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La recensione di antiwarsongs.org mandata in onda da RSI-Rete Due (Radiotelevisione Svizzera Italiana) il 3.5.2024.

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Riccardo Venturi 16/10/2024 - 06:43
Il 25 aprile 1974, cinquant’anni fa, in Portogallo arrivò finalmente il Giorno delle sorprese (José Saramago, 1966). Per questo motivo abbiamo voluto rifare completamente la pagina della sua canzone-simbolo, che diventa una “Pagina Speciale”. Che possa servire, e parecchio, anche a un altro 25 aprile: il nostro. Quest’anno più che mai!
Riccardo Venturi 24/4/2024 - 12:13
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Mein Mann war Kumpel

Mein Mann war Kumpel
[1962]
Parole e musica di Fasia Jansen
Nel suo EP d'esordio, intitolato semplicemente "Fasia"
Testo trovato su LyricWiki




Fasia Jansen (1929-1997), era la figlia illegittima di un console liberiano e di una cameriera tedesca. Cresciuta ad Amburgo in pieno nazismo, Fasia subì inevitabilmente il razzismo riservato a tutti i non-ariani. Lei, che avrebbe voluto diventare una ballerina, ad 11 anni fu costretta al servizio obbligatorio nelle cucine del campo di concentramento di Neuengamme, provando sulla sua pelle, troppo scura per quei tempi, la brutalità delle SS e la disperazione dei prigionieri. In seguito Fasia Jansen divenne cantautrice e militante pacifista, partecipando a tutti i principali eventi del movimento tedesco, essendo arrestata più volte per sedizione e resistenza alle forze dell’ordine.
Mein Mann darf jetzt in den Schacht nicht mehr rein
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/6/2019 - 21:53
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Der Henker

Der Henker
[1981]
Scritta da Pit Budde
Nell'album "Unter Geiern" del 1981 e poi nel disco collettivo "Wir wollen Leben - Lieder gegen den Untergang" del 1982.
Testo trovato su LyricWiki


"Helft mir", schrie der Henker
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/6/2019 - 21:06
Percorsi: Boia dé!
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Es gab eine Zeit

Es gab eine Zeit
[1982]
Scritta da Dick Städtler e Theo König
Nel disco collettivo "Wir wollen Leben - Lieder gegen den Untergang" e poi in Faaterland (1983), ultimo album del gruppo di Colonia
Testo trovato su LyricWiki
Es gab eine Zeit
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/6/2019 - 20:40

À Vau-l’Eau

À Vau-l’Eau
À Vau-l’Eau

Lettre de prison 34
17 juin 1935


Dialogue Maïeutique

Où donc en étions-nous restés ?, demande Lucien l’âne. Rafraîchis-moi la mémoire, car franchement je ne sais plus, du moins à l’instant, quelle était la canzone précédente.

Ce doit être l’effet de ton grand âge, mon ami Lucien l’âne antique, mais tu as raison, parfois, dans ces séries de chansons, on s’y perd. Cependant, celles-ci ont le mérite d’être datées et numérotées. Ainsi, la première lettre de prison, qui logiquement porte le numéro 1 était datée du 17 mars 1934 – en plein Ventennio fasciste ; elle s’intitulait « Le Fils emprisonné ». Pourquoi ? Tout simplement car l’ensemble de ces lettres de prison est principalement adressé à Annetta Treves, la maman du prisonnier Carlo Levi et qu’elles lui sont envoyées – via la censure de la prison – par son fils. La dernière en date de ces lettres, juste avant celle-ci, c’était... (continua)
Ici, on ne voit pas les étoiles.
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 20/6/2019 - 18:56
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Ivan Della Mea: A quel omm

Ivan Della Mea: A quel omm
[1965]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Omicron - Della Mea
(Omicron = Ernesto Esposito)
Album / Albumi: Io so che un giorno [1966]

Un ragazzo proletario nella Milano degli anni '50, e un uomo solo che cammina nella notte pallido e stranito. Quel ragazzo si chiamava Ivan Della Mea, e quel omm, che lui non sapeva chi fosse, era Elio Vittorini. Abitava in Viale Gorizia, a poca distanza dal ragazzo. Una semplice storia e un ricordo di quel ragazzo che, nel 1966, scriveva già canzoni come questa, in quel suo milanese in cui, lui toscano di origine, si era immerso fino al midollo. Camminava da solo assorto nei suoi pensieri, si può o meno immaginare la classica nebbia sui Navigli (ma fossero state anche chiare notti d'estate, sarebbe stato lo stesso), e il ragazzo si chiedeva chi fosse, a che cosa pensasse, che cosa fosse la sua vita, a quell'ora “quando... (continua)
A quel omm, che incuntravi de nott
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/6/2019 - 21:59
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Going to California

Going to California
La settima traccia del leggendario album: Led Zeppelin IV.
Spent my days with a woman unkind,
(continua)
inviata da Federico Mina 19/6/2019 - 12:17
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Chissà perché

Chissà perché
[1977]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Vanni Landi (“Vanni Scopa”)
Album / Albumi: Movimento



