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Au diable Dieu

Au diable Dieu
[2013]
Parole di Brigitte Fontaine, classe 1939, ancora attiva.
Musica di Areski Belkacem (1940-), compositore francese di origine algerina, berbera.
Nell'album della Fontaine intitolato “J'ai l'honneur d'être”

Visto che Y a des Zazous “deve” essere riattribuita ad Andrex, il suo interprete originario, allora mi tocca rimpiazzare una canzone alla Brigitte Fontaine. E lo faccio con vero piacere: “Al diavolo Dio!”

CAPOLAVORO!!!
Au diable Dieu
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/8/2017 - 22:00
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Nordest

Nordest
[2016]
Testo e musica di Francesco Pelosi
Traduzione in goriziano: Michel Torrisi e Francesco Pelosi
Arrangiamento: Davide Giromini e Rocco Marchi
Registrato e mixato da Roberto Passuti allo "Spectrum Studio" di Bologna
Francesco Pelosi: voce
Davide Giromini: fisarmonica e diamonica
Album: Il rito della città [2017]

Francesco Pelosi: parmigiano nato il giorno d'Ognissanti dell'orwelliano 1984, circa due metri di statura, un paio di torreggianti basette quasi risorgimentali, una voce che svernicia, ottime doti chitarristiche e la capacità di cantare e scrivere in ogni dialetto italiano da Aosta a Capo Passero. Questo in sintesi. Da qualche tempo fa parte di quella che informalmente chiamo la "Banda degli Incliti & Sommersi Cantautori Italiani del XXI Secolo", una banda decisamente mobile e variabile: così il Pelosi da Parma lo si vede in trii col Lega e il Giromini, con il Giromini... (continua)
Canto una dolse canzón per ti
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/8/2017 - 17:07
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Jennifer

Jennifer
[1986]
Parole e musica di Bernard “Bernie” Bonvoisin (1956-), artista e cantante, più noto come front-man del gruppo Trust
Nell’album da solista intitolato “Couleur Passion”
Testo trovato su Bide & Musique
Jennifer vient d'avoir huit ans
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/8/2017 - 15:42
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Alors Dieu châtia l'homme

Alors Dieu châtia l'homme
[1971]
Scritta da Dave Lernoult e Jean-Philippe Pamien, membri fondatori di questo – oggi dimenticato – gruppo prog-rock della regione di Lille
Testo trovato su Bide & Musique
Il y a bien de cela bien longtemps, lors de la création du monde,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/8/2017 - 13:42
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Soldat

Soldat
[anni 80]
Scritta da Jésus Villanueva e Phillipe Cattafesta e interpretata da tal Aurélie, tutti artisti oggi sconosciuti.
Testo trovato su Bide & Musique
Ils ont franchi le désert des rêves plein les yeux
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/8/2017 - 13:28
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Jacques Dutronc: La ballade du bon et des méchants

Jacques Dutronc: La ballade du bon et des méchants
[1975]
Parole di Philippe Labro (1936-), giornalista, scrittore, regista e autore di canzoni.
Musica di Francis Lai (1932-), grande compositore e musicista, autore di tante canzoni e di colonne sonore per film, come “Un homme et une femme” e “Love Story”, con cui si aggiudicò l'Oscar nel 1971.
Scritta per la colonna sonora del film “Le Bon et les Méchants” diretto nel 1976 da Claude Lelouch. Jacques Dutronc era il protagonista, insieme a Marlène Jobert, e interpretava nel film la canzone.

Il film “Le Bon et les Méchants” è basato su di una storia vera di malavita nella Francia tra il 1935 ed il 1945. Si tratta delle vicende della cosiddetta “gang des Tractions Avant”, una banda di violenti rapinatori capitanata da Pierre Loutrel, detto Pierrot Le Fou, criminale precoce, finito giovanissimo in un “Bat d'Af'”, com'erano chiamati i battaglioni punitivi nelle colonie francesi in Africa.

