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Brucia la strega, o come si diventa nazisti

Antiwar Songs Blog
Brucia la strega, o come si diventa nazisti
Una canzone sul “Come si diventa nazisti”, per citare il famoso studio che lo storico americano William Sheridan Allen (1932-2013) pubblicò nel 1965 (titolo originale: “The Nazi seizure of power; the experience of a single German town, 1930-1935”. L’edizione italiana di Einaudi era introdotta dal sociologo Luciano Gallino il quale scriveva, tra l’altro:
Antiwar Songs Staff 2022-04-24 12:24:00
PEPPINO IMPASTATO
9 maggio 1978 - 9 maggio 2018
Riccardo Venturi 9/5/2018 - 11:23

A Flickering Light in the Darkness. Le CCG/AWS compiono 15 anni.

Antiwar Songs Blog
A Flickering Light in the Darkness. Le CCG/AWS compiono 15 anni.
  Niente di autoreferenziale, niente di trionfalistico, niente “numeri”, che pure sono oramai enormi. Niente “bilanci”, niente celebrazioni o autocelebrazioni: c’è solo un sito, chiamato “Canzoni Contro la Guerra”, o “Antiwar Songs”, o “Chansons Contre la Guerre” (come si dice in un centinaio di lingue c’è nella homepage) che, oggi, 20 marzo 2018, compie quindici […]
Antiwar Songs Staff 2018-03-20 16:07:00
Il sito “Canzoni Contro la Guerra” ha compiuto il 20 marzo 15 ANNI.
Riccardo Venturi 20/3/2018 - 09:38
40 anni? Sembra che, in questi giorni, i quarantennali riguardino solo gli “statisti”. Il 18 marzo 1978, 40 anni fa, invece, furono assassinati Fausto e Iaio. Non se ne è saputo mai nulla. Quarant'anni e non sentirli. Quarant'anni e sempre fra noi, per sempre diciottenni. Quarant'anni fra le grancasse del potere e dei suoi servi.
Riccardo Venturi 18/3/2018 - 09:18
Se n'è andato nel giorno del Pi Greco, Stephen. Alla ricerca dell'infinito. Una canzone per lui, e un bicchiere di Qualsiasi Cosa!
Riccardo Venturi 14/3/2018 - 10:04
Gli Extra delle CCG hanno finalmente il LORO INNO NATURALE! Con una Appendice ad hoc.
Riccardo Venturi 9/2/2018 - 02:38
La storia di Árpád Weisz, ebreo ungherese, calciatore e allenatore di successo negli anni '30 in Italia, poi rifugiato in Olanda dopo le leggi razziali del cav. Benito Mussolini (quello che “ha fatto tante cose buone” secondo diversi politicanti odierni), e infine deportato a Auschwitz dove morì il 31 gennaio 1944. In questo Giorno della Memoria ce la racconta un giovanissimo rapper novarese, Andrea Licata ”Red Riot”, 18 anni e tanta voglia di ricordare quel che troppi hanno dimenticato. Il suo rap si intitola L'allenatore in campo.
Riccardo Venturi 27/1/2018 - 11:03

Lemmings in marcia

Antiwar Songs Blog
Lemmings in marcia
La storia del suicidio di massa dei lemmings (in italiano: lemmini, o anche lemmi [singolare: lemmo]) è, come si sa, un’invenzione bella e buona: i piccoli roditori arvicoli artici, che d’inverno non vanno in letargo, sono prevalentemente solitari ma hanno comunque tassi di riproduzione molto alti e, a volte, la loro popolazione “esplode” facendoli disperdere (non di rado caoticamente) in ogni […]
Antiwar Songs Staff 2018-01-23 07:41:00
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(Il grande poeta russo) Majakovskij e la scoperta dell'America

(Il grande poeta russo) Majakovskij e la scoperta dell'America
[2006]
Testo e musica di Claudio Lolli
Lyrics and music by Claudio Lolli
Sax soprano: Nicola Alesini
Album: La scoperta dell'America
In una parte dello schermo vedi
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/11/2017 - 00:51
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Attila József: Tiszta szívvel

