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Brucia la strega, o come si diventa nazisti

Antiwar Songs Blog
Brucia la strega, o come si diventa nazisti
Una canzone sul “Come si diventa nazisti”, per citare il famoso studio che lo storico americano William Sheridan Allen (1932-2013) pubblicò nel 1965 (titolo originale: “The Nazi seizure of power; the experience of a single German town, 1930-1935”. L’edizione italiana di Einaudi era introdotta dal sociologo Luciano Gallino il quale scriveva, tra l’altro:
Antiwar Songs Staff 2022-04-24 12:24:00
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Anche per te

Anche per te
[1969]
Mogol/Battisti
Cover: Enrico Ruggeri, Renato Zero, Francesco De Gregori






Una canzone con valore metaforico.
Uma canção com valor metafórico.
Une chanson à la valeur métaphorique.




Tre donne, tre storie, tre ultime.
Una suora, una prostituta, una ragazza madre.
Tre recluse nelle galere del mondo.


Per te, che è ancora notte e già prepari il tuo caffè,
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI secolo 6/2/2019 - 23:54
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Sangue di drago

Sangue di drago
(2018)

Album Musica per bambini
Testo tratto da Genius

[La canzone] è una metafora del potere, che spesso inventa dei capri espiatori per distruggerli e ottenere ancora più vantaggi. Per farlo usa dei trucchi, come un mago che trasforma il principe azzurro in un drago, che verrà poi ucciso da un principe malvagio. E il principe malvagio, dopo essersi liberato del drago, sposerà la principessa e diventerà re, come in tutte le favole. Solo che non è un lieto fine, non è il trionfo dei buoni. In “Sangue di Drago” mostro il backstage della favola, gli attori senza i loro costumi, usandoli per spiegare qualcosa anche del mondo che ci circonda.
intervista a Rancore


Dei capri espiatori, ovvero dei nemici immaginari creati dal potere. Grazie alla paura di questi nemici il potere giustifica le proprie guerre. Grazie a queste guerre i potenti con l'inganno acquisiscono ancora più potere...
Sai che principeggiare è un'arte
(continua)
6/2/2019 - 23:02
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Burn the Castle

Burn the Castle
[2016]
Nell'album "Winter"
Scritta da Justin Sullivan, Ceri Monger e Michael Dean
Testo trovato sul sito ufficiale della band
It’s like a great lord in his castle owns everything that we do
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/2/2019 - 17:23
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Winter

Winter
[2016]
La traccia che dà il titolo all'album
Scritta da Justin Sullivan
Testo trovato sul sito ufficiale della band
Well I dreamed that I was running, through a wilderness of plenty
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/2/2019 - 17:16
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Dongo

Dongo
2018
Oltre il Po
Dodici sono i ragazzi dell'Oltrepo
(continua)
inviata da Dq82 5/2/2019 - 15:28
Violeta Parra
Santiago, 5-2-1967
per sempre 17 anni
Qui interpretata da Joan Manuel Serrat, 18 anni.
Riccardo Venturi 5/2/2019 - 11:17
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I ragazzi stanno bene

I ragazzi stanno bene
Sanremo 2019
I Ragazzi Stanno bene 1994-2019
Nella serata con gli ospiti interpretata con Enrico Ruggeri e alla tromba Roy Paci

"'I Ragazzi stanno bene' è un rifiuto. È la non accettazione di certe storture che la società contemporanea ci regala e ci impone ogni giorno. A questa età, poter urlare: 'Non mi va!', diventa un fatto altamente liberatorio e alla fine, per chi vede le cose come noi, anche incoraggiante. Poterlo poi urlare davanti a milioni di italiani ogni sera, per almeno quattro sere, è il top", racconta la band formata da Pau, Drigo e Mac.
Tengo il passo sul mio tempo concentrato come un pugile
(continua)
inviata da Dq82 4/2/2019 - 15:03
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Continuate a uccidere il poeta

Continuate a uccidere il poeta
2018
Nuovo Cantacronache 4

L’urgenza di un Nuovo Cantacronache in questi tempi così svuotati di senso e bellezza è un fatto scontato.

Dal gruppo torinese che si proponeva di “evadere dall’evasione”, Igor Lampis raccoglie il testimone del rigore programmatico, del taglio narrativo, della versificazione incalzante in rima baciata, dell’osservazione acuta che si fa invettiva, tra sberleffo e dramma, declinando il tutto con un’attitudine punk che schiaffeggia in maniera provocatoria il belcanto, le buone maniere e qualsiasi deriva estetizzante per dire con schiettezza vino al vino e pane al pane.

