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Percorso La Grande Guerra (1914-1918)

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The Poetic Clown

The Poetic Clown
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continua)
"Bury me at midnight in a silver moonlight spray!
(continua)
inviata da Dq82 5/12/2018 - 15:40
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Further Down the Line

Further Down the Line
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War

Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).

La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (continua)
It's not for me the dead stare cold,
(continua)
inviata da Dq82 5/12/2018 - 15:36

La galleria del Sempione

anonimo
La galleria del Sempione
[fine 800/inizio 900]
Trovo questo brano come cantato dal Coro Valdossola in un concerto del 2010 per le celebrazioni del 150° anniversario dell'unità d'Italia.

Le prime tre strofe risalgono agli anni della costruzione del tunnel del Sempione, tra il 1898 ed il 1905, anno della sua inaugurazione. Si veda al proposito Un dì di maggio alle undici di notte. Ma l'ultima strofa è un'aggiunta posteriore, facendo riferimento alle battaglie sul Grappa (novembre 1917 e ottobre 1918) nel corso della Grande Guerra.

Morti in pace di lavoro, morti in guerra di mitraglia... non credo che allora molte vedovelle abbiano poi potuto consolarsi...
La Galleria del Sempione l'è la rovina della gioventù,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/11/2018 - 21:40

I frà 'd San Bernardin

anonimo
I frà 'd San Bernardin
[1917]
Testo piemontese risalente alla Rivolta del Pane di Torino, 21-24 agosto 1917
Nel volume "Al rombo del cannon: Grande Guerra e canto popolare", di Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto, Neri Pozza editore.

Sull'insurrezione operaia di Torino del 1917 contro la guerra e contro la fame si veda Prendi il fucile e gettalo per terra (Gran Dio del cielo).
Qui basti ricordare che le due strofette in piemontese si riferiscono ad un episodio contestuale a quella rivolta, quando il 23 agosto la gente assalì, saccheggiò e bruciò il convento e la chiesa di San Bernardino nel quartiere Borgo San Paolo. Ciò avvenne perchè solo qualche tempo prima i frati avevano brutalmente malmenato, e forse seviziato, alcuni ragazzini che si erano introdotti nell'orto del convento per rubare della frutta...

Questo il racconto da "Storia di Torino operaia e socialista", di Paolo Spriano, 1972, p.... (continua)
I frà 'd San Bernardin
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/11/2018 - 17:37

Il governo italiano prepotente come un cane

anonimo
Il governo italiano prepotente come un cane
[1914-18]
Canto raccolto da Franco Castelli nell'Alessandrino, dalla voce della madre Gemma Milanese.
Nel volume "Al rombo del cannon: Grande Guerra e canto popolare", di Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto, Neri Pozza editore.

"Canto che coniuga, in una sintesi di rara forza evocativa: la denuncia della prepotenza del potere; il senso di appartenenza alla nazione; il giudizio critico che accomuna preti, imboscati e signori; il divario sociale che la guerra ha esaltato esponendo alle atrocità dei combattimenti solo i poveretti, mandati a morire in mezzo a quei reticolati."
Il governo italiano
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/11/2018 - 21:59

Ma parliamo dunque di questi imboscati

anonimo
Ma parliamo dunque di questi imboscati
[1914-18]
Un canto raccolto negli anni 60 a Novara e ad Arzignano (VI), presente nel volume "E non mai più la guerra", di Cesare Bermani e Antonella De Palma, pubblicato dalla Società di mutuo soccorso Ernesto de Martino nel 2015

Riportato anche in "Al rombo del cannon: Grande Guerra e canto popolare", di Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto, Neri Pozza editore.