Attila József: Tiszta szívvel
[1925. március / Marzo 1925]
Versi del grande poeta ungherese Attila József (1905-1937)

Musica Márton Vizy (1977-), cantante, cantautore e compositore originario di Budapest.
A partire dal 2009 Vizy Márton e Tóth Dávid Ágoston hanno scritto lo spettacolo teatrale musicale “Én, József Attila” (Io, Attila József), che è andato in scena nel 2012 al teatro Madach di Budapest.
Nincsen apám, se anyám,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/11/2017 - 21:43
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Sant'Andrea

Sant'Andrea
2017
Il secondo tempo

Mi scelgo da solo i Santi da pregare. Uno è Andrea Gallo, protettore di drogati, ladri, carcerati e puttane. Di tutti quelli che, in un modo e nell’altro, non hanno mai la faccia giusta al momento giusto.



Don Andrea Gallo (Campo Ligure, 18 luglio 1928 – Genova, 22 maggio 2013)


Andrea Gallo nasce a Genova il 18 Luglio 1928. Fin da piccolo fu attratto dalla spiritualità dei salesiani di Giovanni Bosco tanto che nel 1948 entrò nel loro noviziato di Varazze, proseguendo poi a Roma gli studi liceali e filosofici. Fin dall’adolescenza, fece sua la dedizione di don Bosco di vivere a tempo pieno con gli ultimi, i poveri , gli emarginati.

Nel 1953 chiede di partire per le missioni e viene mandato in Brasile a San Paulo dove compie studi teologici. Il clima per lui insopportabile della dittatura che vigeva in Brasile, lo costringe a ritornare l’anno dopo in Italia, ad... (continua)
Per lei che porta gli occhi della notte
(continua)
inviata da Dq82 29/11/2017 - 16:09
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Cornelis Vreeswijk: Brev från kolonien

Cornelis Vreeswijk: Brev från kolonien
[1964]
Testo svedese: Cornelis Vreeswijk
Testo inglese originale: Hello Muddah, Hello Fadduh, 1963, di Allan Sherman e Lou Busch
Musica: Amilcare Ponchielli, La danza delle ore, dall'opera La Gioconda, atto III (1874)
Album svedese: Visor och oförskämdheter [1965]

Swedish lyrics: Cornelis Vreeswijk
English original lyrics:
Hello Muddah, Hello Fadduh, 1963, by Allan Sherman and Lou Busch
Music: Amilcare Ponchielli, La danza delle ore, from the opera La Gioconda, 3d Act (1874)
Swedish album: Visor och oförskämdheter [1965]

Svensk text: Cornelis Vreeswijk
Engelsk originaltext:
Hello Muddah, Hello Fadduh, 1963, av Allan Sherman och Lou Busch
Musik: Amilcare Ponchielli, La danza delle ore, från operan La Gioconda, 3. Akt (1874)
Svenskt album: Visor och oförskämdheter [1965]

Per terminare la nostra revisione (e ampliamento) della sezione dedicata a Cornelis Vreeswijk nel trentennale... (continua)
Hejsan morsan hejsan stabben!
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/11/2017 - 15:09
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1776

1776
[2017]
Parole e musica di Janis Ian

Una nuova canzone il cui video ufficiale, firmato da Christine Lavin, Janis Ian ha commentato così: “Honoring our country's return to the dark ages, we hope this video will enlighten you!”
Back in seventeen hundred seventy-six
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/11/2017 - 14:12
Percorsi: Donald Trump
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Younger Generation Blues

Younger Generation Blues
[1967]
Parole e musica di Janis Ian
Dal suo album d’esordio, eponimo
I was standing on the corner, I was smoking on the sly
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/11/2017 - 13:53
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(Too Old to) Go 'Way Little Girl