Lampis narra con il piglio del cantastorie l’epopea sommersa della gente comune, quella che se la passa male, quella che si arrangia di lavoro in lavoro, vessata dall’opprimente assenza dello Stato. La sua è la voce del guastafeste che canta fuori dal coro: la voce di chi rifiuta l’omologazione,... (continua)
Continuate a uccidere il poeta,
(continua)
inviata da Dq82 4/2/2019 - 13:29
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Ballata per i centri antiviolenza

Ballata per i centri antiviolenza
2018
Nuovo Cantacronache 4

L’urgenza di un Nuovo Cantacronache in questi tempi così svuotati di senso e bellezza è un fatto scontato.

Dal gruppo torinese che si proponeva di “evadere dall’evasione”, Igor Lampis raccoglie il testimone del rigore programmatico, del taglio narrativo, della versificazione incalzante in rima baciata, dell’osservazione acuta che si fa invettiva, tra sberleffo e dramma, declinando il tutto con un’attitudine punk che schiaffeggia in maniera provocatoria il belcanto, le buone maniere e qualsiasi deriva estetizzante per dire con schiettezza vino al vino e pane al pane.

Lampis narra con il piglio del cantastorie l’epopea sommersa della gente comune, quella che se la passa male, quella che si arrangia di lavoro in lavoro, vessata dall’opprimente assenza dello Stato. La sua è la voce del guastafeste che canta fuori dal coro: la voce di chi rifiuta l’omologazione,... (continua)
Come ti senti, bambina,
(continua)
inviata da Dq82 4/2/2019 - 13:25
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Inutile emigrare

Inutile emigrare
2018
Nuovo Cantacronache 4

L’urgenza di un Nuovo Cantacronache in questi tempi così svuotati di senso e bellezza è un fatto scontato.

Dal gruppo torinese che si proponeva di “evadere dall’evasione”, Igor Lampis raccoglie il testimone del rigore programmatico, del taglio narrativo, della versificazione incalzante in rima baciata, dell’osservazione acuta che si fa invettiva, tra sberleffo e dramma, declinando il tutto con un’attitudine punk che schiaffeggia in maniera provocatoria il belcanto, le buone maniere e qualsiasi deriva estetizzante per dire con schiettezza vino al vino e pane al pane.

Lampis narra con il piglio del cantastorie l’epopea sommersa della gente comune, quella che se la passa male, quella che si arrangia di lavoro in lavoro, vessata dall’opprimente assenza dello Stato. La sua è la voce del guastafeste che canta fuori dal coro: la voce di chi rifiuta l’omologazione,... (continua)
Statevene a casa noi non vi vogliamo
(continua)
inviata da Dq82 4/2/2019 - 13:18
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World Peace

World Peace
Title Track dell'album del 2003
We can't take another war
(continua)
3/2/2019 - 23:26
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Eternal Peace

Eternal Peace
1980
Album: Truths And Rights
Tell it to the world, tell it to the people
(continua)
3/2/2019 - 23:17
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Children Are Crying

Children Are Crying
1980
Album: Truths And Rights
The children are crying bitter tears
(continua)
3/2/2019 - 23:14
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South Africa

South Africa
singolo - 1976
Testo da Jah Lyrics

recentemente riproposta nella compilation "Reggae Mandela"
South Africa.
(continua)
3/2/2019 - 23:08
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Free Mandela

Free Mandela
Single - 1986
Oh give thanks and praise
(continua)
3/2/2019 - 22:47
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Mandela You’re Free

Mandela You’re Free
1992
Album: Turning Point
Woah yoee yoee yoeoh woah
(continua)
3/2/2019 - 22:41
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Preacherman

Preacherman
[2015]
Scritta da Melody Gardot e dal batterista Chuck Staab
Nell'album "Currency of Man"

Com'è che ci sono sfuggite fino ad ora questa bellissima canzone e questa grandissima artista americana?!?

Un capolavoro assoluto, musicalmente, ed un testo dedicato ad Emmett Till, a 60 anni dal suo brutale assassinio, un episodio che scosse la coscienza degli interi Stati Uniti d'America e che segnò una svolta epocale nel movimento per la libertà degli afro americani, allora ancora purtroppo ferma a prima della guerra di secessione, nonostante fosse passato già un secolo dalla fine della schiavitù...
(Ooooh ooooooh oooooh ooooooh)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/2/2019 - 21:58

La nostra lotta (La Cavigioli)

Operaie tessili della Cavigioli
Archivio Donata Pinti : …Questo canto mi fu dato dalle operaie tessili della Cavigioli nel Biellese, che lo composero sia per il testo che per la musica, durante l’occupazione della fabbrica nel giugno 1966
Da questa pagina
La Cavigioli è in lotta
(continua)
inviata da adriana 2/2/2019 - 17:05
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Stardog Champion

Stardog Champion
(1990)
Parole di Andrew Wood
Musica di Stone Gossard

I Mother Love Bone erano un promettente gruppo rock di Seattle, quando ancora il grunge non era ufficialmente nato, che avevano riscosso un notevole successo grazie alla voce e all'incredibile presenza scenica del cantante Andrew Wood. Purtroppo pochi giorni prima della pubblicazione del loro primo album Wood viene trovato nel suo appartamento riverso sul letto in coma da overdose e muore tre giorni dopo.

