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Il 25 aprile 1974, cinquant’anni fa, in Portogallo arrivò finalmente il Giorno delle sorprese (José Saramago, 1966). Per questo motivo abbiamo voluto rifare completamente la pagina della sua canzone-simbolo, che diventa una “Pagina Speciale”. Che possa servire, e parecchio, anche a un altro 25 aprile: il nostro. Quest’anno più che mai!
Riccardo Venturi 24/4/2024 - 12:13
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Carnivore

Carnivore
[1987]
Scritta da Mireille Chevalier
Nell'album “Tome II”, il secondo album per questa importante ska-punk-rock band francese, capitanata da François Hadji-Lazaro, scioltasi nel 1997 dopo una decina d'anni di attività
Testo trovato su Bide & Musique

“Siamo diventati carnivori dal tanto macello che la TV ci ha mostrato. La guerra d'Algeria non l'abbiamo conosciuta, ma quella del Vietnam sa ancora di carne cruda. La carne è più che una scelta, è un'ossessione. Ci ha resi dei selvaggi, generazione carnivora!”
Du pavé au roquefort
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/8/2017 - 21:35
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En cet Hiver de 1915, il vous aimait très fort

En cet Hiver de 1915, il vous aimait très fort
[2006]
Parole e musica di François Hadji-Lazaro, musicista, cantante e attore parigino, classe 1956, membro fondatore di un'importante band, Les Garçons Bouchers, dissoltasi nel 1997.
La canzone che apre il suo album intitolato “Aigre-doux”
C'est arrivé au milieu des plaines
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/8/2017 - 21:10
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La Der des Ders

La Der des Ders
[2005]
In “Thérapie de groupe”, unico album – così mi risulta – di questa ska punk band francese... Non so che fine abbiano fatto...

“La Der des Ders” sta per “La Dernière des Dernières”, “L'Ultima delle Ultime”, così venne chiamata la Grande Guerra all'indomani dell'immane macello... Ma, come si sa, era solo un'illusione...

Per estensione, “Le der des ders” indicava pure il “poilu”, il soldatino francese sprofondato nelle trincee di quella terribile guerra.
Que me revienne en mémoire la souffrance des poilus
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/8/2017 - 20:45

Fanny

Fanny
Fanny

Chanson française – Fanny – Marco Valdo M.I. – 2017



Voici, Lucien l’âne mon ami, un portrait de femme, une femme telle qu’elle est vue par un de ses soupirants, un de ses anciens amants, peut-être ; ou simplement, une femme telle qu’un certains hommes dans certaines conditions peuvent la rêver. Un songe, une idée, un idéal, une idéale. Évidemment, on se demande si de ce portrait, on tire le portrait d’une certaine femme ou celui d’un certain genre de femme.

Moi, à le lire, je me demande, s’il est vraiment possible que de telles personnes existent chez les humains, demande Lucien l’âne un peu interloqué. D’un autre côté, il est vrai que j’ai entendu dire qu’il existait des ânesses très calmes et très rondes et douces et assez nonchalantes et pour tout dire, passives ou placides. Je dois pourtant à la vérité de dire que moi, les ânesses, je ne les fréquente pas beaucoup ; je ne sais... (continua)
Je l’ai trouvée
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 16/8/2017 - 17:49

Une lettre oubliée (Verba volant, scripta manent)

Une lettre oubliée (Verba volant, scripta manent)
[2005]
Parole e musica di Juliette Noureddine, in arte semplicemente Juliette, cantautrice francese classe 1962
Nel suo album intitolato “Mutatis… mutandis”, dove la canzone è eseguita in duo con Guillaume Depardieu, figlio di Élisabeth Guignot e Gérard Depardieu, morto di una malattia fulminante nel 2008.
[Lui]
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/8/2017 - 15:21
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Verdun

Verdun
[2001]
Parole e musica di Bernard Joyet, cantautore francese classe 1947
Nel suo album d’esordio intitolato “Prolongations”

“Siamo come gli insetti, le stesse guerre. La Terra è un bordello che assomiglia a Verdun...”
Le temps semble s'offrir une sublime pause
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/8/2017 - 13:57
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Louise

Louise
[1981]
Parole di Franc Combès, in arte Frank Thomas (1936-2017), paroliere
Musica di Raymond Berliner, in arte Gérard Berliner (1956-2010), cantautore parigino (fratello di Bruno, noto criminale degli anni 80, ucciso in uno scontro a fuoco nel 1986)
Il più grande successo di Gérard Berliner, un singolo poi incluso nel suo album d’esordio intitolato “Voleur de mamans” (1982)

Un tragico ritratto di donna travolta dal dramma della Grande Guerra.
Liberamente ispirato alla prima parte del romanzo di Claude Michelet “Des grives aux loups”, pubblicato nel 1979, prima parte della saga della famiglia Vialhe, adattato anche per la televisione.
Mais qui a soulagé sa peine
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/8/2017 - 13:36
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Le Lac Majeur

Le Lac Majeur
[1972]

Album : Amerika

Parole di Étienne Roda-Gil (1941-2004), importante paroliere francese, anarchico
Musica di Mort Shuman

Le Lac Majeur est une chanson de Mort Shuman sortie en simple en 1972 et parue sur l'album Amerika la même année. Elle est écrite par Étienne Roda-Gil et composée par Mort Shuman. La chanson est initialement boudée par les radios, qui la trouvent trop longue car elle dure plus de cinq minutes. La chanson étant réclamée par les auditeurs, les stations de radio se sont retrouvées contraintes de la diffuser.

