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Percorso La Grande Guerra (1914-1918)

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Ik was erbij

Ik was erbij
[2000]
Parole e musica di Bram Vermeulen
Nell’album intitolato “Oorlog Aan Den Oorlog”
Lyrics and music by Bram Vermeulen
Album: Oorlog aan den oorlog
Woorden en muziek: Bram Vermeulen
Album: Oorlog aan den oorlog

Guerra alla guerra


BRAM VERMEULEN: OORLOG AAN DEN OORLOG

1. Ik was erbij
2. Johnnie
3. Onschuldig landschap
4. De helden
5. Dans met mij
6. Met z'n allen
7. De verhalen
8. Ja het is waar
9. Meneer Van Der Velde (1)
10. Meneer Van Der Velde (2)
11. Verschrikkelijk inzicht
12. Ja het is waar (instrumentaal)


Trovo il brano anche nel disco collettivo “Seeds of Peace: Passendale Suite 2” (2005), con June Tabor, Coope Boyes & Simpson, Thomas Friz, Bram Vermeulen, Willem Vermandere, Patrick Riguelle, Koen De Cauter, Une Anche Passe, Vredesconcerten Quartet. Trattasi della registrazione di una performance musicale sulla Grande Guerra realizzata nel 2002 presso il cimitero di guerra di Tyne Cot ad Ypres, Belgio. [BB]
En in wat eens de loopgraaf was
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/11/2016 - 09:38
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Il general Cadorna

anonimo
Il general Cadorna
Mia nonna (1923) cantava così il refrain :bim bim bom questa guerra che vo mo? Cioè questa guerra che vuole ora?dialetto di Sant'Elia a pianisi Campobasso
Antonella Angiolillo 18/10/2016 - 22:59
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Stelutis Alpinis

Stelutis Alpinis
molto bello , grazie

Laura Angelino 1/10/2016 - 22:21
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Gervasio

Gervasio
2016

Storia vera di un disertore nostrano,fuggito a piedi dalle alpi fino nelle Marche durante la guerra del 15/18. Viaggiava a piedi spostandosi di notte e di giorno nascosto per paura di essere fucilato per diserzione. Grande gesto libertario ed anarcoide spontaneo di una persona senza nessuna fede politica o credo religioso è questo che ci è piaciuto molto e, per questo abbiamo realizzato questo pezzo dedicato a tutti i libertari e pacifisti di questa terra.
Primi del Novecento
(continua)
inviata da Dq82 28/9/2016 - 18:55
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Andrea

Andrea
Ci sono già tre versioni in inglese, sono tutte valide ma mi è sembrato opportuno aggiungere questa che, al contrario delle altre, ha il pregio di essere cantabile.

There are already three English versions, they're all quite good but I thought it would be worthwhile to add this one which, contrarily to the others, may be sung to the music.
ANDY
(continua)
inviata da Damiano Mazza 13/9/2016 - 23:04
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San Martino del Carso

San Martino del Carso
Ungaretti scrisse questa celebre poesia esattamente100 anni fa, il 27 agosto 1916.
28/8/2016 - 00:33
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Bleuet

Bleuet
Please keep in mind that this is somehow my first attempt at translating french poetry in english. Including a rendition of the original typesetting was very difficult for me, I used more conventional ponctuation instead.
Young man of twenty
(continua)
inviata da Robbie 20/8/2016 - 00:21
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Berliner Weihnacht 1918

Berliner Weihnacht 1918
[1918]
Versi di Alfred Henschke (1890–1928), meglio conosciuto con lo pseudonimo di Klabund, scrittore tedesco.
Interpretata da Katja Ebstein e più recentemente messa in musica da Hein Ratz nel suo album “Klabund - Leuchtet ihre Uhr des Nachts?” pubblicato nel 2006.
Testo trovato su Projekt Gutenberg-DE

Poesia gemella di Weihnachten di Kurt Tucholsky, e altrettanto bella e terribile.
Il Kurfürstendamm (familiarmente Ku'damm) è uno dei più famosi viali di Berlino, paragonabile agli Champs-Élysées di Parigi...

