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Rifiuto

Rifiuto
1998

1982

L'album viene pubblicato nel 1998 e propone brani del primo periodo dei primi anni '80, da cui il titolo
Fiumi, sangue
(continua)
inviata da Dq82 10/5/2017 - 06:41
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Παυσίλυπον

Παυσίλυπον
Pafsílypon
[1996]
Στίχοι: Νίκος Τσακνής
Μουσικἠ και ερμηνεία: Λαυρέντης Μαχαιρίτσας
'Αλμπουμ: Παυσίλυπον

Testo: Nikos Tsaknìs
Musica e interpretazione: Lavrendis Maheritsas
Album: Παυσίλυπον ("Consolazione del dolore")

E' tutta colpa di Pattakòs. Sì, lui, Stylianos Pattakòs, il fascista greco morto a 104 anni di età lo scorso ottobre, l'anima più nera della dittatura dei colonnelli, e quant'altro. Quello cui Melina Mercouri, quando fu privata della cittadinanza ellenica, rivolse le famose parole: “Io sono nata e morirò greca, tu sei nato e morirai fascista”. Cercando nel “mare magnum” di stixoi.info, che rischia di essere oramai il più grosso sito di canzoni del mondo (seguito dal nostro sito, probabilmente), canzoni sulla dittatura greca, oggi mi era venuto di impostare la ricerca a partire da Pattakòs, sic. Così ho digitato Παττακός sulla tastiera greca, e l'unica canzone che conteneva... (continua)
Ήταν ένας άνθρωπος
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 9/5/2017 - 23:26
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Where Do We Go From Here?

Where Do We Go From Here?
(1996)
Album: Rising

Esiste anche una versione remixata da Tricky

Da un album ispirato ai bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki (vedi anche Warzone), una canzone in cui Yoko Ono si chiede se l'umanità sarà mai stanca del sangue e dell'orrore.
Where do we go from here?
(continua)
9/5/2017 - 23:22
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Nique la France

Nique la France
[2009]
Nell'album intitolato “Devoir d'insolence”

Un brano scritto dal sociologo Saïd Bouamama e dal rapper Saïdou (Saïd Zouggagh), che con Salim Sferdjella, Kamel Flouka e Saknes, tutti giovani francesi i cui nomi tradiscono l'origine nordafricana o mediorientale, fanno parte della ZEP, gruppo hip hop dalla metropoli di Lille.
Un brano che già a suo tempo provocò accese polemiche e un lungo procedimento giudiziario a carico dei membri della ZEP a causa di una denuncia di un'associazione vicina all'estrema destra che li accusava di istigazione all'odio e alla violenza.
Oggi forse questi versi non sarebbero nemmeno più proponibili e verrebbero subito tacciati di “terrorismo”, né accorrerebbero in soccorso della ZEP gli intellettuali della gauche, pure essi qui pesantamente attaccati come ipocriti, “piccoli fascisti con gli occhiali”
Proprio per questo, all'indomani delle presidenziali... (continua)
Nique la France
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/5/2017 - 08:29
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Sisters, O Sisters

Sisters, O Sisters
(1972)
dall'album di John Lennon & Yoko Ono "Some Time in New York City"

Un potente inno femminista e probabilmente una delle migliori interpretazioni di Yoko Ono. Sul disco arrivava subito dopo Woman Is The Nigger Of The World a cui si riallacciava tematicamente, e fu pubblicata anche come lato B nel singolo.
Incisa insieme alla band degli Elephant's Memory, era stata pensata originariamente come un pezzo reggae e in effetti risente delle sonorità giamaicane. Piu recentemente è stata rivisitata in chiave elettronica da Yoko Ono con Le Tigre.
Sisters, O sisters, let's stand up right now
(continua)
8/5/2017 - 22:37
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I Pompieri di Viggiù

I Pompieri di Viggiù
I pompieri di Viggiù
Gigliola Cinquetti – 1975
interpretazioni : Gigliola Cinquetti (1975)
Canzone di Armando Fragna – Nino Rastelli
Altra interpretazione : Enrico Gentile (1948)
Clara Jaione – Claudio Villa – Gigliola Cinquetti – Quartetto Cetra – Natalino Otto – Nuccia Bongiovanni – Claudio Villa & Nuccia Bongiovanni


I Pompieri di Viggiù
(wikipedia)

Si deve risalire al 1881, perché si prospetti l'idea di formare un gruppo volontario per un corpo di pompieri Croce Verde ed assistenza a Viggiù. Sino ad allora, per dare l'allarme allorché una canna fumaria, una cascina o un bosco si fossero incendiati si usavano le campane a martello, e coloro che volevano intervenivano in aiuto. Non appena fu possibile, con la sovvenzione dei privati e degli stessi volontari, si acquistò una pompa manuale. Gli idranti, però, erano in numero esiguo e si doveva utilizzare l'acqua dei pozzi,... (continua)
Per volere del Visconte
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 8/5/2017 - 17:05
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Taliban Tour

Taliban Tour
[2010] - Evolve Or Die!

Il testo è semplice, esplicito, una condanna forte dei danni collaterali della guerra perpetrata con la scusa del concetto di "esportazione della democrazia" e della violenza sui più deboli: i bimbi.

Il pezzo è stato utilizzato dal collettivo Fontioni al minuto 4.45 per il video Free Palestina.
Alive in Baghdad
(continua)
inviata da eddy 8/5/2017 - 06:51
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Pace

Pace
2017
Feat.: Paolo Vallesi
Album: Pace
Basterebbe solamente un attimo di pace per fermare questa paura.
(continua)
inviata da Pierangelo Indolfi 8/5/2017 - 00:35
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Make love, no war

Make love, no war
(1971)

Album: Otoño
Make Love, No War.
(continua)
7/5/2017 - 22:26
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Make Love Not War

Make Love Not War
(2017)

Non si sono purtroppo qualificati per rappresentare l'Estonia all'Eurovision 2017... Si tratta comunque di una interessante band jazz - funk con la particolarità che i testi delle loro canzoni sono scritti in lingua elfica. Purtroppo non c'è traccia del testo originale (nessun elfo si è messo a trascriverlo!) e dobbiamo proporre la traduzione inglese.
Finland
(continua)
7/5/2017 - 22:06

Δὲν πρέπει

Δὲν πρέπει
Den prépei

[1974]
Da Vi scrivo da un carcere in Grecia / Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα
Musica: Ennio Morricone
Vi scrivo da un carcere in Grecia, Artefact, 1974




Vi scrivo da un carcere in Grecia (Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα) è una raccolta poetica di Alexandros Panagulis pubblicata nel 1974 da Rizzoli Editore.