(Too Old to) Go 'Way Little Girl
[1967]
Parole e musica di Janis Ian
Dal suo album d’esordio, eponimo
Don't go out in the street, little girl
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/11/2017 - 13:43
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New Christ Cardiac Hero

New Christ Cardiac Hero
[1967]
Parole e musica di Janis Ian
Dal suo album d’esordio, eponimo
Yesterday's preacher, today's bikini beacher,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/11/2017 - 13:33
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Danger Danger

Danger Danger
Parole e musica di Janis Ian
Nell’album “Folk Is The New Black”
You got Ma Rainey talkin' 'bout a jelly roll
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/11/2017 - 13:16
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The Great Divide

The Great Divide
[2006]
Parole e musica di Janis Ian
Nell’album “Folk Is The New Black”
Come good people and gather 'round
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/11/2017 - 12:53
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God & the FBI

God & the FBI
[2000]
Parole e musica di Janis Ian
La canzone che dà il titolo all’album

Nel secondo dopoguerra, gli anni della “minaccia comunista”, della “caccia alle streghe” e dell’inizio della “Guerra Fredda” (che tanto fredda non fu nemmeno, anzi), il padre di Janis Eddy Fink (il vero nome di Janis Ian), un semplice allevatore di pollame, partecipò ad un raduno sindacale sul prezzo delle uova, e questo allora bastava per essere attenzionato dai servizi di J. Edgar Hoover. Ma forse, in quegli anni bui, bastava ancora meno, anche solo ascoltare un disco di Pete Seeger…

The album's title is taken from the song "God & the FBI", about Janis' early life with her parents and the FBI's effect on her. "My dad was a chicken farmer who made the mistake of going to a meeting about the price of eggs; they picked him up for questioning the next day. We were on the watch list from then on. It took me nine... (continua)
Mama's making mimeos. Pete's on the stereo
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/11/2017 - 12:44
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Mary's Eyes

Mary's Eyes
[2004]
Parole e musica di Janis Ian
Nell’album initolato “Billie's Bones”
Mary's eyes are startling blue
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/11/2017 - 10:31
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Matthew

Matthew
[2004]
Parole e musica di Janis Ian
Nell’album initolato “Billie's Bones”

Con And Saddness Will Sear e Scarecrow, un’altra canzone dedicato al giovane Matthew Shepard, brutalmente assassinato nel 1998 a Laramie, Wyoming, soltanto perché gay.

I suoi assassini, tali Aaron McKinney e Russell Henderson, furono subito arrestati e marciranno in galera per tutta loro squallida vita.
Footsteps on gravel at the neighborhood bar
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/11/2017 - 10:19
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Seaching for America

Seaching for America
[1997]
Parole e musica di Janis Ian, insieme ad Ani DiFranco
Nell’album intitolato “Hunger”
They herded us like so much meat
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/11/2017 - 09:58
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Black & White

Black & White
[1997]
Parole e musica di Janis Ian, insieme ad Ani DiFranco
Nell’album intitolato “Hunger”
We were marching from Montgomery,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/11/2017 - 09:56
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Tattoo

Tattoo
[1993]
Parole e musica di Janis Ian
Nell’album “Breaking Silence”
Her new name was tattooed to her wrist
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/11/2017 - 09:38
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Burn, Baby, Burn

Burn, Baby, Burn
[1965]
Parole e musica di Bill Frederick, pseudonimo usato in gioventù dal cantautore statunitense Fred Stanton
Una canzone che non credo sia mai stata incisa su disco. Il testo fu pubblicato sul n. 73 di Broadside Magazine, agosto 1966.

Una canzone dedicata ai Watts Riots dell’agosto 1965, quando nel sobborgo losangelino di Watts si scatenarono violentissimi tumulti razziali che durarono 6 giorni e causarono 34 morti, centinaia di feriti e danni per oltre 40 milioni di dollari, con quasi 1.000 edifici distrutti o gravemente danneggiati dagli incendi. E tutto a partire da un banale controllo di polizia…

A proposito dei Watts Riots si vedano anche Trouble Every Day e In The Heat Of The Summer
Back in the days of ancient Rome,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/11/2017 - 08:59

It's Enough to Be Young

It's Enough to Be Young
[1966]
Parole e musica di Malvina Reynolds
Una canzone inedita su disco. Il testo fu pubblicato sul n. 73 di Broadside Magazine, agosto 1966.