VANNI SCOPA: MOVIMENTO

BAZAR B 0771
Giugno 1977
Matrici: MC40-770A/MC40-770B, 31 maggio 1977
In etichetta non c'è indicazione dell'autore del testo delle versioni in italiano delle canzoni di Bob Dylan
Registrazioni effettuate nello studio 2M di Bologna
Missaggi di Annibale Modoni
Copertina di Daniele Giunchi
Sul retro di copertina i testi delle canzoni
e una nota di presentazione firmata da Adler Raffaelli
Fotografie di S. Obino




“In un mondo dove ci sono falsità e veleni, ci sono occhi e battiti vitali che anelano luce e gioia di purezza. Fuori del soffocamento, della prigione e dell'esistenza a una dimensione c'è una libertà che è libertà. È un movimento senza definizioni e senza collocazioni: una situazione che attrae come qualcosa... (continua)
Chissà perché
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/6/2019 - 12:25
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Vanni Scopa: Appunto per gioco

Vanni Scopa: Appunto per gioco
[1977]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Vanni Landi (“Vanni Scopa”)
Album / Albumi: Movimento



VANNI SCOPA: MOVIMENTO

BAZAR B 0771
Giugno 1977
Matrici: MC40-770A/MC40-770B, 31 maggio 1977
In etichetta non c'è indicazione dell'autore del testo delle versioni in italiano delle canzoni di Bob Dylan
Registrazioni effettuate nello studio 2M di Bologna
Missaggi di Annibale Modoni
Copertina di Daniele Giunchi
Sul retro di copertina i testi delle canzoni
e una nota di presentazione firmata da Adler Raffaelli
Fotografie di S. Obino




“In un mondo dove ci sono falsità e veleni, ci sono occhi e battiti vitali che anelano luce e gioia di purezza. Fuori del soffocamento, della prigione e dell'esistenza a una dimensione c'è una libertà che è libertà. È un movimento senza definizioni e senza collocazioni: una situazione che attrae come qualcosa... (continua)
Sono felice di vedenti giocare,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/6/2019 - 09:50
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Vanni Scopa: Mr Tambourine Man (traduzione da Bob Dylan)

Vanni Scopa: Mr Tambourine Man (traduzione da Bob Dylan)
[1977]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Vanni Landi (“Vanni Scopa”)
Album / Albumi: Movimento
Traduzione parziale di Mr Tambourine Man di Bob Dylan

Nota. Per completezza si dà qui anche la versione parziale di Mr Tambourine Man effettuata da Vanni Scopa e inserita nell'album. L'originale di Bob Dylan, dalla controversa e onirica interpretazione, è -come penso sia generalmente noto- assai più lungo ed appartiene alla storia della canzone (del 1964, inserito nel quinto album in studio del Premio Nobel per la Letteratura, Bringing It All Back Home). Si tratta ovviamente di un brano noto a tutti, che non ha alcun bisogno di una sua pagina in questo sito (e che non ho, sinceramente, nessunissima intenzione di creare, neppure come “Extra”). [RV]



VANNI SCOPA: MOVIMENTO

BAZAR B 0771
Giugno 1977
Matrici: MC40-770A/MC40-770B, 31 maggio 1977
In etichetta... (continua)
Hey Mister Tambourine Man, suona un po per me,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/6/2019 - 08:46
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Vivendo, lottando, suonando

Vivendo, lottando, suonando
[1977]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Vanni Landi (“Vanni Scopa”)
Album / Albumi: Movimento



VANNI SCOPA: MOVIMENTO

BAZAR B 0771
Giugno 1977
Matrici: MC40-770A/MC40-770B, 31 maggio 1977
In etichetta non c'è indicazione dell'autore del testo delle versioni in italiano delle canzoni di Bob Dylan
Registrazioni effettuate nello studio 2M di Bologna
Missaggi di Annibale Modoni
Copertina di Daniele Giunchi
Sul retro di copertina i testi delle canzoni
e una nota di presentazione firmata da Adler Raffaelli
Fotografie di S. Obino




“In un mondo dove ci sono falsità e veleni, ci sono occhi e battiti vitali che anelano luce e gioia di purezza. Fuori del soffocamento, della prigione e dell'esistenza a una dimensione c'è una libertà che è libertà. È un movimento senza definizioni e senza collocazioni: una situazione che attrae come qualcosa... (continua)
Senti, dormi, vivi, torna, suona, acqua vera sorgi e vai
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/6/2019 - 08:11
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Alimentazione

Alimentazione
[1977]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Vanni Landi (“Vanni Scopa”)
Album / Albumi: Movimento



VANNI SCOPA: MOVIMENTO

BAZAR B 0771
Giugno 1977
Matrici: MC40-770A/MC40-770B, 31 maggio 1977
In etichetta non c'è indicazione dell'autore del testo delle versioni in italiano delle canzoni di Bob Dylan
Registrazioni effettuate nello studio 2M di Bologna
Missaggi di Annibale Modoni
Copertina di Daniele Giunchi
Sul retro di copertina i testi delle canzoni
e una nota di presentazione firmata da Adler Raffaelli
Fotografie di S. Obino




“In un mondo dove ci sono falsità e veleni, ci sono occhi e battiti vitali che anelano luce e gioia di purezza. Fuori del soffocamento, della prigione e dell'esistenza a una dimensione c'è una libertà che è libertà. È un movimento senza definizioni e senza collocazioni: una situazione che attrae come qualcosa... (continua)
C'è tanta gente che arriva e va, il cammino mai finirà,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/6/2019 - 07:42
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Rabbia e Movimento

