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Percorso La guerra del lavoro: emigrazione, immigrazione, sfruttamento, schiavitù

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Laurina a la filanda

anonimo
Laurina a la filanda
[inizio 900]
Canto di filanda lombardo, esistente in molte versioni.
Quella che riporto è tratta dal volume di Nanni Svampa intitolato La mia morosa cara
La registrazione del brano si trova nel quinto volume dei “Canti del lavoro”, una collana curata da Roberto Leydi e pubblicata da I Dischi del Sole a metà degli anni 60. La canzone era interpretata da Ines Serventi, filandera cremonese classe 1904.
Laurina a la filanda
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/3/2017 - 16:59

Ch’à inventà la guéra

anonimo
Ch’à inventà la guéra
[1911]
Strofa intonata dalle operaie della filanda Brusadelli di Oggiono, Lecco, all'epoca dell'avventura coloniale italiana in Libia.
Testo trovato sul sito del Civico Museo della Seta Abegg di Garlate, Lecco, come trascritto e messi in musica dal compositore Oliviero Biella per il progetto “Voci dalla filanda”, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Liberi Sogni Onlus.

La strofa è commentata come segue:

“Questa strofetta veniva cantata nella filanda Brusadelli di Oggiono, nel 1911, in occasione della guerra di Libia - la Trìpuli - suscitando le ire della proprietaria. Il testo esprime la consapevolezza, diffusa negli ambienti socialisti, del legame esistente tra gli interessi del capitalismo italiano e la politica imperialistica.
L’informatrice [?] ricorda le reazioni della padrona della fabbrica contro le operaie: Vilòn de vilòn! (...) ve dó ‘na bastunàda, a chi ch’à cantà... (continua)
Ch’à inventà la guéra
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/3/2017 - 21:16
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'Ndé piö in America

'Ndé piö in America
[1892]
Una canzone d'emigrazione letteralmente “contro corrente” per l'epoca, scritta dai bergamaschi Ferdinando Tarenghi e Alessandro Ferrari Paris e riscoperta alla fine degli anni 70, su di uno spartito conservato presso la biblioteca del Conservatorio “Gaetano Donizetti” di Bergamo, da Luciano Ravasio, cantautore nativo di Presezzo (BG).
Nel quinto volume della sua antologia “Nóter de Bèrghem”, pubblicato nel 1998.

Interpretata anche da Sandra e Mimmo Boninelli nel loro album “Il bastimento parte...” del 1996.

Scriveva proprio Mimmo Boninelli (scomparso di recente) in una sua ricerca sui canti dell'emigrazione bergamasca, allegata al disco citato:

“Anche la canzone d’autore del tempo, di fronte all’espandersi del fenomeno emigratorio, affronta nei suoi testi questo drammatico problema. Lo fa attraverso il brano “Ndé piö in America”, con le parole di Ferdinando Tarenghi e la musica... (continua)
'Ndé piö in America
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/3/2017 - 21:11
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L'eccidio di Modena

L'eccidio di Modena
[?]
Parole di Bruna Montorsi
Musica: Sull'aria di Addio padre e madre addio
Il Deposito - Canti di Lotta

"Canto comunicatoci dall'autrice del testo, che ricorda come Il 9 gennaio 1950, la polizia di Scelba apriva il fuoco premeditatamente, a sangue freddo, sugli operai che protestavano contro la serrata delle Fonderie Riunite di Modena.
La melodia è quella del canto Ascoltate o popolo ignorante , ovvero di Addio padre e madre addio." - Il Deposito - Canti di Lotta

Così, stringatamente, nel “Deposito”, il nostro “Sito gemello”. Poiché, però, noialtri siamo gemelli decisamente meno stringati, siamo andati a vedere qualcosa di più consistente sull'eccidio di Modena (nel 1950, pochi anni dopo la guerra, si diceva ancora “eccidio”; lo si dovrebbe chiamare più propriamente “strage di Stato”, una delle tante che lo stato italiano ha perpetrato). Abbiamo quindi trovato questo esaurientissimo... (continua)
Fu nel ‘50, in un giorno nefasto
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/3/2017 - 00:39
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Italiani superstar

Italiani superstar
[2017]

Album : Distratto ma però

Testo Voltarelli-Bruni
Musica Voltarelli -Finazzo
Tony guarda in alto
(continua)
inviata da adriana 12/3/2017 - 08:40
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'O scarrafone

'O scarrafone
(1991)

da "Un uomo in blues"