“Al Kurfürstendamm s’incontrano persone piene di boria,
vogliose di baldoria,
brillanti con signore, frac, visone,
cuore di pietra con doppio mento e corruzione.
E perle, perle, perle,
tra fiumi di champagne effervescente.
Gridano le cocottes allegramente,
mio caro, a noi non può mancare proprio niente,
e se muoiono di fame in milioni,
noi vogliam divertirci coi soldoni.”

(traduzione italiana da “Kabarett! Satira, politica e cultura tedesca in scena dal 1901 al 1967”, a cura di Paola Sorge. LIT Edizioni 2015)
Am Kurfürstendamm da hocken zusamm
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/8/2016 - 22:53
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Mario il musicista

Mario il musicista
Testo di Sandra Boninelli con la collaborazione di Bruno Grulli.
Musica di Sandra Boninelli

Sono Mario il musicista, sette figli e la mia tromba,
(continua)
inviata da adriana 2/8/2016 - 11:38
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Mio nonno partì per l'Ortigara

Mio nonno partì per l'Ortigara
Installazione per il progetto Il sentiero del silenzio nel comune di Gallio (VI)
Paola 26/7/2016 - 14:52
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Weihnachten

Weihnachten
JOULU 1918
(continua)
inviata da Juha Rämö 24/7/2016 - 09:01
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E anche al mi' marito

anonimo
E anche al mi' marito
Questa violenta testimonianza popolare contro la guerra del '15-'18 (nel momento in cui ci si rendeva conto che essa rispondeva solamente agli interessi nazionalistici borghesi) in realtà è stata raccolta dal Canzoniere Pisano nel 1967 da un contadino anonimo nelle campagne intorno a Pisa e il titolo corretto è: E ANCO AR MI MARITO.
Flavio Poltronieri 20/7/2016 - 22:30

Die Unentwegten

Die Unentwegten
Versi di Kurt Tucholsky, credo risalenti a poco dopo la fine della Grande Guerra o ai primissimi anni 20. Non sono riuscito a trovare la data esatta. Facile che siano stati pubblicati sulla Weltbühne allora diretta da Siegfried Jacobsohn.
Musica di Hanns Eisler, composta nel 1959 (“Die Unentwegten / The Stalwarts”, in “Songs to Texts by Kurt Tucholsky”)
Testo trovato su Lieder.net

Grandissima presa per il culo che Tucholsky riservava ai sostenitori dei vertici militari tedeschi (l’OHL, Oberste Heeresleitung, il Comando Supremo incarnato da gentaglia come Paul von Hindenburg ed Erich Ludendorff), incompetenti e vigliacchi (Tucholsky si riferiva precisamente alle disfatte in Marna e a diversi altri guai combinati dai nostri durante la Grande Guerra) e bugiardi (giacchè non si erano mai assunti le loro responsabilità e, anzi, le avevano scaricate sulle forse d’opposizione, comunisti ed anarchici... (continua)
Ein blinder Mann ist zu bedauern,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/7/2016 - 22:35
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Kimegyek a doberdói harctérre

András Széles
Kimegyek a doberdói harctérre
DOBERDÒN TAISTELUKENTÄT
(continua)
inviata da Juha Rämö 4/7/2016 - 10:04

In Memoriam

1941
"In Memoriam" by Percy Dixon and set to music by Harry Gill published in 1941, probably the most explicit tribute amongst four individual pieces dedicated to the memory of Ernest Bristow Farrar, who was killed aged 33 at the Somme on the 18th of September 1918, after just two days at the Front. While perhaps not the greatest poetry ever written, it sums up something of the feeling amongst the colleagues and friends of the composer, whose death also inspired significant works by Frank Bridge and Gerald Finzi.

Farrar has been relatively neglected since 1918, and is now best known as the first, and arguably most influential teacher of the young Gerald Finzi. Finzi went on to be one of the most celebrated English composers of the mid-century and the melancholic tone of his works is often attributed to the loss of his friend and teacher.

