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Prima del 2015-5-18

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Decades

Decades
Album: "Closer" (1980)

This song seems to be about a soldier being unable to adjust to a normal civilian life after returning home from war. (I have heard some sources say this song is about World War I, but I can't tell if it actually is from the lyrics alone.)
Here are the young men, the weight on their shoulders
(continua)
inviata da K.C. 7/5/2015 - 22:11

Il Nuovo Bella Ciao

Antiwar Songs Blog
Il Nuovo Bella Ciao
Sono note le controversie suscitate dai versi di “O Gorizia tu sei maledetta” mezzo secolo orsono (era il 1964) nel corso dello spettacolo messo in scena dal Nuovo Canzoniere Italiano per il Festival dei Due Mondi di Spoleto. [Michele Straniero], avendo sostituito nell’esecuzione di O Gorizia tu sei maledetta Sandra Mantovani, vittima di un abbassamento […]
Antiwar Songs Staff 2015-05-07 21:36:00
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原爆許すまじ [No More Atomic Bombs]

原爆許すまじ [No More Atomic Bombs]
Traduzione finlandese / Finnish translation / Suomennos: V. Arti
EI KOSKAAN ENÄÄ ATOMIPOMMIA
(continua)
inviata da Juha Rämö 7/5/2015 - 20:49
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Der Graben

Der Graben
HAUTALAULU
(continua)
inviata da Juha Rämö 7/5/2015 - 10:56
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Die Moorsoldaten [Börgermoorlied; Das Moorlied]

Die Moorsoldaten [Börgermoorlied; Das Moorlied]
8b. Vangin kehä: La seconda versione finlandese di Elvi Sinervo
8b. Vangin kehä: Alternative Finnish version by Elvi Sinervo

Elvi Sinervo, esponente e attivista del Partito Comunista Finlandese (SKP), rimase incarcerata come prigioniera politica dal 1941 al 1944. In carcere, nel 1943, scrisse questa sua seconda versione del Börgermoorlied, intitolata Vangin kehä (“Il cerchio del prigioniero”). Se ne ricorda una incisione del 1983 per uno spettacolo del KOM-Teatteri (con Kaj Chydenius), intitolato Kuivin jaloin (“Coi piedi asciutti”).

Elvi Sinervo was a member and activist of the Finnish Communist Party (SKP). She suffered political imprisonment from 1941 to 1944. She wrote this second version of the Börgermoorlied, titled Vangin kehä (“The Prisoner's Circle”) in 1943, during her imprisonment. We mention here a recording from 1983 for KOM-Teatteri's song show Kuivin jaloin (“With dry feet”), with Kaj Chydenius.
VANGIN KEHÄ
(continua)
inviata da Juha Rämö 7/5/2015 - 10:51
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The Auld Triangle

The Auld Triangle
“The Auld Triangle” nota anche come “The Banks of the Royal Canal” è una canzone autobiografica, che alcuni erroneamente ritengono sia stata scritta da Brendan Behan (o dal fratello Dominic) durante uno dei suoi soggiorni alla prigione di Mountjoy. Brendan nella sua vita bohémien fu spesso ospite delle galere irlandesi e inglesi:

"In March 1942 Behan was in Mountjoy for a few days after his release from borstal in Liverpool. In April he was arrested after a shoot-out with detectives near Glasnevin and sentenced to 14 years; he spent 18 months in the Joy, transferred to Arbour Hill, and released in an amnesty at the end of the War. He was back in Mountjoy twice more: in 1948 for assaulting a Garda and using profane and obscene language and in 1954 for drunk and disorderly." [Tim Carey, "Mountjoy: The Story of a Prison" (Cork: The Collins Press, 2000, 2005).
La prigione fu costruita nel... (continua)
Cattia Salto 6/5/2015 - 23:03
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Canto dei sanfedisti

anonimo
Canto dei sanfedisti
Vorrei ricordare anche l'interpretazione di Enzo Gragnaniello nel cd del 1999 "Dai Quartieri al San Carlo" allegato all'omonimo libro.
Flavio Poltronieri 6/5/2015 - 19:23
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Should I ever be a Soldier

