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Dark Horse on the Wind

Dark Horse on the Wind
“Dark Horse on the Wind” è stata composta da Liam nel 1966 in occasione del 50esimo anniversario della Rivolta di Pasqua ed è un’amara riflessione sul periodo dei “Troubles”.
Oh those who died for liberty
(continua)
inviata da Cattia Salto 17/3/2017 - 12:41
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Diarsera posi un giglio, ovvero E cinquecento catenelle d'oro

anonimo
Diarsera posi un giglio, <i>ovvero</i> E cinquecento catenelle d'oro
[XVI / XVII secolo]
[16th / 17th Century]
[16ème / 17ème siècle]

Canto popolare toscano
A folksong from Tuscany
Chanson populaire de Toscane

Raccolto da / Collected by / Recuillie par
Caterina Bueno
1968, La veglia
1996, La veglia (Riedizione / New Release / Réédition)

Ogni canzone d'amore è contro la guerra. Anzi, ogni canzone è contro la guerra.
Davide “Darmo” Giromini
Campi Bisenzio, Centro Sociale Cienfuegos (K100), 2012.

Se sulla prima, Maremma amara, non c'è alcun dubbio, sulla seconda ci potrebbe essere una qualche contesa. Sto parlando delle canzoni popolari toscane più famose, lo avrete capito: sono uno, del resto, che ha sempre fatto gran giri per il mondo per poi tornare sempre dalle mie parti, alle quali sono abbarbicato come una pianta di rosmarino.

Vada come vada, prima o seconda che sia, c'è qualcuno, anzi qualcuna, che c'è sempre di mezzo. Si chiama Caterina... (continua)
E cinquecento catenelle d’oro
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 17/3/2017 - 03:08
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Plantas embaixo do aquário

Plantas embaixo do aquário
[1986]
Renato Russo/Renato Rocha/Dado Villa-Lobos/Marcelo Bonfá
Album: Dois

"...A canção antiguerra "Plantas Embaixo Do Aquário" tem muito do clima do fim dos anos 1970 e início dos anos 1980, mas não soa datada."



(Si veda questa pagina per l'intera storia, presentazione e recensione dell'album). [CCG/AWS Staff]
Aceite o desafio e provoque um desempate:
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 16/3/2017 - 23:22

Ch’à inventà la guéra

anonimo
Ch’à inventà la guéra
[1911]
Strofa intonata dalle operaie della filanda Brusadelli di Oggiono, Lecco, all'epoca dell'avventura coloniale italiana in Libia.
Testo trovato sul sito del Civico Museo della Seta Abegg di Garlate, Lecco, come trascritto e messi in musica dal compositore Oliviero Biella per il progetto “Voci dalla filanda”, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Liberi Sogni Onlus.

La strofa è commentata come segue:

“Questa strofetta veniva cantata nella filanda Brusadelli di Oggiono, nel 1911, in occasione della guerra di Libia - la Trìpuli - suscitando le ire della proprietaria. Il testo esprime la consapevolezza, diffusa negli ambienti socialisti, del legame esistente tra gli interessi del capitalismo italiano e la politica imperialistica.
L’informatrice [?] ricorda le reazioni della padrona della fabbrica contro le operaie: Vilòn de vilòn! (...) ve dó ‘na bastunàda, a chi ch’à cantà... (continua)
Ch’à inventà la guéra
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/3/2017 - 21:16
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Ballada o dzikim zachodzie

Ballada o dzikim zachodzie
È morto Wojciech Młynarski
Un maestro, un gran traduttore

Per un percorsco sugli Sceriffi

[1980]
Parole di Wojciech Młynarski (scritte prima del 1980)
Musica di Jerzy Derfel (Orkiestra Pod Dyrekcją Jerzego Derfla)
Dall'album "Szajba" (Diamo i numeri/Pazzia/Follia)
Il testo da poezja-spiewana (corretto a mano)
ma c'è anche qua.
Potwierdzają to setne przykłady,
(continua)
inviata da Krzysztof Wrona 16/3/2017 - 21:11
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Antipatico

Antipatico
1988
Di nuca...

G. Manfredi - Ricky Gianco

Presente anche nell'ultimo album "Di Santa Ragione" del 2009
Antipatico e lontano
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 16/3/2017 - 20:01
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Miłość jak wino

Miłość jak wino
Parole di Lech Konopiński
Musica di Kostas Dzokas (il cognato di Eleni)
Dall'album omonimo "Miłość jak wino" (L'amore come vino) del 1987
testo trovato qui, su Tekstowo
Il sito ufficiale di Eleni
Przychodzi do mnie co dzień chłopak na schwał
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 16/3/2017 - 19:47
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On praa

On praa
[2014]
Scritta da Lucia Lella e Renato Ornaghi, fondatori del gruppo I Saltamartin, ossia Le Cavallette, in lombardo
Sulla musica di Ohio di Neil Young
Nell'album de I Saltamartin intitolato “Fior”

Il 3 gennaio del 1945 a Valaperta di Casatenovo, Lecco, le Brigate Nere fucilarono per ritorsione quattro giovani partigiani arrestati qualche giorno prima durante i violenti rastrellamenti operati in zona per vendicare l'uccisione di un milite fascista.

I trucidati si chiamavano Natale Beretta, Nazzaro Vitale, Mario Villa e Gabriele Colombo.

Uno dei comandanti della Brigata Nera responsabile dell'esecuzione sommaria era un ingegnere che si chiamava Emilio Formigoni e due anni più tardi sarebbe diventato padre del ben più famoso Roberto, il pluripregiudicato che per 20 anni è stato fra gli uomini politici più potenti ed arroganti d'Italia...
Dopo la guerra, Emilio Formigoni e alcuni altri fascisti presenti all'eccidio furono processati ma finirono tutti amnistiati.
4 de magg, 1970. Kent State University, Ohio, USA. La Guardia Nazional la spara e la mazza quatter student, manifestant pacifich.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/3/2017 - 21:38
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Ragazze dell'Est

Ragazze dell'Est
Dall'album Strada facendo (CBS, 1981)
Nei mattini pallidi ancora imburrati di foschia
(continua)
inviata da L.L. 15/3/2017 - 20:28
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Σχολειό ελληνικό

Σχολειό ελληνικό
Scholeió ellinikó
[1977]
Στίχοι: Κώστας Βίρβος
Μουσική: Κώστας Βίρβος
Ερμηνεία: Χαράλαμπος Γαργανουράκης
'Αλμπουμ: Οι ξερριζωμένοι

Testo e musica di Kostas Virvos
Interprete: Charalambos Garganourakis
Album: Οι ξερριζωμένοι ("Gli sradicati")

Nella primavera del 1949, i comunisti perdono la guerra civile in Grecia; un gruppo di andartes si rifugia con le loro famiglie in un villaggio poco fuori la cittadina di Grevenà, nella Macedonia ellenica; comincia così una storia di emigrazione, perlopiù sconosciuta anche agli stessi greci. Nella Grecia del 1949, quel che attende gli sconfitti è la fucilazione o l'internamento in qualche isola come Makronissos; nel gruppo si trova Evangelia Chondroyannis assieme alla madre e ai cinque fratelli, che ha raccontato questa storia alla rivista Themata in un articolo pubblicato il 1° dicembre 2013 con un sottotitolo piuttosto significativo: In questi... (continua)
Όταν ο γιος μου λέει "νιέμα"
(continua)
inviata da Riccardo Venturi, Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 15/3/2017 - 13:15
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Here I Am

Here I Am
1978
The Boys of Company C O.S.T.