Durante... (continua)
Je ne savais rien
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/8/2017 - 21:41
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Bruttosozialprodukt

Bruttosozialprodukt
[1978]
Scritta da Friedel Geratsch e Reinhard Baierle
Il singolo d'esordio e forse il maggior successo per “Gli Avvoltoi” di Bochum
Poi nell'album intitolato “Heiße Zeiten...”
Wenn früh am Morgen die Werksirene dröhnt
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/8/2017 - 17:45
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Le Taissine

Le Taissine
Album : Ol cidì di Taissine

Canto popolare bergamasco;
narra del lavoro in miniera
e degli amori che sbocciano fra taissine e minatori
I part ala matina de bun’ura,
(continua)
inviata da adriana 8/8/2017 - 17:26
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Po’ i diss che i minatori

Po’ i diss che i minatori
Album : Ol cidì di Taissine

Canto popolare in dialetto bergamasco con aggiunta di vita “Gornese”;descrive il carattere allegro e gioviale dei minatori a dispetto dei contadini preoccupati solo per il mangiare e bere.
Pò i diss che i minatori son lingère
(continua)
inviata da adriana 8/8/2017 - 16:58
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Mani di donna

Mani di donna
Album : Ol cidì di Taissine

Le donne nella tradizione montana,
un canto popolare ne descrive le gesta,
le loro mani hanno scritto la storia.
La storia di queste montagne
(continua)
8/8/2017 - 16:49
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L’emigrant

L’emigrant
Album : Ol cidì di Taissine

“L’émigránt” descrive la vita degli emigranti bergamaschi e gornesi in terre lontane,
partiti così da poter realizzare i propri sogni, per lavoro o mantenere la famiglia,
seppur lontani il proprio paese sempre stretto nel cuore.
Chisà quace bèrgamàsch i è a l’èstèro a laurà,
(continua)
inviata da adriana 8/8/2017 - 16:43

Ma cosse fet o Taissina

Ma cosse fet o Taissina
Album : Ol cidì di Taissine

Canto sull’aria del popolare “Dove te vett o Marietina”,
rifrasato in dialetto bergamasco per descrivere l’attività della Taissina alla miniera.


LE TAISSINE

INQUADRAMENTO STORICO
Gorno è sempre stato famoso per le sue miniere di zinco e piombo.
Già ai tempi dei romani i cosiddetti “damnati ad metalla” condannati ai lavori forzati erano portati nelle miniere di Gorno ad estrarre questo metallo così particolare di colore rossiccio che unito al rame formava una lega resistente e utile: l’“auricalcum” che noi oggi conosciamo come ottone.
Ne parla Plinio il Vecchio nel suo “Naturalis Historiae”
Anche durante il medioevo continuò l’estrazione del minerale e nei primi del 1500 il territorio di Gorno e le zone circostanti furono oggetto di studio da parte del grande Leonardo da Vinci. Un documento a tale proposito si trova attualmente conservato nella biblioteca... (continua)
Ma cosse fèt o taissina?
(continua)
inviata da adriana 8/8/2017 - 16:33
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Minatore

Minatore
Album : Ol cidì di Taissine

Testo reperito in questa pagina

Canto popolare dedicato alla tradizione mineraria;
il minatore, i pericoli della miniera,
la devozione a Santa Barbara
Anche ‘l mio padre
(continua)
8/8/2017 - 16:18

Complainte d’une occupée

Complainte d’une occupée
[1940?]
Parole di Maurice Van Moppès, sull’aria della canzone “J’en ai marre” (1922) del compositore Maurice Yvain
Testo trovato su questo forum

Maurice Van Moppès (1904-1957) è stato pittore, illustratore, scenografo e cantautore. Infermiere militare durante la Seconda Guerra mondiale, raggiunse De Gaulle a Londra e lì intervenne spesso alla trasmissione della BBC "Les français parlent aux français". Scrisse alcune canzoni su melodie molto note o popolari, con lo scopo di denigrare l'occupante nazista e incoraggiare la Resistenza. Quelle canzoni, da lui stesso illustrate, furono stampate in un piccolo pamphlet intitolato “Chansons de la BBC” che nel 1944 la RAF disperse su molti territori francesi. Il retro della brochure recava la frase “Les chansons que vous avez entendues à la radio vous sont apportées par vos amis de la RAF”
Du soir au matin
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/8/2017 - 15:30

Chanson de la milice

Chanson de la milice
[1943]
Versi di Maurice Van Moppès, sull’aria della popolare “Mon père m’a donné”

