Stalker
English translation by Jadwiga Smulko and Ryszard P. Kostecki
Traduzione inglese di Jadwiga Smulko e Ryszard P. Kostecki
(Source - Fonte)
(Source - Fonte)
STALKER
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 15/6/2018 - 17:20
Dünyayı verelim çocuklara
LET’S GIVE THE WORLD TO THE CHILDREN
(continua)
(continua)
inviata da B.B. 10/6/2018 - 13:40
Celtica Patchanka
Una classica drinking song con molto irish humor e una struttura che è anch’essa tipica: un ritornello non-sense e la ripetizione degli ultimi due versi cantati precedentemente dal solista.
THE JUG OF PUNCH
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 5/6/2018 - 09:45
Ben içeri düştüğümden beri
Traduzione inglese da Müzikli Yazilar, blog di Ceren Tosun.
SINCE I'VE BEEN IN JAIL
(continua)
(continua)
inviata da B.B. 29/5/2018 - 13:26
Zombie
INGLESE / ENGLISH 1
Cover dei Bad Wolves dall'omonimo album (2014)
Nel 2018 i Bad Wolves avrebbero dovuta reinciderla. In un comunicato la band ha dichiarato che Dolores O'Riordan avrebbe dovuto registrare le parti vocali per il brano proprio il 15 gennaio, giorno in cui è stata trovata morta a Londra.
I Bad Wolves hanno deciso di rilasciare la traccia in memoria della cantante scomparsa e di destinare tutti i proventi ai tre figli di Dolores:
"È un grande onore sapere che le piaceva la nostra versione della canzone e che voleva cantarla con noi" dice il cantante dei Bad Wolves, Tommy Vext "Siamo profondamente rattristati dall'improvvisa scomparsa di Dolores e dal fatto che ha lasciato dietro di se tre figli, quindi doneremo tutto il ricavato della canzone ai suoi bambini".
Cover dei Bad Wolves dall'omonimo album (2014)
Nel 2018 i Bad Wolves avrebbero dovuta reinciderla. In un comunicato la band ha dichiarato che Dolores O'Riordan avrebbe dovuto registrare le parti vocali per il brano proprio il 15 gennaio, giorno in cui è stata trovata morta a Londra.
I Bad Wolves hanno deciso di rilasciare la traccia in memoria della cantante scomparsa e di destinare tutti i proventi ai tre figli di Dolores:
"È un grande onore sapere che le piaceva la nostra versione della canzone e che voleva cantarla con noi" dice il cantante dei Bad Wolves, Tommy Vext "Siamo profondamente rattristati dall'improvvisa scomparsa di Dolores e dal fatto che ha lasciato dietro di se tre figli, quindi doneremo tutto il ricavato della canzone ai suoi bambini".
ZOMBIE
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 29/5/2018 - 09:42
Yanmamış cigara
Traduzione inglese di Sabri Gürses da “Dizelerin Renkleri” (“Colors of Verses”), Folkart Gallery, 2017.
UNLIT CIGARETTE
(continua)
(continua)
inviata da B.B. 28/5/2018 - 13:08
Nterini
Il testo è una canzone d'amore nei confronti di un amore emigrato lontano.
MY LOVE
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 26/5/2018 - 09:26
Le Orme: Gioco di bimba
Ho sempre adorato questa canzone! Spero che la mia traduzione in inglese possa essere utile. :)
LITTLE GIRL’S GAME
(continua)
(continua)
inviata da Hagane 24/5/2018 - 16:58
Bez názvu (Chtěla bych jít sama)
I'D LIKE TO GO AWAY ALONE
(continua)
(continua)
inviata da B.B. 17/5/2018 - 13:51
La rose sous les boulets
anonimo
words by Jack Caddigan
music by James A. Brennan
published by Leo Feist Inc.
sung by sheet music singer, Fred Feild
music by James A. Brennan
published by Leo Feist Inc.
sung by sheet music singer, Fred Feild
THE ROSE OF NO MAN'S LAND
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 16/5/2018 - 13:05
An Phailistín
Grazie lo stesso Riccardo, anche se non sai l'irlandese, il ceremisso ed il norfuk di Pitcairn la mia fiducia in te rimane intatta.
Forse ho trovato su questo forum una traduzione inglese attendibile e anche corretta da un partecipante... ve la propongo.
Forse ho trovato su questo forum una traduzione inglese attendibile e anche corretta da un partecipante... ve la propongo.