Cinque ragazzi americani si arruolano nel reparto dei Berretti Verdi alla vigilia dello scoppio della guerra del Vietnam. La loro amicizia, i loro rapporti e i loro ideali verrano messi a dura prova dall'ambiente militare e dalla sporca guerra.
Uncle Sam I’m in Vietnam,
(continua)
inviata da dq82 15/3/2017 - 09:45
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Soldatì

Soldatì
Parole e musica di Luciano Ravasio (1950-), cantautore originario di Presezzo, Bergamo.
In una sua raccolta del 2015 intitolata “Bèrghem TomTom”.
Testo trovato sul sito dell'autore
“La guerra...sarà una scampagnata”
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/3/2017 - 21:53
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Basta guère

Basta guère
[1995]
Parole e musica di Luciano Ravasio (1950-), cantautore originario di Presezzo, Bergamo.
Nel suo disco intitolato “I löcia i Madóne” (“Piangono le Madonne”)
La canzone si apre con il frammento di una filastrocca tipica del bergamasco ma anche del bresciano.
Testo trovato sul sito dell'autore
Gioanì Gioanèla
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/3/2017 - 21:38
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'Ndé piö in America

'Ndé piö in America
[1892]
Una canzone d'emigrazione letteralmente “contro corrente” per l'epoca, scritta dai bergamaschi Ferdinando Tarenghi e Alessandro Ferrari Paris e riscoperta alla fine degli anni 70, su di uno spartito conservato presso la biblioteca del Conservatorio “Gaetano Donizetti” di Bergamo, da Luciano Ravasio, cantautore nativo di Presezzo (BG).
Nel quinto volume della sua antologia “Nóter de Bèrghem”, pubblicato nel 1998.

Interpretata anche da Sandra e Mimmo Boninelli nel loro album “Il bastimento parte...” del 1996.

Scriveva proprio Mimmo Boninelli (scomparso di recente) in una sua ricerca sui canti dell'emigrazione bergamasca, allegata al disco citato:

“Anche la canzone d’autore del tempo, di fronte all’espandersi del fenomeno emigratorio, affronta nei suoi testi questo drammatico problema. Lo fa attraverso il brano “Ndé piö in America”, con le parole di Ferdinando Tarenghi e la musica... (continua)
'Ndé piö in America
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/3/2017 - 21:11
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Piw 'zo mestr?

Piw 'zo mestr?
Titolo originale bretone: Piw 'zo Mestr? di Yann-Bêr Piriou
Interpretazione: Gweltaz Ar Fur nel disco Bonedoù Ruz! 1975


"A coloro che hanno fatto eredità ai loro figli del fardello della rebretonizzazione. (Flavio Poltronieri)"

Il testo della canzone, sinora indisponibile sia in rete che nell'album, è stato trascritto all'ascolto da Flavio Poltronieri. Il testo è stato trascritto nella grafia "unificata". [RV]
Pa rankomp luskell hor melkoni
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 14/3/2017 - 11:33
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Silent Passage

Silent Passage
(1974)

Bob Carpenter è stato un cantautore canadese , purtroppo morto precocemente nel 1995, che nella sua carriera ha pubblicato un solo disco " Silent Passage " nel 1974. Il disco all'epoca non ha avuto un gran successo di vendite , ma , vista la qualità , è diventato un piccolo oggetto di culto . Ristampato una prima volta nel 1984 ( anche allora senza grande risonanza ) , è poi stato riscoperto con la ripubblicazione su cd nel 2014 , anno nel quale è stato indicato come una delle ristampe più belle dell'anno .
In effetti può essere considerato una gemma del cantautorato nordamericano degli Anni 70 e consiglio caldamente a tutti di ascoltarlo . Purtroppo i testi non sono mai stati pubblicati ufficialmente , e, vista la voce estremamente espressiva ma non certo limpida di Carpenter , ed il fatto che gli stessi sono molto evocativi e criptici , anche gli stessi americani a volte... (continua)
Before the war I had no need for travelling
(continua)
inviata da gabriele 13/3/2017 - 11:33
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Dreaming on a World

Dreaming on a World
1992
Matters of the Heart

Soprannominata la "Bob Dylan in gonnella" qui ricorda Imagine di John Lennon.
I know I may be wishing
(continua)
inviata da Dq82 13/3/2017 - 10:07
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L'eccidio di Modena

L'eccidio di Modena
[?]
Parole di Bruna Montorsi
Musica: Sull'aria di Addio padre e madre addio
Il Deposito - Canti di Lotta

"Canto comunicatoci dall'autrice del testo, che ricorda come Il 9 gennaio 1950, la polizia di Scelba apriva il fuoco premeditatamente, a sangue freddo, sugli operai che protestavano contro la serrata delle Fonderie Riunite di Modena.
La melodia è quella del canto Ascoltate o popolo ignorante , ovvero di Addio padre e madre addio." - Il Deposito - Canti di Lotta

Così, stringatamente, nel “Deposito”, il nostro “Sito gemello”. Poiché, però, noialtri siamo gemelli decisamente meno stringati, siamo andati a vedere qualcosa di più consistente sull'eccidio di Modena (nel 1950, pochi anni dopo la guerra, si diceva ancora “eccidio”; lo si dovrebbe chiamare più propriamente “strage di Stato”, una delle tante che lo stato italiano ha perpetrato). Abbiamo quindi trovato questo esaurientissimo... (continua)
Fu nel ‘50, in un giorno nefasto
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/3/2017 - 00:39
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Better Get It Right the First Time

Better Get It Right the First Time
[2017]
Parole e musica di Rhiannon Giddens, Dirk Powell e Justin Harrington, che canta il rap finale.
Nell'album Freedom Highway

La canzone è dedicata al movimento Black Lives Matters.
Young man was a good man
(continua)
12/3/2017 - 22:10
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Siam tutti per uno

Siam tutti per uno
[1964]
Parole di Lina Wertmüller, al secolo Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich (1928-), regista e sceneggiatrice
Testo trovato sul blog Rita Pavone Lyrics
Musica di Nino Rota (1911-1979), compositore
Arrangiamenti e direzione d'orchestra di Luis Bacalov (1933-2017), pianista e compositore argentino naturalizzato italiano
Nel secondo atto dello sceneggiato musicale televisivo “Il Giornalino di Gian Burrasca”, diretto da Lina Wertmüller e prodotto dalla Rai-Radio Televisione Italiana nel 1964.
Con Rita Pavone nella parte di Giannino Stoppani detto Gian Burrasca.