Alcuni componenti dei Mother Love Bone entreranno a far parte dei Temple of the Dog e poi del gruppo che ha fatto la storia della musica di Seattle, i Pearl Jam.

Dall'unico album dei Mother Love Bone proviene questa Stardog Champion che può suonare come un inno patriottico nel sound ma è invece tutto il contrario, il padre del protagonista è un eroe di guerra, e riposa in West Virginia...
Oh....oh yes...yeah, yeah
(continua)
2/2/2019 - 00:13
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Я живу на улице Ленина

Я живу на улице Ленина
Alla ricerca di una strada anrco-individualista in un paese sovietico.
Ты спросишь меня, почему иногда я молчу,
(continua)
inviata da Donatella Leoni 1/2/2019 - 15:53
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Il peso del coraggio

Il peso del coraggio
[2018]
Scritta da Amara e Maria Luisa de Prisco
Singolo che anticipa l'uscita dell'album "Personale" (2019)

Trovo forse un po' didascalico il testo e monotona la musica (nel senso di già sentita, come in Che sia benedetta), ma sicuramente una grande canzone per questi tempi non certo luminosi, di grandi vigliacchi forti coi deboli e deboli coi forti e di gente con la schiena curva e senza coraggio...
Sono questi vuoti d’aria
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/2/2019 - 13:32
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I Never Picked Cotton

I Never Picked Cotton
1970
I never picked cotton
(continua)
1/2/2019 - 03:29
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Come degli angeli che si perdono nei cieli

Come degli angeli che si perdono nei cieli
Bianchi, neri, bruni, gialli, siamo tutti uguali,
(continua)
inviata da adriana 31/1/2019 - 17:27

Le Temps libre

Le Temps libre
Le Temps libre

Chanson léviane – Le Temps libre – Marco Valdo M.I. - 2019

Lettre de prison 8
3 avril 1934


Dialogue Maïeutique

Cette chanson « Le Temps libre », est ici datée du 3 avril 1934, ce qui est la date de la lettre de laquelle est tiré le premier quintain, d’où provenaient aussi des éléments de la chanson précédente, par exemple, ce qui concerne la cravate, la « Gazetta dello sport ». Le reste, les éléments qui constituent les cinq autres quintains sont extraits de la lettre du 6 avril 1934.

Pourquoi tout cet embrouillamini ?, Marco Valdo M.I. mon ami.

Je dois te dire, Lucien l’âne mon ami, que je reconnais volontiers que ces lettres sont quelquefois entremêlées, car je me suis laissé guider par le cours de la poésie plus que par l’exacte adéquation à ces lettres en apparence banales. Elles ressemblent vraiment à des lettres comme n’importe qui pourrait en envoyer dans les... (continua)
Avec ce calme qui entoure
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 31/1/2019 - 17:10
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Non erano campi

Non erano campi
Dopo "Auschwitz" di Guccini è difficile scrivere qualcosa sui campi di concentramento nazisti.
Questa canzone fa parte di uno spettacolo dedicato alla Resistenza.
Quelli non erano campi…
(continua)
inviata da Gabriele Baldoni 31/1/2019 - 14:04
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Ne valeva la pena

Ne valeva la pena
2015
Memorie ritrovate
La schiena faceva un gran male e più male facevano gli uomini
(continua)
inviata da Dq82 31/1/2019 - 11:03
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8 settembre

8 settembre
2015
Memorie ritrovate

Dedicata a Giovanni Ponta, nome di battaglia "Gianni", classe 1926, Partigiano combattente prima nei GAP a Genova, poi presente alla Benedicta nei giorni del rastrellamento; riuscì a salvarsi ed entrò successivamente nella Brigata "Oreste" nella divisione "Pinan-Cichero".
Chi semina grano non sempre raccoglie
(continua)
inviata da Dq82 31/1/2019 - 09:34
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Early

Early
Featuring BOOTS
Album Run the Jewels 2 (2014)

Testo da genius

Altra canzone contro le violenze e la corruzione nella polizia.

The song covers the topic of police corruption and brutality. It’s extremely relevant right now with the incidents taking place in Ferguson and NYC 2014.

Not only have they covered the topic in their music, but Killer Mike was actually interviewed by CNN about this in August.

[Verse 1: Killer Mike]
(continua)
30/1/2019 - 23:27
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Close Your Eyes (and Count to Fuck)

Close Your Eyes (and Count to Fuck)
(2014)
Album Run the Jewels 2
Testo da genius
Featuring Zack de la Rocha

I Run The Jewels si uniscono all'ex RATM Zack de la Rocha per un potente rap contro le violenze della polizia nei confronti delle minoranze, sia gli afroamericani che gli ispano americani. Il video ufficiale riprende un lungo corpo a corpo tra un nero e un poliziotto bianco.
[Intro: Zack De La Rocha]
(continua)
30/1/2019 - 23:21
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American Terrorist III

American Terrorist III
(2011)
Testo da genius

Con campionamenti da “Nightcall” di Kavinsky

Un veterano della guerra in Iraq o in Afghanistan torna in patria con un PTSD (Post Traumatic Stress Disorder). Ignorato da tutti, diventa un terrorista. O forse vuole sole rovesciare il governo che l'ha mandato in guerra?
Hello Gorgeous
(continua)
30/1/2019 - 23:07
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A.I.D.N.