MY PALESTINE
(continua)
(continua)
inviata da B.B. 15/5/2018 - 19:54
Fòrte e gendìle
Versione inglese dalla pagina You Tube dell'autrice
STRONG AND GENTLE
(continua)
(continua)
5/5/2018 - 08:01
Se non ci ammazza i crucchi
IF THE GERMANS WON'T HAVE US
(continua)
(continua)
inviata da Marco 28/4/2018 - 12:13
L'Internationale
INGLESE / ENGLISH 6
L'Internazionale "techno-electropop" di Maxx Klaxon
Maxx Klaxon's techno-electropop Internationale
2005 [In album: Paranoid Style, 2005]
Many think and say a song like the Internationale is old stuff. Well, this is one of the newest versions of the Internationale, made by the New York electropop artist Maxx Klaxon in 2005. As you can see, the Internationale has never ceased be sung, translated, reworded, remade, reused, reproposed, re-everything. There is always someone in this huge world who feels the need to give his/her own version of this song, and many should wonder why. Maxx Klaxon's version (from his debut EP Paranoid Style; lyrics at uv.es) is new not only because of the music style; one could electropop even the classic lyrics of the Internationale, or one of its older versions. It is really new also because it is a true new version, with a new set of lyrics... (continua)
L'Internazionale "techno-electropop" di Maxx Klaxon
Maxx Klaxon's techno-electropop Internationale
2005 [In album: Paranoid Style, 2005]
Many think and say a song like the Internationale is old stuff. Well, this is one of the newest versions of the Internationale, made by the New York electropop artist Maxx Klaxon in 2005. As you can see, the Internationale has never ceased be sung, translated, reworded, remade, reused, reproposed, re-everything. There is always someone in this huge world who feels the need to give his/her own version of this song, and many should wonder why. Maxx Klaxon's version (from his debut EP Paranoid Style; lyrics at uv.es) is new not only because of the music style; one could electropop even the classic lyrics of the Internationale, or one of its older versions. It is really new also because it is a true new version, with a new set of lyrics... (continua)
The Internationale
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 27/4/2018 - 08:55
Malbrough s'en va-t-en guerre, ou Mort et convoi de l'invincible Malbrough
anonimo
Marlbrook the Prince of Commanders, la versione inglese/americana di Henry Wadsworth Longfellow (1849)
Marlbrook the Prince of Commanders, the English version by Henry Wadsworth Longfellow
Marlbrook the Prince of Commanders, la version anglaise de Henry Wadsworth Longfellow
Marlbrook the Prince of Commanders, Henry Wadsworth Longfellow'n englanninkielinen versio
La versione inglese di Henry Wadsworth Longfellow (1807-1882) risale al 1849 e presenta, come è lecito attendersi (ed anche, forse, per “ricreare l'ambiente”, e creare ironia) un elevato linguaggio poetico (“pensive”, “forlorn”, “prithee”...). Anche negli Stati Uniti, la canzone è diventata un classico per l'infanzia, una Children's Song consolidata; ma viene usualmente cantata in una versione abbreviata di quattro o cinque strofe.
Marlbrook the Prince of Commanders, the English version by Henry Wadsworth Longfellow
Marlbrook the Prince of Commanders, la version anglaise de Henry Wadsworth Longfellow
Marlbrook the Prince of Commanders, Henry Wadsworth Longfellow'n englanninkielinen versio
La versione inglese di Henry Wadsworth Longfellow (1807-1882) risale al 1849 e presenta, come è lecito attendersi (ed anche, forse, per “ricreare l'ambiente”, e creare ironia) un elevato linguaggio poetico (“pensive”, “forlorn”, “prithee”...). Anche negli Stati Uniti, la canzone è diventata un classico per l'infanzia, una Children's Song consolidata; ma viene usualmente cantata in una versione abbreviata di quattro o cinque strofe.
MARLBROOK THE PRINCE OF COMMANDERS
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/4/2018 - 11:01
Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
1a2. La traduzione inglese della Warszawianka 1905 roku
English translation of the Warszawianka 1905 roku
English translation of the Warszawianka 1905 roku
Da/from zh.wikipedia.
[1905 WARSZAWIANKA]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/4/2018 - 11:29
Yoko Ono: Let the Tears Dry
Forse la più bella canzone dedicata a John Lennon e al dramma del suo assassinio l'ha scritta David Gilmour nell'album "About Face" del 1984. Gilmour disse di avere sostituito la pistola usata da Chapman con un coltello per rendere il messaggio della canzone più universale.