Tratto dall'omonimo romanzo di Vamba, nome d'arte di Luigi Bertelli (1858–1920), scrittore fiorentino, che lo pubblicò a puntate sul Giornalino della Domenica tra il 1907 ed il 1908 e poi in edizione integrale nel 1912.
Il tuo istituto carcere
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/3/2017 - 22:07
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No, prigioniero no!

No, prigioniero no!
[1964]
Parole di Lina Wertmüller, al secolo Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich (1928-), regista e sceneggiatrice
Testo trovato sul blog Rita Pavone Lyrics
Musica di Nino Rota (1911-1979), compositore
Arrangiamenti e direzione d'orchestra di Luis Bacalov (1933-), pianista e compositore argentino naturalizzato italiano
Nel secondo atto dello sceneggiato musicale televisivo “Il Giornalino di Gian Burrasca”, diretto da Lina Wertmüller e prodotto dalla Rai-Radio Televisione Italiana nel 1964.
Con Rita Pavone nella parte di Giannino Stoppani detto Gian Burrasca.

Tratto dall'omonimo romanzo di Vamba, nome d'arte di Luigi Bertelli (1858–1920), scrittore fiorentino, che lo pubblicò a puntate sul Giornalino della Domenica tra il 1907 ed il 1908 e poi in edizione integrale nel 1912.
Eh! No, prigioniero non ci sto! No, no!
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/3/2017 - 21:43
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Jødisk partisansang

Jødisk partisansang
[1966]
Poesia di Georg Johannesen (da Nye Dikt)
Musica: Zog nit keynmol (q.v.)

A poem by Georg Johannesen (from Nye Dikt)
Music: Zog nit keynmol (q.v.)

In Norvegia, questa poesia che Georg Johannesen scrisse nel 1966 inserendola nella sua terza raccolta, Nye Dikt (“Nuove poesie”), è generalmente intesa come una “versione” di Zog nit keynmol; in effetti, essa può essere cantata sulla sua melodia di origine russa in maniera assolutamente perfetta. George Johannesen fu del resto inequivocabile nel presentarla: “In memoria della rivolta nel ghetto di Varsavia, primavera 1943”

Si tratta però di una composizione che è sì ispirata in tutto e per tutto a Zog nit keynmol, che ne riprende senz'altro lo spirito; ma non ne è in senso stretto una “versione” e né tantomeno una “traduzione”. E' un testo quasi del tutto autonomo, anche se presenta qualche cosa ripresa effettivamente dall'originale.... (continua)
Dette lys er ikke solen, men en brann
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/3/2017 - 21:22
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Sento una musica

Sento una musica
(2016)
Album: "Il tempo, le parole, il suono"
con Rocco Hunt

La forza della musica che scalda anche nei peggiori periodi di guerra.
Ho sprecato troppo tempo a giudicare me stesso
(continua)
12/3/2017 - 21:17
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Running Fast

Running Fast
(2008)
Album: Psychodelice

Parlando dei testi, cosa c’è di onirico e cosa di reale? Running Fast per esempio dà l’idea di un sogno...

Forse è un’impressione che i miei testi possono dare, ma in realtà sono molto ancorati alla realtà, al vissuto. Ovviamente si deve partire da una nota autobiografica, anche se comunque per me molto nasce dall’immaginazione. “Running Fast” poi è molto reale, può sembrare un sogno, una visione, in realtà si tratta di un dèjà-vu, un rivivere e riaffrontare dei momenti dolorosi, vissuti nel 2001 a Genova (durante i fatti del G8, ndr). L’ho scritta due anni fa, cinque anni dopo quello che era successo, ed è stata dura fermarsi a ripercorrere quei momenti, ma proprio in questo caso la musica ha avuto la funziona di cura dal dolore.

L'isola che non c'era
Last night
(continua)
12/3/2017 - 20:34
Percorsi: Genova - G8
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Ленинград (Я вернулся в мой город, знакомый до слез)

Ленинград (Я вернулся в мой город, знакомый до слез)
[Декабрь 1930 – dicembre 1930]
Versi di Osip Ämilevič Mandelštam
Messi in musica da diversi artisti, a cominciare da Larisa Novoseltseva / Лариса Новосельцева che a Mandelštam ha dedicato sempre un'attenzione particolare.

Nell'album “Привет, Россия... (То, что я должен сказать...)", un progetto del 2009-


Osip Ėmil’evič Mandel’štam (Varsavia, 15 gennaio 1891 – Vtoraja Rečka, 27 dicembre 1938) è stato uno dei grandi poeti del XX secolo.

Nato a Varsavia all’inizio del 1891 da una famiglia della media borghesia ebraica (il padre dopo studi di talmud commerciava in pellami, la madre era pianista e insegnante di musica), trascorre l’infanzia e l’adolescenza a Pietroburgo dove compie gli studi presso il prestigioso istituto Tenišev. Nel 1907 si reca a Parigi alla Sorbona, trascorre due semestri all’Università di Heidelberg, viaggia in Italia.

Esule fra territori e culture diverse, di tutte... (continua)
Я вернулся в мой город, знакомый до слез, (1)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/3/2017 - 14:42
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L'inno dei senza patria

L'inno dei senza patria
Versi e musica di Mauro Geraci
Non c'è che far... se questa nave affonda nel mar,
(continua)
inviata da adriana 12/3/2017 - 09:00
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Italiani superstar

Italiani superstar
[2017]

Album : Distratto ma però

Testo Voltarelli-Bruni
Musica Voltarelli -Finazzo
Tony guarda in alto
(continua)
inviata da adriana 12/3/2017 - 08:40
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'O scarrafone

'O scarrafone
(1991)

da "Un uomo in blues"

Nel 1991 Pino, che era molto sensibile ai problemi politici, fu terribilmente colpito dall'improvviso successo della prima Lega Nord, che sbraitava contro i terroni e i napoletani, che se la prendeva con i poveri e i deboli... In questa canzone decide quindi di mettere in scena la condizione di alcuni meridionali emigrati al Nord. Gente semplice ("noi crediamo alla cicogna"), che fa lavori manuali e faticosi, che è salita al Nord per la necessità di un lavoro, ma che non riesce ad adattarsi, per la "nebbia" che riempie sia il cielo che la testa di molte persone... Sono meridionali mantengono un legame forte con la loro terra, che continuano a sentire una volta a settimana ("oggi è sabato, se non chiami ho un nodo in gola"), nel tempo libero che, contro una certa ossessione per il lavoro tipica del Nord, continua a essere importante per loro ("sabato è un giorno... (continua)
‘O scarrafone ‘o scarrafone
(continua)
11/3/2017 - 19:46
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Chant mauresque

Chant mauresque
[1982]
Composto da Véronique Chalot
Voce / Voice / Voix: Véronique Chalot
Album: À l'entrée du temps clair
Materiali Sonori