Nel 1991 Pino, che era molto sensibile ai problemi politici, fu terribilmente colpito dall'improvviso successo della prima Lega Nord, che sbraitava contro i terroni e i napoletani, che se la prendeva con i poveri e i deboli... In questa canzone decide quindi di mettere in scena la condizione di alcuni meridionali emigrati al Nord. Gente semplice ("noi crediamo alla cicogna"), che fa lavori manuali e faticosi, che è salita al Nord per la necessità di un lavoro, ma che non riesce ad adattarsi, per la "nebbia" che riempie sia il cielo che la testa di molte persone... Sono meridionali mantengono un legame forte con la loro terra, che continuano a sentire una volta a settimana ("oggi è sabato, se non chiami ho un nodo in gola"), nel tempo libero che, contro una certa ossessione per il lavoro tipica del Nord, continua a essere importante per loro ("sabato è un giorno... (continua)
‘O scarrafone ‘o scarrafone
(continua)
11/3/2017 - 19:46
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At the Purchaser's Option

At the Purchaser's Option
(2017)
dal secondo album solista di Rhiannon Giddens, Freedom Highway
Scritta dalla Giddens insieme a Joey Ryan, del duo indie-folk The Milk Carton Kids.

La canzone è ispirata ad un annuncio pubblicitario datato intorno al 1830 che pubblicizzava una giovane donna nera da vendere come schiava. La pubblicità terminava con la frase "Ha con sé un bambino di nove mesi, che è disponibile su richiesta dell'acquirente".

Last year I came across an advertisement from the 1830s for a young woman. Thinking about her, and how she had to maintain her humanity against horrific odds inspired this song named for the end of the ad: ‘She has with her a nine-month old baby, who is at the purchaser’s option.’
(Rhiannon Giddens)


Una bella recensione dell'album
I've got a babe but shall I keep him
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 9/3/2017 - 23:50
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E forse un giorno

E forse un giorno
[2015]
Parole e musica di Carmen Consoli
Nell'album “L'abitudine di tornare”
Per quanto tempo dovrò
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/3/2017 - 20:06
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Lijatura

Lijatura
[2017]

Album: U fujutu su nesci chi fa?

Della sua nuova fatica discografica, Basile scrive:
 
"Questa è la storia della Dannata, la città in cui per sortilegio gli offesi sono grati a chi li offende. La storia della tromba d'aria che viene a distruggerla, la storia che si racconta quando una donna si fa scuro e tempesta per giustizia o per vendetta. La vigilia, la sorte improvvisa, i passi di un bastone che ruota nella quiete, il gioco dell'oca della rivolta, il fuoco della sconfitto deriso e beffato financo dal demonio. È storia narrata agli angoli delle piazze della voce consumata di un vecchio cuntista. Ed è la paura, il nostro insoddisfatto bisogno di consolazione".
Ci vinni na bella pinsata
(continua)
inviata da adriana 7/3/2017 - 08:01
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Non vogliamo più la guerra

Non vogliamo più la guerra
Canto del secondo dopoguerra, registrato negli anni 70 da un coro di mondine di Lavezzola, frazione di Conselice, Ravenna.
Nel volume con CD intitolato “Noi siam le canterine antifasciste. I canti delle mondine di Lavezzola”, a cura di Cristina Ghirardini, pubblicato nel 2012.

Il volume è stato realizzato nell’ambito delle attività del Centro per il dialetto romagnolo della Fondazione Casa di Oriani e ripercorre le attività del coro delle mondine di Lavezzola – che preferiva farsi chiamare Coro della Bassa Romagna - e i suoi legami con la Federbraccianti, il Partito Comunista e il mondo cooperativo, che lo hanno portato a cantare anche nella ex Jugoslavia, nell’URSS e in Germania.

Il CD allegato al volume ripropone i canti delle mondariso, alcuni dei quali furono registrati in un LP intitolato “Unità e lotta. Lotta e unità” prodotto negli anni Settanta proprio a cura della Fedrbraccianti CGIL. I brani sono stati digitalizzati nel laboratorio musicale del Dipartimento Beni Culturali dell'Università di Bologna.
Non vogliamo più la guerra
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/3/2017 - 22:36
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Abd el-Salam

Abd el-Salam
[2017]
Parole e musica di Alessio Lega
Lyrics and music by Alessio Lega
Paroles et musique d'Alessio Lega

Va bene anche allearsi con la morte
di Riccardo Venturi.

