgeoise, ou Chanson des corporeaux

anonimo
[1562]

L’année 1562, date de la composition de cette chanson, vit naître la première guerre civile, provoquée, comme on sait, par le massacre de Vassy, où fut blessé François, duc de Guise. Toute la France prit les armes ; ceux-ci pour les catholiques, ceux-là pour le prince de Condé et les Huguenots. L’auteur de la chanson a voulu ridiculiser cette prise d’armes. Les Huguenots qui comptaient parmi leurs principaux chefs le comte de Grammont, Jean de Rohan et François d’Andelot, s’emparèrent d’abord d’Orléans, de Rouen et de quelque autres villes ; mais bientôt ils perdirent la bataille de Dreux. Les corporeaux étaient de bas officiers ayant sous leurs ordres une escouade de quelques soldats ; de là vient notre mot caporal. Il est difficile, en lisant les exploits grotesques du corporeau de 1562, de ne pas penser à don Quichotte.

Nell'anno 1562, data di composizione di questa canzone, scoppiò... (continua)
Un Corporeau fait ses preparatifs
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/6/2018 - 09:34
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Lords of War

Lords of War
2016

Album Generation Doom

'Lords Of War' is a cry of defiance against the ever-encroaching military industrial complex, against police brutality, against tyranny in politics, against CAFOs, against the injustices our people face on a daily basis. Revolution is the opiate of the artist. We'd rather be in battle than at peace. We'd rather be a wolf than a sheep. They've had their chance to reign. But this is our time, our moment. We are generation doom."

Blabber Mouth
[Sample: Franklin D. Roosevelt]
(continua)
26/6/2018 - 23:57
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Oltremare

Oltremare
2018
Oltremare

feat. Danno, al secolo Simone Eleuteri, voce storica di Colle der fomento



La musica di Raffaele Casarano, fiore all’occhiello della Tuk Music diretta da Paolo Fresu, si fonde con le parole di Simone "Danno" Eleutheri dei Colle Der Fomento per Oltremare, il racconto del viaggio dei migranti alla ricerca della salvezza, "oltre un mondo feroce lasciato alle spalle da dimenticare", "oltre un sogno rubato e pagato col sangue che ti riga le guance, ci sta un mare che inghiotte la vita di notte, c’è una bocca che piange". Una collaborazione inedita per il rapper, considerato una vera e propria leggenda per la scena hip hop italiana di cui fa parte dagli anni Novanta. E che non è nuovo a sperimentazioni simili, da poco salito sul palco accompagnato dalla Piccola Orchestra di Torpignattara, un inno alla multiculturalità. Oltremare racconta il viaggio dei migranti e si fa metafora... (continua)
Oltre un sogno rubato e pagato col sangue
(continua)
inviata da Dq82 26/6/2018 - 18:37
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Canto di accoglienza

Canto di accoglienza
Da "Trama Tenue" (1999)
Testo di Ginevra Di Marco
Musica di Francesco Magnelli

Chissà se Ginevra di Marco quando ha scritto questa canzone 20 anni fa pensava a questa accoglienza. Ma oggi parlare di accoglienza è diventato rivoluzionario, e quindi per me questa è una CCG.
Lasciati avvicinare
(continua)
inviata da Dq82 26/6/2018 - 18:28

Domande di un Anonimo Asociale

Domande di un Anonimo Asociale
[26 giugno 2018]
Con tanti saluti a zio Bert
Il caporale Adolfo, chi lo ha votato,
(continua)
26/6/2018 - 11:12
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Keepers of the Light

Keepers of the Light
(2015)
Featuring Damian Marley
Album: Maestro
I pray thee, I pray thee
(continua)
25/6/2018 - 23:30
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The Chant

The Chant
(2015)
Album: Maestro
Don’t let the struggles overcome you
(continua)
25/6/2018 - 23:22
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Cruel World

Cruel World
(2017)

Seeb & Skip Marley

“Cruel World” è una canzone del trio elettronico norvegese Seeb in collaborazione con Skip Marley, nipote di Bob Marley (è il figlio della figlia maggiore di Bob e Rita Marley)

Abbastanza lontana per sonorità dalle radici reggae della famiglia Marley, è una canzone sul bisogno di trovare l'amore in questo mondo senza pietà.
Put it down, yeah
(continua)
25/6/2018 - 23:08
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War Zone

War Zone
(2016)
Single
Oooh yeah well
(continua)
25/6/2018 - 22:45

Le Cœur et l’Esprit

Le Cœur et l’Esprit
Le Cœur et l’Esprit

Chanson française – Le Cœur et l’Esprit – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 59
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – III, XXIII)


Dialogue maïeutique

« Le Cœur et l’Esprit », en voilà un beau titre, dit Lucien l’âne. Encore faut-il savoir de quoi il est question. Peut-être même que ce pourrait être une de nos devises et pourquoi pas, une devise des Chansons contre la Guerre.