Il canto moresco: marinai, contadini andalusi e gitani alle origini del Flamenco

Il canto che qui si presenta, vale a dire il Chant mauresque registrato da Véronique Chalot nel 1982 e inserito nell'album À l'entrée du temps clair, è una delle rare testimonianze di tale tipo di canto inciso in tempi moderni. In realtà non si tratta di una composizione tradizionale: fu composto direttamente (e interpretato) da Véronique Chalot sulla base di stili di canto moresco tradizionale, ma con una moderna commistione di strumenti musicali; Véronique Chalot vi inserisce ad un certo punto anche una ghironda, che dal punto di vista strettamente storico è un'autentica aberrazione in un canto moresco. Il canto moresco vero e proprio, ad ogni modo, non prevedeva alcun tipo... (continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/3/2017 - 17:27
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Napulitan

Napulitan
[2012]

Jovine feat. O'Zulu'
Addò stong stong stong semp ccà
(continua)
inviata da adriana 11/3/2017 - 15:41
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Gente do Sud

Gente do Sud
[2017]
Singolo: Gente do Sud
Trascrizione del testo di Titta Calemme

"TERRONI UNITI!!! verso il corteo di Sabato 11 Marzo ore 14 Piazza Sannazaro (Mergellina) MAI CON SALVINI NAPOLI NON TI VUOLE!“.


Il brano Gente do Sud dei Terroni Uniti, un collettivo di 30 artisti napoletani, è un inno alla fratellanza e un “no” al razzismo!
(Napolike.it)

Un gruppo di più di 30 artisti napoletani ha realizzato un singolo per dire “no” al razzismo, un brano autoprodotto e nato da un’idea di Massimo Jovine. Il collettivo si fa chiamare Terroni Uniti e la canzone è “Gente do Sud“, una sorta di inno alla capacità prettamente meridionale di accogliere tutti i “fratelli” e di saper convivere in una società multietnica e multiculturale.

La canzone, scritta in pochissimo tempo a pochi giorni dall’arrivo a Napoli di Matteo Salvini, vuole sottolineare l’importanza della solidarietà per smuovere le coscienze... (continua)
Gente d’’o mare
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff + Titta Calemme 11/3/2017 - 07:49
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Caro Pepè

Caro Pepè
2016
Greetings from Fireland

Pepe Mujica, uruguagio, di origini basche e italiane (la madre era di Favale di Malvaro (GE)), fu guerrigliero tupamaro, più volte imprigionato, rimase in cella di isolamento in fondo ad un pozzo per 12 anni durante la dittatura militare (1973-1985), fu poi deputato e senatore, e infine presidente dell'Uruguay dal 2010 al 2015. Ha condotto la sua presidenza all'insegna della sobrietà. Durante la sua presidenza sono state approvate leggi per il riconoscimento dei matrimoni omosessuali e per la legalizzazione delle droghe leggere.
Tu che hai fatto il ciclista
(continua)
inviata da dq82 10/3/2017 - 11:42

דער דריטער פאָגראָם

דער דריטער פאָגראָם
Der driter pogrom
[1939/1944]
Testo di Yitsik Fleysher
Orfano 13 enne di Rožyšče (Volinia, Ucraina)
Musica: ? (Elaborata da I. Schindler e E. Ofner)
Raccolta da Yehuda Ayzman
Pubblicata nel canzoniere Mi-ma amakim: Lider fun lagers un getos in Poyln 1939-1944
Bucarest, giugno 1945 - Biblioteca Hehalutz

Lyrics by Yitsik Fleysher
A 13 years old orphan from Rožyšče (Volhynia, Ukraine)
Music: ? (Arranged by I. Schindler and E. Ofner)
Collected by Yehuda Ayzman
Published in the songbook Mi-ma amakim: Lider fun lagers un getos in Poyln 1939-1944
Bucharest, Juny 1945 - Hehalutz Library

Nel 1948, Shmerke Kaczerginski pubblicò a New York la fondamentale antologia Lider fun di getos un lagern (“Canzoni dei ghetti e dei lager”). In 435 pagine, l'antologia comprendeva 233 canzoni provenienti da quattordici canzonieri che si era procurato in tutta Europa dopo essere stato una delle figure... (continua)
ליג איך אױף דעם קאלטען בױדעם,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/3/2017 - 02:04
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At the Purchaser's Option

At the Purchaser's Option
(2017)
dal secondo album solista di Rhiannon Giddens, Freedom Highway
Scritta dalla Giddens insieme a Joey Ryan, del duo indie-folk The Milk Carton Kids.

La canzone è ispirata ad un annuncio pubblicitario datato intorno al 1830 che pubblicizzava una giovane donna nera da vendere come schiava. La pubblicità terminava con la frase "Ha con sé un bambino di nove mesi, che è disponibile su richiesta dell'acquirente".

Last year I came across an advertisement from the 1830s for a young woman. Thinking about her, and how she had to maintain her humanity against horrific odds inspired this song named for the end of the ad: ‘She has with her a nine-month old baby, who is at the purchaser’s option.’
(Rhiannon Giddens)


Una bella recensione dell'album
I've got a babe but shall I keep him
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 9/3/2017 - 23:50
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ביאַליסטאָק, מײַן הײם

ביאַליסטאָק, מײַן הײם
Byalistok, mayn heym
[1939]
Testo di Yitskhok Perlov (1911-1980)
Dalla raccolta di canzoni אונדזער לקױ־חמה, לידער1946-1939
[Undzer like-khame, lider 1939-1946] (“La nostra eclisse, canzoni 1939-1946"), Tashkent 1947
Musica di Elye (Eliyahu) Hirshin (1878-1960)

Lyrics by Yitskhok Perlov (1911-1980)
From the songbook Undzer like-khame, lider 1939-1946 (“Our Eclypse, Songs 1939-1946”), Tashkent 1947
Music by Elye (Eliyahu) Hirshin (1878-1960)

Yitskhok Perlov (1911-1980), poeta e autore di canzoni, è noto soprattutto per essere stato il marito della celebre cantante Lola Folman, per la quale scrisse Dos baytshl kreln. Nativo di Białystok, Yitskhok Perlov (Perlow in grafia polacca) scrisse questa canzone nel 1939 già lontanissimo dalla sua città natale, a Tashkent nell'Uzbekistan: nello stesso anno 1939, a Białystok, aveva fondato assieme alla moglie (che era stata solista e corista... (continua)
ביאַליסטאָק, ביסט מײַן שענסטער חלום,
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona + R.V. 9/3/2017 - 11:08
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Il sovversivo

Canzone dedicata all'anarchico Franco Serantini
Nato in provincia di niente
(continua)
inviata da gianluca grossi 9/3/2017 - 10:25
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Shaking the Tree

Shaking the Tree
(1989)
con Youssou N'Dour

Originariamente apparsa sull'album di Youssou N'Dour e poi in una nuova versione nella raccolta di Peter Gabriel "Shaking the Tree" del 1990, una bella canzone sui diritti delle donne e sulla necessità della lotta per l'emancipazione femminile, in Africa e nel mondo.
Souma Yergon, Sou Nou Yergon, We are shakin' the tree
(continua)
8/3/2017 - 23:53
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Modlitwa o wschodzie słońca

Modlitwa o wschodzie słońca
[1981]
Parole di Natan Tenenbaum
Musica di Przemysław Gintrowski
Il primo brano dell'album "Muzeum"(Museo) del trio Gintrowski, Kaczmarski, Łapiński
Da http://tujek.linuxpl.info/tworczosc/wi...