Il libro raccoglie componimenti scritti da Panagulis durante la sua carcerazione dal 1968 al 1973 sotto la dittatura greca. Le poesie, spesso molto brevi e composte in alcuni casi soltanto da incisive anafore, ricreano la crudezza e la violenza delle carceri in cui i colonnelli imprigionavano gli oppositori politici. Non è solo una questione stilistica, ma anche dovuta alla difficoltà nel reperire carta e penna per scriverle.

L'edizione italiana fu curata da Filippo Maria Pontani, Oriana Fallaci e Pier Paolo Pasolini, che scrisse la prefazione. Si scelse... (continua)
Νέμεση
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 7/5/2017 - 18:12

Ξέσπασμα

Ξέσπασμα
Xéspasma

[1974]
Da Vi scrivo da un carcere in Grecia / Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα
Musica: Ennio Morricone
Vi scrivo da un carcere in Grecia, Artefact, 1974




Vi scrivo da un carcere in Grecia (Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα) è una raccolta poetica di Alexandros Panagulis pubblicata nel 1974 da Rizzoli Editore.

Il libro raccoglie componimenti scritti da Panagulis durante la sua carcerazione dal 1968 al 1973 sotto la dittatura greca. Le poesie, spesso molto brevi e composte in alcuni casi soltanto da incisive anafore, ricreano la crudezza e la violenza delle carceri in cui i colonnelli imprigionavano gli oppositori politici. Non è solo una questione stilistica, ma anche dovuta alla difficoltà nel reperire carta e penna per scriverle.

L'edizione italiana fu curata da Filippo Maria Pontani, Oriana Fallaci e Pier Paolo Pasolini, che scrisse la prefazione. Si scelse inoltre... (continua)
Ἐσεῖς κινούμενοι τάφοι
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 7/5/2017 - 17:49

Νὰ θυμίσεις

Νὰ θυμίσεις
Na thymíseis

[1974]
Da Vi scrivo da un carcere in Grecia / Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα
Musica: Ennio Morricone
Vi scrivo da un carcere in Grecia, Artefact, 1974




Vi scrivo da un carcere in Grecia (Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα) è una raccolta poetica di Alexandros Panagulis pubblicata nel 1974 da Rizzoli Editore.

Il libro raccoglie componimenti scritti da Panagulis durante la sua carcerazione dal 1968 al 1973 sotto la dittatura greca. Le poesie, spesso molto brevi e composte in alcuni casi soltanto da incisive anafore, ricreano la crudezza e la violenza delle carceri in cui i colonnelli imprigionavano gli oppositori politici. Non è solo una questione stilistica, ma anche dovuta alla difficoltà nel reperire carta e penna per scriverle.

L'edizione italiana fu curata da Filippo Maria Pontani, Oriana Fallaci e Pier Paolo Pasolini, che scrisse la prefazione. Si scelse... (continua)
Κελὶ ποὺ οἱ τοῖχοι σου
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 7/5/2017 - 17:24
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Unite

Unite
2016
Inedito
Workers of the world.
(continua)
inviata da dq82 7/5/2017 - 15:45

Τὸ γιατί

Τὸ γιατί
To giatí

[1974]
Da Vi scrivo da un carcere in Grecia / Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα
Musica: Ennio Morricone
Vi scrivo da un carcere in Grecia, Artefact, 1974




Vi scrivo da un carcere in Grecia (Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα) è una raccolta poetica di Alexandros Panagulis pubblicata nel 1974 da Rizzoli Editore.

Il libro raccoglie componimenti scritti da Panagulis durante la sua carcerazione dal 1968 al 1973 sotto la dittatura greca. Le poesie, spesso molto brevi e composte in alcuni casi soltanto da incisive anafore, ricreano la crudezza e la violenza delle carceri in cui i colonnelli imprigionavano gli oppositori politici. Non è solo una questione stilistica, ma anche dovuta alla difficoltà nel reperire carta e penna per scriverle.

L'edizione italiana fu curata da Filippo Maria Pontani, Oriana Fallaci e Pier Paolo Pasolini, che scrisse la prefazione. Si scelse inoltre... (continua)
Τοῦ σήμερα τὴ γεύση
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 7/5/2017 - 12:20

Ἡ πρόοδος

Ἡ πρόοδος
I próodos

[1974]
Da Vi scrivo da un carcere in Grecia / Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα
Musica: Ennio Morricone
Vi scrivo da un carcere in Grecia, Artefact, 1974




Vi scrivo da un carcere in Grecia (Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα) è una raccolta poetica di Alexandros Panagulis pubblicata nel 1974 da Rizzoli Editore.

Il libro raccoglie componimenti scritti da Panagulis durante la sua carcerazione dal 1968 al 1973 sotto la dittatura greca. Le poesie, spesso molto brevi e composte in alcuni casi soltanto da incisive anafore, ricreano la crudezza e la violenza delle carceri in cui i colonnelli imprigionavano gli oppositori politici. Non è solo una questione stilistica, ma anche dovuta alla difficoltà nel reperire carta e penna per scriverle.