Le texte de cette chanson se réfère à Michel Bakounine, qui fit tirer le 13 juillet 1874 un feu d'artifice en l'honneur de sa femme à Minusio, face au lac Majeur. C'est donc plus de cendres du feu d'artifice que de neige dont il est question dans cette chanson, et du désenchantement des révolutions anarchistes italiennes de l'époque

Shuman a également enregistré la chanson en allemand sous le titre Lago Maggiore im Schnee, cette version sera reprise par Vicky Leandros en 1973.
Fonte
Il neige sur le lac Majeur
(continua)
inviata da adriana grazie a Bernart Bartleby 16/8/2017 - 10:05
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Utile

Utile
[1992]
Parole di Étienne Roda-Gil (1941-2004), importante paroliere francese, anarchico
Musica di Julien Clerc
La canzone che dà il titolo al suo album del 1992

A cosa serve una canzone se non è armata?, mi dicevano dei cileni, braccia aperte, pugni chiusi...”

Credo che questo sia un testo importante per le CCG/AWS…
A quoi sert une chanson
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/8/2017 - 08:31
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Nonviolence They Choose for Afghanistan

Nonviolence They Choose for Afghanistan
(11 March 2011)
from Anita McKone's website

Dedicated to the Afghan Youth Peace Volunteers (now Afghan Peace Volunteers) http://ourjourneytosmile.com
So many fathers are gone, lost to the fighting
(continua)
16/8/2017 - 00:01
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Love and Mercy

Love and Mercy
(1988)

Dal primo disco solista di Brian Wilson

I was in my piano room, playing "What the World Needs Now," and I just went into my own song…worked very hard to get out what was in my heart on that one…it’s a personal message from me to people.…We wanted people to be covered with love, because there’s no guarantee of somebody waking up in the morning with any love. It goes away, like a bad dream. It disappears. Mercy would be a deeper word than love. I would think love is a gentle thing and mercy would be more desperate, ultimately more desperately needed, thing in life. Mercy–a little break here and there for somebody who’s having trouble.…"Love and Mercy" is probably the most spiritual song I’ve ever written

Brian Wilson 2000 Liner Notes
I was sittin' in a crummy movie
(continua)
15/8/2017 - 23:55
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Dear Mr. Man

Dear Mr. Man
Album: Musicology (2004)
What's wrong with the world today?
(continua)
15/8/2017 - 23:45
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Echoes

Echoes
(1969)

Album: Spirits Known And Unknown
There is a place where it's always spring,
(continua)
15/8/2017 - 23:39
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Butterflies

Butterflies
(2016)

Album: Ziggy Marley
testo trovato su Stop The War Coalition

Una bella canzone del figlio di Bob Marley sulla possibilità per gli umani di evolvere e di migliorare. Come un bruco diventa una farfalla, anche noi possiamo superare la guerra ma solo grazie all'amore. La canzone è accompagnata da un suggestivo video di animazione.
The battles you will win with arms
(continua)
15/8/2017 - 23:28
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Amen

Amen
Album: Ziggy Marley (2016)
Verily I say amen, amen. Verily I say amen, amen.
(continua)
15/8/2017 - 17:05
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Son a Lumumba

Son a Lumumba
1961
Carlos Puebla canta al pueblo

La canzone, per la musica un tradizionale son cubano, è dedicata a Patrice Lumumba, politico, primo presidente eletto del Congo, ucciso con la connivenza delle potenze occidentali per le sue posizioni antisecessioniste (il Belgio cercava di favorire la secessione della regione mineraria del Katanga), anticolonialiste, antimperialiste e filocomuniste.
El crimen imperialista
(continua)
inviata da Dq82 15/8/2017 - 15:10
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In the Hands of Love

In the Hands of Love
1987
Remembrance Days
Well the truth was told, written on the mountains
(continua)
inviata da Dq82 15/8/2017 - 10:34
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In Exile (for Rodrigo Rojas)

In Exile (for Rodrigo Rojas)
1987
Remembrance Days

Rodrigo Rojas De Negri, fotografo e studente di 19 anni alla Woodrow Wilson High School di Washington, era tornato in Cile nel maggio del 1986 per conoscere il suo paese di origine. Era nato in Cile, ma era cresciuto a Washington poiché la madre, Verónica De Negri era stata imprigionata, torturata ed espulsa dal paese dopo il colpo di stato dell’11 settembre del 1973 che aveva destituito Allende e portato al potere Pinochet. Nel 1977, con i due figli Rodrigo e Pablo, si era stabilita negli Stati Uniti.