MURDER
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo 19/4/2018 - 22:03
La prière [including Il n'y a pas d'amour heureux and Preghiera in gennaio]
English translation of "Preghiera in gennaio" by Dennis Criteser
Da / From De André in English
""Preghiera in gennaio" was written on the occasion of the suicide of Luigi Tenco, a friend and fellow singer/songwriter. Tenco took his life after his song "Ciao amore, ciao" was rejected at the 1967 Sanremo Music Festival, an annual competition for Italian songwriters. At the time, suicide being considered a sin by the Church, a traditional Catholic funeral mass and burial were prohibited. The song itself was influenced by "Prière pour aller au paradis avec les ânes," a poem by Francis Jammes with whom De Andrè probably became familiar by way of Georges Brassens." (Dennis Criteser)
Da / From De André in English
""Preghiera in gennaio" was written on the occasion of the suicide of Luigi Tenco, a friend and fellow singer/songwriter. Tenco took his life after his song "Ciao amore, ciao" was rejected at the 1967 Sanremo Music Festival, an annual competition for Italian songwriters. At the time, suicide being considered a sin by the Church, a traditional Catholic funeral mass and burial were prohibited. The song itself was influenced by "Prière pour aller au paradis avec les ânes," a poem by Francis Jammes with whom De Andrè probably became familiar by way of Georges Brassens." (Dennis Criteser)
JANUARY PRAYER
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/4/2018 - 11:46
Emili Guanyavents i Jané: Els segadors
THE REAPERS
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 15/4/2018 - 11:20
Un blasfemo [Dietro ogni blasfemo c'è un giardino incantato]
Anne Woodall
"This is a less literal translation, but one that attempts to transmit some of the poetic quality and lilting rhythm of the original, hopefully without sacrificing meaning." (Anne Woodall)
THE BLASPHEMER
(continua)
(continua)
inviata da Anne Woodall 12/4/2018 - 21:04
Si chiamava Gesù
Dal blog Fabrizio de André in English
HIS NAME WAS JESUS
(continua)
(continua)
1/4/2018 - 19:49
Quella sera al Leoncavallo...
Cristina "piccola" e Salvino "LiberaMente" Sagone
May 27, 2018, 00:24
A better quality video YouTubed by Poetaindifeso
A better quality video YouTubed by Poetaindifeso
THAT NIGHT AT LEONCAVALLO
(continua)
(continua)
27/3/2018 - 00:24
Non mi avete fatto niente
YOU'VE DONE NOTHING TO ME
(continua)
(continua)
inviata da Francesca Macilletti 23/3/2018 - 01:35
Livččen riidalit hearráiguin
I WOULD HAVE ARGUED WITH THE AUTHORITIES
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 20/3/2018 - 13:51
The Fields of Athenry
Hillsborough dell'89. La polizia ne fu responsabile (come recentemente ammesso , nel 2012, dall'ex premier Cameron), ma il governo della Lady di Ferro e i Tabloid (tra tutti il Sun che pare non sia particolarmente amato a Liverpool, dove subisce un boicottaggio da quasi 30 anni) fecero una campagna che colpevolizzava i tifosi, insabbiava le inchieste il tutto per colpire delle roccaforti della classe operaia che avevano solidarizzati con scioperanti e hungerstrikers
THE FIELDS OF ANFIELD ROAD
(continua)
(continua)
inviata da Lucone 17/3/2018 - 14:49
Blank Stare (Sharp Shot)
Album: Nothing Can Go Wrogn! - 1986
Somewhere in the jungle lies a soldier, known to God
(continua)
(continua)
11/3/2018 - 12:01
Black Eye
2006
It's about the War on Terror and how if you catch a kid fighting in the playground you don't blame the kid with the blackeye, likewise fighting terror should be done by looking at the cause such as injustice in the middle east supported by the US and UK like Saudi Arabia etc.
Song Meanings
It's about the War on Terror and how if you catch a kid fighting in the playground you don't blame the kid with the blackeye, likewise fighting terror should be done by looking at the cause such as injustice in the middle east supported by the US and UK like Saudi Arabia etc.
Song Meanings
Take a look at the man,
(continua)
(continua)
11/3/2018 - 11:57
Back to the World
Album: Back to the World - 2004
I got to go back to the world
(continua)
(continua)
11/3/2018 - 11:50
America
Album Living in Darkness
Released November 1981
This song attacks American Patriotism and how it brainwashes the current generation through their education and through propaganda.