Abd el-Salām el-Danaf, 53 anni, egiziano, padre di cinque figli, operaio; ma un operaio che, in Egitto, insegnava. Faceva il professore.

Piacenza. La città di Piacenza è uno dei principali poli della logistica in Italia; la logistica (termine di precisa derivazione militare) è quella cosa per la quale io, tu, tutti noi -ad esempio- ci riempiamo il frigorifero, la casa o l'azienda di prodotti. Le merci sono sì prodotte con sfruttamenti vari, ma poi qualcuno le deve pure portare a destinazione, trasferendo così quegli sfruttamenti vari dalla produzione alla distribuzione. Quando si entra nel bel supermercato, ipermercato, centro commerciale così ben fornito, lo si fa a partire dalle otto di mattina; nessuno ci va alle tre... (continua)
Va bene anche allearsi con la morte
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/3/2017 - 10:58
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Torino è la mia città

Torino è la mia città
[1982]
La canzone che dà il titolo al primo ed unico EP di questa band punk oi! Torinese composta da Tony (basso), Nico (batteria), Franco (chitarra) e Piero (voce). Prodotti da Giulio Tedeschi, pioniere della musica underground.
Piero è Piero Maccarino, scomparso prematuramente nel 1999. A lui gli Statuto dedicarono la loro “Fiore nel cemento”
Nico è Nicola Paparella, ovvero Papa Nico, poi percussionista negli Africa Unite

Torino è la mia città, la più “disoccupata” del nord Italia, con una percentuale che è esattamente la media del tasso di disoccupazione globale del paese...

Torino è la mia città, quella dove un quinto della ricchezza prodotta in un anno va nelle tasche di poco più del 3% della popolazione (almeno, stando a quello che costoro dichiarano...)

Torino è la mia città, quella dove circa 150.000 persone, oltre il 15% della popolazione, guadagnano meno di 1.000 euro al mese,... (continua)
Crescer nella noia
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/3/2017 - 22:01

A un poeta, dolcissimo

A un poeta, dolcissimo
Versi di Manlio Massole (1930-), poeta, insegnante e minatore a Buggerru, Cagliari
Testo trovato su SardoLog

Poesia inclusa nella raccolta intitolata “Bethger: il lungo dolore”, pubblicata nel 1976 e riedita nel 1994

Nel 1993 alcune poesie di Manlio Massole furono il fulcro del progetto musicale-teatrale “Pelle di mulo” del gruppo Turya Trance, con musiche di Carlo La Manna.
Mi ammalia un dolcissimo poeta
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/2/2017 - 12:10

Minaccia di chiusura: manifestazione a Cagliari

Minaccia di chiusura: manifestazione a Cagliari
[primi anni 70]
Versi di Manlio Massole (1930-), poeta, insegnante e minatore a Buggerru, Cagliari
Testo trovato su SardoLog

Poesia inclusa nella raccolta intitolata “Bethger: il lungo dolore”, pubblicata nel 1976 e riedita nel 1994

Nel 1993 alcune poesie di Manlio Massole furono il fulcro del progetto musicale-teatrale “Pelle di mulo” del gruppo Turya Trance, con musiche di Carlo La Manna.
Fiorirono i mandorli
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/2/2017 - 13:18

La povertà, figlio

La povertà, figlio
Versi di Manlio Massole (1930-), poeta, insegnante e minatore a Buggerru, Cagliari
Testo trovato su SardoLog

Poesia inclusa nella raccolta intitolata “Bethger: il lungo dolore”, pubblicata nel 1976 e riedita nel 1994

Nel 1993 alcune poesie di Manlio Massole furono il fulcro del progetto musicale-teatrale “Pelle di mulo” del gruppo Turya Trance, con musiche di Carlo La Manna.
La povertà è la gamba spezzata dall’autopala,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/2/2017 - 08:41
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Mare varcandu

Mare varcandu
Album: It/Aliens (2016)
Lu mare è prufundu, lu jundi luntani
(continua)
inviata da Letizia 21/2/2017 - 23:17

Dio è rosso

Dio è rosso
Versi di Manlio Massole (1930-), poeta, insegnante e minatore a Buggerru, Cagliari
Testo trovato su SardoLog

Poesia inclusa nella raccolta intitolata “Bethger: il lungo dolore”, pubblicata nel 1976 e riedita nel 1994