Maurice Van Moppès (1904-1957) è stato pittore, illustratore, scenografo e cantautore. Infermiere militare durante la Seconda Guerra mondiale, raggiunse De Gaulle a Londra e lì intervenne spesso alla trasmissione della BBC "Les français parlent aux français". Scrisse alcune canzoni su melodie molto note o popolari, con lo scopo di denigrare l'occupante nazista e incoraggiare la Resistenza. Quelle canzoni, da lui stesso illustrate, furono stampate in un piccolo pamphlet intitolato “Chansons de la BBC” che nel 1944 la RAF disperse su molti territori francesi. Il retro della brochure recava la frase “Les chansons que vous avez entendues à la radio vous sont apportées par vos amis de la RAF”
Les miliciens qui sont Nazis
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/8/2017 - 13:58

L'autre jorn, el pueg d'Eschalas

L'autre jorn, el pueg d'Eschalas
[XVIII° secolo]
Un “Nadalet”, un canto di Natale della tradizione occitana (da Tulle / Tula, Nouvelle-Aquitaine), attribuito al religioso e letterato settecentesco Bertrand de Latour di Toulouse (ma potrebbe anche trattarsi di un canto di anonimo ottocentesco)
Testo trovato qui. La fonte è la raccolta "Chants et chansons populaires du Limousin" curata da J. B. Chèze, Léon Branchet e Johannès Plantadis, risalente alla fine dell’800 e ripubblicata da ultimo nel 1995.

Curioso e buffo questo nadalet, che racconta di alcuni amici, pastori a Puy des Échelles, nel Limousin, ai quali gli angeli annunciano la nascita del Salvatore, sicché quelli se ne partono verso Betlemme (a un tiro di schioppo dall’Occitanie!), portando con sé non doni preziosi, perché sono poveri e la guerra li ha privati di tutto, ma solo qualche animale, compresi due galletti cui è stata tagliata la cresta per farli passare... (continua)
L'autre jorn, el pueg d'Eschalas, (1)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/8/2017 - 09:05
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Selh qui s•irais ni guerrey•ab Amor

Selh qui s•irais ni guerrey•ab Amor
[fl. 1190/1221]
Canso di Aimeric de Peguilhan (ca. 1170 - ca. 1230)
Musica originale

Si tratta in realta delle due strofe iniziali di una delle sei lunghe cansons di Aimeric de Peguilhan di cui ci è pervenuta la musica originale. Il testo completo della canso si può vedere qua, ma generalmente, e specialmente per il suo decisissimo attacco contro la guerra, di questa canso di Aimeric attualmente vengono eseguite esclusivamente proprio queste due strofe.

Di essere contro la guerra, Aimeric ne aveva del resto ben donde. Nato verso il 1170 a Peguilhan, nell'Alta Garonna non lontano da Saint-Gaudens, Aimeric (o Aimery, a volte italianizzato in Emerico di Peguilain) era figlio di un mercante di stoffe ed ebbe come suo primo mecenate Raimondo V di Tolosa. Passato al servizio del figlio Raimondo VI, nel 1212 dovette fuggire dalla regione, minacciata dalla Crociata contro gli Albigesi. La sua... (continua)
Selh qui s•irais ni guerrey•ab Amor
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/8/2017 - 00:18

La Carcassounéso

La Carcassounéso
[1923]
Testo / Paroles: Jean François Jeanjean
Musica / Musique: E. Lacombe

In base alle scarsissime notizie biografiche presenti in rete, Jean François Jeanjean, autore e poeta, sarebbe nato il 20 maggio 1877 a Carcassonne e morto il 7 luglio 1956. Fu storico, corrispondente del Ministero della Pubblica Istruzione e consigliere comunale di Carcassonne. E' l'autore di questa Carcassonese in lingua occitana, canto assai popolare musicato da E. Lacombe (su cui non ho potuto reperire notizia alcuna). Il canto sarebbe stato composto esattamente il 13 luglio 1923, ma ebbe il suo “momento di gloria” in occasione delle grandi feste dell'estate 1936 tenutesi nella storica cittadina dell'Aude restaurata (con parecchie fantasie medievaleggianti) dal famoso architetto Viollet-le-Duc.
Carcassona, sovenir plen de glòria
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/8/2017 - 23:36
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La Chanson des V

La Chanson des V
[1941-43]
Versi di Maurice Van Moppès, sulla melodia della Sinfonia n. 5 in do minore Op. 67 che Ludwig Van Beethoven compose tra il 1807 ed il 1808.

