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Fermati e respira

Fermati e respira
[2018]

Album :Inequilibrio



Rinaldo ha 70 anni e da 60 trascorre le sue giornate in compagnia del suo gregge. Una vita scandita dalle esigenze dei suoi animali. Nonostante i molti km macinati di giorno in giorno nel suo sguardo non si avverte fatica, i suoi occhi trasmettono pace. Quella pace che solo la natura nella sua inarrivabile bellezza sa donare. Oggi Rinaldo è uno dei pochi a proseguire questo mestiere alla maniera di un tempo, lui stesso afferma che "la globalizzazione ci sta uccidendo, fra qualche anno i pastori non si troveranno più neanche nel presepe". Nonostante tutto continua imperterrito la sua avventura con dignitosa semplicità. Ad attenderlo a casa ogni sera c'è la sua famiglia, il focolare domestico ed un bicchiere di vino. In un mondo che corre sempre più veloce uomini come Rinaldo potrebbero insegnare molto, a partire dal concetto di attesa, di rispetto del tempo... (continua)
La notizia si è già sparsa chi si attarda è fuori corsa
(continua)
inviata da adriana 18/3/2018 - 10:40
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U - Soli

U - Soli
[2018]

Album :Inequilibrio



"U-Soli" tratta di un tema quanto mai attuale, e nasce da una riflessione semplice, istintiva, forse banale, fatta dai Punkreas "genitori" che portano a scuola i loro figli tutti i giorno. Vivono nella provincia milanese e i migliori amici dei loro bambini sono di tutte le nazionalità: bambini e ragazzi che frequentano le stesse scuole, fanno gli stessi sport, guardano gli stessi programmi, leggono gli stessi fumetti e fanno la stessa raccolta di figurine.

L'idea del video, è semplicemente quella di mostrare i volti di questi bambini a chi non ha la fortuna di poterli osservare da vicino, ogni giorno, tutti insieme. Alcuni dei protagonisti del video sono, infatti, proprio i figli dei membri della band, i loro amici, i loro compagni di classe. Gli altri sono ragazzi cresciuti all'interno di realtà splendide e meravigliose, dove le parole d'ordine sono accoglienza... (continua)
Io sono pakistano ma son nato qui a Milano
(continua)
inviata da adriana 18/3/2018 - 10:06
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Podres poderes

Podres poderes
[1984]
Parole e musica / Palavras e música
Lyrics and music / Paroles et musique
Sanat ja sävel: Caetano Veloso
Album: Velô



Italiano
English

Caratteristiche profetiche doveva avere Adriana, una delle nostre “Admin”, quando ha inserito, nel marzo scorso, questa vecchia canzone di Caetano Veloso (del 1984) che, quanto a profezie, non scherza mica. Profezie? In realtà, il sistema capitalista, da lungo tempo sottoposto a interminabili e gravi crisi, non riesce ad offrire nient'altro se non quella che è la sua funzione elementare: garantire l'ordine attraverso la violenza. Non si tratta quindi tanto di profezie, quanto di analisi offerte mediante lo strumento della canzone, nei vari “cicli” che sembrano ripetersi: nel 1984 il Brasile stava per uscire da una dittatura, nell'autunno del 2018 sembra ritornarvi a pie' pari “eleggendo” l'ex militare fascista Jair Bolsonaro alla presidenza.... (continua)
Enquanto os homens exercem seus podres poderes
(continua)
inviata da adriana 18/3/2018 - 09:06
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Estou Triste

Estou Triste
O cantor e compositor baiano Caetano Veloso postou na sua página no Facebook um vídeo em que canta a música "Estou triste" em homenagem à vereadora Marielle Franco, assassinada a tiros no centro do Rio de Janeiro, na quarta-feira. Na postagem, Caetano colocou a letra da música e hashtags como #LutoporMarielle
Estou triste, tão triste
(continua)
inviata da adriana 18/3/2018 - 07:21
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MSI fuorilegge

MSI fuorilegge
[1976]
Parole e musica del collettivo Canzoniere della Magliana di Roma
Nel disco intitolato "Dal quartiere cantiamo la lotta"
Il Canzoniere della Magliana era composto dal tedesco Volker Klein e da sua moglie, la lucana Mimma Santarsiero, e non so da chi altri... Oggi il loro percorso musicale continua nel gruppo Auriko.