En effet, Lucien l’âne mon ami, c’est un titre qui évoque tut une forme de personnalité, tout une manière d’être et de se comporter. C’est en quelque sorte une boussole morale, une inclinaison de l’être qui penche toujours du bon côté.

Ainsi en va-t-il pour le titre, mais dis-moi Marco Valdo M.I.... (continua)
Lamme demande : « Où allons-nous ? »
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 25/6/2018 - 16:29
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Si la merda fos or els pobres naixerien sense cul

Si la merda fos or els pobres naixerien sense cul
[1995]
Parole e musica di Francesc Pi de la Serra
Nell’album “Amunt i avall”
Testo trovato su Cancioneros.com
Aquí un negre fins fa poc no passava de ser una cosa
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/6/2018 - 15:04
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Black Out

Black Out
[1986]
Parole e musica di Enzo Avitabile
Nell’album “S.O.S. Brothers”
Testo trovato su LyricsWikia (ma mi riprometto di verificarlo all’ascolto, appena possibile)

Delle tante guerre che il Libano ha sofferto, soprattutto tra il 1975 ed il 1990, ho il chiaro ricordo di una scena tratta da un qualche documentario sull’invasione israeliana del 1982, quella che poi portò alla strage di Sabra e Chatila: una donna, bellissima ed elegante, che corre disperata per strada a Beirut, trascinandosi letteralmente dietro un bambino, mentre le bombe piovono intorno a loro.
Sullo sfondo, il mare, splendido...
I'm living in Libano
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/6/2018 - 13:27
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Fenfo

Fenfo
[2018]

Parole e musica di Fatoumata Diawara
La traduzione inglese di autore ignoto da Sacks And Co

bel concerto stasera a Breslavia, grazie Africa, grazie Fatoumata, grazie, grazie, grazie...
Fenfo (Something to say)
(continua)
inviata da Krzysiek 25/6/2018 - 01:04
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Για την πατρίδα

Για την πατρίδα
Gia tin patrída
[1985]
Στίχοι: Γιάννης Αγγελάκας
Μουσική: Τρύπες
Testo: Giannis Angelakas
'Αλμπουμ / Album: Τρύπες ("Buchi")

Canzone antimilitarista sul servizio militare.
Πήδα γύρω από μεγάλους στρατώνες
(continua)
24/6/2018 - 23:37
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Made in Africa

Made in Africa
2011
Revelation Pt. 1 – The Root of Life
(featuring Wale & The Cast of Fela!)

L'Africa, dove è nata l'umanità e da dove vengono le prime civiltà, colonizzata, depredata e sottomessa dal colonialismo e dal neocolonialismo.
[Intro voice 1]
(continua)
24/6/2018 - 22:27
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Jah Army

Jah Army
Album: Revelation Pt. 1 – The Root of Life (2011)

Featuring Buju Banton & Damian Marley
[Verse 1:Stephen Marley]
(continua)
24/6/2018 - 22:17
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Circle of Peace

Circle of Peace
Album: Rebellion Rises (2018)

scritta e catata con il fratello Stephen Marley
Stand in the circle of peace cause only the willing will see their dreams
(continua)
24/6/2018 - 22:09
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Popolo unito

Popolo unito
2004
Al di là degli alberi

La canzone era già presente tra le versioni de El pueblo unido jamás será vencido, che cita e riprende, viene inserita col testo (che non era presente fino ad oggi) come CCG a se stante
Popolo unito per la memoria
(continua)
inviata da Dq82 24/6/2018 - 16:47
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100 Pecore e 1 Montone

100 Pecore e 1 Montone
[1991]
Nell'album d'esordio "Üstmamò"

Anche questa nel percorso "Le grandi dimenticate delle CCG/AWS"...
Tardi tardi, ti fai prendere dal tardi
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/6/2018 - 15:11
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Soul Express

Soul Express
[1986]
Parole e musica di Enzo Avitabile
Nell'album "S.O.S. Brothers"
Copertina e interi contenuti grafici del disco firmati da Andrea Pazienza (1956-1988), hai detto niente!