“Fuzz”, letteralmente peluria, è uno dei tanti termini in slang statunitense ad indicare la polizia...
It's enough to be young and walking two by two,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/11/2017 - 08:13
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The Brown Girl

anonimo
The Brown Girl
[Child #295A]
Una ballata che contiene echi ad altre sette- od ottocentesche come “Lord Thomas and Fair Eleanor”, “Barbara Allen” e “The Sailor from Dover”
Interpretata innanzitutto da Frankie Armstrong nel suo album “Lovely on the Water” del 1972, poi da Steeleye Span, Martin Carthy, Jon Boden e altri artisti

A proud, vengeful creature, spurned “because she was too brown”. The implication is, she wasn't fine enough, ladies had lilywhite hands, skin as fair as milk; working girls got suntanned and coarsened in the field, unfit for gentlemen. The ballad, containing echoes of Lord Thomas and Fair Eleanor, Barbara Allen, and others, doesn't seem to have been very common it its original form, more or less as Frankie sings it. But in altered shape, in which it is the man, sometimes a sailor, not the girl who is slighted and pitiless, it had wildfire success in England as The Dover Sailor, and... (continua)
“I am as brown as brown can be,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/11/2017 - 16:11
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Hát trên những xác người

Hát trên những xác người
[1968]
Parole e musica di Trịnh Công Sơn
Nell’album intitolato “Ca Khúc Da Vàng”

Una canzone che Trịnh Công Sơn terminò di scrivere il 28 febbraio 1968, alla fine dell’offensiva del Têt (30 gennaio - 3 marzo) e della violentissima battaglia per il controllo di Huế, città nevralgica nel conflitto perché posta sul confine tra nord e sud Vietnam. Ad Huế i vietcong, che erano riusciti ad occuparla in forze, furono protagonisti di una vasta e cruenta epurazione di tutti i civili che loro ritenevano aver collaborato con l’occupante americano. I morti furono tra i 2.800 e i 6.000, il 5/10 per cento dell’intera popolazione della città-

Questa canzone, a causa dell’identità del tema, viene spesso confusa con Bài ca dành cho những xác người (Hue 1968)
Chiều đi lên đồi cao,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/11/2017 - 13:17

Give a Boy a Gun

Give a Boy a Gun
[2013]
Parole e musica di Harvey Andrews
nell’album intitolato “Encore”
Give a boy a gun, give a boy a knife
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/11/2017 - 10:13

Kids Colour Bar

Kids Colour Bar
[1965]
Parole e musica di Harvey Andrews
In una raccolta intitolata “Second Wave”, con Harvey Andrews, Bob & Carole Pegg, Spike Woods e Dave Sless
Testo trovato su Mudcat Café
You hear the sound of laughter ringing in your ears
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/11/2017 - 08:18
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Exploitation Blues

Exploitation Blues
[1967]
Parole e musica di Bill Frederick, che nei primi anni 60 era un giovane studente ed obiettore di coscienza al servizio militare in Vietnam.
Contribuì diverse canzoni su Broadside Magazine, alcune delle quali sono già presenti sulle CCG/AWS
Nel 1967 le canzoni di Bill Frederick vennero raccolte nel disco intitolato “Hey, Hey… LBJ! Songs of the U.S. Anti-War Movement”

Il testo di “Exploitation Blues” l'ho trovato per caso sull'imprescindibile Mudcat Café, dove ho anche appreso che Bill Frederick non ha di fatto mai smesso di scrivere e di proporre canzoni, anche se in tempi più recenti si firma col suo vero nome, ossia Fred Stanton, classe 1943.