L'edizione italiana fu curata da Filippo Maria Pontani, Oriana Fallaci e Pier Paolo Pasolini, che scrisse la prefazione. Si scelse... (continua)
Ὑπῆρχαν σκλάβοι κάποτε
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 7/5/2017 - 12:08
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Tutti a casa

Tutti a casa
(2017)
dal nuovo album di Angela Baraldi, Tornano sempre
con Giorgio Canali, Vittoria Burattini (batterista dei Massimo Volume), Stewie Dalcol (Frigidaire Tango)

Canzone scritta per una serata in ricordo di Federico Aldrovandi

Tutti a casa è dedicata a Federico Aldrovandi…

È stata scritta pochi giorni prima della serata concerto a lui dedicata, che si tiene a Ferrara tutti gli anni a settembre. Quando mi hanno invitata a cantare non era ancora stata registrata. Cantandola ho sentito da parte del pubblico un’onda di comprensione e ho capito che volevo dedicarla a lui. Il titolo riprende quello del film di Comencini che mi sembra abbia a che fare con i temi del disco: la resa, in tempi di disagio sociale, e insieme una voglia di resistenza non subita, ma agita.

intervista ad Angela Baraldi
Tutti a casa stanotte a guardare
(continua)
inviata da dq82 7/5/2017 - 11:38
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Mani in tasca, rami nel bosco

Mani in tasca, rami nel bosco
2017
Mani come rami, ai piedi radici

Mani in tasca, rami nel bosco, dove il testo spicca sulla musica ed è in grado di smuovere la nostra coscienza facendoci riappropriare delle speranze perdute, lasciandoci in bocca il gusto straziante della rinascita e della vita attraverso metafore in peno stile MCR.
tuttorock.net
Leggera come se nulla potesse cambiarla
(continua)
inviata da dq82 6/5/2017 - 20:26
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La Bête

La Bête
Album: Les choses de rien (1995)

Una canzone di più di vent'anni fa contro le bestie fasciste del Front National. Valida ancora oggi alla vigilia del ballottaggio alle presidenziali, con Marine Le Pen qualificata per il secondo turno.
Les prendre de court
(continua)
6/5/2017 - 00:54
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Understup

Understup
(2017)

Featuring Colette
Album: Stup Virus

Singolo pubblicato il 28 febbraio. Testo trovato su genius.
- Eh t'écoutes quoi là ? Vas-y t'écoutes quoi là ? C'est le dernier Stup ?
(continua)
5/5/2017 - 20:34

Στὸν ἀδελφό μου Ὑπολοχαγὸ Γεώργιο Β. Παναγούλη

Στὸν ἀδελφό μου Ὑπολοχαγὸ Γεώργιο Β. Παναγούλη
Ston adelfó mou Ypolochagó Geórgio V. Panagoúli

[1974]
Da Vi scrivo da un carcere in Grecia / Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα
Musica: Ennio Morricone
Vi scrivo da un carcere in Grecia, Artefact, 1974




Vi scrivo da un carcere in Grecia (Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα) è una raccolta poetica di Alexandros Panagulis pubblicata nel 1974 da Rizzoli Editore.

Il libro raccoglie componimenti scritti da Panagulis durante la sua carcerazione dal 1968 al 1973 sotto la dittatura greca. Le poesie, spesso molto brevi e composte in alcuni casi soltanto da incisive anafore, ricreano la crudezza e la violenza delle carceri in cui i colonnelli imprigionavano gli oppositori politici. Non è solo una questione stilistica, ma anche dovuta alla difficoltà nel reperire carta e penna per scriverle.

L'edizione italiana fu curata da Filippo Maria Pontani, Oriana Fallaci e Pier Paolo Pasolini,... (continua)
Ἐσὺ στὴ σκέψη μου Ἀδελφὲ
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 5/5/2017 - 12:45
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Falce e Martello

Falce e Martello
Catturati il 21 novembre 1944, furono fucilati
E se avevano vent'anni erano cresciuti in fretta
(continua)
inviata da dq82 5/5/2017 - 11:33
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17 Novembre 1944

17 Novembre 1944
Il 17 novembre i fascisti, tornati in forze nella zona di Sovere, riuscirono a sorprendere alla Malga Lunga il "tenente Giorgio" e la sua squadra. Il partigiano Mario Zeduri ("Tormenta") e il russo Starich erano rimasti gravemente feriti dall'esplosione di una bomba che i fascisti avevano lanciato nel loro rifugio. Paglia, finite le munizioni, accettò la resa sua e dei suoi uomini, a condizione che i feriti fossero curati. I fascisti finsero di aderire alla proposta, invece eliminarono subito a pugnalate Zeduri e Starich e trascinarono a Costa Volpino Giorgio Paglia, Guido Galimberti ("Barba"), Andrea Caslini ("Rocco") e i russi Semion Kopcenko ("Simone"), Alexsander Nogin ("Molotov"), e Ilarion Eranov ("Donez"), che facevano parte dello stesso distaccamento partigiano. Dopo un processo sommario, tutti i partigiani, italiani e russi, furono condannati a morte. A Paglia fu concessa salva la... (continua)
Tenente Giorgio(1) è lontana la pianura
(continua)
inviata da dq82 5/5/2017 - 10:56
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Se non ora quando?

Se non ora quando?
1982
Se non ora quando?

Musicata da Andrea Polini, interpretata anche dall'Orchestra Bequadro
Ci riconoscete? Siamo le pecore del ghetto,
(continua)
inviata da dq82 5/5/2017 - 10:25
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La storia di Bortolo Pezzuti

La storia di Bortolo Pezzuti
Nato a Branico di Costa Volpino (Bergamo) nel 1927, ucciso nel Lager di Bolzano il 1° aprile 1945, manovale.
La vigilia di Natale del 1944, Bortolo Pezzutti si era recato da Costa Volpino (Bergamo), dove abitava, a Lovere per andare al cinema. Nel locale fu notato, per un foulard rosso che portava al collo, da alcuni fascisti della Legione "Tagliamento". All'intimazione di togliersi immediatamente quel fazzoletto, il ragazzo rispose con un diniego. Fu subito arrestato e, qualche giorno dopo, consegnato alle SS di Brescia. Internato a Bolzano, Bortolo fu massacrato di botte nella "cella nera" la notte di Pasqua del 1945 e sventrato da Michael Seifert e dal suo commilitone Otto Sain ("con un oggetto tagliente", com'è scritto nella sentenza del Tribunale militare di Verona che, nel 2000, ha condannato all'ergastolo, in contumacia, Mischa Seifert).