L'Italia è sempre il solito Belpaese, e non nel senso del formaggio Galbani ma del solito putrido posto culla e covo di fascisti... Ieri Giorgio Almirante e l'MSI, oggi Gianluca Iannone e Casapound, Roberto Fiore e Forza Nuova... E mai che nessuno provi a mettere fuorilegge 'sti topi neri...
Armati di pistole
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/3/2018 - 00:11
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Down for Some Ignorance

Down for Some Ignorance
Album: MartyrLoserKing (2016)

Una ninna nanna da incubo che elenca tutti i mali del mondo.
Yeah, I know we down for the ignorance
(continua)
17/3/2018 - 23:29
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It’s 12:01

It’s 12:01
2016

This song was written for the victims of the SFPD in particular, and for victims of police violence nationwide.
Those who hunger for justice are now starving at the station door
(continua)
17/3/2018 - 23:21
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Kult

Kult
Parole e musica di Grzegorz Dr Grzechu Dąbrowski
inedito
Kult Bentleya, kult kościoła
(continua)
inviata da Krzysiek 17/3/2018 - 23:17
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Kasandra

Kasandra
[1978]
Parole e musica di Jacek Kaczmarski
Piano di Zbigniew Łapiński
Dall'album "Krzyk"del 1981 di cui tutte le coppie sono state distrutte dopo la proclamazione di stato marziale dal generale Jaruzelski (il 13.12.1981).Neanche una foto della copertina si è salvata.
Il testo dal sito ufficiale
Nic się nie kończy prostym tak lub nie
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 17/3/2018 - 22:20
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Pompeja

Pompeja
[1978]
Parole e musica di Jacek Kaczmarski
Dalla cassetta "Mury" 1981
Il testo dal sito ufficiale


Odkopywaliśmy miasto Pompeję
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 17/3/2018 - 21:59
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1260

1260
[2017]
Parole e musica di Francesco Pelosi
Lyrics and music by Francesco Pelosi
Paroles et musique de Francesco Pelosi
Sanat ja musiikki: Francesco Pelosi
Album : Il rito della città


IL RITO DELLA CITTA'



- O Morte
- 1260
- Nordest
- Il rito della città

Il rito della città, album d’esordio di Francesco Pelosi uscito il 6 ottobre 2017 e anticipato dal singolo O Morte, ha come protagonista la città, luogo di partenza di un’indagine sentimentale e sonora che, più che suggerita, gli è stata costretta per diritto di nascita. Leonard Cohen cantava di non avere scelta, poiché nato con una “golden voice”. Più o meno allo stesso modo, nascere in una città di provincia, stretto fra due fabbriche e inondato di mitologie a basso prezzo (ma costosissime per l’anima), dall’osteria alla resistenza e dal cattolicesimo al mercato globale, non lascia scampo. Bisogna darsi da fare per raccogliere... (continua)
Tra le fiamme che bruciarono Gherardo Segalello
(continua)
inviata da adriana 17/3/2018 - 17:14
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Muerte de Emiliano Zapata

Muerte de Emiliano Zapata
Versi comunemente attribuiti a tal Armando Liszt Arzubide, ma credo si tratti invece di Germán List Arzubide (1898-1998), poeta "estridentista" che prese parte come combattente alla Rivoluzione messicana.

Musica di Ignacio López Tarso (1925-), attore, una delle ultime figure ancora viventi dell'epoca d'oro del cinema messicano (1936-1959).

Negli anni 60 e 70 Ignacio López Tarso realizzò alcuni dischi dedicati alla Rivoluzione messicana, tra cui "Corridos de la Revolución" del 1964, da cui è tratta questa ballata dedicata al "Caudillo del Sur"

La versione più nota di questo corrido è quella (ridotta nel numero delle strofe) interpretata da Amparo Ochoa, con il titolo de "Bola suriana de la muerte de Emiliano Zapata", per esempio nel suo disco del 1975 "El cancionero popular".
Testo trovato su Bibliotecas Virtuales de México, dove sono raccolti non meno di 150 corridos dedicati al solo Zapata...
Escuchen señores,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/3/2018 - 16:47
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Sant Trofima

Sant Trofima
[2012]
Testo / Lyrics / Paroles
Poesia di / A Poem by / Poème de Michel Capoduro [1880]
Album: Marcha!