So bene che incasinerò la vita ai perfidi Admins, ma pare proprio che Bill Frederick e Fred Stanton siano la stessa persona.
Years ago in the Belgian Congo mine
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/11/2017 - 22:12
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La libertat

La libertat
2017
Nuevo mundo

"La libertà" è un video realizzato nel nord Italia a Peveragno, paese di origine dei musicisti, ed è stato realizzato con la partecipazione degli abitanti del medesimo. La libertà è un brano e un video che vuole rappresentare la volontà e la speranza di un popolo che chiede un opportunità di lavoro per il proprio futuro, una possibilità di vivere dignitosamente nella propria terra. Nella fotografia dei giovani e degli adulti di un piccolo paese si rispecchia la legittima speranza di salvaguardia dell'identità dei popoli del mondo.
Je n'avais pas des problèmes quand j'étais un enfant
(continua)
inviata da Dq82 27/11/2017 - 17:24
Diceva di aver vissuto sempre nell'equilibrio, e che vi sarebbe morto. Una volta sola si sbilanciò con una canzone, dicendo che era “la più bella di tutte”: la sua 'Αρνηση. Poi è venuto il silenzio, quello di una Μπαλάντα της σιωπής nella medesima lingua, e ancora una volta c'era un rifiuto, un'άρνηση. E così, in questa giornata gliele dedichiamo εἰς μνήμην tutte e due, dalla stessa voce della Maria Farandouri. Il 28 novembre di qualche anno fa Gian Piero Testa iniziava il suo volo nell'αθανασία.
Riccardo Venturi 27/11/2017 - 13:48

Déclaration universelle des droits de l'âne

Déclaration universelle des droits de l'âne
Questa Cantata improvvisata è dedicata a tutti voi:

https://www.youtube.com/watch?v=Jpai8dljDlI
Flavio Poltronieri 27/11/2017 - 08:53
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The Falcon

The Falcon
[1965]
Parole di Richard Fariña
Sulla melodia de “The Cuckoo”, canzone tradizionale risalente al XVII Secolo, ripresa in quegli stessi anni anche dai Pentangle
Nell’album di Mimi & Richard Fariña intitolato “Celebrations For A Grey Day”
Testo trovato su Mudcat Café
Oh, the falcon was a pretty bird, wandered as she flew.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/11/2017 - 08:45
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Going Down to Liverpool

Going Down to Liverpool
Canzone scritta da Kimberley Rew per il suo gruppo "Katrina and the waves" nel 1984. E' una canzone di critica sociale che parla della disoccupazione causata dalle politiche economiche devastanti della famigerata prima ministra Inglese Margaret Thatcher che colpirono in maniera molto dura molte città operaie britanniche, tra cui appunto Liverpool. E' ricordata soprattutto per via della cover fatta dalla banda "The Bangles", cover che nel video includeva la partecipazione dell'attore Leonard Nimoy, interprete del signor Spock nella famosissima serie tv Star Trek.
Hey there...
(continua)
inviata da Leonardo Saponara 26/11/2017 - 21:41
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Cruel War

Cruel War
Mi pare che ci sia qualche relazione tra questa canzone e The Warfare Is Raging...
B.B. 26/11/2017 - 21:22
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Dodgin' the Draft

Dodgin' the Draft
[1966]
Parole di Allan Sherman (1924-1973), comico statunitense celebre per le sue canzoni parodistiche
Sulla melodia della popolare “Ballin' The Jack” (1913) di Jim Burris e Chris Smith.
Nel disco dal vivo “Allan Sherman ‎Live!!! (Hoping You Are The Same)”

Divertente manualetto ad uso dei giovani maschi americani che cercavano di scampare al Vietnam, anche se – così come chiude il brano – il più delle volte non c'era scampo, a meno di non fuggire all'estero o di passare un bel po' di tempo in un carcere militare.
First you tell your draft board you're hooked on dope.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/11/2017 - 21:04
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Trokar kazal, trokar mazal