Każdy Twój wyrok przyjmę twardy
(continua)
inviata da Free Krzyś 8/3/2017 - 21:37
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Kto dziś największy w Polsce skurwysyn?

Kto dziś największy w Polsce skurwysyn?
[1968]
Parole di Natan Tenenbaum
Musica tradizionale (anonimo)
Ripreso da YT

Nell'anniversario del Marzo Polacco 1968

The Polish 1968 political crisis, also known in Poland as March 1968 or March events (Polish: Marzec 1968; wydarzenia, wypadki marcowe), pertains to a major student and intellectual protest action against the government of the Polish People's Republic. The crisis resulted in the suppression of student strikes by security forces in all major academic centres across the country and the subsequent repression of the Polish dissident movement. It was also accompanied by a mass emigration following an antisemitic (internally branded "anti-Zionist" at the time) campaign waged by the minister of internal affairs, General Mieczysław Moczar, with the approval of First Secretary Władysław Gomułka of the Polish United Workers' Party. The protests coincided with the events of the... (continua)
Kłócą się w Kłaju, kłócą w Warszawie
(continua)
inviata da Krzysiek 8/3/2017 - 20:36
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Erupt and Matter

Erupt and Matter
[2016]
Scritta da Richard Melville Hall, in arte Moby
Nell'album intitolato “These Systems Are Failing”, con The Void Pacific Choir (Mindy Jones, Julie Mintz, Jonathan e Joel Nesvadba, Jamie Drake e Lauren Tyler Scott)

“These systems are failing” è un bel calcio nel culo. Un calcio in culo sferrato con forza. Un calcio in culo sferrato con rabbia. E’ un album da ascoltarsi preferibilmente ad alto volume, senza tregua. Moby & the Void Pacific Choir hanno espresso in questo disco il loro punto di vista che è uno e uno solo: il nostro sistema ha fallito.
(dalla recensione di Paolo Panzeri su Rockol)
Step out of the dancehall
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/3/2017 - 15:58
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Anima latina

Anima latina
[1974]
Scritta da Giulio Rapetti Mogol e Lucio Battisti
Title track del nono album in studio di Battisti

Per me, un CAPOLAVORO!, nel testo e nella musica

« Questo mio ultimo LP, 'Anima Latina', è per me un'operazione culturale, quasi un esperimento, e tale dovrà restare »
(Lucio Battisti in un'intervista a Renato Marengo, su Ciao 2001, 1º dicembre 1974)
Scende ruzzolando
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/3/2017 - 11:00
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Vietnam Veterano

Vietnam Veterano
Album: California Corazón (1983)

Una canzone dedicata ai chicanos, gli statunitensi di origine messicana che hanno combattuto nella guerra del Vietnam. Al pari dei neri, los chicanos sono stati mandati a morire in guerra ma hanno continuato ad essere discriminati, sia all'interno dell'esercito che nel loro paese.


An emotional musical saga, "Vietnam Veterano" portrays the feelings that Chicano communities experienced during the Vietnam War. In the song, Al Reyes, a musician and an award-winning journalist, reveals some of the tensions caused by the war; however, it is the interview excerpts (with veteran David Rodriguez) woven into the composition that illuminate the hard-to-understand feelings soldiers and protesters of the war were having. Combat soundscapes, added to the musical and narrative sections, intensify the affect of the track, complementing Reyes' plaintive vocals.

(liner notes from Rolas de Aztlán: Songs of the Chicano Movement, Smithsonian Folkways)
You found yourself on a beach in Da Nang
(continua)
7/3/2017 - 22:23
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E forse un giorno

E forse un giorno
[2015]
Parole e musica di Carmen Consoli
Nell'album “L'abitudine di tornare”
Per quanto tempo dovrò
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/3/2017 - 20:06
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Sventola bandiera rossa

Sventola bandiera rossa
[1921?]
Ne “I canti di Spartaco ed altri celebri inni sociali”, Roma, Mondini, 1944
Ascoltabile in “Sventolerai lassù. Antologia della canzone comunista in Italia 2”, Milano, I dischi del Sole, Ds 1078-80, aprile 1977 (ma forse si tratta di una ristampa di un disco degli anni 60).
La trovo anche interpretata dal Coro della Bassa Romagna nel CD allegato al volume intitolato “Noi siam le canterine antifasciste. I canti delle mondine di Lavezzola”, a cura di Cristina Ghirardini, pubblicato nel 2012. Originariamente nell'LP “Unità e lotta. Lotta e unità”, pubblicato negli anni 70.

"All'inizio del 1920 mi trovo a Torino e qui i compagni annunciarono sull' 'Avanti!' e con manifesti murali, che sul palcoscenico del teatro della Casa del Popolo, Spartacus Picenus avrebbe intonato le sue canzoni in una festa a beneficio dei Mutilati della Lega Proletaria. Non potevo rifiutarmi, sebbene fossi... (continua)
T'amo con tutto il cuore
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/3/2017 - 14:13
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E-tal ar groaz

E-tal ar groaz
[1976]
Musica, recitazione e canto di Alan Stivell
Poesia di Yann Sohier (1933/35)
Album: Trema'n inis

Musique, récitation et chant d'Alan Stivell
Poème de Yann Sohier (1933/35)
Album: Trema'n inis

Sonerezh, dibunadur ha kan: Alan Stivell
Barzhoneg Yann Sohier [1933/35]
Album: Trema'n inis

Si dice che E-tal ar groaz, messa in musica, recitata e cantata da Alan Stivell nel 1976, sia stata l'unica poesia scritta in bretone da Yann Sohier. Nato il 10 settembre 1901 a Loudéac, Yann Sohier morì il 21 marzo 1935 a Plourivo per una una broncopolmonite fulminante, all'età di soli 34 anni. Come parecchi altri militanti bretoni, Yann Sohier era un insegnante elementare.

Figlio di un gendarme a cavallo, Yann Sohier (all'anagrafe francese: Jean Lucien Léon Marie Sohier) visse l'infanzia e l'adolescenza in varie località bretoni (il padre, lasciata la gendarmeria, si era impiegato come esattore... (continua)
E-tal ar groaz
(continua)
inviata da Richard Gwenndour 7/3/2017 - 13:29
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Cesare Basile: Cincu pammi

Cesare Basile: Cincu pammi
[2017]
Cesare Basile
Album: U fujutu su nesci chi fa?

Cincu Pammi, cinque palmi.
Tanto misura il bastone siciliano, scelto con cura fra le piante selvatiche dell’isola, in particolari periodi dell’anno, indurito e modellato con il fuoco.
Il maestro Alfio Di Bella danza e fa volteggiare il bastone, disegna mulinelli nell’aria ed esplode in affondi diretti e potenti. I suoi movimenti sembrano racchiudere l’essenza di queste terre, un’elegante e armoniosa compostezza contrapposta al caos e all’imprevedibilità della sorte.
Sono i movimenti della “paranza rutata”, antica tecnica di combattimento vernacolare, nata nel mondo agro-pastorale del 1300 e sopravvissuta a una lunga clandestinità.
Sono anche i movimenti di una vita, il continuo tendere a una perfezione impossibile, passo dopo passo, nell’attesa del momento opportuno.