Released November 1981
This song attacks American Patriotism and how it brainwashes the current generation through their education and through propaganda.
I'm so bored of education
(continua)
(continua)
11/3/2018 - 11:19
Allegiance to No-One
Album: Jonestown Aloha!
L'obbedienza cieca ti porterà alla morte. Riferimento ai test nucleari effettuati dai governi degli Stati Uniti nel deserto del Nevada a partire dagli anni '50
L'obbedienza cieca ti porterà alla morte. Riferimento ai test nucleari effettuati dai governi degli Stati Uniti nel deserto del Nevada a partire dagli anni '50
Nevada desert
(continua)
(continua)
10/3/2018 - 23:31
You're Wrong
2006
Album: Never Trust a Hippy
Album: Never Trust a Hippy
You're wrong about virtues of Christianity
(continua)
(continua)
10/3/2018 - 23:05
Iraq
2018
Rifles and rosary beads
Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.
Mary Gauthier commenta l’America in guerra
Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (continua)
Rifles and rosary beads
Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.
Mary Gauthier commenta l’America in guerra
Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (continua)
I was an Army mechanic
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 7/3/2018 - 15:03
Rifles and Rosary Beads
2018
Rifles and rosary beads
Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.
Mary Gauthier commenta l’America in guerra
Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (continua)
Rifles and rosary beads
Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.
Mary Gauthier commenta l’America in guerra
Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (continua)
Rifles and rosary beads
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 7/3/2018 - 14:36
Soldiering On
2018
Rifles and rosary beads
Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.
Mary Gauthier commenta l’America in guerra
Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (continua)
Rifles and rosary beads
Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.
Mary Gauthier commenta l’America in guerra
Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (continua)
I was bound to something bigger
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 7/3/2018 - 09:59
Come on Over to Your Own Side
[1968]
Written by Elaine Laron
Scritta da Elaine Laron
Performed by Matt Jones and Elaine Laron
Interpretata da Matt Jones e Elaine Laron
Published / Pubblicata:
Broadside #95, November / December 1968
“Matt Jones” è Matthew Jones, l'autore (assieme a Elaine Laron anche del testo) di Hell No, I Ain’t Gonna Go!. A dire il vero, quest'ultima canzone appare accreditata nel disco antologico Broadside Time Is Running Out (la canzone era stata pubblicata nel n° 82 della rivista) ad entrambi, e quindi mi chiedo se non sia il caso di uniformare la cosa. Matt(hew) Jones (1936-2011) fu attivista per i diritti civili, segretario dello Student Nonviolent Coordinating Committee e, per un certo periodo, membro dei Freedom Singers di Pete Seeger; Elaine Laron (1930-2013), nata nel Bronx, è stata una songwriter e poetessa. La sua collaborazione con Matthew Jones, che era compositore e musicista, produsse... (continua)
Written by Elaine Laron
Scritta da Elaine Laron
Performed by Matt Jones and Elaine Laron
Interpretata da Matt Jones e Elaine Laron
Published / Pubblicata:
Broadside #95, November / December 1968
“Matt Jones” è Matthew Jones, l'autore (assieme a Elaine Laron anche del testo) di Hell No, I Ain’t Gonna Go!. A dire il vero, quest'ultima canzone appare accreditata nel disco antologico Broadside Time Is Running Out (la canzone era stata pubblicata nel n° 82 della rivista) ad entrambi, e quindi mi chiedo se non sia il caso di uniformare la cosa. Matt(hew) Jones (1936-2011) fu attivista per i diritti civili, segretario dello Student Nonviolent Coordinating Committee e, per un certo periodo, membro dei Freedom Singers di Pete Seeger; Elaine Laron (1930-2013), nata nel Bronx, è stata una songwriter e poetessa. La sua collaborazione con Matthew Jones, che era compositore e musicista, produsse... (continua)
Come on over to your own side!
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/3/2018 - 04:10
Percorsi:
Disertori, Guerra in Vietnam: vista dagli USA
The War After the War
2018
Rifles and rosary beads
Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.