Rabbia e Movimento
[1977]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Vanni Landi (“Vanni Scopa”)
Album / Albumi: Movimento



VANNI SCOPA: MOVIMENTO

BAZAR B 0771
Giugno 1977
Matrici: MC40-770A/MC40-770B, 31 maggio 1977
In etichetta non c'è indicazione dell'autore del testo delle versioni in italiano delle canzoni di Bob Dylan
Registrazioni effettuate nello studio 2M di Bologna
Missaggi di Annibale Modoni
Copertina di Daniele Giunchi
Sul retro di copertina i testi delle canzoni
e una nota di presentazione firmata da Adler Raffaelli
Fotografie di S. Obino




“In un mondo dove ci sono falsità e veleni, ci sono occhi e battiti vitali che anelano luce e gioia di purezza. Fuori del soffocamento, della prigione e dell'esistenza a una dimensione c'è una libertà che è libertà. È un movimento senza definizioni e senza collocazioni: una situazione che attrae come qualcosa... (continua)
(La nostra rabbia è stata detta santa e
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/6/2019 - 00:10
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Lauda per la Tav e per la Tac

Lauda per la Tav e per la Tac
[2005]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Ivan Della Mea
Musica / Music / Musique / Sävel: Davide Giromini
Inedito / Unreleased / Inédit / Julkaisematon

Un testo inedito di Ivan Della Mea, datato Milano, 6 dicembre 2005. Scritto durante la fase della lotta NO TAV di quattordici anni fa; alcuni dei nomi che vi compaiono sono oramai “datati”, altri non lo sono purtroppo affatto. Niente affatto datata è la situazione generale, pur con tutte le sue “evoluzioni”. Il testo è stato recitato ritmicamente da Davide Giromini su un background musicale da lui composto; ricordiamo che, da circa sei o sette mesi, dopo un'onoratissima carriera “Indie” come fisarmonicista, autore-compositore di canzoni e portatore di capigliature estreme, Davide “Darmo” Giromini è diventato un chitarrista. Il testo, consegnato recentemente a Davide Giromini da Clara, la moglie di Ivan, è stato presentato con la sua musica... (continua)
Ogni giorno io lo vedrò
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/6/2019 - 10:52
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Pearl Jam: Wishlist

Pearl Jam: Wishlist
Dal quarto album dei Pearl Jam Yield del 1998
Parole e musica di Eddie Vedder

Reduce dal concerto di Eddie Vedder a Firenze, bellissimo anche se non straordinario come quello di due anni fa, non posso fare a meno di inserire come extra questa lista di desideri, senza dimenticare che nelle numerose varianti alternative cantate dal vivo, nel 2003 Eddie ha inserito anche "I wish I was the president so I could stop the war".
I wish I was a neutron bomb, for once I could go off
(continua)
inviata da Lorenzo 16/6/2019 - 23:30
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Quando mi vieni a prendere?

Quando mi vieni a prendere?
da Arrivederci, Mostro! (2010)

La canzone narra della triste vicenda accaduta a Dendermonde, in Belgio, nel Gennaio 2009. Quando un ragazzo fece irruzione nell'asilo cittadino ed uccise accoltellando due bambini e la maestra d'asilo.
La canzone è scritta dal punto di vista di uno dei bambini in ostaggio in quella tragica giornata.
Mia madre che ha insistito che facessi colazione
(continua)
inviata da Federico Mina 16/6/2019 - 19:06
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I muri di Palermo

Uno spaccato della città di Palermo, artefice e al tempo stesso vittima del suo destino, letta attraverso i suoi muri. Alla fine un messaggio di speranza, che emerge anch'esso dai muri stessi.
Il muro per i bimbi è uno stadio
(continua)
14/6/2019 - 17:46
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Isolation

Isolation
1986
/" Split: A State Of Mind And Chumbawamba
We Are The World?
Come out of our corners
(continua)
inviata da Dq82 14/6/2019 - 10:55
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Invasion

Invasion
1986
/" Split: A State Of Mind And Chumbawamba
We Are The World?

Esiste un'altra canzone dei Chumbawamba dallo stesso titolo e dello stesso anno.
By building up the means for war, we thus preserve the peace
(continua)
inviata da Dq82 14/6/2019 - 10:54
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Not Sport

Not Sport
1988
"Sportchestra! ‎– 101 Songs About Sport".
lyrics by Duncan 'Dunst' Bruce

La caccia NON è uno sport.
Birds strung on barbed wire hanging in the sun
(continua)
inviata da Dq82 14/6/2019 - 10:39
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Heysel Stadium

Heysel Stadium
1988
"Sportchestra! ‎– 101 Songs About Sport".
lyrics by Boff Whalley

Il 29 maggio 1985, prima della finale di Coppa dei Campioni tra Liverpool e Juventus allo stadio Heysel di Bruxelles, a causa di scontri tra la tifoseria inglese e quella italiana, ci fu il crollo di un muro che causò 39 morti e 600 feriti, tra persone schiacciate, calpestate dalla
folla e uccise nella corsa verso una via d'uscita.
Nonostante la tragedia, la partita si giocò lo stesso: "The Show must go on"
Heysel stadium, it's easy to remember
(continua)
inviata da Dq82 14/6/2019 - 10:34
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Hurling & Imperialism

Hurling & Imperialism
1988
"Sportchestra! ‎– 101 Songs About Sport".
lyrics by Boff Whalley

L'hurling è uno sport tradizionale irlandese, alcune fonti lo fanno risalire addirittura al 400 d.C.
E' citato anche nel Táin Bó Cúailnge, il ciclo di storie dell'eroe mitico irlandese Cú Chulainn.
Nel 1366 fu vietato dallo Statuto di Kilkenny in uno dei primi (e tanti) tentativi di assimilare gli irlandesi da parte degli Anglo-Normanni. Dopo 750 anni ancora gli Irlandesi giocano ad hurling.

