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Percorso La guerra del lavoro: emigrazione, immigrazione, sfruttamento, schiavitù

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Black Velvet Band

Black Velvet Band
[19° secolo]
Una ballata irlandese ottocentesca che Ewan MacColl imparò da Harry Cox negli anni 50
Poi nei suoi album "Bad Lads and Hard Cases - British Ballads of Crime and Criminals" (1957) e "Chorus From the Gallows" (1960), con Peggy Seeger

Una canzone tradizionale esistente in molteplici versioni, di cui la più famosa è forse quella dei Dubliners, risalente al 1967.

Il testo della versione di MacColl – insieme a molte altre – l'ho trovato sull'incommensurabile Mudcat Café

Una canzone che mi ha fatto venire subito in mente la scena dell'incontro tra Amsterdam (Leonardo DiCaprio) e la borseggiatrice Jenny (Cameron Diaz) in "Gangs of New York" di Martin Scorsese (2002), un film in cui, non a caso, la nascita di New York – e dell'America moderna - è descritta come una guerra feroce fra i Nativi, protestanti, e i Conigli Morti, cattolici, immigrati irlandesi.
In a neat little town they call Belfast
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/3/2018 - 21:45
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Immigrants (We Get the Job Done)

Immigrants (We Get the Job Done)
2016
The Hamilton Mixtape
(K'naan, Snow Tha Product, Riz MC & Residente) 
You know, and it gets into this whole issue of border security
(continua)
inviata da Dq82 19/3/2018 - 10:44
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U - Soli

U - Soli
[2018]

Album :Inequilibrio



"U-Soli" tratta di un tema quanto mai attuale, e nasce da una riflessione semplice, istintiva, forse banale, fatta dai Punkreas "genitori" che portano a scuola i loro figli tutti i giorno. Vivono nella provincia milanese e i migliori amici dei loro bambini sono di tutte le nazionalità: bambini e ragazzi che frequentano le stesse scuole, fanno gli stessi sport, guardano gli stessi programmi, leggono gli stessi fumetti e fanno la stessa raccolta di figurine.

L'idea del video, è semplicemente quella di mostrare i volti di questi bambini a chi non ha la fortuna di poterli osservare da vicino, ogni giorno, tutti insieme. Alcuni dei protagonisti del video sono, infatti, proprio i figli dei membri della band, i loro amici, i loro compagni di classe. Gli altri sono ragazzi cresciuti all'interno di realtà splendide e meravigliose, dove le parole d'ordine sono accoglienza... (continua)
Io sono pakistano ma son nato qui a Milano
(continua)
inviata da adriana 18/3/2018 - 10:06
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Mari nostru

Mari nostru
Testo di Francesco Giuffrida
Musica di Giada Salerno detta "Ciatuzza"

Interpretata nel 2018 dai Domo Emigrantes in Aquai

Di questa canzone la primissima incisione è quella di una compilation pubblicata per il ventesimo del Premio Giovanna Daffini e uscita nel 2016. Si ispira a un fatto vero accaduto a dei pescatori di Mazzara del Vallo nel lontano 2004.

Mazzara del Vallo, 7/8/2004.

Terzo colloquio: terzo peschereccio scelto a caso. Sempre con lo stesso meccanismo siamo arrivati alla violenta e disumana domanda. Questa volta più che il solito racconto abbiamo notato i sentimenti che trasparivano dalle parole del nostro marinaio:

“Sì, è capitato l’anno scorso di ‘prendere’ un ragazzo nordafricano di 20 anni circa, rimasto impigliato nelle reti; si vedeva che era morto da poco perché usciva sangue dal naso".

Come vi siete comportati e come si e’ sentito l’equipaggio in quel momento?... (continua)
E vinni ddu mumentu dâ jurnata
(continua)
inviata da Dq82 15/3/2018 - 09:51
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Rêwî

Rêwî
2018
Aquai

(Stefano Torre, Ashti Abdo)
Rêwî me ez rêwî
(continua)
inviata da Dq82 15/3/2018 - 09:37
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La macchina in seconda fila

La macchina in seconda fila
[1976]
Parole e musica di Corrado Sannucci
Canzone dal primo album di Sannucci (1950-2009). Il titolo viene riportato qualche volta come "La luna e i falò" ma quello corretto dovrebbe essere "I falò di maggio" (a meno che la Fonit Cetra non avesse ripubblicato l'anno seguente un disco Folkstudio del 1975 con quel titolo)
Testo trovato qui
- Entri, la prego, presto, io son così preoccupata
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/3/2018 - 20:58
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La canalha