Mary Gauthier commenta l’America in guerra
Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (continua)
Rifles and rosary beads
Non si può certo dire che Mary Gauthier sia un’artista particolarmente prolifica. E nemmeno troppo precoce, visto che ha pubblicato il suo primo disco quando era già trentacinquenne. Sono passati più di dodici anni dal bellissimo Mercy Now che la rivelò ad un pubblico più vasto e più di sette dall’ultimo album in studio, The Foundling. Tutti indizi che rivelano come le sue opere vengano più dall’anima che dal “mestiere”. E questo vale ancora di più per questo ultimo disco.
Mary Gauthier commenta l’America in guerra
Da quando gli Stati Uniti si sono assunti il ruolo di “gendarmi del mondo” quello dei reduci, dei war veterans, è sempre stato uno dei nervi scoperti della società americana. Negli ultimi vent’anni gli interventi in Kuwait, Afghanistan e Iraq non hanno certo migliorato la situazione, fino a far addirittura rivivere i fantasmi del Vietnam. In questo... (continua)
Who's gonna care for the ones who care for the ones who went to war?
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2018 - 14:34
The Great Correction
(2008)
dall'album Beautiful World
Un inno a tutti quelli che continuano a combattere per un mondo migliore contro quelli che hanno il loro dio, le loro pistole e loro eserciti. Ma siamo in tanti a voler cambiare le cose e a voler far cadere tutti i muri.
La canzone è stata interpretata da Joan Baez nel suo album "Whistle Down The Wind" del 2018.
dall'album Beautiful World
Un inno a tutti quelli che continuano a combattere per un mondo migliore contro quelli che hanno il loro dio, le loro pistole e loro eserciti. Ma siamo in tanti a voler cambiare le cose e a voler far cadere tutti i muri.
La canzone è stata interpretata da Joan Baez nel suo album "Whistle Down The Wind" del 2018.
Down on the corner of ruin and grace
(continua)
(continua)
4/3/2018 - 21:08
I Wish That The Wars Were All Over
anonimo
La versione cantata da Joan Baez in chiusura del suo nuovo e ultimo album "Whistle Down The Wind" del 2018
La voce non è più quella di una volta - 77 anni d'altra parte non sono pochi - ma il sentimento, la passione e l'impegno politico ci sono ancora.
I WISH THE WARS WERE ALL OVER
(continua)
(continua)
3/3/2018 - 23:46
Coachella - Woodstock in My Mind
(2017)
Scritta da Elizabeth Grant (Lana Del Rey), Rick Nowels, Rakim Mayers
Singolo estratto dall'album Lust For Life
In questa canzone Lana Del Rey racconta di aver passato il weekend al festival di Coachella in California proprio nei giorni in cui la tensione tra gli USA e la Corea del Nord raggiungevano il culmine. Di ritorno verso casa si ferma presso un bosco di sequoie e scrive questa canzone. "Volevo condividerla semplicemente augurandomi che un'individuale speranza e preghiera per la pace possa contribuire al suo raggiungimento nel lungo termine. Spero che tutti voi passiate una buona giornata, dalla California con amore.".
Scritta da Elizabeth Grant (Lana Del Rey), Rick Nowels, Rakim Mayers
Singolo estratto dall'album Lust For Life
In questa canzone Lana Del Rey racconta di aver passato il weekend al festival di Coachella in California proprio nei giorni in cui la tensione tra gli USA e la Corea del Nord raggiungevano il culmine. Di ritorno verso casa si ferma presso un bosco di sequoie e scrive questa canzone. "Volevo condividerla semplicemente augurandomi che un'individuale speranza e preghiera per la pace possa contribuire al suo raggiungimento nel lungo termine. Spero che tutti voi passiate una buona giornata, dalla California con amore.".
I was at Coachella, leanin' on your shoulder
(continua)
(continua)
3/3/2018 - 23:19
Hapishane Şarkısı III (ya da Geçmiyor günler, geçmiyor)
DAYS ARE NOT PASSING HERE
(continua)
(continua)
inviata da B.B. 2/3/2018 - 21:05
Aremu rindineddha
March 2, 2018 12:25
The song performed by Carmen Consoli, accompanied by Ambrogio Sparagna, Alfio Antico, Puccio Castrogiovanni, Riccardo Tesi and Peppe Voltarelli. Rome, Parco della Musica, May 29, 2011.
The song performed by Carmen Consoli, accompanied by Ambrogio Sparagna, Alfio Antico, Puccio Castrogiovanni, Riccardo Tesi and Peppe Voltarelli. Rome, Parco della Musica, May 29, 2011.