La mattina del 2 luglio del 1986 Rodrigo Rojas prese parte a una manifestazione indetta contro la dittatura in un quartiere operaio di Santiago. Tre pattuglie di militari intercettarono il gruppo di fotografi di cui Rojas faceva parte: quasi tutti riuscirono a fuggire ma Rodrigo Rojas e una studentessa, Carmen Gloria Quintana, che all’epoca aveva 18 anni, furono invece... (continua)
 I, I was never very young
(continua)
inviata da Dq82 15/8/2017 - 10:12
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Trenches

Trenches
1997
Blues for the Lost Days
In the middle of summer nineteen fourteen
(continua)
inviata da Dq82 14/8/2017 - 23:58
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Arlington '73

Arlington '73
1982
Well Forked But Not Dead (Christ: The Album)
-D'ya know what I just realized?
(continua)
inviata da Dq82 14/8/2017 - 23:39
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Floating Down

Floating Down
2017
We're All Alright!
Sometimes I'm falling down
(continua)
inviata da Dq82 14/8/2017 - 23:23
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Out of Sight Out of Mind

Out of Sight Out of Mind
2002
Order of the Leech
The pulse of the world when it stopped for a day
(continua)
inviata da Dq82 14/8/2017 - 22:48
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Continuing War on Stupidity

Continuing War on Stupidity
2002
Order of the Leech
There's only one war to end all war
(continua)
inviata da Dq82 14/8/2017 - 22:42
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Walls (Siege)

Walls (Siege)
1989
Peel Sessions

Mura antiche come la storia, muri di confine e muri di segregazione: abbattiamo tutti i muri... questa canzone ha quasi 30 anni ma è quanto mai attuale
Walls that part humanity
(continua)
inviata da Dq82 14/8/2017 - 22:31
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From Enslavement to Obliteration

From Enslavement to Obliteration
[1988]
Nell’album intitolato “From Enslavement to Obliteration”
Commited to a life of slavery
(continua)
inviata da Dq82 14/8/2017 - 22:15
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Cadaver Pouch Conveyor System

Cadaver Pouch Conveyor System
2013
Surgical Steel
Bloodlustmord
(continua)
inviata da Dq82 14/8/2017 - 22:01
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Third Crusade

Third Crusade
2011
The Nomad Series, Volume 3: Sing in My Meadow
King Richard came upon them 
(continua)
inviata da Dq82 14/8/2017 - 21:46
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Remember

Remember
1981
Camera camera
I have her letters
(continua)
inviata da Dq82 14/8/2017 - 19:45
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All Your Friends

All Your Friends
2014
A sky full of stars EP

“In memory of all those from all nations who fought in the First World War”

Il video di All Your Friends è stato montato con spezzoni di filmati girati proprio all'epoca della Grande Guerra, che quest'anno ricorda il centenario dello scoppio del conflitto: l'11 Novembre sarà anche il Remembrance Day, conosciuto come Poppy Day (il giorno dei papaveri), giornata dedicata al ricordo della fine della Prima Guerra Mondiale che terminò proprio l'11 Novembre 1918. La commemorazione si tiene nei paesi del Commonwealth, in Francia e in Belgio e la tradizione vuole che si rimembri questo evento attraverso i papaveri rossi.
soundblog.it
On and on
(continua)
inviata da Dq82 14/8/2017 - 14:26
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Greensboro Massacre

Greensboro Massacre
[1980s]
Parole e musica di Bob A. Feldman, songwriter di Boston, Massachusetts, che ha scritto decine di canzoni tutte di dominio pubblico.

A protest folk song from the early 1980s about the massacre of five labor-movement activists at an anti-Ku Klux Klan (KKK) rally in Greensboro, North Carolina on November 3, 1979.

[…] Lo slogan “Death to the Klan” emerse prepotentemente negli anni ’70, mentre i cavalieri del Klan si diffusero in tutti gli Stati Uniti, favorendo così l’espansione di altri gruppi del Klan, come Invisible Empire. La nuova ondata organizzativa del Klan ha giocato un ruolo rilevante nelle comunità del Sud degli States, come a Greensboro, North Carolina. Un gruppo di sinistra denominato Communist Workers’ Party nel 1979 organizzò un’opposizione militante ed antirazzista al Klan. Per coloro i quali oggi tentano di organizzare una difesa della comunità, l’eredità di Greensboro... (continua)
The Klan arrived
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/8/2017 - 21:54
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Il pappagallo

Il pappagallo
(1973)
Testo di Vinícius De Moraes, Sergio Endrigo, Sergio Bardotti
Musica di Luis Bacalov e Sergio Endrigo
dal disco "L'Arca"

Nel 1973 Endrigo collabora con De Moraes a un disco che raccoglie dodici canzoni per bambini dedicate agli animali, alcune delle quali traduzioni di canzoni brasiliane. Al disco collaborano vari gruppi: The Plagues, Marisa Sannia, i Ricchi e Poveri, Vittorio De Scalzi dei New Trolls.