Se la Comune di Parigi è un avvenimento capitale nella storia moderna, e che quindi ha giustamente molto rilievo in questo sito (si pensi solo all'Internazionale...), non sembra essere altrettanto noto che, a partire dal 18 marzo 1871, il giorno dell'instaurazione della Comune parigina, varie altre città francesi si sollevarono e proclamarono le loro Comuni. Tra di esse, Marsiglia: la Comune di Marsiglia fu proclamata pochi giorni quella parigina, il 23 marzo 1871. Tutte le Comuni al di fuori di quella di Parigi ebbero vita più breve; quella marsigliese ebbe fine con le tre giornate di lotta e con le barricate del 4, 5 e 6 aprile. La sera stessa del 3 aprile, il generale Espivent (descritto dallo storico della Comune Marsigliese, Prosper-Olivier Lissagaray, come “un legittimista ottuso,... (continua)
Messièrs ai l’arma desvirada
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/3/2018 - 10:57
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Come Back Stronger

Come Back Stronger
[2017]
Album : Thin Blue Border - Vol. 1

"The album is our attempt to honor the hopes of the Arab Spring and the period of global rebellion that followed in its wake, and to chronicle its tragic aftermath. From Tahrir Square and Gezi to the shores of Lesvos and Calais, these songs paint a sincere, heartfelt, and urgent picture of the world since 2011."Fonte
With your dreams, you move the world
(continua)
inviata da adriana 17/3/2018 - 09:02
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See It Through

See It Through
[2017]
Album : Thin Blue Border - Vol. 1

"The album is our attempt to honor the hopes of the Arab Spring and the period of global rebellion that followed in its wake, and to chronicle its tragic aftermath. From Tahrir Square and Gezi to the shores of Lesvos and Calais, these songs paint a sincere, heartfelt, and urgent picture of the world since 2011."Fonte
They got cops on the streets, walking in lines
(continua)
inviata da adriana 17/3/2018 - 08:59
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Smell It in the Air

Smell It in the Air
[2017]
Album : Thin Blue Border - Vol. 1

"The album is our attempt to honor the hopes of the Arab Spring and the period of global rebellion that followed in its wake, and to chronicle its tragic aftermath. From Tahrir Square and Gezi to the shores of Lesvos and Calais, these songs paint a sincere, heartfelt, and urgent picture of the world since 2011."Fonte
I saw a picture on the internet
(continua)
inviata da adriana 17/3/2018 - 08:46
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Omar

Omar
[2017]
Album : Thin Blue Border - Vol. 1

"The album is our attempt to honor the hopes of the Arab Spring and the period of global rebellion that followed in its wake, and to chronicle its tragic aftermath. From Tahrir Square and Gezi to the shores of Lesvos and Calais, these songs paint a sincere, heartfelt, and urgent picture of the world since 2011."Fonte
Omar comes over the fence at the border,
(continua)
inviata da adriana 17/3/2018 - 08:32
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La finestra

La finestra
[2015]
Una canzone antimilitarista che mischia due lingue: l'italiano e il ceco.
Parole e musica di Radůza
Dall'album "Marathon - příběh běžce"
Il testo dal sito ufficiale di Radůza con tanto di traduzione ceca della parte in italiano.
Guarda, oh, guarda, mia bella
(continua)
inviata da krzysiek 16/3/2018 - 18:28
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Religion Instigates

Religion Instigates
EP: "Fight Back" (1980)
lyrics via Darklyrics
Well you ass crawling bastards suck my arse
(continua)
15/3/2018 - 22:58
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War's No Fairytale

War's No Fairytale
EP: "Fight Back" (1980)
Government and queen are your only enemies
(continua)
15/3/2018 - 22:54
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What Are You Fighting For

What Are You Fighting For
1982
Album Sound & Fury
You say you fight for feedom
(continua)
15/3/2018 - 22:49
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Canción antigua al Che Guevara

Canción antigua al Che Guevara
Testo tratto da una poesia di Mirta Aguirre
(Canción antigua a Che Guevara. 1 pp., pleg., Instituto Cubano del Libro, La Habana, 1970)
La parte recitata è invece la poesia Che di Miguel Barnet
Musica di Mike Porcel, cantautore cubano protagonista della Nueva Trova. A partire dal 1980, per disaccordi con la linea politica ufficiale del governo cubano, fu boicottato e estromesso dalla vita pubblica. Lasciò l'isola nel 1989.