Seifert, allora caporale delle SS, dal 1951... (continua)
Il freddo sui monti e sul lago
(continua)
inviata da dq82 5/5/2017 - 10:14

Καὶ προχωρᾶμε

Καὶ προχωρᾶμε
Kai prochoráme

[1974]
Da Vi scrivo da un carcere in Grecia / Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα
Musica: Ennio Morricone
Vi scrivo da un carcere in Grecia, Artefact, 1974




Vi scrivo da un carcere in Grecia (Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα) è una raccolta poetica di Alexandros Panagulis pubblicata nel 1974 da Rizzoli Editore.

Il libro raccoglie componimenti scritti da Panagulis durante la sua carcerazione dal 1968 al 1973 sotto la dittatura greca. Le poesie, spesso molto brevi e composte in alcuni casi soltanto da incisive anafore, ricreano la crudezza e la violenza delle carceri in cui i colonnelli imprigionavano gli oppositori politici. Non è solo una questione stilistica, ma anche dovuta alla difficoltà nel reperire carta e penna per scriverle.

L'edizione italiana fu curata da Filippo Maria Pontani, Oriana Fallaci e Pier Paolo Pasolini, che scrisse la prefazione. Si scelse... (continua)
Ντυμένοι μὲ πληγὲς
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 5/5/2017 - 08:03

Hypatie

Hypatie
Hypatie
Chanson française – Hypatie – Marco Valdo M.I. – 2017

Sans doute, Lucien l’âne mon ami, as-tu quelque souvenir de la belle Hypatie, fille de Cybèle, elle-même déesse-mère porteuse de l’intelligence et du savoir des femmes.

Bien évidemment, Marco Valdo M.I. mon ami, et tu fais bien de préciser qu’elle est fille de Cybèle et porteuse de l’intelligence et du savoir des femmes, mais nous y reviendrons plus tard. Pour l’instant, je me contenterai de répondre à ta question et d’éclairer ta curiosité. Je me souviens très bien d’Hypatie, cette philosophe, astronome, mathématicienne et poétesse d’Alexandrie d’Égypte ; son père était le dernier directeur du célèbre Musée que les chrétiens firent fermer, souhaitant liquider la culture ancienne, par trop scientifique et dangereuse pour la foi. Une pratique d’éradication de la mémoire et du savoir qui comme tu le sais est une habitude des religieux... (continua)
Et la belle Hypatie,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/5/2017 - 21:43

Σκηνές - Μνῆμες

Σκηνές - Μνῆμες
Skinés - Mnímes

[1974]
Da Vi scrivo da un carcere in Grecia / Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα
Musica: Ennio Morricone
Vi scrivo da un carcere in Grecia, Artefact, 1974




Vi scrivo da un carcere in Grecia (Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα) è una raccolta poetica di Alexandros Panagulis pubblicata nel 1974 da Rizzoli Editore.

Il libro raccoglie componimenti scritti da Panagulis durante la sua carcerazione dal 1968 al 1973 sotto la dittatura greca. Le poesie, spesso molto brevi e composte in alcuni casi soltanto da incisive anafore, ricreano la crudezza e la violenza delle carceri in cui i colonnelli imprigionavano gli oppositori politici. Non è solo una questione stilistica, ma anche dovuta alla difficoltà nel reperire carta e penna per scriverle.

L'edizione italiana fu curata da Filippo Maria Pontani, Oriana Fallaci e Pier Paolo Pasolini, che scrisse la prefazione. Si scelse... (continua)
Δεμένος χειροπόδαρα
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 3/5/2017 - 09:25

Ἡ διεύθυνσή μου

Ἡ διεύθυνσή μου
I diéfthynsí mou

[1974]
Da Vi scrivo da un carcere in Grecia / Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα
Musica: Ennio Morricone
Vi scrivo da un carcere in Grecia, Artefact, 1974




Vi scrivo da un carcere in Grecia (Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα) è una raccolta poetica di Alexandros Panagulis pubblicata nel 1974 da Rizzoli Editore.

Il libro raccoglie componimenti scritti da Panagulis durante la sua carcerazione dal 1968 al 1973 sotto la dittatura greca. Le poesie, spesso molto brevi e composte in alcuni casi soltanto da incisive anafore, ricreano la crudezza e la violenza delle carceri in cui i colonnelli imprigionavano gli oppositori politici. Non è solo una questione stilistica, ma anche dovuta alla difficoltà nel reperire carta e penna per scriverle.

L'edizione italiana fu curata da Filippo Maria Pontani, Oriana Fallaci e Pier Paolo Pasolini, che scrisse la prefazione. Si... (continua)
Ἕνα σπιρτόξυλο γιὰ πέννα
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 3/5/2017 - 08:26

Ταξίδι

Ταξίδι
Taxídi

[1974]
Da Vi scrivo da un carcere in Grecia / Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα
Musica: Ennio Morricone
Vi scrivo da un carcere in Grecia, Artefact, 1974




Vi scrivo da un carcere in Grecia (Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα) è una raccolta poetica di Alexandros Panagulis pubblicata nel 1974 da Rizzoli Editore.

Il libro raccoglie componimenti scritti da Panagulis durante la sua carcerazione dal 1968 al 1973 sotto la dittatura greca. Le poesie, spesso molto brevi e composte in alcuni casi soltanto da incisive anafore, ricreano la crudezza e la violenza delle carceri in cui i colonnelli imprigionavano gli oppositori politici. Non è solo una questione stilistica, ma anche dovuta alla difficoltà nel reperire carta e penna per scriverle.

L'edizione italiana fu curata da Filippo Maria Pontani, Oriana Fallaci e Pier Paolo Pasolini, che scrisse la prefazione. Si scelse inoltre... (continua)
Στὴ Φίλη μου Ὀριάνα Φαλάτσι
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 3/5/2017 - 00:04

Νὰ τὸ ποτίσεις

Νὰ τὸ ποτίσεις
Na to potíseis

[1974]
Da Vi scrivo da un carcere in Grecia / Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα
Musica: Ennio Morricone
Vi scrivo da un carcere in Grecia, Artefact, 1974




Vi scrivo da un carcere in Grecia (Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα) è una raccolta poetica di Alexandros Panagulis pubblicata nel 1974 da Rizzoli Editore.