Hurling, the national sport of Ireland
(continua)
inviata da Dq82 14/6/2019 - 10:19
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Zola Budd

Zola Budd
1988
"Sportchestra! ‎– 101 Songs About Sport".
lyrics by Boff Whalley

Questo intero album dedicato allo sport è spesso un pretesto per parlare di altro.
Zola Budd era una mezzofondista Sudafricana, nota anche perché correva a piedi nudi, per partecipare alle olimpiadi di Los Angeles 1984 venne però naturalizzata dal Regno Unito (con la scusa di un nonno inglese) per aggirare l'esclusione del Sud Africa allora isolato per il regime dell'Apartheid.
She's a slip of a girl to be out of school
(continua)
inviata da Dq82 14/6/2019 - 09:50
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Hmmm...

Hmmm...
1988
"Sportchestra! ‎– 101 Songs About Sport".
lyrics by Dave Commodity

L'album è uscito in piena epoca Thatcher: sul sito footballandmusic.co.uk viene indicata come una canzone contro la "tessera del tifoso" inserita in quegli anni per combattere il fenomeno hooligans.
A me sembra più una canzone contro il calcio usato come "arma di distrazione di massa"; 30 anni fa come oggi.
Outside the ground at Luton Town
(continua)
inviata da Dq82 14/6/2019 - 09:31
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The Bull Fights Back

The Bull Fights Back
1988
"Sportchestra! ‎– 101 Songs About Sport".
lyrics by Boff Whalley
Matador impaled upon the horns of the beast
(continua)
inviata da Dq82 14/6/2019 - 09:24
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Geoff Hurst's Goal

Geoff Hurst's Goal
1988
"Sportchestra! ‎– 101 Songs About Sport".
lyrics by Duncan 'Dunst' Bruce

Il disco contiene 101 canzoni sullo sport. Ma lo sport è solo il pretesto per parlare di altro.
In questa canzone si confrontano 2 partite:
la finale dei mondiali del '66 tra Germania Ovest e Inghilterra, una sorta di 3a guerra mondiale, in cui Goeff Hurst fece una tripletta (l'unica della storia) ma con un gol fantasma;


Il quarto di finale dei mondiali di Messico '86 in cui l'Argentina sconfisse l'Inghilterra con 2 goal di Maradona: il goal più bello del mondo e la mano de Dios, "vendicando" la guerra delle Falkland/Malvine
Come on admit it, it never crossed the line
(continua)
inviata da Dq82 13/6/2019 - 22:32
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Shoot

Shoot
1988
"Sportchestra! ‎– 101 Songs About Sport".
I heard that in the First World War
(continua)
inviata da Dq82 13/6/2019 - 22:16
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We Want Beans Not Goals

We Want Beans Not Goals
1988
"Sportchestra! ‎– 101 Songs About Sport"
Lyrics by Boff Whalley

Un album contenente 101 canzoni inciso dai Chumbawamba, insieme ad alcuni ospiti, a nome Sportchestra! Con tema lo sport.

Questa si riferisce ai mondiali di calcio di Messico '86 (vinti dall'Argentina di Maradona, quelli della famosa "mano de Dios" e del "gol del secolo contro l'Inghilterra, ma questa è un'altra storia) e al terremoto del Messico del settembre 1985, terremoto che portò 10.000 morti, 30.000 feriti e un po' meno di 1 milione di sfollati.
Remember Mexico '86?
(continua)
inviata da Dq82 13/6/2019 - 16:30

Dante, c’est Dante

Dante, c’est Dante
Dante, c’est Dante

Lettre de prison 33
17 juin 1935


Dialogue Maïeutique

En effet, dit Lucien l’âne, Dante, c’est Dante. Il n’y a rien à dire, c’est la vérité. Pour le reste que raconte cette chanson au titre si énigmatique et si tautologique ? Ceci dit, comprends bien que je n’ai strictement rien contre Dante ; il me paraît seulement que ce n’est pas vraiment le sujet de la chanson.

Et moi non plus, reprend Marco Valdo M.I , car somme toute, ce Dante avait la même marotte que nous ; il racontait des histoires par le biais de chansons qui regroupées font une sorte de grande épopée ou d’odyssée terrestre ou souterraine, c’est selon. Un voyageur se perd dans une forêt, ne trouve plus son chemin et tout le reste s’ensuit. Logiquement.