Nel 1993 alcune poesie di Manlio Massole furono il fulcro del progetto musicale-teatrale “Pelle di mulo” del gruppo Turya Trance, con musiche di Carlo La Manna.
Ho visto
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/2/2017 - 23:14
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From the Plantation to the Penitentiary

From the Plantation to the Penitentiary
[2007]
Parole e musica di Wynton Learson Marsalis (1961-), trombettista, compositore e docente di musica jazz afroamericano.
Title track dell'album del 2007, con Carlos Henriquez (contrabbasso), Ali Jackson (batteria), Dan Nimmer (pianoforte), Walter Blanding (sax tenore e soprano) e Jennifer Sanon (voce)

“Why I say from the plantation to the penitentiary is because I see a lot of similarities between the incarceration, the style of it now and the way of enslavement. Is it the same? No it is not exactly the same, but it is the same result in many ways, it generates a lot of income, and it reduces people to less than what they are.”
(Wynton Marsalis in un'intervista citata da Li Onesto su Revolution #82, March 18, 2007)
From the plantation
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/2/2017 - 21:20
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Lezione di storia

Lezione di storia
Versi di Manlio Massole (1930-), poeta di Buggerru, Cagliari
Nella raccolta “Il sentimento della lotta che qui si respira”, audiolibro pubblicato nel 2013 dalle edizione Bohumil.
Poesia recitata da Gisella Vacca, con l'accompagnamento musicale di Josep Maria Cols, al pianoforte, e Chiara Vittone, all'arpa.
Testo trovato su SardoLog

La situazione nelle miniere dell'Iglesiente nella seconda metà dell'800 era terribile. Fu rilevata anche ufficialmente nel rapporto che Quintino Sella, deputato del Regno e ingegnere idraulico esperto in miniere, stilò nel 1871: bassissimi salari, sfruttamento, assenza di sicurezza.
All'inizio del 900 la situazione non era cambiata di molto.

A Buggerru i padroni erano francesi, la Société des Mines de Malfidano, e se la spassavano come se fossero a Parigi, mentre i minatori morivano nelle gallerie. Fu proprio dopo l'ennesimo incidente avvenuto il 7 maggio... (continua)
Io dico tre uomini uccisi
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/2/2017 - 13:48
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Ramblin' Round

Ramblin' Round
[1941]
Parole di Woody Guthrie
Sulla melodia di "Goodnight, Irene" incisa da Leadbelly nel 1933.
Il brano si trova in parecchie raccolte, a partire da “Columbia River Ballads” (o “Columbia River Collection”)
Interpretata anche da Bob Dylan, Odetta e Barbara Dane.
Testo trovato su woodyguthrie.org
Ramblin' around your city,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/2/2017 - 17:25
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Carbone

Carbone
Poesia di Erri De Luca dalla raccolta "Solo Andata" (2005)

Musicata da Ilaria Bocchino, pubblicata dai Secondamarea nel disco Canzoni a Carburo (2009)
Raschiato con l’esplosivo e il ferro
(continua)
inviata da dq82 19/2/2017 - 14:47
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Nel mare ci sono i coccodrilli

Nel mare ci sono i coccodrilli
2017
Trsparente

tra le Nuove Proposte Sanremo 2017

"La canzone con cui partecipo al festival di Sanremo, scritta in totale onestà e senza retorica, è la migliore risposta a Matteo Salvini, che mi ha attaccato. Scrivo canzoni, faccio il cantante e la politica non c'entra. Racconto di uomini" dice il ragazzo che continua: "Essere qui è un sogno che si realizza. Ho letto il libro ‘Nel mare ci sono i coccodrilli' di Fabio Geda e mi sono innamorato di quel testo. Ho usato lo stesso titolo del volume perché la mia canzone richiama lo stesso argomento, con una storia sullo sfondo che è la stessa. Si parla di persone che di notte attraversano il mare su un gommone, con le loro vite e i loro sogni".