La canalha
[2000]
Testo / Paroles / Lyrics:
Poesia di / Poème de / A poem by Josèp Sarraire [1897]
Musica / Musique / Music: Samuel Karpiénia / Sam De Agostini / Pierre Carles
Album: L'usina
Anche in / Aussi dans / Also in :
Lo Còr de la Plana, "Marcha!" (2012)


Come ha giustamente osservato qualcuno, “questi versi non provengono da un rap postato in Rete : sono stati scritti più d'un secolo fa da Josèp Sarraire”. Peccato non saperne praticamente nulla, di Josèp Sarraire: uno dei “poeti popolari” della Marsiglia della fine del XIX secolo dai quali i Dupain hanno attinto. Il tema della “canaglia” è ricorrente nelle composizioni di lotta popolari: si veda ad esempio L'inno della canaglia di Pietro Gori. Da notare, e far notare, che il termine “canaglia”, in tali composizioni, non è quasi mai adoperato in senso personale come adesso (“sei una canaglia!”), ma in senso collettivo: la “canaglia” è... (continua)
Dedins la vila de Marselha,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/3/2018 - 20:33
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Fèm ren

Fèm ren
[2000]
Testo / Paroles / Lyrics
Poesia di / Poème de / A poem by Felip Mabili (Felip Mabilly, Philippe Mabilly) [1895]
Musica : Samuel Karpiénia / Samuel De Agostini / Pierre Carles
Album: L'usina


Dai e dai, ci si accorge che i testi de L'usina alla fine sono penetrati nella Rete; con pazienza e ostinazione li si va a scovare. Così anche per Fèm ren, il cui testo è stato reperito in un primo momento da questa pagina (ancora una poesia del 1895 di Felip Mabili, si veda Uech oras) addirittura munita di una provvidenziale traduzione inglese. Ma il testo occitano presentava errori che sono stati corretti in base al più esatto Paraules en òc. Il testo, per quel che segue, si commenta da solo. [RV]
Fèm Ren, nos fan pausar l'usina
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/3/2018 - 11:11
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Uech oras

Uech oras
[2000]
Testo / Paroles / Lyrics
Poesia di / Poème de / A Poem by Felip Mabili (Felip Mabilly, Philippe Mabilly) [1895]
Musica / Musique / Music: Samuel Karpiénia / Pierre Carles / Samuel De Agostini (Dupain)
Album: L'Usina

L'album di esordio dei Dupain, L'usina (2000) è una nostra vecchia conoscenza (L'usina, Lei presoniers, la stupefacente Feniant). Composto interamente di testi in provenzale marsigliese, di differenti poeti popolari (Joan Lo Rebéca, Jorgi Riboul...), che parlano delle grandi agitazioni operaie della Marsiglia degli ultimi anni del XIX secolo (scioperi a più riprese, specialmente nei cantieri navali, rivolte, sommosse, repressione). Un album capolavoro, mai più uguagliato dai Dupain che si erano allora appena formati; un album per il quale, in tutti questi anni, è stato difficile reperire i testi e interpretarli da un linguaggio non semplice, che nella Marsiglia del... (continua)
N’avèm pas pron de la misèria
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/3/2018 - 22:18
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Mino Macrò: Prima che ai patri bordelli

Mino Macrò: Prima che ai patri bordelli
[Primi anni 60]
Canzone composta da Beniamino Ricotta, in arte Mino Macrò (Palombara Sabina 1933 – Milano 1965).
Testo trovato in un articolo di Edmondo Salvemini su di un sito che non posso linkare perché parrebbe infetto. Comunque Salvemini fa riferimento ad un libro intitolato “Milano morta”, di cui è autore Piero Mainardi, come ispirazione per i suo scritto e fonte di ogni informazione su Mino Macrò.
Ho intitolato il brano dal primo verso, ma potrebbe anche intitolarsi “Il protettore iperprotettivo”, quale fu per breve tempo proprio Mino Macrò.