Oh, dit Lucien l’âne, c’est toujours comme ça les contes et les récits. Ça vagabonde. Mais cependant, ça ne me dit pas ce que dit la chanson, sauf qu’elle... (continua)
Ces emprisonnements
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 12/6/2019 - 22:19
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Varulven

anonimo
Varulven
[?]
Svensk folkvisa
Ballata tradizionale svedese
Swedish traditional ballad
Ballade traditionnelle suédoise
Ruotsalainen kansanlaulu

Della ballata medievale svedese Varulven (il termine corrisponde etimologicamente all'inglese werewolf, ove il “var-” e il “were-” sono le ultime vestigia, nelle lingue germaniche, del termine indoeuropeo per l' “uomo”, che si ha ad esempio nel latino vir, nel lituano vyras e nell'irlandese fear), esistono -come è logico attendersi- svariate versioni. Il Medioevo, come è noto, si esprimeva in larghissima parte per simboli; il “bestiario” medievale è nutrito. Il buio dei “secoli bui” era reale, fisico: in particolare, quello delle foreste e delle fitte boscaglie che hanno avvolto gran parte dell'Europa (e massimamente quella settentrionale) per centinaia di anni; e il buio non può essere popolato che da esseri mostruosi. I quali, naturalmente, sono sempre... (continua)
Jungfrun hon skulle åt stugan gå,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/6/2019 - 21:03
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Biological Speculation

Biological Speculation
[1972]
Scritta da George Clinton ed Ernie Harris
Nell'album "America Eats Its Young"
We're just a biological speculation
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/6/2019 - 22:04
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Brother's Gonna Work It Out

Brother's Gonna Work It Out
[1973]
Singolo del 1973, incluso nella colonna sonora di "The Mack", film del genere blaxploitation diretto da Michael Campus.
Il brano è stato ripreso e remixato dai Chemical Brothers nel loro album compilation del 1998 intitolato "Brothers Gonna Work It Out”

Una canzone che era un appello alla comunità afroamericana a smetterla con la violenza, la criminalità, la droga e lavorare insieme per la pace, l'uguaglianza e il progresso...
"You really don't understand, do you? Hey man, don't you realize in order for us to make this thing work man we've got to get rid of the pimps and the pushers and the prostitutes and then start all over again clean."
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/6/2019 - 20:40
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Unreal World

Unreal World
[1991]
La traccia che dà il titolo all'album del 1991
I heard women crying everywhere
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/6/2019 - 22:02

Être au frais

Être au frais
Être au frais

Lettre de prison 32
17 juin 1935


Dialogue Maïeutique


Sais-tu, Lucien l’âne mon ami, ce que veut dire l’expression « mettre quelqu’un au frais » ?

« Mettre au frais », en parlant d’une personne ?, dis-tu Marco Valdo M.I. mon ami. Voyons voir ? Quand on parle de mettre au frais quelqu’un, selon moi, c’est le mettre en prison, l’enfermer dans un lieu sombre où précisément, il fait frais. Cette façon de parler me semble argotique et dériver de l’idée qu’on met au frais un poisson, un légume, une viande ou tout ce qui te passera par la tête, pour le conserver en attendant de le manger. Pour le prisonnier, sauf chez les anthropophages, il n’est pas primordial de le manger.

C’est de cette expression « mettre au frais », Lucien l’âne mon ami, que tu peux tirer le sens du titre de la chanson, qui n’est cependant pas tout à fait pareil : « Être au frais ». Cependant, je pense... (continua)
J’ai encore de l’argent
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/6/2019 - 20:57
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Life in Prison

Life in Prison
[1967]
Nell'album "I'm A Lonesome Fugitive", di Merle Haggard and The Strangers
The jury found the verdict first degree
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/6/2019 - 20:50
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Giorni senza memoria

Giorni senza memoria
25 aprile 2019
Giorni senza memoria

Nabil Bey: voce, bouzouki, chitarra acustica, bendir
Michele Lobaccaro: basso elettrico, contrabbasso elettrico, chitarre acustiche, cori
Mirko Signorile: pianoforte
Pippo Ark D’Ambrosio: batteria, percussioni a cornice
Adolfo La Volpe: chitarra elettrica, oud, basso elettrico
Special Guest: Massimo Zamboni: chitarra elettrica

Il brano intende essere un invito a riflettere su questi temi superando visioni parziali colonialistiche ed “eurocentriche” per contribuire alla costruzione attiva di una memoria viva e sempre in dialogo con l’attualità, Il tutto in un’ottica di speranza come suggerisce il ritornello: “Per leggi incomprensibili dopo il buio sai nascerà una luce”, che forse è rappresentata proprio da quella linea che collega il cervello al cuore e che viene tracciata da una bambina nel videoclip.
Nel testo si ricordano una serie di genocidi... (continua)
Storni in aria attraversano
(continua)
inviata da Dq82 + adriana 10/6/2019 - 20:35
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Boiati

Boiati
2015
Mamihlapinatapai
Er potere teme le parole
(continua)
inviata da Dq82 10/6/2019 - 17:35
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Ti chiamo per nome, prigione!