Questa splendida poesia musicata sono anni che la amo, per l'intuizione di spostare il Mito di Guevara nella Chanson de geste, e per la sublime inquietudine armonica della musica che gli gira attorno. Alessio Lega
¿Dónde estás, caballero bayardo
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 15/3/2018 - 17:46
Percorsi: Che Guevara
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Mari nostru

Mari nostru
Testo di Francesco Giuffrida
Musica di Giada Salerno detta "Ciatuzza"

Interpretata nel 2018 dai Domo Emigrantes in Aquai

Di questa canzone la primissima incisione è quella di una compilation pubblicata per il ventesimo del Premio Giovanna Daffini e uscita nel 2016. Si ispira a un fatto vero accaduto a dei pescatori di Mazzara del Vallo nel lontano 2004.

Mazzara del Vallo, 7/8/2004.

Terzo colloquio: terzo peschereccio scelto a caso. Sempre con lo stesso meccanismo siamo arrivati alla violenta e disumana domanda. Questa volta più che il solito racconto abbiamo notato i sentimenti che trasparivano dalle parole del nostro marinaio:

“Sì, è capitato l’anno scorso di ‘prendere’ un ragazzo nordafricano di 20 anni circa, rimasto impigliato nelle reti; si vedeva che era morto da poco perché usciva sangue dal naso".

Come vi siete comportati e come si e’ sentito l’equipaggio in quel momento?... (continua)
E vinni ddu mumentu dâ jurnata
(continua)
inviata da Dq82 15/3/2018 - 09:51
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Rêwî

Rêwî
2018
Aquai

(Stefano Torre, Ashti Abdo)
Rêwî me ez rêwî
(continua)
inviata da Dq82 15/3/2018 - 09:37
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Kate Bush: π

Kate Bush: π
[2005]
Lyrics and Music: Kate Bush
Testo e musica: Kate Bush
Paroles et musique: Kate Bush
Album: Aerial
(CD 1: A Sea of Honey)


Se n'è andato nel giorno del Pi Greco, Stephen. Alla ricerca dell'infinito. Una canzone per lui, e un bicchiere di Qualsiasi Cosa!

He's gone in the Pi-day, Stephen. Searching for infinite. A song for him, and a glass of Anything!

Il est parti dans la Journée du Pi Grec, Stephen. À la recherche de l'infini. Une chanson pour lui, et un verre de N'Importe Quoi!



Sweet and gentle and sensitive man
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 14/3/2018 - 09:55

Tanto per cambiare

Tanto per cambiare
[1975]
Parole e musica di Corrado Sannucci
Canzone dal primo album di Sannucci (1950-2009). Il titolo viene riportato qualche volta come "La luna e i falò" ma quello corretto dovrebbe essere "I falò di maggio" E' anche possibile che la Fonit Cetra avesse ripubblicato nel 1976 un disco Folkstudio dell'anno precedente, che originariamente aveva una diversa selezione ed ordine di canzoni.
Testo trovato qui

Una canzone di molti anni fa e che purtroppo è di grande attualità, tanto per cambiare...
E allora torna a casa e la famiglia è un fatto
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/3/2018 - 21:26
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La macchina in seconda fila

La macchina in seconda fila
[1976]
Parole e musica di Corrado Sannucci
Canzone dal primo album di Sannucci (1950-2009). Il titolo viene riportato qualche volta come "La luna e i falò" ma quello corretto dovrebbe essere "I falò di maggio" (a meno che la Fonit Cetra non avesse ripubblicato l'anno seguente un disco Folkstudio del 1975 con quel titolo)
Testo trovato qui
- Entri, la prego, presto, io son così preoccupata
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/3/2018 - 20:58
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La canalha

La canalha
[2000]
Testo / Paroles / Lyrics:
Poesia di / Poème de / A poem by Josèp Sarraire [1897]
Musica / Musique / Music: Samuel Karpiénia / Sam De Agostini / Pierre Carles
Album: L'usina
Anche in / Aussi dans / Also in :
Lo Còr de la Plana, "Marcha!" (2012)


Come ha giustamente osservato qualcuno, “questi versi non provengono da un rap postato in Rete : sono stati scritti più d'un secolo fa da Josèp Sarraire”. Peccato non saperne praticamente nulla, di Josèp Sarraire: uno dei “poeti popolari” della Marsiglia della fine del XIX secolo dai quali i Dupain hanno attinto. Il tema della “canaglia” è ricorrente nelle composizioni di lotta popolari: si veda ad esempio L'inno della canaglia di Pietro Gori. Da notare, e far notare, che il termine “canaglia”, in tali composizioni, non è quasi mai adoperato in senso personale come adesso (“sei una canaglia!”), ma in senso collettivo: la “canaglia” è... (continua)
Dedins la vila de Marselha,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/3/2018 - 20:33
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Fèm ren

