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Prima del 2013-9-11

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Non voglio crescere mai

Non voglio crescere mai
Segnalo per chi fosse interessato, visto che io non ci posso andare:

Spettacolo musicale dedicato a Don Andrea Gallo con la partecipazione di Bobo Rondelli e l'orchestrino
Silva 4/9/2013 - 15:25
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Me llaman calle

Me llaman calle
ZWĄ ULICZNICĄ
(continua)
inviata da krzyś 4/9/2013 - 15:08
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Por el suelo

Por el suelo
SULLA TERRA
(continua)
inviata da krzyś 4/9/2013 - 14:46
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La Bomba Imbriaga

La Bomba Imbriaga
non è una razza di fessi...
bechi sta per camosci!!
4/9/2013 - 14:34

Che ce ne frega de ‘sto Bashir?

Antiwar Songs Blog
Che ce ne frega de ‘sto Bashir?
Che ce ne frega de ‘sta guerra che ce ne frega de ‘sto Bashir Noi magnamo noi semo vivi che ce ne importa de ‘sto crumir! Questa filastrocca del nostro amico e collaboratore Krzysiek ci sembra fotografi benissimo la situazione relativa alla guerra civile siriana. Realmente non gliene frega nulla a nessuno. Chi “parteggiava” per […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-04 14:32:00
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Mary Seacole Song‎

Mary Seacole Song‎
‎[2009]‎
Scritta da Richie Webb, commediografo e compositore inglese, autore di questa come delle altre ‎canzoni del programma televisivo per bambini intitolato “Horrible Histories”, in onda tra il 2009 ed ‎il 2013 sul canale Children’s BBC (CBBC).‎

Nella serie “Horrible Histories” Dominique Moore ha interpretato diverse figure di donne nere ‎famose per il loro impegno politico e sociale, tra le quali Harriet Tubman, Rosa Parks e la giamaicana Mary ‎Seacole (1805-1881).‎

Quest’ultima è molto meno conosciuta delle altre perchè quello che fece fu quasi totalmente ‎offuscato dalla contemporanea presenza sul teatro della guerra di Crimea (1853-1856) di un altro ‎personaggio, la bianchissima ed inglesissima Florence Nightingale (1820-1910, Ordine al Merito ‎del Commonwealth e Royal Red Cross), considerata la fondatrice delle moderne scienze ‎infermieristiche.‎

Entrambe le nostre si erano infatti... (continua)
Me name Mary Seacole, famous nurse
(continua)
inviata da Bernart 4/9/2013 - 14:29

Ballata della Guerra

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Ballata della Guerra
Tristezza e ragnatele avvolgono le baracche, lontano, nelle trincee, sanguinano i padri E le madri si prostituiscono con la morte, nelle stalle, per un po’ di zucchero e un filone di pane. Yitsik Manger (1901-1969). Tel Aviv, inizio anni ’60.   Yitsik Manger scrisse questa “Ballata della guerra” esattamente il 30 gennaio 1933. Che cosa […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-04 12:38:00

La Grosse Berta

La Grosse Berta
Krupps c'est comme La Redoute : faut pas se planter entre les pages des gaines et celles des culottes. Parce que le catalogue est du genre encombrant.

La grosse Bertha version 2 n'avait pas cette tronche là. Ou alors, il n'avaient pas encore déballé toutes les pièces du kit (des fois, chez Ikea aussi, c'est en 2 cartons).