Beniamino Ricotta arrivò a Milano alla fine dei 50 in cerca di lavoro, come tanti. Visse di espedienti e nel 1958, quando i bordelli furono chiusi in forza della “Legge Merlin”, si inventò come protettore, ma secondo una filosofia molto particolare: il suo obiettivo non era infatti il lucro ma quello di proteggere qualche ragazza finita sulla... (continua)
Prima che ai patri bordelli
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/3/2018 - 13:08
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Folk ('l purcun d'na brutta troia)

Folk ('l purcun d'na brutta troia)
[1968]
Nel disco "Milano Canta N°3", pubblicato nel 1968

Ho trascritto all'ascolto questo bellissimo brano... spero che il ritornello in milanese sia corretto...
Una canzone che mancava assolutamente nelle CCG/AWS e che oggi credo sarebbe vietata, visto che ormai non si può più neppure augurare di crepare ai padroni e ai loro sgherri...
Ciapa freddo la mondina
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/3/2018 - 22:37
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Ce n’est pas ça

Ce n’est pas ça
2016
Migrant

Eugenio Bennato: voce
Sandro Joyeux: voce, chitarra acustica
Mauro Romano: basso
Simon Demouveaux: chitarra elettrica, cori
Francesco Del Prete: batteria
Bifalo Kouyate: djembé
Giovanni “Mamadì” Maione: shekeré
Danilo Dipaolonicola: fisarmonica
Davy Deglave: cori

Nasce nelle campagne italiane, tra i ghetti dove vivono i braccianti stranieri, Migrant, il nuovo album del musicista franco-italiano Sandro Joyeux. Il progetto è il frutto dell’Antischiavitour, la speciale tournée per i lavoratori africani dei campi, che l’artista ha lanciato nel 2011 e che ha percorso la penisola, dal Piemonte alla Puglia, fino all’ultima tappa nel luogo simbolo della rivolta dei lavoratori sfruttati, Rosarno. Come un giullare moderno Joyeux ha raccolto tappa dopo tappa le storie di chi vive ai margini e gli ha dato voce nei singoli che compongono il suo ultimo lavoro, realizzato con la... (continua)
Ce n’est pas ça qui les arrêtera
(continua)
inviata da Dq82 2/3/2018 - 15:47
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Elmando

Elmando
2016
Migrant

Sandro Joyeux: voce, chitarra acustica
Mauro Romano: basso
Antonio Ragosta: chitarra elettrica
Matteo “Mammolo” Mammoliti: batteria
Bifalo Kouyate: djembè
Giovanni “Mamadì” Maione: shekerè
Fabio Renzullo: tromba
Claudio Domestico, Dario Sansone, Massimiliamo Giliberti: cori

C’è poi “Elmando”, canzone che ha anche ricevuto il patrocinio dell’Unhcr. E’ la storia di un ragazzo apolide, fuggito anni fa dal Congo e arruolato per alcuni anni come bambino soldato. “Ha fatto un viaggio lunghissimo prima di arrivare a Parigi dove l’ho incontrato. Arrivava dal Congo, ma era apolide, non riconosciuto, cioè, da nessuno stato. L’ho visto in un centro commerciale, era appoggiato a una parete che raffigurava una foresta– spiega Joyeux –Viveva come un poeta metropolitano, regalando cioè poesie ai passanti. Lo ricordo come una sorta di barbone celeste, siamo diventati subito amici”.
redattoresociale.it
Quand les rumeurs de la guerre arrivèrent jusqu’au village,
(continua)
inviata da Dq82 2/3/2018 - 15:40
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Aremu rindineddha

Aremu rindineddha
[pubbl. / publ. 1900]
Poesia di Giuseppe Aprile
A poem by Giuseppe Aprile
(Calimera, 1878 /1864?/ - 1944)
Musica / Music: m.o Costanzo (?)
Raccolta / Collection:
Alan Lomax / Diego Carpitella, 1954
Martano, Salento, Italia

Non ci può essere alcun dubbio sul fatto che questo (peraltro assai celebre) canto in griko salentino appartenga al medesimo "filone" storico e psicologico italiano meridionale di Riturnella: la rìnnina del canto calabrese e la rindineddha del canto salentino sembrano parenti strette. Così come il canto calabrese, anche Aremu rindineddha è generalmente percepito come un canto di emigrazione, e su questo -immaginiamo- avrebbe avuto molto da dirci il nostro scomparso amico Franco Corlianò, il cui Klama è oramai diventato, nella coscienza di molti delle sue zone e in Grecia, un canto popolare. Ma poiché Franco Corlianò (al quale va il nostro ricordo) non può dirci,... (continua)
Aremu rindineddha-mu
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 1/3/2018 - 22:01
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Il mare di Valona