A.I.D.N.
1994
Fumana Mandala
Un facchino un po' gentile che mi porti il peso
(continua)
inviata da Dq82 30/1/2019 - 12:08
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Elegische Ironie

Elegische Ironie
[agosto 1917]
Versi di Erich Mühsam, nella raccolta "Brennende Erde. Verse eines Kämpfers", pubblicata a Monaco nel 1920
Musica di Christoph Holzhöfer

Una poesia composta durante la Grande Guerra, sicuramente dopo la fine del 1914, quando Mühsam rinsavì dall'abbaglio nazionalistico e bellicista che aveva colto lui ed una parte del movimento anarchico. Dal quel momento di ogni guerra fu sempre un fiero oppositore.
Lieder sing ich, seit ich denke,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/1/2019 - 11:52
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Uno Bianca

Uno Bianca
[2014]
Wallace Records / Dischi Bervisti / Woodworm
Compositore / Composer / Composer / Säveltäjä : Nicola Manzan

Si cantava, e forse si canta ancora in qualche manifestazionaccia: ”La polizia italiana non è mai stanca, di giorno i manganelli, di notte la Uno Bianca!”. Millenovecentoottantasette, millenovecentonovantaquattro: sette anni in cui una banda criminale composta quasi interamente da poliziotti di estrema destra semina il terrore tra l'Emilia Romagna e le Marche. Ventiquattro morti, centodue feriti: questo il bilancio delle azioni della banda dei fratelli Savi, stimati sbirri in servizio presso la Qvestvra di Bologna (il capobanda, Roberto Savi, fu arrestato dai colleghi in servizio il 21 novembre 1994). In quei sette anni di sangue e di terrore, di tutto: benzinai, passanti, i tre carabinieri del Pilastro, armaioli, bancari, assalti a campi Rom, e immigrati ammazzati. Questi... (continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/1/2019 - 01:10
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Patience (Sabali)

Patience (Sabali)
Album Distant Relatives - Nas & Damian Marley
Testo da genius (dove si trovano numerose note e spiegazioni)

This song speaks on the troubles facing our worlds and the fact that we have not truly opened our eyes to the problems. We as a human race must begin to come to the realization that we have the ability to make a difference.
genius


Il ritornello è un campionamento della canzone Sabali di Amadou et Mariam. Sabali significa "pazienza" in bambara.
[Intro: Nas]
(continua)
29/1/2019 - 22:30
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Chiedilo alla Libertà

Chiedilo alla Libertà
(2015)
Album: Saremo tutto (2016)

Nel 70° della Liberazione il Signor K ha pubblicato su youtube un video del brano “Chiedilo alla libertà”, che anticipava l’uscita dell’album: ad accompagnare la canzone c’era una successione di foto riguardanti la Resistenza nel bergamasco.

Con Bonnot alla console il Signor K racconta, su una semplice base di pianoforte, l’esperienza di un partigiano che dapprima ha subìto i soprusi del regime e le privazioni della guerra e poi ha scelto di andare a combattere in montagna. Il suo racconto in prima persona ci colpisce con un flusso di parole ininterrotto e rapidissimo. Il rapper sa rendere con poche strofe, anche in modo poetico e non scontato, l’esperienza partigiana.

Il ritornello propone alcune domande che forse sarebbe opportuno farsi quotidianamente per non far sfociare la memoria in retorica e mitizzazione.

da Umanità Nuova
Eravamo solo orme nella neve
(continua)
inviata da Lorenzo e adriana 28/1/2019 - 21:58
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That's What I'd Like to Know

That's What I'd Like to Know
(1971)

dall'unico album di questa band inglese intitolato "Oh What a Lovely War!"
Who is he, this simple man, and absentee
(continua)
28/1/2019 - 21:25
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Lord High Human Being

Lord High Human Being
(1971)

dall'unico album di questa band inglese intitolato "Oh What a Lovely War!"

Credo che l'intero album, che si apre con la famosissima Six Days War ripresa recentemente in vari remix, sia un concept contro la guerra.
In darkened woods the smell of fallen showers all around
(continua)
inviata da Lorenzo 28/1/2019 - 21:22
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Immer raus mit der Mutter... !