A scola è longa quantu è longu u vastuni
Cu cogghi u fruttu prima do so tempu cogghi amarizza
Camina comu na tartaruga
Sauta comu na buffa
Fonte
Mi fici 'n lignu
(continua)
inviata da adriana 7/3/2017 - 08:30
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Lijatura

Lijatura
[2017]

Album: U fujutu su nesci chi fa?

Della sua nuova fatica discografica, Basile scrive:
 
"Questa è la storia della Dannata, la città in cui per sortilegio gli offesi sono grati a chi li offende. La storia della tromba d'aria che viene a distruggerla, la storia che si racconta quando una donna si fa scuro e tempesta per giustizia o per vendetta. La vigilia, la sorte improvvisa, i passi di un bastone che ruota nella quiete, il gioco dell'oca della rivolta, il fuoco della sconfitto deriso e beffato financo dal demonio. È storia narrata agli angoli delle piazze della voce consumata di un vecchio cuntista. Ed è la paura, il nostro insoddisfatto bisogno di consolazione".
Ci vinni na bella pinsata
(continua)
inviata da adriana 7/3/2017 - 08:01
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Non vogliamo più la guerra

Non vogliamo più la guerra
Canto del secondo dopoguerra, registrato negli anni 70 da un coro di mondine di Lavezzola, frazione di Conselice, Ravenna.
Nel volume con CD intitolato “Noi siam le canterine antifasciste. I canti delle mondine di Lavezzola”, a cura di Cristina Ghirardini, pubblicato nel 2012.

Il volume è stato realizzato nell’ambito delle attività del Centro per il dialetto romagnolo della Fondazione Casa di Oriani e ripercorre le attività del coro delle mondine di Lavezzola – che preferiva farsi chiamare Coro della Bassa Romagna - e i suoi legami con la Federbraccianti, il Partito Comunista e il mondo cooperativo, che lo hanno portato a cantare anche nella ex Jugoslavia, nell’URSS e in Germania.

Il CD allegato al volume ripropone i canti delle mondariso, alcuni dei quali furono registrati in un LP intitolato “Unità e lotta. Lotta e unità” prodotto negli anni Settanta proprio a cura della Fedrbraccianti CGIL. I brani sono stati digitalizzati nel laboratorio musicale del Dipartimento Beni Culturali dell'Università di Bologna.
Non vogliamo più la guerra
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/3/2017 - 22:36
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Vota Cthulhu!

Vota Cthulhu!
[2015]
Parole di Helios Pu (ovvero Porz, frontman della band)
Musica di Lanzoni (Simone, ovvero Mort)
Da “Swinesong”, l'ultimo – proprio l'ultimo – album della band folk black metal bolognese (da non confondersi con gli omonimi fascisti skinhead di Milano)

Copio e incollo dal booklet dell'album dei Malnàtt:
“L’Ordine Mistico Musicale di Malnàtt è stato fondato il 31 ottobre 1999 in una birreria di Monaco. O forse era una pizzeria di San Giovanni in Persiceto in provincia di Bologna. Non è importante. Il mondo è una palla di fango, che a una pozzanghera venga dato il nome di Monaco, Bologna, Oslo o Göteborg è assolutamente indifferente. Tutte le città sono identiche: gli stessi negozi, le stesse facce alienate, le stesse religioni con regole assurde, gli stessi format televisivi per rendere più stupida la gente...

A noi fanno schifo tutte le band che cantano in inglese. Anche quelle... (continua)
Ritorno alla terra, autarchia, orto e campo
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/3/2017 - 20:53
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Piramide

Piramide
[2015]
Parole di Helios Pu (ovvero Porz, fontman della band) e Magoni (Marcello, ossia Gumira)
Musica di Lanzoni (Simone, ovvero Mort)
Da “Swinesong”, l'ultimo – proprio l'ultimo – album della band folk black metal bolognese (da non confondersi con gli omonimi fascisti skinhead di Milano)

Copio e incollo dal booklet dell'album dei Malnàtt:
“Malnàtt da sempre è un gruppo apolitico. La band non promuove né ideali né partiti né movimenti politici neppure sotto il pagamento di cospicue somme di denaro.
Malnàtt è contro tutto e contro tutti, sempre.
Però se credi di essere nazifascista o se hai mai votato un partito che promuovesse qualsiasi forma di nazismo, fascismo, capitalismo, neoliberismo o neomercantilismo, sappi che ci fai schifo ci fa schifo pensare che un album di Malnàtt si trovi in casa tua.
Ti preghiamo di buttare via tutti i nostri cd o di regalarli a qualcuno di più intelligente... (continua)
Arrivano i mostri della propaganda
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/3/2017 - 20:26
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Abd el-Salam

Abd el-Salam
[2017]
Parole e musica di Alessio Lega
Lyrics and music by Alessio Lega
Paroles et musique d'Alessio Lega

Va bene anche allearsi con la morte
di Riccardo Venturi.

Abd el-Salām el-Danaf, 53 anni, egiziano, padre di cinque figli, operaio; ma un operaio che, in Egitto, insegnava. Faceva il professore.

Piacenza. La città di Piacenza è uno dei principali poli della logistica in Italia; la logistica (termine di precisa derivazione militare) è quella cosa per la quale io, tu, tutti noi -ad esempio- ci riempiamo il frigorifero, la casa o l'azienda di prodotti. Le merci sono sì prodotte con sfruttamenti vari, ma poi qualcuno le deve pure portare a destinazione, trasferendo così quegli sfruttamenti vari dalla produzione alla distribuzione. Quando si entra nel bel supermercato, ipermercato, centro commerciale così ben fornito, lo si fa a partire dalle otto di mattina; nessuno ci va alle tre... (continua)
Va bene anche allearsi con la morte
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/3/2017 - 10:58
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Don Matteo

Don Matteo
[2012]
Parole di Pu
Musica di Malnàtt
Nell'album “Principia Discordia” della band folk black metal bolognese (da non confondersi con gli omonimi fascisti skinhead di Milano)

Ancora in questi giorni siamo costretti a leggere di vecchie e nuove atrocità praticate da rappresentanti della Chiesa cattolica.