Nella propaganda ufficiale la figura dell'imboscato era assimilata a quella del disertore, traditori della patria. Già nelle trincee il sentimento era diverso, che gli imboscati erano gli ufficiali nelle retrovie e i signori e i ministri che tiravano i fili della guerra stando a casa "con le loro mogli sui letti di lana", come recita un'altra strofetta di quel periodo. Ma qui la coscienza di classe e insieme la lucida consapevolezza che un lavoratore non può che essere contro la guerra trasformano l'operaio/imboscato... (continua)
Ma parliamo dunque di questi imboscati
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/11/2018 - 21:06

U fìgghie a la uèrre

anonimo
U fìgghie a la uèrre
[1914-18?]
Canzone (di autore anonimo?) che ho trovato per caso sul sito del Centro Studi Baresi, come riferito dal sig. Linsalata, di anni 58, portuale, che l’apprese da suo nonno.
La versione in italiano si trova in "Al rombo del cannon: Grande Guerra e canto popolare", di Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto, Neri Pozza editore. Purtroppo non dispongo del volume e on line non mi è consentita la visualizzazione del testo.
Ci t’ambarò de disce la paròle
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/11/2018 - 23:11

E ‘un me ne ‘mporta della tu’ vittoria

Antiwar Songs Blog
E ‘un me ne ‘mporta della tu’ vittoria
E ‘un me ne ‘mporta della tu’ vittoria, perché ci sputo sopra alla bandiera; sputo sopra l’Italia tutta ‘ntera e vado ‘n culo al re con la su’ boria. Così recita un canto popolare raccolto da Pino Masi e dal Canzoniere Pisano nel 1966. Un canto, che come è stato ricordato al raduno del nostro […]
Antiwar Songs Staff 2018-11-04 19:27:00

Gli imboscati

anonimo
Gli imboscati
[1918]
Sull'aria del "Bombacè" del Sor Capanna (1865-1921), forse la primissima versione de Il general Cadorna
Testo trovato su "Al rombo del cannon: Grande Guerra e canto popolare", di Franco Castelli, Emilio Jona, Alberto Lovatto, editore Neri Pozza
Non ci vuoi molto studio
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/11/2018 - 22:12
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Nonno (tra Caporetto e Tripoli)

Nonno (tra Caporetto e Tripoli)
(canzone scritta nel 2000 per nonno Gigi Giannini dal nipote Massimo Liberatori, di Mafalda Giannini e Vincenzo)

2007
Deragliamenti

«Le stelle alpine poi tornano poco più avanti nella canzone dedicata a mio nonno, che era stato a Caporetto. Lui non ha mai indossato camicie nere, s'era fatto solo questa campagna della Prima Guerra Mondiale, e tornò con questo mazzetto di stelle alpine che io conservo sotto vetro dentro un quadruccio, per cui questi sono i fiori che faccio sbocciare al confine della notte del cantastorie, che non so nemmeno io quanto sia reale e quanto sia un desiderio di pacificazione con le proprie guerre, la propria vita.
Io, per esempio, avevo conosciuto l'Umbria da bambino perché, essendo orfano di babbo, finì in collegio a Spoleto, e dunque questa terra tanto bella l'avevo odiata e amata e desideravo riconciliarmici. Quando mio nonno morì mi lasciò il mazzetto di... (continua)
C’erano una volta sai qui le quattro stagioni
(continua)
inviata da Dq82 1/11/2018 - 11:50
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Madre Acqua

Madre Acqua
Rovereto, in provincia di Trento è stata teatro insieme ad altre città e paesi della prima guerra mondiale. La prima guerra mondiale è stata la guerra delle montagne. La montagna di Rovereto, il monte Zugna è una montagna che presenta scarsità di acqua. Per questo motivo le poche fonti disponibili erano necessariamente a disposizione di tutti. A monte di Rovereto, sul colle di Miravalle, poco sotto a dove attualmente è situata la Campana dei Caduti, c’era e c’è una fontanella, che porta una lapide. Questa lapide ricorda come i due eserciti, quello italiano e quello austriaco, alla sera, finite le ostilità scendevano alla fontana per bere, accomunati dallo stesso bisogno: la sete. L’acqua diventava la stessa madre, madre di tutti, che univa i nemici, fratelli della stessa sete. Un richiamo ed un invito a ripudiare la guerra. Siamo tutti figli della stessa madre, Madre Acqua.
Era il Sedici e il Diciassette
(continua)
inviata da Coro Vallagarina 27/10/2018 - 09:54
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A Soldier's Diary