During Farrar's life, he was considered an up-and-coming... (continua)
Beneath the light-leaved sycamores
(continua)
inviata da Dq82 22/6/2016 - 08:37
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Ninna nanna delle dodici mamme

Ninna nanna delle dodici mamme
Qui se ne può seguire la melodia trascritta :-)

Guido Menestrina 20/6/2016 - 23:53
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The Cortège

The Cortège
While in uniform, Coles continued to compose, though, owing to the extenuating circumstances that prevailed, he did not aspire to the same ambitious scale of his pre-war orchestral works. A movement, ‘Triste et gai’, from his Fünf Skizzen for piano was orchestrated, and The Sorrowful Dance for piano was composed and sketched for orchestra in short score. Behind the lines, a four-movement suite for small orchestra, appears to have been begun in November 1917. The autograph manuscript of the first movement, ‘Estaminet de Carrefour’, in pencil is dated 3 November 1917 and was sent to Holst for perusal at or around Christmas of that year. Holst conjectured that ‘the other movements were destroyed by a shell during the retreat in March 1918’; he was partially correct. Two of the movements—‘The Wayside Shrine’ and ‘Rumours’—were never found, but a short score of the third movement, ‘Cortège’, survived... (continua)
Strumentale
inviata da Dq82 20/6/2016 - 16:22
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The Lads in Their Hundreds

The Lads in Their Hundreds
George Butterworth, who composed the music to A E Housman's poem, was killed in action at the age of 29, on August 5, 1916.
The lads in their hundreds to Ludlow come in for the fair,
(continua)
inviata da Dq82 20/6/2016 - 15:52
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All Together Now

All Together Now
On the 100th anniversary of the 1914 Christmas Truce, many of the UK’s biggest music stars united as The Peace Collective to record The Farm's classic anti-war song All Together Now, including Suggs (Madness), Mick Jones (The Clash), Holly Johnson (Frankie goes to Hollywood), Englebert Humperdink, The Proclaimers, David Gray, The Sugarbabes, Gabrielle and many more.

All profits from the release will go to the British Red Cross and the Shorncliffe Trust.
Dq82 20/6/2016 - 15:32
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Osteria all'antico termine

Osteria all'antico termine
2016
Sulla testa dell'elefante

(Gobbo)
Rimane spento il lume a petrolio
(continua)
inviata da Dq82 18/6/2016 - 21:10
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Stay Down Here Where You Belong

Stay Down Here Where You Belong
Finnish Translation by Heikki Salojärvi
Suomennos: Heikki Salojärvi


Da/From: Groucho Marx, Groucho ja minä, Suom. Heikki Salojärvi, Love Kirjat, WSOY Helsinki 2009.
Riprodotta dalla pagina di Kaija Olin-Arvola
Reproduced from Kaija Olin-Arvola's webpage
PYSY TÄÄLLÄ ALHAALLA MISSÄ PAIKKASI ON
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/6/2016 - 09:51

Back

Back
SODASTA PALANNUT
(continua)
inviata da Juha Rämö 3/6/2016 - 10:10
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Twa Scots Soldiers

Twa Scots Soldiers
2010
Reflections on War

Due giovani soldati scozzesi mandati a combattere e morire sul fronte occidentale della Prima Guerra Mondiale. La canzone è tratta dall'album del 2010 "Reflections on War".
Il brano è cantato in inglese con forti inflessioni popolaresche e scozzesi.
Twa Scots soldiers enlisted fae France
(continua)
inviata da Giacomo Petragli 11/5/2016 - 20:34
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Oblaki so rudeči

anonimo
Oblaki so rudeči
Variante del testo.

Ripresa da questa pagina. Come si può vedere, le varianti sono veramente minime. [RV]
OBLAKI SO RUDEČI
(continua)
10/5/2016 - 23:19
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Come esempio sulla massa

Come esempio sulla massa
[2016]
Album: Schegge di shrapnel
Parole tratte dal memoriale di Gino Frontali, La prima estate di guerra