Nelle scorse settimane a Tuam, contea di Galway, nella verde Irlanda, è stata ritrovata una fossa comune con i resti di circa 800 bambini, da pochi mesi fino a tre anni di età. L'agghiacciante sepoltura si trova in una proprietà che fino ai primi anni 60 ospitò una “Casa Magdalene”, o “Casa del Buon Soccorso”, una delle tante istituzioni religiose che nella cattolicissima Irlanda si sono “prese cura” in passato delle ragazze madri (rese spesso madri giovani e sole dalla violenza dei maschi e dall'abbandono da parte di famiglie e comunità) e dei loro bambini. Quello di Tuam è stato un vero... (continua)
Il mio orecchio è quello di Dio,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/3/2017 - 10:42
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Sleipnir, il progresso

Sleipnir, il progresso
[2015]
Parole di Pu
Musica di Lanzoni
Da “Swinesong”, l'ultimo – proprio l'ultimo – album della band folk black metal bolognese (da non confondersi con gli omonimi fascisti skinhead di Milano)

Nella mitologia norrena Sleipnir è il cavallo di Óðinn. Il significato del suo nome è "colui che scivola rapidamente", anche grazie al fatto che h ben otto zampe... Una canzone che mi riporta ad un mio contributo recente, Torino è la mia città: anche qui sempre più spesso il cielo ha degli splendidi colori rosso, verde ed arancione...

Copio e incollo dal booklet dell'album dei Malnàtt:
“Malnàtt da sempre è un gruppo apolitico. La band non promuove né ideali né partiti né movimenti politici neppure sotto il pagamento di cospicue somme di denaro.
Malnàtt è contro tutto e contro tutti, sempre.
Però se credi di essere nazifascista o se hai mai votato un partito che promuovesse qualsiasi forma di... (continua)
Inneggiamo al movimento, la macchina è la divinità
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/3/2017 - 09:48
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Who Shot Ya?

Who Shot Ya?
(2016)
Cover di un celebre brano del rapper Notorious B.I.G. del 1994

Nel 2016 i Living Colour sono tornati con una interpretazione di un vecchio brano di Notorious B.I.G., generalmente interpretato in riferimento alla faida tra rapper della West Coast e della East Coast in cui furono uccisi sia il rivale Tupac Shakur che lo steosso Notorious B.I.G.

Nella versione dei Living Colour la canzone diventa una denuncia contro le violenze della polizia contro la comunità afro-americana,
[Intro: ?]
(continua)
5/3/2017 - 23:34
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La lancetta di Longino

La lancetta di Longino
[2015]
Parole di Pu
Musica di Lanzoni
Da “Swinesong”, l'ultimo – proprio l'ultimo – album della band folk black metal bolognese (da non confondersi con gli omonimi fascisti skinhead di Milano)

Copio e incollo dal booklet dell'album:

“Malnàtt da sempre è un gruppo apolitico. La band non promuove né ideali né partiti né movimenti politici neppure sotto il pagamento di cospicue somme di denaro.
Malnàtt è contro tutto e contro tutti, sempre.
Però se credi di essere nazifascista o se hai mai votato un partito che promuovesse qualsiasi forma di nazismo, fascismo, capitalismo, neoliberismo o neomercantilismo, sappi che ci fai schifo ci fa schifo pensare che un album di Malnàtt si trovi in casa tua.
Ti preghiamo di buttare via tutti i nostri cd o di regalarli a qualcuno di più intelligente di te.
Nel caso decidessi di buttarli: il jewel box va nel bidone della plastica, il booklet in quello della carta mentre il cd va portato in un’oasi ecologica poiché di difficile smaltimento.”
Sangue e Merda e nessuna medaglia
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/3/2017 - 20:55

La guerra di Berto

La guerra di Berto
[1916?]
Parole e musica di Berto Bernardini (?) e di alcuni suoi commilitoni, mentre combattevano nella Grande Guerra.
Berto era cugino di Maria Bernardini, informatrice di questo testo, e come lei originario di Pavana, frazione di Sambuca, sull'appennino pistoiese.
Testo e commento di Francesco Guccini trovati sulla rivista Il Cantastorie dell'agosto/novembre 1968.

« La guerra di Berto » fa parte di una serie di canti registrati la scorsa estate a Pavana, Pistoia; Pavana è un paese dell’Appennino tosco-emiliano, in posizione particolare nella valle del Limentra. Posto a circa trenta chilometri da Pistoia, si trova invece circondato da località bolognesi, e Porretta Terme, il primo centro di una certa importanza che si incontra, è a soli quattro chilometri. Le tradizioni popolari mostrano quindi spesso elementi di fusione tosco-emiliana, caratteristica riscontrabile specialmente nel dialetto.
Il... (continua)
Benché sia un po’ confusa la mia mente
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/3/2017 - 14:54
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Nexşe Mîrzo

Nexşe Mîrzo
[1997]
Nell'album intitolato “Dergüş”
Poi nella colonna sonora del documentario “La espalda del mundo”, diretto nel 2000 dal regista peruviano Javier Corcuera Andrino. Uno dei tre episodi del film è dedicato a Leyla Zana, scrittrice e parlamentare turca di etnia curda, più volte incarcerata dal governo di Ankara.
Kanya jorê cot kanî ne
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/3/2017 - 23:23
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Immobili

Immobili
(2017)
dal nuovo album di Angela Baraldi, Tornano sempre
con Giorgio Canali, Vittoria Burattini (batterista dei Massimo Volume), Stewie Dalcol (Frigidaire Tango)
in questa canzone al basso Gianni Maroccolo

Lo scorrere continuo nella storia di vite spezzate e ammutolite dall’eterno conflitto che nessun progresso è riuscito a fermare: la guerra.
rockit
Erano anime in fila anime
(continua)
4/3/2017 - 20:05
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Sabato

Sabato
dal disco "Domenica" (2014)

La voce è tratta dal documentario D'amore si vive diretto dal regista Silvano Agosti composto di interviste raccolte a Parma nei primi anni '80.

In questo spezzone Franck, un bambino di nove anni, descrive le prime esperienze sentimentali e sessuali e commenta l'atteggiamento degli adulti.
- Eh. Mi spiego con le mie parole
(continua)
4/3/2017 - 18:12
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De la Tierra

De la Tierra
(2016)
con Gata Cattana
Album: The Blues

Sul finale citazione di un flamenco tradizionale.
Secuestraron a una mora y a España se la trajeron
(continua)
4/3/2017 - 17:43
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Por eso mato

Por eso mato
Album: Dirty Bailarina (2010)


Hay una canción, ‘Por eso mato’, por la que te preguntará mucho la prensa, en la que mencionas la palabra “maricón” y “lesbiana” y además en el libreto “lesbiana” aparece con mayúsculas. ¿Por qué ese hincapié?