Come ricorda Vito Vita, "Il pappagallo", è però solo all'apparenza una canzone per bambini ma in realtà parla metaforicamente del Brasile, in quel periodo sotto una feroce dittatura militare ("Pappagallo brasiliano / il Brasile è ormai lontano: / tu che libero sei nato / te ne sei dimenticato"), e non a caso il brano è stato riproposto dal vivo da Alessio Lega.
Ma che bello pappagallo
(continua)
13/8/2017 - 21:31
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Drummer Hodge

Drummer Hodge
1899
Literature

Scritta appena dopo l'inizio della seconda guerra anglo-boera. Narra di un soldato seppellito senza troppe cerimonie, in un ambiente ostile e lontano da casa

Musical settings (art songs, Lieder, mélodies, (etc.), choral pieces, and other vocal works set to this text), listed by composer (not necessarily exhaustive)

by Garth Baxter (b. 1946), "Drummer Hodge" [satb chorus and piano], from The Battle Cry, no. 4.

by John Edmunds (1913 - 1986), "The Drummer", published <<1969. [medium voice, piano]

by Alfred Matthew Hale (1875 - 1960), "Drummer Hodge", op. 39 no. ? [female voice and orchestra], fromFive War Poems [

by John Pierre Herman Joubert (b. 1927), "Drummer Hodge", op. 109 no. 3 (1985), from South of the Line, no. 3. [
They throw in Drummer Hodge, to rest
(continua)
inviata da Dq82 13/8/2017 - 20:35
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Giorgio Perlasca

Giorgio Perlasca
2003
A thing so real


Quella di Giorgio Perlasca è la straordinaria vicenda di un uomo che, pressoché da solo, nell’inverno del 1944-1945 a Budapest riuscì a salvare dallo sterminio nazista migliaia di ungheresi di religione ebraica inventandosi un ruolo, quello di Console spagnolo, lui che non era né diplomatico né spagnolo.
Tornato in Italia dopo la guerra la sua storia non la racconta a nessuno, nemmeno in famiglia, semplicemente perché riteneva d’aver fatto il proprio dovere, nulla di più e nulla di meno.
Se non fosse stato per alcune donne ebree ungheresi da lui salvate in quel terribile inverno di Budapest la sua storia sarebbe andata dispersa. Queste donne, a fine degli anni ’80 misero sul giornale della Comunità ebraica di Budapest un avviso di ricerca di un diplomatico spagnolo, Jorge Perlasca, che aveva salvato loro e tanti altri correligionari durante quei mesi terribili della... (continua)
Italy was far behind me even if I could be warned
(continua)
inviata da Dq82 13/8/2017 - 20:02
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أغنية الدفاع المدني السوري

Wasfi Massarani
أغنية الدفاع المدني السوري
2017
White Helmets Song (Blossoms of peace)

Inserisco questa canzone consapevole del rischio. La canzone è dedicata ai White Helmets (Arabic: الخوذ البيضاء ,القبعات البيضاء‎‎ al-Ḫawdh al-bayḍāʾ / al-Qubaʿāt al-Bayḍāʾ), noti ufficialmente come Syrian Civil Defence (SCD; Arabic: الدفاع المدني السوري‎‎ ad-Difāʿ al-Madanī as-Sūrī); la protezione civile Siriana, un'organizzazione fondata nel 2013 e che si occupa di recupero dei civili tra le macerie; questo quello che è e che appare ai media occidentali, un gruppo di volontari, ca 3000, che cerca di salvare le vittime civili della guerra, loro fonti riferiscono 62.000 salvataggi tra il 2013 e il 2016 e ca 145 volontari morti, gli ultimi qualche giorno fa uccisi da un commando armato.
D'altra parte la Difesa Civile Siriana è stata accusata di avere legami finanziari con organizzazioni situate negli Stati Uniti d'America che operano nel contesto... (continua)
عن مُدنٍ باتَتْ رُكامًا .. تحت تفاصيلِ العذابْ
(continua)
inviata da Dq82 13/8/2017 - 16:33

O bruno partigiano di Val Strona

anonimo
Inno della Brigata Beltrami, nata sulle montagne della Val Strona.
Il testo fu composto forse dallo stesso Capitano Beltrami, o forse da qulacuno dei suoi uomini
Da : Canti popolari del Cusio
O bruno partigiano di Val Strona,
(continua)
inviata da adriana 13/8/2017 - 10:58
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Today in Charlottesville

Today in Charlottesville
[13 agosto 2017]

19 injured, one killed.