Il libro raccoglie componimenti scritti da Panagulis durante la sua carcerazione dal 1968 al 1973 sotto la dittatura greca. Le poesie, spesso molto brevi e composte in alcuni casi soltanto da incisive anafore, ricreano la crudezza e la violenza delle carceri in cui i colonnelli imprigionavano gli oppositori politici. Non è solo una questione stilistica, ma anche dovuta alla difficoltà nel reperire carta e penna per scriverle.

L'edizione italiana fu curata da Filippo Maria Pontani, Oriana Fallaci e Pier Paolo Pasolini, che scrisse la prefazione. Si scelse... (continua)
Μὴ κλαῖς γιὰ μένα
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2/5/2017 - 20:00

Ὑπόσχεση

Ὑπόσχεση
Ypóschesi

[1974]
Da Vi scrivo da un carcere in Grecia / Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα
Musica: Ennio Morricone
Vi scrivo da un carcere in Grecia, Artefact, 1974




Vi scrivo da un carcere in Grecia (Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα) è una raccolta poetica di Alexandros Panagulis pubblicata nel 1974 da Rizzoli Editore.

Il libro raccoglie componimenti scritti da Panagulis durante la sua carcerazione dal 1968 al 1973 sotto la dittatura greca. Le poesie, spesso molto brevi e composte in alcuni casi soltanto da incisive anafore, ricreano la crudezza e la violenza delle carceri in cui i colonnelli imprigionavano gli oppositori politici. Non è solo una questione stilistica, ma anche dovuta alla difficoltà nel reperire carta e penna per scriverle.

L'edizione italiana fu curata da Filippo Maria Pontani, Oriana Fallaci e Pier Paolo Pasolini, che scrisse la prefazione. Si scelse... (continua)
Τὰ δάκρυα ποὺ στὰ μάτια μας
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2/5/2017 - 19:31

Coragio, tabachine

anonimo
Ho trovato qui
https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtop...
il testo della canzone

Il video si può trovare alla pagina facebook
"Canzoni popolari triestine"
La paga de mio marì
(continua)
inviata da Silva 2/5/2017 - 14:04
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Signore e Signori

Signore e Signori
2016

Il NUOVO BRANO di Edoardo Bennato che probabilmente darà il nome al nuovo album.
Il video, girato in piano sequenza 48 ore prima delle elezioni presidenziali americane vede un Edoardo Bennato sul pulpito con quell’inconfondibile sarcasmo che lo contraddistingue da sempre.

Musica/testo: Edoardo Bennato
Signore e Signori,
(continua)
inviata da dq82 1/5/2017 - 22:35

Πρέπει νὰ ζήσεις

Πρέπει νὰ ζήσεις
Prépei na zíseis

[1974]
Da Vi scrivo da un carcere in Grecia / Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα
Musica: Ennio Morricone
Vi scrivo da un carcere in Grecia, Artefact, 1974




Vi scrivo da un carcere in Grecia (Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα) è una raccolta poetica di Alexandros Panagulis pubblicata nel 1974 da Rizzoli Editore.

Il libro raccoglie componimenti scritti da Panagulis durante la sua carcerazione dal 1968 al 1973 sotto la dittatura greca. Le poesie, spesso molto brevi e composte in alcuni casi soltanto da incisive anafore, ricreano la crudezza e la violenza delle carceri in cui i colonnelli imprigionavano gli oppositori politici. Non è solo una questione stilistica, ma anche dovuta alla difficoltà nel reperire carta e penna per scriverle.

L'edizione italiana fu curata da Filippo Maria Pontani, Oriana Fallaci e Pier Paolo Pasolini, che scrisse la prefazione. Si... (continua)
Ἂν γιὰ νὰ ζήσεις Λευτεριὰ
(continua)
inviata da Dq82 1/5/2017 - 20:42
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O pescator che peschi

O pescator che peschi
2005
Dall'album "Bala e fa balà "

Divisa in due parti, la prima interpretata da Marino e Sandro Severini dei Gang

2016
Delaltér. Verso un altro altrove

Nel secondo cd, quello acustico.

Un brano tratto da un vecchio disco dei Luf, con una bella interpretazione di Marino Severini. Brano che richiama/riprende "La bella la va al fosso" e "Mamma mia, dammi cento lire". Non so se mi fosse sfuggito il significato del brano allora o se il brano, tutto insieme, in un album dedicato in generale al viaggio, ma con una consistente parte al viaggio dei migranti, riacquisti un nuovo significato.

Il secondo cd di “Delaltèr” riprende buona parte dei brani del primo, ma con arrangiamenti più acustici, e due canzoni del passato ancora sulle migrazioni: “O pescator che peschi” realizzata a cappella con il solo suono del mare ad accompagnare le voci
macrameufficiostampa.it
Noi passerem la notte sotto la luna piena
(continua)
inviata da Dq82 1/5/2017 - 14:16

Τὸ πρῶτο θύμα

Τὸ πρῶτο θύμα
To próto thyma

[1974]
Da Vi scrivo da un carcere in Grecia / Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα
Musica: Ennio Morricone
Vi scrivo da un carcere in Grecia, Artefact, 1974




Vi scrivo da un carcere in Grecia (Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα) è una raccolta poetica di Alexandros Panagulis pubblicata nel 1974 da Rizzoli Editore.

Il libro raccoglie componimenti scritti da Panagulis durante la sua carcerazione dal 1968 al 1973 sotto la dittatura greca. Le poesie, spesso molto brevi e composte in alcuni casi soltanto da incisive anafore, ricreano la crudezza e la violenza delle carceri in cui i colonnelli imprigionavano gli oppositori politici. Non è solo una questione stilistica, ma anche dovuta alla difficoltà nel reperire carta e penna per scriverle.

L'edizione italiana fu curata da Filippo Maria Pontani, Oriana Fallaci e Pier Paolo Pasolini, che scrisse la prefazione. Si scelse... (continua)
Τὸ πρῶτο θύμα τῶν τυράννων
(continua)
inviata da dq82 1/5/2017 - 11:36

Ἡ μπογιά

Ἡ μπογιά
I bogiá

[1974]
Da Vi scrivo da un carcere in Grecia / Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα
Musica: Ennio Morricone
Vi scrivo da un carcere in Grecia, Artefact, 1974




Vi scrivo da un carcere in Grecia (Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα) è una raccolta poetica di Alexandros Panagulis pubblicata nel 1974 da Rizzoli Editore.