Trokar kazal, trokar mazal
Secenì significa secondo giorno dopo la diaspora.
Maizzi Maria Pasqua 26/11/2017 - 19:20
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Comportamento geral

Comportamento geral
Avrai notato che non ci sono piú soldi
(continua)
inviata da T1t0 26/11/2017 - 14:43
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You Want It Darker

You Want It Darker
Questo "Lubię gadać z Leonardem" di Marcin Styczeń
è il primo tributo mondiale contenente unicamente canzoni tratte dagli ultimi tre dischi di Cohen, quindi nessuna Suzanne o Halleluja. Le traduzioni in polacco sono inedite e ad opera di Marcin (ricordiamo che lo storico traduttore polacco Maciej Zembaty è purtroppo defunto nel 2011). Il titolo "Mi piace parlare con Leonard" parafrasa la prima riga di Going Home che apriva Old Ideas nel 2012.
Flavio Poltronieri 26/11/2017 - 12:32
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Прерванный полет

Прерванный полет
Questo formidabile testo del 1973 (bellissima versione di Sacchi e voce di Guccini) presente nel tributo del 1993, deriva fortemente dalle suggestioni dell'Amleto che Vysockij recitava regolarmente (crisi alcoliche permettendo!)in quegli anni. L'argomento è la predestinazione, senza alcuna connotazione mistica. La tragedia che arriva esattamente un momento prima della realizzazione di....

Il verso del cane che abbaia e del gatto che caccia i topi non può non richiamare le parole di Amleto (finale scena prima, quinto atto):

"Stammi a sentire, tu.
Perché mi tratti così? Io ti ho voluto
sempre bene. Ma lasciamo stare.
Anche se Ercole stesso farà l’ercole, il gatto
miagolerà, e il cane avrà infine il suo spasso".
Flavio Poltronieri 26/11/2017 - 11:29
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Расстрел горного эха

Расстрел горного эха
Questa è davvero una lirica meravigliosa che trascende addirittura l'argomento bellico per descrivere una violenza assoluta e inspiegabile, così fine a se stessa, senza motivo apparente, che pone in discussione perfino la natura stessa di uomini, degli autori dell'assurdo delitto. Non vengono offerte spiegazioni per giustificare di aver assassinato chi era sempre pronto a raccogliere il grido disperato di colui che si era perso. (il verso "и бережно в руки своих донесёт" dovrebbe significare "lo porterà fino a delle mani amiche").‎(Maledizione! Mi vengono in mente un sacco di episodi degni di tale indignazione nella realtà del nostro mondo contemporaneo!!!). L'enfasi poi del verso finale è assoluta: non si parla di pietre come lacrime ma di lacrime delle rocce che sono come pietre...anche per Vladimir Semënovič Vysotskij vale davvero la definizione che il mio amico Beppe Chierici usa per Jacques Brel, di "spellato vivo".
Flavio Poltronieri 26/11/2017 - 11:00
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Say It!

Say It!
(2015)
Album: War On Women

Se sono stata stuprata vuoi sapere dove stavo passeggiando? come ero vestita? se avevo bevuto?

Efficace canzone sul colpevolizzare la donna vittima di violenza. E se per caso il presunto violentatore è un carabiniere, sono le presunte vittime a essere interrogate per dodici ore!
Daddy, Daddy if I was raped would you wanna know where I walked?
(continua)
26/11/2017 - 00:30
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Hallelujah Money

Hallelujah Money
Featuring Benjamin Clementine
Album Humanz (2017)
Testo da genius

Pubblicata il 19 gennaio 2017

Il brano non esce a caso prima della cerimonia di insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca: vuole essere una critica aperta al presidente neo-eletto e alla sua famosa sete di denaro.
Rolling Stone
[Verse 1: Benjamin Clementine]
(continua)
26/11/2017 - 00:19
Percorsi: Donald Trump
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Saffiyah Smiles

Saffiyah Smiles
(2017)
Album: Bridges Not Walls

"Following the shocking scenes of white supremacists marching through the streets of Charlottesville this past summer, my mind went back to an image of a young woman facing down a ranting fascist with nothing but a serene smile. Saffiyah Khan had been taking part in a counter demonstration against the neo-fascist English Defence League in Birmingham, England, in April this year when she saw a woman being surrounded by taunting EDL supporters.