[2017]

Album: Ballad of a Wobbly
There was a massacre in church that got certain forces moving
(continua)
inviata da adriana 13/8/2017 - 08:51
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Guerra

Guerra
(2017)
Album Residente

Testo da genius

In "Guerra" Residente parla in prima persona dal punto di vista della guerra, con parole terrificanti, poi cambia prospettiva e si pone dalla parte della vita che è capace di sconfiggere la guerra. "La guerra è più debole che forte, non sopporta la vita per questo si nasconde nella morte".

Alla canzone hanno collaborato musicisti di paesi teatro di conflitti recenti, come Georgia, Armenia, Russia, Ossezia del Nord e Ossezia del sud con lo scopo di promuovere la pace per mezzo della musica e per dimostre che quando lavoriamo insieme possiamo creare qualcosa di grandioso.


Es un tema que se construyó con mucha fuerza, pensando en el daño de la guerra. Está escrito en primera persona, como si yo fuese la guerra. La guerra hablando y después le hago un poco de bullying a la guerra. Me parece que es un tema ahora mismo más que relevante.

*

"Guerra”... (continua)
Царю Небесный, Утешителю, Душе истины,
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 12/8/2017 - 23:10
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Red Alerta

Red Alerta
(2017)

feat. ToteKing, Green Valley, Aziza Brahim & Shahira Amin

Singolo in sostegno alla Comisión Española de Ayuda al Refugiado (Cear).

"En la semana de la tragedia del mar de Alborán, donde han perdido la vida 49 personas, la única respuesta de nuestros gobernantes ha sido la de criminalizar a las ONG que están tratando de salvar las vidas y ponerles trabas en una labor que es responsabilidad de los estados"

Estrella Galán, secretaria general de Cear.
Red alerta
(continua)
12/8/2017 - 16:53
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Giordano Bruno

Giordano Bruno
[2015]
Testo e musica di Rocco Rosignoli
Lyrics and music by Rocco Rosignoli
מילים ומוזיקה של רוקו רוזיניולי
Album: Scansadiavoli (2015)
Di mondi che infiniti stanno ai cieli,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/8/2017 - 11:56
Percorsi: Giordano Bruno
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El informe del forense

El informe del forense
Album: Sin noticias de Holanda (2003)
Ella luchó, con todas sus fuerzas
(continua)
inviata da Simone S 12/8/2017 - 11:43
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Brothers

Brothers
(2017)

Album: Dark Matter

1961. John F. Kennedy e il fratello minore Bobby sono alla Casa Bianca. E JFK spiega al fratellino la sua fantastica idea di invadere Cuba con una spedizione alla Baia dei Porci. Ma perché? Perché l'Unione Sovietica potrebbe installare dei missili a Cuba? Per salvare l'isola dal comunismo? Ma no! Per prendersi Celia Cruz e portarla negli Stati Uniti!
Hey, Bobby
(continua)
11/8/2017 - 23:34

Antonio

Antonio
Antonio

Chanson française – Antonio – Marco Valdo M.I. – 2017



Voici, Lucien l’âne mon ami, une nouvelle chanson léviane – autrement dit, si tu t’en souviens, une chanson inspirée des récits de Carlo Levi. Je ne pourrais plus te dire si elle est tirée de « L’Orologio » ou du « Quaderno a cancelli ». En tout cas, elle ne vient ni de ma relecture de « Paura della Libertà », ni de celle que j’ai faite il n’y a pas si longtemps de « Cristò si è fermato a Eboli » ; elle s’intitule « Antonio ». Elle aurait pu s’intituler aussi bien Giovanni, Roberto, Silvio, Fortunato ou Francesco, mais voilà, elle s’intitule Antonio. En fait, cet Antonio est une sorte de silhouiette quelconque, un personnage qualunquiste, un « Nobody », un inconnu, cet inconnu du coin qu’on connaît de vue. Peut-être est-ce un « fanullone », un bon à rien ou alors, un honnête citoyen. Allez savoir avant d’avoir réfléchi à ce... (continua)
Certainement, vous le connaissez,
(continua)
inviata da m 11/8/2017 - 15:57

La Republicana

anonimo
Canzone legata alla Comune di Parigi scritta nel 1870.
"Badinguet" è il soprannome satirico dato a Napoleone III
da Bovisa In Canta
An plantat l'aubre qu'aviam tant desirat
(continua)
inviata da adriana 11/8/2017 - 11:39
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La sobirana

La sobirana
"La sovrana" è un canto popolare occitano che con versi poetici inneggia a un grande amore, la lingua occitana, identità di questo popolo senza nazione.