Il libro raccoglie componimenti scritti da Panagulis durante la sua carcerazione dal 1968 al 1973 sotto la dittatura greca. Le poesie, spesso molto brevi e composte in alcuni casi soltanto da incisive anafore, ricreano la crudezza e la violenza delle carceri in cui i colonnelli imprigionavano gli oppositori politici. Non è solo una questione stilistica, ma anche dovuta alla difficoltà nel reperire carta e penna per scriverle.

L'edizione italiana fu curata da Filippo Maria Pontani, Oriana Fallaci e Pier Paolo Pasolini, che scrisse la prefazione. Si scelse inoltre... (continua)
Ζωντάνεψα τοὺς τοίχους
(continua)
inviata da dq82 1/5/2017 - 11:28
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Home From the War

Home From the War
(2014)

Album: Cry for My Country
I was no more than a boy in 1963
(continua)
30/4/2017 - 01:02
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Canción del hombre nuevo

Canción del hombre nuevo
Canciones para el hombre nuevo (1968)

La canzone trae origine dalla frase finale del "Messaggio" che Ernesto Che Guevara scrisse il 16 aprile 1967 sul supplemento speciale de "Tricontinental"
Lo haremos tú y yo,
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 29/4/2017 - 09:45
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Blood Stained

Blood Stained
(1997)
Album: Jugulator
Atrocities
(continua)
27/4/2017 - 23:46
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Within You

Within You
Album: Till the Sun Turns Black - 2006
War is not the answer
(continua)
27/4/2017 - 23:36
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I Am the Six O'clock News

I Am the Six O'clock News
Album: Only Visiting This Planet (1972)

"a straight-out rocker that reflects the irony in the media's coverage of the Vietnam war."
I've got a ticket for southeast Asia,
(continua)
27/4/2017 - 23:30
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Let My People Go

Let My People Go
[1974]
Scritta da William Daron Pulliam, in arte Darondo (1946-2013)
Una canzone del 1974 diventata celebre soltanto nel 2006, più di trent'anni dopo, quando il dimenticato soul e funk singer Darondo fu riscoperto e divenne internazionalmente famoso.
Singolo che dà il titolo all'album del 2006.
Testo trovato su Genius

Il ritornello fa chiaro riferimento alla celeberrima ottocentesca Go down, Moses, in cui dietro alla storia della fuga degli Ebrei dall'Egitto si raccontava l'“Underground Railroad” e la fuga degli schiavi neri dal Sud degli USA.
'Said you better let my
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/4/2017 - 21:37
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I Saw the World

I Saw the World
[1968]
Scritta da Tom Rapp
Nel disco “Balaklava”
I saw the world
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/4/2017 - 20:45
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The Slaying and the Paying

The Slaying and the Paying
When the Australian government wanted to introduce conscription to boost recruitments in 1916, the editor of the Australian Worker pointed out that workers volunteered in much greater numbers than either politicians or members of the Chambers of Commerce. Workers, whose wages were frozen, made double sacrifice in the war. They did the slaying and the paying, while their 'masters' stayed home and increased their profits.
In this bloody war my boys
(continua)
inviata da Tony Smith 26/4/2017 - 10:50
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Achtung banditen!

Achtung banditen!
2007
Grida

Il Titolo e la prima strofa rimandano all'occupazione nazista e alla Resistenza, però vista la provenienza della band (la Val di Susa) e una certa genericità del testo potrebbe anche riferirsi alla lotta alla TAV, probabilmente questa duplicità di significati è voluta.
Achtung! Achtung!
(continua)
inviata da dq82 26/4/2017 - 10:30
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Terra

Terra
Apitzus de cuddu monti nc'est un'arrichesa manna e antiga
(continua)
26/4/2017 - 10:05
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Cabudanni

Cabudanni
[2017]

Album : Cabudanni

Migliaia di persone (circa 4000) si sono riversate il 12 ottobre 2019 a Capo Frasca per protestare contro l’occupazione militare della Sardegna e chiedere l’interruzione delle esercitazioni. A tre anni dalla precedente manifestazione, Sant’Antonio di Santadi ha accolto manifestanti provenienti da tutta l’isola: pullman e mezzi privati hanno permesso di mobilitare tante persone intorno a un tema centrale per la Sardegna e per il suo sviluppo, a cinquant’anni dalla famosa lotta di Pratobello, ad Orgosolo.

Tutte le persone presenti hanno voluto esprimere con forza il rifiuto verso il “ricatto occupazionale”: basi (e fabbriche di bombe) in cambio di posti di lavoro. Al costo, altissimo, di uno sviluppo economico non sostenibile, guerrafondaio, inquinante e imposto.

Dopo un breve corteo nelle strade del paese i manifestanti hanno dato vita a un sit-in davanti alla... (continua)
Su trexi 'e Cabudanni innoi est ancora meda basca,
(continua)
inviata da adriana 26/4/2017 - 09:55
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Palestina

Palestina
[2017]

Album : Cabudanni
Mia nonna ha una chiave lunga appesa al collo
(continua)
inviata da adriana 26/4/2017 - 09:45
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All I Need

All I Need
2007
In Rainbows

In support of the MTV EXIT anti-human trafficking campaign, Radiohead released a music video for "All I Need", directed by Steve Rogers, which premiered on May 1, 2008. The clip, which contrasts the lives of two young boys—an average, well-off child from a developed environment, and a sweatshop worker—received critical acclaim and won numerous awards.
I’m the next act
(continua)
inviata da dq82 23/4/2017 - 18:41
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Als je ooit nog eens terug kan

Als je ooit nog eens terug kan
2008
Single
"Oh Mother
(continua)
inviata da dq82 23/4/2017 - 18:30
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Ballada o spalonej synagodze