Fèm ren
[2000]
Testo / Paroles / Lyrics
Poesia di / Poème de / A poem by Felip Mabili (Felip Mabilly, Philippe Mabilly) [1895]
Musica : Samuel Karpiénia / Samuel De Agostini / Pierre Carles
Album: L'usina


Dai e dai, ci si accorge che i testi de L'usina alla fine sono penetrati nella Rete; con pazienza e ostinazione li si va a scovare. Così anche per Fèm ren, il cui testo è stato reperito in un primo momento da questa pagina (ancora una poesia del 1895 di Felip Mabili, si veda Uech oras) addirittura munita di una provvidenziale traduzione inglese. Ma il testo occitano presentava errori che sono stati corretti in base al più esatto Paraules en òc. Il testo, per quel che segue, si commenta da solo. [RV]
Fèm Ren, nos fan pausar l'usina
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/3/2018 - 11:11
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Uech oras

Uech oras
[2000]
Testo / Paroles / Lyrics
Poesia di / Poème de / A Poem by Felip Mabili (Felip Mabilly, Philippe Mabilly) [1895]
Musica / Musique / Music: Samuel Karpiénia / Pierre Carles / Samuel De Agostini (Dupain)
Album: L'Usina

L'album di esordio dei Dupain, L'usina (2000) è una nostra vecchia conoscenza (L'usina, Lei presoniers, la stupefacente Feniant). Composto interamente di testi in provenzale marsigliese, di differenti poeti popolari (Joan Lo Rebéca, Jorgi Riboul...), che parlano delle grandi agitazioni operaie della Marsiglia degli ultimi anni del XIX secolo (scioperi a più riprese, specialmente nei cantieri navali, rivolte, sommosse, repressione). Un album capolavoro, mai più uguagliato dai Dupain che si erano allora appena formati; un album per il quale, in tutti questi anni, è stato difficile reperire i testi e interpretarli da un linguaggio non semplice, che nella Marsiglia del... (continua)
N’avèm pas pron de la misèria
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/3/2018 - 22:18
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Il maggio di Esperia

Il maggio di Esperia
2010
Terra di fuoco

Il 14 maggio 1944 i goumier del Corpo di spedizione francese in Italia, attraversando un terreno apparentemente insuperabile nei monti Aurunci, aggirarono le linee difensive tedesche nell'adiacente Valle del Liri, consentendo al XIII Corpo britannico di sfondare la linea Gustav e di avanzare fino alla successiva linea di difesa predisposta dalle truppe germaniche, la linea Adolf Hitler. In seguito a questa battaglia si ritiene che il generale Alphonse Juin abbia dato ai suoi soldati cinquanta ore di "libertà", durante le quali si verificarono i saccheggi dei paesi e le violenze sulla popolazione denominate appunto marocchinate.
A seguito delle violenze sessuali molte persone furono contagiate da sifilide, gonorrea ed altre malattie a trasmissione sessuale, e solo l'uso della penicillina statunitense salvaguardò quelle zone da una vasta epidemia. Molte donne rimasero... (continua)
Quanto tempo ch'è passato dallu '44
(continua)
inviata da Dq82 12/3/2018 - 19:03
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Mino Macrò: Prima che ai patri bordelli

Mino Macrò: Prima che ai patri bordelli
[Primi anni 60]
Canzone composta da Beniamino Ricotta, in arte Mino Macrò (Palombara Sabina 1933 – Milano 1965).
Testo trovato in un articolo di Edmondo Salvemini su di un sito che non posso linkare perché parrebbe infetto. Comunque Salvemini fa riferimento ad un libro intitolato “Milano morta”, di cui è autore Piero Mainardi, come ispirazione per i suo scritto e fonte di ogni informazione su Mino Macrò.
Ho intitolato il brano dal primo verso, ma potrebbe anche intitolarsi “Il protettore iperprotettivo”, quale fu per breve tempo proprio Mino Macrò.