Registrazione dal vivo su lettura improvvisata: roma, Isola Tiberina, 25/06/2013
Ti chiamo per nome, prigione!
(continua)
inviata da Dq82 10/6/2019 - 17:28
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Terra desolata

Terra desolata
2019
"Medioevo digitale"
Presidente dei giorni incantati
(continua)
inviata da Dq82 10/6/2019 - 12:40
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Cosa sarà

Cosa sarà
[1979]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Rosalino Cellamare
Musica / Music / Musique / Sävel: Rosalino Cellamare / Lucio Dalla
Interpretata con / Performed together with / Interprétée avec Francesco De Gregori / Kappale suoritettiin yhdessä Francesco De Gregorin kanssa
Altro interprete / Also performed by / Interprétée aussi par : Rosalino Cellamare ("Ron")
Album / Albumi: Lucio Dalla [1979]

Cosa sarà? Bella domanda, quarant'anni dopo; a rigore, dovrebbe essere declinata, ora, nella forma: “Cosa è stato?”; e sono state tante cose. Una vita intera. Per persone della mia età, costringe a ripensare all'adolescenza, alla giovinezza; e alle circostanze in cui erano vissute, in un periodo molto diverso da quello attuale. Ma non intendo fare il “passatista a oltranza”, anche se -è vero-, oltrepassata una certa soglia si tende ad esserlo e/o a farlo quasi per natura; è l'eterno mito dei “vent'anni”,... (continua)
Cosa sarà
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/6/2019 - 11:02
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Prisoner's Talking Blues

Prisoner's Talking Blues
[1959]
Parole e musica di Robert Pete Williams (1914-1980), bluesman della Louisiana
In "Angola Prisoners' Blues", registrazioni degli etnomusicologi Harry Oster e Richard B. Allen nel penitenziario statale della Louisiana
Testo trovato sul blog The Daily Guru e corretto all'ascolto.

Evidentemente le note biografiche concernenti Robert Pete Williams su en.wikipedia non sono esattissime... Nel 1959 doveva essere ancora dentro, visto che è ad Angola che lo registrarono quell'anno... Comunque non è una cosa così importante... Importante è la tristezza, la devastazione interiore che scaturisce da questo blues davvero primordiale e straziante... Credo che se qualcuno dei suoi compagni di prigionia vi assistette, lo implorò di smettere...
In questo blues è concentrato tutto il sentimento di un uomo privato della libertà.
Tutta la prima parte è una spoken song che prepara il canto doloroso finale.
Il Blues, secondo me, è questa roba qua. Non altro.
Lord, I feel so bad sometime
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/6/2019 - 22:58
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Marching Off to War

Marching Off to War
(1983)
Album: Another Perfect Day

Non una delle migliori dei Motorhead, ma il testo sembra un prologo a un capolavoro come God Was Never on Your Side.
Another battle´s over,
(continua)
9/6/2019 - 12:36
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Pardon Denied Again

Pardon Denied Again
[1958]
Parole e musica di Robert Pete Williams (1914-1980), bluesman della Lousiana
Nell'album "Those Prison Blues", pubblicato nel 1959

La storia di Robert Pete Williams è molto simile a quella di Huddie William Ledbetter, detto Lead Belly.
Nato in una poverissima famiglia di sharecroppers, schiavi della terra, il giovane Robert Pete Williams crebbe senza istruzione, raccogliendo cotone e tagliando canna da zucchero. A 20 anni si costruì una chitarra: la cassa era una scatola di metallo, le corde fili di rame. Appena potè, se ne comprò una vera, di quelle a buon mercato. Tra gli anni 30 e i 50 suonò senza sosta alle feste di ogni genere, continuando a lavorare in un deposito di legname a Baton Rouge.

Ma nel 1956 Robert Pete Williams uccise un uomo nel corso di un alterco in un night club. Disse che era stato costretto a difendersi ma non fu creduto e venne condannato all'ergastolo,... (continua)
Lord I got myself on the pardon board
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/6/2019 - 10:09
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Death or Glory

Death or Glory
(1993)

Album: Bastards

Una canzone che riprende direttamente Universal Soldier, citata apertamente nella seconda strofa.
I saw the millions, the naked and the dead
(continua)
9/6/2019 - 00:39
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Don't Let Daddy Kiss Me

Don't Let Daddy Kiss Me
dall'album Bastards - 1993

Da un album totalmente auto-prodotto in seguito ai dissidi con la Sony, una delle più esplicite e toccanti canzoni dedicate agli abusi sessuali sui minori. Scritta in realtà tre anni prima, la canzone era stata offerta a Lita Ford e Joan Jett, ma alla fine fu incisa solo da Lemmy.
Little girl sleeping in dreams of peace
(continua)
9/6/2019 - 00:33
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Workin' Woman Blues

Workin' Woman Blues
[2012]
Nell'album "Pushin' Against a Stone", pubblicato nel 2013
I ain't fit to be no mother
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/6/2019 - 22:20
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Che il lupo cattivo vegli su di te

Che il lupo cattivo vegli su di te
[2013]
Scritta da Andrea Appino
Nel suo album "Il testamento"
Dormi piccolino, è luna piena già
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/6/2019 - 20:05
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Francesco Baccini: Antonello Venditti

Francesco Baccini: Antonello Venditti
[1992]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Francesco Baccini
Album / Albumi: Nomi e Cognomi