Maurice Van Moppès (1904-1957) è stato pittore, illustratore, scenografo e cantautore. Infermiere militare durante la Seconda Guerra mondiale, raggiunse De Gaulle a Londra e lì intervenne spesso alla trasmissione della BBC "Les français parlent aux français". Scrisse alcune canzoni su melodie molto note o popolari, con lo scopo di denigrare l'occupante nazista e incoraggiare la Resistenza. Quelle canzoni, da lui stesso illustrate, furono stampate in un piccolo pamphlet intitolato “Chansons de la BBC” che nel 1944 la RAF disperse su molti territori francesi. Il retro della brochure recava la frase “Les chansons que vous avez entendues à la radio vous sont apportées par vos amis de la RAF”

Le “Dorifore” della seconda strofa sono i terribili... (continua)
Il ne faut pas
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/8/2017 - 23:06

Adieu, ville de Toulon

anonimo
Adieu, ville de Toulon
[XIX° secolo]
Ho trovato il testo su Chants populaires français ma la fonte principale è il volume “Chants et chansons de la Savoie”, edito nel 1910 (in seguito con il titolo “Vieilles chansons savoyardes”), a cura di Claudius Servettaz (1871-1926), professore di musica e ricercatore folklorico dell’Haute Savoie

Dal porto di Toulon, durante tutto l’Ancien Régime e fino all’800, partirono ed arrivarono quasi tutte le spedizioni militari e coloniali francesi… E ancora oggi quel porto ospita la più importante base militare navale francese, insieme a quella di Brest.

La bella Mélie, quasi sicuramente una prostituta, rifiuta il denaro che le viene offerto da un giovane in partenza per la guerra: “La guerra, l’esercito, combattere il nemico, quella è la peggior miseria!”
Adieu, ville de Toulon,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/8/2017 - 13:28

Adieu les filles du Dauphiné

anonimo
Adieu les filles du Dauphiné
[XIX° secolo]
Canzone dalla regione storica e culturale francese del Dauphiné
Ho trovato il testo su Chants populaires français ma la fonte principale è il volume “Chants et chansons de la Savoie”, edito nel 1910 (in seguito con il titolo “Vieilles chansons savoyardes”), a cura di Claudius Servettaz (1871-1926), professore di musica e ricercatore folklorico dell’Haute Savoie

Amore e guerra, due concetti assolutamente contrapposti. A fare le spese delle guerre, sempre le donne prima di ogni altro: “Ragazze da marito, non fatevi abbindolare, che i vostri amanti sono volubili: fanno finta di amarvi, promettono di sposarvi, e poi ecco che si arruolano per la prima guerra e vi abbandonano...”
Adieu les fill's du Dauphiné,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/8/2017 - 11:47

Adieu, belle Louison

anonimo
Adieu, belle Louison
[1823]
Canzone di autore anonimo, diffusa in Savoia e Provenza, risalente alla campagna napoleonica di Russia.
Ho trovato il testo su Chants populaires français ma la fonte principale è il volume “Chansons populaires, recueillies dans les Alpes françaises (Savoie et Dauphiné)”, a cura di Julien Tiersot (1857-1936), pubblicato a Grenoble nel 1903. A sua volta l’autore indicava come fonte un manoscritto rinvenuto nella zona di Tour, Chamonix.

Nella seconda strofa è esplicito il riferimento all’infausta campagna militare condotta da Napoleone contro la Russia nel 1812. In soli 6 mesi, tra giugno e dicembre, dei 600.000 soldati che costituivano il corpo di spedizione francese ne scomparvero 500.000, tra morti, dispersi e prigionieri.
Adieu, belle Louison,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/8/2017 - 09:14
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Qualsevol nit pot sortir el sol

Qualsevol nit pot sortir el sol
OGNI NOTTE PUÒ VENIR FUORI IL SOLE
(continua)
7/8/2017 - 00:03
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Nella mia ora di libertà

Nella mia ora di libertà
2010
Storia di un impiegato (in occitano)

Testo fornitoci direttamente dai Lou Tapage
NELLA MIA ORA DI LIBERTÀ
(continua)
6/8/2017 - 22:08
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Sogno numero due

Sogno numero due
2010
Storia di un impiegato (in occitano)