Beniamino Ricotta arrivò a Milano alla fine dei 50 in cerca di lavoro, come tanti. Visse di espedienti e nel 1958, quando i bordelli furono chiusi in forza della “Legge Merlin”, si inventò come protettore, ma secondo una filosofia molto particolare: il suo obiettivo non era infatti il lucro ma quello di proteggere qualche ragazza finita sulla... (continua)
Prima che ai patri bordelli
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/3/2018 - 13:08
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What if There's War in America

What if There's War in America
Album: The Crew (1984)
A street with bodies, filled with guts
(continua)
11/3/2018 - 23:49
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Nadàr solo: Le case senza le porte

Nadàr solo: Le case senza le porte
Secondo singolo estratto dall'album "Diversamente come?" (2013) dei Nadàr solo

Parole: Matteo De Simone
Musica: Nadàr Solo

Secondo me non è un caso che Le case senza le porte faccia eco a Ma chi ha detto che non c'è. Questa bella canzone riprende in chiave più individuale e romantica il grido contro i ruoli preconfezionati della società borghese.

L’idea di “Le case senza porte” era quella di provare a descrivere con parole semplici l’amore, anche come moto puro, lontano dai ruoli tipici della società borghese. Ci siamo chiesti quale fosse il suo significato, e cioè se fosse qualcosa che pensa o no a proteggerti. In effetti l’amore ti può proteggere, ma una casa che si isola è anche una casa che ha paura di quello che c’è fuori, mentre invece una casa dove ciascuno può entrare, una casa senza porte, è un riparo sicuro per chiunque, è il ritorno verso di qualcosa di puro, e questo ritorno è ancora un’esigenza.
Intervista
Chi nella vita ha capito
(continua)
inviata da Lorenzo 11/3/2018 - 22:44
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Survivor Guilt

Survivor Guilt
Album: Endgame (2011)

I dialoghi sono tratti dal film Catch-22 (Comma 22), adattamento dal libro di Joseph Heller interpretato da Art Garfunkel che discute con un soldato italiano sfacciatamente opportunista sull'importanza militare degli Stati Uniti.
"What are you talking about? America is not going to be destroyed."
(continua)
11/3/2018 - 18:23
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Sweet Televised Destruction

Sweet Televised Destruction
2006
Album: The Restoration of Chaos & Order

Un bel pezzo punk con un finale ska, con fiati. Un bel testo sulla propaganda e sulla falsa informazione. Purtroppo non si trova su Youtube, l'ho ascoltato da Spotify ma non metto il link perché serve un account.
Sit back and watch the world crumble
(continua)
inviata da Lorenzo 11/3/2018 - 18:09
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Sacrifice

Sacrifice
Album: Gone Fishin'

Dal secondo album di questa punk-noise band di San Francisco che ha avuto un'influenza fondamentale su alcune band più famose, prime fra tutte i Nirvana. Un testo molto diretto su una base punk rallentata ma non meno rumorosa. Ripresa in una cover ancora più noise dai Melvins, importante gruppo proto-grunge.
Can you hear the war cry?
(continua)
11/3/2018 - 18:00
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Apucaliss adess

Apucaliss adess
2003
Il Momento È Catartico...E Ci Chiamano Poeti
Siamo nati da una valigia
(continua)
inviata da adriana 11/3/2018 - 17:44
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Farinei dla Brigna: La canzone impegnata

Farinei dla Brigna: La canzone impegnata
[1994]
Parole e musica dei Farinei dla Brigna, storico gruppo astigiano che si esprime prevalentemente in piemontese.
Nell'album intitolato "Sort a fora" (Esci fuori, ndr)

Dedicata alle CCG/AWS, enorme databeis di canzoni che, per via del tema, sono perlopiù impegnative, dolorose, difficili, faticose, estenuanti (ma qualche d'una anche no)... E spesso, quando si arriva alla fine, è un gran sollievo, nonostante tutto lo sforzo e il sudore...
Devo dire che, personalmente, gli ascolti più difficili hanno quasi sempre riguardato proprio il Francesco Guccini qui irriso...
Una canzone impegnata non nasce per caso
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/3/2018 - 16:55
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Rock for Light

Rock for Light
title track del secondo album dei Bad Brains, gruppo punk con evidenti influenze reggae, soprattutto nell'abbigliamento!
So you say you gonna live the truth
(continua)
11/3/2018 - 16:03
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The Point of Agony

The Point of Agony
Album Bonecrusher (1986)
USSR and USA, they fight their wars from far away
(continua)
11/3/2018 - 15:58
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No Limbs

No Limbs
Album: Nothing Can Go Wrogn! - 1986
Children still alive and screaming
(continua)
11/3/2018 - 15:45
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Not Me

Not Me
Evolution - 1983
Who's gonna fight?
(continua)
11/3/2018 - 15:43
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Modest Proposal