Saira Zafar had been verbally opposing the racists and a number of them had left the demo to turn on her. When the police struggled to protect her, Saffiyah stepped up and got in the face of the loudest aggressor, holding him at bay with nothing more than a smile until police intervened. A press photographer captured the moment and the picture went viral. Local Labour MP Jess Phillips memorably tweeted the image with... (continua)
Angry white men dressed like Elmer Fudd
(continua)
25/11/2017 - 23:57
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The Sleep of Reason

The Sleep of Reason
(2017)
Album: Bridges Not Walls

Il sonno della ragione produce i mostri del nazionalismo e dell'intolleranza, come spiega Billy Bragg nella sua nuova canzone direttamente ispirata all'incisione di Francisco Goya.

'The Sleep Of Reason’, inspired by a visit to The Prado gallery in Madrid where Billy saw Goya’s etching ‘The Sleep Of Reason Produces Monsters’, is an impassioned polemical anthem set to a stark buzzsaw melody. Written in response to the events of 2016, it is the first of several songs Billy plans to release over the course of the coming months.


Says Billy: “Life comes at you real fast these days. What’s a singer-songwriter to do when events keep challenging the way that we see the world? Before we’ve had a chance to digest one startling development, along comes another to throw us off balance again. I’ve been grubbing up songs for the past 12 months, but without the time... (continua)
One by one
(continua)
25/11/2017 - 23:44
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Why We Build the Wall

Why We Build the Wall
(2017)
Album: Bridges Not Walls

Billy Bragg, who will play Rivfest in Warrington before heading out to North America for the first leg of his ‘Bridges Not Walls’ tour at the end of September, will release a new single ‘Why We Build The Wall’ on Sept 1st 2017 on the Cooking Vinyl label. ‘Why We Build The Wall’ was written by American singer-songwriter Anais Mitchell as part of her 2010 ‘folk opera’ ‘Hadestown’ (a retelling of the myth of Orpheus & Eurydice set in the Great Depression). The song has taken on a whole new contemporary resonance with Donald Trump’s vow to build a wall between the US and Mexico. Billy first began covering the song on his 2016 ‘Shine A Light’ tour with Joe Henry. ‘Why We Build The Wall’ follows hot on the heels of Billy’s previous single releases ‘King Tide And The Sunny Day Flood’ and ‘The Sleep Of Reason’, which were released in July and August respectively,... (continua)
25/11/2017 - 23:40
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Il Dovere Di Reprimere

Il Dovere Di Reprimere
2005
Dal Fronte Dei Colpevoli

Testo ripreso da [[|Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto]] (1970) di Elio Petri
Da oggi assumo la direzione dell'ufficio politico. Non è senza significato che abbiano destinato
(continua)
inviata da Dq82 25/11/2017 - 19:56
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I Bury the Living

I Bury the Living
2017
Low In High School

Un'invettiva contro chi accetta di fare il militare
A wretched outcast with no point of view
(continua)
inviata da Dq82 25/11/2017 - 19:45
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Laissez Passer

Laissez Passer
2017
Laissez Passer

Written By Rami Nakhleh & Hasan Nakhleh
Lyrics Translated by Rifaa' Abu Jabal

Dopo un primo album i TootArd nel 2017 si lanciano sul mercato internazionale con l'etichetta Glitterbeat, come però spesso avviene con i dischi di questa etichetta, il prodotto è per un mercato anglo/francofono e spesso i testi sono irreperibili nella loro lingua originale, in questo caso in arabo, ma solo in traduzione.