Immer raus mit der Mutter... !
[1924]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati su Die Weltbühne nel 1924 con uno dei suoi pseudonimi, quello di Theobald Tiger.
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Ernst Busch, a partire dall'album "Ist Das Von Gestern?" del 1965

Una poesia dedicata espressamente a Paul Graetz (1890-1937), uno dei maestri del cabaret berlinese negli anni di Weimar. Paul Graetz, come lo stesso Tucholsky, nel 1933 fu costretto a fuggire dalla Germania e morì prematuramente (per un infarto, non per sua mano, come invece Tucholsky) ad Hollywood nel 1937.

In questa poesia Tucholsky afferma quale sia per lui la soluzione alle aberrazioni del nazionalismo: conoscere il mondo, conoscere le altre culture, verificare in prima persona che i francesi sono proprio come i tedeschi, esseri umani. Come sappiamo Tucholsky, gran viveur, adorava Parigi e ci trascorse molto tempo. L'altra cosa che Tucholsky amava (insieme... (continua)
Verdumpft, verengt, verpennt, blockiert,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/1/2019 - 21:08
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Lengenfeld

Lengenfeld
2019
"La fisarmonica verde"

La denuncia di una strage avvenuta in Germania nel 1945, una fisarmonica verde smeraldo, dischi di musica italiana degli anni Sessanta e un cappottone russo. Con una bicicletta in giro per la Sardegna sulle tracce del padre, i ricordi diventano più precisi, i racconti della guerra più chiari... In anteprima il videoclip di 'Lengenfeld', la canzone nata da una storia vera, la storia dei due anni di prigionia in Germania del padre di Andrea Satta, raccontata nello spettacolo teatrale 'La fisarmonica verde', in scena nei giorni della memoria, il 26 e 27 gennaio, al Teatro di Villa Torlonia di Roma nella programmazione del Teatro di Roma.
repubblica.it
Patate, salme e vermi
(continua)
inviata da Dq82 + adriana 27/1/2019 - 17:42
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Nek nas sete

Nek nas sete
(1978)

Tekst/Testo: Dušan Radović
Muzika/Musica: Zoran Simjanović
Izvođač/Interprete: Oliver Dragojević

dalla colonna sonora del film Boško Buha di Branko Bauer

La storia di Boško Buha, partigiano di soli diciassette anni ucciso dai cetnici durante un'imboscata nel 1943.
Čuli su od oca
(continua)
27/1/2019 - 15:31

Les Graffitis

Les Graffitis
Les Graffitis

Lettre de Prison 7
1 avril 1934


Dialogue Maïeutique


Tu sais, Lucien l’âne mon ami, que l’homme enfermé a l’étrange habitude de marquer les lieux de son passage : un signe, un nom, un dessin ; on appelle ça des graffitis.

Oh, dit Lucien l’âne, personnellement, je ne fréquente pas ces lieux, mais j’en ai déjà vus sur les dans les rues ou sur des arbres.

En effet, reprend Marco Valdo M.I., généralement, il griffe la pierre, le bois ; il tente de graver son souvenir (le souvenir de lui-même), parfois, c’est le dernier, comme si cette trace allait le faire perdurer. C’est une fameuse illusion, la trace ne fait perdurer que la trace.

Certes, dit Lucien l’âne, mais c’est déjà quelque chose. Comme je viens de te le dire, je sais très bien tout cela, moi qui en ai vu tellement depuis le temps que je parcours le monde à la poursuite de moi-même ou de mon ombre, que sais-je ?... (continua)
Avec ses souvenirs familiers,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/1/2019 - 15:04
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Partizan

Partizan
feat. Semo

Testo da questo sito antifascista croato

Canzone partigiana dal rapper sloveno Nikolovski
P je za patriote
(continua)
26/1/2019 - 21:47
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Leicht Gepäck

Leicht Gepäck
[1840]
Versi di Georg Herwegh, nella prima edizione della raccolta "Gedichte eines Lebendigen", 1841
Con il titolo "Ich bin ein freier Mann und singe", nell'album "Fegefeuer" (2002) della folk rock band tedesca Die Schnitter.
Ich bin ein freier Mann und singe
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/1/2019 - 21:13
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Mein Gefängnis

Mein Gefängnis
[1914]
Versi di Erich Mühsam, nella raccolta intitolata “Wüste-Krater-Wolken” pubblicata nel 1914
Una poesia messa in musica da parecchi artisti, ad esempio Gregor Hause, nel suo album "Das Herz in der Hand" del 1998, o dalla folk rock band tedesca Die Schnitter, nel loro album del 2002 intitolato "Fegefeuer". Più recentemente ci si è cimentato anche Christoph Holzhöfer


Auf dem Meere tanzt die Welle
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/1/2019 - 20:38
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Normandia

2000
Oggi non mi va di essere un soldato non mi va
(continua)
inviata da Dq82 26/1/2019 - 19:29
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Afghamerica

Afghamerica
2002
La canzone è apparsa originariamente sul disco Radio Corneliani Music Club del 2004.
Vorrei vedere l’effetto che fa la luna piena sopra Jalalabad
(continua)
inviata da Dq82 26/1/2019 - 19:12
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Cappuccio rosso