Dedicata al Webmaster brutalizzato da un anonimo apostolo di Lucio Dalla, e a Sergio Falcone.
Curiosamente, in rete (Tubo ecc.) tutti i video relativi a questa canzone oramai quasi trentennale sono stati rimossi. Si trova solo il "piano tutorial" riportato nel box video.
Dallo storico album "Nomi e Cognomi", che contiene anche canzoni su Renato Curcio, Giulio Andreotti e Radio Maria. [RV]
Quanti bei giovanotti
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/6/2019 - 10:07
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On ira

On ira
(2013)

dall'album: Recto Verso

Le mille facce, le mille culture dell'essere umano, i poeti che non hanno bandiere, una canzone contro il razzismo e un elogio della diversità.
On ira écouter Harlem au coin de Manhattan
(continua)
inviata da Lorenzo 7/6/2019 - 22:17
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Changes

Changes
[2006]
feat. Lupe Fiasco
La canzone che apre l'album "Born & Raised" di questa importante cantante berlinese, di madre tedesca e padre sudafricano.
There's so many things to say right now
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/6/2019 - 22:01
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Il Denaro

Il Denaro
[2018]
Parole e musica di Lady Ubuntu, da Alessandria. La boyband che fa cultura.
Nell'album "Signore se esistessi non sentirei più il ritmo orrendo del pensiero che si avvita", pubblicato nel 2018
Testo trovato su LyricWiki
Odio il denaro
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/6/2019 - 23:01
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Epoca stupida e feroce

Epoca stupida e feroce
[2016]
Parole e musica di Lady Ubuntu, da Alessandria. La boyband che fa cultura.
Prima nell'EP omonimo, poi nell'album "Signore se esistessi non sentirei più il ritmo orrendo del pensiero che si avvita", pubblicato nel 2018
Testo trovato su LyricWiki
Bum-ci bum-ci bum-ci bum bum-ci-bum
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/6/2019 - 22:57
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Muovete le manine

Muovete le manine
[1995]
Nell'album "Cambio vita"
Siete pronti?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/6/2019 - 22:44
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I Hung My Head

I Hung My Head
(1996)
Testo e musica di Sting
dall'album "Mercury Falling"
ripresa nel 2002 da Johnny Cash nel suo ultimo album pubblicato in vita "American IV: The Man Comes Around" e da Bruce Springsteen nel 2014 al Kennedy Center Honors 2014

Una bellissima canzone dal sapore country che affronta i temi eterni della vita e della morte, della giustizia e della redenzione, del crimine e della vendetta. Resa immortale nella versione di Johnny Cash.
Early one morning with time to kill
(continua)
inviata da Federico Mina 6/6/2019 - 22:01

La ballada del pover Tofin

La ballada del pover Tofin
[Secondo dopoguerra?]
Parole di Evelina Sironi, milanese, conduttrice radiofonica ed interprete teatrale e televisiva
Musica di Niny Comolli, milanese, pianista, prima donna a far parte dell'orchestra della RAI
Testo trovato su Milanesìabella

Anche in piemontese il cane meticcio, il bastardo, si dice "can da pajé"...
La ballada del pover Tofin
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/6/2019 - 21:31
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El cant dels ocells

El cant dels ocells
El cant dels ocells o – nella forma antica – El cant dels aucells (= “Il canto degli uccelli”) è un tradizionale canto natalizio catalano, le cui origini risalgono al Medioevo.

Il canto è stato accompagnato da varie melodie, la più comune delle quali è stata resa popolare dal celebre violoncellista Pau Casals (1876 – 1973).

In Catalogna il brano è considerato una sorta di inno nazionale, alla stregua dell'inno ufficiale Els Segadors. A Barcellona viene anche suonato durante le funzioni funebri di personaggi celebri ed è cantato anche come ninna nanna.

Il testo, che si compone di 15 strofe (di 6 versi ciascuna), parla della Nascita di Gesù, annunciata da 32 tipi diversi di uccelli, vale a dire: l'aquila imperiale, il passero, il verdone, il lucherino, il fanello, il tordo bottaccio o tordo comune, l'usignolo, il codirosso, il saltimpalo, il regolo, il canarino, l'allodola dei prati, il... (continua)
En veure despuntar
(continua)
6/6/2019 - 21:20

Le Soleil ivre

Le Soleil ivre
Lettre de prison 31
14 juin 1935

Dialogue Maïeutique

Il te souviendra, Lucien l’âne mon ami, que nous avions laissé le prisonnier nouvellement transféré dans sa prison modèle, gastronomique et ennuyeuse.

Certes, Marco Valdo M.I. mon ami, il en vantait même les petites fraises parfumées et le poulet à la menthe. Je me souviens aussi et il me semble que ça contredit cette vision idyllique des lieux pénitentiaires romains que dans sa nouvelle résidence, le jour pénétrait à peine et qu’il lui était impossible de jouïr du paysage touristique qu’il espérait.

En effet, répond Marco Valdo M.I., comme on pouvait le pressentir l’auberge magnifique au pied du Janicule était une fantasmagorie ; c’était de la dérision à l’état pur. Cette fois-ci, la canzone s’intitule « Le Soleil ivre ».

Le soleil ivre ?, qu’est-ce encore (kesaco?) que ce titre pharaonique ?, dis-moi Marco Valdo M.I.

