Ho messo a posto il testo inserendo il testo del "coro greco" in questa lingua inventata da Alessio Lega come ce lo ha fornito lo stesso autore.
A proposito del testo Alessio dice che è una lingua "inventata sì, ma non improvvisata... ha echi sonori del leccese, del siculo e del grico (per come risuonano nella mia testa), e ovviamente non significa nulla."
In realtà però non è vero che il testo non significa nulla: significa invece moltissimo, anche se niente di preciso, anzi il coro dà supporto e senso ed è un complemento necessario al testo italiano che dà forza e originalità alla canzone.
Riccardo è che siamo tutti abituati che tu sappia tradurre da e in qualsiasi lingua che neanche il babel fish della guida galattica per autostoppisti.
Dq82 15/5/2018 - 16:48
Eh, magari....!! Mi piacerebbe saper tradurre dal gaelico irlandese, da quello scozzese (di cui un'ex fidanzata incazzata mi ha rubato a spregio l'unica grammatica che avevo), dal mordvino, dal ceremisso, dal buriato, dal tunguso, dal náhuatl, dal tok pisin, dall'igbo, dall'ewe, dallo yoruba, dal norfuk di Pitcairn, dal bambara, dal pòlabo o semplicemente dal cinese, dall'arabo o dal giapponese...e da tutte le circa sette o ottomila lingue che formano la nostra biodiversità linguistica. Però non ce l'ho fatta, e ragionevolmente mi sa che non ce la farò. Bisognerà farsene una ragione! :-) Ma visto che hai citato la Guida Galattica per Autostoppisti, a tutto questo c'è comunque una risposta: 42 !
La chienlit, gli ebrei e i tedeschi, gli indesiderabili, i disciolti potenziali e non è che un inizio
di RV
Come detto nella breve introduzione alla traduzione italiana della canzone, essa contiene alcuni dei più noti slogan e “parole chiave” del maggio francese. In particolare:
a) La chienlit. Un termine dalla lunghissima e particolare storia. Come sostantivo maschile (“le Chienlit”, o “Chie-en-Lit”, alla lettera “caca-a-letto”) è di origine medievale e nasce come personaggio tipico del Carnevale di Parigi: la sua prima attestazione a stampa risale addirittura al Gargantua di Rabelais.
Il personaggio del Chienlit ha come costume tipico una lunga camicia da notte con il didietro sporco di senape; col tempo, il personaggio diviene talmente tipico da identificare tutti gli altri: Le Carnaval de Paris et ses chie-en-lit. Da qui, il sostantivo diventa comune e muta di genere, passando al... (continua)