Testo fornitoci direttamente dai Lou Tapage
SOGNO NUMERO DUE
(continua)
6/8/2017 - 21:16
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La bomba in testa

La bomba in testa
2010
Storia di un impiegato (in occitano)

Testo fornitoci direttamente dai Lou Tapage
LA BOMBA IN TESTA
(continua)
6/8/2017 - 21:06
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Canzone del padre

Canzone del padre
2010
Storia di un impiegato (in occitano)

Testo fornitoci direttamente dai Lou Tapage
CANZONE DEL PADRE
(continua)
inviata da Dq82 6/8/2017 - 19:09
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Italiella

Italiella
Cito da vecchia ""tammurriata":

"aiccanna 'a tabacchera ... favurite
cercate 'e pazzià nun m''a rumpite
zitta nennella mia nun dubitate
si sana m'aita data... rotta l'avite"
il riferimento all'organo sessuale è evidente, piaccia o non piaccia fa parte della tradizione, quindi quoto in pieno quanto "giustamente" scritto dai Sigg. Masula e Venturi
6/8/2017 - 11:57
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Makeba

Makeba
(2016)
dall'album Zanaka

In questa calda estate le CCG si concedono un pezzo assolutamente danzereccio, ma dedicato alla grandissima Miriam Makeba e alla sua lotta contro l'apartheid e per i diritti umani.
Ooohe
(continua)
5/8/2017 - 22:13
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Kalašnjikov

Kalašnjikov
Hi I'm Jacopo Belluz from Italy.
I carefully read the page related to this song and I want to truly help.
These are the words and.... YES, there's a meaning.. truly sad, ironic and sarcastic as Gypsies always are..
At the same time it wants people to react lively and wildly in joy against stupid "macho wars"!...

... and YES... it has sexually explicit metaphors in "candies", "kalasnikov", "blue tulips" and so on..
because sex is the dance of life, in that culture.. and in mine (not italian) too

I leave to you the translation... it's a discovery...
Cigani! Juris!!!

(continua)
inviata da Jacopo 5/8/2017 - 15:19
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Hijos naturales de Pizarro

Hijos naturales de Pizarro
2017
EP Giramondi
Hijos naturales de Pizarro
(continua)
inviata da Dq82 4/8/2017 - 19:35
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Supper's Ready

Supper's Ready
anch'io vecchia guardia, classe '64, ringrazio Riccardo per la traduzione e le note veramente utili ed interessanti, ho stampato la traduzione e la conservo gelosamente! complimenti e grazie di cuore ! Un saluto da Spoleto - Alberto
alberto 4/8/2017 - 17:52
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Sott'à lu ponte

Sott'à lu ponte
La versione per coro a voci pari è stata effettivamente armonizzata dal maestro di coro Mauro Camisa, ex direttore del coro CAI di Bologna ma fu a lui riportata da un amico che era stato fatto prigioniero in Corsica e che l'aveva memorizzata sia come armonia che come parole (un pò strafalciate ma molto simili al corso autentico). A Mauro Camisa ed al coro tutto è dovuta la splendida armonizzazione con la quale la eseguiamo tutt'oggi col coro CAI
Renzo Moretti 3/8/2017 - 16:14
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Chi vole lo mondo desprecçare

Chi vole lo mondo desprecçare
[XIII° secolo]
Lauda medievale contenuta nel cosiddetto “Laudario di Cortona”, lì riscoperto e conservato, nella Biblioteca del Comune e dell'Accademia Etrusca. Si tratta di un manoscritto di laude con notazione musicale, la più antica collezione conosciuta di musica italiana in lingua volgare, nonché l'unica del XIII secolo.
Interpretata da innumerevoli ensemble classici, e anche da Giovanna Marini, con l’ensemble Micrologus, nel disco del 1999 intitolato “Cantico della terra”

Se sulle CCG/AWS c’è già 'A livella di Totò, non poteva mancare anche questa Lauda, che ne è in qualche modo il presupposto...
Chi vol[e] lo mondo desprecçare
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/8/2017 - 14:05
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Il denaro dei nani

Il denaro dei nani
[anni 80]
Parole di Luisa Zappa Branduardi (ispirate da qualche leggenda di tradizione celtica)
Musica di Angelo Branduardi
Un inedito presente in “Senza spina”, album live registrato durante un concerto all’Olympia di Parigi nel dicembre 1986 e pubblicato soltanto nel 2009.