Il mare di Valona
2014
Fuori dal pozzo
E fu mio padre a farmi scendere
(continua)
inviata da Dq82 28/2/2018 - 15:45
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Sporco clandestino

Sporco clandestino
(2017)

Testo e musica di Maldestro, pseudonimo di Antonio Prestieri

dall'album "I muri di Berlino"
Signor Capitano ricordi che sono un bambino
(continua)
inviata da Silva 25/2/2018 - 18:03
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O care mamme

O care mamme
1967
Una Voce Un Paese

Canzone del repertorio delle mondine, incisa da Giovanna Daffini.
O care mamme apriteci le porte
(continua)
inviata da Dq82 17/2/2018 - 19:50
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Luz

Luz
[2009]
Parole e musica di Mark Abel (1948-), compositore, musicista ed autore californiano
Nella sua "The Dream Gallery", ciclo dedicato a figure, paesaggi e sentimenti raccolti attraverso la California.
Testo trovato su Song of America

Soledad è il centro più importante nella Salinas Valley, un'area agricola strategica degli USA, chiamata non a caso "The Salad Bowl of the World".

E' lì che John Steinbeck ambientò il suo "Of Mice and Men" ("Uomini e topi"), pubblicato nel 1937 e tradotto in italiano l'anno seguente da Cesare Pavese.

Generazioni di immigrati dal centro e sud America hanno sputato sudore e sangue su questa terra.
Chiedete un po' ai loro figli e nipoti cosa pensano di Trump...
(Soledad, Monterey County)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/2/2018 - 21:11
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Mio fratello che guardi il mondo

Mio fratello che guardi il mondo
Questa canzone è stata interpretata a Sanremo 2018 da Fiorella Mannoia con Claudio Baglioni, introdotta da una magistrale interpretazione di Pierfrancesco Favino di "La notte poco prima delle foreste" (La nuit juste avant les forêts) atto unico del 1977 del drammaturgo e regista francese Bernard-Marie Koltès.
Favino aveva esordito con il monologo a gennaio al teatro Ambra Jovinelli a Roma.



Bisognerebbe stare dall’altra parte senza nessuno intorno, amico mio
quando mi viene di dirti quello che ti devo dire, stare bene tipo sdraiati sull’erba, una cosa così
che uno non si deve più muovere con l’ombra degli alberi.
Allora ti direi: ‘qua ci sto bene, qua è casa mia, mi sdraio e ti saluto’.
Ma qua, amico mio, è impossibile, mai visto un posto dove ti lasciano in pace e ti salutano.
Ti dobbiamo mandare via, ti dicono, vai là, tu vai là
vai laggiù, leva il culo da là
e tu ti fai la... (continua)
Dq82 11/2/2018 - 11:06

L’Immigration à venir

L’Immigration à venir
L’Immigration à venir

Chanson française – L’Immigration à venir – Marco Valdo M.I. – 2018


Dialogue Maïeutique

Dans le fond, Lucien l’âne mon ami, tout est dit dans la chanson elle-même, mais demande quand même un peu d’explication, car en vérité, tout n’est pas dit dans la chanson.

Ah, Marco Valdo M.I. mon ami, que me chantes-tu là ? On dirait du verbiage, un discours vide de sens et pire encore, sans aucune consistance. Bref, je n’y comprends rien et si tu voulais mieux t’expliquer, j’en serais ravi.

Certes, Lucien l’âne mon ami, je vais le faire à l’instant. Comme tu en as sûrement entendu parler, un des problèmes qui préoccupe notre petit monde qui se croit à l’étroit sur son continent, c’est l’immigration. Elle inquiète énormément les gens et les gouvernements et suscite chez certains des réactions xénophobes des plus déplorables. On dirait qu’ils n’ont jamais pensé que l’autre... (continua)
Quand les grandes glaces
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/2/2018 - 21:21
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Socialismo Tropicale

Socialismo Tropicale
(2017)

Nella notte tra il 24 e il 25 dicembre 1996 sono morte in mare, a largo di Capo Passero, 283 persone nel tentativo di arrivare in Italia. Forse la prima strage di migranti nel Mediterraneo.
Da allora hanno perso la vita oltre 30mila persone cercando di raggiungere il nostro paese.
I recenti accordi UE-Italia-Libia non fanno altro che spostare il confine sulla costa nord africana dove ora gli uomini che tentano di muoversi attraverso i continenti vengono vessati in condizioni disumane e addirittura battuti all'asta come schiavi.
Questo video parla di confini e della voglia di abbatterli.