La propongo per il percorso, istituito da tempo ma solo di fatto, "Le grandi dimenticate delle CCG/AWS"...
Chéri
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/6/2018 - 13:56
Percorsi: Treni
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C.S.I.: Fuochi nella notte di San Giovanni

C.S.I.: Fuochi nella notte di San Giovanni
Dal primo album dei CSI (Consorzio Suonatori Indipendenti), Ko De Mondo del 1993
Testo di Giovanni Lindo Ferretti
Musica di Massimo Zamboni, Francesco Magnelli e Gianni Maroccolo
Interpretata anche con Goran Bregović nel "Concerto di Inizio Millennio" il 5 gennaio 2000
e da Stefano "Cisco" Bellotti

Li hanno fatti quest'anno i falò? - chiesi a Cinto.
Noi li facevamo sempre. La notte di S. Giovanni tutta la collina era accesa.
Poca roba, - disse lui. - Lo fanno grosso alla Stazione, ma di qui non si vede. Il Piola dice che una volta ci bruciavano delle fascine.
Chissà perchè mai, - dissi, - si fanno questi fuochi.
Si vede che fa bene alle campagne, - disse Cinto, - le ingrassa.
(Cesare Pavese, La luna e i falò, 1949)



La notte del 24 Giugno di ogni anno è la notte del solstizio d’estate.

Il solstizio è un punto di svolta dell'anno, lentamente il sole inizia a declinare, per l'uomo... (continua)
Un, deux, trois, quatre...
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 24/6/2018 - 11:18
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An ti meur e-kichen ar mor

An ti meur e-kichen ar mor
(1903)

nel CD "Heol-loar" (Chiaro di luna)

Escalibur 1996

Verso la fine del secolo scorso mi trovavo in Cornovaglia, e avendone sentito parlare, ero incuriosito di ascoltare questo quartetto locale chiamato Dremmwel, dedito alle fest-noz, con però incluso nell'organico un arpista: una cosa decisamente piuttosto insolita. Impossibile resistere all'amore sconfinato per il suono dell'arpa bretone e oltretutto penso che serva un certo talento per controbilanciare con un'arpa, bombarda e biniou koz. Questo musicista era anche un artigiano che fabbricava da solo le sue arpe. Fu così che scoprii che avevano musicato in maniera assolutamente efficace, anzi magistrale la versione bretone (pubblicata a Saint-Brieuc nel 1903 in “Gwerziou Barz ar Gouet “ di E. Ernault -R. Prudhomme editore) di una oscura e drammatica ballata tedesca composta duecento anni prima dal poeta romantico Ludwig Uhland,... (continua)
Gwelet e teus ar c’hastel bras
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 24/6/2018 - 09:35
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Naracauli

Naracauli
1978
Naracauli e altre storie

Testo di Maurizio Bettelli

Una canzone dedicata alla Sardegna, traditi i lavori tradizionali è stato favorito il turismo di massa...
Poche luci nelle poche case
(continua)
inviata da Dq82 23/6/2018 - 15:36
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Tornerà a soffiare il vento

Tornerà a soffiare il vento
(2018)

con la partecipazione di: Rossella Benevento
al bodhran: Pamela Sabatini

da “È finito il ‘68? 50°”, in uscita per Ala Bianca in occasione del cinquantesimo anniversario di un anno dopo il quale il mondo non è stato più lo stesso. La release contiene i brani più rappresentativi di quella stagione, tratti dallo storico catalogo di canti popolari, d’autore e di protesta de I Dischi del Sole.

“Tornerà a soffiare il vento” rappresenta un ponte ideale che scavalca questi cinquant’anni e indirizza in modo non affatto scontato il pubblico di oggi verso il mondo cantato da quella generazione di autori e interpreti che nel 1968 scese nelle piazze e nelle strade con la propria chitarra e la propria voce. Lo sguardo di Pietrangeli è quello di chi attraverso il passare del tempo ha maturato serenità, ma non ha lasciato scorrere via speranze e certezze. Non devono quindi ingannare l’ironia... (continua)
L'alba con il tramonto si confonde
(continua)
inviata da Lorenzo 23/6/2018 - 15:13
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Provate voi

Provate voi
2018
dall'album "Faccia"

Provate voi: “Brano provocatorio. Il testo è caratterizzato dal continuo ripetersi del titolo, Provate Voi, alternato da immagini forti, lontane dalle nostre vite, situazioni che non fanno parte dei nostri salotti. L’idea è nata dalla superficialità con cui oggi giudichiamo tutto e tutti, con presunzione, senza sapere nulla, senza aver vissuto quello che stiamo giudicando, ma credendo di averne il diritto sulla base di una nostra radicata convinzione”. Riccardo Maffoni