Il racconto di Braschi è autobiografico, racconta di sé e della fortuna di essere nati essere nati da questa parte del mare: "Ma io sono nato e vivo qui per caso e sono figlio di un medico, di un tossico, di un mago. Sono venuto fuori qui tra i gelati e le bandiere e non ho mai visto un cacciabombardiere"

fanpage.it
Nel mare ci sono i coccodrilli
(continua)
inviata da dq82 15/2/2017 - 10:56
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Operai

Operai
1993
Fai la cosa giusta

Musicalmente ricorda/cita Luglio, agosto, settembre (nero) degli AreA
Onestamente non sono ben riuscito a capire i fatti storici a cui fa riferimento: "ragazzi di Reggio ammazzati" (i famosi "Morti di Reggio Emilia del 1960?) cosa c'entra con il 25 aprile '48?...
Una vita di stento e di miserie
(continua)
inviata da dq82 12/2/2017 - 16:05
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Die drei Soldaten und die Reichen

Die drei Soldaten und die Reichen
[1930-31]
Versi di Bertolt Brecht, seconda poesia da “Die drei Soldaten. Ein Kinderbuch”, volumetto pubblicato nel 1932 con le illustrazioni di George Grosz (1893-1959), grande pittore espressionista berlinese, comunista.
Non ho trovato grandi tracce di qualche esecuzione famosa, ma il brano – forse solo recitato – sta in mezzo a tanti lieder brechtiani nello spettacolo musicale "Wie gehts? Danke, brechtig!" della cantante viennese Helga Porpaczy-Zdenek.

“I tre soldati” è tutt'altro che un'opera per bambini, o forse sì, che le sue rime baciate dicono in modo semplice molte verità.
Come quella che la guerra non è mai finita, perchè è la guerra dei 100.000 anni che i ricchi fanno ai poveri, come direbbe il nostro Marco Valdo M.I.

Qui, finita la guerra propriamente detta, nonostante il grande sfoltimento operato dal cannone, i ricchi non si sentono ancora sicuri nelle loro belle case perchè... (continua)
Die Reichen saßen in ihrem schönen Haus
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/2/2017 - 19:19
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No borders

No borders
2016
Hate & hope
No one! No one! No one is illegal!
(continua)
inviata da dq82 10/2/2017 - 17:31
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Eroi senza volto

Eroi senza volto
2011
Eroi senza volto

Il singolo "EROI SENZA VOLTO" è il racconto degli NH3 di una realtà in cui il precariato rappresenta il denominatore comune di situazioni differenti. In particolare, il singolo racconta in maniera cruda e sincera della condizione di migliaia di lavoratori, precari su tutti i fronti, dalla sicurezza sul lavoro alla sicurezza salariale.
Il brano è impreziosito dalla voce di Olly, già cantante degli Shandon e dei Madbones ed attualmente voce dei The Fire.
piange solo il sindacato, io cadevo e non mi ha preso
(continua)
inviata da dq82 10/2/2017 - 17:27
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Africa

Africa
2017

Un'affermazione d'identità da parte di SYMO, cantante italo-etiope.
Ciao bella mora di dove sei
(continua)
inviata da dq82 2/2/2017 - 08:53
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Stage degli innocenti

Stage degli innocenti
Si illudeva di sicuro Pino allora, ma a parte le bestemie il discorso regge fino oggi

666
Cześć

krzyś 2/2/2017 - 06:41
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Né So

Né So
(2016)

La title track del nuovo album di questa importante artista maliana

In un periodo in cui le migrazioni sono gerneralmente trattate dai media come una statistica (o un'invasione) , Rokia Traoré ci fa ricordare prima di tutto l'aspetto umano dei rifugiati e mette l'ascoltatore al posto dei rifugiati che cercano prima di tutto una casa (Né So signifieca “chez moi”, "a casa mia").

Le sue parole cercano di raggiungere più persone possibile perché il ritornello è cantato in francese, inglese e in bambara.

genius
En 2014 encore, cinq millions cinq-cent-mille personnes ont fui leurs maisons
(continua)
1/2/2017 - 22:48
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L'Internationale

L'Internationale
The Austrian German version you have matches the standard German version minus one verse. It's not a new version, it's just the same thing with an Austrian accent.
1/2/2017 - 19:36
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La miniera del 54

La miniera del 54
Il 4 maggio 1954 è da sempre "quel giorno" nella memoria di tutti, sono le prime due parole che ogni persona dice parlando della miniera, con pudore e forse doveroso rispetto.

"Quel giorno" oggi sembra solo un racconto e per chi non ha visto è difficile immaginare i volti, la disperazione; uno dei primi feriti arrivati in infermeria, sorretto da due uomini, che gridava di "andare laggiù" perché tanti erano dentro e intanto insieme agli abiti bruciati cadeva anche la pelle. "Io sto bene, andate laggiù c’è bisogno di aiuto" ma dopo pochi giorni è morto.