Ballada o spalonej synagodze
[1982]
Testo e musica: Jacek Kaczmarski
Słowa i muzyka: Jacek Kaczmarski
Album: Carmagnole 1981
Żydzi, Żydzi wstawajcie płonie synagoga!
(continua)
inviata da dq82 23/4/2017 - 18:19
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Señora libertad

Señora libertad
2011
Estoy Aqui

Esta canción esta dedicada a todos los presos políticos del mundo, a todos los prisioneros de conciencia,a todos a los que sistemáticamente les violan o les han violado sus derechos como humanos en cualquier época o sistema.A los que padecieron cárcel y a los que hoy padecen prisión o detención por el crimen de pensar diferente,por querer sobremanera a la distinguida ,
preciosa ,inmaculada y mil veces violada Señora Libertad . Hay millones de nombres por decir, entre ellos hay uno que destaca y al que va dedicada especialmente esta canción: Doctor Oscar Elías Biscet.
Pesando el tiempo
(continua)
inviata da dq82 22/4/2017 - 19:32
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Prohibido prohibir

Prohibido prohibir
1991
Si somos gente
No se puede prohibir ni se puede negar
(continua)
inviata da dq82 22/4/2017 - 19:10
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Amazzonia

Amazzonia
1989
Totò
Cosa lasceremo a chi verra’ dopo di noi?
(continua)
inviata da Dq82 22/4/2017 - 11:47
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Rebibbia

Rebibbia
1989
Totò

Rebibbia è una delle carceri romane
Fisso questi due pensieri
(continua)
inviata da Dq82 22/4/2017 - 11:43
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Il pianto dell'asino

Il pianto dell'asino
[2017]

Album : Rudes Against

Nel silenzio della notte, nel buio omertoso dell'uomo, un pianto squarcia i timpani dormienti di una città che sta dormendo. Veniamo da una cittadina della periferia nord di Milano, che di giorno mostra la sua faccia sorridente, benpensante e di notte si nasconde, lasciando spazio al raglio di un asino che, veramente, quasi tutte le sere percorre le vie del paese, come se gridasse di dolore per le sue condizioni e quelle del mondo in cui vive. La nostra città è anche casa di molti lavoratori, essendo questa una zona industriale, una classe operaia spinta alla ricerca dell'imborghesimento, al rifiuto del proprio essere, bombardata dai centri commerciali più grossi del mondo e dalle porcate di EXPO, resa docile e addomesticata dai moralismi del medioevo del ventunesimo secolo. L'asino rappresenta metaforicamente questa classe, la Nostra classe, perché pensano che siamo stupidi, testardi, beceri animali da soma utili al lavoro e ad essere bastonati dai padroni ad ogni tentativo di rivolta.
Come uno squarcio un timpano bucato
(continua)
inviata da adriana 22/4/2017 - 07:49
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Je suis sans papiers

Je suis sans papiers
[2004]
Parole e musica di Ehui Désiré Frédéric, in arte Meiway, importante artista ivoriano.
Nel suo album “Golgotha (800% Zoblazo)” (zoblazo è il nome di un genere musicale inventato dallo stesso Meiway a partire dai ritmi folklorici della Costa d'Avorio)
Testo trovato su Afrikara

Come precisato anche nell'introduzione a Sales racistes di Alpha Blondy, spiace anche qui dover contribuire questa canzone all'indomani dell'ennesimo attacco terrorista in Francia, ma tant'è... Ricordiamoci che la Côte d'Ivoire è ancora oggi una “colonia” francese perchè formalmente ha ottenuto l'indipendenza nel lontano 1960 ma i signori di Parigi, coi loro soldati, non hanno quasi mai smesso di allignare da quelle parti...
J’étais bien chez moi
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/4/2017 - 13:58
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Sales racistes

Sales racistes
[2007]
Parole e musica di Alpha Blondy
Nell'album “Jah Victory"

Spiace dover contribuire questa canzone all'indomani dell'ennesimo attacco terrorista in Francia, ma tant'è... Alpha Blondy non dice qui nulla che non sia pienamente condivisibile e, aggiungo, il terrore dispensato con grande generosità dalla Francia, così come da ogni altro paese imperialista, colonialista e neocolonialista, è senz'altro una delle ragioni – anche se non la sola - del terrore che oggi siamo tutti costretti a subire in quelli che credevamo i nostri intoccabili santuari occidentali.

I registi del terrore vanno cercati sempre molto in alto...
Sales racistes, sales racistes
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/4/2017 - 13:26
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In My Name (You Shall Love)

In My Name (You Shall Love)
[2002]
Scritta da Leela Grace
Interpretata dalle sorelle Ellie (mandolino, chitarra, violino, voce) e Leela Grace (banjo, chitarra, voce)
Nel loro album d'esordio del 2003
In my name you say you kill
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/4/2017 - 09:41
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Until a Drop Becomes a Flood

Until a Drop Becomes a Flood
[2005]
Scritta dalle sorelle Ellie (mandolino, chitarra, violino, voce) e Leela Grace (banjo, chitarra, voce)
Nel loro album del 2008 intitolato “Where the Waters Run”
Sing me a song of American dreams and I'll sing you a song of fear
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/4/2017 - 09:28
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La Guerre

La Guerre
La Guerre.

"La Guerre"è una canzone scritta dal cantante e compositore francese Antoine,nel 1965. È contenuta all'interno del suo primo EP "Autoroute Européenne n.4",inciso nel Dicembre 1965 e nel primo album intitolato "Antoine" del 1966. La canzone conoscerà un buon successo soprattutto per il suo testo innovativo e singolare.
Notre monde entier s'éffondre,
(continua)
inviata da Jacopo Pellegrino 20/4/2017 - 18:10
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Canzone per Rosanna

Parole e musica di Paolo Agnello.