C'était un machin tout en longueur, la grosse Bertha. Limite maigrichon avec des tendeurs pour empêcher que ça plie. Normal, pour un canon qui tire loin, plus c'est long plus c'est bon. Sauf si le cul pète avant que le suppositoire ne sorte par la bouche.
Et il fallait ré-usiner le canon à tout bout de champ en usine, vu qu'il s'usait très vite. Demandez à n'importe quel marchand de canon : c'est avec l'après-vente qu'on fait son beurre. Et puis, coté ouvriers, mieux vaut passer son temps à bichonner un canon qu'à regarder une mitrailleuse vue d'en face… Si on a le choix…
Pour... (continua)
yuropp 4/9/2013 - 11:17
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Il soldato Giovanni

Il soldato Giovanni
Album: "Maledette le guerre" (2012)

La metafora del giovane soldato morto in guerra al quale, come nel "Settimo Sigillo", viene concesso di ritornare a casa, ma solo per pochi istanti; la canzone è preceduta dallo strumentale "La solitudine del ritorno"
Il soldato Giovanni cammina cammina
(continua)
inviata da Alessandro Calamai 4/9/2013 - 11:17

Masters of War ha 50 anni

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Masters of War ha 50 anni
Masters of War, registrata a New York il 24 aprile 1963, ha da poco computo 50 anni. Ma  le parole di quel ventiduenne di Duluth sono ancora attualissime.  Non avevo davvero scritto niente di simile prima, non canto canzoni dove si augura la morte a qualcuno, ma in questa non ho potuto farne a meno. […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-04 10:32:00
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Bugger the Bankers

Bugger the Bankers
‎[2012]‎
Scritta da Suzy Davies

I sudditi di Sua Maestà la Regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord usano ‎‎“bugger” sia come sostantivo che come verbo che come interiezione. In ogni caso il significato è ‎piuttosto volgare, da “bastardo”, “carogna”, “stronzo” e “rotto in culo” a “metterlo nel culo” fino a ‎‎“cazzo!”, “maledizione!”, “vaffanculo!”, “fottiti!” e “levati dalle palle!”…‎
When I was a lass I was proud of my class, like my father and mother before me
(continua)
inviata da Bernart 4/9/2013 - 09:42

Wolf Biermann, Chausseestrasse 131, Ostberlin

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Wolf Biermann, Chausseestrasse 131, Ostberlin
Comunemente si pensa che sia stato Francesco Guccini il primo a intitolare un intero album di canzoni con il suo indirizzo di casa. Via Paolo Fabbri 43. Chi non lo conosce almeno di nome, questo indirizzo? No, non è stato il primo. È stato almeno il secondo, e non a caso. E anche leggermente a […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-04 09:30:00

Drapeaux

Drapeaux
Mia madre ricorda che sul finire della seconda guerra mondiale molte donne del suo paese avevano confezionato splendide sottovesti e camicie da notte non solo con la seta dei paracadute alleati ma anche con quella delle bandiere tricolori...
Il cappotto della divisa da dipendente pubblico di suo padre (lei se lo ricorda di uno spesso panno blu scuro) servì per fare due cappottini per lei e sua sorella...
Bernart 4/9/2013 - 08:41
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Bleu Marine

Bleu Marine
(2012)

Una canzone scritta durante le ultime elezioni francesi, segnata da una delusione per la politica e da un violento attacco alla fascista Marine Le Pen e al Front National.
C'est dur mais ça se confirme
(continua)
3/9/2013 - 22:42

Melissmell

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Melissmell
Si chiamano Melissmell, sono un gruppo il francese il cui nome riunisce Smells like teen spirit dei Nirvana con la melissa, pianta usata per dare sollievo ai mali delle donne. Melissmell è anche lo pseudonimo della cantante, Melanie Francette Coulet. Il loro primo successo, l’eccezionale “Aux Armes“, faceva incontrare Gainsbourg, Ferré, i Noir Désir e […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-03 21:40:00
Abbiamo aperto un blog collegato al sito dove riporteremo i contributi più interessanti e alcune notizie. Un modo diverso per trovare i contenuti più importanti che speriamo migliori la fruibilità di questo grande archivio.
Lorenzo Masetti 3/9/2013 - 17:32
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Prośba o piosenkę

[2013]
L'album "Tuwim"
Testo: Julian Tuwim
Musica: Rambo Jet
Il testo della poesia di Julian Tuwim trovato qui:
http://poema.pl/
Jeżelim, Stwórco, posiadł Słowo, dar twój świetny,
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 3/9/2013 - 17:09
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Do prostego człowieka