Tu as raison,... (continua)
J’aimais mieux Turin,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/6/2019 - 17:11
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Sixteen Tons

Sixteen Tons
B'at zente asut'e terra cada die traballande
(continua)
inviata da adriana 6/6/2019 - 08:56
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Se io potessi scrivere

Se io potessi scrivere
Album : Storie liberate

Liberamente tratto dalle lettere dal carcere del detenuto Nilo Vettorazzi

Storie liberate è un progetto artistico-letterario di ampio respiro che trae origine ed ispirazione da un importante recupero di documenti inediti rinvenuti recentemente negli archivi delle Amministrazioni penitenziarie della Sardegna.
Il lavoro comprende due Cd con 17 mie canzoni inedite e due Volumi che ne raccontano la genesi firmati da Vittorio Gazale
Nel Cd e nel Volume Storie liberate sono comprese le canzoni in lingua italiana, mentre nel Cd e nel Volume Istorias quelle in lingua sarda.
Il percorso di ricerca abbraccia un lungo arco di tempo, dal 1860 ad oggi, all’interno del quale la figura del detenuto riveste sempre la massima centralità e rilevanza. Grazie a questo particolare viaggio a ritroso nella memoria si è potuto così avere un inedito spaccato diacronico della... (continua)
Uno sbuffo di cipria che scolora gli affanni
(continua)
inviata da adriana 6/6/2019 - 08:19

Storie liberate

Storie liberate
Album : Storie liberate

Storie liberate è un progetto artistico-letterario di ampio respiro che trae origine ed ispirazione da un importante recupero di documenti inediti rinvenuti recentemente negli archivi delle Amministrazioni penitenziarie della Sardegna.
Il lavoro comprende due Cd con 17 mie canzoni inedite e due Volumi che ne raccontano la genesi firmati da Vittorio Gazale
Nel Cd e nel Volume Storie liberate sono comprese le canzoni in lingua italiana, mentre nel Cd e nel Volume Istorias quelle in lingua sarda.
Il percorso di ricerca abbraccia un lungo arco di tempo, dal 1860 ad oggi, all’interno del quale la figura del detenuto riveste sempre la massima centralità e rilevanza. Grazie a questo particolare viaggio a ritroso nella memoria si è potuto così avere un inedito spaccato diacronico della vita carceraria in Sardegna.
“Liberare” queste carte, ingiallite dal... (continua)
Ci sono storie miniaturizzate
(continua)
inviata da adriana 6/6/2019 - 08:11
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Un numero

Un numero
Album : Storie liberate

Storie liberate è un progetto artistico-letterario di ampio respiro che trae origine ed ispirazione da un importante recupero di documenti inediti rinvenuti recentemente negli archivi delle Amministrazioni penitenziarie della Sardegna.
Il lavoro comprende due Cd con 17 mie canzoni inedite e due Volumi che ne raccontano la genesi firmati da Vittorio Gazale
Nel Cd e nel Volume Storie liberate sono comprese le canzoni in lingua italiana, mentre nel Cd e nel Volume Istorias quelle in lingua sarda.
Il percorso di ricerca abbraccia un lungo arco di tempo, dal 1860 ad oggi, all’interno del quale la figura del detenuto riveste sempre la massima centralità e rilevanza. Grazie a questo particolare viaggio a ritroso nella memoria si è potuto così avere un inedito spaccato diacronico della vita carceraria in Sardegna.
“Liberare” queste carte, ingiallite dal... (continua)
“La civiltà di un popolo, di un intera nazione/si evince dallo stato di ogni sua prigione”
(continua)
inviata da adriana 6/6/2019 - 07:51
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Ultimo discorso registrato

Ultimo discorso registrato
È una canzone surreale. Da brividi. ERANO IN QUATTRO IN UN TRAMONTO ITALIANO A PARLARE SI ESTETICA POLITICA MATEMATICA. Sensibilità infinita
5/6/2019 - 22:29
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My Yiddishe Momme

My Yiddishe Momme
[1925]
Parole di Jack Selig Yellen (1892-1991), il nome americano di Jacek Jeleń, ebreo, di origine polacca, emigrato negli USA con la sua famiglia da bambino, sul finire dell'800.
Musica di Jack Selig Yellen e Lew Pollack (1895-1946), compositore statunitense.

La canzone ebbe diversi interpreti ma divenne celebre nell'interpretazione di Sophie Tucker (1886-1966), il nome americano di Sofya Kalish, ebrea, immigrata con la famiglia da Tulchyn, allora cittadina dell'Impero Russo, oggi in Ucraina. Prima di emigrare negli USA il padre di Sofya aveva cambiato il proprio cognome in Abuza, perchè temeva di essere arrestato come disertore dell'esercito imperiale e le persecuzioni nei confronti dei suoi familiari. Doveva essere molto duro e pericoloso da quelle parti, a quei tempi, essere ebrei e pure renitenti alla leva...

I sentimentali e struggenti versi di Jacek Jeleń trovarono in Sofya Kalish... (continua)
Of things I should be thankful for I've had a goodly share
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/6/2019 - 22:21
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Manifiesto

Manifiesto
Testo finlandese / Finnish lyrics / Paroles finnoises / Letra finlandesa / Suomenkieliset sanat: Timo Kiiskinen



It took more than 46 years for this first Finnish version of Victor Jara's beautiful song to appear. All I can say is that it was worth the wait.
MANIFIESTO
(continua)
inviata da Juha Rämö 5/6/2019 - 19:04




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