«[…] Oggi che la crisi è sotto gli occhi di tutti, che gli effetti dello sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali si toccano con mano, essere antimoderno è diventato un valore. Abbiamo visto cadere due muri, il Muro di Berlino e ora il muro del turbocapitalismo. Tutti sappiamo che il mito della crescita continua è falso, non può reggere, e che non potremo più vivere come siamo vissuti prima. Non mi piace citarmi, ma in fondo questo lo dicevo già qualche anno fa, nella canzone Il denaro dei nani (2009, nell’album Senza spina, ndr). È uno dei pochi testi del mio repertorio che si presta a una duplice lettura.... (continua)
Ora te la canto, canta che io conto.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/8/2017 - 13:40
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I lupi

I lupi
Io sarei per evitare le classificazioni di cantautori di serie A o B... Direi che Ivan è stato semplicemente un grande!
Leti 3/8/2017 - 12:43
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Ku chwale ojczyzny

Ku chwale ojczyzny
giusto per aggiornarsi

krzyś 3/8/2017 - 01:45
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Le roi Renaud [La mort du roi Renaud; Quand Renaud de guerre revint]

anonimo
Le roi Renaud [La mort du roi Renaud; Quand Renaud de guerre revint]
Alla memoria di Michael Hedges
Un gran amico di Pierre Bensusan

https://www.youtube.com/watch?v=r4AysS-WN0A
Krzysiek 2/8/2017 - 21:09
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Les dictateurs

Les dictateurs
[2014]
Parole di Philippe Katerine
Musica di Philippe Katerine e Sébastien Akchoté, in arte SebastiAn
Nell’album intitolato “Magnum”
Les dictateurs
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/8/2017 - 13:09
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Conseil de guerre

anonimo
Conseil de guerre
Chanson italienne – Il condannato a morte – Beppe Chierici – 1970



La Cattiva Erba (Contro la guerra e le armi) est un album de 1970 de Beppe Chierici et Daisy Lumini qui rassemble 15 chansons en italien, fruits de traductions et réinterprétations de poèmes et chansons qui vont d’Archiloque et Lao Tseu à Antoine à travers plus que 2500 ans d’histoire. Je crois que le titre plaisait particulièrement à Beppe Chierici, vu qu’il l’a réutilisé récemment pour un album sur Brassens.
Le thème de la guerre, de son inutilité, de la douleur des mères ou des femmes qui attendent le retour est récurrent, incluant quelques morceaux très anciens, in ne peut cependant s’attendre des invectives contre la guerre.

Ce disque est malheureusement introuvable, s’il n’y avait eu Flavio Poltronieri qui nous en a fourni une copie, avec les bruits du vinyle inclus dans les morceaux, de ce LP sorti en 1970, nous... (continua)
LE CONDAMNÉ À MORT
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/8/2017 - 11:38
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Liberté

Liberté
[2010]
Parole e musica di Philippe Katerine
Nell’album “Philippe Katerine”
Liberté mon cul !
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/8/2017 - 08:54
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La Reine d'Angleterre

La Reine d'Angleterre
[2010]
Parole e musica di Philippe Katerine, feat. Arthur Brondy
Nell’album “Philippe Katerine”

God Save The Queen!
Dam-Dam, Dam-Dam, Dam-Dam
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/8/2017 - 08:48
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Juifs Arabes

Juifs Arabes
[2010]
Parole e musica di Philippe Katerine
Nell’album “Philippe Katerine”

[…]“Juifs Arabes” invece nasce da un’osservazione fatta in tour: gli ebrei applaudono con le mani in basso e gli arabi alzandole, da questo si origina una versione super-dance e politicamente scorretta del caro vecchio “sacco pieno/sacco vuoto”, il video ritrae Katerine vestito da vescovo in una sorta di party sado-gay, l’intelligente mossa di far uscire il singolo in concomitanza con la discussione in parlamento sulla laicità dello stato francese ha portato molta fortuna al pezzo.
(da Orrore a 33 giri)
Juifs Arabes
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/8/2017 - 08:37
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11 septembre

11 septembre
[2005]
Parole e musica di Philippe Katerine
Nell’album intitolato “Robots après tout”
Je suis allé à la préfecture
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/8/2017 - 08:35




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