Do prostego człowieka
TO THE SIMPLE MAN
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 3/9/2013 - 16:50
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Απλά μαθήματα πολιτικής οικονομίας

Απλά μαθήματα πολιτικής οικονομίας
D'après la version italienne - "Semplici lezioni di economia politica" – de Gian Piero Testa – 2013
d'une chanson grecque – Απλά μαθήματα πολιτικής οικονομίας – Loukianos Kilaïdonis / Λουκιανός Κηλαηδόνης – 1975

Texte de Yannis Negrepondis
Musique de Loukianos Kilaïdonis
Interprètes: Alekos Mandilas, Loukianos Kilaïdonis, Pitsa Konitsioti, Kostas Thomaïdis
Disque: Απλά μαθήματα πολιτικἠς οικονομίας, 1975

Nous souvenons-nous encore de Bertolt Brecht ? « Apprends ce qui est le plus simple ! Pour ceux dont le temps est venu, il
 n'est jamais trop tard ! 
Apprends l'abc ; ça ne suffit pas, mais 
apprends-le ! Et ne te lasse pas ! Commence ! Tu dois savoir tout ! 
Tu dois prendre le pouvoir. 
Apprends, homme à l'hospice !
 Apprends, homme en prison ! 
Apprends, femme en cuisine ! Apprends, sexagénaire ! Tu dois prendre le pouvoir. Fréquente l'école, sans-abri ! 
Acquiers le savoir, toi qui as... (continua)
PETITE LEÇON D'ÉCONOMIE POLITIQUE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/9/2013 - 16:06
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I Fought the Law (and I Won)‎

I Fought the Law (and I Won)‎
‎[1987]‎
Scritta da Jello Biafra ed East Bay Ray ‎
Nell’album “Give Me Convenience or Give Me Death”‎
Non so se l’operazione sia corretta, ma per una volta contribuisco una cover al posto dell’originale.‎



L’originale è ovviamente la “I Fought The Law” scritta da Sonny Curtis (membro della band di ‎Buddy Holly) nel 1960 e resa immortale nell’esecuzione prima di Bobby Fuller e poi dei ‎‎Clash.‎
La canzone racconta di un giovane spiantato che finisce ai lavori forzati dopo aver commesso una ‎rapina e, spaccando pietre sotto il sole, rimpiange la fidanzata e la libertà perduta a causa della sua ‎scempiaggine… Certo non bastava a farne una CCG DOCG…‎

Ma la versione “parodistica” di Jello Biafra e dei suoi Dead Kennedys racconta invece un’altra ‎storia e precisamente quella magistralmente interpretata sul grande schermo da Sean Penn nel bel ‎film diretto da Gus Van Sant nel 2008 ed intitolato... (continua)
Drinkin' beer in the hot sun
(continua)
inviata da Bernart 3/9/2013 - 15:23
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Iron Lion Zion

Iron Lion Zion
‎[1973 o 1974]‎
Scritta da Bob Marley
Incisa per la prima volta nella collezione postuma intitolata “Songs of Freedom” pubblicata nel ‎‎1992.‎
Spesso questa canzone viene erroneamente associata alla grave aggressione che la famiglia Marley ‎subì nel 1976 a Kingston. Bob, ferito, tenne comunque il previsto concerto due giorni più tardi ma ‎poi si trasferì con i familiari in Inghilterra.‎

Se andiamo oltre una lettura puramente religiosa, “rastafariana” del testo, questa canzone ci ‎racconta una storia di resistenza. Il suo protagonista fu Tafarì Maconnèn (1892-1975), meglio noto ‎come Hailé Selassié, negus d’Etiopia prima e dopo l’avventura coloniale italiana.‎

Dopo l’incidente pretestuoso di Ual Ual, quando nel 1934 truppe coloniali somalo-italiane ‎occuparono un’oasi in territorio etiope, Hailé Selassié si rivolse alla Società delle Nazioni per ‎ottenere tutela contro le minacce del... (continua)
I am on the rock and then I check a stock
(continua)
inviata da Bernart 3/9/2013 - 13:34