Cette chanson n'est pas anonyme : c'est Patrick Salinier du groupe Peiraguda qui a composé la musique, et moi, Pierre Salles, (Los Pagalhós) qui ai écrit les paroles
(Pierre Salles)
Despuish l'aup italiana,
(continua)
11/8/2017 - 11:19
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Soldatino

Soldatino
[2016]

Tratto dall'album: NEMO PROFETA
Testo e musica di Salvatore Nocera

SOLDATINO. La follia della guerra, in questo brano, è trattata con estrema semplicità intellettuale ed emotiva. Rievocando uno schema di canti fanciulleschi molto ricorrente nella tradizione popolare, ironicamente è affrontato un tema tanto scabroso e delicato. Uno solo fa la guerra mentre migliaia di sacrifici umani costellano uno scenario sempre più tragicamente attuale.
Unu che è lu re,
(continua)
inviata da Pupi di Surfaro 11/8/2017 - 09:05
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'Gnanzou

'Gnanzou
[2016]

Tratto dall'album: NEMO PROFETA
Testo e musica di Salvatore Nocera

Con la collaborazione straordinaria del musicista senegalese Jali Diabate. È il verso della “Cialoma”, il canto che accompagnava e guidava la pesca del tonno rosso nelle tonnare della Sicilia, quella che viene chiamata la “Mattanza”. Il mare si tingeva del rosso del sangue dei grossi pesci, creando uno scenario surreale e sconcertante. A questa suggestione ci siamo ispirati per l’idea del brano. Con questa metafora vogliamo raccontare l’ecatombe del Mediterraneo. Milioni di migranti che scappano dalla guerra, dalla fame, dal terrore, e, attraversando l’inferno del mare, in condizioni disumane, pregano e si aggrappano all’unico appiglio che gli rimane: la speranza di arrivare al di là di quell’orrendo mostro che minaccia di inghiottirli e restituirli alla loro sorte, troppo spesso, infausta e spietata.

Vittime del... (continua)
Ah, prigamu ca lu mari dorma,
(continua)
inviata da Pupi di Surfaro 11/8/2017 - 08:27
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Au nom de tous les enfants

Au nom de tous les enfants
[1985]
Scritta da Linda de Suza (autrice ed interprete di origine portoghese) e Michel Jouveaux (prolifico autore-compositore del pop francese)
Interpretata da due bambini, tali Damien Archangeli e Deborah (forse la sorella? O la figlia dell’autore Michel Jouveaux?)
Testo trovato su Bide & Musique
Au nom de tous les enfants
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/8/2017 - 08:19
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Quannu diu fici a tia...

Testo e musica di Salvatore Nocera

Questo brano nasce come uno studio ed un omaggio all’opera di Bernardino Giuliana (fu poeta della nostra terra): Mi piaci ‘a libertà. Gli uomini come le bestie. Peggio delle bestie. Un quadro a tinte forti di un’umanità bestiale. “Ognunu armali cu’ la propria razza, artari di crita, banneri di pezza...”. Schiavi delle ideologie e dei vizi… “In nome di dio si scanna e s’ammazza…”. Un inno inverso alla bestialità. Schiavi della grettezza e la rassegnazione. “L’ignoranza ammazza ‘a libertà”.
Quannu Diu fici a tia
(continua)
inviata da Pupi di Surfaro 11/8/2017 - 08:18
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Li me' paroli

Li me' paroli
LI ME’ PAROLI.
testo e musica di Salvatore Nocera
Il primo singolo.

Brano vincitore del Premio Andrea Parodi 2016, secondo al Premio Fabrizio De Andrè 2016, trionfatore al Tour Music Fest 2016.
La parte introduttiva cita Ignazio Buttitta (U pueta ‘nta chiazza).

È un brano schierato, di parte. Contro la globalizzazione. La massificazione della cultura. Contro la politica, la religione. Contro la società ipocrita e borghese. Contro la guerra, l'egoismo, il qualunquismo. Contro l'informazione falsa e la verità corrotta. Contro chi ci propina il progresso e ci rimane solo l'ignoranza. Contro le gabbie, le false libertà. Contro tutto. Solo per essere contro. Solo per non aderire a quegli ideali di mediocrità, di banalità, di identicità, che la società moderna ci vuole imporre. Solo per non essere belli, buoni e inoffensivi.
Braccianti, cumpagni,
(continua)
inviata da Pupi di Surfaro 11/8/2017 - 07:37

Y'a pas mal de cons sur Terre

Y'a pas mal de cons sur Terre
[2010]
Parole e musica di Caty de Savigny, cantante francese
Testo trovato su Bide & Musique
On se balade, on est pénard
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/8/2017 - 15:18

In a fondé eune Société (L’Société des Grosses Biroutes)

In a fondé eune Société (L’Société des Grosses Biroutes)
[1966]
Nel disco “Les Capenoules - Y cantent et y juent pou vous ottes, Vol. 1”
Testo trovato su di una pagina dedicata al gruppo

Les Capenoules (“I Teppisti”) sono stati un gruppo dell’Hauts-de-France, attivo negli anni 60 e 70, il cui repertorio di “chansons paillardes”, goliardiche, è prevalentemente in patois della Picardie, il cosiddetto “ch’ti”.
In a fondé eune Société, in a fondé eune société, eune société
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/8/2017 - 14:00
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Laissez briller le soleil