Should I ever be a Soldier
JOS RYHDYN TAISTELUUN
(continua)
inviata da Juha Rämö 6/5/2015 - 17:41
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La cattiva strada

La cattiva strada
KAIDALLA TIELLÄ
(continua)
inviata da Juha Rämö 6/5/2015 - 14:54
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Ottocento

Ottocento
KAHDEKSANSATAA
(continua)
inviata da Juha Rämö 6/5/2015 - 14:51
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Un treno per Lenin

Un treno per Lenin
Un treno per Lenin, Davide Giromini e La Maledizione
Empoli, Palazzetto delle Esposizioni, 2 maggio 2015

CCG/AWS Staff 6/5/2015 - 13:20
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Sottosopra [Inno darmico del cavatore]

Sottosopra [Inno darmico del cavatore]
"Il primo disco di Giromini (con gli Apuamater) già conteneva una sorta di inno ancorato al territorio, un canto di lavoro, un plastico ritratto del durissimo mestiere del cavatore, la figurina vista col cannocchiale rovesciato nella distanza, è evocata dalla formula magica di un linguaggio esplicitamente arcaico, come quello di certe canzoni anarchiche ottocentesche. [...] Questa canzone è ispirata al nonno dell'artista, morto a 24 anni in un incidente sul lavoro, e perciò mai conosciuto. In un'altra recente canzone sul lato oscuro della storia d'Italia, l'ombra titanica del nonno morto in cava torna a essere il riferimento a una purezza perduta ancor prima di nascere."

Alessio Lega, in A - Rivista Anarchica
CCG/AWS Staff 6/5/2015 - 12:48
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Gladio

Gladio
[2014]
Testo e musica di Davide Giromini
Lyrics and music by Davide Giromini
Interpretata assieme a La Maledizione e pubblicata poi in Ostalghia (2016)


Empoli, 2 maggio 2015. Davide Giromini e La Maledizione in concerto


Ancora inedita in album. Gladio viene comunque eseguita ultimamente in modo fisso da Davide Giromini durante il suo tour di “Rivoluzioni Sequestrate”, il libro-album dove il Carrarino ci racconta come diventò un robot in un mondo, neanche troppo futuro, dove persino Dio è stato sostituito dalla Rete. Alessio Lega, in un articolo su A-Rivista Anarchica, parla brevemente anche di questa canzone, dove “l'ombra titanica del nonno morto in cava torna a essere il riferimento a una purezza perduta ancor prima di nascere”. E questo paese, la sua purezza (se mai sia esistita) l'ha persa nelle sue trame oscure, nei suoi misteri chiarissimi, nelle sue stragi, nella sua manovalanza... (continua)
Liberati o no,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/5/2015 - 12:28

Y el canto de todos, que es mi propio canto

Antiwar Songs Blog
Y el canto de todos, que es mi propio canto
Gracias a la vida è forse il più bell’inno alla vita in forma di canzone che sia mai stato scritto al mondo, quindi sarebbe già di per sé una canzone contro la guerra. Può essere che sia una delle dieci canzoni più famose di tutti i tempi, e del tutto giustamente. È, del resto, una […]
Antiwar Songs Staff 2015-05-05 22:13:00
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Gracias a la vida

Gracias a la vida
PERSIANO [FÂRSI] / PERSIAN [FÂRSI] / PERSA [FÂRSI]

Traduzione in persiano moderno ripresa da fa.wikipedia
Modern Persian translation reproduced from fa.wikipedia
Traducción al persa moderno desde fa.wikipedia

سپاس زندگی
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/5/2015 - 14:57
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Gracias a la vida

Gracias a la vida
TEDESCO / GERMAN / ALEMÁN [3] - Manfred Maurenbrecher

Manfred Maurenbrecher ha un cognome evocativo: in tedesco significa “colui che abbatte i muri” e qui lo vediamo appunto raffigurato con un'ascia in mano. Rimandando al sito ufficiale per ulteriori notizie sulla sua lunga attività di Liedermacher e scrittore (è nato nel 1950), diciamo qua invece che la sua Nachdichtung di Gracias a la vida è la più recente in ordine di tempo tra quelle tedesche: risale al 2003 ed è stata pubblicata nell'album Ende der Nacht (“Termine della notte”; un titolo céliniano) del 2004. [RV]