“Socialismo Tropicale” è rimasta fuori dal nostro ultimo disco perchè sapevamo che non poteva essere una canzone in mezzo ad altre.
A settembre siamo stati a Lampedusa: l’isola al centro delle cronache sulla migrazione e sulle stragi in mare degli ultimi anni e abbiamo sentito di collegare... (continua)
Tu balli come un'isola
(continua)
9/2/2018 - 22:29
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Duecento lire di castagne

Duecento lire di castagne
D'accordissimo con l'articolo di Leonardo Colombati.
Alberta Beccaro - Venezia 8/2/2018 - 16:39
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Stiamo tutti bene

Stiamo tutti bene
2018

Mirkoeilcane, al secolo Mirko Mancini, ha già vinto il Premio Bindi e Musicultura nel 2017. Si presenta a Sarà Sanremo con un brano che parla di immigrazione via mare dal punto di vista di un bambino. Il drammatico tema dei migranti era già stato affrontato da Braschi nella passata edizione del Festival di Sanremo – Sezione Nuove Proposte – che arrivò alla finale trasmessa dal Teatro Ariston.
stiamo tutti bene, stiamo tutti bene
(continua)
inviata da Dq82 6/2/2018 - 22:44
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Lu furastiero

Lu furastiero
C'è anche questa bellissima versione degli Yu Kung:

Tataj 6/2/2018 - 16:40
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Un'altra via d'uscita

Un'altra via d'uscita
Quando fu inserita questa canzone, più di dieci anni fa fu inserita tra gli extra, perchè non rientrava nei criteri per essere considerata un CCG/AWS. Nel frattempo il sito è cresciuto. E questa canzone parla di sfruttamento del lavoro, per cui abbiamo un apposito percorso, e indica uno di quelli che potremmo considerare un piccolo gesto di pace quotidiano che contribuisce un poco a rendere il mondo un po' meno iniquo
CCG/AWS staff 5/2/2018 - 19:38
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Kleinstadtlehrlinge

Kleinstadtlehrlinge
[1973]
Parole e musica di Dieter Süverkrüp
Nel suo album eponimo del 1973

Non mi pare che le cose stiano oggi tanto diversamente che nel 1973, anzi...
In der netten, kleinen, dummen Stadt
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/2/2018 - 14:40
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Lied vom Nutzen

Lied vom Nutzen
[1970]
Parole e musica di Dieter Süverkrüp
Nell’album intitolato “Süverkrüps Hitparade”
Testo trovato su LyricWiki
Denn was dem Unternehmen nützt
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/2/2018 - 14:22
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Come mi spendo

Come mi spendo
2001
Lillipuziani

Un'altra canzone dopo Un'altra via d'uscita sul Commercio Equo e Solidale.
Io non conto quasi niente,
(continua)
inviata da Dq82 5/2/2018 - 12:00
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Schooldays Over, Come on Then John

Schooldays Over, Come on Then John
[1960]
Parole di Ewan MacColl
Musica di Ewan MacColl e Peggy Seeger
In "The Big Hewer - A Radio Ballad About Britain's Coal Miners", trasmissione radiofonica in onda nel 1960 sulla BBC Radio, prodotta da Charles Parker (1919-1980), scrittore, cantante ed attore teatrale. Il disco è del 1967, poi riedito nel 1999.

Si tratta della quarta di otto emissioni curate da MacColl e dalla Seeger tra il 1957 ed il 1964.
La coppia si avvalse della collaborazione di artisti prestigiosi, come Dave Swarbrick, A. L. Lloyd, Ian Campbell, Isla Cameron e Louis Killen.
Interpreta da molti, tra cui i Dubliners, i Chieftains, Dick Gaughan, Damien Dempsey, i Clancy Brothers,...