Aún no me lo ha preguntado nadie. Estoy loca por que me lo pregunten. Todas las letras en el libreto están hechas adrede, con más versos que en la propia canción. Son pensamientos, es como el diario de esta persona que escribe y hace conjeturas. Esa canción es un monólogo que te lleva a la conclusión de que el verde es el color del campeón, es la esperanza, el futuro… Vivimos en un mundo que lo único que hace es crear asesinos, crear hijos de puta, seres malvados… en esta situación lo único que se provoca es que nos levantemos contra el otro. En esta canción digo: “La religión es la mejor mentira para aplacar mi corazón mareado con todo tipo de entretenimiento”.... (continua)
A la mierda las instituciones
(continua)
4/3/2017 - 13:20
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Êxodo

Êxodo
2016
Horizonte

Lyrics: Teresa Salgueiro
Music: Teresa Salgueiro | RuiLobato, Óscar Torres, Marlon Valente | Graciano Caldeira

Internazionale
Numero 1194
3/9 marzo 2017

Playlist Pier Andrea Canei
Resistenza esoplanetaria

Teresa Salgueiro
Êxodo
La cantante dei MadreDeus in zona di guerra, tra raffiche di mitra, esplosioni e colonne di profughi.
Un lamento lirico alla ricerca di orizzonti di pace. Uno dei momenti più forti nel suo ultimo lavoro, O horizonte, in cui, scortata da un accordeon e pochi altri strumenti, ripercorre il mondo desolato dei migranti. Ha la memoria del fado, ma senza richiami alla tradizione se non nell’uso del portoghese, così naturalmente venato di toni malinconici. Toni che Salgueiro non asseconda mai troppo, opponendo una resistenza fatta di una sottile energia.
Aromas e flores
(continua)
inviata da Dq82 4/3/2017 - 10:22
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Lisístrata

Lisístrata
(2015)
dall'EP "Anclas" del 2015

Si definiva "rappera di notte, poetessa di giorno e politologa a tratti", era considerata la nuova promessa dell'hip hop spagnolo, ma una malattia cardiaca se l'è portata via ieri, a soli 26 anni.

Ana Isabel García, andalusa, autrice di canzoni con una forte carica politica che mescolavano il linguaggio moderno del rap con la tradizione del flamenco, ci ha lasciato solo una manciata di canzoni (il suo primo album "Banzai" era previsto per la metà del 2017), tra cui questa interessante rivisitazione della Lisistrata, un vero e proprio manifesto politico femminista che cita la scrittrice Silvia Federici e il saggio Teoria di King Kong della scrittrice femminista francese Virginie Despentes.
Yo no camelo perfumes de Nina Ricci
(continua)
3/3/2017 - 23:28
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Adios Berta Cáceres Flores

Adios Berta Cáceres Flores
Hoy dia 8 de Marzo 2016, el dia de la mujer en todo el mundo, dejo este homenaje, a una mujer valiente como ninguna, que lucho por los derechos humanos, por la naturaleza y el cosmos, gracias Berta!!!

Berta Isabel Cáceres Flores (Honduras, 4 marzo 1971, 1972 o 1973 – La Esperanza, 3 marzo 2016) è stata un'ambientalista e attivista honduregna.

Leader del popolo indigeno Lenca e co-fondatrice del Consiglio delle organizzazioni popolari ed indigene dell'Honduras (COPINH), è stata insignita di diversi premi, tra cui il Goldman Environmental Prize 2015, per la campagna di salvaguardia ambientale con cui è riuscita a evitare la costruzione di una diga sul Río Gualcarque,[6] considerato sacro dai Lenca, ad opera di una joint venture tra la compagnia honduregna DESA e la cinese Sinohydro, il più gran costruttore di dighe al mondo. Dopo anni di minacce, è stata assassinata nella sua casa da intrusi armati nelle prime ore del 3 marzo 2016.
Berta era esa mujer
(continua)
inviata da dq82 3/3/2017 - 22:32
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All We Need Is Peace and Love

All We Need Is Peace and Love
2016
People are Confusion
(continua)
inviata da dq82 3/3/2017 - 22:27
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Mandela Thanks

Mandela Thanks
Free Africa

Mandela hombre de gran corazon e inteligencia nos enseño a todos como trabajar por la paz y la libertad, gracias MANDELA POR TODO!!!
Mandela we always
(continua)
inviata da dq82 3/3/2017 - 22:12
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Jerusalén

Jerusalén
Desde aqui un grito por la paz...los pueblos no deben enfrentarse, ni por religiones ni por odios, solo deseo que reine el amor el respeto la igualdad y los derechos humanos, la tierra es de todos y hemos llegado a un punto que no se puede soportar, lleno de unas multinacionales que es como una grave enfermedad, los jovenes solo sueñan con marcas y cosas superfluas, que falta de entendimiento y cultura, asi no se puede vivir con tantas clases de personas que necesitan atencion y caridad y nadie las atiende, muy triste!
Jerusalén Jerusalén
(continua)
inviata da dq82 3/3/2017 - 22:05
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Minarets

Minarets
Album: Remember Two Things (1993)

Written about the persian gulf war (1990-1991), specifically how minarets were used to broadcast air raid sirens in baghdad, while americans sat safely in their living rooms watching the missile attacks on CNN like it was a fireworks show. The song reminds it wasn't a show, it was people dying.
Santa Maria choose your children
(continua)
inviata da Amy 3/3/2017 - 02:27
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Torino è la mia città

Torino è la mia città
[1982]
La canzone che dà il titolo al primo ed unico EP di questa band punk oi! Torinese composta da Tony (basso), Nico (batteria), Franco (chitarra) e Piero (voce). Prodotti da Giulio Tedeschi, pioniere della musica underground.
Piero è Piero Maccarino, scomparso prematuramente nel 1999. A lui gli Statuto dedicarono la loro “Fiore nel cemento”
Nico è Nicola Paparella, ovvero Papa Nico, poi percussionista negli Africa Unite

Torino è la mia città, la più “disoccupata” del nord Italia, con una percentuale che è esattamente la media del tasso di disoccupazione globale del paese...

Torino è la mia città, quella dove un quinto della ricchezza prodotta in un anno va nelle tasche di poco più del 3% della popolazione (almeno, stando a quello che costoro dichiarano...)

Torino è la mia città, quella dove circa 150.000 persone, oltre il 15% della popolazione, guadagnano meno di 1.000 euro al mese,... (continua)
Crescer nella noia
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/3/2017 - 22:01
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Primo Levi: Nulla rimane della scolara di Hiroshima

Primo Levi: Nulla rimane della scolara di Hiroshima
20 novembre 1978
Primo Levi, Ad ora incerta, Garzanti, Milano



Sadako Sasaki ( (佐々木禎子, Sasaki Sadako?); Hiroshima, 7 gennaio 1943 – Hiroshima, 25 ottobre 1955) fu una sopravvissuta al bombardamento atomico di Hiroshima del 6 agosto 1945.

La piccola Sadako si trovava a casa, a circa 1,7 chilometri di distanza dal luogo dell'esplosione. Crescendo divenne forte e atletica, ma nel 1954, all'età di undici anni, mentre si stava allenando per un'importante gara di corsa, fu colta da vertigini e cadde a terra. Le fu diagnosticata una grave forma di leucemia, conseguenza delle radiazioni della bomba atomica.

La sua migliore amica, Chizuko Hamamoto, le parlò di un'antica leggenda secondo cui, chi fosse riuscito a creare mille gru - uccello simbolo di lunga vita - con la tecnica dell'origami avrebbe potuto esprimere un desiderio. Chizuko stessa realizzò per lei la prima, Sadako continuò nella... (continua)
Poiché l'angoscia di ciascuno è la nostra
(continua)
inviata da dq82 2/3/2017 - 11:09




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