Le Déserteur di Boris Vian

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Le Déserteur di Boris Vian
Le Déserteur è sicuramente la canzone contro la guerra e antimilitarista più celebre di tutti i tempi. Eppure la strofa finale originale recitava, come è noto, in tutt’altro modo di quella da tutti conosciuta: Prévenez vos gendarmes, que je serai en arme et que je sais tirer, il che ne faceva una canzone non “pacifista” […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-03 12:41:00
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Marche ou crève (Biribi)‎

Marche ou crève (Biribi)‎
Spulciando nel mio deposito di musiche acquistate ma per varie ragioni rimaste inscoltate, mi è capitato stamattina di sentire il motivo di "Marche où crève" di Theodorakis su un testo in greco completamente diverso da quello francese di Mouloudji. Lo compose quasi dieci anni fa Agathì Dimitrouka, poetessa e traduttrice che fu la giovane compagna degli ultimi anni di Nikos Gatsos, e che di Gatsos ha il merito di avere ordinato le carte in una pubblicazione fondamentale. Poiché il rimaneggiare un testo per eseguirlo sulla stessa musica è un'operazione che non può - e non intende - rescindere un legame semantico con l'originale, mi dispiaceva non mettere la canzone in AWS, per quanto essa sia diventata d'amore, e non più di guerra. In fondo, nella traposizione della Dimitrouka, il "jardin des cailloux", grazie all'amore è diventato un giardino e basta, e tutto e tutti avvolge l'amore: peace... (continua)
Gian Piero Testa 3/9/2013 - 12:39

Libertà mi fa schifo se alleva miseria

Antiwar Songs Blog
Libertà mi fa schifo se alleva miseria
Libertà mi fa schifo se alleva miseria di Cesare Basile: una canzone bellissima e necessaria per ribadire ancora una volta NO MUOS, no alle basi militari. A settant’anni dallo sbarco alleato in Sicilia, che determinò la caduta del Nazifascismo in Italia e in Europa, i siciliani continuano a pagare un debito infinito ai Padroni della […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-03 11:20:00

Hunger Strike: alle origini del grunge

Antiwar Songs Blog
Hunger Strike: alle origini del grunge
L’avventura dei Temple of the Dog cominciò quando Chris Cornell dei Soundgarden scrisse due canzoni dedicate al suo amico Andrew Wood, che era morto di un’overdose di eroina nel marzo 1990. Wood fu mantenuto in vita dalle macchine per tre giorni dopo l’overdose così che Cornell ebbe modo di vederlo prima che morisse e fu […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-03 10:41:00

I Shot The Sheriff: una storia di libertà

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I Shot The Sheriff: una storia di libertà
“Sono nato con una taglia sulla mia testa”, dichiarò Marley nel corso di un’intervista rilasciata nel ‎‎1978 […] Lo “Sceriffo” rappresenta l’antitesi della libertà, ossia l’insieme dei codici repressivi di ‎condotta che è stato tradotto nelle leggi che servono agli oppressori e sono stati assimilati come “ciò ‎che è giusto”. Nella mitologia occidentale, lo “Sceriffo” […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-03 10:37:00

Il Blog delle CCG

Antiwar Songs Blog
Il Blog delle CCG
Un blog nuovo di zecca per le Canzoni contro la guerra. Qui riporteremo i contributi più interessanti e alcune notizie. Un modo diverso per trovare i contenuti più importanti che speriamo migliori la fruibilità di questo grande archivio.
Antiwar Songs Staff 2013-09-03 10:30:00
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Lettera dal fronte

Lettera dal fronte
LETTER FROM THE FRONT LINE
(continua)
inviata da Giulio98 2/9/2013 - 23:14
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Give Me the Good News

Give Me the Good News
(1982)