A Soldier's Diary
2006
Suite XVI

The fastest song the band has ever recorded. I wanted to cram in as many chord changes as we could and still keep the whole thing rocketing alone. It was inspired by reading about some of the notes, letters and diaries that were found in the allied trenches during the First World War, left by soldiers about to go over the top, never to be seen, and in many cases never to be found, again. I thought it was stirring stuff, heart breaking, poignant, and in the case of many a British Tommy, blackly amusing…never say fucking die…sometimes all there is left is to laugh…

Counterpointing dark subject matter again with a jolly upbeat tune and melody seemed to be key here, and we rattled this off in no time once we’d worked it through. It’s not easy playing as fast as this and keeping it tight, and we’ve been playing it live recently too…a first… As an aside, this was the song I mentioned... (continua)
I guess it's time to go
(continua)
inviata da Dq82 14/10/2018 - 09:51
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J'aime mieux me taire

J'aime mieux me taire
Coko et Danito / Le cri du poilu - avec Les Ogres de Barback
1 cd / 14 chansons de la grande guerre chantées par un duo respectueux des textes
EPM 6705399
Soir et matin combien de gens bavardent
(continua)
inviata da JJ 23/9/2018 - 12:15

Angst packt mich an

Angst packt mich an
[1914]
Versi di Erich Mühsam (1878-1934), poeta e militante anarchico tedesco, ebreo, uno dei primi a perire sotto il giogo nazista.
Nella raccolta "Wüste - Krater – Wolken", pubblicata nel 1914, alla vigilia della Grande Guerra.
Musica di Ulrich Türk, nel disco di Lutz Görner ‎intitolato "Texte Und Lieder Verbrannter Dichter", pubblicato nel 1983.
Angst packt mich an.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/9/2018 - 20:58
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Ti ricordi la sera dei baci

anonimo
Ti ricordi la sera dei baci
Un classico canto degli alpini in cui compare un "topos" sulla guerra: la fidanzata che rimane a casa e piange l'amore perduto.

Canzone diffusa in tutto il Trentino ed in altre aree dell'Italia centro-settentrionale con i titoli: "Ti ricordi la sera dei baci" e "Ragazzine". Nel testo risalente alla Prima guerra mondiale, la protagonista ricorda il suo innamorato, la promessa di sposarla al ritorno dalla guerra e il destino crudele che non lo fece mai tornare: morto nel Trentino (in altre versioni sul Piave), l'innamorata non si dà pace.
Archivio Provinciale della Tradizione Orale, Trentino


Fonte: libretto 'Canti degli Alpini' Commissione per la difesa del canto alpino Ottobre 1967 Associazione Nazionale Alpini.
Ti ricordi la sera dei baci,
(continua)
inviata da Dq82 20/9/2018 - 23:30
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Cosa occorre

Rovereto 2018

Testo e musica :Renzo Vigagni

Canzone nata come colonna sonora di uno spettacolo teatrale nel centenario della prima aberrante guerra mondiale.
Per fare un’altra pace
(continua)
inviata da renzo vigagni 30/8/2018 - 22:16
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Cunfins

Cunfins
1979
"Che Diaz... us al meriti", Centro editoriale friulano, Aiello del Friuli (UD)
Musicata da Lino Straulino
Ogni sera. Lino Straulino al cjante Leonardo Zanier (2018)
Il confin
(continua)
inviata da Dq82 21/6/2018 - 09:57
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Salvatore Fiumara

Salvatore Fiumara
2017
Non ascoltare in caso d'incendio
feat. Massimo Priviero

Salvatore Fiumara, cittadino del Comune di Girifalco (CZ), è stato trombettiere del 121° Reggimento Fanteria.
È caduto sul Carso per ferite riportate in combattimento il 31 ottobre 1916, durante la prima guerra mondiale.