Cappuccio rosso
2017
L'abbiamo battezzata Cappuccio rosso e così la vogliamo ricordare. Ayse Deniz Karacagil, che alla condanna a 103 anni di carcere ha preferito il fronte: il Kurdistan, la lotta contro l'Isis. E ora l'onore di poterla celebrare con questa canzone. Ti sia lieve la terra, grandioso simbolo di libertà…
Sembrano luci di un giorno a Natale
(continua)
inviata da Dq82 26/1/2019 - 19:05
Percorsi: Dal Kurdistan
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Beviti un Fernet

Beviti un Fernet
dall'album L’Italia è fuori dal Mondiale (2018)
Questo è un annuncio di pubblico servizio.
(continua)
26/1/2019 - 18:47
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El viento trae una copla

El viento trae una copla
[2004]
Album “La argentinidad al palo”

Con una melodía que remite al repiquetear de las marchas militares, Bersuit también recuerda el horror de la guerra en las islas Malvinas, como parte de un disco (La argentinidad al palo) que incluyó algunas de sus letras más crudas.

16 canciones sobra la guerra
El viento trae una copla,
(continua)
26/1/2019 - 18:34
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El Visitante

El Visitante
Album: A fondo blanco - 1999

La guerra de Malvinas dejó una lección imborrable: la desprotección y el aislamiento que sufrieron los excombatientes al volver al continente dejó más secuelas que el propio conflicto bélico. “Olvidar yo sé bien que no podés, cómo la sociedad olvida que fuiste obligado a marchar en su defensa”, canta Ricardo Iorio.

16 canciones sobre la guerra
Olvidar
(continua)
26/1/2019 - 18:27
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Wisława Szymborska: Tortury

Nella raccolta Koniec i początek del 1993.

Wisława Szymborska fu una poetessa polacca, Premio Nobel per a letteratura nel 1996. La poesia è “Torture / Tortury“, la traduzione è di Pietro Marchesani che ha curato per Adelphi la raccolta di tutte le sue poesie con il titolo “La gioia di scrivere” (1945-2009).

Essendo una poesia è inserita tra gli extra, ma se Krzysiek ne conoscesse una versione musicata, la passeremmo tra le CCG/AWS doc.
Nic się nie zmieniło.
(continua)
inviata da Dq82 26/1/2019 - 17:10
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Bandiere migliori

Bandiere migliori
2018
La Storia è Adesso
(testo di Antonio di Martino)

'La Storia è Adesso" è il mio nuovo progetto musicale. Un lavoro al quale sono particolarmente legato, perché incentrato sulla figura di Valeriano Malfatti, mio prozio e sindaco di Rovereto per 40 anni, dal 1880 al 1920, nonché deputato alla Dieta di Vienna durante il dominio austriaco.
Prima dell’entrata in guerra dell'Italia, Valeriano si impegnò per preservare le terre trentine dalla distruzione attraverso una risoluzione pacifica. Durante la guerra tutta la città di Rovereto fu evacuata, lui fu prima mandato al confino a Salisburgo ma poi, dopo essere stato denunciato per irredentismo fu, assieme a molti altri trentini, internato nel campo di prigionia di Katzenau. Al termine della Grande Guerra, fu poi eletto senatore del Regno d’Italia.
La biografia di Valeriano diventa, così, il punto di partenza per sviluppare un ragionamento... (continua)
Lascio un fiore davanti al portone una carta d'identità bruciata in un cortile
(continua)
inviata da Dq82 26/1/2019 - 16:56
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Chiedilo ai pesci

Chiedilo ai pesci
2018
La Storia è Adesso
(testo di Dany Greggio)

'La Storia è Adesso" è il mio nuovo progetto musicale. Un lavoro al quale sono particolarmente legato, perché incentrato sulla figura di Valeriano Malfatti, mio prozio e sindaco di Rovereto per 40 anni, dal 1880 al 1920, nonché deputato alla Dieta di Vienna durante il dominio austriaco.
Prima dell’entrata in guerra dell'Italia, Valeriano si impegnò per preservare le terre trentine dalla distruzione attraverso una risoluzione pacifica. Durante la guerra tutta la città di Rovereto fu evacuata, lui fu prima mandato al confino a Salisburgo ma poi, dopo essere stato denunciato per irredentismo fu, assieme a molti altri trentini, internato nel campo di prigionia di Katzenau. Al termine della Grande Guerra, fu poi eletto senatore del Regno d’Italia.
La biografia di Valeriano diventa, così, il punto di partenza per sviluppare un ragionamento che... (continua)
Ti confonde la riva oscura L’altra sponda del fiume che segna il confine tra noi
(continua)
inviata da Dq82 26/1/2019 - 16:53
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Katzenau

Katzenau
2018
La Storia è Adesso
(testo di Gianluca Massaroni)