"A string and a piece of wood are my gunpowder"
Una corda e un pezzo di legno sono la mia polvere da sparo
non ricorda forse: "Il mio mitra è un contrabbasso che ti spara sulla faccia ciò che penso della vita?

TootArd are a band from the village of Majdal Shams in the Israeli occupied Golan Heights. The area, originally Syrian territory, has been part of Israel since 1967, but the inhabitants don’t have Israeli citizenship. Instead of a passport, they have a ‘laissez-passer’,... (continua)
I do not exist on the ID card
(continua)
inviata da Dq82 25/11/2017 - 19:27
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O Gorizia, tu sei maledetta

anonimo
O Gorizia, tu sei maledetta
inviataci direttamente dall'autore
HO GORICO, VI TRE MALBENINDA
(continua)
25/11/2017 - 17:56
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Disamparados

Disamparados
Compagnia Daltrocanto
Di Terra, di mare e di stelle (2017)

Feat. Alberto Bertoli

Spunta la luna dal monte



Alberto Bertoli e Compagnia Daltrocanto
Dq82 25/11/2017 - 17:53
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Arborea

Arborea
[2017]

Album : Cabudanni

"Ho seguito la battaglia della comunità di Arborea (OR) che sconfigge il gigante Saras, comunità che ha avuto l'intelligenza di coinvolgere le altre comunità sarde, e capire (non tutti hanno questa maturità, ahimè) che era una storia che interessava tutta l'Isola. È una storia importante perché è la prima volta che in Sardegna un grosso tentativo di speculazione sul territorio, spacciato per grande affare alla popolazione, è stato smontato in tempo e rispedito al mittente. " Da A Rivista anarchica

Sardegna: sconfitta la Saras dei Moratti, niente trivellazioni ad Arborea
“Su comitau infòrmat totu sa populatzioni,
(continua)
inviata da adriana 25/11/2017 - 09:12
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Uno studente e Vysotskij

Uno studente e Vysotskij
[2014]

Album : CATACATASSC'
Se vuoi cercare in piazza questa sera
(continua)
inviata da adriana 25/11/2017 - 08:05
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Year of the Drum

Year of the Drum
Wonderful....I have lived in Mannum for many years and did not know of this till today
Peter Emeny 25/11/2017 - 05:12
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Te recuerdo Amanda

Te recuerdo Amanda
PAMIĘTAM CIĘ AMANDO
(continua)
inviata da krzyś 25/11/2017 - 00:55
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The Black Friday Song

The Black Friday Song
(2017)
from Really Stupid Bad Songs That I Made

La guerra del consumismo, la follia dello shopping, i lavoratori sfruttati... buon Black Friday a tutti!
Blaaaaaaaack Friday, Time to go to the mall.
(continua)
24/11/2017 - 23:12
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Tadeusz Nalepa: Ale wstyd

Tadeusz Nalepa: Ale wstyd
[1999]
Parole e musica di Tadeusz Nalepa
Dall'album "Zerwany film" (Film strappato)
Il testo da tekstowo


W pokera umoczyłem wszystko
(continua)
inviata da Krzysiek 24/11/2017 - 23:10
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Big Parade

Big Parade
"So, how do you write an anti-War song, and inspect man's avarice, stupidity and ultimate extinction in song?
Well, with humour naturally! I wanted to deliver a dark message tongue-in-cheek with a jaunty, foot tapping rhythm...
Done in more of a Vaudeville style than true PROG! (Whatever that is)

When we played Summers End festival in 2016, some of the band members were a tad skeptical about performing this one live...but I stuck to my guns (no pun intended) and in the end, it turned out to be the most talked about piece that we performed on the day when it came to the reviews!" (Guy)

Damanek
Sticks and stones may break my bones but words will never hurt me
(continua)
24/11/2017 - 21:59
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Il Sud è 'nu paese bellu assaj (Qua si campa d'aria)

Il Sud è 'nu paese bellu assaj (Qua si campa d'aria)
una descrizione impeccabile e attuale.....si si attualissima!
24/11/2017 - 19:42




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