Brano cantato a due voci da Davide Buzzi e da Massimo Priviero. Attraverso gli occhi, i pensieri e le parole del trombettiere Fiumara, la canzone cerca di esprimere le emozioni e le paure di tutti quei giovani che nel corso del primo conflitto mondiale (ma non solo) furono mandati al macello in una guerra inutile, una guerra di posizione che costò la vita ad oltre 650.000 soldati italiani, per non parlare poi delle quasi 590.000 vittime civili anche italiane.

Salvatore Fiumare, trombettiere, colui che doveva suonare la carica nel momento in cui gli ufficiali davano l'ordine d'attacco, li rappresenta tutti.
Mi chiamo Salvatore Fiumara
(continua)
inviata da Dq82 3/6/2018 - 17:03
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La rose sous les boulets

anonimo
La rose sous les boulets
1918
Testo francese by Louis Delamarre

Canzone scritta in onore delle crocerossine al fronte durante la 1a guerra mondiale.
La versione francese fu pubblicata nel 1918 da Leo Feist su testo di Louis Delamarre.
Non sono riuscito a individuare chi per primo l'abbia interpretata nella versione francese.
La versione inglese su testo di Jack Caddigan e musica James Alexander Brennan fu pubblicata nel 1945
J'ai vu bien des fleurs s'empourprer,
(continua)
inviata da Dq82 16/5/2018 - 13:03

They Called It No Man's Land

They Called It No Man's Land
[1918]
Sull’aria de "They Called It Dixie Land"
L’autore di queste strofe è stato tal R. Walker, pioneer, ossia soldato del genio, impegnato nella Grande Guerra sul fronte francese nelle squadre che si occupavano di allestire i cosiddetti “decoys”, diversivi per ingannare i nemici.

Nella raccolta curata da Frederick Thomas Nettleingham, sottoufficiale di Sua Maestà, e intitolata “More Tommy's Tunes: An Additional Collection of Soldiers' Songs, Marching Melodies, Rude Rhymes and Popular Parodies, Composed, Collected, and Arranged on Active Service with the B.E.F.”, pubblicata a Londra nel 1918.

Accurata descrizione della No Man's Land, la terra di nessuno tra le trincee nemiche che si fronteggiavano sul teatro di guerra delle Fiandre...
I used to have a dear old Mama
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/5/2018 - 09:17

England's Broken Doll

England's Broken Doll
[1918]
Sull’aria di una canzone dell’epoca intitolata “Broken Doll”
L’autore di questa due strofe è stato tal A. E. Andrews, cannoniere del Corpo di spedizione britannico (British Expeditionary Force o BEF), inviato in Francia e Belgio all’inizio della Grande Guerra in soccorso dei francesi. Evidentemente l’autore rimase mutilato in battaglia.

Nella raccolta curata da Frederick Thomas Nettleingham, sottoufficiale di Sua Maestà, e intitolata “More Tommy's Tunes: An Additional Collection of Soldiers' Songs, Marching Melodies, Rude Rhymes and Popular Parodies, Composed, Collected, and Arranged on Active Service with the B.E.F.”, pubblicata a Londra nel 1918.
A lady came to me a year ago
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/5/2018 - 08:25

I'm Sick of This Blooming War

I'm Sick of This Blooming War
[1918]
L’autore di questa parodia è stato tal R. Walker, pioneer, ossia soldato del genio, impegnato nella Grande Guerra sul fronte francese nelle squadre che si occupavano di allestire i cosiddetti “decoys”, diversivi per ingannare i nemici.