Pitman e collier sono entrambi sinonimi di miner, tre modi diversi che l'inglese ha per indicare il minatore del carbone...
Schooldays over, come on then John
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/1/2018 - 21:42
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Rosenfeld's dream

Rosenfeld's dream
2012
SENZA PADRONE sogni e storie dell’impresa a proprietà collettiva.
(GP. Bigazzi – S. Manetti – M. Cavallo)

È una data strana l'8 marzo, una storia difficile da ricostruire quella della giornata internazionale della donna. Molti concordano però che si celebra ricordando l’incendio della Triangle di New York, che però avvenne il 25, di marzo, del 1911.

La storia è questa, in due parole: il pomeriggio di quel sabato, la Triangle Shirtwaist Factory nel sud di Manhattan prese fuoco.
I padroni della fabbrica tenevano chiuse a chiave le porte principali e quelle di sicurezza, per impedire furti, ma anche ingressi e uscite non autorizzate. Scoppiò l’incendio e il risultato furono 146 morti… quasi tutte ragazze italiane ed ebree fra i 16 e i 23 anni.
Ragazze immigrate da poco in America, lavoravano 52 ore a settimana, chiuse là dentro, per una paga di 8 dollari.
Quelle che non morirono... (continua)
But as we hit the final strip of yellow land
(continua)
inviata da Dq82 24/1/2018 - 18:11
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Lezione di storia

Lezione di storia
"Bethger: Il lungo dolore" fu pubblicato, per la prima volta, nel 1976, dall'Editrice Sarda Fossataro
Riccardo Massole 24/1/2018 - 16:54
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Pane e Coraggio

Pane e Coraggio
Secondo me, questa canzone/poesia, trasmette un messaggio, cioè: che gli immigrati pensano di venire qui tranquilli, mentre invece tutti si allontanano da loro, li evitano. Secondo me dovremmo dare una possibilità agli immigrati e accoglierli a braccia aperte.
Andrea 19/1/2018 - 15:56

Hommes

Hommes
[1942]
Versi di Robert Desnos, poeta surrealista, giornalista, membro della Resistenza francese, morto a 45 ‎anni di tifo e privazioni l’8 giugno del 1945 a Theresienstadt – ironia della sorte: un mese dopo la ‎liberazione del campo! – ultimo dei vari campi di prigionia nazisti dove era transitato.‎

Nella raccolta "Fortunes", pubblicata nel 1942
Trovo la poesia cantata nella raccolta "Poètes & chansons: Robert Desnos"
Hommes
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/1/2018 - 22:26
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Bella Ciao

anonimo
Bella Ciao
45. Bella ciao (Versione in lombardo)
45. Bella ciao (Lombard version)


Ripresa da lmo.wikipedia : Bella Ciao. La versione presenta alcune alternative di traduzione.

Reproduced from lmo.wikipedia : Bella Ciao. The version shows a number of translating alternatives.
Ona matinna me son dessedaa,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/1/2018 - 09:21
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Io sono fatto di neve

Io sono fatto di neve
(2015)
dall'album "Cultura generale"

Una canzone che si discosta dalle classiche sonorità dei Ministri e che è accompagnata da un video davvero bello e toccante sulle condizioni di vita degli occupanti dell'Ex Moi, il villaggio olimpico costruito a Torino per le Olimpiadi del 2006 e poi abbandonato. Un luogo dove vivono circa 1100 persone, la maggior parte scappata dalla guerra in Libia nel 2011, e gestito con l'aiuto di un comitato solidale che cerca di promuovere l'integrazione.
soundsblog


Io sono fatto di neve è una canzone che parla di fragilità e nessuno più di chi vive all'Ex Moi può sapere che cosa significhi. Vivono lì da tre anni, imparando la convivenza tra di loro e con il quartiere, resistendo alle provocazioni e alle bugie messe in giro sulla loro occupazione, resistendo al freddo d'inverno e al caldo d'estate in palazzi nuovissimi che cadono a pezzi. Dopo anni di promesse,... (continua)
Volevi un mondo più bianco e adesso è in mano ai conigli
(continua)
15/1/2018 - 22:42
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At the Purchaser's Option

At the Purchaser's Option
accetto suggerimenti per migliorarla perché non sono molto sicuro di alcuni passaggi. Anche se evidentemente la ragazza schiava si rivolge al suo padrone/proprietario, nel ritornello ho preferito intendere you come plurale, mi sembrava più forte.
A SCELTA DELL'ACQUIRENTE
(continua)
14/1/2018 - 23:17
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The Green Fields of England