Modest Proposal
Sound & Fury - 1983
I don't know them they don't know me
(continua)
11/3/2018 - 15:32
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Massacre of Innocence (Air Attack)

Massacre of Innocence (Air Attack)
Album: Why - 1981
Men women and children
(continua)
11/3/2018 - 15:27
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Mania for Conquest

Mania for Conquest
Album: Why - 1981
In order to satisfy their mania for conquest
(continua)
11/3/2018 - 15:23
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Io vi parlo di Milano

Io vi parlo di Milano
[1972]
Parole e musica di Diego De Palma
La traccia che dà il titolo al suo unico disco, realizzato in collaborazione con Giovanna Marini e Franco Coggiola e prodotta dalla I Dischi del Sole.
Nell'aprile di quello stesso anno Diego De Palma morì in un incidente motociclistico
Testo trovato su YouTube
Io vi parlo di Milano
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/3/2018 - 15:22
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The Last Goodbye

The Last Goodbye
dall'album "Living in Darkness" del 1981
Some day, somewhere, someone, somehow
(continua)
11/3/2018 - 15:14
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I Have...

I Have...
1981
E.P. Paganicons
Pages turn
(continua)
11/3/2018 - 15:02
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Generals

Generals
1982

Album: Strawberries
Big city all crapped out revenge is not so sweet
(continua)
11/3/2018 - 14:54
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Death Is Imminent

Death Is Imminent
1986
Album: Bonecrusher
There's going to be a war, rejoice rejoice
(continua)
11/3/2018 - 14:46
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Cries of Help

Cries of Help
1982
Album Hear Nothing See Nothing Say Nothing
Napalm tumbles
(continua)
11/3/2018 - 14:41
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Blank Stare (Sharp Shot)

Blank Stare (Sharp Shot)
Album: Nothing Can Go Wrogn! - 1986
Somewhere in the jungle lies a soldier, known to God
(continua)
11/3/2018 - 12:01
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Black Eye

Black Eye
2006


It's about the War on Terror and how if you catch a kid fighting in the playground you don't blame the kid with the blackeye, likewise fighting terror should be done by looking at the cause such as injustice in the middle east supported by the US and UK like Saudi Arabia etc.

Song Meanings
Take a look at the man,
(continua)
11/3/2018 - 11:57
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Back to the World

Back to the World
Album: Back to the World - 2004
I got to go back to the world
(continua)
11/3/2018 - 11:50
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America

America
Album Living in Darkness
Released November 1981

This song attacks American Patriotism and how it brainwashes the current generation through their education and through propaganda.
I'm so bored of education
(continua)
11/3/2018 - 11:19
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Allegiance to No-One

Allegiance to No-One
Album: Jonestown Aloha!

L'obbedienza cieca ti porterà alla morte. Riferimento ai test nucleari effettuati dai governi degli Stati Uniti nel deserto del Nevada a partire dagli anni '50
Nevada desert
(continua)
10/3/2018 - 23:31
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You're Wrong

You're Wrong
2006
Album: Never Trust a Hippy
You're wrong about virtues of Christianity
(continua)
10/3/2018 - 23:05
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Gianfranco Manfredi: Non c'eri

Gianfranco Manfredi: Non c'eri
[1978]
Parole e musica di Gianfranco Manfredi
Nell'album "Biberon"
Non c'eri
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/3/2018 - 22:22
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Il cucciolo Alfredo

Il cucciolo Alfredo
[1977]
Parole e musica dfi Lucio Dalla
Nell'album "Com'è profondo il mare"
Tra le case e i palazzi
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/3/2018 - 17:55
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Gente per bene e gente per male

Gente per bene e gente per male
[1972]
Parole di Mogol
Musica di Lucio Battisti e Gian Piero Reverberi
Nell'album "Il mio canto libero"
Ah, fatemi entrare
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/3/2018 - 17:13
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L’uomo dell’ombrello – elegia per Idy Diene

L’uomo dell’ombrello – elegia per Idy Diene
Poesia di Alessio Lega
accompagnamento musicale di Guido Baldoni

Il testo è stato ripreso da Altracittà
Son passato a ripa d’Arno questa sera
(continua)
inviata da Silva 10/3/2018 - 13:24
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Peter Norman