'La Storia è Adesso" è il mio nuovo progetto musicale. Un lavoro al quale sono particolarmente legato, perché incentrato sulla figura di Valeriano Malfatti, mio prozio e sindaco di Rovereto per 40 anni, dal 1880 al 1920, nonché deputato alla Dieta di Vienna durante il dominio austriaco.
Prima dell’entrata in guerra dell'Italia, Valeriano si impegnò per preservare le terre trentine dalla distruzione attraverso una risoluzione pacifica. Durante la guerra tutta la città di Rovereto fu evacuata, lui fu prima mandato al confino a Salisburgo ma poi, dopo essere stato denunciato per irredentismo fu, assieme a molti altri trentini, internato nel campo di prigionia di Katzenau. Al termine della Grande Guerra, fu poi eletto senatore del Regno d’Italia.
La biografia di Valeriano diventa, così, il punto di partenza per sviluppare un ragionamento... (continua)
Quante campagne sai sono battaglie ormai
(continua)
inviata da Dq82 26/1/2019 - 16:50
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Quale patria

Quale patria
2018
La Storia è Adesso
(testo di Giulio Casale)

'La Storia è Adesso" è il mio nuovo progetto musicale. Un lavoro al quale sono particolarmente legato, perché incentrato sulla figura di Valeriano Malfatti, mio prozio e sindaco di Rovereto per 40 anni, dal 1880 al 1920, nonché deputato alla Dieta di Vienna durante il dominio austriaco.
Prima dell’entrata in guerra dell'Italia, Valeriano si impegnò per preservare le terre trentine dalla distruzione attraverso una risoluzione pacifica. Durante la guerra tutta la città di Rovereto fu evacuata, lui fu prima mandato al confino a Salisburgo ma poi, dopo essere stato denunciato per irredentismo fu, assieme a molti altri trentini, internato nel campo di prigionia di Katzenau. Al termine della Grande Guerra, fu poi eletto senatore del Regno d’Italia.
La biografia di Valeriano diventa, così, il punto di partenza per sviluppare un ragionamento che... (continua)
Non dire mai quello che provi
(continua)
inviata da Dq82 26/1/2019 - 16:48
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L'internamento del Malfatti

L'internamento del Malfatti
2018
La Storia è Adesso
(sonetti da “Katzenau” di Gustavo Chiesa)

'La Storia è Adesso" è il mio nuovo progetto musicale. Un lavoro al quale sono particolarmente legato, perché incentrato sulla figura di Valeriano Malfatti, mio prozio e sindaco di Rovereto per 40 anni, dal 1880 al 1920, nonché deputato alla Dieta di Vienna durante il dominio austriaco.
Prima dell’entrata in guerra dell'Italia, Valeriano si impegnò per preservare le terre trentine dalla distruzione attraverso una risoluzione pacifica. Durante la guerra tutta la città di Rovereto fu evacuata, lui fu prima mandato al confino a Salisburgo ma poi, dopo essere stato denunciato per irredentismo fu, assieme a molti altri trentini, internato nel campo di prigionia di Katzenau. Al termine della Grande Guerra, fu poi eletto senatore del Regno d’Italia.
La biografia di Valeriano diventa, così, il punto di partenza per sviluppare... (continua)
Mandar lì el Timba, el Campostrini e tanti altri pari remenghi e preti e frati inazenti del tut, mandar lì quanti taliani gh’ era ancor, mandar dei mati, zent senza gambe, orbi del tut, e avanti fin che ghe n’ era e sani e mutilati l’era da veder…ma però ignoranti i s’è mostrai ’n te ’l mandar lì ’l Malfati.
(continua)
inviata da Dq82 26/1/2019 - 16:41
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Nuestro cobre

Nuestro cobre
Musica e testo / Music and lyrics / Musique et paroles / Música y letras / Sävel ja sanat: Eduardo Yáñez

The audio sample provided is from Quilapayún's 1974 album El pueblo unido jamás será vencido / Yhtenäistä kansaa ei voi koskaan voittaa). The song first appeared on a 1972 compilation album titled Chile Pueblo (en el 2º Año del Gobierno Popular).

Nuestro cobre tells the story of Chilean copper from the times of foreign exploitation to the nationalization or »Chileanization« of copper industry during the government of President Salvador Allende.
Nuestro cobre
(continua)
inviata da Juha Rämö 26/1/2019 - 10:40
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Ligabue: Una vita da mediano

Ligabue: Una vita da mediano
[1999]
Parole e musica di Luciano Ligabue
Nell'album "Miss Mondo"

Una bellissima canzone, su di un ruolo calcistico che è stato sempre quello dell'antieroe rispetto ai numeri 10, ai bomber... Ma non basterebbe questo per provare a proporre questo brano all'interno delle CCG/AWS. C'è che mi offre il destro per raccontare la storia, purtroppo tragica, di un grande e oggi misconosciuto mediano nativo della mia città, Torino, uno che rimase sempre lì, lì nel mezzo, fino alla fine, nel mezzo di un campo da pallone e poi di un campo di concentramento...