The Green Fields of England
1977
The Transports

This unique project relates the true story of Henry Cabell and Susannah Holmes, convicts transported to Australia on the “First Fleet” in 1787 and the trials and tribulations which culminated in that historic voyage. The tale is presented as a cycle of new compositions in the idiom of traditional English folk song, linked by narrative passages in the style and to the melodies of broadsheet ballads of the time. The orchestral passages and arrangements for the accompanied songs have been conveived in such a way as to underline the overall feeling of “period” and the instruments used are those likely to have been heard in the church bands or “quires” of East Anglian villages in those days. The singers have been chosen from the front rank of the English folk song revival, and the melodies composed to suit their individual style. A detailed account of the historical background... (continua)
Farewell to our lovers and our kind relations,
(continua)
inviata da Dq82 4/1/2018 - 15:16
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Juarez, Mexico

Juarez, Mexico
2013
Thom Chacon

Ciudad Juarez è una città messicana, al confine con gli Stati Uniti, da cui è separata dal Rio Grande (dall'altra parte del fiume vi è El Paso, una volta erano un'unica città), una delle città più malfamate del mondo, per anni con il più alto tasso di omicidi procapite al mondo. I cartelli criminali contrabbandano droga e, ovviamente, clandestini, negli Stati Uniti. Negli ultimi 15 anni, la città ha perso quasi il 20% della popolazione, esasperata dalla violenza del luogo e allettata da un futuro migliore al di là del fiume.
Ciudad Juarez è tristemente nota anche per i numerosissimi femminicidi, particolarmente giovani ragazze, che lavorano nelle maquilladoras che producono beni per gli USA. Jennifer Lopez produsse anche un film, Bordertown (2007), in cui lei interpreta una giornalista che indaga su tutte queste morti.

Once I was driving east on Interstate 10 and I went... (continua)
I can see across the border
(continua)
inviata da Dq82 4/1/2018 - 13:09
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Te vengo a cercà

Te vengo a cercà
[2016]

Singolo de La Maschera feat. Laye Ba.

Il video ufficiale è stato realizzato tra Dakar, in Senegal, e Napoli

"Te vengo a cercà” è il mio grido di gioia generato da un abbraccio – racconta Colella – ho scritto i versi “chest’è Napule e nun è Africa” perché ognuno è il Sud di qualcun altro. Perché quelle che ci spacciano per differenze in realtà non sono altro che paure. Perché in qualsiasi parte del mondo, di fronte a un figlio costretto a lasciare sua madreterra, nun se po’ sta fermi a guardare”
Da questa pagina
Nioo booke faniuu diogue
(continua)
inviata da adriana 2/1/2018 - 09:16
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At the Purchaser's Option

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Ciao Lorenzo, suggerirei di sostituire il testo così come l'autrice lo canta. Inoltre inserirei il brano anche nei percorsi sulla violenza contro le donne e sulla guerra del lavoro:

(B.B.)

Proposta accolta.
1/1/2018 - 17:54
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Piazza Indipendenza

Piazza Indipendenza
[2017]

Singolo:Piazza Indipendenza

A un anno dall’uscita di “Mille Gruppi Avanzano” (nono album), questa canzone apre una nuova stagione di Assalti Frontali... faremo uscire singoli a breve scadenza per i prossimi mesi. Poesia che parla di realtà.

Piazza Indipendenza è una piazza centrale di Roma, vicino alla Stazione Termini. Quest'estate il 24 agosto, sono stati sgomberati con lacrimogeni e idranti un gruppo di migranti, per lo più rifugiati eritrei, che occupavano i giardini sulla piazza dopo essere già stati sgomberati da via Curtatone.
Premetto che per noi nessuno è clandestino, che non esistono differenze tra i cosiddetti migranti economici e i rifugiati. Per noi esistono persone.
Però questo episodio è stato particolarmente grave per diversi motivi: i tempi, si è deciso di sgomberare in pieno agosto quando Roma è semideserta, quasi che così i romani non se ne accorgessero; le... (continua)
Giocavo con mio figlio all’isola del Giglio
(continua)
inviata da adriana & DonQuijote82 25/12/2017 - 09:39




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