Manfred Maurenbrecher's family name may evoke much to a German: it means “wall breaker”, and that's why we can see him there with an axe in his hands. While referring to the official website for further information, we can say here that Manfred Maurenbrecher's Nachdichtung of Gracias a la vida is the youngest in time among the German versions: written 2003, it was issued 2004 in the album Ende der Nacht (“End of Night”, a definitely célinian title). [RV]
SO GUT TUT DAS LEBEN
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/5/2015 - 13:04
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Gracias a la vida

Gracias a la vida
TEDESCO / GERMAN / ALEMÁN [2] - Gerhard Schöne




Gerhard Schöne, nato nel 1952 vicino a Dresda, è stato -finché è esistita- uno dei cantautori più noti della Repubblica Democratica Tedesca, o DDR che dir si voglia, sebbene fosse considerato una “voce critica”. Occorre tenere in mente che Violeta Parra era famosissima nella DDR: non solo vi si esibì, ma vi incise anche un disco, ed è probabile che vi siano delle precise reminiscenze da parte di Gerhard Schöne che, nel 1990, a muro di Berlino già caduto e in prossimità della Wiedervereinigung incise questa sua Nachdichtung di Gracias a la vida.

Gerhard Schöne, born 1952 near Dresden, has been one of former DDR's best known folksingers, although he was considered as a “critical voice”. It should be borne in mind that Violeta Parra was a celebrity in the German Democratic Republic: not only did she perform, but also she recorded a whole album... (continua)
LIEBES LEBEN, DANKE
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/5/2015 - 11:47
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Gracias a la vida

Gracias a la vida
UNGHERESE / HUNGARIAN / HÚNGARO - Gábor Domján




Versione ungherese di Gábor Domján di Agykontroll
Hungarian version by Gábor Domján of Agykontroll
Versión al húngaro de Gábor Domján de Agykontroll
A magyar nyelvbe fordította Domján Gábor.

KÖSZÖNÖM NEKED ÉLET
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/5/2015 - 02:20
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Ballade des gens qui sont nés quelque part

Ballade des gens  qui sont nés quelque part
LA CANZON DE QUEI NATI DE QUALCHE PARTE
(continua)
inviata da Benni 5/5/2015 - 02:20
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Gracias a la vida

Gracias a la vida
TURCO / TURKISH / TURCO [2]



JOAN BAEZ & MERCEDES SOSA: GRACİAS A LA VİDA... di ercumentgr


Al video della versione cantata assieme da Mercedes Sosa e Joan Baez, inserito da Ercüment Gürçay su Dailymotion, è allegata una traduzione in turco assieme ad un commento in turco che qui riproduciamo:

The video of the version sung in duet by Mercedes Sosa and Joan Baez, contributed to Dailymotion by Ercüment Gürçay, is provided with a Turkish translation and a commentary in Turkish commentary we reproduce here:

”1960’ lı yıllarda Latin Amerika’ da ortaya çıkan “Nuevo Cancion/ Yeni Türkü” akımının en önemli temsilcilerinden Violetta del Carmen Parra Sandoval veya bilinen adıyla Violetta Parra 1917’ de Şili’ nin güneyinde küçük bir kentte, San Carlos’ da sekiz çocuklu yoksul bir ailenin üyesi olarak dünyaya gelir. Dokuz yaşında gitar çalmayı ve şarkı söylemeyi öğrenir. On iki yaşına geldiğinde... (continua)
TEŞEKKÜRLER HAYAT
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/5/2015 - 01:44
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Gracias a la vida

EBRAICO / HEBREW / HEBREO [2] - Miri Mesika / מירי מסיקה




Miri Mesika, cantante israeliana di origine irachena da parte di padre e tunisina da parte di madre, canta questa sua traduzione ebraica abbreviata facendola o meno precedere dalla prima strofa originale in spagnolo:

Miri Mesika, an Israeli singer of Iraqi and Tunisian descent, sings her abridged Hebrew translation of Gracias a la vida sometimes preceded by the 1st verse in Spanish:


תודה לחיים
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/5/2015 - 01:17
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Gracias a la vida

TURCO / TURKISH / TURCO [1]

Traduzione turca
Turkish translation
Traducción al turco


La traduzione è riprodotta da Lyricstranslate. L'autore si firma Atheros.
The translation is reproduced from Lyricstranslate. The author signs Atheros.
HAYATA TEŞEKKÜR EDERIM
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/5/2015 - 00:46
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Gracias a la vida

GRECO / GREEK / GRIEGO [2]

La traduzione è ripresa dal blog Θεαμαπάτες & Δικτυώματα (qualcosa come “Patiti dello spettacolo & Networks”) dove è stata postata il 16 novembre 2007. L'autore della versione, che è quasi cantabile in greco, si firma Αφάσιος (“Il senzaparole”, o “Il muto”).

The translation is reproduced from the blog Θεαμαπάτες & Δικτυώματα (“Show-addicted & Networks”, or so) where it was posted on November 16, 2007. The author of the translation, which is almost singable in Greek, signs Αφάσιος (“The Speechless”, or “The Dumb”). [RV]
ΕΥΧΑΡΙΣΤΩ ΤΗ ΖΩΗ
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 4/5/2015 - 23:27
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Gracias a la vida

RUSSO / RUSSIAN / RUSO

Traduzione russa
Russian translation
Traducción al ruso
Русский перевод


La traduzione russa è ripresa da Lyricstranslate (l'autore risulta essere “El Selenita”).
The Russian translation is reproduced from Lyricstranslate (the author happens to be “El Selenita”).
СПАСИБО ЖИЗНИ
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/5/2015 - 22:37
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Gracias a la vida

NORVEGESE [Bokmål] / NORWEGIAN [Bokmål] / NORUEGO [Bokmål]




La versione in norvegese bokmål è riprodotta da questo video YouTube della versione di Mercedes Sosa; se l'autore è chi ha inserito il video (Miguel Tinizaray), si tratterebbe evidentemente di una persona di lingua spagnola che vive in Norvegia o che, comunque, conosce il norvegese. Ma la traduzione norvegese, oltre a contenere qualche errore di digitazione, presenta anche qualche incertezza linguistica che qui è stata corretta. Non risulta ad ogni modo che la canzone sia mai stata cantata in norvegese. [RV]

The translation into Norwegian bokmål is reproduced from this YouTube video of Mercedes Sosa's version; should the author be the same person who contributed the video (Miguel Tinizaray), it would clearly be some Spanish-speaking person who lives in Norway or who can write in Norwegian, anyway. But the Norwegian translation shows a number of misspellings and other language blunders that have been corrected here. [RV]
JEG VIL TAKKE LIVET
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/5/2015 - 21:42
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In den Ruinen von Berlin

In den Ruinen von Berlin
“In den Ruinen von Berlin” è una canzone scritta (parole e musica) nel 1948 da Friedrich Hollaender, compositore tedesco, ebreo, nato a Londra e divenuto celebre nella Berlino di Weimar prima che l’avvento del nazismo lo costringesse, come molti altri, a fuggire. Dopo un breve soggiorno a Parigi, emigrò negli States dove scrisse canzoni per le colonne sonore di molti film di successo.

“In den Ruinen von Berlin” la scrisse per Marlene Dietrich che la interpretò in “A Foreign Affair” (“Scandalo internazionale”), pellicola diretta nel 1948 da un altro immigrato di lingua tedesca e di religione ebraica, l’austriaco Samuel Wilder, divenuto poi Billy Wilder (cognome identico ma di pronuncia diversissima).

Non mi pare che il testo corretto del brano sia nè quello contribuito da Riccardo nè quello proposto da Gianluca. All’ascolto le parole sembrano proprio quelle indicate su questa pagina del blog Kreuzberg’d, dove però le parti in russo sono traslitterate in alfabeto latino.
IN DEN RUINEN VON BERLIN
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/5/2015 - 20:07




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