Il 22 giugno 2018 "Provate voi" vince il "Premio Peppino Impastato - Targa 100 Passi", patrocinato dalla Fitel-Sicilia e dal Ministero della Cultura.
Provate voi a camminare senza scarpe
(continua)
inviata da Erika 23/6/2018 - 12:07
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Schlag sie tot

Schlag sie tot
[1997]
Parole e musica di Georg Kreisler (1922-2011), scrittore satirico e di cabaret e compositore viennese.
Nell’album intitolato “Fürchten wir das Beste”, con Barbara Peters
Testo trovato su georgkreisler.info
Wenn dich kleine Kinder stören, schlag sie tot,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/6/2018 - 14:41
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Ohne Krieg

Ohne Krieg
[1981]
Parole e musica di Georg Kreisler (1922-2011), scrittore satirico e di cabaret e compositore viennese.
Nell’album intitolato “Gruselkabinett”, con Barbara Peters
Testo trovato su georgkreisler.info
Waffen, überall Waffen, Männer wie Affen oder Tiger auf'm Sprung
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/6/2018 - 13:40
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Das neue Spiel

Das neue Spiel
[1979]
Parole e musica di Georg Kreisler (1922-2011), scrittore satirico e di cabaret e compositore viennese.
Nell’album intitolato “Mit dem Rücken gegen die Wand”, con Barbara Peters
Testo trovato su georgkreisler.info

Una canzone che fa il paio con Wir sind alle Terroristen. Qui siamo però nel periodo più cruento del terrorismo e della strategia della tensione, gli anni immediatamente successivi il sequestro da parte della Rote Armee Fraktion di Hanns-Martin Schleyer, un ex ufficiale delle SS che nel dopoguerra era diventato addirittura il capo della Confindustria tedesca. Quando Andreas Baader, Gudrun Ensslin e Jan-Carl Raspe, terroristi della RAF detenuti a Stammheim, vennero “suicidati” in carcere il 18 ottobre 1977, Hanns-Martin Schleyer venne ucciso per rappresaglia.

La classe dirigente di allora, in buona parte uscita in Germania come in Italia dalle fila degli ex nazifascisti... (continua)
Wir spielen jetzt ein neues Spiel,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/6/2018 - 10:11
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Schieß mit mir

Schieß mit mir
[1979]
Parole e musica di Georg Kreisler (1922-2011), scrittore satirico e di cabaret e compositore viennese.
Nell’album intitolato “Mit dem Rücken gegen die Wand”, con Barbara Peters
Testo trovato su georgkreisler.info
Ein Gardeoffizier, ein junger Leutenant,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/6/2018 - 09:21
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Spielen wir Unfall im Kernkraftreaktor (Frühlingslied)

Spielen wir Unfall im Kernkraftreaktor (Frühlingslied)
[1979]
Parole e musica di Georg Kreisler (1922-2011), scrittore satirico e di cabaret e compositore viennese.
Nell’album intitolato “Mit dem Rücken gegen die Wand”, con Barbara Peters
Testo trovato su georgkreisler.info
Schatz, das Wetter ist wunderschön,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/6/2018 - 09:13
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Das Begräbnis der Freiheit

Das Begräbnis der Freiheit
[1976]
Parole e musica di Georg Kreisler (1922-2011), scrittore satirico e di cabaret e compositore viennese.
Nell’album intitolato “Rette sich wer kann”
Testo trovato su georgkreisler.info
Vergangenen Montag Morgen war Begräbnis.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/6/2018 - 08:44
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'E Quatte Notte

'E Quatte Notte
[2018]

Album :Rúa San Giacomo (Marocco Music/Aquadia)
Dint' a 'stu lagno sole e sudore
(continua)
inviata da adriana 21/6/2018 - 15:26
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Der Furz

Der Furz
[1972]
Parole e musica di Georg Kreisler (1922-2011), scrittore satirico e di cabaret e compositore viennese.
Nell’album intitolato “Vorletzte Lieder”
Testo trovato su georgkreisler.info

Caro Riccardo, se ti sei divertito a tradurre Wir sind alle Terroristen e Die kleinen Männer mit der riesengroßen Macht, allora con questa ti scompiscerai, anzi, ti cagherai addosso dal ridere!
E se non ti pare abbastanza CCG/AWS, puoi anche metterla negli Extra. Comunque io comincio col proporla nel percorso di “Nostra Sorella la Merda”...
Alles nichts wie Scheiße,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/6/2018 - 13:50
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Con un bel nome d'avventura