Laissez briller le soleil
[1966]
Scritta da Joël Rive e Farid Khaldi, membri di questa rock band parigina, attiva per un paio d’anni a metà dei 60.
Testo trovato su Bide & Musique
Croyez-moi, c'est vrai, la Terre va exploser
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/8/2017 - 13:19

Il n'y a plus d'tabac

Il n'y a plus d'tabac
[1940-42]
Versi di Maurice Van Moppès, sull’aria della popolare settecentesca “J’ai du bon tabac”

Maurice Van Moppès (1904-1957) è stato pittore, illustratore, scenografo e cantautore. Infermiere militare durante la Seconda Guerra mondiale, raggiunse De Gaulle a Londra e lì intervenne spesso alla trasmissione della BBC "Les français parlent aux français". Scrisse alcune canzoni su melodie molto note o popolari, con lo scopo di denigrare l'occupante nazista e incoraggiare la Resistenza. Quelle canzoni, da lui stesso illustrate, furono stampate in un piccolo pamphlet intitolato “Chansons de la BBC” che nel 1944 la RAF disperse su molti territori francesi. Il retro della brochure recava la frase “Les chansons que vous avez entendues à la radio vous sont apportées par vos amis de la RAF”
Il n'y a plus d'tabac
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/8/2017 - 09:08
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Cher

Cher
[1977]
Parole di Brigitte Fontaine
Musica di Areski Belkacem (1940-), compositore francese di origine algerina, berbera, collaboratore storico della Fontaine.
Nell'album intitolato “Vous et Nous”
Le juke-box est vicieux
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/8/2017 - 23:23
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Maman, j'ai peur

Maman, j'ai peur
[1968]
Scritta da Brigitte Fontaine e Jacques Higelin (1940-2018), autore, compositore, interprete, parente e collaboratore di lungo corso della Fontaine.
Una terribile ninna nanna dall'album “12 chansons d'avant le déluge”.
Testo trovato su Bide & Musique
Le bourreau met son réveil
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/8/2017 - 23:10
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Prohibition

Prohibition
[2009]
Parole di Brigitte Fontaine
Musica di Areski Belkacem (1940-), compositore francese di origine algerina, berbera, collaboratore storico della Fontaine.
La traccia che dà il titolo all'album del 2009

BELLISSIMA! Per un nuovo percorso – per carità, basta percorsi! - sulla violenza contro i vecchi...

“Sono vecchia, sto per morire, ma voglio ancora amare, bere e fumare. E se muoio sarà di gioia. E ve lo butto in culo a tutti quanti!”
J’exhibai ma carte senior
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/8/2017 - 22:23
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Au diable Dieu

Au diable Dieu
[2013]
Parole di Brigitte Fontaine, classe 1939, ancora attiva.
Musica di Areski Belkacem (1940-), compositore francese di origine algerina, berbera.
Nell'album della Fontaine intitolato “J'ai l'honneur d'être”

Visto che Y a des Zazous “deve” essere riattribuita ad Andrex, il suo interprete originario, allora mi tocca rimpiazzare una canzone alla Brigitte Fontaine. E lo faccio con vero piacere: “Al diavolo Dio!”

CAPOLAVORO!!!
Au diable Dieu
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/8/2017 - 22:00
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Nordest

Nordest
[2016]
Testo e musica di Francesco Pelosi
Traduzione in goriziano: Michel Torrisi e Francesco Pelosi
Arrangiamento: Davide Giromini e Rocco Marchi
Registrato e mixato da Roberto Passuti allo "Spectrum Studio" di Bologna
Francesco Pelosi: voce
Davide Giromini: fisarmonica e diamonica
Album: Il rito della città [2017]

Francesco Pelosi: parmigiano nato il giorno d'Ognissanti dell'orwelliano 1984, circa due metri di statura, un paio di torreggianti basette quasi risorgimentali, una voce che svernicia, ottime doti chitarristiche e la capacità di cantare e scrivere in ogni dialetto italiano da Aosta a Capo Passero. Questo in sintesi. Da qualche tempo fa parte di quella che informalmente chiamo la "Banda degli Incliti & Sommersi Cantautori Italiani del XXI Secolo", una banda decisamente mobile e variabile: così il Pelosi da Parma lo si vede in trii col Lega e il Giromini, con il Giromini... (continua)
Canto una dolse canzón per ti
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/8/2017 - 17:07
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Jennifer

Jennifer
[1986]
Parole e musica di Bernard “Bernie” Bonvoisin (1956-), artista e cantante, più noto come front-man del gruppo Trust
Nell’album da solista intitolato “Couleur Passion”
Testo trovato su Bide & Musique
Jennifer vient d'avoir huit ans
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/8/2017 - 15:42
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Alors Dieu châtia l'homme

Alors Dieu châtia l'homme
[1971]
Scritta da Dave Lernoult e Jean-Philippe Pamien, membri fondatori di questo – oggi dimenticato – gruppo prog-rock della regione di Lille
Testo trovato su Bide & Musique
Il y a bien de cela bien longtemps, lors de la création du monde,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/8/2017 - 13:42
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Soldat