Nel corso della Grande Guerra, i soldati condannati per infrazioni alla disciplina furono 24601, pari al 79,4% di quelli che vennero sottoposti a giudizio per tali reati. E’ una percentuale di condanne molto più alta della media (64,7%) e le cifre furono in costante aumento durante gli anni del conflitto. Se poi si guarda alle condanne a morte per insubordinazione, ne vennero comminate 182 di cui 154 effettivamente eseguite (84,6%). Il dato è il più alto in assoluto, superiore anche a quello relativo alle diserzioni: in quel caso ci furono 162563 soldati rinviati a giudizio, ma le sentenze capitali si tradussero in fucilazioni nel 47,8% dei casi (considerando i disertori ancora reperibili, perché molti fecero perdere le proprie tracce e vennero processati in contumacia. Se si considerano... (continua)
Sono chiamato d’urgenza a visitare un soldato, ferito da una rivoltella. Il maresciallo spiega che il soldato era sempre arrogante. Al mattino, in seguito ad una osservazione del suo sergente, lo minaccia coi pugni alzati. Quindi rifiuta di lasciarsi mettere i ferri e s’avventa contro il maresciallo come per percuoterlo. Allora questi estrae la rivoltella e, mentre il soldato cerca di mettersi in salvo, spara in direzione della schiena e lo vede cadere bocconi.
(continua)
29/4/2016 - 23:00
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Cartolina dal Fronte

Cartolina dal Fronte
Testo e musica Nico Bonato
Cara mamma caro papà
(continua)
inviata da Nico Bonato 14/4/2016 - 19:26
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Тaмо дaлеко / Tamo daleko

Тaмо дaлеко / Tamo daleko
Ecco la canzone di Goran Bregović, cantata da Grigoris Dalaras, sulla melodia di Tamo Daleko (le parole invece sono di Haris Katsimihas). Il titolo è Ένα τραγούδι για την Ελένη F.
Invio il rimando al sito stixoi.info, su cui ho trovato testo e traduzione inglese.

EΝΑ ΤΡΑΓΟΥΔΙ ΓΙΑ ΤΗΝ ΕΛΕΝΗ F.
(continua)
inviata da Giulia Taccagni 13/4/2016 - 16:50
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Tintura di Shrapnel

Tintura di Shrapnel
[2016]
Album: Schegge di shrapnel
Testo di Daniele Bernardi, musica di Wu Ming Contingent

“Tintura di shrapnel” è il nome che Daniele Bernardi – soldato trentino dell’esercito asburgico – diede a un intruglio di sua invenzione, misto di acquavite e foglie di ranuncolo. La pozione, spalmata sulla pelle con un batuffolo d’ovatta, provocava piaghe e vesciche simili a un’ustione da scheggia di granata. Grazie a questo rimedio, Bernardi riuscì a scampare la partenza per il fronte, nella primavera 1915, e venne ricoverato all’ospedale militare di Linz. Qui perfezionò il suo farmaco contro la guerra e si mise a distribuirlo ai commilitoni. Scrisse anche otto quaderni fitti di appunti e “insegnò il ranuncolo” ai coscritti di ogni angolo dell’Impero. Quando poteva uscire dall’ospedale, oltre a raccogliere piante e radici, girava per i caffè della città, raccontando della scheggia di shrapnel che... (continua)
Giorni fa è stato qui quel mio amico, il quale mi disse che ce una polvere che si chiama presana, la quale viene adoperata per fare il formaggio e la medesima fa anche venire la diarea come se fosse d’aver il colera pero prendendone un poco non fa male , questa servirebbe molto per darli ai dottori un sospetto di colera ed esser tratenuto nelli spetali. Questa polvere potresti trovarla presso uno che ha una malga.
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 13/4/2016 - 11:44
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Nuclear

Nuclear
Concordo.
Andrea 10/4/2016 - 23:45
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La tradotta che parte da Torino

anonimo
La tradotta che parte da Torino
Canto narrativo diffuso in tutta l'Italia settentrionale all'epoca dei lavori per il traforo del San Gottardo (1872-1880), lunga galleria che collega l'Italia alla Svizzera. Nel testo noto con il titolo "La tradotta", i minatori si lamentano per il gran numero di morti che ci furono durante la realizzazione dell'opera. In alcune versioni si fa anche riferimento al traforo del Sempione. Il canto si conclude con la maledizione alla montagna e all'ingegnere che disegnò la galleria. Nel corso della Prima guerra mondiale il testo è stato adattato dagli alpini all'azione di guerra relativa al Son Pòuses: nel giugno del 1915 nel Cadore le truppe italiane guadagnarono in un sanguinoso combattimento la fortificazione di Son Pòuses e il borgo di Podestagno, intercettando così la strada delle Dolomiti fra Trento e Dobbiacco [Savona - Straniero 1981].
Alle sei le sei e mezza
(continua)
inviata da dq82 7/4/2016 - 10:27
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Let's Hear It for the Politicians