Peter Norman
2018
Breve danzò il Novecento

Olimpiadi di Città del Messico, 1968. Finale della gara dei 200 metri piani. Rimane certamente un'icona del '900 quella foto in bianco e nero di due atleti sul podio, a piedi scalzi e il pugno guantato di nero alzato verso il cielo, Tommie Smith e John Carlos, a rivendicare dopo la loro "gara della vita" dignità e diritti per il popolo afroamericano.
Ma c'è un terzo uomo, spesso dimenticato, in quella foto: il secondo arrivato, un australiano dalla pelle bianca, Peter Norman. Partecipa alla premiazione con un'aria che appare smarrita, fino talvolta a cogliere in quell'espressione una dissociazione o quanto meno un distacco da quella manifestazione storica, di una storia che non è la sua. Ma Peter Norman è probabilmente il vero eroe tragico di quella serata, destinato a pagare il prezzo più alto. In un moto d'amore, o di semplice umanità, decide di unirsi simbolicamente... (continua)
Io lo sapevo che non era il vento
(continua)
9/3/2018 - 23:45
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Iraq

Iraq
2018
Rifles and rosary beads

Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.

Mary Gauthier commenta l’America in guerra

Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (continua)
I was an Army mechanic
(continua)
inviata da Dq82 7/3/2018 - 15:03
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Rifles and Rosary Beads

Rifles and Rosary Beads
2018
Rifles and rosary beads

Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.

Mary Gauthier commenta l’America in guerra

Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (continua)
Rifles and rosary beads
(continua)
inviata da Dq82 7/3/2018 - 14:36

Il pensionato 2.0

Il pensionato 2.0
[Firenze, 7 marzo 2018]
Sull'aria del "Pensionato" di Francesco Guccini
Da un'idea involontaria di Luca Monducci
Ex capostazione e cofondatore del newsgroup it.fan.guccini (1996)
Lo sento da oltre il muro che ogni suono fa passare,
(continua)
7/3/2018 - 12:54
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Soldiering On

Soldiering On
2018
Rifles and rosary beads

Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.

Mary Gauthier commenta l’America in guerra

Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (continua)
I was bound to something bigger
(continua)
inviata da Dq82 7/3/2018 - 09:59

Come on Over to Your Own Side

Come on Over to Your Own Side
[1968]
Written by Elaine Laron
Scritta da Elaine Laron
Performed by Matt Jones and Elaine Laron
Interpretata da Matt Jones e Elaine Laron
Published / Pubblicata:
Broadside #95, November / December 1968

“Matt Jones” è Matthew Jones, l'autore (assieme a Elaine Laron anche del testo) di Hell No, I Ain’t Gonna Go!. A dire il vero, quest'ultima canzone appare accreditata nel disco antologico Broadside Time Is Running Out (la canzone era stata pubblicata nel n° 82 della rivista) ad entrambi, e quindi mi chiedo se non sia il caso di uniformare la cosa. Matt(hew) Jones (1936-2011) fu attivista per i diritti civili, segretario dello Student Nonviolent Coordinating Committee e, per un certo periodo, membro dei Freedom Singers di Pete Seeger; Elaine Laron (1930-2013), nata nel Bronx, è stata una songwriter e poetessa. La sua collaborazione con Matthew Jones, che era compositore e musicista, produsse... (continua)
Come on over to your own side!
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/3/2018 - 04:10
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The War After the War

The War After the War
2018
Rifles and rosary beads

Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.

Mary Gauthier commenta l’America in guerra

Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (continua)
Who's gonna care for the ones who care for the ones who went to war?
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2018 - 14:34
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Dim e didom e didom e didera

anonimo
Dim e didom e didom e didera
[1972]
Canzone d’osteria milanese, molto terrena, anticlericale e pure antibellicista. E’ noto che il vino rende riflessivi, metafisici ma insieme anche più concreti...
Trovo il testo nel volume di Nanni Svampa intitolato “La mia morosa cara – Canti popolari milanesi e lombardi”, prima edizione 1977, dove l’autore individua il luogo in cui la canzone fu creata nell’Osteria della Briosca, un’osteria ai Navigli che ancora esiste. Svampa dice pure di un disco dal titolo “La Briosca di Milano” inciso proprio da un gruppo di clienti del locale.

Per la precisione, il disco in questione s’intitola “Osteria n°1. La Briosca di Milano. Quando c’erano i Navigli”, realizzato dalla casa discografica Fonit Cetra nel 1972 e interpretato da El Pinza, La Vanda, Rinone, Alberto e il coro della Briosca, tutti personaggi localissimi, con la consulenza musicale del Maestro Ettore De Carolis.
Dim e didom e didom e didera
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/3/2018 - 13:35




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