Nella raccolta curata da Frederick Thomas Nettleingham, sottoufficiale di Sua Maestà, e intitolata “More Tommy's Tunes: An Additional Collection of Soldiers' Songs, Marching Melodies, Rude Rhymes and Popular Parodies, Composed, Collected, and Arranged on Active Service with the B.E.F.”, pubblicata a Londra nel 1918.
You King and Country need you
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/5/2018 - 13:03

The Boys in Palestine

anonimo
The Boys in Palestine
[1918]
Sull’aria della popolare “From Greenland's Icy Mountains”
Nella raccolta curata da Frederick Thomas Nettleingham, sottoufficiale si Sua Maestà, e intitolata “More Tommy's Tunes: An Additional Collection of Soldiers' Songs, Marching Melodies, Rude Rhymes and Popular Parodies, Composed, Collected, and Arranged on Active Service with the B.E.F.”, pubblicata a Londra nel 1918.

Canto di soldati britannici (provenienti dall’area di Richmond, Greater London) spediti a combattere nella campagna del Sinai e della Palestina durante la Grande Guerra. In quattro anni di guerra, con almeno tre grandi battaglie combattuta nei pressi di Gaza, le truppe alleate distrussero completamente quelle ottomane, ma a che prezzo! Solo gli inglesi persero più di 50.000 uomini, il 90% dei quali di malattia. La Palestina divenne un protettorato britannico e gli inglesi, già nel 1917, vi favorirono la creazione... (continua)
We came from Turkey's mountains
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/5/2018 - 11:36
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Names

Names
[2014]
Parole e musica di Jez Lowe
Nell’album “The Ballad Beyond”
Testo trovato sul sito dell’autore

Una canzone scritta dopo la visita al cimitero militare di Tyne Cot, vicino a Ypres, Fiandre.
My name is all I bring you,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/5/2018 - 14:51
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The Wrong Bus

The Wrong Bus
[2014]
Parole e musica di Jez Lowe
Nell’album “The Ballad Beyond”
Testo trovato sul sito dell’autore

Nel 1914, all’inizio della Grande Guerra, centinaia di bus urbani inglesi vennero requisiti dall’esercito ed utilizzati per trasportare le truppe nelle aree di conflitto oltre Manica… La canzone di Lowe ironizza sul fatto che all’epoca, quando uno usciva di casa per andare a lavorare, rischiava di prendere il bus sbagliato, non in direzione Piccadilly ma verso la Piccardia… Viaggio di sola andata...
I jumped on a London omnibus to take me into work,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/5/2018 - 14:27
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The Town Hall Yard

The Town Hall Yard
[2014]
Parole e musica di Jez Lowe
Nell’album “The Ballad Beyond”
Testo trovato sul sito dell’autore

Jez Lowe scrisse questa canzone dopo aver visitato i campi di battaglia della Grande Guerra nelle Fiandre. A Poperinge, cittadina a pochi chilometri da Ypres, nel cortile del municipio, oggi c’è un monumento che ricorda il luogo dove avvenivano le esecuzioni dei disertori…
What was my boy Billy doing in the Town Hall yard?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/5/2018 - 13:57
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Salonika

anonimo
Salonika
da Terre celtiche

Una canzone contro la guerra proveniente da Cork (Irlanda) ai tempi della prima guerra mondiale e di autore anonimo. Salonicco è in pratica il porto di Atene, all’epoca diventato il porto di sbarco per le truppe anglo-francesi che combattevano a Gallipoli. Come in tante altre canzoni anti-reclutamento chi si lamenta è la moglie di un soldato arruolatosi per combattere nella guerra che rinfaccia, probabilmente alla sua vicina, di avere un marito “imboscato” ossia un “fannullone” che è rimasto a casa: il suo se non è morto, molto probabilmente ritornerà a casa mutilato, più che altro però, la donna se la prende con il governo inglese che, per finanziare la guerra, ha imposto nuove tasse. La donna termina con l’esortazione a non sposare un soldato di sua Maestà, ma un patriota, ovvero un “Sinn Féinner”, che se proprio deve lottare che almeno la faccia per la repubblica d’Irlanda!... (continua)
SALONICCO
(continua)
22/4/2018 - 23:26
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Andrea

Andrea
Svensk översättning av Riccardo Venturi
18.04.2018 10:21
ANDREA [1]
(continua)
18/4/2018 - 10:22
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E anche al mi' marito

anonimo
E anche al mi' marito
7/3/2018 - 21:34
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Addio padre e madre addio

anonimo
Addio padre e madre addio
Da Antologia (2009) di cui era uno dei 5 inediti.