Chi non ha sentito il boato, chi non ha visto il fumo uscire dai pozzi è stato avvertito dalle porte spalancate dell’infermeria e la gente ha iniziato a radunarsi perché quelle porte significavano sciagura. La mattina della... (continua)
Un giorno di maggio del 54
(continua)
inviata da dq82 1/2/2017 - 17:06
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American Land

American Land
Tonight we want to add our voices to the thousands of Americans who are protesting at airports around the country the Muslim Ban and the detention of foreign nationals and refugees. America is a nation of immigrants and we find this anti-democratic and fundamentally un-American

Adelaide - January 30, 2017


dq82 1/2/2017 - 13:00
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Uguaglianza

Uguaglianza
The Gang
2016
Calibro 77




Dq82 29/1/2017 - 11:59
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Sebastiano

Sebastiano
The Gang
2017
Calibro 77



Dq82 29/1/2017 - 11:56
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Ballata dell'emigrazione

Ballata dell'emigrazione
A BRACCIA CHIUSE

Migrante annegato tra sfottò e video: morte della civiltà a Venezia
di Massimo Del Papa, da Lettera 43

Pateh non aveva nessuno e si è suicidato nel Canal Grande per disperazione. Mentre qualcuno filmava e qualcun altro gli urlava «Africa!». Ma siamo gente perbene noi. Sono i profughi che ci rovinano le giornate.

A volte ti chiedi che senso abbia vivere se devi passare tutto il tuo tempo breve come un sasso che rotola - e i sassi, si sa, non hanno radici, non hanno legami - e come un sasso poi finire, in fondo all'acqua color d'inverno, nel divertimento indifferente della gente. Pateh Sabally era un migrante, 22 anni, dal Gambia che 99 italiani e mezzo su 100 non sanno collocare sulla cartina dell'Africa.

SOLITUDINE CHE FA IMPAZZIRE. Si è ammazzato a Venezia, gettandosi nello specchio del Canal Grande, di fronte alla stazione di Santa Lucia. Tutto a causa di un permesso... (continua)
L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 27/1/2017 - 11:46
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Under

Under
2016

Il 30 giugno è uscito “Under”, un nuovo inedito che spazza via a suon di rime rap qualsiasi ozioso discorso sullo ius soli. Il pezzo, scritto in italiano e in inglese dai ragazzi stessi, smonta il vocabolario consunto della discriminazione razziale, partendo da quella che è la loro esperienza: quella di giovani italiani, magari originari di altri Paesi o figli di coppie miste, ancora percepiti come stranieri e spesso discriminati a causa del colore della pelle. Il singolo “Under” ha visto anche il supporto di Amir Issaa, una delle voci più autorevoli del rap italiano sul tema della seconda generazione, e si accompagna ad un video diretto da Matteo Montagna.

Ancora una volta c’è Pino Pecorelli, una delle anime fondatrici dell’Orchestra di Piazza Vittorio, alla direzione musicale di questa avventura multietnica che raduna giovanissimi musicisti provenienti da Italia, Egitto, Senegal,... (continua)
...
(continua)
inviata da dq82 26/1/2017 - 11:20
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A greva di i pialinchi

A greva di i pialinchi
Complimenti! Finalmente un po di storia Bonifacina/Genovese.
Pier Bruno Berengan - Genova (Pegli) 23/1/2017 - 09:32
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Terra dei pomodori

Terra dei pomodori
[2012]

Album :Obiettivo sensibile

atmosfera da Mantra per una ode al vento, alla terra, al lavoro umile, alla dignità dell'uomo che lavora sulla terra e su se stesso. Brano modale ed intimo.
perché la radice che tace e non dice
(continua)
inviata da dq82 18/1/2017 - 13:40

In the Good Old Picket Line

anonimo
In the Good Old Picket Line
This song is from a Clinton, Mass. textile strike in spring, 1912 that was part of the regional unrest in the New England textile industry following the Lawrence victory.

Lancaster Mills was in Clinton not Lawrence. Arthur Lowe was involved with the Lancaster Mills but not with Lawrence mills.

Greeks played an important role in the Clinton strike but were a negligible part of the Lawrence mill work force.
Dexter Arnold 17/1/2017 - 04:54
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Come fosse un gioco

Come fosse un gioco
La fonderia Peraro di Padova in via Monta' non chiuse negli anni '70, bensì negli anni '80. C'è una bella differenza visto che ho assistito nel magazzino spedizioni alla nostra vittoria ai campionati del mondo di calcio.
Alessio 16/1/2017 - 16:59




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