Si chiamava Vittorio Staccione, classe 1904. Crebbe nel vivaio del Torino ed esordì nella massima divisione a 20 anni, nel 1924. Dopo una brevissima parentesi nella Cremonese, fu di nuovo al Torino con cui nel 1926-27 vinse il campionato, ma il titolo fu poi revocato (pare addirittura che il Toro si fosse comprato un derby della Mole!). Poi... (continua)
Una vita da mediano
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/1/2019 - 22:30
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Course contre la honte

Course contre la honte
Paroliers : Fabien Marsaud / Ibrahim Maalouf / Richard Bohringer (SLAM)

Album: Funambule (2013)
Eh Tonton, est-ce que t’as regardé dehors?
(continua)
25/1/2019 - 18:05
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Little Bit

Little Bit
Album: If All I Was Was Black (2017)

“The song is a cautionary anthem of all the ways in which those regarded as suspicious have to weigh their actions just to survive day to day.”
Mavis Staples
This life surrounds you
(continua)
25/1/2019 - 15:08
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Tom of Bedlam (Bedlam Boys)

anonimo
Interpretata anche dagli Steeleye Span

This song is originally from Thomas d'Urfey's Pills to Purge Melancholy, published 1720, where it had the title Mad Maudlin's Search for Her Tom of Bedlam. It was in the repertoire of The Halliard at the end of the 1960's with a tune that was “mostly the work of the Halliard's Dave Moran with some small input from Nic Jones” (according to Julia Jones). However, they didn't record it until 2005 for their songbook and CDBroadside Songs.

Tom Gilfellon sang Mad Tom of Bedlam in 1972 as the title track of his Leader album Loving Mad Tom.

Steeleye Span learned Boys of Bedlam from The Halliard via the Farriers and Tom Gilfellon. They recorded it in 1971 for their album Please to See the King, and this track was later included on the Martin Carthy anthology, The Carthy Chronicles. Martin Carthy and Maddy Prior share vocals, starting singing into the back... (continua)
For to see mad Tom of Bedlam
(continua)
inviata da Dq82 25/1/2019 - 10:49
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Stornelli d’esilio

Stornelli d’esilio
Un fatto che non è stato messo in luce in questa pagina (ma correttamente riportato su Wikipedia e altrove) è che il celeberrimo verso "Nostra patria è il mondo intero" fu ripreso integralmente da Pietro Gori dall'aria introduttiva all'opera buffa di Gioacchino Rossini (su libretto di Felice Romani) Il Turco in Italia (in seguito spesso erroneamente riportata come "Un Turco in Italia"), del 1814. Nell'aria introduttiva, la prima strofa che contiene il verso è cantata da un coro di zingari, a Napoli:




(Zingari)
Nostra patria è il mondo intero,
e nel sen dell’abbondanza
l’altrui credula ignoranza
ci fa vivere e sguazzar.

(Zaida)
Hanno tutti il cor contento,
sol la misera son io!
Ho perduto l’amor mio,
e nol posso ritrovar.

(Albazar)
Consolatevi una volta;
divertitevi con noi.
Via... coraggio! tocca a voi
la canzone a cominciar.




Del resto, il legame assolutamente indissolubile... (continua)
Riccardo Venturi 25/1/2019 - 10:13

Andemo in Transilvania [Domani se imbarchemo]

anonimo
[ca 2a metà del XIX secolo]
[ab. 2nd half of 19th century]
Canto popolare triestino
A folksong from Trieste
Interpretata da / Performed by
Coro Pane e Guerra


Quando i "Rumeni" erano gli italiani
di Mirela Baciu, dal Blog cu două fet(z)e

Andemo in Transilvania
a menar la carioleta
che l'Italia povareta
no ga i bessi de pagar.
È davvero difficile da credere oggi, ma così canticchiava il ricco nord del Triveneto all’inizio del ‘900, quando la madrepatria italiana non aveva abbastanza soldi (“i bezzi”) per pagare gli stipendi e il sogno americano era costituito nientemeno che dalla Transilvania, in Romania!

L’Italia, si sa, è spesso terra dalla memoria corta e la locuzione di Cicerone “historia magistra vitae” non accompagna sempre un popolo nella sua memoria collettiva. Gli stranieri vengono a “rubare” lavoro, portano delinquenza, “invadono” le città… eppure non molto tempo fa... (continua)
Andemo in Transilvania
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/1/2019 - 09:30
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A.D.D. (American Dream Denial)

A.D.D. (American Dream Denial)
A.D.D. (Negazione del sogno americano)*
(continua)
inviata da Andrea Marconi 25/1/2019 - 06:27
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Ellerinde Pankartlar

Ellerinde Pankartlar
Ellerinde Pankartlar,
(continua)
inviata da ceyhan 24/1/2019 - 12:42




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