Let's Hear It for the Politicians
Let’s hear it (for the politicians)
Tony Smith 2015
When relations with our neighbours are really tense
(continua)
inviata da Tony Smith 31/3/2016 - 23:16
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Minguccio

Minguccio
Tonino sempre verde :) Bless

Krzysiek 30/3/2016 - 02:30
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La Bomba Imbriaga

La Bomba Imbriaga
Bechi è traducibile anche in un più probabile "cornuti"
E s-giantizi son le scintille/faville/lampi a seconda del contesto
Fausto 29/3/2016 - 14:56
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Nach der Schlacht

Nach der Schlacht
Chanson allemande – Nach der Schlacht – Kurt Tucholsky – 1924

Texte de Kurt Tucholsky, publié sous le pseudonyme de Theobald Tiger in Die Weltbühne du 29 mai 1924.
Entre 1959 et 1961 ce poème de Tucholsky, comme beaucoup d’autres, fut mis en musique par Hanns Eisler. L’interprétation de Ernst Busch se trouve sur le disque « Rosen Auf Den Weg Gestreut – Ernst Busch Singt Kurt Tucholsky » publié en 1981.
En 1984, on trouve la version de Leon Boden et Bernd Klinzmann dans leur « Tucholsky in Rock ».
Plus récemment, le poème a été repris par Christoph Holzhöfer, prolifique auteur-compositeur allemand de « gauche », originaire de Bestwig, Rhénanie-Westphalie.
APRÈS LA BATAILLE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 29/3/2016 - 12:04
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Flora Sandes

Flora Sandes
2014
England green and England grey

Flora Sandes (22 January 1876 – 24 November 1956) was a British woman who served as an officer of the Royal Serbian Army in the World War I. She was the only British woman officially to serve as a soldier in the WWI. Initially a St. John Ambulance volunteer, she travelled to the Kingdom of Serbia, where, in the confusion of war, she was formally enrolled in the Serbian army. She was subsequently promoted to the rank of Sergeant major, and, after the war, to Captain. She was decorated with seven medals.
She was born to God’s disciple she was born to hold a rifle
(continua)
inviata da dq82 25/3/2016 - 19:02
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One Day We'll See Them

One Day We'll See Them
Una canzone scritta da Alex Campbell e presente in alcuni suoi dischi, a cominciare da “Live + Studio” inciso in Germania e Danimarca tra il 1975 ed il 1976. Poi anche nella raccolta “Folk Friends” del 1978, dove il brano è interpretato da Campbell con Finbar Furey e Davey Arthur. Da notare che nel disco era presente anche Hannes Wader, che aveva già trasposto in tedesco Been on the Road so Long di Alex Campbell.




Ho trovato il testo sul solito Mudcat Café, in una discussione intorno a Freedom Come Aa Yee alla battaglia della Somme… Credo quindi che anche questo brano sia da ascrivere al percorso sulla Grande Guerra.
Darkness is fading, the day it is dawning
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/3/2016 - 11:21
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La Roche

La Roche
2012
Rover

E tre brani, toccanti, dai quali doveva nascere un concept album sull’amore tra due persone separate dalla guerra: Aqualast, Wedding Bells e la tumultuosa La Roche. “Sembrano la storia della mia vita. Sono sempre stato abituato a dire addio a qualcuno, agli amici a scuola, perché la mia famiglia si trasferiva di continuo. Nell’amore è la stessa cosa. Come lo è con un paese, un luogo. Lasciarsi alle spalle le proprie chitarre, i propri libri. La distanza dei sentimenti è qualcosa di affascinante. Ho trovato un volume usato che raccoglie le lettere dei soldati della Grande Guerra: sembrano così vere, contemporanee; mi ha colpito quanto moderno fosse il modo in cui questi giovani uomini di 17, 18 anni scrivevano alle loro madri o sorelle, alle loro fidanzate o mogli; usavano un francese così comprensibile, così intimo… esattamente come lo è adesso, lo stesso linguaggio che useremmo oggi nel 2016, quando mandiamo una email".
Sunlight in my eyes
(continua)
inviata da dq82 10/3/2016 - 14:08
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Aqualast