Soldat
[anni 80]
Scritta da Jésus Villanueva e Phillipe Cattafesta e interpretata da tal Aurélie, tutti artisti oggi sconosciuti.
Testo trovato su Bide & Musique
Ils ont franchi le désert des rêves plein les yeux
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/8/2017 - 13:28
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Jacques Dutronc: La ballade du bon et des méchants

Jacques Dutronc: La ballade du bon et des méchants
[1975]
Parole di Philippe Labro (1936-), giornalista, scrittore, regista e autore di canzoni.
Musica di Francis Lai (1932-), grande compositore e musicista, autore di tante canzoni e di colonne sonore per film, come “Un homme et une femme” e “Love Story”, con cui si aggiudicò l'Oscar nel 1971.
Scritta per la colonna sonora del film “Le Bon et les Méchants” diretto nel 1976 da Claude Lelouch. Jacques Dutronc era il protagonista, insieme a Marlène Jobert, e interpretava nel film la canzone.

Il film “Le Bon et les Méchants” è basato su di una storia vera di malavita nella Francia tra il 1935 ed il 1945. Si tratta delle vicende della cosiddetta “gang des Tractions Avant”, una banda di violenti rapinatori capitanata da Pierre Loutrel, detto Pierrot Le Fou, criminale precoce, finito giovanissimo in un “Bat d'Af'”, com'erano chiamati i battaglioni punitivi nelle colonie francesi in Africa.

Durante... (continua)
Je ne savais rien
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/8/2017 - 21:41
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Bruttosozialprodukt

Bruttosozialprodukt
[1978]
Scritta da Friedel Geratsch e Reinhard Baierle
Il singolo d'esordio e forse il maggior successo per “Gli Avvoltoi” di Bochum
Poi nell'album intitolato “Heiße Zeiten...”
Wenn früh am Morgen die Werksirene dröhnt
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/8/2017 - 17:45
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Le Taissine

Le Taissine
Album : Ol cidì di Taissine

Canto popolare bergamasco;
narra del lavoro in miniera
e degli amori che sbocciano fra taissine e minatori
I part ala matina de bun’ura,
(continua)
inviata da adriana 8/8/2017 - 17:26
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Po’ i diss che i minatori

Po’ i diss che i minatori
Album : Ol cidì di Taissine

Canto popolare in dialetto bergamasco con aggiunta di vita “Gornese”;descrive il carattere allegro e gioviale dei minatori a dispetto dei contadini preoccupati solo per il mangiare e bere.
Pò i diss che i minatori son lingère
(continua)
inviata da adriana 8/8/2017 - 16:58
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Mani di donna

Mani di donna
Album : Ol cidì di Taissine

Le donne nella tradizione montana,
un canto popolare ne descrive le gesta,
le loro mani hanno scritto la storia.
La storia di queste montagne
(continua)
8/8/2017 - 16:49
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L’emigrant

L’emigrant
Album : Ol cidì di Taissine

“L’émigránt” descrive la vita degli emigranti bergamaschi e gornesi in terre lontane,
partiti così da poter realizzare i propri sogni, per lavoro o mantenere la famiglia,
seppur lontani il proprio paese sempre stretto nel cuore.
Chisà quace bèrgamàsch i è a l’èstèro a laurà,
(continua)
inviata da adriana 8/8/2017 - 16:43

Ma cosse fet o Taissina

Ma cosse fet o Taissina
Album : Ol cidì di Taissine

Canto sull’aria del popolare “Dove te vett o Marietina”,
rifrasato in dialetto bergamasco per descrivere l’attività della Taissina alla miniera.


LE TAISSINE

INQUADRAMENTO STORICO
Gorno è sempre stato famoso per le sue miniere di zinco e piombo.
Già ai tempi dei romani i cosiddetti “damnati ad metalla” condannati ai lavori forzati erano portati nelle miniere di Gorno ad estrarre questo metallo così particolare di colore rossiccio che unito al rame formava una lega resistente e utile: l’“auricalcum” che noi oggi conosciamo come ottone.
Ne parla Plinio il Vecchio nel suo “Naturalis Historiae”
Anche durante il medioevo continuò l’estrazione del minerale e nei primi del 1500 il territorio di Gorno e le zone circostanti furono oggetto di studio da parte del grande Leonardo da Vinci. Un documento a tale proposito si trova attualmente conservato nella biblioteca... (continua)
Ma cosse fèt o taissina?
(continua)
inviata da adriana 8/8/2017 - 16:33
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Minatore

Minatore
Album : Ol cidì di Taissine

Testo reperito in questa pagina

Canto popolare dedicato alla tradizione mineraria;
il minatore, i pericoli della miniera,
la devozione a Santa Barbara
Anche ‘l mio padre
(continua)
8/8/2017 - 16:18




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