With the help of Tully McCully, Crocodile Harris constructed ‘Give Me The Good News’ around a beautiful piano lullaby tune. Some lush orchestral sounds are added while Crocodile’s emotive vocals build into the crescendo of the brassy chorus that fairly soars. However, unlike some other anti-war songs, (Dylan’s ‘Masters of War’ for example), this is not an angry song. It is almost like a father telling a child not to grow up going to war. This feeling is perhaps brought on by the lullaby lilt to the piano and, as the song draws to a close, a child-like xylophone accompanies the piano.
1001 South African Songs You Must Hear Before You Go Deaf
If we accept the word forever
(continua)
2/9/2013 - 22:21
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Your Time Has Come

Your Time Has Come
Album: "Out Of Exile" (2005)
Lyrics by Chris Cornell
Music by Audioslave

The song was inspired by the 1980s song "People Who Died," by The Jim Carroll Band, an emotional salute to the casualties of New York drug culture written by poet and singer Jim Carroll, who also wrote the autobiographical The Basketball Diaries. As Chris Cornell explained: "It's a bunch of references to people that I knew that ... were younger than me who've been dead for years and years, up to a couple of years ago."it is also about people who killed themselves before their time has come."

The lyrics also make a reference to the Vietnam Veterans Memorial. ("...I've seen fifty-thousand names all engraved on a stone..."). As Cornell has put it: "And then just kind of that juxtaposition of, even though it seems a lot for one person, a young healthy person, to have lost all these friends through various means of stupidity... (continua)
Now one fell asleep in the street and he never woke up
(continua)
2/9/2013 - 20:59
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Goeienag Generaal

Goeienag Generaal
One of the great South African anti-war songs, by the great Piet Botha and his band Jack Hammer.

The lyrics are bitter, the music classic blues rock, and the lyrics all the more poignant given Botha’s relationship to the Afrikaner ruling elite at the time. The chorus is powerful stuff, speaking to the propaganda of the apartheid regime: “Maar Whitey, jou oë op daar dag/ Was blou net soos die lug/ Toe ons weer so kyk/ Het ‘n AK jou fucked-up geskiet/ Goeienag Generaal, slaap lekker”.
Christopher Dot Coza
Ja, dit was die oorlog vir die nuwe dag
(continua)
2/9/2013 - 20:47
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Chudobnom mnie mama miała

Chudobnom mnie mama miała
Testo: una ninna nanna tradizionale della regione di Podhale (Polonia meridionale)
Musica: tradizionale nell'arrangiamento del gruppo folk "Chudoba" dalla loro cassetta di debutto "Nasza muzyka" [1995]

Il sito ufficiale

per il percorso - violenza contro le donne - nel testo la ragazza implora il suo marito di risparmiarle le botte
Chudobnom mnie mama miała
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 2/9/2013 - 19:33
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Uniform

Uniform
[2009]
Lyrics & Music by Michael Stützer and Søren Adamsen
Album: When Death Comes
Screaming through the night -you wake up from your nightmare
(continua)
inviata da giorgio 2/9/2013 - 16:55
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Bella Ciao

anonimo
Bella Ciao
41. イタリアパルチザンの歌 [Ō, koibitoyo sayōnara] (Versione giapponese del gruppo Vocaloid Megurine Luka)
41. イタリアパルチザンの歌 [Ō, koibitoyo sayōnara] (Japanese version by the band Vocaloid Megurine Luka)





Il testo è stato reperito qui
The Japanese lyrics have been found here


La versione è del tutto letterale (come confermatoci anche dall'amico cinese 张三, che ringraziamo), e si noti il paruchizan (o parutizan nell'altro tipo di romanizzazione del giapponese in uso) con il quale viene trascritto, evidentemente, l'ingles partisan. La traduzione è accompagnata comunque da una trascrizione basata sull'ausilio di Google Translator.

This version, as confirmed by our Chinese friend 张三, whom we thank heartily), is a literal translatin: note paruchizan (or parutizan in the other type of Japanese Romanization in use) transcribing the English word partisan. The translation is followed by a Google Translator helped transcription.
或る朝に目覚めて、
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/9/2013 - 15:22




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