Nella versione di Pietrangeli a salutare i genitori è un figlio che lascia la sua terra e famiglia per emigrare.
ADDIO PADRE E MADRE ADDIO (IL CLANDESTINO)
(continua)
inviata da Dq82 3/3/2018 - 10:54
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Song-Books of the War

Song-Books of the War
[1918]
Da “Counter-Attack and Other Poems”

La poesia è stata messa in musica dai Bread & Roses, un gruppo di Boston, nel loro album "Songbooks of the War" del 2012 che prende titolo da questa poesia
In fifty years, when peace outshines
(continua)
inviata da Dq82 15/2/2018 - 10:11
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Tu vas te battre

Tu vas te battre
Recueil « Les temps maudits »

Poème récité dans l'émission : Lettres de fusillés - Radio Campus Lille du lundi 3 novembre 2014
Lettres de fusillés
Tu vas te battre.
(continua)
inviata da JJ 9/2/2018 - 15:44
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O Gorizia, tu sei maledetta

anonimo
O Gorizia, tu sei maledetta
Carissimə, come state? Vi chiedevo per mail di separare la mia "O Torretta" dalla pagina. È possibile? Grazie.
[ΔR-PLU] 5/2/2018 - 19:26
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Un soldato a Caporetto

2017
Gli alberi sfumati, attaccati come contorno
(continua)
inviata da Dq82 26/1/2018 - 13:23
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Il general Cadorna

anonimo
Il general Cadorna
Mio nonno materno morì sul Carso nel 1916 lasciando orfane due figlie, una nata nel 1913 (mia madre) e l'altra nata nel 1915 . Il suo nome è ricordato nel monumento ai caduti del paese ma il suo corpo non è mai stato ritrovato. Queste canzoni contro Cadorna sono sempre state cantate da mia nonna ma,tutte le volte che le sento ,mi prende un brivido perché penso alle sofferenze patite in quell'immane tragedia.
Mario Fabbri 24/1/2018 - 17:05
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The Letters of Florence Hemphill

The Letters of Florence Hemphill
2017
Joe Crookston

La canzone nasce da una collaborazione con il National World War I Museum and Memorial in Kansas City, Missouri; Florence Hemphill fu una crocerossina che servì durante la prima guerra mondiale, e nel museo sono raccolte circa 100 sue lettere.

With the United States entry into the First World War on April 16, 1917, the demand for nurses was immediate. Only a small cadre of U.S. Army Nurse Corps (ANC) personnel was available, thus the call went out. Florence Edith Hemphill answered. When she left for France in 1918, nurse Hemphill, who had brown hair and gray eyes, and stood fi ve feet, seven inches and weighed 130 pounds, was embarking on the greatest adventure of her life. To share this experience with the folks at home, she wrote letters, many of which survive today.
Born on February 28, 1887, in Wilson County, Florence Hemphill grew up in Chanute, the sixth of nine... (continua)
I came back home to Wilson County
(continua)
inviata da Dq82 19/1/2018 - 11:43

Georges Chennevière: Ravitaillement

Georges Chennevière: Ravitaillement
Versi di Georges Chennevière (1884-1927), poeta e drammaturgo francese, nella raccolta “Poèmes, 1911-1918”, pubblicata nel 1920.
Trovo la poesia recitata su base musicale nel CD “Maudite soit la guerre!” (2016), edito dall’associazione Sous La Lime di Parigi

Propongo questo bel testo come Extra soltanto perché ignoro se sia mai stato musicato e cantato, cosa comunque abbastanza probabile, visto che Georges Chennevière è stato anche librettista, paroliere ed arrangiatore. Inoltre alcune sue poesie sono state certamente messe in musica da compositori della sua epoca, come Ludovic Bouserez.
Sur la route, qui s'élargit de jour en jour,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/1/2018 - 11:36




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