WHO KNOWS, MY LITTLE SWALLOW
(continua)
(continua)
2/3/2018 - 12:26
Sarajevo
(2014)
All You Can Do
feat. Dia Frampton
Interpretata dal vivo anche con Raquel Rodriguez
All You Can Do
feat. Dia Frampton
Interpretata dal vivo anche con Raquel Rodriguez
This song is about the story of Admira and Bosko, a couple killed in Sarajevo during the Bosnian Civil War in 1994. One was Muslim and one was Christian and they were shot trying to flee the city. My mom comes from a Christian family and my dad is Jewish and I wanted to write a song about the transcendental power of love. - Watsky
*
La canzone parla della storia di Admira e Bosko, una coppia uccisa a Sarajevo durante la guerra civile nel 1994. Lei era musulmana e lui cristiano e furono uccisi mentre cercavano di scappare dalla città. Mia mamma viene da una famiglia cristiana e mio papà è ebreo, e volevo scrivere una canzone sul potere trascendente dell'amore. - Watsky
*
La canzone parla della storia di Admira e Bosko, una coppia uccisa a Sarajevo durante la guerra civile nel 1994. Lei era musulmana e lui cristiano e furono uccisi mentre cercavano di scappare dalla città. Mia mamma viene da una famiglia cristiana e mio papà è ebreo, e volevo scrivere una canzone sul potere trascendente dell'amore. - Watsky
And they wonder what our parents say
(continua)
(continua)
28/2/2018 - 23:15
Percorsi:
Guerre nei Balcani negli anni '90
The Band: The Weight
1968
Probabilmente la più famosa delle canzoni della band canadese, una canzone evocativa, costantemente in equilibrio tra il sacro e il profano, tra versi evocativi, biblici. In continue allegorie, narra la storia di un uomo partito per portare qualcosa di buono, di portare un peso da togliere agli altri, ma trova ciò che no si aspetta: la diffidenza e la rassegnazione altrui. Così stanco decide di tornare a casa dove può sollevare questo suo peso, necessita di cambiamento. Per una lettura più attenta e dettagliata vedere questo link La filosofia della donnola
The Weight è una canzone del 1968 del gruppo canadese The Band, pubblicata come singolo, ed estratta dal loro album di debutto Music from Big Pink.
The Weight è una delle canzoni più conosciute del gruppo, e una fra le più celebri della controcultura della fine degli anni sessanta.
L'importanza del brano è stata testimoniata... (continua)
Probabilmente la più famosa delle canzoni della band canadese, una canzone evocativa, costantemente in equilibrio tra il sacro e il profano, tra versi evocativi, biblici. In continue allegorie, narra la storia di un uomo partito per portare qualcosa di buono, di portare un peso da togliere agli altri, ma trova ciò che no si aspetta: la diffidenza e la rassegnazione altrui. Così stanco decide di tornare a casa dove può sollevare questo suo peso, necessita di cambiamento. Per una lettura più attenta e dettagliata vedere questo link La filosofia della donnola
The Weight è una canzone del 1968 del gruppo canadese The Band, pubblicata come singolo, ed estratta dal loro album di debutto Music from Big Pink.
The Weight è una delle canzoni più conosciute del gruppo, e una fra le più celebri della controcultura della fine degli anni sessanta.
L'importanza del brano è stata testimoniata... (continua)
I pulled into Nazareth, was feelin' about half past dead
(continua)
(continua)
inviata da Dave21 27/2/2018 - 00:27
Another Day in Paradise
Album: ...But Seriously - 1989
Così come il brano Man on the Corner, scritto da Collins ai tempi in cui faceva parte dei Genesis, Another Day in Paradise affronta il tema dei senzatetto, con uno stile musicale completamente diverso da quello utilizzato dal cantante fino a quel momento.
Così come il brano Man on the Corner, scritto da Collins ai tempi in cui faceva parte dei Genesis, Another Day in Paradise affronta il tema dei senzatetto, con uno stile musicale completamente diverso da quello utilizzato dal cantante fino a quel momento.
She calls out to the man on the street
(continua)
(continua)
inviata da Dave21 27/2/2018 - 00:16
Let's Work Together Now
Album: Lady of the Night - 1974
Different faces other races
(continua)
(continua)
22/2/2018 - 03:45
Tear Down These Walls
1992
Album: Body, Mind, Soul
Album: Body, Mind, Soul
On the voice of equality
(continua)
(continua)
22/2/2018 - 02:16
Ο καημός
YEARNING
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 20/2/2018 - 18:42
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