Aqualast
2012
Rover

E tre brani, toccanti, dai quali doveva nascere un concept album sull’amore tra due persone separate dalla guerra: Aqualast, Wedding Bells e la tumultuosa La Roche. “Sembrano la storia della mia vita. Sono sempre stato abituato a dire addio a qualcuno, agli amici a scuola, perché la mia famiglia si trasferiva di continuo. Nell’amore è la stessa cosa. Come lo è con un paese, un luogo. Lasciarsi alle spalle le proprie chitarre, i propri libri. La distanza dei sentimenti è qualcosa di affascinante. Ho trovato un volume usato che raccoglie le lettere dei soldati della Grande Guerra: sembrano così vere, contemporanee; mi ha colpito quanto moderno fosse il modo in cui questi giovani uomini di 17, 18 anni scrivevano alle loro madri o sorelle, alle loro fidanzate o mogli; usavano un francese così comprensibile, così intimo… esattamente come lo è adesso, lo stesso linguaggio che useremmo oggi nel 2016, quando mandiamo una email".
Sign me, sign me under your heart
(continua)
inviata da dq82 10/3/2016 - 14:06
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Wedding Bells

Wedding Bells
2012
Rover

E tre brani, toccanti, dai quali doveva nascere un concept album sull’amore tra due persone separate dalla guerra: Aqualast, Wedding Bells e la tumultuosa La Roche. “Sembrano la storia della mia vita. Sono sempre stato abituato a dire addio a qualcuno, agli amici a scuola, perché la mia famiglia si trasferiva di continuo. Nell’amore è la stessa cosa. Come lo è con un paese, un luogo. Lasciarsi alle spalle le proprie chitarre, i propri libri. La distanza dei sentimenti è qualcosa di affascinante. Ho trovato un volume usato che raccoglie le lettere dei soldati della Grande Guerra: sembrano così vere, contemporanee; mi ha colpito quanto moderno fosse il modo in cui questi giovani uomini di 17, 18 anni scrivevano alle loro madri o sorelle, alle loro fidanzate o mogli; usavano un francese così comprensibile, così intimo… esattamente come lo è adesso, lo stesso linguaggio che useremmo oggi nel 2016, quando mandiamo una email".
My knees are in pain
(continua)
inviata da dq82 10/3/2016 - 14:04
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Demoghèla!

anonimo
Demoghèla!
mio nonno, Capodistria 1888, ha combattuto in Galizia ed è stato fatto prigioniero dai russi - di cui ha sempre parlato bene in riferimento alla prigionia - e la sua esperienza è stata così forte da ammutolirlo di fronte a noi ragazzi perchè evidentemente nel cercare una risposta alle nostre domande gli tornava in mente l'orrore provato.
come se non bastasse, il susseguente regime fascista gli ha mandato in guerra gli unici due figli maschi ed è stato un caso se uno è tornato a casa dopo l'8 settembre ed è sopravvissuto alle vicende seguenti e l'altro è uscito vivo dal campo di concentramento in germania.
Mi sembra anche troppo per un uomo solo, anche se oggi (2016!!) assistiamo a cose ben più orrende.
Adriano Milocchi (prima eravamo Milloch) 4/3/2016 - 10:26
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Where's My Apple Pie?

Where's My Apple Pie?
[1974-75]
Parole e musica di Joan Baez
In un 45 giri inciso per la A&M venduto soltanto in alcuni concerti per sostenere un’associazione di veterani della guerra in Vietnam. A molti di questi che partecipavano ai concerti il disco fu regalato.
Testo trovato sul sito dell’autrice

La trovo soltanto nella raccolta “The Complete A&M Recordings” pubblicata nel 2003

Una canzone che la Baez ha in seguito interpretata, insieme a I Dreamed I Saw Joe Hill Last Night e Salt of the Earth, durante la sua performance al concerto per la campagna “Occupy Wall Street” nel 2011.
Been sitting on old park benches
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/3/2016 - 15:39




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