Con un bel nome d'avventura
2018
Con un bel nome d'avventura
Erano anni di fame e di lacrime
(continua)
inviata da Dq82 21/6/2018 - 10:31
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E la femina impîs ch'a lu cjala

E la femina impîs ch'a lu cjala
Musicata da Lino Straulino
Ogni sera. Lino Straulino al cjante Leonardo Zanier (2018)
vêso mai jodût
(continua)
inviata da Dq82 21/6/2018 - 10:10
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Cunfins

Cunfins
1979
"Che Diaz... us al meriti", Centro editoriale friulano, Aiello del Friuli (UD)
Musicata da Lino Straulino
Ogni sera. Lino Straulino al cjante Leonardo Zanier (2018)
Il confin
(continua)
inviata da Dq82 21/6/2018 - 09:57
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Der General

Der General
[1964]
Parole e musica di Georg Kreisler (1922-2011), scrittore satirico e di cabaret e compositore viennese.
nell’album "Nichtarische Arien" ("Arie non ariane") del 1966
Testo trovato su georgkreisler.info

Canzone antimilitarista nel consueto stile di Georg Kreisler… Al più sfaccendato, pigro e incapace dei figli, l’unica professione che gli è riuscita di fare è… il generale! Che vergogna!
Der Vater ist Vertreter und ein ehrenwerter Mann,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/6/2018 - 16:10
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Wir sind alle Terroristen

Wir sind alle Terroristen
[1985]
Parole e musica di Georg Kreisler (1922-2011), scrittore satirico e di cabaret e compositore viennese.
Nell’album intitolato “Wo der Pfeffer wächst”, con Barbara Peters, pubblicato nel 1985
Testo trovato su georgkreisler.info

Lo Stato è il più grande dei mali che gli uomini hanno creato nei secoli, e ogni singolo essere umano è solo un gancio in cui lo Stato pianta il chiodo della sua onnipotenza. E’ lo Stato che ha reso tutti gli uomini terroristi: terroristi contro l’amore, contro l’aborto, conto i gay, contro il sogno, contro i poeti, contro i cantanti e le loro chitarre, contro il sesso… Lo Stato ci ha resi tutti terroristi contro tutto ma… non uno contro lo Stato!
Wir sind doch alle, alle, alle Terroristen.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/6/2018 - 13:10
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Meine Freiheit, deine Freiheit

Meine Freiheit, deine Freiheit
[1983]
Parole e musica di Georg Kreisler (1922-2011), scrittore satirico e di cabaret e compositore viennese.
Nell’album intitolato “Wo der Pfeffer wächst”, con Barbara Peters, pubblicato nel 1985
Testo trovato su georgkreisler.info

La famiglia di Georg Kreisler, di religione ebraica, fu costretta a fuggire dopo l’Anschluss hitleriano nel 1938. Ripararono negli USA. Georg divenne cittadino americano nel 1943, si arruolò e combattè in Europa contro i nazisti. Nel dopoguerra lavorò anche con Charlie Chaplin ma la sua fortissima vena satirica non trovò consenso negli USA, fu considerata “anti-americana”, sicchè nel 1955 lui se ne tornò verso casa, vivendo poi tra Austria e Germania.
Freiheit hat mit Deutschland selbstverständlich was zu tun,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/6/2018 - 12:54
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Weg zur Arbeit

Weg zur Arbeit
[1968]
Parole e musica di Georg Kreisler (1922-2011), scrittore satirico e di cabaret e compositore viennese, statunitense d’adozione. Infatti la sua famiglia, di religione ebraica, fu costretta a fuggire dopo l’Anschluss hitleriano nel 1938.
Nel suo album intitolato “Everblacks Drei”, pubblicato nel 1980.
Testo trovato su georgkreisler.info

La famiglia di Georg Kreisler fuggì da Vienna nel 1938, l’anno dell’Anschluss hitleriano. Divenne cittadino americano nel 1943, si arruolò e combattè in Europa contro i nazisti. Nel dopoguerra la sua fortissima vena satirica non trovò consenso negli USA, fu considerata “anti-americana”, sicchè nel 1955 lui se ne tornò verso casa, vivendo tra Austria e Germania.

A 10 anni dalla fine della guerra e dell’orrore, con lo sguardo distaccato di chi era stato lontano per parecchio tempo, Georg Kreisler riusciva a giudicare meglio di tanti altri se la Germania avesse davvero fatto i conti col suo passato...
Jeden Morgen gehe ich zirka acht Minuten lang,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/6/2018 - 10:43




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