Una canzone dedicata a Rosanna Benzi, ispirata al libro "Il Vizio Di Vivere"
Rosanna i tuoi occhi appesi
(continua)
inviata da PAOLO AGNELLO 20/4/2017 - 16:39

I've Laid Around Vietnam Too Long

anonimo
I've Laid Around Vietnam Too Long
[1967?]
Testo di autore anonimo, certamente un militare USA direttamente coinvolto nella guerra in Vietnam
Sull'aria di “Gotta Travel On”, una canzone tradizionale riscoperta e riproposta negli anni 50 da Paul Clayton (1931-1967), un folksinger misconosciuto ma piuttosto importante, protagonista della scena del Greenwich Village negli anni che videro la nascita e l'ascesa di Bob Dylan.
Testo trovato su Mudcat Café

Ho datato questa parodia al 1967 per via del riferimento a Robert McNamara contenuto nella seconda strofa. Infatti il 1967 fu un anno di svolta perchè il Segretario della Difesa, fautore dell'escalation della guerra nel sud-est asiatico e dei bombardamenti a tappeto sul Vietnam del Nord, si convinse della necessità di elaborare una strategia d'uscita dal conflitto. E infatti entrò in rotta di collisione con il presidente Lyndon B. Johnson e all'inizio del 1968 si dimise da ogni... (continua)
LBJ and Ho Chi Minh, they don't get along
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/4/2017 - 14:35

Spring Hill Disaster

Spring Hill Disaster
[1958]
Parole e musica di Maurice Ruddick (1912-1988), minatore
Interpretata da Bill Clifton and the Dixie Mountain Boys
Poi anche dalla folk singer Val MacDonald, figlia di Maurice Ruddick
Testo trovato su Mudcat Café

Maurice Ruddick era un minatore di Springhill, Cumberland County, Nova Scotia, Canada.
L'estrazione del carbone a Springhill era iniziata nella seconda metà dell'800, e già nel 1891 si era verificato il primo disastro, quando 125 minatori erano rimasti uccisi in seguito ad una serie di deflagrazioni dovute al grisù. Molti di loro erano ragazzini di 10-12 anni... Nel 1956 un'altra esplosione uccise 39 lavoratori... Nel 1958 invece si verificò un devastante “terremoto” localizzato, dovuto all'estrazione prolungata e massiva che aveva pesantemente intaccato le linee di faglia. Il “bump” investì anche la cittadina, danneggiandola gravemente, e intrappolò nelle viscere della... (continua)
The 23rd of October we'll remember that day
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/4/2017 - 11:25
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Я стервенею

Я стервенею
Ja sterveneju
[1988]
Parole e musica di Янка Дягилева con il gruppo Великие Октябри
Dall'album "Деклассированным элементам" (To the Drop-Outs)
Il testo da questo sito
Я неуклонно стервенею с каждым смехом
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 19/4/2017 - 18:55
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Μια ιστορία για τον πόλεμο

Μια ιστορία για τον πόλεμο
Mia istoría gia ton pólemo
[1966]
Στίχοι: Γιάννης Κακουλίδης
Μουσική: Νότης Μαυρουδής
'Αλμπουμ: Τραγουδά η Αρλέτα

Testo: Giannis Kakoulidis
Musica: Notis Mavroudìs
Album: Τραγουδά η Αρλέτα (“Canta Arleta”)

Nel febbraio del 1966, in alcuni locali underground ateniesi (in particolare la Buite Esperides di Giannis Argyris e l'Apanemia di Giorgos Zografos) esordì, con la sua chitarra e le sue canzoni, una ragazzina ventunenne che ne dimostrava ancor meno, tranne che nella voce. Era l'inizio della “New Wave greca” (Νέο Κύμα, Neo Kyma), ispirata, come in tutto il resto del mondo, alle ballate blues e country americane e occidentali in genere. Divenne rapidamente la musica preferita dei giovani intellettuali greci, ed i locali ateniesi ne divennero i santuari; non tardarono ad accorgersene, e ad “infilarcisi”, personaggi come Mikis Theodorakis, Manos Hatzidakis e Stavros Xarchakos. La ragazzina... (continua)
Τη μια σηκώσαν τη φωνή,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 19/4/2017 - 08:56
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We Are Here

We Are Here
(2014)
Scritta da Alicia Keys, Swizz Beatz, Mark Batson, and Harold Lilly

La canzone è stata pubblicata per la prima volta l'8 settembre 2014 accompagnata da un lungo messaggio che ne spiegava il motivo e l'ispirazione.




The day I wrote this song, I was sitting in a circle of people of all ages and we were asked, “Why are you here.” Why am I here?? This really hit me on a deep level. I realized no one had ever asked me that question before.
As I prepare to give birth to a new child, I can't help and think about the world I'm bringing my baby into. No matter where we come from, when we see the state of the world today, we can all feel the growing frustration and desire to make a difference. And we all have a voice - we just need to know how to make it heard.
I have a vision that I believe is more than a dream, that I know can be our reality.
I believe in an empowered world community... (continua)
We are here
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 18/4/2017 - 23:06
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Σον Θεόν εφτάγω τάμαν

Σον Θεόν εφτάγω τάμαν
Son Theón eftágo táman
[2009]
Μουσική: Κυριάκος Παπαδόπουλος
Στίχοι: Γιώργος Μαυρίδης
Ερμηνεία:
1. Σταμάτης Γονίδης (2011)
2. Αρετή Κετιμέ και Δημήτρης Καρασαββίδης
3. Γιώργος Δημητριάδης

Musica: Kyriakos Papadopoulos
Testo: Giorgos Mavridis
Interpreti:
1. Stamatis Gonidis (2011)
2. Areti Ketimé e Dimitris Karasavvidis
3. Giorgos Dimitriadis

Una (splendida) canzone scritta in greco Pontico da Giorgos Mavridis e musicata nel 2009 da Kyriakos Papadopoulos; interpretata poi da diversi interpreti, in primis Stamatis Gonidis, ma poi anche Areti Ketimé (ateniese di origine dell'Etolia-Acarnania, a volte accompagnata da Dimitris Karasavvidis) e Giorgos Dimitriadis.


La canzone interpretata da Areti Ketimé


(Da tenere presente che, a parte l'autore dei versi Giorgos Mavridis, né il musicista né alcuno degli interpreti sono di origine pontica). Generalmente, la canzone viene messa... (continua)
Σον Θεόν εφτάγω τάμαν
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικó Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 18/4/2017 - 17:42




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